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Cercando di evitare quanto più possibile ogni retorica sul ritorno dei Black Sabbath e attenendoci esclusivamente a quanto il nuovo 13 offre, potremmo dire che la chiusura della Storia di questa gloriosa e grande band arriva con un album degnissimo. Non buono, certamente non ottimo, fortunatamente non pessimo. La band riesce nel miracoloso compito di recuperare se stessa, suonando come se venisse direttamente dal proprio passato, con a disposizione quei soldi per la produzione che alla fine degli anni '60 davvero non possedeva. Quando i Sabbath hanno iniziato la loro carriera, sotto i moniker Polka Tulk Blues Band prima ed Earth poi, esistevano ancora i vinili a 33 giri e i singoli a 45. Oggi l’album si trova sulle piattaforme digitali e quindi in streaming audio sui maggiori portali del mondo, scaricabile direttamente in versione Deluxe. Se nel frattempo riuscite a immaginare quante cose siano cambiate, capirete perché la sfida che si poneva davanti ai quattro (tre in realtà e tutti sappiamo perché) sembrava davvero improba: dare un seguito ad una storia discografica finita trentaquattro anni fa che fosse degno del Mito assoluto che nel frattempo ha assunto la prima parte della produzione artistica di questi attempati ex-scapestrati, pareva impresa degna di maggiori energie. Tutti sappiamo le traversie che il gruppo ha attraversato in questi anni: prima la cacciata di Bill Ward, poi la malattia di Tony Iommi, l’incendio a casa Osbourne e i problemi di gola che la già devastata voce del singer ha patito in questi ultimi anni; l’idea che questa reunion doveva arrivare quindici anni fa e che tutto questo sia stato recuperato essenzialmente per soldi e solo in seguito alla morte di Ronnie James Dio, che ha privato il mondo della sua voce e del seguito dell’avventura Heaven & Hell; la sensazione che si stesse davvero raschiando il fondo del barile di una ispirazione che si preannunciava tutt’altro che brillante. Infine, la domanda che più di tutte si innalzò di fronte alla notizia dell’avvenuta reunion: il mondo ha bisogno di un nuovo disco dei riformati Black Sabbath? La risposta definitiva è anche la più ovvia: no. Il mondo non ne ha bisogno. Perché il mondo ha già i primi album del Sabba Nero e tanto basta alla leggenda. 13 non aggiungerà una sola virgola a quel mito, non un solo alito di grandezza, non un briciolo di Inferno, tanto meno un brandello di Paradiso. Questo è un disco che farà felice la casa discografica in primis e lo sappiamo tutti. D’altra parte, chi può impedire a questi musicisti di provare a giocare con il proprio fantasma, senza avere in realtà nulla da perdere? Nessuno. In effetti, la cosa più giusta l’ha detta proprio Ozzy Osbourne affermando che questo disco nasce ora, perché tra poco tutti sarebbero stati troppo vecchi per farlo. Ecco quindi 13, un album che è una scommessa con se stessi innanzitutto e con il pubblico, in seconda battuta. Lose, Win or Draw?
Signori, chi teme il peggio, stia tranquillo. Gli interessi in ballo sono troppo alti, a nessuno era consentito sbagliare e nessuno sbaglia in effetti. Iommi fa quello per cui è conosciuto da oltre quarant’anni: spara riff catacombali su riff catacombali come se non ci fosse un domani e nessuna redenzione possibile, citandosi in maniera plateale in più di una occasione, ma offrendo comunque un parco interessante e valido di soluzioni, con qualche imprevista sorpresa e un ottimo lavoro solistico. Geezer Butler, graziato dalla strepitosa produzione domina incombente e scurissimo tutto lo sfondo dell’album, con un suono tondo e metallico e delle partiture vorticose e assolutamente perfette: un monumento. Brad Wilk si cala perfettamente nella parte con una prova solida e impeccabile, da turnista di stra-lusso: si può solo immaginare l’emozione che avrà provato lo statunitense nel rivestire questo ruolo ed è certo che, nell’essere assolutamente rispettoso, ci abbia messo davvero tutto il cuore di cui disponeva. Infine, c’è lui, il nostro amato Ozzy, l’uomo finito già nel 1972 e che ancora oggi semplicemente rifiuta quello che le leggi naturali avrebbero ormai sancito da tempo. La sua prestazione è sofferta, maligna, palesemente in difficoltà, eppure al solito magnetica, intoccabile, incredibilmente in equilibrio tra l’essere il perfetto contraltare dell’oscurità della musica e l’essere la parodia intollerabile di se stesso. Per una volta, Mr. Osbourne si concede il lusso di non doppiare con la voce le linee melodiche della chitarra e si stacca anzi da essa sistematicamente, con un intento chiaramente volontario di dimostrare che gli anni e il tempo, almeno da questo punto di vista, sono passati per qualcosa. In ogni altro senso, il cantante è semplicemente quello che è sempre stato: un interprete dotato dalla natura di una voce sgraziata e gracchiante, ma terribilmente carismatica, che non poteva che trovare la propria ragione d’essere poggiandosi sui riff apocalittici e tremendi partoriti da Iommi, sul magmatico e instancabile sferragliare di Butler e sul geometrico, potente e stracarico lavoro di batteria di Ward… Ehm… Wilk! Musicalmente parlando l’album è già da intendersi come un testamento dei Black Sabbath e ripercorre tanto nelle intenzioni quanto nella pratica, quella che è stata la grande lezione musicale che il gruppo ha dato il mondo, in particolare con i primi tre album. A ben guardare, quasi tutte le canzoni contenute in 13 rimandano ad un brano omologo contenuto in un album della band, che sia Planet Caravan o Black Sabbath, Behind the Wall of Sleep o Sabbath Bloody Sabbath, o in buona parte quanto fatto da Iommi nei suoi recenti album da solista. Al tempo stesso e giusto per scongiurare l’idea che l’album potesse suonare come una tremenda presa in giro, c’è da dire che lo sforzo compositivo messo in campo non sembra affatto minore o secondario: dopo tanti anni, era necessario fare qualcosa di più e di meglio che un semplice copia/incolla e, per fortuna, la band ci ha provato e ci è riuscita. O meglio, Tony Iommi e il fido Geezer Butler, ci sono riusciti. Nessun capolavoro intendiamoci, ma un brano come Age of Reason non può davvero lasciare indifferenti e finisce diritto diritto tra le sorprese dell’album, anche grazie ad un gran bell’assolo di Iommi, con tanto di sacrilego sottofondo di organo e coro alla Children of the Sea. Peccato che i precedenti non avessero proprio fatto gridare al miracolo, nonostante la profusione di buoni intenti, con End of the Beginning che fa il verso a Black Sabbath e God Is Dead? che pur riservando qualche buon momento, finisce per essere davvero troppo lunga e ripetitiva. Su Zeitgeist e sul tentativo di creare una nuova Planet Caravan, può calare il silenzio riservato agli amici, anche se poi il risultato non è nemmeno malvagio e sicuramente migliore della scontata e inutile Loner. In questo senso, è proprio l’idea che lascia il tempo che trova. Stessa sorte per Live Forever, puro e semplice riempitivo dal refrain banalissimo, graziato solo dal piacevole assolo, che ci conduce all’ossessiva Damaged Soul, la quale ricorda e non poco le atmosfere del debutto e di brani quali Sleeping Village, Wicked World e Warning, con una lunga parte strumentale che sfocia nel blues, con tanto di armonica. Molto più interessante la conclusiva Dear Father, ottimo brano, duro e cadenzato, che offre un refrain quasi più tipico della carriera solista di Ozzy, per un finale degno di questo nome, con tanto di cavalcata in progressione e finale a sorpresa che significa una cosa e una cosa sola: si cala il sipario così come si era aperto quarantatre anni fa.
Dell’album esistono in realtà altre due versioni: la già citata Deluxe che contiene altri tre brani, Methademic, Peace of Mind e Pariah e la versione Best Buy, che a queste aggiunge Naiveté in Black, per un totale di dodici nuovi brani e settantadue minuti di musica. Precisiamo che queste altre tracce non aggiungono nulla di nulla a quanto già riportato. Dire altro sembra inutile: 13 non è un brutto disco, tutt’altro, non è neanche un capolavoro, questo è chiaro. Dalle premesse iniziali possiamo comunque tirare un sospiro di sollievo e pensare che i Nostri hanno fatto davvero del loro meglio, riuscendo a tirare fuori un album credibile e ben realizzato, a tratti ispirato, spesso gigione e manierista, con qualche auto-plagio di troppo e qualche momento di vera gloria. Si fa ascoltare senza far rimpiangere il tempo impiegato, ma anche senza grosse emozioni, se non quella disperatamente auto inculcata di star ascoltando il “nuovo disco dei Black Sabbath dopo trentaquattro anni”. Il paragone col passato è del tutto improponibile e ingiusto, ma al tempo stesso non si può negare che senza alcuna pretesa di dare vita al proprio migliore album, questo gruppo ha saputo portare in fondo una reunion in cui molto speravano, ma in cui pochi credevano davvero. Non è una sconfitta, non è forse neanche un pareggio onorevole, ma una piccola vittoria, una di quelle vittorie di mestiere che solo i fuoriclasse sanno portare a casa quando servono i punti per la classifica. Il mondo non è più ricco oggi con l’uscita di 13, ma nemmeno più povero. Semplicemente, va avanti, come ha fatto finora, mentre questi attempati scavezzacolli ritrovano sé stessi e il gusto di comporre una musica oscura e pesante, ossessiva e gotica. Quella musica che ha fatto di loro uno dei dieci gruppi più importanti di tutti i tempi in ambito rock e metal e che non ha ancora trovato il modo di arrendersi. Se questo doveva essere il testamento di una band stratosferica, ben venga 13 e ben venga il tour che ad esso seguirà. Grazie di tutto Black Sabbath.
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VOTO LETTORI
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76.09 su 345 voti [
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Anche secondo me è un buon album. Concordo di più con il voto 75 dei lettori che con quello del recensore |
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Un buon epitaffio,di mestiere ma con alcuni ottimi spnti. |
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Il lavoro migliore che poteva tirare fuori questa incarnazione dei Sabbath in quel particolare momento della loro storia,ovvero un disco fatto con tanto mestiere ma che ogni tanto riesce a tirare fuori qualche zampata vincente. Un lavoro onesto,ben lontano dai loro gloriosi fasti ma che ha il merito di n9n infangare in alcun modo la leggendaria storia di questa mitica band! |
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La prima track vale già da sola l\' acquisto, mentre il 68 qui sopra vale solo per chi lo ha messo......per me è da 80 minimo!!!!............e con il ritorno di Ozzy alla voce hanno recuperato quell\' aura oscura che ha caratterizzato i primi dischi!!!!..........buy or die |
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Finale di carriera senza botto. Peccato perché poteva andare molto meglio. |
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Lo considero un grande album, non un capolavoro ma un 80 secco ci sta. 68 mi sembra un po' scarso, consiglio al recensore di riascoltarlo |
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E' un bel disco, al primo ascolto mi lasciò perplesso, ma al secondo...cazzo se è bello. 80 tutti. NOn so come si faccia adare 68 a un disco così |
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Purtroppo un disco che guarda al passato : erano molto meglio le due tracce in studio contenute su "Reunion" del 1998 (sono anche andato a vederli al Gods Of Metal quell'anno). Poi sette minuti di lunghezza non sono nelle corde dei Black Sabbath : non sono i Dragonforce o i Dream Theater. Comunque non è un brutto disco : voto 75 |
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Mi accodo, le tracce di The End e le bonus di questo disco sarebbero probabilmente tutte degne di essere incluse nella tracklist di questo "13", ed è un peccato che le abbiano lasciate fuori. Avrebbero, volendo, potuto ricavarci un nuovo album nel solco di questo, anche se ovviamente sarebbe mancato un po' di equilibrio, visto che non basta prendere dei pezzi che non finiscono su un album per confezionarne uno nuovo di zecca. |
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hanno sbagliato nello scegliere quali pezzi mettere si disco e quali no.
Provate a sentirlo così:
1) End of the Beginning (non del tutto sufficiente come intro di reunion)
2) God is dead (passo avanti,ma ancora non c'è la chimica perfetta)
3) Methademic (qui iniziamo a ragionare davvero: più che buona)
4) Peace of Mind (buona)
5) Periah (buona)
6) Season of the Dead (piacevole)
7) Take me Home (passo avanti: più che buona)
8) Cry All Night (prima,ma non ultima davvero ottima)
9) Zeitgeist (bellissima)
10 Age of reason (ottima)
11 Damaged Soul (ottima)
12 Dear Father (ottima)
Ecco: così, secondo me, è un bell'album secondo me.
Magari ripetitivo, sicuramente meno vario dei suoi predecessori e con una prima metà inferiore alla seconda,ma in crescita graduale data da una certa uniformità qualitativa.
Le tracce non me le sono inventate, sono state scritte per l'album e poi scartate. Errore, grave errore, Come si fa a preferire Loner e Live Forever a queste? Già meglio isolated Man,ma comunque sono semmai queste tre a dover finire su un'altro disco come tracce bonus. Quelle che invece hanno scartato suonano si un po' troppo simili ad altre,ma son nettamente superiori.
Lo studio della tracklist perfetta per questo disco mi ha portato a concludere una cosa: questo disco era buono per riscaldare la chimica tra Iommi/butler e Ozzy.
Ma doveva essere il trampolino di lancio per un vero nuovo disco. Ovvero un disco che partisse dalle soluzioni più mature venute fuori da questo e che potesse essere ricordato come un vero nuovo disco dei black sabbath: un vero nuovo sforzo creativo; una nuova giovinezza.
E invece si sono accontentati di chiudere il cerchio celebrando uno degli aspetti di quello che fu la formazione originale. Dico uno perché in questo disco ci sono richiami stilistici a BS,Paranoid,master of reality,ma poco di vol 4,niente di sabbath bloody sabbath,poco di sabotage, niente di tecnical ecstasy e never say die. Sarebbe stato interessante sentire il seguito e, anche se meno, sarebbe stato interessante capire che cosa avrebbero partorito con rick rubin e bill ward a fien anni 90 quando invece abortirono il progetto. secondo me entrambi srebbero stati diversi. Quello degli anni 90 per il suono e il seguito di 13 per l'inventiva |
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Secondo me alcune tracce dell ep the end sono nettamente meglio di quelle finite sull album ufficiale. |
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Difficile giudicare un album come questo specie se si fa riferimento ad una carriera mastodontica e monumentate come quella dei Black Sabbath. Però alla fine il loro intento di lasciare un ultima “ traccia”a suggello di un percorso artistico/musicale può dirsi riuscito.Personalmente trovo il disco godibile anche in fase di arrangiamenti si poteva dare di più, basta pensare a dischi come Sabotage,per intenderci.Senza esagerare qualche layer in più di chitarra avrebbe senz’altro cambiato il risultato finale.La produzione non è il massimo o forse il Sig. Rubin non era la persona adatta per esaltare il sound dei Sabbath.Il basso di Geezer manca un pochino di quella presenza che solitamente lo contraddistingue.Personalmente, da batterista, non mi piace granché questo sostituito di Bill Ward, la cui fantasia e personalità mancano irrimediabilmente a questo lavoro,e niente mi manca un terzo dei black sabbath.Ozzy però se l’e’ cavata bene nonostante tutto, anche se la mia impressione globale è quella di un lavoro non rifinito del tutto con parti che potevano essere ulteriormente sviluppate. |
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come sono unici i black sabbath: ascolti questo e non riesci ad ascoltare album come tyr, poi riascolti tyr e non riesci ad ascoltare 13. ci sono certi periodi della band che escludono altri e viceversa tanto è la creatività di IOMMI. Presa ognuna a se le ere dei black sabbath non potrei mai scegliere quale avrebbe dovuto finire per fare posto ad un'altra, sono come 5 band imprescindibili di cui non si può fare a meno |
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E' impossibile giudicare questo album con onestà intellettuale, ciò significherebbe che bisognerebbe ascoltare 13 senza tener conto della storia pregressa della band, dell'età e della salute dei sabs. Senza tener conto che gli stessi sabs, sicuramente, avrebbero partorito un album bene diverso da 13 senza il loro background individuale e musicale. Quindi, affidiamoci alle emozioni che questo album ci trasmette... |
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Ok..ok.....nulla di grave....non mi spiegavo quell AMP di mezzo...tutto qui....buon proseguimento |
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D'altra parte il nome del gruppo è quello comunque digitando nella maschera di ricerca ti suggerisce i possibili complementi. Quindi se scrivi heaven, ti propone i vari gruppi il cui nome contiene quella parola... |
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Gia'.....con l'aiuto del satellitare mo l'ho individuata...e' che se fai la ricerca qui di fianco e cerchi la voce Heaven and Hell e clicchi sulla ricerca ti compare fuori Heaven & amp:Hell......non elementare Watson |
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Gia'.....con l'aiuto del satellitare mo l'ho individuata...e' che se fai la ricerca qui di fianco e cerchi la voce Heaven and Hell e clicchi sulla ricerca ti compare fuori Heaven & Hell......Non elementare Watson |
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Siamo perfettamente d'accordo che non aver recensito quell'album sarebbe imperdonabile… infatti la recensione c'è |
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Solo una domanda alla Redazione di METALLIZED...come e' possibile non trovare una recensione di quel CAPOLAVORO di "The Devil You Know" targato Heaven & Hell ? ....Si e' fatto un gran parlare di questo 13 (chiaramente per la reunion con Ozzy) ma di quel Patrimonio dell Umanita' neanche l'ombra.......svista imperdonabile vista la caratura di quell'album contenente per di piu' l'ultimo atto di Ronnie !! |
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Anche se per ragion di cose è stato concepito con molti artifizi e soluzioni furbette, risulta ugualmente un buon album questo dei Maestri...... Sicuramente nel panorama musicale odierno è proprio tanta roba per le mie vecchie orecchie vogliose.
Purtroppo non ci sarà mai più nessuno come Loro..... Onore e gloria alla storia! |
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Non sarà un capolavoro...ma riascoltandolo dopo qualche anno ,spicca di grandiosità confronto a tanta robaccia che c'è in giro. Che dire dei riff di IommiDevastante !pazzesco...non ci sarà più un altro come lui. E Butler , Dio mio che grandi linee di basso. Immensi! |
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Sono grato alla band che ha recuperato per reinventare una parentesi della loro grandezza. E' come se avesseto dimenticato queste partiture in un cassetto tirandole fuori dopo trenta anni per stupirci e caricarci come solo il loro sound sa fare. Chi non li ha amati non può comprendere e neanche deve provarci. Io non mi avvicino al liscio per lo stesso motivo: non mi appartiene e non voglio rilasciare pareri distruttivi o cattivi.
