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Napalm Death - Utilitarian
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“Quid novi”.
La longevità sta diventando il principale motore che ancora tiene in piedi la baracca. Ad analizzare bene lo stato del metal a tutto tondo, la conseguente ripartizione in stili, generi, sottogeneri e sottobicchieri compresi, le fondamenta sono rette sempre dai soliti gruppi. Tanto nel thrash o nell’heavy, quanto nel death, nel grind o nel black a farla da padrone rimangono i numi tutelari. Tutto ciò non perché manchino realtà degne di menzione tra le nuove leve, ma più che altro per l’affezione che lega costantemente anche gli ascoltatori più giovani ai nomi storici. Sono spesso loro che -numeri alla mano- garantiscono dati di vendita soddisfacenti, sia di dischi che di ingressi ai concerti. Non sempre la qualità della proposta va di pari passo al successo, e a volte capita di criticare aspramente l’ennesimo comeback. Se ne sono lette e sentite di tutti i colori (e odori, oserei dire). Dalle critiche più dure e a tratti eccessive, a quelle più colorite e sarcastiche. E’ bene sottolineare come spesso tali sfoghi siano giustificati dalla pervicacia -e dall’interesse sfacciatamente commerciale- con cui determinati ensemble vengono tenuti in vita. Oltrepassando qualsiasi parallelismo con temi ben più seri quali eutanasia e demenza senile, è bene chiarire che ognuno ha la facoltà di decidere quando e come appendere strumenti e microfono al chiodo. Per il sottoscritto, però, molti dei gruppi in attività da tanti anni dovrebbero decidere in tal senso, evitando figure marroni e critiche funeste. I Napalm Death, invece, possono e devono andare avanti.
Il pippone sovrastante sarà lungo da leggere ma è un incipit necessario per individuare il discrimine tra la band storica di cui si parla e troppe altre, altrettanto o più importanti, ormai ridotte a recitare la propria parodia. Quella diversificazione -leggasi attitudine costante- è per me una delle ragioni dell’ennesima ottima uscita targata Napalm Death, a differenza di altri ritorni di tutt’altro livello qualitativo.
Chi sono i Napalm Death? Alcuni (ex) ragazzi che molti anni fa hanno deciso di ricamare una proposta musicale differente dal resto. Nel frattempo cosa sono diventati? Ex ragazzi che continuano a proporre il proprio sound. Ne più ne meno. Di solito vanno ancora in tour col furgone, se li avvicini e gli domandi qualcosa -udite udite- ti rispondono, sono umili e sul palco professionali. Barney ha concesso qualcosa al cambiamento; si è tagliato i capelli. Il signor Embury no, è sempre lui, con quel cespuglio sulla capoccia, nonostante sia pettinato con una riga in mezzo ormai larga come un campo da calcio. Strada facendo si è passati dal grind duro e crudo delle origini, alle divagazioni hardcore, quindi alle parentesi death, per poi tornare al grindcore. Nel frattempo sono passati molti anni, e i nostri anarcho-grinders sono riusciti a campare di musica, sudandosi la pagnotta disco dopo disco, concerto dopo concerto. Da casello a casello, senza mai diventare ricchi ma facendosi conoscere ovunque.
Per tutti i motivi elencati sopra, quando sta per uscire un disco dei Napalm Death io rimango ottimista. Poi lo ascolto e ho le conferme che speravo.
