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27/12/24
EDOARDO BENNATO
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE, SALA SANTA CECILIA - ROMA
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Qualcuno, ascoltando il nuovo e attesissimo album dei Witchcraft, si sarà sicuramente posto una domanda: perché Magnus Pelander ha deciso di rientrare ai box e di cambiare il motore della sua splendida creatura lanciata a tutta velocità verso il traguardo? Evidentemente al buon Magnus non piace ripetersi, non piace vincere con lo stesso assetto e, come affermato da lui stesso, forse si stava uscendo un po' fuori dai binari e dalla sua idea originaria di band. Il passaggio dagli esordi a The Alchemist, passando per l'omonimo secondo album, era stato importante, imponente, quasi netto nel suo modo di leggere la musica, divenuta ossessivamente madrigale, tratteggiata dal fascino arcano del folk, barocca e geniale. Ma se ci fermiamo a pensare, forse Magnus non ha tutti i torti, e anche se a un primo distratto ascolto sono rimasto quasi incredulo, devo dire che pian piano ho convenuto anch'io che, nonostante la mutazione, l'anima dei Witchcraft sia rimasta intatta; è pur vero che quell'intimo fascino arcaico è quasi del tutto mutato - ma attenzione, non svanito - lasciando spazio all'urgenza dei nostri di ricostruire un sound più heavy, fisico e tangibile, dove si rianima l'amore sabbatthiano e dove, nonostante un approccio più ''moderno'' in termini di produzione (complice, ahimè, mamma Nuclear) quella tipica carica vintage è rimasta comunque immutata.
Cinque anni ci sono voluto per sentire del nuovo materiale, e ben tre cambi di line up che non hanno sconvolto un processo compositivo sempre ben saldo nelle mani del mastermind Polander, il quale, anche se ha abbandonato la chitarra per dedicarsi anima e corpo al canto, ha comunque composto le nuove canzoni, alcune delle quali prima dei suddetti avvicendamenti in seno alla band. Una menzione particolare va ai testi, i quali - come sempre - risultano aperti all'interpretazione di chi ascolta, così come la copertina e il titolo dell'album che, a detta di Polander, non sono collegati fra loro, ma nascondono comunque un messaggio da decifrare.
Come vi accennavo poc'anzi, il suono di Legend è il più heavy che i nostri abbiano mai scritto, incentrato su dei riffoni che si abbeverano direttamente alle fonti sabbatthiane (Deconstruction), inzuppati di trame blues di zeppeliana memoria (il singolo It's Not Because of You, An Alternative to Freedom), il tutto mischiato a componenti gotiche e reminiscenze folk che fanno capolino qua e là (White Light Suicide e la stupenda ballata tribale Dystopia). Ma una menzione particolare va ai dodici minuti finali di Dead End, un saliscendi di pieni e di vuoti difficili da descrivere a parole, di altalene in chiaroscuro da brividi lungo la schiena, di lunghi silenzi avvolti da quell'arcano fascino che magnetico si ciba di ogni cosa gli passi dinanzi; le linee vocali solcano onde altissime e si tuffano in un rancore mai sentito prima, dov'è il buio a nascondere ogni cosa, e dove la tempesta si alza e il cielo tuona il suo dolore in piogge torrenziali, lascive in alcuni passaggi e assolutamente distruttive in altri. La fine sembrava vicina viste le premesse, ma i nostri ancora una volta, sono stati capaci di una rinascita fisica e spirituale che li ha portati a comporre un album diverso si, ma bellissimo, e soprattutto Witchcraft al 100%.
Legend è il ritorno di coloro che hanno riportato in auge un genere sepolto negli abissi, i padrini del neo doom, di quella nuova attitudine vintage di fare musica. Il ritorno dei rockers svedesi, il ritorno degli dei...