Il sogno sarebbe che facessero come Buffon : dopo l'addio ripensarci per un'altra puntatina sulle scene di quel rock che tanto deve a questa band che non finirà mai di stupirci.
voto 90 |
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I BS sono e restano i BS. Dobbiamo ringraziare Dio se ancora ci propongono qualcosa di interessante, visto il livello di ciò che va in giro. Io ho comprato il CD e mi è piaciuto tantissimo. Potenza assoluta e bravura da vendere! Un bravo molto sentito ad una delle band che ha lasciato l'incredibile nella musica di sempre! |
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dico ordinario, ben suonato e ben costruito. tutto qui. ne memorabile. ne leggendario. ne obbligatorio. sopratutto da fare. un autocitazione continua. a chi serve?? |
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... avevo già letto questa recensione nel 2013, l'ho riletta adesso con attenzione. Non era un compito facile, stiamo a fare le pulci a delle autentiche leggende. La recensione nel complesso è esauriente sulle premesse e x quanto riguarda il track by track, e, giustamente, ci si esprime sulle sensazioni e pareri personali. Condivisibili o meno, siamo uomini e non macchine, anche i recensori. Xò due cose. La prima: se questo disco potesse x magia, essere trasportato nel 1970 e messo al posto di Black Sabbath, oggi si parlerebbe di un capolavoro al di la delle possibilità umane, x cui tutta questa mediocrità che si legge anche nei commenti, la trovo gratuita. I BLACK SABBATH hanno fatto quello che sanno fare meglio. La seconda, perdonami Lizard, sai che ti stimo e ti incoraggio, x dovere e completezza di cronaca, andava almeno menzionato l'impegno che ci ha messo una leggenda come Rick Rubin, x riuscire a ricreare il + possibile, il mitico Sound del primo disco, non avendo a disposizione gli strumenti dell'epoca. Ho letto in proposito e c'è stato davvero un lavoro ed uno studio enormi x arrivare a questo risultato. Questo fatto avrebbe meritato maggiore riconoscimento. Chi qua sotto parlava male di Rubin ci ha capito poco. Può piacere o meno una cosa, ma negare l'evidenza o parlare senza conoscere è da stolti. Lo stesso impegno aveva messo il batterista x cercare di avvicinarsi allo stile di WARD, con otttimi risultati, a mio avviso. Chi come me, ha amato alla follia il primo disco, avrà provato una grande emozione nell'udire la conclusione di 13, la consapevolezza che un ciclo si è chiuso x sempre, la consapevolezza di avere avuto la fortuna di essere testimoni di qualcosa di grandioso, e, x un attimo, sarà tornato quel ragazzino che metteva il vinile della strega sul piatto senza sapere cosa avrebbe trovato. Grazie BLACK SABBATH! Dimenticavo: copertina meravigliosa. |
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Sicuramente un ottimo lavoro, ovviamente senza la "magia" del sound degli anni 70. Nelle prime quattro songs ci sono dei richiami evidenti al passato, noto che qualcuno ha storto un po' il naso...voglio ricordare che i sabs hanno avuto sempre il coraggio di apportare novità stilistiche nel loro sound sfornato sempre grandi dischi senza mai risultare ripetitivi (a differenza di molti gruppi, come ad es. gli Ac Dc che hanno riscosso successo adoperando sempre lo stesso registro musicale). Inoltre, molti gruppi hanno scopiazzato i sabs, non vedo perché gli stessi non possono prendere spunto da se stessi... |
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god is dead?
probabilmente si … ma i black sabbath assolutamente no! 90. |
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Ritrovare la band -tranne il batterista, all'altezza e meritevole - in forma smagliante è già un record,con tutta l'acqua passata sotto i ponti per decenni. Hanno dimostrato di non essersi mai persi davvero ,cioè quando vogliono ci sono, senza cali di prestazioni. Per i più severi erano meglio nel '71 e '72 ma...diciamocelo: meritano comprensione e rispetto. A parte gli Stones ditemi quale band coetanea riesce ad essere più IN !!! Promossi a pieni voti.
Forse perchè ero al concerto italiano? forse : lì ho verificato la solidità del gruppo. |
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i Sabbath riuniti vanno sul sicuro ripescando le sonorità dei loro gloriosi primi album,il risultato è discreto ma non molto memorabile |
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da fan dei Sabbath...ascoltare cose autoreciclate mi dà il volta stomaco.68?ma è così un prodotto inutile che manco meriterebbe un voto basso.Qua e là scorrono scopiazzamenti dei primi album e il tutto così gelido e preconfezionato da qualche pappa soldi.Sembra di sentire una parodia di se stessi.Spesso si hanno molte più palle a chiudere dignitosamente una grande carriera che fare certe cagate |
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lo ascolto dal 2013 e non ho mai cambiato idea sul fatto che avrebbero dovuto inserire nella tracklist le 3 bonus track e levarvi invece canzoni un po' sotto tono come loner (ma ancora passabile) e assolutamente inutili come Live forever. Comunque il corpus fondamentale di questo nuovo disco sta in canzoni come zeitgeist,damaged soul e dea father scandalosamente mai eseguite dal vivo in favore della stra sentita e risentita paranoid che come ogni hit (smoke on the water) rimane una delle canzoni più trascurabili del gruppo o comunque una di quello che, dopo 50 anni, ha più scocciato. Concludo il mio pensiero con l'espressione del mio più agognato desiderio: ora che han finito il tour amaramente chiamato The End che si mettano sotto a sfornare un album all'anno e recuperino tutto il tempo perso dal 95 al 2007 e dal 2011 al 13 e dal 15 al 17 perché finché certi maestri sono vivi e in buona salute certe perdite di tempo fanno male al cuore |
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Aspettavo questo disco da una vita...ozzy di nuovo con tony e geezer ...disco fenomenale a me e piaciuto tantissimo il gia sentito ogni tanto si fa sentire ma era loro intenzione fare un disco alla black sabbath e secondo me ci sono riusciti perfettamente stupendo! |
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Ho riascoltato l'album ieri e, con mi grande sorpresa, ho ridimensionato il mio entusiasmo. Le prime due sono dei gran bei pezzi. Poi in effetti, il disco sembra inserire un po' il pilota automatico e si attesta su livelli piuttosto ordinari, sebbene comunque piacevoli. Il risultato è un disco abbastanza bello, ma non enorme come avevo forse creduto/sperato (vedi i miei commenti sotto). Mi avvicino un po' più alla posizione di Lizard, attenstandomi su un 74 come voto. |
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disco bellissimo col tipico sound sabbath che ci riporta ai mitici anni 70 ultimo grande step dei padri del metal voto 75 |
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Ma in effetti non è che pretendessi chissà cosa... solo che fossero ispirati almeno ai livelli degli ultimi anni, come appunto nei dischi solisti di Iommi. Non che facessero il verso a se stessi, anche se in maniera molto credibile e piacevole eh... ma sempre di questo si tratta. Comunque, piacere mio. A presto |
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Grazie per la risposta! Sì, in effetti passatista non era rivolto direttamente a te (anche se sembra esserlo), ma ad una categoria che credo esista. Comunque il tuo pensiero è chiarissimo. La cosa su cui magari sono d'accordo è che non hanno rischiato, ma chi voleva che lo facessero anno domini 2013? Era un ritorno, un grande ritorno, il ritorno dei "creatori" di un genere (nel senso biblico del termine ) e un addio alle scene allo stesso tempo, un epitaffio in grande stile e con un evidente richiamo quello che erano nei primi dischi con Ozzy. Magistrale e necessario, secondo me. E bello discutere con i recensori in questi termini! A presto! Evviva! |
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@Steelminded: ti ringrazio per i complimenti e anche per le critiche, ben espresse e senza offese gratuite. Cosa che sembra normale e invece purtroppo non lo è affatto... comunque, mi spiace che tu voglia iscrivermi alla categoria dei passatisti, alla quale non mi sento di appartenere. Vorrei dire che mi sembrano più passatisti quanti vogliono assolutamente sentire quello che non c'è in un disco di una vecchia gloria, solo perché è tale. Io sarei stato felicissimo se il disco dei Sabbath, che sono e rimarranno sempre il mio gruppo preferito, fosse stato all'altezza dei dischi solisti di Iommi, compreso il meraviglioso Fused con Glenn Hughes alla voce. Purtroppo, non è così. E' un disco discreto, anche superiore alle aspettative, ma molto lontano da quanto gli stessi Sabbath, a mio avviso, potrebbero fare oggi come oggi. Hanno avuto paura di rischiare e hanno preso a mani basse dal proprio passato, tirando su un disco che è di mestiere in maniera evidente. Come Dystopia dei Megadeth, Rock or Bust degli AC/DC, Redeemer of Souls dei Priest e altri che ho valutato negli ultimi anni e che mi sono valsi gli strali di molti, ma anche l'assenso di altrettanti e ai quali ho dato voti oscillanti tra il 60 e il 70 che è il massimo che si può dare a dischi così. |
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Esatto! Come disse ozzy recentemente io sono la scimmietta che balla ma è Sharon che mette la musica |
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Poi ancora la frase Ozzy era già finito nel 1972 io l'ho capita benissimo e ci sta, si riferisce al suo stato di salute fisico e psichico e al fatto che nessuno nel 1972 avrebbe mai pronosticato una carriera così... anche quella non è stata male. Evviva! |
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Dicevo comunque che la rece è davvero molto bella e due passi sacrosanti mi sono piaciuti moltissimo: "Signori, chi teme il peggio, stia tranquillo. Gli interessi in ballo sono troppo alti, a nessuno era consentito sbagliare e nessuno sbaglia in effetti. Iommi fa quello per cui è conosciuto da oltre quarant’anni: spara riff catacombali su riff catacombali come se non ci fosse un domani e nessuna redenzione possibile, citandosi in maniera plateale in più di una occasione, ma offrendo comunque un parco interessante e valido di soluzioni, con qualche imprevista sorpresa e un ottimo lavoro solistico." Anche su Ozzy parole davvero sacrosante: "il cantante è semplicemente quello che è sempre stato: un interprete dotato dalla natura di una voce sgraziata e gracchiante, ma terribilmente carismatica, che non poteva che trovare la propria ragione d’essere poggiandosi sui riff apocalittici e tremendi partoriti da Iommi, sul magmatico e instancabile sferragliare di Butler e sul geometrico, potente e stracarico lavoro di batteria di Ward… Ehm… Wilk! " |
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La recensione è molto bella, davvero ben scritta e sentita. Però non la condivido affatto. Il mio giudizio è molto più positivo, mentre la rece dice sì bello, mah, beh, ma, su, giù, forse... Sembra come che ci vada troppo con un pregiudizio di fondo, che non ci credesse neanche lui davvero alla buona riuscita di questa impresa e quindi, pur stupito e sorpreso, non riesca a scrollarsi di dosso quell'idea iniziale. Davvero un ottimo album, non vado a fare paragoni inutili, ma è veramente bello, bello, bello. Il voto non sta nè in cielo, nè in terra. Devo citare alcuni commenti iniziali della discussione dei vari, Arraya, Freedom, e Sambalzalzal che mi sono davvero piaciuti. Purtroppo, vi è una categoria di metallari in giro, die hard direi, affetta da conservatorismo e passatismo per cui qualsiasi reunion, qualsiasi nuovo lavoro di band storica non sarà mai a livello di... |
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L'idea di dire però che il mondo non aveva bisogno di un nuovo disco dei Black Sabbath nel 2013, tranne la casa discografica mi pare un po' cinica. Io ne avevo il bisogno, se il disco era questo e la musica era questa, io ne avevo bisogno e gliene sono grato. Magari la domanda è anche mal posta. Ok, nessuno ne aveva bisogno, ma molti ne avevano una gran voglia. I Sabbath ne avevano voglia e il pubblico ne avevano una gran voglia. |
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L'ho riascoltato oggi, dopo l'uscita. Davvero un lavoro come porco comanda, solido, peso, sabbattiano, strisciante! Che grandi questi tre, peccato non ci sia Ward. Questi ce l'hanno nel sangue, pezzi semplici, sulfurei e immediati. Con un disco nel 69 inventarono tre generi, il metal il doom e lo stoner e ancora oggi sono lì a pennare riff e assoli micidiali. Quando si dice che ce l'ha nei geni. Voglio leggere la recensione, ma il voto mi sorprende alquanto. Mio personale: 85 (e potrebbe salire). Evviva! |
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Soggettivamente è un bel cd. Oggettivamente lascia alquanto perplessi. End of the beginning è la nuova Black Sabbath. Loner rimanda a NIB. Zeitgeist a Planet Caravan / Solitude. Live forever ha molto di Sweet Leaf. E tra le BT Peace of mind ha il break che getta un ponte a Sabbath Bloody Sabbath. Alla fine la "più originale" è il blues di Damaged soul. Insomma, l'avessero fatto altri si sarebbe gridato allo scandalo. Però, come detto, il cd mi è piaciuto 78 |
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A mio avviso la recensione non rende gloria alla reale potenzialità del disco... Inizialmente puo' sembrare "ripetitivo" rispetto alle classiche sonorità sabbath ... ma ogni pezzo ha qualcosa di particolare e il livello tecnico è elevato. Definire Loner "inutile" è una stupidaggine ... cambi di ritmo, solo finale e durata direi gestiti alla perfezione. |
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Gran bell'album me lo sono riascoltato tutto godendomelo dalla ptima sll'ultima nota, grande immenso Tony, ultimo dtrabiliante colpo di coda di questa immensa band, cui il metal tutto deve riconoscergli una infinita gratitudine.Stando alle dichiarazioni della moglie nonche' manager di Ozzy, Sharon Osbourne avrebbe dichiarato che il live dei giorni 21 e 22 Novembre in Giappone sara' l' ultimompoi si scioglieranno definitivamente, notizie su Blabbermouth, e relativo video sul tubo(Ozzfest Japan 2015) Official Announce.La fine gloriosa di una band gia' storia e leggenda, entrano a pieno titolo nell'Empireo regno degli immortali del metal.Addio Grandissimi.Tony non mollare ce la farai sicuramente. |
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Continua a darmi delle soddisfazioni enormi...che album stratosferico! Le leggende non muoiono mai, è proprio vero. Alcuni brani mi fanno letteralmente esplodere il cranio tanto sono belli, tipo Age of Reason, Zeitgeist, Damaged Soul o Methademic...ma anche tutto il resto sta veramente su livelli alti. Spero con tutto me stesso in un altro disco di questo livello, che si arricchiscano pure loro e la loro casa discografica, io i miei soldi a questa gente lì darò finché ne avrò. Vi adoro maledetti! |
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Davvero bello e superiore a ogni mia aspettativa. Capisco che è facile e accattivante sparare sui mostri sacri, ma non vedo come si possa essere insoddisfatti da questo cd. Parliamo di 3 signorie i 65 anni che quando si chiudono in una stanza a comporre e suonare sanno ancora creare qualcosa di unico e magico. Persino la voce di Ozzy sembra tornata nel suo habitat naturale e miracolosamente rinvigorita. Non trovo difetti seri a questo album, 8 canzoni ispirate che mantengono il proprio fascino anche dopo svariati ascolti. Una produzione adeguata ai tempi ma che dà comunque il giusto spazio a tutti gli strumenti (anche qui non capisco le critiche), diversi riff memorabili, melodie che intrigano fin dal primo ascolto e pian piano ti si stampano nel cervello per non mollarti più. In aggiunta, 3 bonus tracks che non avrebbero affatto sfigurato nell'edizione regolare dell'albums e che il 90% delle band esistente pagherebbe per riuscire a comporre come highlight dei propri lavori. Forse manca il masterpiece assoluto, il classico indiscutibile (anche se "God IS Dead" si avvicina molto a questo status), ma la qualità media è davvero alta. Un grande disco, all'altezza della tradizione sabbathiana e migliore almeno degli ultimi 2 lavori precedenti allo split con Ozzy. Un filo inferiore allo splendido canto del cigno degli Heaven & Hell, ma comunque più che positivo. Voto 84 |
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I Black Sabbath mi sono sempre piaciuti e da quando che sono andata nel negozio di dischi che ho preso questo meraviglioso album, basta per me la mia vita e' li' vicino ai Black Sabbath!!! Poi quando ho aperto l'album e mi sono trovata 2 CD e non sapendo quali mettere per primo l'ho scelto per primo. E poi basta, peccato che in questo sito non ci siano i Nickelback , e i Thirty (30) Seconds To Mars |
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dopo qualche ascolto il voto aumenta secondo me il voto giusto è 75 |
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lo sto riascoltando spesso in questo periodo e mi piace veramente. unico punto debole damaged soul che proprio non mi prende. |
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@Philosopher3815: non per ripetermi, ma 68 significa "discreto, quasi buono". "Più che sufficiente" è un voto compreso tra 61 e 65. Quindi, ho dato un voto più alto del tuo |
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305
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Voto basso,dopo tutti questi anni,con un batterista diverso e con l'eta' che si fa sentire,pensavo che ne venisse fuori un album molto stanco e invece,lo reputo un ottimo album,piu' che sufficiente. |
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Dopo sfrenata passione per Il quartetto Iommi,Dio,Butler,Appice e la sua prematura e terribile scomparsa non avrei molto scommesso sul ritorno al microfono di Ozzy. Ma mi sono fidato ciecamente delle decisioni di Iommi. Ed ecco: fantastico disco oscuro e commuovente allo stesso tempo. molto intenso! Perfetto anche il cantato. Sembra che finalmente Ozzy sia tornato a farsi dire come fare le cose da chi lo sa! (peccato che poi scazzi in live canzoni come God is dead? che sono state scritte proprio per le sue attuali capacità. Mistero!! Probabilmente non ce la fa a concentrarsi su testi che non conosce da almeno 35 anni!! boh...) |
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303
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13 e' il mio assoluto album preferito dei |
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302
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Questo album e' stupendo! Il loro disco migliore e' ,13'!!!!!!! |
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Per me miglior disco del 2013 insieme al bellissimo album epic metal Mysterium dei Manilla Road . L'ho ascoltato parecchio e per me è una miscela tra i vecchi BS e il migliore Ozzy solista , album godibilissimo dall'inizio alla fine da ascoltare tutto in un fiato. |
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300
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Io non mi aspettavo chissa' che cosa,dopo tanti anni i capolavori non li pretendo da nessun gruppo storico,pero'devo dire che se all'inizio non mi prendeva molto,poi e'cresciuto gia' al quarto ascolto,e' vero non e' un capolavoro,potra'anche sembrare un disco fatto di "mestiere"come si dice,ma che mestiere ragazzi!da parte di Iommi per es. I riff li ho trovati taglienti,diretti e immediati quasi a voler creare un ponte con il loro passato ,e il cantato di Ozzy e'del tutto rispettabile,insomma hanno fatto un lavoro di impegno e dedizione,rispettabile,onesto,coraggioso e niente affatto scontato e banale.E' vero che la produzione come ha sottolineato qualcuno non e' il massimo,si poteva fare molto di piu' ,pero' sinceramente pur rispettando il rcensore 68 mi sembra un po troppo severo,per un lavoro che nel suo insieme a me risulta un heavy doom fatto bene e godibile tuttosommato.Voto: 76. |
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non mi importa nulla della critica......per me è un bel 90....e sono stato fin troppo severo |
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Resto dell'idea che 68 non sia un giudizio tanto "oggettivo"...magari un 75. Il mio giudizio SOGGETTIVO resta 90. Comunque quoto in parte @leonardo sul discorso della produzione, Rubin mi fa letteralmente cagare, ed è responsabile della rovina di album più che decenti come Death Magnetic o WPB degli Slayer. Anche qui si poteva fare meglio, magari cercando dei suoni più caldi. La mia paura è che rovinerà anche il prossimo dei Metallica...e chissà quali cifre (g)astronomiche chiede per fare dei lavori del genere... |
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Che cosa?Non abbiamo bisogno di un nuovo album dei Sabbs?Questo album è il metal dei primi tempi! Un Doom che non si sentiva da decenni! E dici che non ne abbiamo bisogno? Voto 90 fantastico per me, un disco così lo desideravo da anni! 90 |
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non è comunque riuscito ad ammosciare alcuni riff , l' accellerazione di god is dead su tutti |