Utilitarian si apre con l’ ottimo intro Circumspect (ebbene sì, anche un intro può essere realizzato per bene), seguito da Errors In The Signals, ed è già piacere. La canzone si allarga su tutta la discografia targata Napalm Death: accelerazioni fulminanti, frenate improvvise e sporadici blastbeats. Fin qui tutto bene ma anche ampiamente prevedibile. La sorpresa arriva con Everyday Pox e la schizofrenia di cui è ammantata. La traccia gode della partecipazione di John Zorn, il cui nome sarebbe già di per sé sufficiente a far drizzare peli su teste glabre. Immaginatelo col sax in una canzone grind. Dopo una canonica Protection Racket che conferma ancora una volta i nostri inglesi sul podio del grindcore mondiale, ecco la seconda sorpresa, The Wolf I Feed. La canzone, per la band, è una sorta di reinvenzione in chiave “post-qualsiasi-cosa”. Niente che strizzi l’occhio alla bieca melodia, eppure il ritornello pulito è quasi un inedito per il gruppo e richiama al sound dei Fear Factory. Il clamore non finisce qui. Dopo una classica bordata sonica quale è Quarantined, ecco un nuovo stravolgimento, Fall On Their Swords. Il primo minuto scorre liscio (si fa per dire), poi tutto diventa tetro con tanto di vocione -più o meno- baritonale del reinventato Barney. Tranquilli, la traccia non sfocia nel “post-cyber-punk-electro-che-stai-a-fa”, ma torna sui binari consoni al genere. Personalmente lo ritengo un esperimento riuscito. Siamo solo alla prima metà di Utilitarian ed io posso già ritenermi soddisfatto. La seconda parte scorre su linee maggiormente prevedibili per chi conosce la carriera dei Napalm Death. I sussulti non mancano, anzi si pesta con una sequenza straordinaria, e coloro i quali sono fruitori del grindcore non potranno che goderne.
Io preferisco la prima parte dell’album, perché è in essa che ho percepito un tentativo di evoluzione da parte di Embury e soci, quasi fosse sintomatico della voglia di rimescolare le carte in gioco. I Napalm Death ogni tanto cercano di proporre questo tipo di operazioni. In passato hanno virato verso l’hardcore, poi verso il death, anche se la base a cui arginare il suono è sempre rimasta solida. Anche ora c’è una novità, e nonostante tutto ciò non significhi automaticamente rivoluzione è pur sempre un “quid novi”. Di questi tempi non è poco.
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VOTO LETTORI
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75.36 su 101 voti [
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No Apex predator non È affatto meglio. Questo Utilitarian inaugura un nuovo corso per i Napalm death. Torna l\'HC prepotentemente nel loro sound, torna l\'industrial, il noise, e una certa vena progressiva sperimentale che non li abbandonerà piu. Il fatto è che ora riescono a domare qualsiasi influenza e tutto ciò che propongono sa di Napalm death al 100%, nonostante queste siano musicalmente parlando ben lontane .
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Aper- predator è ancora meglio.... |
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Porca puttana merda! Ma che cazzo è 'sto album? Fa apparire una mazzata come Smear Campaign come un album tranquillo! Selvaggio allo stato puro! Gran lavoro veramente |
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Album spettacolare, preso così per sport ci sono rimasto male! Non ci sono pezzi sottotono, la mia preferità è Blank Look about Face. @Razor sei sicuro che sia proprio Bell? A me non sembra la sua voce... |
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si ma per la cronaca nelle parti con voci pulite a-la fear factory canta proprio burton c bell |
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Da quando è uscito lo sto praticamente consumando!Dopo quasi 30 anni,sono ancora i campioni del terrore!Disco pazzesco,violento ed abbastanza originalesentire il sax su "Everyday Pox"e i canti stile gregoriano in "Fall on the Swords",poi puro grind,con qualche inserto dal sapore industriale,"The Wolf i feed"con cantato pulito evocativo stile Fear Factory,esperimento riuscitissimo!Davvero un disco fantastico,e farlo dopo una carriera così lunga vuol dire essere i migliori!Lunga vita a Barney e soci,poi live sono disumani,cattivissimi!Il Vichingo@Io compro praticamente sempre su Amazon uk,non ho mai avuto problemi nelle spedizioni e costa meno di Play!Voto 90! |
