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Avantasia - The Mystery of Time
( 10748 letture )
Dopo la pubblicazione di The Wicked Symphony ed Angel of Babylon, i capitoli conclusivi della trilogia iniziata con The Scarecrow, Tobias Sammet aveva messo la parola fine sul progetto Avantasia, uno dei più chiacchierati e discussi dell’ultimo decennio in ambito metal; la cura maniacale dei suoni e delle atmosfere, la ricercatezza del concept, la ricchezza di ospiti di lusso ed un’effettiva capacità del nostro di scrivere canzoni coinvolgenti avevano difatti catturato l’attenzione del pubblico amante di sonorità power e non solo fin dall’ormai lontano 2001 e, anche se i due suddetti capitoli si erano rivelati meno entusiasmanti dei lavori passati, l’annuncio della fine del progetto aveva suscitato un discreto clamore; in particolare, gli amanti della band erano oltremodo delusi, mentre i detrattori avranno verosimilmente stappato una bottiglie di champagne.

Tuttavia (come spesso accade, va detto), a dispetto di quanto dichiarato, ecco che il funambolico e vulcanico frontman tedesco si ripresenta quest’oggi sul mercato con un prodotto nuovo di zecca, intitolato The Mystery Of Time, che dovrebbe rappresentare il primo di due album; il concept dietro a questa nuova produzione di casa Sammet, in base a quanto dichiaratoci dallo stesso artista e stando a quanto si può leggere nel corposissimo booklet allegato al cd (ventotto pagine!), è ovviamente incentrata sullo scorrere del tempo e sul suo significato per l’umanità: il protagonista è un giovane scienziato che, lentamente, si accorge che qualcuno o qualcosa sta letteralmente rubando il tempo ai suoi concittadini, rendendoli sempre più stanchi, sempre più affrettati e sempre più schiavi del lavoro e dei beni materiali; ben presto scoprirà che dietro a questo strano fenomeno vi è una setta di scienziati occulti che mirano a creare una società di perfetti schiavi, del tutto assuefatti ad una vita di soli stenti e materialità ed incapaci di pensare e ragionare con la propria testa. Come nella miglior tradizione delle storie di ispirazione fantasy, ovviamente, la lotta del giovane contro questa malvagia organizzazione si traduce in un vero e proprio viaggio di formazione, che lo conduce a sua volta a porsi molte domande su ciò che lo circonda, sull’essenza e sul significato stesso del tempo e su aspetti spirituali dell’esistenza che, da scienziato, non aveva minimamente ritenuto degni di considerazione. Qualora la storia vi ispiri poco o non vi ispiri affatto, non abbiate paura: Tobias Sammet sa come stuzzicare i palati degli ascoltatori più intransigenti ed ha provveduto ad arricchire la sua nuova creatura di numerosi ospiti, fra cui gli habitué Michael Kiske e Bob Catley, il fenomenale Joe Lynn Turner, il frontman dei Mr. Big Eric Martin, il sempreverde Biff Byford dei Saxon, il graffiante Ronnie Atkins dei Pretty Maids ed altri ancora. Spicca indubbiamente l’assenza di Jørn Lande, ma del resto c’era chi ne aveva criticato l’eccessiva presenza e, in ogni caso, i nuovi arrivati hanno tutte le carte in regola per non farlo rimpiangere eccessivamente. L’album si apre con Spectres, una classica traccia di apertura alla Sammet, con intro epica ed operistica, frequenti break lasciati solo alle voci ed alle tastiere, ritornello catchy ed estremamente melodico; ok, forse somiglia un po’ troppo alla title-track di The Wicked Symphony, ma è comunque un inizio sostanzialmente gradevole che centra i suoi bersagli: mostra infatti al pubblico il primo dei nuovi acquisti, Joe Lynn Turner, inconfondibile con la sua voce vellutata e cattura l’attenzione dei suoi ascoltatori con una traccia di facile presa. The Watchmakers’ Dream parte in modo un po’ più brioso, ma resta comunque debitrice delle coordinate sonore ravvisate negli ultimi lavori targati Avantasia: la traccia si muove infatti alternativamente fra hard rock e power sinfonico, con passaggi infarciti di tastiere, che tuttavia risultano perfettamente funzionali e creano un sottofondo musicale molto piacevole, in collaborazione con la chitarra qui affidata ad Arjen Lucassen. Vi piace il sottofondo operistico? Allora fa per voi Black Orchid, dove la Deutsches Filmorchester Babelsberg, esplicitamente richiesta dall’artista tedesco, sfodera tutto il proprio repertorio di strumenti classici, conferendo al brano profondità e maestosità, che culminano in un ritornello splendido – il migliore ascoltato finora – affidato al duetto fra Sammet e Biff Byford, mentre l’altro ospite Bruce Kulick sferza le sei corde della sua chitarra. In sostanza, dopo una prima traccia gradevole ma non eccezionale, il musicista ci ha offerto due brani, specie Black Orchid, di livello decisamente più elevato, che testimoniano ancora una volta il suo maniacale amore per la musica melodica e pomposa. Where Clock Hands Freeze conferma il livello ascendente di The Mystery of Time e farà sicuramente scendere una lacrimuccia sulla guancia degli affezionati del power vecchio stampo: si tratta difatti della più classica cavalcata power in stile Helloween di Keeper of the Seven Keys e, non a caso, annovera alla voce Michael Kiske, autore di una prestazione da brividi