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ha lo stesso problema di ballbreaker degli ac\dc, di live fast die fast degli wolfsbane e di death magnetic . la produzione di Rubin è senz' anima,nessun suono risulta abbastanza incisivo, atmosfera oscura vanificata da un suono completamente lineare senza niente di particolare o distintivo. particolarmente moscia la chitarra |
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Vivissimi complimenti all'estensore della recensione! |
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Xgalilee Perchè dobbiamo sempre partire dal presupposto di chi sono stati i Sabbath nei '70 cos'hanno creato ,cosa sono riusciti ad inventare, i padri, i nonni dell'heavy , e bla bla .Possiamo concentrarci sulla qualità e sul lavoro svolto in questo album uscito nel 2013 senza assurdi e concedetemi il termine "sciocchi" paragoni |
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Xgalilee Perchè dobbiamo sempre partire dal presupposto di chi sono stati i Sabbath nei '70 cos'hanno creato ,cosa sono riusciti ad inventare, i padri, i nonni dell'heavy , e bla bla .Possiamo concentrarci sulla qualità e sul lavoro svolto in questo album uscito nel 2013 senza assurdi e concedetemi il termine "sciocchi" paragoni |
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Voto 80. Suona veramente bene! Se è davvero il "canto del cigno" dei BS, l'hanno fatto senz'altro con stile. D'altronde anche Ozzy si chiede "Is this the end of the beginning? Or the beginning of the end?" |
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Quando usci Paranoid (elemento della santissima trinità del hard-rock, lo ricordo per i più giovani alcuni dei quali ancora nel limbo al tempo) corsi a comperare l'LP già entusiasta per l'album d'esordio e mi parve "inferiore", non saprei dire se avessi torto: a giudicare dalla critica di allora si, tuttavia oggi rimango dello stesso parere. A ben oltre 40 anni da quella diatriba ho ancora il piacere d'emozionarmi per un'uscita dei B.S. cui fa seguito quella per l'ascolto di un ottimo CD, come si chiama oggi. Quanti possono vantare una simile qualità nella longevità? A chi scrive di autocitazione in alcuni passaggi, chiedo cosa doveva fare il buon Ozzy? O forse Iommi avrebbe dovuto imbracciare una 12 corde? L'unica cosa veramente triste è la chiusura dell'album: "suona" proprio come un commiato definitivo, l'Omega del gruppo. Spero ciò non sia. |
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X Luca 80 Ridicolo come totalmente inadeguato e quindi risibile o non considerabile. Non riesco proprio a capire come si possa dare giudiziosamente un voto come 90/100 (che significa quasi la perfezione) ad un nuovo disco di una band che è ormai da 40 anni sul mercato. Band tra l'altro che ha partorito fior di capolavori negli anni 70 che hanno cambiato la storia del rock e creato generi e sottogeneri musicali. Non capisco come non si possa tener conto dell'importanza che possa aver avuto un disco a quell'epoca e dell'influenza che ha avuto su altre band e di tutto quello che ha generato. Dando un 90 ad un nuovo lavoro di questi mostri sacri, anche se effettivamente si tratta di un buon disco, non si tiene conto di tutto ciò. E per me è una mancanza di rispetto artisticamente parlando verso quei grandi lavori che tanto hanno dato alla musica in passato. Ma anche verso gli stessi artisti. Oltre ovviamente a portare la credibilità di un giudizio, non oltre al mi piace non mi piace. Per questo credo che anche il fan più accanito dovrebbe riuscire a controllare il proprio entusiasmo. Per carità, anche io ho delle difficoltà a trattenermi quando esce ad esempio l'ennesimo disco dei Ministry perché c'è proprio feeling con il loro sound, però... Penso che questa recensione di Lizard rappresenti bene ciò che intendo. Un giudizio obbiettivo e una recensione morigerata che tiene conto di tutto quello che ci sta attorno senza lasciarsi scappare troppi entusiasmi fuori luogo. Spero abbiate capito. |
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1) End of the Beginning 2) God is Dead 3) Methademic 4) Zeitgeist 5) Age of Reason 6) Damaged Souls 7) Dear Father tutte belle |
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Dopo mesi di perplessita sulla reunion con Ozzy (io preferivo Glenn Hughes,Ian Gillan o Tony Martin)e pur sentendo tutt'ora un vuoto incolmabile nelle mancanza di Dio.....ritengo che anche a questo giro Iommi abbia saputo dare un senso alla sua decisione. Il disco è bello. Ha purtroppo qualche riempitivo (ma di classe: Loner,Live forever)e non si capisce perché l'esclusione delle 3 bonus track (che erano migliori delle 2 sopracitate a mio parere). Ad ogni modo,secondo me,per avere un album senza punti deboli dovremmo ridurre la tracklist a 6 song in quest'ordine: End of the Beginning God is Dead Methademic Zeitgeist Age of Reason Damaged Souls Dear Father un crescendo (certo mi sarebbe piaciuto se avessero continuato ad "approfondire" il sound da dear father in poi,ma già così sarebbe un piccolo meraviglioso album) |
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Scusa Galilee puoi spiegarmi il tuo concetto di ridicolo? |
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90? C'è gente proprio esagerata. Che voti ridicoli. |
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gods bless the spotify, terenzio pornosky |
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Quest'album è Master of Reality 2.0. E non intendo che è una copia: intendo che è il perfetto stile dei Sabbath evoluto, migliorato e portato all'apice. voto 80 \,,/ |
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C'è stato qualche mese fa più di qualche momento dove sono arrivato ad ascoltarlo anche tre volte di seguito... A mesi dall'uscita posso rilasciare un giudizio più pacato, comunque discone della madonna, se fosse uscito 40 anni fa lo si ricorderebbe/eticheterebbe come assoluta pietra miliare. In conclusione, una grande e graditissima sorpresa, che manchi Ward non se ne accorge nessuno, Iommi ispirato come ai tempi migliori poi onestamente, sentir cantare Ozzy sul tappeto musicale del duo Iommi/Butler rimane ancora oggi un qualcosa di unico,dal sapore quasi mistico. Mitici. |
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Assolutamente daccordo con il commento numero UNO del SIG. FREEDOM, il voto è al contrario |
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Ognuno esprima il proprio giudizio come meglio crede x me 13 è un capolavoro (sarò scemo) ma va bene così!!!! |
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@luca 80 aaaah...non esageriamo... |
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Dopo un migliaio d' ascolti riesco a dare il mio giudizio . VOTO 100 |
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Devo ancora trovare un gruppo che si metta a sperimentare durante il primo disco di reunion. Qui, è vero, le citazioni sono evidenti, ma sono fatte proponendo dei pezzi molto validi. In particolare Zeitgeist mi sembra davvero fantastica, con Ozzy che disegna una gran melodia. Anche Loner mi piace, semplice e bella. Diciamo che le prime quattro e Damaged Soul sono ottime, le altre sono buone. Voto 78. |
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Più lo ascolto e più mi piace, non solo (ultima?) testimonianza di un colosso della musica ma a conti fatti un disco convincente. Evidenti richiami al passato? Belin ma quanti artisti si autocitano già al TERZO album? Un disco bello, cazzuto e di qualità, se poi nel valutarlo positivamente si è un pò prevenuti a causa del nome pace: se il nome è Black Sabbath, ci può anche stare. Voto 80 |
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Sicuramente il disco non presenta suoni innovativi e altrettanto sicuramente sono evidenti i richiami alla storia del gruppo. Trovo, tuttavia, che sia un lavoro che, nonostante l'età dei musicisti, goda di una qualità incredibile sia dal punto di vista musicale sia dal punto di vista dei testi ( in particolare apprezzo god is dead ). voto 85 |
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gran disco, grandi sabbath, i più grandi di sempre. voto 95 |
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@Kawarock: nessun problema anzi, se ti va di partecipare più attivamente alle discussioni, ben venga, ci fa piacere. E' proprio perché considero la loro storia e quello che hanno composto di recente che ritengo che '13' sia meno di quello che poteva. Disco discreto, di gran mestiere (ma parliamo dei Black Sabbath, se vogliamo quello è quasi ovvio, considerando poi gli interessi che ci sono dietro!), ma con pochi brani degni davvero del nome e del blasone (per me, parliamo assenzialmente di "Age of Reason" e "Dear Father"). Detto questo, sono più che contento di vedere un nuovo album dei Sabs sui banconi dei negozi di dischi, è un vero piacere. |
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Caro Lizard ti chiedo scusa.Non volevo essere offensivo nei tuoi confronti.Leggo spessissimo le vostre recensioni,ma non avevo mai scritto prima.In questo caso,parlando di Black Sabbath,dopo una quarantina di ascolti mi sono permesso di dire la mia.Resto della mia idea che quest'album avrebbe meritato un po' di più,come ho detto su alcune critiche concordo,ma nel complesso penso che abbiano fatto molto.Quando dico che bisogna tener conto della loro storia,non intendo dire che in quanto Black Sabbath dobbiamo avere un occhio di riguardo,ma che l'album va anche giudicato in un contesto.Penso che anche le aspettative siano diverse se si ascolta una band emergente o una band di 65enni devastati da anni di abusi e vita "spericolata".In questo senso penso che quello che hanno fatto sia notevole. Poi è evidente che i gusti sono gusti,ma questa è un altra storia....Never Say Die! P.S. Purtroppo i 52 li ho. Ero sotto il palco a Ginevra per vedere i Sabbath con Gillan... 1983...... |
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@ Kawarock: ciao ho 52 anni anche io, ascolto rock e metal da 40 e adoro i Black Sabbath, quindi siamo sullo stesso identico piano. Alla band ho dedicato su questo sito numerose recensioni e due puntate della rubrica Legends Of Rock. 13 è un buon disco con pochi cali di tensione, ma scevro di momenti particolarmente memorabili. Nessuno chiedeva una cambio stilistico che sinceramente non avrebbe avuto senso. Personalmente lo trovo più doom che heavy ed è un aspetto che reputo positivo. Non sono d'accordo con te quando dici che "Quest'album va giudicato tenendo presente di chi stiamo parlando e della loro storia.", io valuto sempre l'aspetto qualitativo e se un disco non piace a me del nome della band non me ne importa un fico secco. Tirando le somme possiamo dire che il voto del recensore è congruo se si valuta oggettivamente il soundwriting proposto senza pensare per forza che sono i Black Sabbath. Magari si poteva arrivare a 70 ma non sono due punti in più a cambiare i parametri del discorso. I capolavori del gruppo sono altri, questo è un gradito ritorno e pribabilmente il degno suggello alla loro carriera, d'altronde la pioggia con cui si chiude (rimanda alla mitica Black Sabbath) fa presagire chiaramente che siamo al cospetto di un epilogo e non di un nuovo inizio. Cordiali saluti. 1961 classe di ferro!I |
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Ciao Kawarock, non ricordo di aver letto altri tuoi commenti in precedenza, quindi intanto, piacere di conoscerti. Sai, forse l'errore e' mio, perche' tendo ancora ad associare all'eta' una qualche forma di saggezza e ponderazione, ma trovo del tutto fuori luogo che un uomo di 52 anni intervenga su un sito utilizzando parole come 'vergognoso' o espressioni come 'non capisce un cazzo', anche se nascosto da uno pseudonimo. Tanto che mi permetto di dubitare che tu abbia davvero 52 anni. In ogni caso, il voto e' tutt'altro che vergognoso, trattandosi di un 'discreto, quasi buono' che, senza vergognarmi affatto, e' ancora il voto che ritengo appropriato per questo album. A presto. |
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Premetto che ho 52 anni e da 40 anni ascolto rock,hard and metal.Ho amato ed amo i Black Sabbath più di ogni altra band sulla faccia della terra e quindi sarò un pò di parte.Detto questo ammetto che ero un po' scettico sull'uscita di quest'album.Prima di tutto per la dipartita di Ward (che comunque un po' di amaro in bocca me lo ha lasciato)e poi perché pensavo ai rischi di un operazione prettamente commerciale.Per fortuna sono stato smentito. Signori,QUESTI sono Black Sabbath.Il disco mi piace,a parte qualche pezzo un po' troppo buttato lì (Live forever e Loner). Hanno fatto quello che nessuna band (dopo 43 anni dall'uscita del primo lp)è riuscita a fare nella storia.Hanno pubblicato un album dove c'è il loro sound,senza essere patetici. Questi ragazzi hanno 65 anni,hanno fatto la storia del rock e sono ancora qui che danno in testa a ragazzi convinti di essere Superstar.Già solo per questo trovo vergognoso il punteggio dato dal recensore,anche se su qualche punto concordo. Quest'album va giudicato tenendo presente di chi stiamo parlando e della loro storia.Chi pretendeva da loro un album innovativo e "più moderno"....scusate ma non ha capito un cazzo. |
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Ascoltato l'altro giorno: veramente poca roba! Appena sufficiente. |
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NON oltre il 70 anche per me....un buon album, di mestiere.....i capolavori sono altri.....ottima recensione Lizard... |
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Il disco non è un capolavoro e Ozzy si capisce che ha una voce monocorde . Butler molto potente e incisivo come sempre,ma non mi piace Wilk e come è stata mixata la batteria, impersonale e spesso frenetico nelle rullate. Non voglio citare Ward,ma ho sentito la mancanza di Appice (pur non essendo mai stato un suo estimatore...ed è tutto dire!) e di Singer, però l'album si fa ascoltare ed è sempre meglio di tante nuove proposte in casa metal. |
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Per me , da non fan dei black sabbath di ozzy, mi sembra un album in linea con quello che questa formazione è sempre riusicta a fare, senza però nessun effetto sorpresa. In fondo sono d'accordo con la recensione, ma dò un voto un pò più alto:72 |
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Dopo 20 ascolti posso dire che a me è piaciuto , migliore disco del 2013 per ora . |
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Non mi è mai capitato di non saper dare un giudizio ,un voto ,un commento ad un album di qualsiasi genere di qualsiasi annata ,artista gruppo ecc ecc ,eppure x questo 13 è così ,costa troppo esprimere un giudizio che sia obiettivo (CHE CORAGGIO LIZARD!!!!!!) , con la premessa che io sono nato nel 1980 i sabbath (quelli veri x intenderci) non c'erano da 2 anni ,mentre adesso 2013 ho la fortuna di avere un loro disco nuovo di zecca tra le mani ,quindi di cosa si discute del niente più totale Posso solo ringraziare dio di averli tenuti in vita fino ad ora |
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Mi aspettavo una ciofeca, ed invece ecco qua un dischetto ben prodotto e sufficientemente solido...il mio voto è fermo a 75! |
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satanasso ha espresso in modo perfetto il concetto. |
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i megadeth, un gruppo inutile |
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E' vero, meglio i MegadeAth con Lombardo alla batteria. |
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bah... poca roba questo 13 |
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C'è poco da dire, gran disco....preferisco i BS in versione divina e non credo che 13 sia allo stesso livello delle pietre miliari del passato, ma è senza dubbio un gran disco...e lo sarebbe anche se fosse stato partorito da qualche nuova leva... poi chiaramente ognuno la vede come crede e non è quindi mia intenzione crocifiggere il recensore per il votino. Sarei però contento se recensori e commentatori vari abbandonassero il ridicolo concetto di "auto plagio", che spesso emerge come argomentazione critica nei confronti di bands di statura epocale come i BS e nel quale non trovo alcun senso logico....mi spiegate perché un artista non dovrebbe fare ciò per il quale è diventato una leggenda e che costituisce il suo marchio di fabbrica? Io credo che fenomeni come questi, dotati di una personalità unica, e ancora capaci di scrivere pezzi così dopo oltre 40 anni di attività DEBBANO - se ne hanno le forze e la voglia - continuare a fare quello che è nelle loro corde, e nulla più. Del resto cosa si cerca in un disco dei Sabbath? Esattamente quello che si trova in 13. |
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Grande album. L'ho sentito e risentito, ho imparato a suonare i riff principali... Cresce un ascolto dopo l'altro: grazie Tony, Ozzy & Geezer! |
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Festival di San Remo è la risposta che cerchi... |
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Arrraya@ e Undercover@ ogni volta la domanda ricorre puntuale in questi casi... se i recensori di quelle testate sono di quel tipo la, il livello qualitativo del bacino d'utenza qual è?!?!?!?!? Qua si ritorna al discorso dei tanti che ultimamente piombano su Metallized per regalare perle di saggezza sui Motorhead, sui metallica, sui Manowar e quant'altro. Tutto fila! |
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@Arrraya, sono andato a leggere quella "recensione", sto ancora ridendo e di sicuro non ha parlato del disco... ma porca miseria a loro. |
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Un discone questo 13. Vero hard rock con delle perle al suo interno. Pure le bonus track fanno paura....questo è rock ragazzi, sono un cinquantenne cresciuto a pane e sabbath, non deludono mai. Album epocale. Freghiamocene dei voti, usiamo le orecchie e basta vedere le posizioni nelle varie classifiche per capire cosa vale questo 13. |
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Su "O...R..k", una nota webzine di musica a 360° (quindi il metal uno dei tanti generi trattati) questo bellissimo album di Iommi&C. ha beccato 5/10...la differenza tra Lizard e questi egomaniaci delle recensione come atti masturbatori egomaniaci, dove la vanità di Dorian Gray allo specchio è direttamente proporzionale alla stroncatura radical chic dell' onanistico recensore è: Lizard (pur continuando ad essere in totale disaccordo su 13) e tutto Metallized, scrivono per passione e amore, anche se toppano, mentre certi Scribacchini virtuali non trovano di meglio per farsi notare che fare gli splendidi, altrimenti non li leggerebbe nessuno. Scrivere una recensione al giorno d'oggi non serve certo a metterci in guardia o a consigliarci un disco, quanto piuttosto creare dibattiti e punti di vista, e questo accade su Metallized, ma non comprendo certe Web'Zine radical chic per quale motivo hanno la il coraggio di far prevalere il protagonismo egomaniaco del recensore piuttosto che discutere della musica che si è ascoltata (sempre se lo si è fatto). la musica discussa in internet, in mano a certi personaggi serve solo come palcoscenico per il loro egocentrismo e basta. Quindi, W Lizard e Metallized anche se toppano, e Abbasso quella folta schiera d'incompetenti che affolano buona parte delle webzine. |
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Non ho detto che escludere i gusti personali sia affare semplice, probabilmente non ci si riesce mai al 100%, ma l'atteggiamento deve essere quello e la nostra onestà intellettuale in tal senso credo sia palese. Circa il resto ho espresso il mio pensiero nel post 242. |
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Monsieur Raven, via... Continuerò a leggere e con molto piacere, le sue recensioni, al di la del fatto che possano o no, essere influenzate dai suoi gusti (notevoli, del resto, come visto in vari frangenti). Rimango sempre dell'opinione che è difficilissimo escludere i propri gusti quando si giudica qualcosa di artistico. Bisognerebbe passare dalla critica alla semiotica e capire quindi perché quel prodotto artistico è così, attraverso i segni e non se è bello o brutto attraverso una "opinione" mai totalmente oggettiva. Qui i segni dicono che alcuni tizi, che nei settanta avevano inventato un sound, per l'accordatura, le dita, Ozzy e le tematiche horror, le droghe, ecc.; tornano dopo più di quarant'anni e fanno le stesse cose con la stessa ispirazione e ti danno le stesse grandi emozioni di allora. Questi sono i segni. Opinionisticamente parlando (e in base a che?) meritano 68? Non credo. Forse si è confuso con l'anno quando hanno iniziato... |
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peccato che il voto piu basso lo abbia dato chi ha recensito il disco,ma poco male......basta capovolgere il voto..... |