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Lo sto ascoltando in questo momento al lavoro...porca troia come pestano 'sti vecchietti!! Fare un contenuto ma costante headbanging seduto alla scrivania in giacca e cravatta è quantomeno un ossimoro. |
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I Napalm death sono come una bottiglia di buon vino. Invecchiando migliorano, il fatto è che già nel 86/87 con scum iniziarono al top, quindi fate voi. Per me quasi capolavoro. 85/100 |
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grandissimo disco, mi piace parecchio |
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mamma mia che mazzata tra capo e collo...la formula è consolidata, ma è impossibile rimanere immobili al muro sonoro che ti alzano questi quattro...ritengo che sia inoltre superiore anche all'ottimo time wait for no slave |
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Dopo averlo assimilato con 4/5 ascolti devo dire che è davvero un cazzo di capolavoro, al pari di Time Waits, o anche meglio. voto 90 |
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Concordo, sottolineerei il fatto che i dischi dei Napalm diventano sempre più caotici a livello compositivo (nel senso buono ovviamente), una vera apocalisse! |
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Disco più che buono e recensione decisamente condivisibile. Prima parte del cd eccellente, mi piace la ricerca di evoluzione senza però snaturare il sound di base. E poi scusate, ma a livello di testi ed attitudine i Napalm sono davvero una band 'estrema', un pugno nello stomaco come sempre... c'è poco da aggiungere, grandi. |
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Arrivato oggi, appena ascoltato e.... wow! Certo, ci sono nella seconda parte del disco alcuni pezzi in stile Napalm Death, ma in fondo, essendo un disco dei Napalm Death, non mi pare grave!! |
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evvai Billo!!! Son contento che i Napalm non ti dispiacciano...Siege of Power è un pezzo spettacolare, in entrambe le versioni (se non sbaglio su bootlegged...è quella "alla Harmony Corruption" ovvero il cambio di tempo è imperniato su un riffone prettamente Death, mentre l'originale prevedeva una sfuriata Grind devastante)!!! |
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Oilà ragazzacci !! dunque dunque.... Diatribies l ho finito d ascoltare stamattina è mi è piaciuto molto, l ho trovato brutale ma musicalmente coerente voto 80, ho iniziato Bootlegged in japan e non posso esprimermi in quanto concentra vari album e si percepisce un cambio di rotta delle band, se non sbaglio pesca molto da Diatribes, Scum e harmony corruption ! Però mi ha impressionato Siege of Power, veramente brutale!! band notevole e navigata !! see you next time for update !! |
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Quoto Lambruscore: vero, l'avevo tralasciato per l'esigua durata, ma in effetti MAM è una mina nel cervello!!! |
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Billo, per me un disco valido è Mass appeal madness, peccato sia solo un mini, 9 minuti circa.... |
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Grazie a tutti per le tempestive risposte e scusate l'off tipic () |
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io SOLO su play |
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Quoto! Io compro quasi sempre su Play! |
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amazon e play per me sono ottimi per trovare cd a prezzi contenuti (a volte anche irrisori, specialmente sul secondo sito) |
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@Alex..ok ok chiaro..scusate se vado off-topic ma dato che parlate di siti di cd, me ne dite un paio di competenti? Amazon.uk è molto buono o sbaglio? |
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BILLOROCK fci.: complimenti, spero che ti piacciano |
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Ragazzi non dite eresie please. I ND, nonostante siano passati anni, sono sempre una band che al contrario di molti musicisti coevi che si atteggiano a rock-stars tipo Morbid Angel e' rimasta con i piedi piantati in terra. Sono quei pazzerelloni che vidi suonare a Roma nel 1989 0 1988....eravamo 60 persone....e vanno rispettati e basta |
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bootleged in japan non è il massimo, soprattutto per la scaletta, troppo incentrata su diatribes. punishment in capitals che trovi sia in cd che dvd è nettamente migliore. |
