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07/02/25
𝗪𝗘 𝗙𝗨𝗖𝗞𝗜𝗡\' 𝗚𝗥𝗔𝗩𝗘 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗬 (day 1)
SLAUGHTER CLUB, VIA ANGELO TAGLIABUE 4 - PADERNO DUGNANO (MI)
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Deicide - In Torment In Hell
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( 7803 letture )
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Non credo ci sia bisogno di presentare i floridiani Deicide, che con i loro primi album hanno meritatamente scritto la storia del death metal americano dei primi anni 90. La loro carriera è quindi proseguita, purtroppo, in calo lento ma inesorabile fino a Serpents Of The Light, dopo di che, l'abisso. Il seguente Insineratehymn, con tutta la buona volontà del fan appassionato, si salvava proprio per il rotto della cuffia, ma è a questo In Torment In Hell, giunto ad un solo anno di distanza e che ho scelto masochisticamente di rispolverare, che spetta indubbiamente la medaglia di gradino più basso della carriera di Benton e amici.
L'intero lavoro si basa su un songwriting stanco e poco ispirato, in grado di produrre riff scontati e per niente originali, capaci solo di scimmiottare (male) quanto la band aveva già detto e fatto in passato. Per dare una vaga parvenza di originalità all'ennesima ribollita della stessa sbobba, i nostri decidono poi di puntare ancora più pesantemente su quei rallentamenti che già avevano rovinato Insineratehymn. A questo si aggiunga la prova ben poco brillante di Benton dietro al microfono, probabilmente la peggiore della sua intera carriera, e un Asheim che mai avevamo visto così stanco e svogliato. Insomma, quel poco che si salva (Christ Don't Care e Vengeance Will Be Mine sono forse le uniche tracce che ricordo con piacere) è solo il ricordo sbiadito di ciò che è stato, per un album che riascolto raramente e, lo ammetto, solo per il nome stampato in copertina. Si va sul classico, ovviamente, nel comparto lirico, in cui Benton dimostra da una parte di essere assolutamente "fedele alla linea" e dall'altra di non essere in grado di rinnovarsi nel momento in cui l'iconoclastia e l'anticristianesimo delle origini cominciano a mostrare la corda e ad apparire più un abusato artificio stilistico che una sincera dichiarazione di ribellione.
La stessa Roadrunner, che silurerà i nostri proprio dopo questo fiasco, non pare aver voluto investire più di tanto nella sesta release dei Deicide. La produzione è scarna, essenziale e non particolarmente curata, l'intero album è stato interamente registrato in 4 giorni (i Morrisound costano, eh?) e prodotto dalla band stessa. Persino l'artwork è realizzato in economia, e tutte le immagini dello scarno booklet (ma anche dell'inlay) non sono altro che particolari estrapolati dall'immagine di copertina.
Insomma, un lavoro fatto di fretta e con un risultato alquanto misero, un album raffazzonato, esattamente ciò di cui i Deicide NON avevano bisogno a quel punto della loro carriera. Per fortuna la Earache si occuperà di rilanciare la band, che troverà poi nella Century Media una label disposta a scommettere di nuovo su di loro.
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Non c\'è molto da dire... insieme a precedente, è il loro disco peggiore. Ogni volta che lo ascolto, mi passa via senza lasciarmi quasi nulla. Un album che praticamente non decolla mai, dove si sente benissimo che è stato fatto in fretta e furia giusto per chiudere il contratto con la Roadrunner. Se ci si mette anche il fatto che in quel periodo i contrasti tra Benton e i fratelli Hoffman stavano iniziando a divampare sempre più, il gioco è fatto. Praticamente per ogni pezzo buttavano giù i primi riff che gli venivano in mente, a volta pure senza capo nè coda e con una produzione un pò fiacca. Alcune canzoni son pure belle (\"Vengeance Will Be Mine\", \"Child Of God\"), altre appena carine (\"Worry In The House Of Thieves\", la title track( il resto scorre via nell\'anonimato più assoluto. (senza contare l\'ultimo brano, per me davvero insignificante). Buco nell\'acqua, ma si rifaranno con i successivi. |
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minchia che cagata di album. che delusione, soprattutto per chi ha vissuto in diretta i primi 3 album.... rispolvero con orgoglio la mia tshirt Trifixion... |
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I capolavori indiscussi sono Deicide e Legion ,infatti secondo me Legion,Cross the stix e tomb of the mutilated sono i tre album piu' brutali del 92 ,Tomb O.T.M il mio preferito "essendo un brutallaro...."ma questo album pur non essendo un grande fan dei Deicide lo apprezzo,i difetti ci sono ,ma l'album suona semplice e parecchio pesante , personalmente nel death metal e nel brutal death non cerco sempre i virtuosismi,a volte mi accontento di poco pur che ascolto qualcosa di estremo death ,infatti ascolto spesso e volentieri anche i Mortician ,grandi....semplici e devastanti,