che fa letteralmente impallidire quella di Tobias Sammet; forse proprio per evitare un’altra sostanziale umiliazione canora, il buon Toby si riserva (e riserva anche a noi) una sorpresa per lo slot numero cinque del suo disco: Sleepwalking, infatti, che abbiamo già avuto modo di ascoltare nei giorni precedenti il lancio dell’album, è niente di meno che un delicato brano pop ed è proprio come tale che va considerato; si tratta di un semplice sfizio ultramelodico che il cantante e musicista di Fulda si è voluto togliere e, anche se non è certo il miglior pezzo di The Mystery of Time, si lascia ascoltare senza troppi problemi. Ma lo sappiamo, Tobias Sammet ama sorprenderci in ogni modo e detesta suonare uguale a se stesso di brano in brano (almeno nelle sue intenzioni di base): proprio per questo, dopo la breve e delicata Sleepwalking, piazza Savior in the Clockwork, un macigno di oltre dieci minuti di durata in cui riversa tutte le sue influenze musicali, dal power al rock di stampo sinfonico; il pezzo beneficia di un ottimo riff e del solito ritornello magistralmente scritto ed interpretato, ma, nonostante queste caratteristiche, stenta a decollare del tutto, probabilmente proprio per l’eccessiva durata, caratterizzandosi come un’incompiuta. E’ un peccato, considerando che le premesse per un’altra ottima canzone c’erano tutte. Poco male, perché a seguire troviamo quello che è verosimilmente il miglior brano di The Mystery of Time e – lo dico senza timore di essere smentito – uno dei migliori mai usciti sotto il monicker Avantasia: Invoke the Machine parte forte fin da subito con un riff rapidissimo ed articolato, lascia inizialmente spazio al consueto break melodico, poi riparte con rinnovata velocità, introducendo l’inconfondibile ugola graffiante di Ronnie Atkins per un duetto che da vita a strofe e ritornello di livello assoluto. E’ bello vedere che Sammet, nonostante una carriera ormai ventennale, non ha ancora perso la voglia e la capacità di regalarci canzoni come queste, di fronte alle quali anche i detrattori più accaniti saranno costretti ad alzare bandiera bianca. What’s Left On Me è una power ballad di stampo classico, arricchita da tutti i cliché tipici di questo genere di canzoni e dalla bella voce di Eric Martin, mentre Dweller in a Dream ripropone lo schema compositivo di Invoke the Machine, ma sfortunatamente non ne possiede la stessa, straordinaria carica, a dispetto di un altro ritornello eccellente impreziosito dal solito Kiske. A chiudere questa entusiasmante avventura musicale, infine, troviamo l’altro pezzo lungo dell’album, The Great Mystery, fortemente debitore dei capolavori di genere rock opera, primo fra tutti Il Fantasma dell’Opera di Andrew Lloyd Webber: il brano inizia in sordina per poi sfoderare tutte le proprie carte, fra ritornelli ariosi e parti appena più cupe, dove si alternano alla voce uno strepitoso Bob Catley ed i sempre validi Joe Lynn Turner e Biff Byford. Al pari di Savior in the Clockwork è sicuramente troppo lungo, ma altrettanto sicuramente è più ispirato rispetto al suddetto brano e costituisce una più che degna chiusura di un ottimo album.

The Mystery of Time, dunque, può considerarsi in tutto e per tutto un successo: si tratta infatti di un album ottimamente riuscito, con un parterre di ospiti di eccezioni e, soprattutto, con dei brani che faranno la felicità di ogni amante di queste sonorità; mi trovo paradossalmente a dolermi ancor più della non eccezionalità dei due brani più lunghi e dell’opener, dal momento che, senza questi piccoli passi falsi e qualche momento appena meno ispirato qui e là, staremmo probabilmente parlando di un capolavoro. Tuttavia, anche con questi piccoli difetti, la sesta creatura del progetto Avantasia è indubbiamente la migliore prodotta da Sammet sotto questo nome dai tempi di The Scarecrow e, come ho già detto, rappresenta un’uscita che ogni appassionato non dovrebbe lasciarsi sfuggire. Pongo dunque un calorosissimo bentornato a Tobias Sammet e mi auguro che il secondo capitolo di questa nuova epopea sia al livello, se non migliore, di questo.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
76.44 su 79 voti [ VOTA]
Valerio
Sabato 26 Settembre 2020, 13.47.35
54
Ho intrapreso l’ascolto di questo disco e devo ammettere che la prima impressione è sicuramente positiva: sullo sfondo si sente sontuosamente giganteggiare la German Film Orchestra di Babelsberg! Per quanto riguarda Tobi, direi grande compositore, ma la sua voce non fa una gran figura accanto a quella di un Kiske o di un Atkins. Perché non fa un passo indietro e lascia cantare solo i mostri sacri?
Andrrr
Mercoledì 8 Aprile 2015, 10.53.43
53
Da anni che seguo gli Avantasia e di album non ne hanno sbagliato NEMMENO uno!Questo ha un'orchestralità allucinante ed è solo la prima parte di una nuova storia targata Tobias Sammet.Nel 2016 vedremo finalmente cosa ne uscirà,ma vedendo le premesse sarà stupendo.
Matteo
Mercoledì 19 Marzo 2014, 19.27.43
52
Album spettacolare, Spectres, The Watchmaker's Dream, Where clock hands freeze e Savior in the Clockwork CAPOLAVORI ASSOLUTI
Radamanthis
Martedì 14 Gennaio 2014, 11.56.39
51
Che bello sto disco....mi faccio un quotone al mio post 1!
