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Dream Theater - Octavarium
( 40499 letture )
Prima Recensione di: Daniele Borghesani "Sasha"
Ci si aspettava una sorta di redenzione dal loro ultimo lavoro, caratterizzato da pezzi che, nonostante la loro oggettiva complessità, poco avevano a che fare con il sound e lo stile che si è soliti affiancare ai Dream Theater.

Alcuni li accusano di aver perso la loro identità ancora dai tempi di Six Degrees of Inner Turbulence, ma per quanto mi riguarda non sono d’accordo: a questa accusa preferisco invece la presa di coscienza di un cambiamento, apprezzabile in ogni band che sappia dimostrare di saper evolvere, spaziare, anche se non necessariamente migliorare agli occhi delle proprie orecchie (a volte troppe statiche e conservatrici). Questo è, secondo me, un dovere prima che un diritto, la massima libertà di ogni artista, dimostrazione della sua versatilità, e quindi della sua efficacia artistica.
Come dicevo, con Train of Thoughts il loro sound ha subito una drastica svolta, probabilmente influenzato sia da alcune esperienze parallele di qualche membro della band, sia dalla scena musicale che (nell’ambito del metal) va per la maggiore. Un po’ come han fatto i Metallica, da un certo punto di vista… Ma mentre il lavoro del quartetto di San Francisco si è rilevato per molti versi un modesto fallimento, quello dei Dream Theater rimaneva un prodotto di ottima fattura: il risultato insomma poteva non piacere, ma non si poteva non riconoscere che fosse composto e suonato da dei gran professionisti.
Dubbi, insomma, molti dubbi. Ci si aspettava che con questo Octavarium i Dream Theater tornassero alle origini (un po’ quello che avevano dichiarato i Metallica prima del loro St. Anger?!), e… francamente non lo so.
Il fatto è che questi 75 minuti sono cosparsi di alti e bassi, sia come intensità della musica sia anche come qualità.

L’opener The Root Of All Evil è lunga e massiccia, heavy, sporca, richiama anche This Dying Soul, ad un certo punto. La successiva The answer lies within è invece tutto l’opposto: malinconica e dolce, guidata dalla calda voce di LaBrie (che s’è finalmente deciso a non sfidare più gli acuti che ormai non riesce a reggere); però l’impressione è che sia forse un po’ troppo semplice, prevedibile, e aggettivi di questo genere non si sposano mai bene con questo gruppo. La terza canzone These Walls stravolge ancora le cose: energica, anche se un po’ ripetitiva, e con questo solito suono un po’ nu, moderno, cattivo-perché-sporco. Si va oltre con ancora grossi dubbi per la testa, e ci si ritrova davanti I Walk Beside You, con i Dream Theater in versione U2… bah, francamente la peggiore dell’album: scontata e mielosa.
La successiva Panic Attack è invece una delle vette dell’album: spietata sin dall’inizio, travolgente e maestosa, probabilmente una delle più heavy mai composte dal gruppo. Da notare come, in alcuni tratti di questa canzone, LaBrie canti con un chiaro riferimento a Matthew Bellamy dei Muse. L’impressione è confermata da Never Enough, il cui riff iniziale, l’utilizzo dell’elettronica e ancora il modo di cantare ricordano da vicino Hysteria. Ci separano dalla fine solamente la tenue Sacrificed Sons, e la lunga title track di 24 minuti Octavarium, immancabilmente brillante, magnifica anche se non trascinante come altre storiche composizioni, e tra tutte quella che di più ricorda i Dream Theater di un tempo.

Dare un voto a questo album è dunque difficile… soprattutto perché sarebbe basso se il giudizio si dovesse fermare a quello che i fan irriducibili si aspettano dal gruppo, mentre sarebbe tutto sommato alto se si considera il prodotto indipendentemente dal loro passato. Sicuramente sono cambiati, sicuramente viene spontaneo affiancare a questo (e ad alcuni precedenti lavori) il termine commerciale, sicuramente a molti non andrà giù la loro scelta di poter essere più vendibili, con un sound più al passo con i tempi (che, badate bene, non è da intendere come pregio, anzi…).