PS ,ho anche la maglia di questo album ed e' molto bella, non comprerei mai maglie dei deicide con cristi raffigurati,forse un giorno mi comprero' la maglia del loro primo omonimo album |
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Il piu brutto della loro lunga discografia ma la sufficienza la merita! Voto 65 ci son buone canzoni mancan le hit ma per resto solito solido album deicide! |
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Punto basso della carriera. Voto insufficiente meritatissimo! |
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è la vigilia.. sto digerendo il primo.... la pancia tira e moscardini danno bruciare la lingua... ma non posso non scrivere su questo disco..un gruppo che;aldila di ogni aspetto musicale mi rimarra sempre nel cuore..vorrei dire che ho l'intera discografia originale... ma non posso..questo mqnca..gia quando acquistai insenerrr... mi venne male.. questo proprio...voglio vederlo come una jam session malriuscita...alessio..ottima descrizione..hai avuto fegato!eheheh |
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fa cagare tutti ma media voto 80...altri buoni dischi hanno medie molto ma molto più basse.. mah... |
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Grazie a te, per lo scambio e per aver colto esattamente il punto fondamentale di tutto quello che facciamo con Metallized. Buona feste e auguri a tutti. Anche ai Deicide |
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Sì, in effetti ci può stare. Anche condividere i passi falsi in fondo è diffondere la cultura. Grazie Lizard, Buone Feste a Metallized |
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Mi sono perso un "perché" e un "con". Pardon. |
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Nella mia esperienza di ascoltatore, uno dei piaceri più grandi consiste proprio nell'andare a riscoprire album che un tempo non riuscivo a penetrare, che non avevo capito o che proprio non mi erano piaciuti in assoluto, per vedere se con occhi e orecchie diversi, dati dal tempo, qualcosa era cambiato. Perché non dare l'occasione anche a dischi considerati brutti dai più? In ogni caso, la rubrica si chiama Rispolverati proprio al suo interno si possono trovare album classici, come dischi che semplicemente da tempo non ascoltavamo più e che decidiamo di recuperare dall'oblio del tempo. In questo caso poi si parla di un gruppo importante, per il quale anche nel caso di album oggettivamente brutti può valere la pena riprendere il discorso anche i lettori. Chissà mai che non venga fuori qualcosa di diverso o qualche spunto interessante anche da un disco brutto? Il piacere di parlare con tutti di una passione comune sta anche in questo |
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Rispolverare mi da l'idea di qualcosa che si fa con piacere e magari far fare una piacevole scoperta a chi non conosce l'album. Rispolverare solo per demolire? |
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E perché mai amico Ovest? |
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Non conosco il disco e poco il gruppo. Ma perchè Rispolverare un disco così? Non sarebbe meglio ricordare solo buoni dischi? Saluti |
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A me è piaciuto solo once upon.....Fila dall'inizio alla fine senza annoiare. |
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Lo ammetto: ho votato 99 per fare lo scemo!!! XD Però di solito voto seriamente, dai, questo concedetemelo |
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I soliti "trolloni" che votano in maniera opposta alla rece. Che divertimento. |
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Madò che chiavica |
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Uno dei peggiori dischi che io abbia mai sentito, se non IL peggiore, in campo death. |
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Questo è il più bel disco della storia del rock. |
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Mai sentito,ora però sono curioso di farmi due risate. |
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Madò quanto fa schifo... |
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Disco penoso...45 giusto perchè manca poco al Natale e siamo tutti più buoni. |
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Concordo con Undercover. 40/100 ad essere molto generosi. |
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Avrei puntato su un 30... scandaloso per non dire osceno proprio. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. In Torment in Hell 2. Christ Don't Care 3. Vengeance Will Be Mine 4. Imminent Doom 5. Child of God 6. Let It Be Done 7. Worry in the House of Thieves 8. Lurking Among Us
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Line Up
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Glen Benton (Voce, Basso) Brian Hoffman (Chitarra) Eric Hoffman (Chitarra) Steve Asheim (Batteria)
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