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d.r.i : ma dai mi caschi sul baccello.. eheheheh ?? |
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emh, ho sbagliato...io lo scrivo il sito al max si arrabbiano www.play.com |
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Demmoniu73 : Pfiuuu meno male, ero indeciso su Bootleg in japan, sembrava una porcata !! Bene !! d.r.i. : gioco in inglese ?..gioco in inglese?...mmh è criptica la cosa, scherzo !! ok, proverò grazie !! |
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"traduci gioco in inglese ed è fatto" gioco=game... |
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@BILLO: c'è un sito famoso di vendita cd online che li ha...non so se per policy del sito posso scrivere l'indirizzo...comunque traduci gioco in inglese ed è fatto |
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@Billo: col bootleg in Japan hai fatto tombola, si sente decentemente e spacca il culo, garantito al 100%!!! per i due che non trovi, alla Earache li trovi sicuro, anche tramite e-bay...long live rock'n'roll!!! |
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ps. Harmony corruption e Fear emptiness...boh introvabili nei negozi che ho visto... booh |
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Demmoniu 73 e alex ve : giusto ieri ho fatto il mio acquisto, preso l album Scum, Greed e Bootleg in japan, spendendo una 40 tina d euro.... però non li ho ancora ascoltati, a presto per maggiori info !! rock n roll......... |
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dai raga, non scherziamo...da quando è il gruppo a decidere il prezzo del biglietto? Ovviamente se suonano in un centro sociale, non è che ti possono far pagare il prezzo dell'Alcatraz o del Live... |
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Ho voluto fare una critica ed un po' di polemica ok, però se capitassero dalle mie parti, anche per 20 euro li vedrei volentieri, visto che tutte le volte, per una balla o l'altra (in tutti i sensi) riesco a perdermeli. |
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non sei l'unico, ci sei tu...e il tuo.... clone. Per citare Woody Allen: "Provaci ancora Sam" |
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Ma che cosa aveva scritto quell'utente di male? A me è sembrata un po' fuori tono la risposta (e i commenti acidi dopo, tipo il trentasei), vedo che non sono l'unico, comunque non volevo entrare nella polemica in realtà per cui chiedo scusa e parlo del disco. Stranamente sono d'accordo con la recensione uscita su Rolling Stone (eh sì, da qualche numero a questa parte sono tornati ad essere una rivista seria!): i Napalm Death sono molto lontani dai loro momenti migliori. Ci sono due pezzi e mezzo veramente degni di essere ascoltati, sono quelli un po' diversi dalla loro solita routine che è invece un po' troppo vecchia. Zorn è il momento migliore dell'album IMHO, e non è una sorpresa. |
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ottimo disco.....non ci sono cazzi i NAPALM DEATH sono sempre eccezionali.......voto:85 |
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Dovrei riascoltarli... Non li ho mai digeriti ed è un mio grande rimpianto!! |
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Quoto Lambruscore. La data pugliese dei ND mi sembra costi -o è costata, non so se han già suonato- 18 euro (se sto dicendo una cazzata potete anche fucilarmi), quindi l'attitudine che li ha resi noti è un po' andata a farsi fottere. Recensione ben fatta comunque, anche se il disco non mi entusiasma moltissimo. Accettabile. |
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Giaxomo: perchè era in un centro sociale, in un locale attualmente non so quanto costino. Penso 18/20 euro, anche se non ne sono certo. In questo caso però conta sia l'importanza del gruppo (è il gruppo grind più famoso del pianeta, nonché quello che ha ideato il genere) ma anche l'organizzazione che c'è dietro.... |
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@Alex: ma un biglietto per loro costa sempre quei soldi li o era solo perchè suonavano in un centro sociale? |