Ma è anche altrettanto vero che una condanna nei loro confronti è, in fin dei conti, più irrispettosa che meritata: sia per la qualità tuttora irraggiungibile che i 5 dimostrano, sia – come dicevo prima – per il fatto che il cambiamento è necessario ed inevitabile.
Criticarli per questo, nonostante tutto quello che hanno fatto, sanno fare e faranno ancora, mi sembra ingiusto e inappropriato.
In definitiva, hanno secondo me sfornato un ottimo lavoro: diverso dal passato, diverso anche dal loro passato più recente.
Si sono riconfermati una grande band. Hanno in altre parole raggiunto il loro scopo: il gusto personale, poi, è un’altra storia, e ognuno è libero di andarseli ad ascoltare (come faccio anch’io) ai tempi di Scenes From a Memory, Awake e via dicendo… Quindi rimango in buona fede sulla media: un giudizio che farà storcere il naso a molti, forse a tutti, ma che considero il più equo e il più meritato.

Seconda Recensione di: Pippo Marino "Sbranf"
Ci siamo.
Il momento che tutti, chi più chi meno, aspettavano, è finalmente arrivato.
Nelle mie mani c’è l’ottavo disco in studio dei Dream Theater, dal titolo evocativo Octavarium.
Tutto il mondo musicale ha aspettative su questo lavoro: in che modo le mille critiche (ed i milioni di consensi) avranno influenzato l’iter compositivo, musicale, artistico di questo CD? Cosa sto per ascoltare? Stavolta, miei cari amici, sento una grande responsabilità nei vostri confronti. Ed alla fine, dopo mille ascolti, dopo mille emozioni, riflessioni, dubbi e cambi di idea, ecco cosa ho deciso. Ho deciso che ho solo 2 modi per descrivervi Octavarium: usare 1654 parole, o solo tre: che album stupendo. In entrambi i casi, credo che saranno troppo poche per alcuni, troppe per altri. Beh, eccovi le mie 1654 parole.
Buon viaggio.

The Root of all Evil: si comincia. L’opener continua la mini-saga sull’alcolismo (The Glass Prison, This Dying Soul) ed è l’opener perfetta. Un riffing pesante e articolato, le sette corde di Petrucci ci introducono ad un cantato filtrato, carico di effetti. Atmosfere sulfuree, ed un break pieno di citazioni di This Dying Soul, sia nelle lyrics che nella struttura armonica, mentre la band macina un gran pezzo. Niente solismi, masturbazioni strumentali o inutili prolissità: solamente un bel pezzo, tirato, quadrato, nessuna grande novità ma sarà un ottimo pezzo live. Bella botta!
The Answer Lies Within: eccoci alla prima sorpresa di Octavarium. Come già avevano fatto in Images And Words (altro disco di 8 pezzi…), i Dream Theater piazzano il lento alla seconda traccia. E che lento: una voce vellutata, su un letto di pianoforte, una love song nella maniera più theateriana che possiate immaginare, molto vicina se vogliamo a certe cose dei dischi solisti di James. Come sempre i testi sono molto belli, suggestivi, ed ancora una volta si percepisce l’uso di veri strumenti ad arco (come già in Vacant). Uno dei brani che farà più discutere per la sua attitudine commerciale, ma progress può voler dire anche avere la maturità di fare un lento di 5 minuti, se sai come farlo: neanche troppo distanti scorgo influenze quasi beatlesiane nella struttura di questa meravigliosa ballad. Portnoy e soci mi sa che hanno ormai veramente poco da imparare.
These Walls: la Music Man cattiva di John comincia ad essere torturata, per poi esplodere in un riff enorme, gonfio, con suoni nuovissimi: la song parte, ed è un gradito ritorno. Un’intro degna del miglior Six Degrees of Inner Turbulence, ancora una volta scevra di inutili solismi, ed una strofa delicata e finemente cesellata dalle bacchette di mr. Portnoy. Il tutto ci condurrà ad un crescendo che poi sublima nel ritornello: classico Dream Theater trademark, ovviamente parlo dell’era Rudess. Molto piacevole, per niente stancante, mai esagerata nell’appesantire le sonorità, che in questa These Walls come in tutte le altre resteranno ben pesate, non eccessive e decisamente gustose. Sentire per credere il solo di John Petrucci alla fine del minuto 4: due note, ma belle, scelte con cura e suonate divinamente. Basta tanto poco per fare una grande song, ormai i Dream Theater padroneggiano la Musica.