Ludwig
Domenica 22 Dicembre 2013, 12.47.51
50
Solo una cosa: come fate a dire che la produzione è 'fantastica' o 'ottima'...non sentite che la batteria è impastata, la cassa si sente appena, che i suoni sono chiusi? Dinamica zero! Solita produzione di Paeth. Ma magari è colpa mia che ascolto con hi-fi, e su ipod questo non si nota...
JokAR
Domenica 3 Novembre 2013, 18.39.36
49
A mio avviso, album che ha poco da invidiare ai due metal opera, il livello medio dei singoli brani è altissimo, Where clock hands freeze e Title track su tutte ma non ce n é una sottotono, davvero. Piccola puntualizzazione, sbaglio o il ritornello di savior in the clockwork è un po troppo simile a quello di devil in the belfry (contenuta in the Scarecrow)?
Radamanthis
Giovedì 13 Giugno 2013, 11.54.24
48
MaTTeO Y2J 2013 ma ti immagini una canzonecon Kiske - Dickinson e Halford oltre che Sammet? L'essenza vocale del metal!!!!
MaTTeO Y2J 2013
Giovedì 13 Giugno 2013, 11.40.19
47
Disco bellssimo,superiore di gran lunga ad Angel of Babylon che aveva 2 o 3 canzoni davvero pazzesche (Stargazers e Journey to Arcadia) le altre belle,ma nella norma! Qui davvero siamo a livelli altissimi : Savior in the Clockwork, The Great Mystery, Black Orchid faranno cadere le mascelle a più di un ascoltatore! Poi che dire della gemma (a mio avviso) dell'album : Where Clock Hands Freeze, Power Metal 100%, Kiske SPAVENTOSO,DA BRIVIDI! WOW!! Per The Mystery of Time part 2 Tobi realizza due miei sogni. 1- richiama Jorn Lande,perchè manca solo lui in questo favoloso concept! 2- E chiama pure Bruce Dickinson : sarebbe un sogno vederlo cantare con Avantasia,nella stessa canzone con Tobias e Kiske *__*
Sandro70
Lunedì 20 Maggio 2013, 22.03.11
46
Per chi ama il power metal melodico questo disco è da prendere...e basta ! Le canzoni sono tutte valide ( anche la bonus track dell' edizione digipack è ottima ) e sentire i vari ospiti è un vero piacere per le orecchie. Voto 90 bello pieno.
lele
Lunedì 29 Aprile 2013, 23.51.46
45
voto massimo per questo disco che è il mio personale disco dell'anno....ma io sono assolutamente di parte ....
lele
Mercoledì 17 Aprile 2013, 13.03.29
44
grandissimo ed emozionante concerto ieri sera ....3 ore di fantastica festa metal power con anche come dice tobi diverse pussy ballad ...bravi tutti ma quando canta kiske non ce ne per nessuno ! è ancora una spanna (direi anche abisso) sopra tutti per estensione per tecnica per potenza e se le prove su cd non bastavano è proprio dal vivo che lo senti e ti rendi conto che stai assistendo e ascoltando una voce anzi "LA VOCE" . aspetto una recensiione completa da voi
il vichingo
Domenica 7 Aprile 2013, 15.46.28
43
A mio modesto avviso abbiamo un discreto disco di Power Metal che si lascia ascoltare. Alcune tracce (l'opener, la magnifica Black orchid ) sono a dir poco convincenti mentro ho trovato pacchiana e noiosissima la ballata pseudo-pop o come volete chiamarla. In definitiva assegno un 75, proprio come all'ultima uscita degli Stratovarius, niente a che vedere con la classe dei due Metal Opera.
anvil
Domenica 7 Aprile 2013, 8.00.01
42
Proprio una bella sorpresa il nuovo AVANTASIA , non me la aspettavo , Tobias Sammet ha fatto proprio un bel lavoro , mi piace ...un 80 ci sta tutto .
asher
Mercoledì 3 Aprile 2013, 17.03.38
41
conosco di persona i Trick ot treat, li trovo troppo derivativi anche se con quel metal god di Ale Conti alla voce ogni canzone sembra più bella. Tra le giovani leve meglio i Clairvoyants, e qui l'amicizia che mi lega a loro non mi evita comunque di rimproverarli di dipendere troppo dall'estro compositivo di Luca Princiotta, bravo ma anche molto "quadrato". Volete scoprire una chicca? Andate a cercare Wild Metal dei Thunder Axe (chiedetelo gratis al guitar hero Steve Zambelli), sicuramente grezzissimo ma che con un Sasha Paeth alla consolle sarebbe potuto essere un piccolo album gioiello.