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Prima di tutto grazie a tutti quelli che hanno fatto i complimenti per la recensione ed in generale a tutti quelli che hanno commentato in maniera profiqua per la discussione senza scatenare provocazioni sterili tipiche dei ragazzini. Nello specifico: @Billorock, mi unisco ai consigli di Dimmoniu73 e aggiungo il dvd "Punishmente in Capitals", tanto per farti un'idea di cosa possano essere i Napalm Death dal vivo (Dovresti trovarlo a poco, io ce l'ho da anni e l'ho consumato). @Lambruscore: per esperienza personale so che i napalm hanno suonato a Roma (4 anni fa?) in un centro sociale ed il biglietto costava 3 o 5 euro. Attualmente in Campania per vedere una cover band ti chiedono anche 10 euro di ingresso, spesso riempiono anche il locale. Qualche mese fa a Roma, sempre per 10 euro ci sono stati i Rotten Sound, altra stupenda band grindcore. L'ingresso non ha totalizzato più di 80-100 presenti. La cosa è triste. |
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Nulla da dire,ottima recensione. Sottolineerei in assoluto,la parte in cui viene detto che i Napalm Death ,devono andare avanti. Lunga vita a questa band. |
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Leper Colony, con quella specie di canti gregoriani, è davvero stupenda. Una band che ci sa ancora fare e si sente. Quoto il voto di Alex ve. |
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Ho sentito qualche pezzo, non male certo,conosco da tanti anni la loro attitudine e la loro musica, però quella targhetta "no banks", scritta da loro (adesso)...qualcuno mi sa dire quanto costa ultimamente un biglietto per un loro concerto? Non penso certo 5 euro come si paga di solito per vedere gruppi underground.... |
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Una sicurezza...non avevo dubbi sulla bontà di questo album...da imparare a memoria come i predecessori...non è il mio genere a dir la verità, ma da quando mi è stato regalato "the code is red...long live the code" ho sempre amato questa band e la loro attitudine! |
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da rimediare a breve ovviamente |
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Quoto Undercover, i Napalm son come il buon vino!!! @Billo: ok, resto in attesa di tue news, nel frattempo devo procurarmi il digi di Utilitarian!!! |
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Per me più invecchiano, più si riprendono sti qui, l'ho trovato anche meglio del precedente. |
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Arrgggh Dimmoniu 73 , ci manca solo un finanziamento per i dischi !! Mmmh a pelle prenderei i primi 2 .... vediamo, ti aggionerò !! |
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mhhhhh, dunque vediamo, così a botta ti direi "tutti", ma mi rendo conto che sarebbe improponibile...quindi ti dico i miei preferiti: "From enslavement to Obliteration", perchè è un po' meno seminale di "Scum" ma ancora fortemente legato a sonorità punkeggianti, "Harmony Corruption", la svolta death metal, "Fear Emptiness Despair", il titolo dice tutto, "Enemy of the Music Business" e "The Code is Red...Long Live the Code" che sono due ottimi esempi di evoluzione coerente. FFFFFFiiiiiuuuuuuuu, è stata dura concentrare quasi 25 anni di passione in così pochi dischi, ma giustamente non è mia intenzione farti accendere un mutuo per la discografia dei Napalm, eheheheheh!!! |
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ahahah Grande Dimmoniu73 !! Mah guarda mi hai colto nel pensiero, i Napalm Death li conosco da una vita ma non ho mai acquistato niente di loro, sai a volte si è tra l incudine e il martello, ma al diavolo penso che nei prossimi giorni mi recherò in qualche negozio !! Quale mi consigli ?? PS. Considera che sono un Hard rocker dal palato fino ma adoro anche gli Slipknot e i gruppi malati però le sonorità voglio sentirle appieno !! |
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@Billo: se ti è piaciuto dai una chance a tutta la loro discografia, non ne sarai deluso, sia che le derive siano punk-HC o che si vada in territori prettamente death metal, i Napalm Death son sempre una garanzia!!! Quindi ora ti recherai al più vicino negozio di dischi e, recitando il mea culpa in ginocchio sui ceci, la ordinerai in blocco, eheheheheheh...obviously joking |
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Come ho già espresso in altri post relativi ai Napalm Death (ed in accordo con l'ottima rece di Alex Ve) la coerenza è la marcia in più di questi miei (quasi) coetanei...han sempre rimescolato le carte in gioco senza mai svendersi o snaturare il proprio suono...e la prima parte di Utilitarian non fa che confermare tutto ciò, in alcuni punti è straniante, ma molto interessante... PESI MASSIMI!!! |