I Walk beside you: ci siamo, ecco la seconda sorpresa di questo CD. Stavolta, a mio modestissimo parere, i 5 di New York l’hanno fatta grossa: amici miei, state per ascoltare il brano più commerciale, pop oriented dell’intera discografia dei Dream Theater; e, allo stesso tempo, state per ascoltare una canzone di una bellezza indescrivibile: molti miei colleghi vi hanno colto influenze degli U2, cosa che non nego, ma mi sembra quantomeno riduttivo. Una song fresca, finalmente ritornelli "in maggiore", James LaBrie sembra davvero rinato, niente striduli acuti fini a se stessi, ogni nota emessa è al servizio del brano. Simile a niente mai fatto prima, meraviglioso.
Panic Attack: inizia la seconda parte del disco, e si cambia decisamente registro. John Myung attacca (appunto) tutto solo un riff nervoso e dal suono quasi sporco, sembrerebbe un’eresia ma è tutto voluto, qua niente è per caso: sta per esplodere il pezzo più cattivo di Octavarium. Chitarre pesantissime, tempi dispari, un’andatura angosciante e molto Beyond This Life. Ma ancora una volta è il meglio quello che viene tirato fuori. Qui la band mostra i muscoli: non riesco veramente a citare un musicista sugli altri! Sentite le prove strumentali di Rudess e soci, sono davvero inarrivabili. Ecco che LaBrie continua a sperimentare nuovi modi di cantare: nella seconda parte di questo brano lo sentirete cantare sussurrato, angosciato, a molti (me compreso) ricorda molto i Muse, ma ne riparleremo più avanti… Ed ecco i primi assoli di Petrucci e Rudess, per poi ritornare alle vecchie care armonizzazioni, che tanto hanno fatto la fortuna di dischi come Images And Words ed Awake, assenti forse da troppo tempo! Beh, in Panic Attack (ed in molte altre) è cambiato di certo l’approccio compositivo, recuperando una certa freschezza e compattezza d’insieme. Un’altra nota nel finale: questa canzone, come tutte le altre, ha un finale! E non succedeva da troppo!
Never Enough: terza grande sorpresa di questo CD... vi ricordate quando poco fa vi parlavo dei Muse? Ok, sentite intro e strofa di questa canzone, e capirete di cosa parlavo. La voce di James è filtratissima, angosciata del suo lamento, la batteria di Mike è, ora come mai in passato, viva, con un suono molto live, frutto certamente di diversi setting in studio (oltre a molti microfoni panoramici: stavolta il buon Portnoy ha registrato con diversi drum kit, usando persino una Ludwig Bonzo Bonham Signature, ma non ditelo in giro!). Ritornello non irresistibile, ma nella seconda parte ritornano le armonizzazioni alla Images And Words, e sfido uno solo di voi a non esserne contento. Energico.
Sacrificed Sons: stavolta, per sorprenderci, si scomoda il pianoforte di Mr. Rudess: atmosfere inquietanti, nebbiose... la song è carica di un pathos strano, quasi disturbato se vogliamo. James LaBrie è più vellutato che mai. Quest’uomo ha fatto forse il disco della vita, mai gli ho sentito tante voci diverse in un unico lavoro; è (principalmente) sulla sua interpretazione che i pezzi vengono colorati, sembra quasi che la produzione sia (sto per bestemmiare) molto più pop oriented: songs costruite sulla voce, strumenti che crescono o diminuiscono a seconda delle varie strofe o ritornelli, cori un po’ ovunque e molta melodia.
A me sembra più che altro il segno di una grande crescita musicale, non può che far piacere. Anche qui un break centrale in tempo dispari, come non se ne sentivano da troppo; finalmente un paio di solos, che proprio perché molto aspettati sono quasi dovuti. Ma niente di chilometrico, si rientra quasi subito in unisoni molto epici e cinematografici. Bello. E, per inciso, continuo a sentire riferimenti a Six Degrees Of Inner Turbulence...