Radamanthis
Mercoledì 3 Aprile 2013, 14.54.24
40
@Asher dell'Unicorno: al di là dei big la scossa in ambito classico / power è difficile che qualcuno la dia. Poi di realtà che potrebbero sbocciare in future big band ce ne sono alcune, ma solo il tempo ci dirà se le premesse verranno confermate e tra le band che potrebbero godere di un radioso futuro ti citerei su tutti: Trick or treat (power) ed Enforcer (heavy). Consiglio un ascolto a tutti! Poi è verissimo ciò che dici: il power vero e proprio classico così come lo ha insegnato Kai Hansen sono in pochi a suonarlo ancora senza alcuna contaminazione tant'è che gli stessi big lo contaminano come dici giustamente tu con il symphonic, l'hard ma anche il prog o addirittura alcuni riff thrash, ma non è detto che ciò sia un male, anzi, rende le composizioni più varie e non sembra di ascotare sempre le stresse cose (come invece capita purtroppo in altri generi / sottogeneri). Sammet è tra i giovani (ma con una certa dose di esperienza pluridecennale) che potrà far felici gli amanti di certe sonorità power e spero continui così o anzi migliori ancora!
asher
Mercoledì 3 Aprile 2013, 10.10.33
39
Credo che oggi il power in senso stretto non abbia più futuro, infatti anche i big lo "contaminano" con massicci inserti hard e symphonic, vedi Unisonic. La differenza la fanno quelli che come Sammet hanno ancora qualche idea e soprattutto budget importanti per l produzione. Qualcuno vede in giro nuovi gruppi in grado di dare una scossa importante al classic/power? io per ora no, me lo posso solo augurare... Grande Rada che hai beccato Asher dell'Unicorno!
Steelminded
Martedì 2 Aprile 2013, 23.00.54
38
Bella delusione per me, a me sono piaciuti solo i due Metal Opera - per il resto una lenta discesa verso la progressiva commercializzazione del brand, la ripetitività degli stilemi musicali e l'annacquamento dell'aspetto power metal. Peccato.
dorian gray
Martedì 2 Aprile 2013, 18.30.52
37
secondo mè è il capitolo della saga meno riuscito.mi emoziona solo la voce di kiske,ma è troppo poco.ma soprattutto tutto il lavoro è troppo moscio
Radamanthis
Martedì 2 Aprile 2013, 16.50.01
36
Asher (che credo rappresenti la costellazione dell'unicorno...ottimo personaggio a cui avrei dato più luce nella serie I cavalieri dello zodiaco) credo di condividere il tuo parere. Dalsuperlatovo hellfire club del 2004 la band Edguy si è pian piano spenta. Tobi ha parlato di innovazione, di non restare bloccati nei soliti clichè del power, di voler sperimentare altro, tutto vero però le composizioni sono calate. Lo dimostra il fatto che solo alcuni brani da Rocker ride ell'ultimo The age of the joker passando per Tinnitus Sanctus sono di ottima fattura mentre altri, purtroppo, sono molto deboli e scontati ed il tutto mi ricorda (per collegarmi ad Avantasia) alcune tracce del duo Angel of Babylon / The wiked Symphony (leggi il mio post sotto la rece di questo disco per capire che intendo) di cui potremmo "salvare" un solo disco (unendo i brani migliori) che prenderebbe un voto molto vicino al 91 che ho dato a questo The mystery of time. Sammet non può permettersi di sbagliare con Avantasia e credo che la reputi la sua vera e propria band dalle uova d'oro mentre quando nel 2000 / 2001 iniziò questa avventura era solo un progetto parallelo agli Edguy (in quesgli anni in voga pazzesca) destinato a concludersi con il duo Metal Opera. Comunque oggi in ambito power gli Avantasia (come del resto le grandi band classiche ovevro Helloween, Gamma Ray, gli stessi Edguy, Unisonic e Blind Guardian) sono anche due passi e mezzo davanti a tutti...Han voglia a crescere le altre band per raggiungerli. Gli Edguy da simil clone degli Helloween han fatto una dignitosa carriera arrivando dove sono arrivati grazie a Sammet e credo potranno continuare (o tornare a certi livelli) alla grande se Tobi destinasse alla band madre qualche attenzione in più.
ASHER
Martedì 2 Aprile 2013, 16.28.19
35
Credo che Toby riservi ormai le sue cartucce migliori per Avantasia, infatti gli ultimi due Edguy sono di basso profilo se paragonati anche solo a Rocket Ride (di per sè buono ma non fenomenale). Comunque oggi in ambito power/melodic metal Avantasia resta un passo avanti. Che ne pensi Rada?
BILLOROCK fci
Martedì 2 Aprile 2013, 14.36.08
34
beh dai, 80 è un bel voto, il singolo ascoltato qui sulla zine mi ricordava i migliori Calling....
Le Marquis de Fremont
Martedì 2 Aprile 2013, 13.21.14
33
Ah, pardon: forse la cosa più interessante è la copertina... Au revoir.
Le Marquis de Fremont
Martedì 2 Aprile 2013, 13.20.29
32
Well, probabilmente sono fuori fase o non capisco ma assieme a quello degli Stratovarius, anche questo (e sentito più volte...) non mi dice niente. Non ci sono canzoni belle e non genera alcuna emozione. Ci sono passaggi "classici" a altri più power ma alla fine non ne esce niente che ti resta in testa. Sarà un'altro genere, saranno i miei gusti ma sto consumando Dustwalker dei Fen, October Falls, Agrypnie, In Vain e Atra Vetosus (che consiglio!) e sto ascoltando al momento, un eccellente Mors Viri. Questi mi emozionano mentre di Stratovarius e Avantasia, sorry, faccio fatica a finire il disco. Rien, rien...
xXx
Martedì 2 Aprile 2013, 13.03.38
31
Bravo HeroOfSand_14 ottimo post, ti quoto! Ha cambiato modo di cantare ma è sempre un grande Tobias Sammet!