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mi piace questo album. lo ascolto sempre volentieri.. bella recensione. per il voto al disco direi un 78. |
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praticamente un altro gruppo, e mestamente inutile direi. |
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Band di grande classe... non ce ne sono molte in giro di questa levatura. Album che ascolto dalla sua uscita... ribadisco ancora l'ottima qualità del lavoro, veramente!! Spero che questi un giorno diventino popolari come i Black Sabbath e facciano i sold-out negli stadi, lo meritano! |
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A distanza di qualche mese riconfermo che si tratta di un gran disco e che la produzione calza a pennello. [provocazione] fosse uscito per una label minore, ora ne canteremmo le lodi all'unisono [/provocazione] |
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Ottimo album , prodotto , suonato e cantato veramente bene . |
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I primi due platter gli adoro...il terzo mi risultava un pò ostico..quando avrò un pò di tempo vedrò di dare un ascolto per benino anche aquesto.. |
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Non so Under, aspettiamo il prossimo album...in realtà si critica una band perchè si ammorbidisce troppo....i nuovi Witchcraft sono sicuramente più accessibili ma decisamente più duri, rispetto ai loro trascorsi....come dice Gabriele poi, l'album è davvero bello.... |
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Boh, più l'ascolto, più mi piace. E la produzione per quanto mi riguarda è perfetta. Non nego che la Nuclear Blast abbia influenze non proprio positive sulle produzioni di altre bands, una tra tutte quella degli Overkill di Ironboud ed Electic Age che non riesco proprio ad ascoltare a causa della maniera "plasticosa" e super-pompata nella quale suonano, ma in questo caso, secondo il mio modesto parere, il nuovo corso Witchcraft si fonde perfettamente con il modo in cui è reso il suono dell'album. |
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Emiliano io ho sempre il dubbio che una band una volta entrata in casa N.B. difenda le scelte altrui utilizzando la scusa della ricerca di un "filo logico" etc... etc... è una storia che sembra ripetersi negli anni e anni, io credo che gente come i Disharmonic Orchestra avrebbe da ridire in tal senso, però poi noi siamo "fan" è spesso diamo per buona tale visione, diciamo che stavolta voglio fare meno l'ingenuo di altre se così la posso spiegare. Mi ricorda la storia degli Hypocrisy con "Catch 22", loro sono cresciuti sotto N.B. e hanno pure un produttore come mastermind, mi spiegate come uscì quell'aborto prodotto di merda? Boh, tant'è però che la versione 2008 con una produzione rifatta ci consegna un disco decisamente valido. A quel tempo il signor Peter Tägtgren affermò che aveva bisogno di riportare la band sui giusti binari e bla bla bla... beh diametralmente opposti come stile, il risultato a mio modo di vedere non è molto differente. Comunque i Witchcraft più metal sono d'accordo e non, ci sono dei momenti in cui si sfiora il rock neanche "duro". Sulla sincerità del prodotto, mah, vedremo il prossimo e poi potrò tirare le mie personali somme, per ora di questo evito l'acquisto a meno che non lo trovi a 4 o 5 euro. |
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@ Diddi Verni....si tratta solo di un'urgenza fisiologica da parte di Pelander di recuperare le soronità degli esordi e di rileggerele in una chiave più dura, ha detta sua la band stava perdendo il filo logico della sua reale natura, la mentalità è la stessa a mio avviso, solo rielaborata in una forma più fisica e meno barocca del solito....una produzione diversa avrebbe unito maggiormente le due concezioni di musica della band e spaccato in maniera meno netta la critica ed il pubblico anche perchè come dici tu l'album merita davvero......ti quoto alla grande per l'ep di Pelander...davvero bellissimo anche per me... |
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Grazie per i consigli. |
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cmq freedom, si decisamente dovresti ascoltare i precedenti lavori e giacchè io ti consiglio anche l'ep solista dI Magnus Pelander chè è una piccola perla, almeno secondo il mio punto di vista |
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@Witchcraft: guarda per me è la produzione il problema maggiore, l'album lo sto comunque ascoltando perchè molti pezzi meritano però giuro ogni colpo di rullante è un pungo nello stomaco.. io sono favorevole alle evoluzioni o alle modifiche sul proprio stile ma a me sembra proprio un cambio di mentalità |
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si freedom gli altri sono profondamente diversi....ti consiglio di ascoltarli tutti, sono molto belli!!!! |
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C'è da dire che per quanto mi riguarda questo Legend è il mio primo approccio ai Witchcraft, forse per questo non mi sto lamentando come altri che li seguono da tempo. Ho dato un ascolto al disco omonimo e in effetti sembra proprio una band diversa, qui suonano molto "metal". Alla fine ritengo comunque giusto il voto della recensione. |
