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Kreator - Cause For Conflict
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Pensi ai Kreator e ti tranquillizzi subito, sai che non resterai deluso e anche questa volta potrai goderti una scarica di thrash furioso e martellante. Ad un certo punto, tuttavia, ti assale un dubbio: non sarà mica un album degli anni '90, vero? E invece sì, caro amico thrasher, preparati a sperimentalismi, innovazioni ed avvicinamenti ad altri generi solitamente a te non proprio graditi. Torniamo seri. Siamo nel 1995, ovvero a metà del decennio più buio per la scena metal mondiale ed in primis di quella thrash: i Metallica arrancano paurosamente e sfornano, oltre al Black Album, il mediocre Load ed il pessimo ReLoad, gli Slayer incidono addirittura un album di cover hardcore (Undisputed Attitude), gli Anthrax praticamente si eclissano, i Megadeth vivono sull’onda di Rust In Peace, i soli Pantera spopolano, ma ci sarebbe da fare tutto un discorso su quanto la loro proposta groove fosse assimilabile al thrash delle altre band. Ed i Kreator? Ebbene, anche il gruppo di Essen non riuscì a confermare i successi ottantiani, virando, a partire da Renewal (1992), verso delle sperimentazioni che culminarono nel discusso Endorama (1999).
Cause for Conflict si inserisce in questo quartetto di transizione -completato da Outcast- ed è caratterizzato da un sound molto particolare: vengono in parte abbandonate le atmosfere cupe del predecessore, vi sono influenze industrial e groove, viene dato grande risalto alla sezione ritmica (in particolare al basso di Christian Giesler) e mancano quegli assolo al fulmicotone tipici del genere. I testi sono critici come non mai nei confronti della società e delle sue istituzioni antiliberali, forse frutto di un momento storico di certo non facile per una Germania da poco riunificata. L’opener Prevail e Chatolics Despot (spietata nei confronti della Chiesa) non sono certo dei pezzi old-school come quelli che ritroveremo a partire dal 2001 con Violent Revolution, tuttavia costituiscono una buona sintesi tra lo sperimentalismo novantiano ed i canoni che la band aveva seguito nel decennio precedente. Progressive Proletarians è caratterizzata da numerosi cambi di tempo e da una grande prestazione alle pelli di Joe Cangelosi (ex Whiplash), mentre Crisis of Disorder vede delle chiare influenze dei Pantera, specie per quanto riguarda le chitarre. Hate Inside Your Head non è altro che un filler, un brano privo di spunti interessanti, al contrario di Bomb Threat, dove Petrozza ci urla in faccia tutta la sua rabbia verso questa società. Men Without God e Lost riprendono le caratteristiche dei primi due pezzi, risultando magari adatti anche ai thrasher più oltranzisti, anche grazie ad una maggiore velocità di esecuzione: probabilmente i due episodi più vicini alla produzione ottantiana del gruppo. Dogmatic è un’altra traccia di livello mediocre, Sculpture of Regret è decisamente interessante perché anticipa le peculiarità del successivo Outcast, nel quale i Kreator percorrono una strada definibile come dark e quasi “mistica”. Celestial Deliverance ed Isolation vanno invece a ritroso, riprendendo le atmosfere cupe e gli sperimentalismi di Renewal. In mezzo a queste due, ecco la bonus track State Oppression (cover degli italiani Raw Power), il momento più violento e brutale dell’intera release.
Tirando le somme, Cause for Conflict è sicuramente un album difficile da comprendere ed analizzare in maniera limpida, poiché non abbiamo a che fare con i Kreator tout court, ma con la loro versione novantiana, piena di spunti diversi e non sempre così piacevoli. Il risultato finale è comunque un disco gradevole, seppur lontano dai capolavori della band.