HeroOfSand_14
Lunedì 1 Aprile 2013, 14.42.08
30
Modestia a parte, mi ritengo un fan accanito pure degli Edguy, dai cd alle rarità, ai singoli. Quindi ho la mia idea da anni in testa su questo artista, Tobias Sammet. Secondo me è risaputo il fatto che rispetto ai primi due album della band (e aggiungiamoci pure TOS) Tobi ha migliorato tantissimo al voce. Sentite come canta anche solo Paradise o Wings of a Dream di Kingdom Of Madness per rendervi conto del particolare timbro "nasale" che aveva da giovane (se non sbaglio era poco più che maggiorenne). A me quel timbro piace poco, anche se già all'epoca toccava vette mica male. Poi da VGO, ancora influenzata una parte da questa timbrica, la sua voce si è evoluta, fino a toccare in Mandrake e il capolavoro Hellfire Club il suo apice per i miei gusti. Tra il 2001 e il 2004-2005 c'erano pochi cantanti che erano in grado di toccare le vette di tobi, sia con voce pulita alla Kiske (da sempre un suo punto di riferimento) sia con la sua tipica voce grezza e cattiva che presenta in HC, composto da canzoni dure e incredibilmente energiche, con qualche chicca lenta come The Spirit Will Remain. (sentite Pride nel dvd degli Shaman in duetto con Matos, anno 2003, doti canore mica da poco) Il suo punto di forza, per quanto mi riguarda, è sempre stata la sua voce particolare, che o la si ama o la si odia. Dal 2005-2006, con Rocket Ride, tra concerti, tour, Avantasia ecc la sua voce inizia a calare (anche se secondo me nell'album va ancora ottimamente bene) fino ad arrivare ad oggi che è solo lo spettro della potenza di 11 anni fa, per esempio durante la prima Metal Opera (Reach Out For The Light, pulizia vocale e espressività). Ho saputo negli anni che pur avendo avuto una gran voce, lui ha sempre "spinto" e questo non è una bella cosa per raggiungere le note più alte. Per il suo vibrato, so che è parecchio odiato pure quello visto che lo usa spessissimo, ma a me piace. Io mi sono fatto un'idea del perchè abbia perso la sua voce in modo (purtroppo) cosi netto, ed è dovuta anche agli urli che fa da più di 10 anni sia in studio che nei concerti. Ha sempre avuto la voglia di urlare, e basta sentire come chiude Babylon dal vivo, con un urlo che dubito sia salutare per le sue corde vocali, ma sentirlo dal vivo è una goduria comunque. Quindi penso sia dovuto anche alla sua incapacità di tenere al sicuro le sue doti pur di "gasare" il pubblico, ed è la differenza maggiore che ha con Kiske, che (pur senza affrontare tour) ha sempre avuto cura delle sue corde vocali, senza fumare, bere ecc, arrivando oggi ad averla matura e magica, come poche altre dopo 20 e passa anni di attività. Al concerto del 2011 Tobi con gli Edguy ha cantato veramente bene, me lo aspettavo peggio (veniva da una lariginte), ha saputo tener testa anche a note alte (anche se adesso le prende urlando) e a noi fan piace comunque, anche se ci rendiamo conto delle sue difficoltà. Secondo me se non si prende una pausa come Falaschi, rischia seriamente di finire al suo livello. Chiudo (scusate la lunghezza ma ci tenevo a dire la mia) dicendo che adoro ancora oggi al sua voce, e adesso che sto ascoltando The Mystery of Time ho ritrovato il solito buon vecchio Tobi, che arranca contro gli altri cantanti, ma nel suo modo riesce a piacere anche dopo 13 anni di urli e simili, rimanendo un grandissimo songwriter e un artista completo. Che, a meno di problemi, rivedrò il 16!
Pasquale
Domenica 31 Marzo 2013, 17.19.25
29
Tobi e' un grande compositore ed ha anche un bel coraggio a comfrontarsi con gente del calibro di Lande Kiske Catley e Co..io li ho conosciuti tramite scarecrow che è un ottimo album , per poi ascoltare le due metal opera e capire la bontà dei suoi progetti. A parte gli schemi classici del power o dell'epic o come vogliamo chiamarli, il buon Tobi si impegna e svolge il suo compito in modo egregio. Da scaracrow ad oggi, e dopo aver ascoltato più volte anche Mistery, credo non c sia così tanta differenza tra le opere , essendo i brani sovrapponibili e interscambiabili anche tra un disco e l'altro.ottime opere. E sono curioso e andrò a vederli dal vivo a Milano , vediamo l'impatto live delle canzoni
lux chaos
Domenica 31 Marzo 2013, 11.06.47
28
@samba: si caro samba, sul serio! Il primo abbacchiato sono io, guarda, perchè avevo un'aspettativa bella alta, dai brevi samples ascoltati! E veramente te lo dice uno che da quando a 16 anni acquistò "Vain glory opera" ebbe Tobi come idolo del power tedesco (avendo anche poca differenza di età!) per tanti anni, fino a "Hellfire Club"...niente, per ora lo apprezzo, ci mancherebbe dire che è brutto, ma non mi esalta, non mi esalta come ha sempre fatto la musica di tobi...tralasciando i primi due capolavori assoluti di Avantasia, anche gli altri cmq non mi avevano deluso...qusto si! Spero di cambiare opinione e soprattutto spero invece che tu lo possa apprezzare e non pentirti dei soldi spesi! Fammi sapere il tuo giudizio che ovviamente mi interessa!