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Che Lizard ami i Sabbath si capisce dalla recensione, e proprio da essa si percepisce quella vena di fastidio e quasi odio per questo disco; è come se volesse dirci: "Sabbath ma perchè fare un disco dopo così tanto tempo, rovinate la magia ". Dal canto mio che poco me ne frega delle recensioni del Then Guardian, di Rollingstone, o di Metallized, non approvo da parte di Lizard il pressapochismo usato per il secondo disco della versione Deluxe, snobbare cosi quelle 3 canzoni che pur sono di ottima fattura mi sembra banale, ma ripeto amen poco mi interessa, mi godo volentieri questo disco, che fra 10 ,20 anni quando Ozzy sarà morto, i Sabbath saranno morti potrò dire cazzo io c'ero... quando delle leggende hanno ruggito sulle scene ancora una volta... |
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ho letto male il nick e di questo chiedo venia. Rimane valido tutto il resto. |
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Raven dove hai letto voxpopuli ? Occhiali, plz. E anche se fosse stato voxpopuli il mio nick devi trarre delle conclusioni da te ? Er Trucido ha i suoi motivi per chiamarsi così e io ho i miei e la cosa non deve influire su ciò che cerco di esprimere se poi ti piace farti pippe mentali e trovare spiegazioni per cose che non esistono beh libero di farlo ma almeno leggi bene prima di parlare. |
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Dopo vari ascolti ribadisco il commento n 14. Sono un fan, soprattuttto dell'era Dio, ma questo disco secondo me piace ai più per il semplice motivo che è composto da dei miti viventi e suona molto 70's. Ma oggettivamente tra qualche mese sarà riposto nella mia collezione e se sentirò il bisogno di ascoltare i Sabath metterò altro della loro discografia.... |
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COntinuiamo a non capirci. Da fan anche io posso essere quasi commosso da questo disco, ma se ne avessi dovuto scrivere, avrei avuto il dovere di informare anche dei difetti, esattamente come ha fatto Lizard. Mi sembra molto semplice. |
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Dopo 200 e passa commenti al 90% entusiasti o quasi si può dire che qualcuno ha toppato di brutto.... |
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Marchese, se non crede che le mie recensioni (parlo per me perchè non mi piace fare dichiarazioni nette su scritti altrui) siano scevre dai gusdti personali -anche le rare volte che li dichiaro per evitare fraintendimentiò- eviti di leggere le mie, grazie. |
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Ma sentirvi l'album senza cadere in paranoie inutili no? Vi piace tanto l'album ?bene ve lo ascoltate! Se non piace non lo si ascolta! Non vi masturbate il cervello più del dovuto! Tra l'altro come ha detto qualche altra saggia persona andate oltre il voto (io avrei messo solo qualche punto in più, ma fine) visto che comunque la recensione è ben argomentata (tra l'altro anche in altri webzine il voto è stato simile con simili argomentazioni, ma non ho visto tutte queste polemiche). Se poi non si condivide si può discutere argomentando, senza paternalismi e pregiudizi su come viene sentito un cd o per chissà quale complottista motivo ha portato ha dare un voto basso (che alla fine e un sette, quindi non una stroncatura). |
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io non ho insultato nessuno (basta leggere) e mi prendo della testa bacata, vabbè. marchese lei continua a farsi scudo con l'opinione generale, vedremo se fra 10 anni la gente ricorderà musicalmente questo disco o master of reality. per il resto i giudizi sulle persone se li può tenere, il mio nick deriva da cose che non conosce e che non la riguardano. e a scanso di equivoci: io sono contento di questo disco dei black sabbath e lo è anche il recensore, siete talmente tanto concentrati su quel numero che non riuscite a leggerlo nella recensione. |
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Per una volta mi trovo d'accordo col Marchese. Secondo me il disco in questione è tra i migliori dell'anno, tra i migliori dei Sabbath, e tra i migliori album che mi sia mai capitato di sentire. Mi assumo la responsabilità di ciò che dico. Quel 68 stona totalmente. A dire il vero un po' me l'aspettavo, visto che già dalla prima news l'aria che si respirava era molto "negativa". Insomma, credo ci sia stato molto pregiudizio attorno a questa reunion, e la valutazione alla fine ne ha risentito. Tutti questi "c'era bisogno?", "non aggiunge niente" e cose del genere, non hanno pesato sul giudizio finale? Io credo di si. |
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Voilà, Monsieur Er Trucido (brrrrrr....) che ha un nick effettivamente sgradevole e di basso gusto (poi, immaginiamoci, se va un giro "ruttando"...) insiste sul fatto che non conosco (conosciamo) il recensore. Non ne ho il piacere. Ma essendo pubblico quello che scrive, io metto le mie "pedanti" (lei, che invece, interviene almeno venti volte, è "minimale", of course...) osservazioni come hanno fatto altri duecento e oltre. E sono poco d'accordo, mi dispiace anche con Monsieur Raven. Questo è un album che definire storico e album dell'anno sarà una costante nei prossimi mesi. Neanche i Deep Purple hanno attirato così tanti commenti e opinioni. Per carita. ci risparmi che "una recensione non si scrive a gusti" (non ci credo...bien sûr) la professionalità del recensore, and so on. Qui solo per quello che rappresenta l'evento, da solo vale tanto. Poi hanno cavato fuori un mezzo capolavoro e questo vale ancora di più. Dopo 34 anni sono ancora in grado di fare questo. E sarebbe, secondo il recensore, appena un punticino sopra la sufficienza. C'mon.... E' stato un giudizio frettoloso. Lo ammetta. Punto. |
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Intervengo per sottolineare due punti , uno di "colore", ma indicativo ed uno fondamentale che continua a sfuggire a molti. Intanto non credo che tu sia stato insultato, ma ti faccio notare che inserire un commento come il primo che hai scritto e firmarsi Voxpopuli indica come desideri autolegittimarti , come se la tua opinione fosse quella di tutti e non è così, oltre ad indicare insicurezza. Questo comunque è un dettaglio., La seconda è che UNA RECENSIONE NON SI SCRIVE A GUSTI, la qualità è oggettiva, così come i difetti, i gusti sono altro. I gusti come metro di giudizio sono più che legittimi per i lettori, ma noi seguiamo altri parametri, pensando alla qualità oggettiva, cosa che può portare lontano dal giudizio comune come avvenuto in questo caso. IL cuore è una cosa, la mente è altro. Da fan dei BS potrei acquistare il CD, ma da recensore sarei stato molto vicino allo scritto ed al voto. |
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insomma si va avanti ad offese, chiudo qui il dialogo, inutile ragionare con una testa bacata. |
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basterebbe leggere le ultime tre righe della recensione per capire quanto piacciano i black sabbath, ma evidentemente conta solo il numero. parli di critici ma il riferimento ai gusti del recensore sono palesi in entrambi gli interventi, come se secondo te non fosse in grado di parlare dei black sabbath. per piacere, mangiati la tua polenta ma evita di giudicare persone che non conosci. |
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ci vuole poco a capire i gusti musicali di un recensore leggendo quello che scrive sotto i vari album. "Cari critici" non era rivolto ai soli recensori ma a tutti quelli che hanno snobbato o dicono che non sia un buon album, non prendete troppo le cose sul personale eh. Il fanboysmo o come cazzo lo chiami tu è un termine che non conoscevo e ti assicuro che sono la cosa più lontana da quello che credi. Amo il loro sound ma quando hanno prodotto merda l'ho sempre ammesso. Non mi sembra di avere offeso qualcuno o sbaglio ? Un album del genere non può che far impazzire i fan storici del sabba nero c'è poco altro da aggiungere, se non la pensate come me beh i sabbath non vi sono mai piaciuti molto. La polenta è buona, molto buona a dire il vero e rende meno stitici. |
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Ascoltato pochino finora, ma la prima impressione è veramente buona. Non vedo l'ora di divorarlo a partire da....ADESSO!!!! Bentornati cazzo, era ora! |
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E invece pare che le intenzioni di fare un altro album ci siano tutte. Hanno detto che dipenderà soltanto dalle condizioni di salute di Iommi, e che sperano, se dovessero farlo, che Ward ci ripensi e rientri nella band. Parole di Ozzy. |
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Non capisco perché ci danno da mangiare la polvere. È una gara? E ancora: cosa ne sai degli ascolti del recensore? Se avessi letto la recensione avresti capito che non danno fastidio, anzi. Ma sei troppo accecato dal fanboysmo per farlo, è evidente. Tra l' altro a me la polenta fa cagare. |
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non riesco ancora a crederci e troppo emozionante!riavere i sabbath con un nuovo disco con ozzy!13 secondo me e un grandissimo album e tra pochi anni parleremo di classico.hanno fatto del loro meglio e questo potrebbe essere l ideale continuazione di vol.4. ce tutto quello che desideravamo in un album dei sabbath grandi riff sonorita maligne e ozzy!tutto!spero (ma non credo)che ci sia almeno un altro album. |
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i sabbath danno da mangiare polvere a tutte le fanzine, siti di musica e giornali del genere. Hanno fatto quello che sanno fare meglio in modo stupefacente, non lamentiamoci delle orecchie dei recensori perchè è solo una conseguenza della musica che si ascolta per la maggiore. Ho visto dare voti allucinanti a porcate di album ed il contrario, ognuno si ascolti quello che vuole i sabbath non hanno bisogno che qualcuno prenda le loro difese, sono il meglio del rock da 50 anni a questa parte e a qualcuno da fastidio, tutto qui. Ne dovete mangiare di polenta cari "critici". |
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quoto punti e virgole di Marmar@.... |
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A tutti i criticoni, statevene boni e ascoltate con perizia e dedizione, i Maestri non possono sbagliare, e a 43 anni dall'uscita di "Paranoid" accontentiamoci di averli ancora tra noi. Mitici a prescindere |
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Bellissimo disco di doom 70iano (uccidetemi)...mi piace molto. Grandi Sabbath, bentornati. |
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caro Marchese, con la sua ultima affermazione ha esplicitato quello che già si capiva. Come fa a sapere che questo disco (come altri su cui lei ha disquisito in maniera pedante) è stato ascoltato frettolosamente? Era in stanza con il recensore sul momento? Queste basse insinuazioni fanno capire tutta la sua serietà, da cui, ripeto, non abbiamo niente da imparare. Chissà, magari fra un anno tutto questo entusiasmo sarà scemato e verrà riconosciuto il voto di Lizard come giusto, chi può dirlo. è serio un recensore che cambia idea sul voto dopo due settimane facendosi influenzare dagli altri? Io dico di no, tanto più che un disco (di questa portata poi) non viene recensito a caso con due ascolti. L'unica cosa che può cambiare è la portata storica ed il valore ad esso collegata, ma su questo sfido chiunque ad essere certi di quello che sarà. Per concludere, se vuole che sia più "sgradevole" (come ha scritto) posso anche fare un rutto, ma per cortesia piantiamola di giudicare persone che non si conoscono minimamente. |
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non sono un profondo conoscitore dei BS, tuttavia l'album mi sembra molto piacevole, non mi sarei potuto aspettare di meglio da loro! forse (opinione personale) una valutazione non alta può essere dettata anche dal fatto che questo stile, molto anni '70, non è più quello che si pretende per dare un voto eccellente ad un album dei giorni nostri! a me ad esempio non colpisce profondamente, non stupisce, dato che non mi pare aggiunga niente di nuovo, non rielabora concetti (ed era normale che fosse così, visto che sono dei vecchietti, ma nessuno chiedeva altro...solo una produzione all'altezza, che c'è stata, come dimostrano anche le vendite!) p.s.: sarebbe interessante chiedersi se anche i voti che sono stati assegnati ai primi album dei BS sono tali perchè considerati in un'ottica storica o se sono così alti perchè effettivamente piacciono così tanto ai recensori/pubblico anche ora! io tenderei a propendere per la prima ipotesi. una paranoid vi piace perchè vi ricordate dell'effetto della prima volta che l'avete sentita, o pensate effettivamente che valga tanto ancora oggi? |
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arggggh French attack !!! |
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Marquis, c'est ce qui s'appelle "opinion": Vous avez la vôtre, Saverio a la sienne... vous ne pouvez pas vous imposer ainsi, vous manqueriez de stile mon vieux. |
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Voila, Monsieur Er Trucido (brrrrrr....) mi interessa poco della sua opinione se io sia più o meno serio ma è palese (e lo dicono molti commenti) che la frettolosità nell'ascoltare per recensire "on time", ha senz'altro confuso le idee a Monsieur Lizard. Non ho detto che chieda scusa vestito di saio, a piedi nudi nel fango e in ginocchio... Ho solo chiesto un "update" del voto espresso. Ma lei è cosi "trucido"? Deve essere un petit peu sgradevole... Au revoir. |
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eh continuo dicendo che in ogni medismo sito visitato, 5 per la cronaca, il voto degli utenti era intorno alle 4 stelle su 5, una bella media che prende a calci i sapientoni... di turno... |
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Comunque sia Gente, non fatene una colpa a Lizard in maniera singola, ma bensì su larga scala, perchè ho avuto modo di leggere recensione di altri sito o simili che additano questo disco come una chimera per far soldi e come un disco piatto senza anima!! Ora io mi domando e dico, ma perchè sminuire il lavoro fatto da questi 60 enni??per invidia?? perchè volete novità?? perchè veramente delusi?? Poi dopo vediamo vincere a San Remo Marco Carta e company, perchè dei fantomatici giudici vedono in loro delle future starrrrrrr... |
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mi correggo e strabilio :è tra i primi 6 dischi più venduti in Italia |
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non mi hanno deluso,e le vendite gli danno ragione .Primi in classifica in molti paesi,tranne ovviamente qui.Anche le 3 bonus sono belle,gran ritorno,Iommi sempre splendido nei suoi riff |
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Ma poi chi se ne frega del recensore ? Se cambia il giudizio, se non lo cambia, mah. Godiamoci il disco piuttosto, che è veramente a marchio Sabbath. |
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"se il recensore è serio" non prendiamo lezioni di serietà da certi personaggi. |
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Sarebbe il primo recensore a tornare sui suoi passi, magari lo facesse, questo album è favoloso. I migliori son sempre loro. Michael Jordan sta alla pallacanestro come i Sabbath alla Musica. N1. |
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Lo sto ascoltando da parecchio e continua a darmi emozioni forti. Alcuni post sotto, hanno veramente centrato il punto: la capacità di creare delle grande musica e un sound unico ce l'hanno solo gruppi come i Black Sabbath. Assolutamente eccellente in tutto, comprese naturalmente le bonus track. Se il recensore è serio, deve fare un update al suo giudizio. Qui siamo in presenza di una band e di una musica immortale. Grandissimi Sabbath... Au revoir. |
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Il ritorno che mi aspettavo. Cupo, tenebroso e ben prodotto. Sono loro e non hanno tradito le aspettative. |
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Vizioassurdo: che tenerone... |
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Confermo la prima positiva impressione che si rafforza dopo numerosi ascolti, un 75 pieno. Straquoto Billo qui sotto perchè le bonus tracks sono effettivamente delle bombe e mi fanno dimenticare quanto il finale di Dear Father mi faccia sentire un po' malinconico... Sto invecchiando, cazzo. |
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Gente non snobbate, mi raccomando il secondo disco delle DELUXE DITION eh, metahdemic e Pariah sono mostruose..... non capisco perchè metterle quasi in secondo piano... ripeto Mostruose.... |
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il disco che mi aspettavo, non potranno mai mettere d acordo tutti, a qualcuno piace a qualcuno fa cagare, a me piace, come quasi tutti loro dischi un 75 se lo meritano! |
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ammetto che non ho molta cultura sui BS , e sto rimediando... comunque sto lavoro mi piace molto, è semplice, senza fronzoli, ma molto potente, ti entra in testa con facilità.. |
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Bellissimo quest'ultimo commento. Sottoscrivo. |
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Il disco è semplice, lineare. Chitarra, basso e batteria. Come lo immaginavo. Ma, tra le note, si sente pulsare il cuore della belva. Non hanno perso l'anima. |
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200 commenti. Mi scuso per lo spam, ma ci stava |
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Dopo il primo ascolto ho dato la sufficienza come il recensore. Poi lo ascoltato di nuovo e poi di nuovo ed ora è una droga. Stupendo album hard rock, grazie sabbath Numeri 1. |
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Semplicemente fantastico! 90 |
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Sempre più bello ad ogni ascolto. Mi sono preso il cd. I richiami al passato ci stanno bene ed è tutto molto Sabbath. Grandi. |
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Dimenticavo..@Vart, ma scusa ma detto con il sorriso (non voglio innescare polemiche inutili) cosa ti aspettavi dai Purple e dai Sabbath?!? Gente che è in giro da 40 anni è già tanto fortunato se esce ancora del loro materiale e riesco a vaderli anche se raramente live...ma quando non ci saranno più certi gruppi allora si che la vedo grigia per le proposte musicale di band più attuali, salvo ovviamente eccezioni! E con questo chiudo, discorso da bar davanti a una birra tra amici! |
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Album che non aggiunge niente alla carriera dei Sabbath...seee però è da quando è uscito che non lo riesco a togliere dallo stereo!..Un poco come quando uscì quello degli H&H del 2009 (con grandi rimpianti per quello che potrebbe essere stato se Ronnie fosse ancora tra noi...) Cmq GRANDI I NOSTRI ARZILLI VECCHIETTI! Voto 85! |
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n° 1 nelle vendite in GB, GRANDI |
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Grandissimo album..da fan dei Sabbath da oltre 30 anni posso solo dire GRAZIE DI CUORE!!! |
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Dopo il nuovo dei Deep Purple, questo dimostra che il 2013 è l'anno delle delusioni. Lo schifo. |
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GRANDI !!!! per quello che ci avete dato ...grandi perchè ancora oggi ci state dando tanto.... solo voi ..nessun altro .....UNICI SABBATH . |
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PIù che a schiaffi direi a calci in culo. |
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Samba: ih ih ih !! Rada: cazzo è vero... ma è pura verità ! |
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BILLO@ "e prende a schiaffi i 20enni di adesso" AHAHAHAHAHAHAHAHAH! |
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@Billo: obiettivamente la pensiamo uguale...leggi mio post 159 |
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Bentornato rock oscuro, ottimo album di una band che ha fatto storia e prende a schiaffi i 20enni di adesso,alcuni pezzi sono pure goduria uditiva, su 11 brani (CD deluxe) 2 sole traccie non mi dicono niente, end of beginning e zeit geist, che guardacaso sono simil copie di loro vecchi pezzi, ma ciò non toglie che questo sia un signor disco di rock graffiante e pesante, basso stoico, Brad wilk impeccabile, iommi stratosferico, ed ozzy pur con i suoi limiti si cala bene nella parte, cè da dire grazie a questa band... di vecchi con 2 palle così!! voto obbiettivo 85 |
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Disco che non ha tradito le mie aspettative, d'altronde Iommi non ha quasi mai fallito un colpo nella sua carriera |
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Sono riuscito ad ascoltarlo. Che dire, il disco è buono, sicuramente i richiami ci sono ma alla fine il tutto risulta piacevole. Certo è che la prova di Butler è stratosferica, sinceramente un bassista come lui dovrebbe essere un riferimento per chiunque prenda in mano lo strumento. Probabilmente con un cantante più versatile avrebbero avuto più possibilità, ma non sarebbero stati i Sabbath. Una degna chiusura e finalmente anche un buon lavoro di Rubin. |