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@diego meno male che non sono l\'unico a pensarlo |
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Album enorme reso stupendo dalla prova del nuovo batterista. Se la gioca con Divine intervention degli Slayer |
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Adoro questo album così come outcast e renewal. Una triade straordinaria per me |
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Lasciato da solo con "Blackfire", il Mille pensa di mettere 'in pratica' quello che da sempre è uno dei suoi generi preferiti: l'hardcore di matrice punk! E, quindi, giù a urlare su un bel tappeto ritmico steso da Joe Cangelosi e accompagnato dal basso corposo del neo acquisto "Speesy"! Insomma, un disco unico come tutti quelli "sperimentali" di quegli anni..in cui, se non fosse per le varie "Crisis of Disorder" - "Lost" - "Isolation" non si troverebbero appigli con gli altri del periodo! Comunque, alla fine, quello che rimane è un estremo disagio creato dagli assalti "stranianti" nascosti all'interno del disco. L'unica cosa chiara è che: non se ne esce 'belli freschi'! Ma, abbastanza provati da tutto quello che ci viene sparato in faccia..soprattutto, in chiusura! |
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Groove sta per ritmo, e veniva usato spesso negli anni 60/70 per indicare certa musica Soul e funky che aveva un bel tiro. Quindi in genere si usa la parola Groove quando ci sono dei pezzi che ti fanno venire voglia di muovere le gambe. Nel thrash gli stacchi mosh e i mid tempo hanno sempre avuto un gran bel groove. Ma in tutti i generi ci può essere del groove, basta saperlo mettere in musica. |
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Ancora con sto fatto che il groove è discutibile perché assimilabile al thrash? Il groove è thrash con parti più cadenziate, lente e stoppate. Non sono due sottogeneri diversi, il groove è un sottogenere del thrash e basta. |
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Questa rece mi era sfuggita..mi sembrava strano mancasse. Comunque, pertanto non lo ascolto veramente da troppo tempo questo album mi e' sempre piaciuto. Di certo non rientra tra i loro capolavori..ma resta cmq un signor album..Prevail..Progressive proletarians e Lost le mie preferite. Non so perche' a sensazione lo avvicinavo sempre a Divine intervention anche se i due album sono abbastanza diversi. Per me un 7,5 e' più che doveroso. |
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non male. pesantissimo. il 70 del recensore ci sta. refuso nella recensione. si parla del brano "demonic", in realtà è "dogmatic". |
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Quanto amo questa Band. Certo è un po' più sottotono rispetto ai primi capolavori o agli ultimi album (da Violent revolution in poi), ma è un album che non annoia per niente e anzi lo ascolto spesso volentieri ( Anche se ascolto più volentieriExtreme aggression o Terrible Certainity) |
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A me sembra così se poi non lo è non linciatemi per favore |
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Avete mai fatto caso che le linee vocali di Prevail da 2 : 27 fino a 2 : 42 sono identiche a quelle di Reborn degli Slayer da 0 : 24 a 0 : 40 |
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risentito x me il migliore dei Kreator anni 90 . Potenza , Rabbia, Una lineup da assalto x un grande album . La mossa di "mercato" Joe Cangelosi si è rivelata vincente . |
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Concordo con S.V. e rincaro la dose, secondo me è il miglior album dei Kreator, oltre alle ottime, violentissime canzoni troviamo una batteria finalmente tecnica, precisa e potente, su un altro pianeta rispetto al piattissimo Ventor. |
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concordo con S.V. Anche se il trio Violent Revolution, Enemy Of God, Hordes of Chaos non scherza affatto. |
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L'ultimo grande disco dei Kreator, e dico GRANDE non a caso. Violento, intenso, brutale, cupo. Cangelosi alla batteria spadroneggia e Mille sfoggia un rifferama killer per tutto il disco. Uno dei capitoli più belli e sottovalutati dei Kreator che secondo me le suona anche a certi dischi degli slayer...Pietra miliare! |
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Grandi Kreator...per come la penso io questo è un ottimo album...diverso ok dai loro classici ma non per questo non bello... al suo interno conserva belle mazzate anche lui che all'epoca mi esaltavano parecchio...Negli anni in cui tanti mostri sacri tirarono il freno a mano Mille e company avevano ancora una gran voglia di picchiare! Voto 85.. |
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Disco 'minore' nella discografia dei Kreator, non in senso assoluto. Io, come credo molti di voi, ho tutto dei Kreator, anche le cose non indispensabili come la raccolta Past Life Trauma, sarà un caso se in quel best of da 18 brani di Cause, Outcast e Endorama non c'è finito neanche un pezzo? Ripeto, disco piacevole, ma questa volta sono in linea con la recensione, voto compreso. |