Sambalzalzal
Domenica 31 Marzo 2013, 9.06.54
27
L'ho preso ieri! Vediamo adesso di ascoltarlo e poi tornerò a commentare! Ma veramente Lux Chaos@!?!?!? le tue parole, da fan di Edguy e Avantasia mi hanno inquietato! Speriamo che arrivi a conclusioni diverse! Non mi andrebbe di aggiungere anche TS alla lista dei musicisti che hanno toppato!!!
Galilee
Domenica 31 Marzo 2013, 3.31.32
26
Per XXx e Rad. Nessuno paragona nessuno, ho solo detto che lo stile di tobias non mi garba molto mentre quello di Lucassen si. È ne ho sottolineato le differenze, però secondo me gli ospiti non li ha mai usati in maniera ottimale, li ho sempre considerati un contorno di Tobias non una parte integrante dell'opera e questa è una cosa che non ho mai sopportato. Poi ovviamente nell'insieme va a gusti. La voce di Tobias non mi piace per il suo timbro, non per la tecnica. Sinceramente a me frega un cazzo della tecnica. Uno può avere tecnicamente una voce di merda però se me piace me piace..
lux chaos
Sabato 30 Marzo 2013, 22.23.33
25
@gloomweaver: purtroppo non sei l'unico. Sarà che ho vissuto appieno gli anni d'oro del power (che adoro), sarà che non riesco più ad accontentarmi, sarà quel che sarà, ma pur amando toby, edguy e avantasia (possiedo entrambe le discografie e vain glory opera e metal opera 1 li ho presi al momento della loro uscita ufficiale) per ora dopo due ascolti lo ritengo il peggiore che abbiano fatto, nonostante stia prendendo votoni ovunque...cosi come ritengo il nuovo degli strato inferiore a elysium e il nuovo degli hellowen inferiore a 7 sinners, per parlare di altri due album incensati ovunque che non ho apprezzato...insisterò negli ascolti per vedere se ho preso un abbaglio o se, ripeto, non mi accontento più del compitino.
daveg68
Sabato 30 Marzo 2013, 16.47.22
24
mah! è la sua voce che non mi convince, la proposta musicale anche se strizza leggermente l'occhio al grande pubblico, è buona, quello che non mi torna nell'insieme è proprio Tobi.
Theo
Sabato 30 Marzo 2013, 16.10.52
23
@Gloomweaver: io ancora non l'ho ascoltato, mi limitavo a constatare che quest anno le uscite Power stanno andando forte e prendendo voti alti. A breve lo ascolterò e farò sapere, anche se la pop song rilasciata in anteprima proprio non mi piaceva.
gloomweaver
Sabato 30 Marzo 2013, 15.51.33
22
ma solo a me non è piaciuto?
pacchia23
Sabato 30 Marzo 2013, 14.39.27
21
gran disco. Produzione sempre eccellente e ottimi pezzi. Sammet c'è.
Er Trucido
Sabato 30 Marzo 2013, 13.36.01
20
Non è che possiamo stare attaccati al sito di Lucassen di continuo, abbiamo una vita scherzi a parte, grazie controllo
Salvatore
Sabato 30 Marzo 2013, 13.28.48
19
Approposito di Lucassen: ieri sul suo sito è uscita una succosa news riguardo il prossimo album degli ayreon che qui su metallized non è stata riportata.
xXx e Radamanthis
Sabato 30 Marzo 2013, 13.07.50
18
@Galilee: nn puoi paragonare l'opera di sammet con quella di lucassen, tobias propone un genere power 7 heavy classico, arjen come dici giustamente tu abbraccia molti più stili, dall' heavy al prog, dallo space rock alla psichedelia etc etc, quindi è naturalmente più ricco a livello musicale ciò che fa l'olandese rispetto al tedesco. poi gli Ayreon sono la vera e propria band di lucassen mentre gli Avantasia sono un progetto parallelo o se vogliamo una sorta di "vacanza musicale" dagli Edguy. Poi certamente se hai comprato The metal opera I / II e li hai riportati indietro non credo che certe sonorità siano a te gradite quindi da parte tua la bilancia pende nettamente a favore di Arjen. Infine sul discorso vocale Deris - Sammet non si può negare che i due per timbro ed estensione si avvicinino molto, soprattutto negli ultimi anni in cui Sammet è peggiorato mentre Deris è migliorato andando quindi ad avvicinarsi. Questo è il pensiero unito di xXx e Radamanthis che salutano tutti! E mò a palla un pò sto disco e facciamo saltare le pareti di casa...
Galilee
Sabato 30 Marzo 2013, 12.12.57
17
Mai piaciuti, mai cpito le sue opere metal. le ho sempre trovate pacchiane, e mal costruite, senza contare la sua voce che proprio non mi è mai piaicuta, ha un timbro fastidioso e troppo stereotipato. Adoro invece le metal Opere di Lucassen che usa i suoi ospiti con giudizio, inseriti bene nel contesto dando a ciascuno di loro il proprio spazio. Senza contare la musica che è molto più ricercata e abbraccia molti più stili ,dal heavy, al prog allo space rock alla psichedelia etc etc..Poi per carità, non dico che Tobias non sia in qualche maniera talentuoso, ma secondo me l'80% è mestiere e sbattimento a mille, perchè non si può dire che il tizio in questione non si impegni nei suoi progetti. Semplicemente dal mio punto di vista non hanno un granchè d'interessante musicalmente e artisticamente da proporre. Comprai i primi due dischi e li riportai indietro, poi anni fa comprai Scarecrow se non erro perchè c'è Alice Cooper che interpreta un brano, che devo ammettere non è per niente male. Sento Nominare Ady Deris, per le mie orecchie il timbro di Andy è orgamso puro, quello di Tobias decisamente no.
