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Solar Fake - Reasons to Kill
( 1280 letture )
Se c'è una cosa che ho imparato durante le gite in terra germanica per i festival estivi è quanto i tedeschi siano amanti della musica elettronica.
Potrei avventurarmi in strane e probabilmente erronee considerazioni antropologiche su quanto la cosa possa fare parte del loro dna, ma la verità è che culturalmente parlando andare a ballare o sfogarsi al ritmo dei beat dell'EBM per loro è qualcosa di incredibilmente naturale.
Considerazione banale?
Probabile, però la grossa differenza rispetto al nostro paese è che lì è una passione piuttosto generalizzata, non sembrano all'ordine del giorno contese tra fan di musiche diverse e nei campeggi dei citati festival non era insolito vedere orde di metallari rozzi e di nero vestiti che sparavano dalle casse dei loro stereo musica piuttosto insolita per il contesto in cui si trovavano.
Non è nemmeno un caso che sempre più gruppi tedeschi ascrivibili al genere gothic stiano contaminando sempre più la produzione con elementi elettronici, per non parlare poi dell'enorme successo che ha un genere come l'industrial in quelle lande.
Insomma cose che qui da noi difficilmente si vedrebbero e lascio a voi decidere se questo sia un bene o sia un male.

Stanti queste premesse devo dire che ho trovato non poche difficoltà nell'approcciarmi alla musica dei Solar Fake, duo che in patria ha raggiunto un discreto successo spopolando nelle discoteche dove si balla l'EBM (electronic body music) e che sta provando a conquistare fan anche al di là dei confini nazionali.
Difficoltà perché non si tratta di un genere musicale a cui sono uso, anche se come sempre è interessante approcciarsi a qualcosa di nuovo lontano da quell'area di conforto che ci viene sempre così difficile abbandonare.

Cosa dire dunque di Reasons to Kill?
Una creatura del mastermind Sven Friedrich nata per essere riprodotta in discoteca e far ballare più che per un ascolto vero e proprio.
Si sente che le atmosfere e i ritmi sono quelli giusti per essere portati dal vivo e non per essere ascoltati in cuffia come le canzoni a cui siamo abituati, perché non vi nego che -mancandomi decisamente l'impulso al ballo- alla lunga la ripetitività delle strutture ritmiche (cassa sintetica in quarti su tutte come potrete immaginare) si fa davvero sentire e non bastano piccole variazioni non previste dal genere come le sporadiche virate verso la dubstep (che possiamo ascoltare in pezzi come I Hate you More Than My Life) per ravvivare una proposta che resta abbastanza legata ai canoni dell'EBM.
Come tipico del genere si percepiscono echi trance nella scelta di alcuni dei suoni da parte del tastierista aggiunto Frank e techno nello scheletro ritmico; non ci stupisce nemmeno la scelta delle clean vocals (eseguite sempre da Friedrich) che cercano di evolvere le melodie dei pezzi nonostante la voluta piattezza delle linee vocali (se non consideriamo sporadici e pesanti effetti chiamati a distorcerle), ovviamente i testi sono pensati più come un accompagnamento che come un elemento preponderante.
Piacevoli i bassi sintetici di pezzi più dolci come Rise and Fall e c'è da dire che sicuramente la scelta generale delle melodie, sviluppate con gli effetti e i suoni più disparati risulta piuttosto gradevole.

Nonostante tutto dopo pochi ascolti il disco inizia a perdere di mordente (probabilmente per la sua dimensione più live) e non lascia così tanto il segno nell'ascoltatore non interessato alla dimensione del ballo.

Non mi sembra dunque il caso di sbilanciarmi tanto da elargire un voto a questo lavoro dei Solar Fake, ma invito senza esitazioni gli appassionati di EBM a dargli una chance.



VOTO RECENSORE
s.v.
VOTO LETTORI
0 su 0 voti [ VOTA]
enry
Venerdì 7 Febbraio 2014, 13.42.59
1
Tutto troppo già sentito, Sven ci sa fare ma i big dell'EBM sono lontani. Dopo una vita sulle scene era lecito aspettarsi qualcosa di meglio e di più originale. Non ci trovo la cattiveria di Suicide Commando e Hocico e neanche la classe e l'eleganza di Covenant, Seabound, Egde of Dawn eccetera...Trascinante e pompato sì, ma non basta.
INFORMAZIONI
2013
SPV/Synthetic Symphony
EBM
Tracklist
1. I Hate you More Than My Life
2. Face Me
3. Change the View
4. When I Bite
5. Reset to Default
6. Rise and Fall
7. I'd Rather Break
8. My Spaces
9. One Step Closer
10. My Bleeding Heart
11. The Pages
Line Up
Sven Friedrich (Voce e Programmazione)
Frank (Tastiere)
 
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