|
10/01/25
DIAFRAMMA
DRUSO, VIA ANTONIO LOCATELLI 17 - RANICA (BG)
|
|
|
( 2465 letture )
|
Il funk metal torna d’attualità, dopo tanto tempo. Un genere così denominato, una ventina d’anni fa, per la capacità di fondere le ritmiche del funky con l’impatto sonoro tipico dell’heavy, sbocciato in un culmine di popolarità grazie a monicker come Primus, Fishbone, i primi Red Hot Chili Peppers e soprattutto i grandi Extreme di Gary e Nuno. Oggi alcune di quelle band sono ancora sulla scena o sono tornate alla ribalta dopo lustri di silenzio continuando a produrre lavori di livello, contraddistinti dall’elevata abilità tecnica dei musicisti e dalle melodie intriganti. La riscossa del trend parte anche dalla nostra penisola e più precisamente dai toscani Sushi Rain, non proprio dei novellini a dirla tutta. La band nasce come Valentine nel capodanno 2002, quando cinque amici della zona empolese-valdelsa decidono d' improvvisare un gruppo con l’intento di incendiare la sera del cenone. Da allora i nostri trovano un’intesa perfetta e decidono di portare avanti il progetto lavorando anche su pezzi di propria fattura, orientando il proprio sound verso un funk/metal originale ed innovativo maggiormente tecnico e aperto a qualsiasi tipo di sperimentazione. Da allora, oltre ad aver calcato numerosi palchi in toscana con show apprezzati, partecipando e ottenendo risultati importanti a concorsi rilevanti, tra cui Sanremo rock, i Valentine hanno composto numerose song incidendo il loro primo disco autoprodotto, Loading, nell'inverno 2005. Nel 2008 il bassista storico della band abbandona il progetto, per motivi personali, ma viene subito sostituito da Davide Biondolillo, mentre la nuova line-up decide di cambiare il nome optando per quello attualmente in vigore e, dopo alcuni ulteriori cambiamenti in formazione, approdano alla loro prima release discografica, il qui presente Breathless, stampato sotto etichetta Madamadorè Rec.
Un brano di questo disco è stato inserito in una nota compilation di un’etichetta californiana, distribuita nei più importanti music-shop on line e della costa americana, con rotazione su 25 radio a stelle e strisce. Breathless è un chiaro invito a riscoprire le sonorità che hanno reso immortali Living Colour ed Extreme, ma il loro operato come si va a collocare? Scopriamolo subito. Shake Your Body To The Disco Hell irrompe negli speaker con un burlesque ritmato vocale che sa di be-bop "una sorta di inno alla musica che proponiamo in grado di far ballare anche i demoni dell'inferno", come dice la stessa band: pezzo indovinato dove però la voce zoppica sulle note alte; da rivedere. Solo al fulmicotone, virtuoso, espletato su una sezione ritmica che pompa il dovuto. Something Illegal Inside My Life è equipaggiata di un buon chorus e uno svolgimento a metà tra Mr.Big ed Extreme, Don't Waste More Tears è ballad elettrica dove il singer Matteo Carrai si rifà alla grande con un’interpretazione matura, cori mixati un po’ troppo bassi, ma nel complesso ottima song che, con un buon airplay, potrebbe dare soddisfazioni ai ragazzi. American Show si districa in mezzo a sonorità e strumentalismi da pollice alto, prendendo spunto per le liriche da un noto locale di lap dance della zona, traccia in forcing che mostra le qualità dei toscani con aperture acustiche che ci stanno alla perfezione come quel sax che entra inaspettatamente, Happy For Another Night è un mid tempo con varianti e una guitar assecondata da fiati che piace, anche se lo sviluppo non è lineare come ci si potrebbe attendere; meglio così. Il finale vede una guitar volare su tutto e tutti con un rush esaltante e una key che ammalia. Big Mistake inaugura la seconda tranche del cd con un frammento acustico molto indovinato, se pensate ad una More Than Words bis siete fuori strada, anche se le armonie vocali richiamano qualcosa di quella hit universalmente conosciuta; Midnight Queen riparte a stecca sostenuta da ritmiche intrecciate e acuti del vocalist, I Wanna Fall In Love sfoggia armonie vocali in stile Beatles anni 2000, poi diventa oscura con una guitar ossessionante in loop, stacchi e controstacchi, sonorità complicate ma di fattura pregiata. Finale solare con Fly, un po’ come volare via dagli scazzi e l’atmosfera rende chiara l’idea, un basso che attanaglia e sguscia, chitarra funky e un cantato diretto, uno dei frammenti migliori dell’intero lavoro, mentre Chianti Wine Shred è una instrumental ghost track che aggiunge poco ad un lavoro che pone sugli scudi musicisti preparati, validi negli arrangiamenti, con idee eccellenti e tutt’altro che cloni delle band conosciute nel genere.
Un buon lavoro con punte di eccellenza questo Breathless, chiaro che per competere a livello internazionale servono produzioni a molti zeri per affinare il sound e chiarificarlo, imporlo e migliorare alcune tracce vocali. Detto questo i nostri Sushi Rain sono un combo interessante e da tenere sott’occhio: bravi, abili nel songwriting e anche un pizzico originali. Egregie coordinate guys, avanti così!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Shake Your Body to the Disco Hell 2. Something Illegal Inside My Life 3. Don't Waste More Tears 4. American Show 5. Happy for Another Night 6. Big Mistake 7. Midnight Queen 8. I Wanna Fall in Love 9. Fly 10. Chianti Wine Shred (instrumental ghost track)
|
|
Line Up
|
Matteo Carrai (Voce solista) Alessandro Marzi (Voce Rap/Soul, Cori) MADame MADness (Chitarra, Cori) Alessandro Biondi (Tastiera, Cori) Alessio Crocetti (Sax) Fool Rabbit (Basso) Azusu (Batteria, Percussioni)
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
|