Theo
Sabato 30 Marzo 2013, 12.02.55
16
Quest'anno i power metaller si stan dando da fare... Bene, tra Avantasia, Helloween, Gamma Ray e Stratovarius... Tutti intorno all'80, niente male davvero...
Miao
Sabato 30 Marzo 2013, 11.16.33
15
Radamanthis santo subito.
Radamanthis
Venerdì 29 Marzo 2013, 20.59.24
14
Ah, concordo sul discorso voce Sammet. E' calato in maniera vistosa e ora come range vocale è più vicino a singers quali Andi Deris piuttosto che a singers quali Michael Kiske mentre in passato si avvicinava più allo steriotipo di cantante classic power più che a quello di rocker.
Radamanthis
Venerdì 29 Marzo 2013, 20.54.13
13
Grazie grazie ragazzi...spero che abbiate apprezzato la mia ghost review...faccio del mio meglio in ambito power!
mariamaligno
Venerdì 29 Marzo 2013, 17.58.44
12
Quotone a xXx riguardo la voce di Sammet, uno dei più grandi dolori musicali degli ultimi anni per me
xXx
Venerdì 29 Marzo 2013, 17.52.30
11
@me stesso: va ke nn era una critica. ho semplicemente detto ke sammet nei suoi esordi voleva e in parte riusciva ad assomigliare a kiske basti ascoltare i primi lavori con gli edguy e anche nei duetti con kiske su metal opera dove non sfigurava affatto; ora con l'avanzare dell'età la sua voce si è modellata verso altre tonalità (personalmnete lo vedo come un difetto nn aver mantenuto e curato una certa voce che aveva) e si avvicina di più a deris come corde vocali poi se vuoi capire quello ke vuoi ok e se invece mi sono spiegato male io spero ora d'aver chiarito.
lele
Venerdì 29 Marzo 2013, 17.07.10
10
per me è un disco della madonna nel suo genere a livello del loro debutto metal opera
Me stesso
Venerdì 29 Marzo 2013, 15.37.25
9
Mi scuso per l'offtopic
Me stesso
Venerdì 29 Marzo 2013, 15.36.59
8
chepalle ogni volta sti commenti negativi su deris ogni volta ovunque. Kiske può anche essere superiore tecnicamente ma deris ha comunque un ottima voce e se fosse stato in una qualsiasi altra band power nn sarebbe criticato da nessuno e poi come capacità compositi e kiske e' zero in confronto a deris quindi asta criticare un personaggio capace come andi
xXx
Venerdì 29 Marzo 2013, 14.57.36
7
Il disco è fenomenale, quoto le parole di barry nella recensione e di rada nel post 1, aumenterei un pò il voto però. le top songs sono sicuramente le 2 con kiske, le due con turner e quella con atkins. mi han deluso sleepwalking (non c'azzecca nulla col resto dell'album anche se è orecchiabile) e the great mystery. anche io avrei usato diversamente la voce di martin. la cosa ke più mi dispiace è sentire la differenza tra la voce di sammet e quella degli ospiti: il cantante degli edguy è in calo notevole negli ultimi anni e se in metal opera I e II non sfigurava di fronte a mostri sacri del metal ora la differenza si fa sempre più evidente. sopperisce questo col mestiere però e con dele qualità compositive enormi. da novello michael kiske sta diventando un novello andreas deris. il mio voto 93
HeroOfSand_14
Venerdì 29 Marzo 2013, 14.28.47
6
ho già il biglietto per Milano, spero di esserci perchè sentire quesi pezzi dal vivo (anche se non li ho ancora sentiti in studio), dalle voci che girano deve essere spettacolare! Poi ragazzi ci sarà mr Kiske, non ce nè per nessuno!!
mariamaligno
Venerdì 29 Marzo 2013, 12.59.02
5
Rada, io non l'ho ancora ascoltato, ma di te mi fido considerando i gusti che più volte hai espresso, a breve ti faccio sapere la mia....ma diciamo che la tua rece mi ha messo già di buon umore!
IO
Venerdì 29 Marzo 2013, 12.46.01
4
per me è un album poco più che sufficiente. stavolta gli ospiti non bastano più. voto 65
Steelminded
Venerdì 29 Marzo 2013, 12.39.00
3
Grande Radamanthis, lo shadow recensore per quanto riguarda la scena power (-; Non so se cominciare dalla tua recensione o da quella di Metallized a questo punto (-;
d.r.i.