Octavarium: adesso cominciano i guai. Dovrei recensire una song di 24 minuti dedicando almeno 3 righe ad ognuno dei suddetti minuti, come si fa? Cercherò di essere stringato e di non tralasciare niente… Impresa ardua.
I primi 3 minuti sono interamente dedicati ai Pink Floyd: chitarra slide su tappeto di pad e archi, a moltissimi ricorderà l’intro di Shine On You Crazy Diamond, me compreso. Poi esplode il motivo, e sono tastiere prog anni 70, sembra di sentire la PFM! Pomposo, grandioso! Neanche il tempo di gasarsi che tutto si quieta, ed è una chitarra acustica accompagnata da un flauto traverso (sì, avete letto bene) a disegnare uno scenario molto Jethro Tull. Il progressive settantiano continua a mietere vittime dentro Octavarium: la prima parte cantata si adagia sulle note di una 12 corde acustica (!) e del piano di Jordan. Atmosfere oniriche, mi ricordano gli Alan Parsons Project, ed è tutto così strano, inusuale per i Dream Theater, così nuovo e bello… Il primo crescendo ci porta ad un ritornello in pieno prog style, somiglia molto a The Same Old Sun. Altro cambio di atmosfere: resta solo la batteria ed un basso semidistorto ad introdurre però una parte rilassata, molti pianoforti, molte chitarre pulite, incredibile e bellissimo. Le varie sezioni sono perfettamente fuse insieme, e dopo il secondo ritornello esplodono di nuovo gli anni '70... che suoni ha Jordan Rudess in questo CD! Non è mica finita… Dopo il keyboard solo si rientra in una parte cantata un pelo più nervosa, più Dream Theater style, che ci porterà direttamente al momento culminante: ci attendono 4 minuti di solos in tempo dispari che sembrano il vero seguito di Metropolis pt.1. Ci siamo, il momento tanto atteso sembra essere giunto, i Dream Theater riprendono le fila del loro discorso prog. Stacchi, accenti, parti sincopate, tutto suona come molti volevano che suonasse, la perizia tecnica dei nostri non si discute neanche, ma stavolta neanche il gusto, il suono o la composizione in sé. Semplicemente sbalorditivo, non ho davvero più parole. Ah, per i più esperti: cogliete una citazione partenopea di Jordan, e fatemi sapere! Stiamo per arrivare alle note finali: James recita la scena conclusiva, la sua voce e la band inizano un lungo, straziante crescendo di pathos e cattiveria, fino a scoppiare in urla sguaiate e stacchi violentissimi: Octavarium è al suo apice massimo, ed esplode in tutta la sua furia, come un demone finalmente liberato dalle sue catene!
Impressionante. Il finale è consegnato nelle mani di un break malinconico ed epico, con gli archi ad accompagnare i 5 virtuosi nell’ultimo congedo di una suite immensa, grandemente ispirata dal prog più settantiano, ma densa di personalizzazioni e colpi di genio che davvero non sentivo da troppo in un disco dei Dream Theater. Quello che ho potuto scrivere, però, è ben poco rispetto a quello che ci sarebbe da raccontare su questa canzone, che definire canzone è di per sé riduttivo. Immensa.

Siamo alla fine. È stata dura, amici miei, questo disco potrebbe (e dovrebbe) essere ascoltato milioni di volte, ed ogni volta potreste trovarci molto di più di quello che il vostro umile recensore può dirvi qui. Tante parole hanno accompagnato l’attesa per l’uscita di questo Octavarium, segno che, nel bene e nel male, i Dream Theater sono ormai una band assurta allo status di culto. E non posso che confermare l’enorme valore di questo lavoro: siamo lontani da prove di forza (Train of Thoughts), autocelebrazioni musicali (Six Degrees of Inner Turbulence), mero sfruttamento di formule vincenti (Scenes From a Memory).
I Dream Theater post Kevin Moore hanno, a mio avviso, finalmente raggiunto l’apice compositivo ed evolutivo. Una band che sa permettersi un disco variegato, multiforme pur nella sua riconoscibilità, violento ma commerciale come nessun altro, colorato ed ispirato come Octavarium, meritano solo di essere ammirati e rispettati.