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Bah non sono un gran cultore del genere grind metal o che cazzo si chiama, ma per me è un gran album !! Ho ascoltato qualche pezzo ieri su internet e mi hanno impressionato con la loro energia, disco godibile e acquaistabile, si si si......voto 78 |
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Bambini dai fate i bravi, eh... |
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ok, allora casca da dove ti pare. basta che caschi |
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Ma per me non è mai stata aperta, eh, ho fatto un commento chiedendo una curiosità sulla recensione e ho ricevuto di risposta un nonsocosa. Poi se tu ci tieni così tanto a far sapere a chi legge che sono un ex caporedattore di questo sito che continua a seguirvi e a commentare, buon per te, ma di certo non cambia la mia giornata. Ripeto, per risposte del genere casco dalle nuvole. |
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Poco da dire, disco bomba. Voto 90 |
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Ok, chiudiamola qui Filippo Festuccia. Nessuna provocazione. Hai fatto un appunto al commento 3, ti ho risposto al commento 4. |
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@lux chaos: in realtà ti confesso che un po' casco dalle nuvole. Non so dove Alex Ve abbia visto una provocazione, il mio primo commento mi sembrava pacato, mah, la gente è strana. |
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@ tutti: per favore perdetevi le inutili discussioni qui sotto e commentate il disco. Grazie mille |
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Era una battuta, non so i vostri "retroscena" e non voglio intromettermi!!! Sorry! |
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Appunto: non ti conosco e hai manie di persecuzione. Ma chi ti infastidisce, ma chi cazzo sei, ho commentato la recensione senza offendere nessuno. Mi associo all'offerta di valium fatta da lux chaos. |
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Sappiamo tutti chi sei, se ci riesci, smettila di infastidire almeno me. Dedicati ad altri, dai, fammi sto favore |
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...eh? Ma dove ho provocato? Da quando sono qui ho commentato in modo (spesso) pacato, difendendo quasi sempre la redazione. Non ti conosco ma sembri una ragazzina isterica, datti una calmata e fai qualcosa per le tue manie di persecuzione. |
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E' inutile che provochi, ormai non attacca più. Hai stancato tutti qui dentro, perfino me. Passo e chiudo. |
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Istruiscimi: vale anche per gli scambi di opinione? Meglio non dire quello che si pensa, hai ragione, di sti tempi fa brutto. E se un musicista mi sta antipatico lo posso insultare? Meno male che ci sei tu |
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Minchia, due gocce di valium no, eh?? |
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Ora lo sai |
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Ah, scusa, non sapevo fosse vietato esprimere critiche pacate. |
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Un contributo di mezzo minuto (nell'insieme) in un intero disco non suo ha avuto un contributo di una riga. E' assolutamente sufficiente. Se non ti sta bene leggi altro. |
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Una riga appena su Zorn? Se devo essere sincero, mi sarei aspettato un'analisi più approfondita del suo contributo, visto quanto ha dato anche all'estremo sperimentale in passato. |
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Finora un solo ascolto gli ho dato e devo dire che come ha sottolineato Alex la prima parte è quella più sperimentale ed è quella più interessante (il pezzo con Zorn è qualcosa di O_o). Mi ha fatto stranissimo sentire Barney cantare in pulito, gli darò altri ascolti perchè ne vale la pena, la dimostrazione che certi gruppi hanno ancora molto da dire. |
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Dopo avere letto di John Zorn, mi sono venuti i capelli a spazzola tipici degli anni '80... Recensione come sempre molto accurata e ora sono molto curioso di ascoltare Utilitarian. Mitici!!! |
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