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Ma porca logia, secondo me sto album è troppo caotico, pochi riffs interessanti tutto bordello e doppio pedale |
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ma scusa recensore il fatto che i slayer abbiano registrato un disco di cover punk sia una cosa orribile???? |
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Disco minore, disco trascurabile...Ma se solo Prevail è un calcio nei denti meritevole di oscar??? Vabbè de gustibus, ma non si può etichettare Cause for Conflict come un disco minore o trascurabile...Concordo quando qualcuno dice che nel '95 il grunge imperava ed aggiungerei un bel PURTROPPO. In un periodo musicale praticamente ridotto all'osso, in cui quella cosa inutile,sociopatica, psicolabile e drogata di Cobain veniva considerata come un artista, in cui le vere band, band storiche, erano ad un passo dalla fine, in cui un genere meraviglioso come il Thrash è arrivato quasi a sparire, dischi come Cause for conflict sono una manna...Un periodo di confusione, con i Metallica allo sbando,(anche se Load, pur non piacendomi,rimane comunque un album davvero ben fatto), i Megadeth abbastanza incerti, ed i soli Slayer a spaccare ancora le ossa con il meraviglioso Divine Intervention...Quando Exodus, Forbidden, Testament, si sempre cazzuti, ma con le azioni in netto calo, sembravano cercare la giusta via, ecco arrivare Cause for Conflict che ci dà i Kreator in ottima forma anche se leggermente diversi...Un disco feroce, suonato egregiamente e con classe da numeri uno...80 lo merita pienamente. |
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...disco minore? Va beh, de gustibus, però disco minore un cazzo, 'sto disco è un calcio in culo dall'inizio alla fine!!! 85 pieno pieno... |
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Disco tranquillamente trascurabile del combo tedesco. |
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Cavolo hai ragione vichingo! |
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Woah, qua si parla di tutto tranne che dei Kreator . Comunque proprio ora ho ascoltato Progressive Proletarians e devo dire che per me il disco merita un bel 85. |
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Mi dispiace ma l'unico che ho apprezzato è stato appunto Requiem for a Dream, il resto non mi dice niente. Sai quanti ce ne sono di sti registi sopravvalutati e di film strapompati dalla stampa? Rourke mi è piaciuto in Barfly... |
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Disco 'minore', piacevole, ma pure io non andrei oltre al 65-70. Freedom: Rourke è sottovalutato, The Wrestler è un filmone (performance da Oscar) e Aronofky è uno dei migliori registi della nuova generazione (Il Cigno Nero e Requiem for a Dream sono film difficili ma bellissimi). Resta solo la battuta fuori luogo. |
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@Thunder In The Sky: sono d'accordo per quanto riguarda l'importanza dei singoli album, ma alla lunga distanza i Kreator a mio avviso hanno dimostrato di saper portare meglio lo stendardo del Thrash, ancora nel 2012 partoriscono ottimi album e dal vivo sono sempre impeccabili |
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Anche meno..... |
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Stimo i Kreator ma i metallica sono un atro pianeta !!! e questo disco è da 70 . |
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Ma che c'entrano i Metallica?? E soprattutto che paragone può sussistere tra Kill em all e Cause for conflict, che appartengono a due periodi diversi? Boh... |
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Kill Em All è cento volte meglio !!! anche se più datato . |
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valereds: si si figurati...questo disco è veramente bestiale, su questo siamo d'accordo! |
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@ freedom: pace fatta ok? Parliamo di Cause...discone almeno siamo d'accordo? |
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..li vidi in questo tour e di spalla c'erano i Grip Inc. |
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Ma stiamo parlando dei Kreator o dei Nirvana e Metallica? Personalmente ho una sorta di venerazione nei confronti dei Kreator quindi anche se cause for conflict non raggiunge i suoi predecessori ha pero' un suo fascino una sua stranezza che lo fa' una delle migliori se non la migliore uscita thrash di quell' infausto periodo. Amen |
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Cobain era un grande artista e l'utilizzo dell'omosessualità come dispregiativo è, oltre che irrispettoso nei confronti di un musicista con fiocchi e controfiocchi, segno di un'imbarazzante grado di maturità. |
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Ma chissene di Cobain.... parlate dei Kreator, ostrega... |