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Io conconrdo con la recensione, trovo buone alcune canzoni (Loner, Life Forever, Dear Father, End of The Beginning) ma le restanti le trovo un po' prolisse e in certi punti noiose (discorso a parte per Zeitgeist che è praticamente Planet Caravan II). Inoltre lo trovo inferiore a The Devil You Know quindi non vado oltre il 70. |
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Magari i Metallica fossero riusciti a pubblicare il disco che tutti volevano! Death Magnetic è molto più brutto, e lì il ritorno forzato alle vecchie sonorità si sente veramente tanto, soprattutto perché i brani sono stati assemblati alla meglio, essendo la scarsa ispirazione il vero problema dei Metallica. Qui abbiamo delle canzoni molto ben fatte, ben scritte ed eseguite, tutta un'altra storia insomma. Lo paragonerei più ad un black album per come è stato confezionato...cioè per piacere alla gente. Ma per me questo non è un difetto. |
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Secondo me questo è il "Death Magnetic dei Black Sabbath"; hanno fatto il disco che tutti volevano, sono tutti felici, ma alla fine i pezzi sono palesemente ispirati a brani vecchi. E non dico che sia BRUTTO, anzi, mi piace abbastanza e penso che "End of the Beginning" e "Age of Reason" siano dei pezzi veramente riusciti, specialmente il primo. Per quanto riguarda il voto poi, non si va oltre il 70, per me. |
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Siamo dei sempliciotti... |
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Finito ora di ascoltarlo, ho voluto comprarlo a scatola chiusa. Alla fine mi trovo in linea con la lettura di Saverio. Il disco è bello c'è poco da dire, ma c'è ben poco di nuovo in quello che si sente, i pezzi sono ben fatti e incisi divinamente, ma alla fine quasi tutti sono richiami a qualcosa di già sentito. Alla fine il voto conta molto poco, nella recensione ci sono tutte le informazioni necessaria a capire di cosa si tratta e con quelle ognuno dia il proprio voto. |
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buon album! toni è il solito riffmaker unico e inarrivabile,ozzy è lo stesso delle sue ultime prove soliste quindi dignitoso , geezer è il solito mito. bravino pure il batterista.peccato per la troppa lunghezza di alcuni pezzi che abbassa il voto (sarebbe stato un 80 ) , loner è gia storia. voto 75 |
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Senza idee non direi proprio |
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Che delusione...come gli Ac/Dc hanno fatto un'album finto, banale e senza idee, con melodie che ricordano vecchi pezzi, per accontentare i sempliciotti che la musica la ascoltano solo con le orecchie. Si sente la puzza dei soldi dalla prima nota. Voto: 60 |
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il voto reale come sempre lo danno gli ascoltatoti. Perchè sbattersi tanto a giudicare il voto di un singolo quando il grosso del pubblico lo definisce un grande album ? Sbattiamocene le palle ognuno giudichi come meglio crede....i sabbath se intanto se ne lavano le mani, fanno il loro onestissimo rock oggi come 40 anni fa. Fucking best metal band !!!!!!! |
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Oddio, sai, io ho letto la rece e mi aspettavo minimo 75 comunque il disco voglio sentirlo. |
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@Il matto: non é qui il luogo per un discorso del genere ma sappi che ti sbagli di grosso. Semplicemente le grandi uscite del giorno d'oggi sono di generi che non conosci o non ti piacciono, ma ci sono sempre . |
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certo che jek nei suoi ultimi commenti ha ragione...forse non merita 100 sto disco ma nemmeno di star sotto a technical ecstasy...ok ok i recensori sono diversi e bla bla bla però psicologicamente é una botta! |
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Resto della mia opinione: 68 è un voto troppo basso. Il disco è una bomba, non capisco come faccia qualcuno a reputarlo scarso o appena sufficiente. Gusti certo, ma è un peccato che su questa webzine 13 debba passare alla storia come uno dei peggiori album dei B.S., perché non lo è. |
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Questo disco si mangia a colazione il 90% di tutte le merdate che escono quotidianamente e che ricevono voti altissimi su tutte le riviste specializzate. Prima di parlare dei Black Sabbath bisogna solo sciacquarsi la bocca. E questo 13 è proprio un gran bell'album. Devo dire che non me lo aspettavo e mi ha sorpreso. Invece dopo 45 anni di carriera riescono ancora a stupire. Onore a gruppi come Black Sabbath, e siate consapevoli che una volta finiti i mostri sacri come loro, questa musica morirà per sempre, visto che le nuove generazioni non sanno fare altro che scimmiottare quelo che i maestri hanno già fatto |
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@Lizard caricarti della colpa di aver stroncato un disco infangando la storia dei Sabbath forse è un po' esagerato. Io mi riferivo alla cronostoria che compare in alto a destra dove sono elencati dischi e voti per cui forse vedendo 69 a TE anche se non fatto da te, è una punto di riferimento che prescinde dal tuo giudizio personale che sta nella recensione. Infatti leggendo la recensione non capisco il voto. Comunque non voglio passare da bambino capriccioso e come ho gia detto rispetto totale nei tuoi confronti, è che amo troppo i Sabbath e mi sta troppo sul cazzo T.E. per cui mi viene l'orticaria vederlo più valutato di 13, ma ce la posso fare a superare il trauma. Basta non guardare la colonna di destra |
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Davvero un bel disco, certo senza sorprese, ma chi ne voleva? Un gradino sotto The Devil You Know, ma cmq al di sopra di molti album della loro discografia. |
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@jek: potrei anche dirti che la valutazione su Technical Ecstasy non e' mia, ma il punto e' che la giustificazione per il voto e' nella recensione. Non mi torna neanche tanto mettere a confronto due dischi che distano 37 anni l'uno dall'altro e attenzione a dare una connotazione emotiva ad un valore numerico: probabilmente anche a me '13' piace piu' di Technical Ecstasy e per forza, visto che per almeno meta' e' costituito da riff presi da altri pezzi strafamosi o clonandone altri, ma questo e' quello che vale per me e non ho davvero la pretesa di 'consegnare' alcunche' alla storia. Dico la mia, poi quello che decidera' la storia, lo sapremo solo tra trent'anni. |
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La rece è perfetta per quelle che sono le emozioni che ha tratto Lizard dal cd, è sbagliato porre la questione in questi termini, ognuno di noi percepisce cose diverse dalla musica figuriamoci dal ritorno dei Sabbath con Ozzy dopo 35 anni. Per quello che posso dire avendo avuto la fortuna di vivere quei tempi dico godiamoci "13" per quello che è, sono loro gli inventori di queste cose, possono tutto quello che vogliono, noi possiamo solo ringraziarli di esistere. |
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Lizard@ Ovvio che sia fuorviante per me. Il recensore ha un compito ingrato, e se vai a rileggere i miei primi commenti ho riconosciuto la difficoltà di dover scrivere una recensione cosi "pesante" dal punto di vista dell' importanza della band in questione, che io considero comunque buona, perchè comunque argomentata, secondo i tuoi punti di vista, e questo non te lo toglie nessuno, ma un una recensione doppia o tripla magari avrebbe (non dico accontentato, non siamo bambini da accontentare) ma quanto meno avrebbe bilanciato la stessa differenza che c'è tra chi trova questo 13 ottimo e chi, come te , lo ritiene normale. |
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sinceramente per me è un capolavoro proprio perchè in buona parte l'album è un auto-plagio. mi aspettavo un album dei Black Sabbath è sono stato accontentato in pieno. un 80 per me ci sta tutto. |
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@Lizard qua non si tratta di 85, 99 o 50, ma che purtroppo si è consegnato alla storia del sito 13 come il più brutto disco della storia dei Sabbath con Ozzy, e questo anche dalla tua recensione non si giustifica. Poi, ormai mi conosci, rispetto totale per le tue valutazioni. |
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@Arrraya, la discussione e' pacifica e ne sono lieto, pero' scusa la parola 'fuorviante' la trovo fuori luogo. E' fuorviante rispetto a cosa? Rispetto alla tua idea del valore di quest'album? Lo stesso puo' dirsi allora per me di valutazioni che leggo qui sotto, ma non mi permetto. Quanto al fatto che sia singola, immagino che se avessi messo 85, in linea con le tue aspettative, non ci avresti neanche fatto caso |
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Nessuno dice di assegnare 100 a questo (per me) album FANTASTICo, ma 68 è a dir poco fuorviante ,proprio per le stesse ragioni che i "moderati" portano avanti. Ad ogni modo poco importa, non sono certo i differenti punti di vista a cambiare le cose in chi si è calato perfettamente e si è fatto trovare pronto al rendez-vous. La cosa che però mi lascia perplesso sono le mancate recensioni doppie o triple, una prassi usuale su Metallized quando escono album di band di questa portata. Ribadisco: album fantastico e pace a voi |
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Ok...ora che sono 2 giorni che lo ascolto posso dire qualcosina...Innanzitutto sono i Black Sabbath quindi dei dinosauri del metal che potrebbero mettersi in una spiaggia caraibica, fumarsi un bel cubano, drinchettare cocktails con dei bei culi in primo piano e godersi una meritatissima pensione invece questi 3 (escludo volontariamente Brad Wilk) si mettono d'impegno e da over 60 vanno a creare un qualcosa di nuovo che avrebbe il solo rischio di macchiare una delle discografie più importanti della storia del metal. Già per questo gli darei 99 per forza, volontà, coraggio e dedizione alla musica e ai fans (non ditemi che lo fanno per soldi perchè non credo ne abbiano bisogno). Poi parte il disco e si sentono i Sabbath...poco da aggiungere direi, si sente la misica che un fan dei Sabbath era Ozzy vorrebbe sentire e questo è già il massimo. Così come gli Heaven & Hell fecero il disco che tutti i fans dei Sabs con Dio alla voce ecco i Sabs con Osbourne alla voce fare semplicemente quello che dovevano fare come sapevano fare. Direi IMMENSI! Il voto obiettivo per il disco 13 per me è 85 anche se naturalmente ho votato 99! ps: se devo essere sincero io ho preferito The Devil you know del 2009 a marchio Heaven and Hell per le qualità compositive e anche per la spiccata personalità che emanava ma soprattutto perchè ho sempre preferito la voce di RJD a quella di Ozzy ma questi, alla luce di questo bellissimo 13 sono...dettagli! |
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Signori, non ho ascoltato questo album. Tuttavia vorrei fare un appello affinché recuperiate un po' di senso della realtà: per quanto ben riuscito e coinvolgente possa essere é assolutamente impensabile assegnargli dei 99 o addirittura dei 100. I motivi per cui un disco prende un voto del genere vanno oltre la qualità intrinseca dei brani (che ovviamente rimane il fattore principale): l'importanza storica, quindi l'influenza sulla musica successiva e l'innovazione aggiungono valore all'opera che quindi può ottenere il massimo dei voti. In questo caso cos'abbiamo dunque? Secondo molti ci sono brani davvero ottimi, altri sottolineano qualche eccessiva autocitazione e Lizard nella recensione (davvero magistrale a prescindere dalle opinioni) afferma che con quest'uscita "il mondo non é più ricco, ma neanche più povero". Quindi? É evidente che i punti relativi all'importanza non verranno assegnati: difficilmente un musicista in futuro dirà "la mia influenza principale sono i Sabs di 13 " perché per transitività saranno i Sabs delle origini! E in quanto all'innovazione... Passiamo oltre. Attenzione, chi ha mai detto che un album non innovativo non possa essere bellissimo? Io no di certo. Ma sono convinto che assegnare 100 a questo album sia un torto ai grandi capolavori della band che, a prescindere dalla scala usata, sono certo converrete che meritano svariati punti in più di questo ottimo o medio (a seconda dei gusti) lavoro. Grazie se avete seguito fin aui lo sproloquio . |
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GEEZER BUTLER...rompe il culo a tutti bassisti dell' universo...puro facial cumshot |
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A chi non lo avesse ancora fatto, consiglio caldamente di ascoltare le bonus tracks contenute nella versione deluxe, specialmente Methademic |
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A me sto disco annoia un macello...Se non fosse stato per Ozzy (amo il suo timbro vocale) non so se sarei riuscito ad ascoltarlo tutto. |
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Me lo sentivo che sarebbe stato un gran disco ma qua siamo andati oltre, ascoltandolo mi sono entusiasmato e commosso, Mr. Iommi non finisce mai di stupire, è davvero leggendario. Il mondo aveva bisogno di un disco dei Black Sabbath ? non lo so e non m' interessa, ne avevo bisogno io, e come ho già detto non sarei potuto rimanere più soddisfatto. Voto 99 |
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Quanta attesa dalla notizia del nuovo album. Quanto sentimento all'uscita del singolo. Sia io che quel vecchio "metallaro" di mio padre abbiamo atteso con ansia l'arrivo del/la testamento/ritrovo/sfida/conto in banca/azzardo/capolavoro/ (chiunque scelga il termine che preferisce) o come altro lo si possa chiamare. Ritengo l'album, a differenza del recensore (al quale faccio i complimenti, ad ogni modo, per l' "ingrato" compito di relazionare un cd che tanto fa e farà discutere), assolutamente necessario! Un ultimo, o quasi, colpo di "vecchi ragazzi" che sembra quasi si siano ancora divertiti a fare il loro lavoro. Certamente i soldi fanno la loro parte, come è normale e giusto che sia. Certamente la sensibilità dell'ascoltatore è differente oggi rispetto al '70. Certamente un passato glorioso offusca l'assimilazione di questo album. Certamente, però, non si può dire che abbiamo per le mani un lavoro fatto di malavoglia. Reputo, a mio modesto parere, 13 una grande prova di un grande gruppo che forse forse non ha ancora perso la sua umanità e la sua passione per ciò che li ha resi, e li rende, immortali. Peccato, inoltre, per la data di Milano. Personalemente valuto l'idea di passare da Praga per vederli, forse per l'ultima volta nella vita. Passatemi il mio considerare la faccenda più col cuore che con l'intelletto ma i BS sono i BS! Voto 99. |
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Jek... la pensiamo allo stesso modo. Ok, ogni recensore ha i suoi parametri ecc., però vedere 13 con il voto più basso fra i dischi con Ozzy eh no, non va giù nemmeno a me. Bel disco, fra 80 e 90, non di meno. |
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@Surymae per quanto mi riguarda la critica non è per la recensione che tro vo ottima ma è per il voto, che consegna 13 alla storia di metallized come il disco più brutto della storia dei Sabbath con Ozzy, è per questo che dissento. Me ne devo fare una ragione? Ci mancherebbe. Ci sono problemi più grandi? Sicuramente, ma questo non toglie che la cosa non mi va tanto giù. Poi opinione personale e rispetto per tutti. |
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@AL: si in effetti qualcosa ci può ricondurre a quell'album, ma a me va bene anche così. Certo la somiglianza tra End of the Beginning e black sabbath è evidente....infatti è l'unico pezzo che non digerisco ! |
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Ottima recensione, una tra le migliori che abbia letto su questo sito. Detto questo, leggo nei commenti qui sotto una certa ansietà, una certa fretta di giustificare l'operato di una band che non ha affatto bisogno di avvocati difensori - a differenza della recensione, di cui alcuni sembrano fare a gara a volerne storpiare il contenuto per renderlo più conforme ai loro pareri. L'autoplagio non esiste come parola - ah sì? - il disco merita voti altissimi soltanto perché fatto da "vecchietti"... So che è difficile quando si parla di storia della musica, ma un po' di obiettività non guasterebbe. Un conto è "Mi piace l'album perché X, Y, Z e degli autoplagi non me ne frega una cippa" un conto è "Sì, c'è una citazione a questo pezzo qui, un altro lì, manca il batterista storico, Ozzy non si può sentire...Ma mettiamo 99 per l'impegno profuso dai nostri!" Dissentisco. Il fatto che ti piaccia un album, il fatto che in fin dei conti lo attendevi da più di trent'anni non significa non doverne vedere le sue pecche o metterlo per decreto alla pari con i vecchi lavori - e naturalmente vale anche stroncarlo senza pietà perché non corrispondente alle aspettative, cosa che comunque Lizard non fa assolutamente. Per farvi un esempio, qualche mese fa è uscito un album di David Bowie dopo dieci anni di assenza: mi è piaciuto, è davvero gradevole e solido all'ascolto, ma non abbastanza per non vedere dei filler grandi come conigli ed in generale il fatto che non regge, e non reggerà mai, il confronto con i lavori del passato. L'ha fatto un sessantenne che non aveva niente da perdere, questo in una scala da 1 a 100 gli garantisce +20, +30 voti? Ma anche no! Niente e nessuno deve essere intoccabile in virtù del suo - innegabile - ruolo nella storia. Nemmeno questa operazione nostalgia/ogni lasciata è persa (sperando, si intende, che tutti loro campino ancora cent'anni). |
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@dario: age of reason non ti ricorda qualcosa di ozzsmosis ?? |
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Se pensiamo che l'ultimo disco era quella ciofeca di Forbidden questo è un capolavoro, sono i Sabbath che fanno i Sabbath e allora? Più lo sento e + mi piace. |
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Veramente un gran bel album ! io gli dò 75/80 . Iommi in gran spolvero, soli da paura e riff di sabattiana memoria ! Il solo di age of reason mi fa impazzire ! Grandi i vecchi Sabbath . Dopo aver letto la buona recensione, credevo di giungiere ad un voto un pò più alto....comunque tant'è. |
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Tony Iommi una leggenda vivente! il numero uno. The devil you know e ora questo 13.. davvero un grande! l'album ha qualche pecca ma un pezzo come Age of reason è spaziale.. |
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TONY IOMMI. Questo è il secondo centro negli ultimi anni in fase di composizione, dopo l'album degli Heaven and Hell con Dio..e questo ultimo dei Black Sabbath, se poi ci vogliamo mettere anche l'omonimo del 2005 Fused... |
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Mi sono addormentato con 13 e mi sono svegliato con 13, lo ascolto ininterrotamente e mi chiedo, @"Lizard" ma veramente pensi che questo disco sia inferiore a Technical Ecstasy? Altrimenti come si spiega un voto inferiore al disco più indecente dei Sabbath con Ozzy. |
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ehehehe...no io ero ilo trentenne ansioso a Varese con la t-shirt di D&G (scherzo eh...) |
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ahahahah se a Gallarate hai visto un 30enne ansioso con una t-shirt di Cancun blu, ero io andavo a ritirare la mia copia.. |
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Avendo fatto lo stesso percorso di Billo quoto il suo commento e ripasseò più avanti per giudizi intelligenti e precisi! |
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Ora che l'ho ascoltato circa 6 volte posso confermare il mio voto. Comlimenti alla band e a Rubin che hanno sfornato un album coi controcazzi pieno di idee e suonato da dio (Iommi e Butler), di sicuro non potevano fare di meglio, la chiusura perfetta di un gruppo che ha fatto la storia e continuerà a farla |
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per me è un 8ttimo album, per poco capolavoro!!!!! |
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Finalmente ieri ho acquistato la mia versione Deluxe, sono ai primi ascolti perciò è prematuro azzardare discorsi o giudizi, dico solo che il rindondante ritornello di GOD IS DEAD, entra in testa violentemente, quel giro cupo di basso che accompagna che accompagna i riff graffianti delle chitarra sono puro orgasmo nero...per ora è tutto.. |
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Ottima recensione, ma il voto.....no. Quando certi riff ti rimangono in testa per intere giornate, quando le atmosfere plumbee evocate dall'ascolto ti avvolgono per intere nottate, insomma, quando un disco ti rimane bene impresso nella corteccia cerebrale, trattasi allora di album ottimo. 90 e tanto di cappello a questi musicisti. |