Piacerà, non piacerà, come al solito; molti di voi saranno d’accordo con le mie parole, molti mi daranno del mentecatto, come al solito. Alla fine resta un CD dalle potenzialità sterminate, destinato a scrivere una pagina importante nella storia di questi 5 grandi musicisti.



VOTO RECENSORE
s.v.
VOTO LETTORI
82.60 su 506 voti [ VOTA]
Alessio
Sabato 19 Ottobre 2024, 13.47.03
165
Siamo nel 2024 e mi rendo conto di quanto questo album sia stato sottovalutato , tutto sommato è abbastanza gradevole e orecchiabile nonostante i tanti rimandi ad altre band. These Walls rimane una tra le più belle canzoni dopo la caduta dovuta all\'abbandono di Kevin Moore. Ma ci sono altri pezzi apprezzabili e Octavarium per quanto prolisso si fa ascoltare di tanto in tanto. Jordan Rudess ha appiattito la band in un modo sconvolgente ma qui per fortuna si sente poco e non irrompe con le sue solite melodie che ci hanno scassato e triturato le balle non poco.
Nick
Mercoledì 28 Agosto 2024, 1.13.30
164
Sinceramente non capisco tutti i commenti negativi su questo album. Sicuramente è un fattore personale, ma sembra che dal primo che ha scritto che è un album orrendo, tutti lo abbiano seguito. Personalmente penso che sia un lavoro eccezionale. A dir poco geniale. The Root Of All Evil è una bomba Metal e melodica nel ritornello al punto giusto, The Answer Lies Within è una delle migliori ballade del gruppo. These Walls è cattivissima e molto MOLTO sottovalutata, piccola pecca per I Walk Besides You, pezzo carino, ci mancherebbe, ma rispetto agli altri io più debole soprattutto. Panic Attack è la traccia che mi ha fatto scoprire i Dream Theater, Aggressiva e sanguinaria, la paragonerei per certe parti a The Glass Prison, la mia preferita dei Dream, senza dubbio. Never Enough è il pezzo più particolare, decisa la ispirazione dai Muse, e una canzone così è fantastica, orecchiabilissima pur essendo forse la più Metal dopo P.A. Sacrificed Sons è molto emozionante, nebbiosa e inquietante ma che ti fa sentire bene, una buona canzone. Octavarium è il canto del cigno del disco. I 4 minuti di Continuum e Lap Steel Guitar di Rudess sono super atmosferici. Il primo movimento: Someone Like Him è acustico e con un LaBrie favoloso. II: Medicate Me è la parte più particolare della suite: basso di Myung presentissimo così come Portnoy. III. Full Circle è indubbiamente la parte più Prog di tutto il disco cambi di tempo pazzi e sparpagliati qua e là. Assoli e unisoni di Petrucci e di Rudess favolosi IV. Intervals è la parte più emozionante e calcolata di tutto il disco. Durante la strofa di LaBrie, Portnoy, nel canale destro, inizia a dire quasi sussurrando in ordine: \"Root\", \"Second\", \"Third\", \"Fourth\", \"Fifth\", Sixth, Seventh e \" Octave\", stando ad indicare tutte le 8 tracce dell\' album. Ma nel canale destro si possono sentire le parti di brani dopo che si è sentito nel alcanale sinistro Portnoy. Ad esempio quando Portnoy dice \"Fifth\" nell\' altro canale si sente \"Hysteria\" poiché è presa da Panic Attack, 5 traccia del disco e con \"TRAPPED INSIDE THIS OCTAVARIUM\" non si può fare altro che godere e con V: Razor\'s Edge
cris
Martedì 1 Giugno 2021, 21.29.10
163
ed è imbarazzante anche il voto del recensore.
cris
Martedì 1 Giugno 2021, 21.26.54
162
aaf, sei tu a essere imbarazzante
UpLoad
Venerdì 11 Ottobre 2019, 0.58.34
161
Ogni pezzo è una cover.....