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Miki Rourke è un pagliaccio, quel film fa schifo e chi ha scritto la battuta è un imbecille. Cobain era un grande, e il mondo gli andava dietro. |
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Voglio citare Miki Rourke nel The Wrestler quel "frocetto" di Kurt Cobain ha influenzato tutto ciò che era rock e metal. Nei metà anni '90 perfino i Megadeth erano "grunge" ... |
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@Freedom: in tal caso chiedo venia! L'utilizzo del plurale mi aveva tratto in inganno |
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Ma chissene di Load... |
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Infatti non mi riferivo a te fratello vichingo. |
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Suvvia Freedom, non mi sembra di aver spacciato il mio parere per verità assoluta. Ho anche scritto "a mio modesto parere"... più di così... |
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Ragazzi, non sono io l'unico al mondo a dire che Load è un bel disco, su questa stessa webzine non mi pare sia stato catalogato come "ciofeca", poi che un signor nessuno venga qui a scrivere "è una cacca, fa vomitare..." non è che abbia molta importanza. Cmq, continuate a parlare dei Kreator, lasciamo perdere Load. |
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Ci diamo una calmata, per favore? Grazie |
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Load è una ciofeca assurda ti piaccione le ciofeche? Problemi tuoi |
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Sinceramente Freedom a me Load non piace proprio per niente. Certamente migliore di quell'immondizia di St.Anger ma non mi piace, a mio modesto parere ovviamente . Comunque hai ragione, non è un disco thrash... |
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cmq questo disco parlando di cose serie è da 100! |
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Se a te fa schifo sono problemi tuoi, non significa che sia veramente così. Fa vomitare un cazzo... |
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" ma è una delle migliori produzioni dei Metallica post-black album, anzi, credo ad oggi LA migliore"...a freedom...penso il resto che schifo se Load che fa vomitare è la cosa migliore che hanno fatto dal black album in poi..ma dai... |
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Ma la finite di dire che Load è un disco mediocre? Non è un album thrash, non vuole esserlo, ma è una delle migliori produzioni dei Metallica post-black album, anzi, credo ad oggi LA migliore. |
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Boh, a me sto disco piace tantissimo, soprattutto, come ha già detto qualcuno, per via del drumming semplicemente devastante, e scusate se è poco... |
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Men Without God, Catholics despot, Dogmatic... il disco ha diversi assi nella manica. Hanno fatto sicuramente di meglio ma a me questo disco piace moltissimo. Ma sono molto di parte, lo ammetto, dei Kreator io non butto via proprio niente |
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Che dire degli anni '90 dei Kreator... "Renewal" è un gran bel disco, sperimentale, disturbante e distorto; mi piace abbastanza pure "Endorama" anche se è molto disomogeneo (ottimi pezzi mischiati a troppi fillers); "Endorama" è l'unico passo falso del gruppo... arriviamo infine a "Cause for Conflict", un disco che ho rivalutato, per combinazione, da poco più di un mese: una volta l'avrei bocciato su due piedi, ma l'ho riascoltato per bene di recente e ho trovato del buono anche in questo disco: "Catholics Despot ", "Bomb Threat ", "State Oppression" sono ottimi pezzi, che purtroppo convivono con episodi meno riusciti e persino noiosi. Belli i testi. In definitiva un disco sufficiente / discreto, da 68/100, ma rimane comunque molto interessante e stuzzicante, so di molta gente che preferisce il periodo sperimentale dei Kreator rispetto al periodo Thrash più ortodosso... Vabbè, date un ascolto e decidete. |
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lo so che dovrei rispolverarmi i dischi dei 90s dei Kreator, ma in passato il dopo coma of souls lo vissi troppo male per poter dare un giudizio obiettivo... |
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mi piace per un motivo non banale il drumming di Joe Cangelosi è semplicemente devastante. |
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Beh, han fatto roba migliore.... |
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Bel disco, sempre piaciuto, in quegli anni lì usciva tanta roba considerata da molti "innovativa" (mo per piaser), ricordo anche un giornalaio, ehm giornalista che disse riguardo ad un disco dei Sodom, che il thrash era finito da 5 o 6 anni....mmmhhh, va beh (un attimo e sono sciubito da lei...) da avere anche per conoscere quella grande band nostrana coverizzata dai Kreator in questo disco, ovvio, il pezzo è State oppression dei Raw Power. |
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