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"il mondo ha bisogno di un nuovo disco dei riformati Black Sabbath? La risposta definitiva è anche la più ovvia: no. Il mondo non ne ha bisogno. Perché il mondo ha già i primi album del Sabba Nero e tanto basta alla leggenda. 13 non aggiungerà una sola virgola a quel mito" , per me un album non deve per forza aggiungere qualcosa di nuovo per piacermi e cosi dovrebbe essere |
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Bellissima recensione... |
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@Gualtiero: Guarda sinceramente, non ci trovo niente, ma proprio niente da giustificare su quest'album. Cioè non siamo qui 4 gatti fanboy dei Sabbath a difendere 'na schifezza...ho dato 90, non ho dubbi sul disco, così come altre webzine hanno dato voti molto più alti. Non ci deve essere per forza la malafede dietro...per me questo 13 si colloca tra i loro migliori lavori, con in più il grande pregio/difetto di suonare "moderno" (pregio per il sottoscritto). Io quel 68 lì sotto non lo posso proprio guardare... |
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Sono il primo a dirlo Arraya@ con quell'album misero in crisi tutto e tutti. ben pochi ne sono usciti indenni. ma cmq vediamo anche in questo caso che non serve alleggerirsi o cambiare registro musicale per prendere legnate o essere denigrati. Tante volte basta semplicemente essere una band conosciuta. E quindi mi riaggancio giustamente a Painkiller@ quando dice che purtroppo un'eccezione c'è... quella dei Maiden che nonostante non dicano veramente nulla da oltre 10 anni continuano a prendere voti decisamente sopra la media. Chissà perché. |
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Porca vacca vi lascio un pomeriggio e vi mettete a fare un botta e risposta che manco da Biscardi! Anche io come Red Rainbow ho faticato a "restare concentrato" fino alla fine di qualche pezzo. E anche io adoro i Floyd e le suite. Il voto per me resta corretto (beh potevate dare il 70 politico che date ai Maiden) |
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Samba@ purtroppo la parola "tradimento" in campo metal è diffusa anche se parecchio sfaccettata. Per me il Black Album ha una sola colpa, ed è quella di aver calamitato tante band dietro il carrozzone nonostante non potessero seguirne il passo, e come disse qualcuno su questo sito, fu proprio il Black Album il punto di non ritorno per il metal anni '80, che secondo me chiuse quell' epoca per aprirne un altra, e non fu il grunge. non è stata certo colpa delle band di Seattle se molti gruppi thrash fecero uscire album non all'altezza. Forse fu per questo che molti li definirono traditori. Personalmente il Black Album è semplicemente un album epocale. Per quanto riguarda Supercollider...vabbè ah ah ah |
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RedRainbow@ ah ecco, quindi è solo un problema di presa che non c'è stata e non di durata. Avevo capito male allora, Pardon, anche perchè succede spesso che in tanti non facciano finire un pezzo per passare ad un altro e via dicendo. Io mi riferivo a questa fretta ingiustificata figlia di You Tube |
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@ Arrraya : sono io l' "arrivato stremato alla fine di un brano".... ovviamente non parlavo del tempo di ascolto (figurati, sono un devoto delle suite di lunghezza chilometrica, che siano floydiane, tooliane o, che so, draconiane, tanto per fare qualche esempio senza scomodare una Thick as a Brick, nume tutelare della mia adolescenza) ma esclusivamente di quel sottile senso di disagio che ti prende quando senti che un pezzo deve decollare da un momento all'altro ma ritarda (e peraltro ribadisco che Age of Reason alla fine è per me il vertice dell'album). Ribadisco, sono un figlio anche anagrafico dell'epoca d'oro dei BS, ma questo album non mi ha smosso corde particolari, cosa devo fare, cospargermi il capo di cenere perchè stasera in auto ho preferito i Saturnus alla rievocazione mistica delle sonorità 70ies ? Continuo a quotare la rece e i post di Sadwings |
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Arraya@ sicuramente! ed infatti in un mio precedente commento avevo espressamente fatto notare che cultura musicale (che può essere anche bravura nel suonare) non sempre significa anche riuscire a recepire la musica come realmente è. Anzi, più uno cerca il famoso pelo nell'uovo e più la magia che quel determinato disco può far provare svanisce. é un pò come il discorso degli attori porno che passano dagli esordi dell'arrapamento più becero alla totale indifferenza per il sesso. Siffredi docet. Alla fine diventa un lavoro come un altro. Questa è una distorsione, per come la vedo io. Io penso, ed a ragione aggiungo per esperienza personale, che sempre più persone si sentono in diritto di criticare l'operato di altre, delle stesse con cui magari sono cresciute a livello musicale, per la semplice ed infondata convinzione che "sanno" quello che è meglio o non meglio fare per quella determinata band. Allora, visto che tanto se ne parla sempre e cmq, molto spesso a vanvera, ti porto l'esempio dei Metallica con il famoso periodo post Black album. la le mazzate arrivarono ( e ancora continuano ad arrivare) perché a detta di molti loro tradirono... ora, come si fa a dire ad una band che dice esplicitamente di non voler più fare thrash che "ha tradito"!? tradito che? Si può dirlo di uno come Mustaine che oggi propone quella merda di Super Collider dicendo di essere "tornato alle origini" quando è palese che non è vero ma non si può dirlo di chi dice espressamente il contrario. nel caso dei BS perché dire che una cosa che suona come quelle sempre fatte non soddisfa le aspettative? io vorrei sapere quali sono queste aspettative. soprattutto secondo quali canoni. |
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Waste of air@ guarda che è una vera e propria trappola, la musica che fai ci guadagna alla grande, fermo restando che ci si dimentica di essere piu spontanei all' ascolto. Io ho voluto fare un percorso di recupero verso "l' ignoranza" perchè ci son stati dei periodi che ero preso dalle sequenze armoniche di tutte le cose che ascoltavo e mi perdevo magari il contenuto, tanto da rimanere del tutto incuriosito dai pareri di chi non sa mettere nemmeno un unghia sulla chitarra e rimanere sorpeso in positivo delle loro opinioni (non tutte sia chiaro). Ma ripeto, è un argomento su cui bisognerebbe parlare caso per caso. |
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@arraya: non hai tutti i torti col tuo discorso. Io sono un chitarrista da 17 anni e, specialmente per scrivere recensioni ho dovuto lottare parecchio. Nel senso: ho sempre avuto la propensione di giudicare la tecnica in base a quello che sapevo suonare io ed è sbagliatissimo. Quanto agli ascolti è vero ma mi riguarda fino a un certo punto: i dischi li ascolto sempre dall'inizio alla fine, ma non penso sia questione di spirito. Da musicista dai un peso diverso alle cose perché ovviamente le capisci di più, ci sei più dentro; da non musicista semplicemente quelle cose le vorresti fare. Cambiando la prospettiva cambiano le carte in tavola. Ed è anche giusto: perdono poi peso i tuoi ascolti, ma ci guadagna la musica che fai. Va bene così! |
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voto in linea con le mie impressioni........non l'ho ancora ascoltato per bene, ma non mi esalta particolarmente, comunque grandissimo ritorno e in buon stile. |
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Non entro nel merito della recensione (in alcuni parti scritta veramente bene) perchè non voglio aprire polemiche. Forse parlo col cuore ma con le premesse che c'erano non mi aspettavo un disco cosi sublime. Io sono cresiuto con i Sabbath e i Sabbath mi hanno riportato alle melodie e al sound originale dei Sabbath. Lo colloco tra sabbath bloody sabbath e sabotage, riscattano i due aborti, never sia die e specialmente techical ecstasy chiudendo degnamente una carriera stratosferica. 69 a TE , 83 NSD e 68 a 13 non mi sembra assolutamente plausibile. Considerando l'età dei componenti la classe gli do 90. |
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PS: per ascoltatori critici intendo coloro che suonando entrano consciamente o inconsciamente in competizione con quello che stanno ascoltando |
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Samba@ dimmi se sei d'accordo: non pensi che ora, rispetto ad anni fa, c'è molta piu gente che suona tra gli ascoltatori, e questo rende la maggior parte piu critici rispetto a quello che stanno ascoltando? Anche io suono per dire, ma mi son liberato di sta cosa qua. Secondo me uno che non sa suonare nemmeno una nota riesce a conservare uno spirito diverso e piu (puro?) diciamo. Non è un pensiero definitivo il mio, ma ogni tanto mi capita di pensarci, ma noto sempre piu ascoltatori che fanno le pulci a destra a sinistra (alcuni senza nemmeno poterselo permettere a dir la verità, e parlo di gente che conosco personalmente e non qui nel sito) perdendosi secondo me la goduria di prendere la musica per quello che è. Boh, ripeto, non sono ancora sicuro di questo pensiero, ma in effetti mi sto convincendo che è cosi |
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Arrraya@ al commento 110# ti vengo dietro, lo avevo detto anche io. Si tratta di andare incontro alla musica in maniera diversa. Innegabile che oggi si ascolta musica con un altro spirito rispetto al passato. |
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Scusate, volevo dire 108. |
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Arraya, commento 118: per niente. Per dire, i Tool fanno dischi più complessi e più lunghi di questo, eppure molta gente lii ama e li apprezza. Altri dischi che mi sono piaciuti moltissimo, negli ultimi anni, sono per es. Crack The Skye dei Mastodon, o Live At Roadburn degli Earthless (che è pure tutto strumentale). Roba di digestione lenta, volendo, ma pure molto bella. A me pare che con questo album si cerchi in tutti i modi di giustificarlo solo perchè c'è scritto Black Sabbath sopra. Trovo che abbia gli stessi difetti degli ultimi Iron Maiden: prolissità e noia. Tutto lì. |
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Un'altra piacevole sorpresa di questo 2013 che si sta rivelando un'annata incredibile. Sabba Nero al 100%, è questo l'importante, ed è pure composto e suonato divinamente. Voto: 86 |
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Per il voto basta ruotare il 6 e diventa 9, quindi 98. Spettacolo!!! Band unica come atmosfera e personalità. |
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Sadwings@ è ironia , nulla piu |
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Ma voi state dentro le case delle persone per dare un giudizio su come viene ascoltato un album ? Non può semplicemente non entusiasmare o non piacere? |
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Grande Arrraya! "devo fare il login su 346 siti su mozilla". |
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Sempre un immenso piacere. Paranoid era altra roba ma averne di dischi come questo...averne!!!! |
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Commento su Black Sabbath 1970 se fosse uscito oggi: "la copertina è una merda, hanno messo una vecchia baldracca e la foto è piena di grana se non sfocata, ci sono pochi pezzi piu una cover rivisitata, l' armonica di The Wizard è stata messa li giusto per riempitivo perchè il cantante evidentemente aveva finito l'ispirazione, L' ultimo brano è un accozzaglia inutile di patterns blues senza capo ne coda, con una chitarra sporchissima e non tecnicamente all'altezza, e se penso al suono impeccabile di Timo Tolki, questo povero Iommi esce dal confronto con le ossa rotte, lo ascoltato appena due volte ma non lo rifarò piu, tra un po esce l'album dei Zanghenethor trought the Corps mixato da Morpheus e li ci sarà da divertirsi, a patto che i pezzi non durino piu di 30 secondi perchè non ho tempo, devo fare il login su 346 siti su mozilla" |
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Su questo Arrraya ha ragione. Ma io credo che la musica sia sempre stata al passo coi tempi alla fine. Difficilmente un adolescente di oggi sarebbe disposto a "sopportare" un brano dei Pink Floyd di 18 minuti di cui 10 di rumori di elicotteri, tuoni e lavandini che perdono. Altri tempi. |
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Ho letto che c'è gente che arriva stremato alla fine di un breno piuttosto che l'altro...ecco, tralasciando i gusti, penso che la musica ha necessità del tempo di ognuno di noi per essere ascoltata, che fretta c'è? state perdendo l'autobus? Ecco come cambia la percezione della musica di oggi, all' apparenza non ce ne siamo accorti, ma questo mondo di merda ha cambiato pure l'attitudine all' ascolto. Questi sono tempi talmente grami che pure le suite dei Pink Floyd verrebero stroncate. |
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Beh The Devil You Know è un discone, ma onestamente preferisco questo. Ovvio che qui si entra nel personale, e si tratta alla fine di scegliere tra Ozzy e Dio. Io scelgo Ozzy senza dubbio. La sua voce mi mette i brividi, ha veramente qualcosa di maligno, qualcosa di unico...anche adesso che è quasi senza voce ormai, resta veramente un personaggio unico, inimitabile. Basta sentire una War Pigs cantata da Dio per capire di cosa sto parlando. |
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Certo certo, infatti alla fine siamo tutti calmi . Il fatto che però vorrei far sottolineare è che comunque questo disco ha comunque acceso una fiamma (per qualcuno piccola, per qualcuno grande) dentro l'ascoltatore e questo, citando la recensione, è già una vittoria. Io devo ancora sentirlo, ma mi fa comunque piacere che sia successo, in fondo chiudere in maniera almeno onorevole è quello che chiediamo a tutti i nostri idoli. Poi ognuno ovviamente avrà i suoi giudizi. |
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Il punto è quello che letto qualche messaggio fa.....i Sabbath non si autoplagiano....hanno sempre composto musica di quel tipo! Cert molto fa ricordare al passato ma è quello che volevamo noi fan ! Trovo che Ozzy anche se effettato abbia messo molto, Iommi ha scritto dei bei riff solidi e poco scontati, Butler è un treno, i testi mi piacciono moltissimo, certo è prodotto molto di più rispetto al agli album di 40 anni fa ma sai che novità.....Forse che sono io che sono di parte ma caspita a me questo album piace veramente moltissimo....per nulla scontato. Ho letto recensioni addirittura strabilianti in europa per questo album, cosa che non merita forse ma il voto del recensore che non lo fa nemmeno arrivare a 70 mi lascia un pò perplesso....che senso ha dare 68 ? diamogli 60 allora ! Sono solo numeri e dei numeri non ce ne frega assolutamente nulla..ma da quello che Lizard ha scritto sono arrivato alla fine e mi aspettavo un bel 75/80 tutto qui. |
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Ciao Diego, no infatti ho parlato di uno dei problemi del disco, comunque io non vedo nessuna malafede o pretestuosità nelle affermazioni della recensione fatta da lui, anzi mo' la chiudo qua, perché veramente ci siamo incartati |
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@Undercover: rimando anche te al commento 71. Non per prigrizia, ma perché la recensione è già bella lunga e lì c'è tutto quello che volevo dire. Ho ribadito i concetti in quel commento, forse in maniera più chiara. Ora non mi sento di aggiungere ancora qualcosa. Né citare dischi e gruppi completamente diversi gli uni dagli altri, richiamandomi o vincolandomi alle logiche seguite da altre persone, mi sembra che abbia molto senso. A me il disco piace, l'ho scritto. Sono felice che sia uscito, da fan. Per il resto, vale quanto riportato qua sopra. Non è che un disco per piacere e occupare a lungo il mio stereo debba per forza essere da 90, anzi... Se guardo ai miei dischi, ce ne sono tanti a cui sono affezionato e mi piacciono, per i quali non darei voti iperbolici. Questo è uno di quelli. Sarei anche felice di conoscere l'opinione di chi ora si straccia le vesti per '13' sui dischi che ho citato nel precedente commento, tutti a mio parere di gran lunga superiori a questo. |
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Occhio Undercover che Saverio non parla solo di quel difetto specifico nel corso del disco |
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@Lizard nessuno deve farti cambiare opinione, però a sto punto se uno dei problemi reali dell'album dovesse essere questo manierismo/autoplagio, pur parlando di generi diversi, come si dovrebbe trattare un disco come quello dei Decaying, band che ti suona come una tribute di un'altra realtà plagiandone lo stampo continuamente? Se si mette 60 a un disco simile, il discorso poi non regge, ok recensori diversi, linea redazionale diversa? E' un po' sconnessa come cosa. Allora a quello si da 30 perché è ridicolmente simile alle produzioni di Van Drunen e soci, ma sarebbe sbagliato dato che alla fine il suo compitino lo fa, e a questo si da sei partendo dalla base però che i Black Sabbath suonano ciò che hanno creato e che il mondo intero praticamente gli ha copiato? Penso che partendo da queste basi dovremmo buttare i dischi dei Saint Vitus o dei Count Raven e tanti, troppi altri. |
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Lizard@ penso qua siamo tutti teste belle dure, quindi nessuno si scandalizza! |
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E' vero al 100% Samba. |
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Per quello che mi riguarda ho già risposto e d'altra parte non voglio convincere nessuno. D'altra parte, non è neanche così facile farmi cambiare opinione su qualcosa |
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No ma infatti seguendo certi ragionamenti allora uno dovrebbe ascoltare un album per band perché altrimenti la proposta diventa ripetitiva. d'altro canto se uno fa cose nuove viene bastonato perché ha snaturato il suono. quindi la formula vincente quale sarebbe? che una band DEVE fare per forza il capolavoro? Ok, ma capolavoro secondo chi però. Per me questo album considerati questi tempi è definitivamente sopra la media, sia di bands di vecchia data che di giovani. Adesso venitemi a dire che non è vero. |
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Per portare acqua al mulino di Freedom () è stato assegnato un 86 ai Caladan Brood che, per quanto bravi possano essere, sono dei mezzi-cloni dei Summoning con l'aggravante che neanche plagiano se stessi ma altri. Come ha scritto Samba penso davvero che impuntarsi sulla faccenda del "manierismo" porti ad un vicolo cieco, poi ad ognuno il suo per l'amor del Signore. |
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Vogliamo parlare pure dei Meshuggah? Fanno la stessa canzone da secoli ormai, eppure non vedremo mai un 68 sotto la recensione di un loro album...e i Maiden? I Gojira? Battisti pure lui si autoplagiava ad ogni disco. |
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Quoto commento 86. Comunque veramente non riesco a capire perché " piazzare qui un 85-90 sarebbe stato pretenzioso, ipocrita e disonesto". Perché? Fatemi capire. Ho visto dare un voto esagerato all'ultimo degli Alice in Chains che, se proprio dobbiamo far passare quel termine, si "autoplagiano" anche quando vanno al gabinetto, quindi non vedo qui dove stia il problema... |
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Vabè, io penso che ci siamo avvitati in un ragionamento che non ha termini brevi di conclusione. Questo album sicuramente può non piacere però trovo i termini di critica molto opinabili e un po' leggerini, lasciatemelo dire. Certo è che mi aspetto prossimamente di sentire le stesse opinioni quando si parlerà di bands come gli Iron Maiden però, riguardo al discorso di "autoplagio" e manierismo. Steve Harris porta ancora i polsini del tour di Powerslave, cristo della madonna. |
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Io parlo per me, il 90 non l'ho dato perché sono loro. Se fosse stato un disco scadente avrei reagito di conseguenza, e invece qui non riesco veramente a trovare tutti questi difetti. L'ispirazione c'è, infatti i brani non sono un accozzaglia di riff assemblati alla meglio, sono belle canzoni, semplici, pulite e dirette, con uno stile assolutamente Sabbath al 100%, che impedisce anche volendo di cadere nel banale o nel ridicolo. L'autoplagio poi, non esiste, è una parola che già di per sé non ha senso, figuriamoci poi se si sta parlando del gruppo metal più copiato della storia, l'unica band che abbia veramente inventato un genere, l'inizio di tutto. Inoltre questo contenersi a tutti i costi e non sbilanciarsi (in positivo s'intende, perché in negativo invece ci si sbilancia eccome, ci si gode proprio) coi grandi nomi non lo capisco. |
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Wilk nel complesso è piaciuto anche a me...certo come dici tu suona in modo più diretto di Ward, storicamente più fantasioso e funambolico. Hanno scelto un batterista alla Appice, per citare un altro ex membro dei Sabbath |