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@piggod, freedom e born too late... per quanto mi riguarda se il suono fosse stato un po più sporco il lavoro ne avrebbe ulteriormente giovato, come dice born non è una produzione ultra moderna in linea generale sia chiaro, è solamente moderna per i canoni dei Witchcraft a mio modestissimo parere!!!! che poi suoni alla grande come dici tu freedom ci stà ed hai anche ragione ma per come la vedo io suona sin troppo bene, poi il voto che ho dato all'album lo avete letto, la produzione di certo non ha scalfito il mio giudizio, ma se proprio vogliamo fare i pignoli è bene discuterne..... |
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Ma perché tutte queste critiche alla produzione? A me sembra che suoni alla grande. L'ho già ascoltato una decina di volte e posso tranquillamente dire che questo disco mi piace. Dystopia e Dead End sono bellissime. |
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l'appesantimento dei suoni ci sta..ma ovviamente la nuclear blast ha plastificato i suoni.spero che la nuclear blast esploda |
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@ certo, paragonarlo a Lunar Womb e a tutti gli altri lavori di wino ne esce con le ossa rotte Però il punto che volevo sottolineare è che questo tipo di produzione non sia affatto ultra-moderna, tutt'altro... |
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Ottima recensione. L'unica cosa che non condivido è il sospiro sulla produzione, a mio modesto avviso perfetta per questa nuova incarnazione dei Witchcraft. |
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Ottimo disco Hard-Heavy e basta! In questo disco infatti (e mi dispiace) non si sentono più sonorità Doom, Psychedelic Rock e Folk come nei precedenti lavori... questi sono altri Witchcraft... La Nuclear Blast non è la Rise Above... e si sente! Prima o poi ogni band si lava lo "sporco" di dosso per diventare più "gradevoli" alla vista di molti! Cazzo come sono profondo nei commenti! |
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@born_too_late che non a caso è il disco meno riuscito della storia di Wino non considerando l'ultimo Lillie: F-65 con i Saint Vitus ci sarà un motivo... (solo una battuta eh). |
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Più che quella dei Graveyard la produzione mi ricorda quella di The Church Within degli Obsessed. Nessuno scandalo per me, un lavoro godibilissimo. |
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Ascoltato solo una volta per il momento, so già che lo consumerò. Le atmosfere, il cantato, ma soprattutto il guitarwork, mi fanno impazzire. Se devo dirla tutta, a me piace tanto anche la produzione. Mi ricorda molto quella usata per i Graveyard di Hisingen Blues, che è uno dei miei album preferiti in assoluto. Anche se capisco il punto di vista di chi preferiva qualcosa di più sporco. |
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@SatanArgh e Diddi Verni.....gli altri due sono album diversi e quindi difficilmente paragonabili a questo, cmq il vostro punto di vista lo comprendo e la rispetto, quando ci sono degli strappi così netti con il passato ci sono anche tante critiche nel mezzo....è una questione di gusti ragazzi |
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disco discreto, nulla di più. se questo prende 85 i dischi precedenti dovrebbero prendere tipo 120 |
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straquoto undercover nel commento numero n°3 è innegabile che sia un buon lavoro, ma se fosse stato il loro primo disco credo che difficilmente li avrei seguiti per 4 album , sarà pure rimasta la loro anima ma le atmosfere che creavano e che mi hanno catturato per me sono totalmente svanite ... per è un lavoro (l'ennesimo) mutilato dalla nuclear blast |
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Non conosco gli album precedenti (rimedierò) ma questo mi sembra buono ad un primo ascolto... |
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ahahaha hai ragione Flag, come darti torto |
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A me sta piacendo, sono diventati più fruibili, ok, ma hanno mantenuto la loro anima, senza sputtanarsi come i Baroness, quelli si che inseguono solo il "Rock radiofonico" mascherato da intellettualismo. "Legend" è un album di clase, e in più mi hanno dedicato la seconda traccia |
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Concordo ottima band,ottimo disco!Gli Orchid?mi piacciono,però sono veramente tanto tanto tanto Black Sabbath.......Capisco l'innegabile influenza,ma questo è plagio! |
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Hanno ripulito i Nirvana, i Soundgarden et etc... e quindi vuoi che una Etichetta diciamo meno "indie" ma un po' più commerciale per quanto riguarda la diffusuone di heavy metal non ripulisca anche i Witchcraft??? E' normale... tutte le band che hanno un po' di successo poi ne raggiungono ancor di più diventando più "easy", più commerciali... più orecchiabili. Comunque l'album è ottimo... e Pelander canta da Dio... spero in altri album come questo o come i precedenti! Lunga vita ai mitici WITCHCRAFT... Dimenticavo gli ORCHID da voi citati sono OTTIMI!! |