Venerdì 29 Marzo 2013, 11.43.03
2
Per equlibrare Rada sarò sintetico: voto minimo 85
Radamanthis
Venerdì 29 Marzo 2013, 10.52.02
1
Il ritorno degli Avantasia...e pensare che dovevano essere solo un progetto tra amici destinato a chiudersi dopo le due The Metal Opera di inizio millennio...fortunatamente non è stato così ed eccoci qui dunque ad ascoltare quello che personalmente ritengo e valuto come il disco migliore della band del folletto Tobias Sammet post Metal opera. Già intrigante fu la scelta dei guests, dalla presenza divina di Michi Kiske ai sempreverdi Biff Byford e Bob Catley, alla vera sorpresona Joe Lynn Turner al mai troppo valutato Ronnie Atkins e naturalmente al musicista con la M maiuscola, grassetta e di un bel carattere e non certo un "Arial" qualunque Arjen Lucassen...tanta roba direi. Un inizio con i fiocchi, la traccia iniziale Specters è la classica traccia che Tobi usa come intro: graffiante ma melodica, incisiva ma zuccherinosa: da qui si può capire cosa ci si può aspettare da questo concept album sul tempo (tra l'altro, davvero bella la storia, forse il buon Sammet ha visto il film In time e ha preso ispirazione? Comunque davvero avvincente, bravissimo anche il questo). Secondo brano e primo capolavoro: The Watchmakers’ Dream ci presenta un super lavoro di Turner al microfono e una sezione strumentale da sballo con Arjen che sa fare il suo e ci mette anche quel qualcosa in più. Black Orchid con la presenza della DFB è pomposa, operistica, accattivante soprattutto musicalmente ma la prestazione di Biff la impreziosisce e il refrain è irresistibile! Ecco poi il brano classico che non poteva mancare, un brano che esce direttamente da Metal Opera I / II e quindi da Keeper of the 7 keys e guarda a caso c'è l'ugola d'oro Mr. Michael Kiske che non canta ma INcanta...imbarazzante purtroppo il confronto tra ciò che fa Kiske nelle strofe / bridge / refrain e quello che fa Sammet nella sua strofa / bridge. Dopo il classico ecco la canzone che non t'aspetti: un brano pop rock con la bella Cloudy Yang a duettare con un Sammet molto più a suo agio vocalmente in questa composizione piuttosto che nella precedente ma pur sempre un brano pop è e quindi come sorvolai quando ascoltai Carry me over o Lost in space eccomi qui a sorvolare su un brano si carino ed apprezzabile ma pur sempre pop. Finalmente la prima suite in pieno stile Avantasia: The mystery of time è bella ma direi la bella incompiuta, avrebbe le potenzialità della traccia top del disco ma risulta troppo lunga e forzata, 3/4 minuti in meno e il tutto ne avrebbe giovato. Anche qui si può sentire incantare Kiske nel refrain finale (forse la parte migliore del brano) e l'ottimo Turner in un brano che ha un refrain stupendo. Invoke The Machine è veramente bella, un macigno melodico con un Atkins sugli scudi, questo poteva essere il classico brano con Lande alla voce (eh si, io sono tra quelli che era un pò stufo di sentirlo con quella frequenza in quasi tutti i brani e certamente sono felice che la scelta delle voci sia andata altrove in questo disco) a Ronnie non fa certo rimpiangere la presenza di nessuno risultando graffiante e potente in uno dei brani migliori del lotto. What's left on me non mi fa impazzire, classica ballad scopower (capito che intendo?) ma vedo Martin un pò sprecato per questo brano, avrei usato la voce del Mr.Big per altro. Dweller in a Dream ci ripropone il duo Kiske - Sammet e anche se la canzone non è all'altezza delle traccia 4 anche qui si può ammirare come il tempo non abbia scalfito l'ugola della zucca d'Amburgo, forse The mystery of time potrebbe avere un'interpretazione nascsta proprio su quello che fu il biondo cantante degli Helloween dell'era Keeper. Si finisce così con The Great Mystery: finale azzeccato dierei, colossal track con gli straordinari Bob Catley, Joe Lynn Turner e Biff Byford ma anche qui come nella traccia 6 l'eccessiva durata della canzone al posto di essere valore aggiunto è valore tolto, un peccato. In conclusione direi che non ascoltavo un disco così bello a firma Avantasia dal 2002), un disco che racchiude tutti gli steriotipi della musica degli Avantasia nel bene e nel male, un disco fresco che ha delle tracce di livello assoluto (tutte tranne le due colossal track) ma anche dei alcuni cali (per me Sleepwalking e What's left of me) e qualcosa che poteva esser fatto meglio (proprio le due tracce più lunghe). Da amante del power consiglio questo disco a tutti coloro che apprezzano questo genere perchè dischi così ne escono veramente pochi, un livello assoluto che tocca il 90 come valutazione, sezioni strumentali da brividi, sezioni vocali da applausi, storia avvincente e produzione fantastica. Che si vuole di più? Si, forse che Tobias non avesse scritto la traccia pop ma ne avesse messa un'altra power speed...ma si sa, non si può voler tutto no? Voto 91, GRANDE HELLFIRE TOBI!!!
INFORMAZIONI
2013
Nuclear Blast Records
Power
Tracklist
01. Spectres
02. The Watchmakers' Dream
03. Black Orchid
04. Where Clock Hands Freeze
05. Sleepwalking
06. Savior In The Clockwork
07. Invoke The Machine
08. What's Left Of Me
09. Dweller In A Dream
10. The Great Mystery
Line Up
Tobias Sammet (Voce, Basso)
Sascha Paeth (Chitarra)
Russell Gilbrook (Batteria)
Miro Rodenberg (Tastiere)

GUESTS
Joe Lynn Turner (Voce su Tracce 1, 2, 6, 10)
Biff Byford (Voce su Tracce 3, 6 e 10)
Michael Kiske (Voce su Tracce 4, 6 e 9)
Cloudy Yang (Voce su Traccia 5)
Ronnie Atkins (Voce su Traccia 7)
Eric Martin (Voce su Traccia 8)
Bob Catley (Voce su Traccia 10)
Arjen Lucassen (Chitarra su Traccia 2)
Bruce Kulick (Chitarra su Tracce 3, 6 e 10)
Oliver Hartmann (Chitarra su Tracce 4, 7 e 9)
 
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