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Non attendevo il disco e l'ho ascoltato qualche volta per curiosità: mi ha lasciato poco e a tratti annoiato. Cmq credo che Saverio sia stato bravissimo: ha dato il giusto peso a un disco del genere nel 2013, indipendentemente da nome, fama, storia e altre cose che lasciano il tempo che trovano. Francamente, piazzare qui un 85-90 sarebbe stato pretenzioso, ipocrita e disonesto. Ottimo lavoro. |
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Da un punto di vista tecnico, Wilk è stato bravissimo. Sicuramente hanno scelto un musicista che ha saputo calarsi nella parte con intelligenza e gusto. Certo come stile è molto più "quadrato" e geometrico di quanto Ward sarebbe mai stato. Probabilmente, anche più preciso e sicuramente meno seventies nell'approccio. A me è piaciuto. |
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@ Barry: ahahahha era per provocare |
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Ora non passiamo da un estremo all'altro |
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@ Barry: magari i Metallica mettessero lo stesso manierismo che hanno messo i BS in questo disco, magari andrei a piedi al Santuario del Divino Amore |
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Un conto è fare quello che sanno fare e su quello siamo d'accordo; ma andiamo, End of the beginning che riecheggia Black Sabbath? Zeitgeist che presenta la stessa voce effettata, gli stessi effetti di batteria di Planet caravan? A me il disco nel complesso piace e sono rimasto soddisfatto, però mi pare che a tratti ci abbiano messo davvero TROPPO manierismo |
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@Barry, il punto è che non si autocitano, sono i Sabbath che suonano alla Sabbath, quello che definisci manierismo, è il solo modo che conoscono per dar vita a quel tipo di musica che li rappresenta, è l'essenza del sound Black Sabbath, non hanno bisogno di portare a casa la pagnotta, Iommi quei riff li avrebbe tirati fuori in qualsiasi momento perché fanno parte del suo DNA artistico e Ozzy criticabile quanto si vuole ha fatto la sua parte. Ripeto, io non m'inserisco nel filone di quelli che darebbero 90 a priori al disco perché sono loro, per me oltre il 75 non va, ma per come si sono svolte le varie situazioni legate a questa reunion e ai tanti intoppi che l'hanno sempre rimandata, non posso dire di essere contento di aver ritrovato gli unici Black Sabbath che riconosco essere tali quelli con Iommi e Ozzy, ovviamente l'assenza di Ward, sostituito egregiamente da Wilk, rimane comunque un neo che macchia una prestazione che se fosse stata fornita dal vecchio combo in toto avrebbe avuto un gusto ancor più intenso e affettivamente importante. |
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@il vichingo: al commento 71 Lizard ha già chiarito molto bene il suo concetto e, penso quello di tutti noi: nessuno pretende dai Sabbath divagazioni etniche, elettroniche, ecc.; personalmente non amo affatto i loro album in cui si sono scordati di fare i Sabbath, come Technical ecstasy; il nocciolo è che, nel fare quello che sanno fare meglio, qui e là sono caduti in qualche falla di troppo, per come Lizard la vede. Non hanno saputo rendere al meglio la loro ispirazione, mettiamola così...non mi sembra un orientamento difficile da comprendere, fermo restando che poi i gusti son gusti |
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Mi trovo d'accordo con Billo, Samba, Arraya, Piggod e tanti altri. Ragazzi fermiamoci un attimo a leggere il nome della band stampato in copertina: BLACK SABBATH. Cosa ci si aspetta da loro? Non sono gli Ulver ai quali chiedi un cambio di genere in ogni disco o band come Arcturus o Thy Catafalque che sperimentano in continuazione, e lo stesso discorso l'ho fatto anche in calce alla disamina dei Summoning. Hanno il loro marchio di fabbrica, e cascassero i Santi dal cielo da loro si pretende un certo sound. Per caso ascoltando il nuovo album dei nostrani Rhapsody vi aspettate della Kosmische musik con divagazioni etno/folk oppure il loro collaudato Power epico/sinfonico? La risposta penso sia quasi scontata. |
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Qui amiamo tutti i Sabbath, ci siamo cresciuti. Non è questione di giudicare un album in base al nome di chi lo suon, ma semplicemente di inquadrarlo nell'ambito di ciò che una determinata band ha prodotto. Possiamo anche dire che, se fosse stato prodotto da un altro gruppo, avremmo gridato al miracolo...cosa da discutere in ogni caso, ma lo hanno prodotto loro, Ozzy, Tony e Geezer e non è una cosa su cui si possa sorvolare. End of the beginning è un buon pezzo, idem Zeitgeist...ma possiamo negare che i nostri amati musicisti abbiano leggermente esagerato con le autocitazioni e con il manierismo? E' proprio nel notare queste cose, nonostante il grande amore per i Sabbath, che sta il non farsi condizionare dal nome |
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Simon, continui a parlare senza dire nulla. Dov'è la tua confutazione nel merito? al di là degli slogan non ci hai detto nulla. |
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Barry ma perchè dobbiamo giudicare un album in base al nome di chi lo suona ??? Questa cosa non l'ho mai capita.....Io amo isabbath ma quando hanno prodotto merda l'ho sempre detto.....mah...Vero che non ha bocciato l'album ma non bisogna farsi condizionare dal nome di una band altrimenti è finita |
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c'è poco da aggiungere riguardo al disco, sono i black sabbath con suoni 2013. A chi piacevano allora piaceranno tantissimo anche oggi. Numeri 1. |
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@simon: 8 punti non sono poi tanto risicati e possiamo assicurarti che la musica di plastica non è nelle corde di chi scrive. L'album in questione è stato partorito dai Black Sabbath e non dai PIPPEBIANCHE, quindi portano con loro un bagaglio, storico ma anche di aspettative ed esigenze, che poche band possono reggere. Loro hanno retto ed anche bene se è per questo, non mi sembra una bocciatura quella di cui parla Lizard |
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@Simon: sì, hai ragione tu |
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Fantastica questa gente che critica le recensioni perchè articolate ed i recensori senza sapere nulla di loro. Oltretutto senza dire nulla riguardo al disco. |
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PIPPEBIANCHE!?!? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!! |
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Recensione lunghissima e inutile, questo disco non è un capolavoro, questo è palese ma dare una sufficienza così risicata mi sembra abbastanza squallido. Non perchè sono i sabbath, mi dispiace per le orecchie del recensore, probabilmente è abituato ad ascoltare "musica di plastica". Se questo album l'avesse fatto una band chiamata "PIPPEBIANCHE" si sarebbe urlato al capolavoro o quasi. I Sabbath per fortuna non le guardano nemmeno le recensioni e quello che i loro fan desideravano è arrivato puntuale. Volevamo un disco sabbath, ed è arrivato. Dopo mezzo secolo rompono ancora il culo a tutti. |
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No ma io comunque stimo Lizard. Solo ho trovato la recensione un po' strana...cioè contenuto e voto non coincidono molto secondo me. Sembrava che stesse per dare un 78... |
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Prima o poi quello sbullonato doveva arrivare. E' andata anche bene, solo al commento 63 @uno qualsiasi: io ce la faccio bene grazie, mi auguro altrettanto per te. Ovviamente mi riferivo alla sua salute fisica, come se vogliamo fare un altro nome, a quella di Lemmy o di Angus Young. Piuttosto, ha ragione Galilee sulla questione dei 78 giri: intendevo 33, errore mio, che correggerò subito. La recensione dice già tutto quello che volevo intendere, quindi non credo di dover aggiungere altro: mai voluto che i Sabbath suonassero "diversi" o facessero "un nuovo genere" o qualcos'altro. Questo è il disco che ci aspettavamo tutti, più o meno. Quello che ho davanti però è un disco discreto, non buono né ottimo, per le ragioni che ho scritto: poca ispirazione, pezzi autoriciclati etc messo al fianco di "The Devil You Know" o anche di "Fused" e dello stesso "Iommi", scompare. Sia a livello di ispirazione, che a livello di idee. Tutto qui. Quello che c'è di buono l'ho scritto con altrettanta passione e chiarezza e il voto che ho messo corrisponde a quello che penso e ho scritto. Poi, è la mia opinione e a casa vostra giustamente non vale la vostra. Buon ascolto. |
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Per me che ho vissuto il periodo dei Sabbath e gli altri grandi del passato all'epoca lo shock fu immenso, immaginate un pò ascoltare Paranoid o Whole lotta love o Speed king nel 69/70 sono brividi solo a ripensarci, niente e nessuno potrà togliere questi signori dal trono che loro stessi hanno contribuito a costruire, tutto il resto è in più e tremendamente bello. |
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scusatemi per gli insulti (comunque in senso buono per carità )ma stiamo parlando dei Black Sabbath! dobbiamo esultare per un album cosi!! non criticarlo fino alla morte! perchè visto l'età dei membri del gruppo,la malattia di Tony Iommi, e il fatto che lo aspettavamo da almeno 20 anni quest'album!!! Grandi Sabbath!!! |
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Ok, cerchiamo però di leggerle bene, le recensioni... Lizard dice "l’uomo finito già nel 1972 e che ancora oggi semplicemente rifiuta quello che le leggi naturali avrebbero ormai sancito da tempo" con chiaro riferimento solo ai guai fisici & dintorni, altrimenti la frase successiva non sarebbe stata "La sua prestazione è sofferta, maligna, palesemente in difficoltà, eppure al solito magnetica, intoccabile, incredibilmente in equilibrio tra l’essere il perfetto contraltare dell’oscurità della musica e l’essere la parodia intollerabile di se stesso". E comunque un minimo di rispetto per la dissidenza, che non necessariamente si compone di polemici per il solo gusto di esserlo. Senza volermi auto-celebrare, ma ho 46 anni, sono cresciuto a pane & Sabbath e se mi proclamo d'accordo col recensore forse è perchè davvero l'album non mi ha convinto del tutto, non perchè è la prima volta che "incontro" Ozzy o Tommi... |
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Forse intendeva dire quello...boh. |
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SI QUOTO le frasi inerenti ai Sabbath, poi piaccia o non piaccia, ozzy è un grande della musica... |
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Mah io penso e spero che Lizard@ intendesse dal punto di vista fisico per gli abusi di droga ed alcohol! una persona "normale" sarebbe già morta da tempo! Cazzo, veramente non iniziamo pure a buttare merda sui solisti di Ozzy perché se no è veramente la fine! |
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@uno qualsiasiottoscrivo tutto tranne gli insulti. Certo che Ozzy è finito dal '72 non si può leggere... |
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recensione da rifare,non è possibile parlare di autoplagio,allora che sono LORO che hanno inventato la loro musica!poi porca troia non capisco una cosa: prima rompete il cazzo ai grandi gruppi perchè non tirano fuori i capolavori e poi quando ve lo mettono sul piatto gli sputate sopra!!!siete ridicoli porca troia!! rispetto sono i BLACK SABBATH questi e che si voglia o no!! poi dare a OZZY dell'uomo finito dal 1972!! o ma ce la fai o no??? questo qua ha cantato ancora su Sabbath Bloody SAbbath Sabotage,e i suo ialbum solisti dove li mettiamo??? Blizzard,Diary of a MAdman,Bark the Moon,No More Tears!!!!posso capire ancora dopo No More Tears...quante prese per il culo e meno male che li ringrazi alla fine della recensione...allucinante...A CHI AMA I BLACK SABBATH DEVE ASSOLUTAMENTE COMPRARE STO DISCO PERCHE' E' FANTASTICO!!!! |
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Simo76: Quoto, oh yeahhh. |
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Per me è un gran disco. I Sabbath che fanno i Sabbath, punto e basta. Meno paranoi(d)e per cortesia. |
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Per me il commento n°1 dice già tutto: il voto reale è invertendo i numeri dela voto della recensione...e sono contento di vedere che la stragrande maggioranza la pensa come me. Ottimo lavoro dei Sabbath! |
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Samba, l'ho visto dopo... . Commentando il primo singolo avevo detto che mi pareva molto simile alle due bonus presenti su "REUNION" e che Ozzy, non essendo in grado di cantare canzoni come sabbath bloody sabbath (che infatti dal vivo non propongono sebbene sia un classicone) avrebbe reso tutto molto più prevedibile e ingessato. Riffoni lenti e pesanti per permettergli di cantare, poi qualche accelerazione lasciata alle parti strumentali. Così è stato, solo così poteva essere. Capisco quindi perfettamente la recensione di Lizard, sulla quale concordo, perchè Iommi e Butler non possono sbizzarrirsi troppo altrimenti Ozzy non ce la farebbe, così gli episodi migliori del disco sono tutti frutto di qualche riff o solo particolarmente belli e che si discostano un minimo dalla media degli altri. Quindi questo è sì un album dei black sabbath al 100% ma è indiscutibilmente limitato da un membro che non è all'altezza. Se Iommi e Butler non avessero fatto un gran lavoro riuscendo ad uscire dai binari quà e là l'album sarebbe ancora più piatto. |
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Grandissimo album. Altro che vecchietti! |
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Quoto pienamente il commento 52. |
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Grande Butler, affanculo etichette arroganti... fate lavorare gli artisti e non rompete... |
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Painkiller@ la risposta dle numero 13 la da Butler (commento n° 50) Sadwings@ non la farei così semplice (non è una critica a te eh) tu dici "Vedo troppa operazione nostalgia per i miei gusti P.s. io sono convinto che se un album è un capolavoro non c'è bisogno di spiegare all 'infinto il perchè della sua bellezza e il perchè gli altri non siano capaci di capirlo. i capolavori mettono d'accordo facilmente i giudizi delle persone senza tante parole per spiegare il perché" ultimamente c'è gente che si è messa a dire che un album come Master Of Puppets è un album "mediocre". Credo questo spieghi molte cose. Ci sarà pure nostalgia di chi ha vissuto un periodo ora andato ma c'è anche un sacco di ignoranza e voglia di parlare male ad ogni costo! |
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Punto Omega@ purtroppo è così. Ti faccio un altro esempio con un'altra band "storica", i Black Star Riders. Leggo zines estere, parlo con gente fuori ed i responsi sono tutti ottimi. In Italia quando fortunatamente trovi qualcuno che ne parla leggi un commento a caso e subito "Hanno copiato i Thin Lizzy" (perdio ad eccezione di Ricky Warwick quelli SONO i TL!!!) oppure "Ah senza Lynott una band così non ha senso" Ecco... insomma o abbiamo tantissimi intenditori oppure c'è un sacco di gente che non è felice se non critica. |
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@Ad Astra: butto là, 8 studio album con Ozzy + 4 live ufficiali con lui (live at last, reunion, live at hemmersmith e past lives) fanno 12. Oppure...non sapevano che cazzo di titolo dare e hanno scelto un numero evocativo (streghe, la serie venerdi 13 etc...) da wikipedia: Tredici è il numero Quattro in una ottava maggiore ed è uno in più di Dodici, l'antico numero della completezza. Tredici è associato il significato della fine di un ciclo, dal fatto che ci sono tredici mesi lunari in un anno e tredici sono i segni nell'astrologia celtica e dei nativi americani. Mentre Tredici predice nuovi inizi, significa anche che i vecchi sistemi devono terminare per favorire le trasformazioni richieste. Visto come 12+1 è il numero dell'iniziato, in quanto una ottava musicale cromatica è composta da 13 suoni differenti (anche se il primo e l'ultimo sono la stessa nota ma in ottave diverse). Nella geometria sacra Tredici simboleggia l'eterna distruzione e creazione della vita. Tredici ha anche un significato astrologico in quanto la somma dei primi 13 numeri dà come risultato 91 che è il numero di giorni di una stagione |
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Partendo dal fatto che 7 non è una bocciatura io volevo e voglio un album che suoni alla Black sabbath. Solo che queste canzoni pur suonando alla Black sabbath non riescono a raggiunere lontamente i vecchi capolavori (ed io apprezzo e amo quasi tutti i lavori dei sabbath anche quelli post ozzy). è ovvio che quando uscì l'omonimo album, così come paranoid etc., l'impatto che ha avuto su un contesto storico- cultuare,(di cui non si può non tenere conto) ben diverso da quello di oggi, fu di un altro spessore, innovando la musica. Ed è, almeno per me, ovvio che oggi non si può chiedere da loro tutto questo ,ma basterebbe un cd composto di ottime canzoni piuttosto che viaggiare su livelli ordinari. Ed infine non capisco i "se e i ma " dopo paraonid non è uscito questo album è uscito master of reality il che già di per sta a rimarcare la diffenza irripetibile tra ciò che era ieri e ciò che oggi ..se poi mi si dice che questo album è un capolavoro come master of reality boh sarò io che non capisco questa perla rara di bellezza. Vedo troppa operazione nostalgia per i miei gusti P.s. io sono convinto che se un album è un capolavoro non c'è bisogno di spiegare all 'infinto il perchè della sua bellezza e il perchè gli altri non siano capaci di capirlo. i capolavori mettono d'accordo facilmente i giudizi delle persone senza tante parole per spiegare il perchè. |
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In tutta sincerità dopo essere rimasto esterefatto da alcune valutazioni apparse su metal-archives, rimango deluso dalla recensione fatta da Lizard (sebben di qualità decisamente incomparabile alle trollate di MA). Dopo esseremi fatto un giro sulla rete rimango basito quando le stesse persone che idolatrano i Sabbath clone (sia chiaro: non mi sto riferendo al recensore), stroncano il nuovo disco di chi questo sound l'ha ideato. Da non crederci! Ma cosa diavolo ci si aspettava dalla nuova collaborazione fra Butler, Osbourne e Iommi: l'ideazione di un nuovo genere? Questo è esattamente il disco che ci si poteva aspettare e si poteva pretendere. Iommi sforna riff a ripetizione e ci delizia con soli di gran gusto, Butler è ottimo al basso e Wilk fa il suo alla batteria. Ozzy suona molto simile ai suoi ultimi lavori in studio (viene ritoccato, anche pesantemente), ma ci si poteva aspettare una prestazione come quella di Sabbath Bloody Sabbath? Per piacere, tutti sappiamo quanto tempo è trascorso e che conseguenze ha lasciato. Ripeto, questo è il disco che ci si aspettava da questa line-up e non era obiettivamente possibile pretendere di più. |
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Geezer Butler dice: "Originally the record company wanted us to do 13 songs so that we'd have a choice. We'd get to ten and we'd go 'OK, that's it, we're not writing any more'. They'd say 'no, we want 13' so it was like, let's call the album '13' just to piss them off... and then we ended doing 16!" |
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ad Astra, ottima domanda?? perchè 13?? |
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Non mi esalto come fanno tanti, ma è un disco alla Black Sabbath ed è questo che volevo da loro, mi tengo un po' più basso dell'ottanta, però che soddisfazione mi han dato. |
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Well, sono uno che ha vissuto in real time gli anni dei primi 5 album dei Black Sabbath e che ne ha consumato letteralmente i vinili. Questo nuovo 13, mi ha effettivamente fatto venire parecchi brividi lungo la schiena. Non sarà niente di nuovo (e non me ne importa un gran che) ma suona assolutamente Black Sabbath. I pezzi sono coinvolgenti e con un ottimo songwriting, mi sono piaciuti moltissimo gli assoli di Iommi e la voce do Osbourne è quella. Non mi aspettavo niente di diverso. Anzi, se fosse stato diverso, sarebbe stata una delusione. Il loro canto del cigno? Può darsi, perché si sente che ci hanno messo impegno e ricerca nel fare ottime canzoni e questo richiederà molto tempo, se decideranno di proseguire. Ma al momento va bene così. Giudizio super positivo. Au revoir. |
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Premesso che non l'ho ascoltsto. Voglio crederci e stasera compro l'originale... Mi e vi faccio due domande. Per capire e niente piu... Visti i paragoni fatti su canzoni varie di questo col passato. Fossero le paryi invrtite non so planrt caravn fosse uscita oggi mentre lone mi sembra 40 anni fa quale scegliereste? E via dicendo... Seconda... Qualcuno sa il perche di 13 come titolo? |
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Anche ascoltando Sabotage o Master of Reality con la stessa mentalità troverai assoli e melodie che ricordano brani precedenti. Alla fine, è un disco di Iommi, Osbourne e Butler. I Sabbath. |