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ahahahaha speriamo....... |
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Oh, incrociamo tutto quello che c'è da incrociare e speriamo che Cthulhu ce la mandi bona. |
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si anche per me è diventata 1 abitudine purtroppo.....ho fatto un eccezzione solo per i Witchcraft ed i Graveyard...cmq a me è piaciuto molto Heretic, le altre due tracce discrete e nulla più...speriamo bene... |
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Si ho ascoltato "Heretic" e siamo su livelli più che accettabili, attendo il full nuovo per decidere se essere contento dei ragazzi o continuare imperterrito a bestemmiare contro la Nuclear, la seconda ormai è diventato quasi un rito propiziatorio. |
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No Under ma scherzi?io non discutevo sul fatto che a te non è piaciuto come sia piaciuto a me, ci mancherebbe, volevo solo dirti quello che mi ha convinto ad andare su questa direzione visto che entrambi, dai commenti sul singolo eravamo partiti dallo stesso punto di vista....non so, io non guardo mai se una band è debuttante o meno, se lo merita, lo merita e basta, quello che si trova attorno ad una band o ad un'album è sicuramente importante ai fini della valutazione, ma non fondamentale, la musica è l'unica cosa che conta alla fine...ah comunque ce l'abbiamo fatta ad avere un album su cui discutere, abbiamo sempre o quasi gli stessi gusti ahahahahaha comunque è sicuramente un lavoro che spaccherà fans e critica, ne sono sicuro, la linea fra il paradiso e l'inferno è molto sottile in questo caso....io ho scelto il paradiso e tu una sorta di purgatorio a quanto pare .....sul tuo discorso sulla nuclear blast ti do pienamente ragione, speriamo non ci rovinino gli Orchid!!!!! hai ascoltato il nuovo singolo Heretic? |
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Emiliano ma io non discuto sul voto, poi proprio con te ste paranoie non mi passano manco per la testa, io l'ho ascoltato e riascoltato, ma niente, è come se fossimo distanti proprio, è lo stesso discorso che ho tirato su per i My Sleeping Karma, suoni un certo stile, necessiti di persone che comprendano la tua arte, è innegabile che il mestiere e le qualità siano quelle dei Witchcraft ma non ci sento anima anche perché viene ammazzata da quel suono pulito. Sai che non lo so, il discorso della prima uscita con un voto così per un disco simile? Lo sai che il genere è pieno di grandi uscite, con la concorrenza che c'è oggi dare 80 a una prima uscita deve fare un bel botto e questo per me non lo sarebbe stato di certo... comunque sono sicuro che a chi ama uno stile più "easy" perché parliamoci chiaro è anche molto più fruibile, ci sono un paio di pezzi che uno che ascolta normalissimo "rock radiofonico" riuscirebbe a calarseli con la differenza che non fanno cagare quanto il 90% di quelle produzioni, possa piacere, io continuo a dire che N.B. e chi lavora nella stessa direzione fa solo danni all'arte e con questo disco ho avuto purtroppo l'ennesima conferma. |
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Lo immaginavo non ti fosse piaciuto, l'avevo capito dai commenti sul singolo, ti dico però che avevo avuto la tua stessa impressione in quell'occasione e che ero quasi stizzito per quello che avevo sentito, ma pian piano mi sono gettato in questo lavoro e dopo all'incirca una ventina di ascolti mi sono lasciato definitivamente andare....l'ho scritto, la nuclear diciamo che ha fatto di tutto per renderlo più moderno ed appetibile, ripulendo e non poco il suono, ma alla fine l'anima dei Witchcraft c'è sempre, solo proposta in altre forme, mutevoli e per questo difficilmente rintracciabili, ma fidati molte persone avrebbero dato un 80 pieno e ad occhi chiusi se questo era l'album di una nuova band e non fosse uscito per nuclear blast. |
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Stavolta non sono d'accordo, il disco è caruccio ma poca cosa per quello che sono i Witchcraft, non mi piacciono i ritornelli, l'impostazione della voce mi attira poco e soprattutto "vintage"? A me sembra anche fin troppo moderno, è come se a una pornostar di L.A. avessero rifatto le tette male e le volesse far passare per naturali... non mi quadra per nulla. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Deconstruction 2. Flag of Fate 3. It's Not Because of You 4. An Alternative to Freedom 5. Ghosts House 6. White Light Suicide 7. Democracy 8. Dystopia 9. Dead End
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Line Up
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Magnus Pelander (vocals) Simon Solomon (guitar) Tom Jondelius (guitar) Ola Henriksson (bass) Oscar Johansson (drums)
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RECENSIONI |
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