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Non voglio essere polemico anche perchè l'album l'ho ascoltato solo una volta ma...c'è la canzone che ricorda Black Sabbath....quella che ricorda Planet Caravan...l'assolo di qualche altro vecchio capolavoro...ma le idee dove sono? |
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zorro61@ sono i paragoni quelli che fregano e che rovinano un sacco di atmosfere, amico mio. Questo è un lavoro in linea con quanto fatto fin'ora ed anche meglio di cose fatte da loro stessi in passato. La cosa che conta è che faccia stare bene le persone e che le riporti indietro a provare sensazioni di un periodo che col cazzo tornerà più, purtroppo. Ho citato il padre della mia ragazza ma conosco anche altre persone che la pensano allo stesso modo. Io in definitiva penso che nessun vero fan (storico) dei BS possa ritenersi insoddisfatto di questo disco. Poi i più giovani non lo so, facessero come vogliono ricordando che avere cultura musicale non significa automaticamente essere anche in grado di apprezzare e "sentire" la musica. quella si chiama sensibilità. Io a 41 anni, onestamente, non me la sento di criticare un album così oggi ma anzi me lo tengo stretto! |
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l'ho paragonato a paranoid semplicemente perchè mi ha fatto provare le stesse identiche emozioni e la stessa identica pelle d'oca...però ovviamente non discuto il valore storico e artistico di paranoid ..ma avendo io 25 anni ,io quel periodo non l ' ho vissuto e quindi parlo del presente che mi ha davvero davvero colpito come non succedeva da diversi anni e cioè da quando iniziai ad ascoltare metal(circa a quindici anni) |
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Mah, credo che dare una valutazione a questo 13 sia impresa titanica... Da un lato l'indubbio merito della fedeltà a se stessi (l'essere "BS al 1000%" di cui parla Sambalzalzal), dall'altro però il dovere di valutarli non in base alla carriera o alla più meno dignitosa senescenza che porta degli over 60 a non essere patetici su un palco o tra i solchi di un album. Insomma, non li voglio al circo a suonare il tamburello ma rimane il fatto che, come dice sadwings al post 12, nessuna canzone mi fa gridare al miracolo (forse l'eccezione è Age of Reason, ma anche lì arrivo un po' stremato all'attacco dell'assolo che, certo, poi mette i brividi.... ma sono 2 minuti 2). In definitiva mi ritrovo nei contenuti e nel voto della rece... |
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sambalzalzal@ hai ragione, anche io ho le stesse sensazioni del papà della tua ragazza, il mio voto è 85 e come è stato già scritto Toni andrebbe studiato a scuola. Il problema di oggi è il "si, ma" invece di ascoltare e lasciar perdere tutto il resto. |
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Dico la verità, non mi sarei mai aspettato un buon album dei Sabbath nel 2103 ed invece mi son dovuto ricredere. Album che si ascolto liscio, sezione ritmica perfetta, voce di Ozzy così e cos (e vabbè) e cover del disco decisamente bella. Per quel che mi riguardo, voto 85. |
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forse Ozzy dal vivo non ha più senso ma devo dire che su disco e insieme agli altri Sabbath escluso Ward ha senso eccome.. piacevole sorpresa questo 13 per me, granitico, oscuro e lugubre, voto 80 senza esitazioni |
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sadwings@ si, per carità è ovvio che si tratta di gusti ma 40 anni fa io non credo proprio che qualcuno avrebbe criticato un album così. Il padre della mia ragazza quando uscì Paranoid aveva 18 anni e oggi è felicissimo di questo album. Una persona di 60 anni e passa che ti dice "mi sono risentito giovane" ti fa veramente capire alcune cose. allo stesso modo se anche Paranoid uscisse oggi io sono straconvinto che il 90% di chi ascolta musica, per lo stesso principio di cui parlavo prima, lo reputerebbe "robetta". Ripeto, questo album può piacere o no ma è BS al 1000%. |
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Cosi come Radamanthis, non ho tra le mani il disco perciò non posso giudicare la qualità espressa. però sono SABBATH, ripeto chi sperava in un nuovo stile musicale o si reinventassero a 60 anni hanno toppato di grosso. ps. eh insisto a non ascoltarlo in streaming o sul tubo, la mia lotta è continua e non molla... fuck it |
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Grazie Ragazzi , nello specifico quoto la frase finale di Sambalzalzal. |
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Aggiungo: non sono un "fanboy", specialmente non lo sono dell' era Ozzy; quoto Arraya; Iommi andrebbe studiato a scuola. |
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Mah...il voto è lo stesso, ma i pezzi che adoro sono proprio quelli che boccia Saverio...End of the Beginning è magnifica nella sua "doomosità" (scusate il pessimo termine)...God is Dead non la trovo affatto lunga e ripetitiva, ma un singolo perfetto. Loner "scontata" ???? Mio pezzo preferito dell' album...Zeitgeist tentativo malriuscito di ricreare il "mito" Planet Caravan...ripeto: voto 68, ma non condivido il pensiero di Saverio. |
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Mi dispiace non è assolutamente così, se fosse uscito dopo paranoid personalmente lo valuterei allo stesso maniera forse peggio proprio perchè sarebbe uscito dopo paranoid. Anche perchè non capisco il motivo o il piacere per cui uno non dovrebbe essere contento se le vecchie glorie continuano a far uscire ottimi album . Personalmente un album o mi piace o non mi piace senza condizionamenti. Ho amato gli ultimi album dei accept, dei judas e devo dire anche brave new world e dance of death degli iron mi piacciono. Questo lo trovo discreto con l'aggravante che sono i Black sabbath. ( a parer mio era molto meglio the devil you know) |
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Non è un capolavoro, ma è un album fottutissimamente buono e chi se lo sarebbe aspettato, ci voleva proprio. Sopratutto è un album con un anima e strutturato come gli LP che furno: pochi pezzi, no filler. |
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Come dare torto a Billo...che volete che facciano i Sabs? Se li preferite al circo suonando il tamburello per l'esibizione della scimmietta beh...avete sbagliato sito!!!! Il disco non l'ho ancora sentito bene per dare un giudizio intelligente, per ora mi astengo ma quoto Billo dato che il suo post è verità! |
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Billo@ sono d'accordo con te. avevo scritto la stessa cosa nell'altro mio commento. Ora si parla di plagio di sé stessi o coverizzare sé stessi, boh, una volta si diceva marchio di fabbrica. Alla fine tutte le bands a meno che non suonino un genere diverso ad ogni album fanno "plagio" di sé stessi. lasciamo stare poi che qualora lo facessero verrebbero accusati di chissà che ma è un altro discorso. Io amo i BS e dico che se questo album fosse uscito dopo Paranoid, o prima, sarebbe stato considerato un mezzo capolavoro. ovviamente a distanza di anni non può essere considerato tale, ma non per mancanze dei Sabbath, ma per una concezione diversa di chi lo ascolta. Questo è. |
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Billorock@ quoto assolutamente il tuo commento!! |
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Siceramente le parole" plagio di se stessi" suonano male male, alla fine sono una band degli anni 70 / 80 cosa pensavate che facessero?? Riff elettronici, con sottofondo in dubstep? Dio gente... ascoltatevi i "30 seconds to mars" e non rompete l'anima... |
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Ottima rece Sav! Sono d'accordissimo con te, è un album discreto fatto di mestiere che può senz'altro piacere. Ma il punto centrale è, serve davvero un disco così al giorno d'oggi? Io dico NO, i Sabbath hanno fatto il loro tempo, e fare un disco così riciclato al loro glorioso passato suona un po' fuori posto. I veri Sabbath con Ozzy sono finiti nel 78; ritengo comunque lodevole lo sforzo della band, ma non necessario. Non posso ritenerlo un capolavoro, sia per oggettività e sia per gusto personale. Non credo che sia giusto ritenere capolavoro un prodotto che si autocita continuamente... |
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Dio che nervi... non sono ancora riuscito ad acquistarlo.. mondo cane... |
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Il disco mi fa dormire: troppo logorroico, ogni canzone potrebbe durare la metà e rendere il doppio. Una piccola nota: i 78 giri uscirono definitamente di produzione a fine anni '40. |
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Ma che cavolo di recensione è ? chi vuole avere un idea su 13 ci capisce poco o nulla per me è un buon album hanno fatto quello che dovevano fare e basta la voce di Ozzy in studio fa il suo dovere a me i Sabbath sono piaciuti molto sia con Dio che con T Martin e questo album mischia le sonorità doom e dark dei primi lavori con quelle dei lavori successivi Loner e Live forever sono splendide e vangono definite banali God is dead è magari un po lunga ma dannatamente Sabbat l'ho ascoltato solo 2 volte la deluxe edition ma 68 è basso troppo basso |
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Ammetto, l'ho ascoltato poco, ma mi ha colpito! Forse perché l'ho alternato allo scherzo di "Now What?!" dei Deep Purple (che tra l'altro ha preso anche di più come votazione... surreale, o sono io che ho gusti strani, per carità). Lo trovo un album importante, gonfio come al giorno d'oggi non ce ne sono. E questo perché i Black Sabbath sono tornati! Sono tornati dopo più di trenta anni! Niente da dire contro Dio e compagnia bella, ma è storia che la parte del leone la fa la formazione originale. Di Ozzy si può dire di tutto, a partire dalla voce ovviamente, ma il sound, l'essenza stessa dei Sabbath sta in lui quanto in Iommi. Vedere un altro cantare al suo posto è come vedere gli Zeppelin senza Plant! Per chi pensa invece che la vera rivoluzione sabbathiana sia stata con Dio alla voce (eh ce ne sono!!! Escono dalle fottute pareti! ) questo non sarà un album per voi... |
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L'ho già ascoltato una volta, ammetto di averlo trovato un pochettino piatto, ma non da buttare via..... considerando l'età di Iommy&co. lo si può perdonare ora attendo il secondo ascolto per dare il mio giudizio finale... |
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Per me un buon album. Qui i Sabbath fanno i Sabbath: si riagganciano perfettamente agli ultimi dischi con Ozzy e risultano anche piacevoli. E' vero, ci sono un paio di brani filler, ma alcuni invece sono gradevoli. Lo preferisco di gran lunga a certe recensite novità, osannatissime, che di nuovo in realtà posseggono ben poco e che mi stufano già dai primi secondi. Di questo album sono contentissimo. |
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Album di difficilissima valutazione per molteplici ragioni, ma per favore non paragonatelo con i capolavori del passato: Addirittura c'è stato un lettore che lo equipara a Paranoid dai siamo seri eh! |
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Ascoltato una volta, non ripeterò la triste impresa. |
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quoto freedom e arrraya; rispetto l' opinione del recensore, ma questo è un signor disco: tanto di cappello a questi straordinari musicisti che vanno per i 70 e, nonostante problemi di vario tipo, sono ancora in grado di sfornare un disco con le contropalle! Voto 90 |
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Questo album sarà un testamento? Un richiamo evidente alle sonorità anni 70 dell'era Ozzy e chiudono così il cerchio. Questo disco suona proprio con il marchio di fabbrica, si sente che è timbrato BS old style. Ascoltandolo mi pare un album che alterna spunti positivi in un contesto prolisso di auto celebrazione. Direi un contesto molto tronfio, che parte lento e finisce lento, con pochi mid a velocizzare l'azione e sempre dove ozzy non canta. Questo è il succo. Poi se vogliamo prenderlo come un testamento ok, va bene cosi, se vogliamo prenderlo come l'inizio di un nuovo ciclo, per quanto sia possibile, allora appoggio le parole del recensore. |
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La recensione ha inquadrato la giusta dimensione dei Black Sabbath nel 2013, band immensa che ha scritto pagine indimenticabili in oltre 40 anni di carriera. Probabilmente vista l'età e le condizioni di Toni difficilmente ci sarà un seguito, prendiamolo così senza particolari aspettative oppure polemiche sterili sui soldi (per loro non cambia nulla in banca ma la soddisfazione morale è altra cosa). A me sta bene così e al massimo posso mettere di nuovo sul giradischi Paranoid e sognare di stare nel '70. |
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Io invece per il momento conconrdo con la recensione, trovo buone alcune canzoni ma nessuna mi fa gridare al miracolo.Si suona come un album dei black sabbath ma questo a me non basta a renderlo un capolavoro pari a paranoid, sabotage etc etc. Lo trovo anche un pò prolisso. 70 |
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da quello che ho sentito è un ottimo album. è vero che non inventa nulla, ma chissenefrega. per quanto mi riguarda penso che un album non vada valutato in base al passato della band, ma solo alla sua espressività nel contesto in cui è nato. la buona musica fatta oggi è sempre offuscata dall'ombra del passato, ed è un peccato |
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Il mondo forse non ha bisogno di un nuovo album dei Sabbath originali, ma io si...eccome se ne ho bisogno. Perchè quando ci si chiude nella propria stanzetta conta solo la propria presenza e quella della musica che si vuole ascoltare, per mantenere quel rapporto fantastico con i propri sogni e la propria immaginazione. Tutto il resto alla fine non conta. Si ritorno a fare i conti con i propri pensieri e le proprie fantasie, e di questo c'è bisogno piu che mai. E qui voglio rispezzare una lancia a favore di lizard, riconoscendo il non facile compito di parlare di un monumento del genere. Quindi assodato che una recensione non sposta di una virgola un pensiero radicato come il mio e di altri, lo ringrazio comunque per il pretesto di quella che sarà comunque una bella discussione. |
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Allora, prima cosa fondamentale: La recensione secondo me è buona, come tante su questo sito (altrimenti non lo avrei scelto come il mio preferito dopo tanto pellegrinaggio in giro per il web), il "mestiere" è duro e difficile, specialmente quando si deve discutere di una band seminale come i Sabbath, quindi ,che si sappia, stimo Lizard per il suo lavoro encomiabile anche se spesso non mi trovo d'accordo con lui. E anche vero che è difficile per chi ormai ha trovato asilo come me, in questa specie di famiglia, trovare le parole giuste per esprimere il disappunto, soprattutto per il voto (stiamo parlando comunque di cose di poco conto e veniali). Secondo me con i Sabbath non si può essere imparziali, stiamo parlando di classici, stiamo parlando del motivo per il quale noi siamo qui, a "94 anni" suonati,ad entusismarci per questa musica benedetta. Ammetto di essere superparziale; ho amato qualsiasi album di Iommi con qualsiasi cantante, compresi i suoi solisti, ritenendo lui il vero depositario del "verbo", eppure nonostante tutta questa parzialità sono riuscito a stroncare, appena uscito, un album come "Forbidden", il vero punto debole di una storia fantastica. Questo album no, questo 13 non merito 68 , anche se sappiamo che i voti sono comunque una sintesi spicciola, sommaria ma indicativa. Se proprio devo trovare delle cose negative non le trovo di certo nella musica in senso stretto, come la mancanza malinconica di Ward e la truffa delle uscite differenti tra l'album "normale" e l'edizione deluxe che conserva altre tre perle, ecco, questo è l'aspetto della reunion che veramente non gradisco, ma per il resto ragazzi...LONER è un pezzone, e non me ne frega niente delle cosiddette autocitazioni. Cosa si dovrebbe dire del 90% delle band uscite dal 1970 ad oggi che hanno preso a piene mani da questi nonni? Anzi, queste citazioni" del passato rafforzano ancora di piu l'importanza di quello che in definitiva sembra essere l'ultimo atto, testimoniato dalla pioggia scrosciante e dal suono delle campane proprio alla fine dell' ultimo pezzo, a suggellare la fine della storia proprio com'era iniziata. Io ci trovo fin troppa malinconia , che chiude il cerchio con una serie di brani che randellano ben bene sui denti, molto piu di tanti giovinastri senza personalità. Geezer ha fatto un lavoro stupendo, la produzione è ottima, riuscendo ad essere antica e attuale al tempo stesso. I Sabbath sono ormai dei classici immortali e quindi fuori da ogni critica. Abbiate pazienza, ma sono un "fanboy" attempato di questa band ah ah ah |
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Bah, ci sarebbero tante cose da dire sui Black Sabbath, su Ozzy, su come la gente li ha intesi e continua ad intenderli. Non so esattamente tante persone cosa si aspettassero da questo album ma personalmente io mi aspettavo proprio questo e sono soddisfatto. Hanno l'età, hanno problemi di salute fisica, di natura mentale come Ozzy, ma nonostante ciò menano ancora bastonate. Si può dire la stessa cosa di tante bands più giovani oggi in giro? 90 per me! |
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basterebbe leggere l'ultima parte della recensione per capire che anche chi scrive ha i sabbath dentro, ma non necessariamente deve lasciarsi andare ad entusiasmi. fa comunque piacere vedere che alla fine i sabbath abbiano tirato fuori un disco che non sfigura. |
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noioso....lavoro noioso |
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ciao a tutti..è la prima volta che commento un album su un sito e ci tengo a far sapere a tutti che per me l'abum in questione è un capolavoro sotto tutti i punti di vista e senza sè e senza ma è assolutamente al livello di paranoid |
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Considerando la loro età, considerando che non tornavano assieme per far un album di studio da 34 anni, considerando di far fronte al fardello di un grande e glorioso passato, considerando che grandi album il giorno d'oggi è sempre merce più rara, considerando che avendo una lunghissima carriera alle spalle è sempre più difficile trovare nuove idee; fatte tutte queste considerazioni, e ci tengo a precisarlo, per me è un album da 100. Il che non va tanto a misurare la bellezza dell'album, cmq ottimo, tanto all'impresa di questi 3 vecchi ragazzi.Le 8 canzoni mi piacciono tutte molto e non riesco a trovar una canzone che mi sento definire riempitivo, Iommi e Butler sono in forma smagliante e la voce di Ozzy sembra non invecchiare mai(almeno per quanto riguarda le registrazioni in studio).Si è vero, magari ci sono dei rimandi al passato come le gia citate End of the Beginning/Black Sabbath o Zeitgeist/Planet Caravan, oppure Loner/NIB aggiungo io; ma quando io sento dire che deve uscire un album dei Black Sabbath e con QUEI Black Sabbath, io mi aspetto UN ALBUM DEI BLACK SABBATH, e questo è un ALBUM DEI BLACK SABBATH.Di sicuro 13 farà molto discutere tra elogiatori e detrattori o chi sta nel mezzo, ma sono convinto che se fosse uscito nella prima metà degli anni 70, avrebbe avuto la stessa considerazione di un Paranoid o un Master Of Reality ! |
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Ora ho un po di sonno e non ce la faccio ad insultarvi (scherzo ) ma domani vi do una bella tirata di orecchie bella forte. Dico solo una cosa: Questo album lo stiamo amando noi che i Sabbath li abbiamo anche nei mitocondri, che capiamo e apprezziamo lo spirito immortale di questa band. Ovviamente ho messo 99 di voto. Comunque domani metto in ordine i miei pensieri e vi faccio un culo cosi ah ah ah |
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Mi dispiace dirlo, ma sono in totale disaccordo con la recensione. Già il solo parlare di "autoplagio" per me non ha senso. Iommi campa sugli stessi riff e gli stessi giri da sempre, e non vedo perché dovrebbe fare qualcosa di diverso visti i risultati. Loner sarebbe un pezzo inutile? Brani come questo, Age of Reason, Damaged Soul (semplicemente spettacolare), Zeitgeist e Methademic fanno di quest'album un pezzo da novanta. Grande prova di tutti i musicisti coinvolti, Iommi su tutti. Quest'uomo è veramente il Dio Supremo del Riff. Ozzy è unico. Butler è una forza della natura. Wilk si cala bene nella parte e ci mette anche del suo (basta ascoltare Pariah per rendersene conto). Insomma, io voto 90 per il momento, ma sento di avere per le mani uno di quei dischi che ti prendono subito e crescono ancora di più col tempo. Il mondo aveva bisogno di questo 13? SI. |
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Avete messo il voto al contrario. |
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