iron69
Giovedì 20 Giugno 2019, 10.26.16
160
Octavarim (brano) è bello indiscutibilmente con tanti cambi e un motivo portante affascinante ben suonato e cantato...farei una critica, i primi 5 minuti abbondanti di tastiera Rudess (live sono proprio interminabili) potevano anche essere ridotti a 2 , l'effetto sarebbe stato uguale e non ci sarebbe stata la prolissità che pesantemente annoia (io la salto)..è la stessa pecca che ho notato in The Count of Tuscany..assoli di tastiera (o quasi) troooppo lunghi, nn è che un pezzo debba per forza arrivare ad un minutaggio per via di ingombranti ed insistenti giri attorno ad uno stesso motivo..la canzone citata senz aquel intermezzo kilometrico e inutile sarebbe stata la Canzone dell'album, nulla da invidia re ad altri capolavori come Learning to Live (ah, è vero, allorra c'era un certo Kevin Moore ai tasti che certo dava piu' snellezza ai pezzi creando atmosfere mai piu' ripetute)...the answer lies within un po troppo sdolcinata, niente a che vedere ad esempio con Another Day, belle These Walls, I Walk Beside You e Panick Attack ( a mio giudizio seconda perla del disco assieme a The Root Of all Evil. Ho riscoperto Octavarium da un anno, nn male direi.
aaf
Lunedì 25 Febbraio 2019, 11.23.09
159
Album imbarazzante.
Aceshigh
Lunedì 25 Febbraio 2019, 10.57.17
158
Nel post Scenes From a Memory - e relativamente al periodo con Portnoy in formazione - i Dream Theater hanno alternato album pienamente riusciti ed altri più deboli. Octavarium per me appartiene alla prima categoria. Nella prima parte ci sono purtroppo un paio di brani evitabili, ma sul resto non riesco a trovare proprio nulla da criticare. Già solo per la lunga title-track posta in chiusura varrebbe la pena dare un ascolto a quest'album. Le influenze e le citazioni ci sono, questo è indubbio, ma alla fine ciò che conta veramente è se i pezzi prendono oppure no. L'obiettivo mi sembra raggiunto più qui che su altre releases (tipo la precedente e la successiva). Voto 85
Lohr
Domenica 9 Dicembre 2018, 2.02.31
157
Rileggendomi in questi commenti vorrei "farmi un appunto" sulla title track. La sto amando sempre di piu', e a mio avviso è cio' che i DT avrebbero dovuto essere(o avrei voluto che fossero, dato che non mi piace parlare in voce di tutti) da mooolto tempo a questa parte. Ovvero la musica e un gusto sopraffino negli arrangiamenti che prende il sopravvento sulla bravura dei singoli. E' vero che l'intro è solo il piu' palese dei richiami a gruppi anni 70(anzi diciamolo, sembra un copia e incolla) ma arrivati alla fine dei 24 minuti a me non viene da dire " si bella, peccato per l'ntro spudoratamente copiata" ma anzi, la trovo perfetta per introdurre tutto cio' che viene dopo,e non la sostituirei con nessun altro arrangiamento. Se da un punto di vista analitico questa canzone non porta a nulla di nuovo, dall'altra emoziona e funziona alla perfezione in tutte le sue evoluzioni, e per me questo la musica deve fare. Che poi sia un richiamo al prog anni 70 è lapalissiano anche nella parte Full Circle(la mia preferita) dove si citano canzoni senza un ordine logico(ma geniale nel modo in cui sono incastrati i giochi di parole), quasi ad enfatizzare la crisi di identita' del protagonista citato nel testo, come una crisi schizofrenica.E quando testo e musica si fondono così bene, c'e solo da fare applausi.
Lohr
Lunedì 13 Febbraio 2017, 15.13.28
156
Non amo i DT post IaW (Metropolis compreso, qualche buona canzone ma per intero manco sotto tortuta riesco a mandarlo giù). Ma dirò che questo disco nonostante sia considerato un grande flop a me non dispiace. Farei fatica a spararmelo per intero anche questo(sono parecchio allergico al duo Petrucci-Rudess) ma mi piace l'atmosfera a tratti sognante che crea in alcuni tratti, e il tiro che hanno pezzi come Root e Panick Attack. E la title track nonostante il palese richiamo ai Pink Floyd nell'intro, è forse il pezzo che preferisco loro dai tempi di IaW.
Steelminded
Lunedì 29 Agosto 2016, 17.39.54
155
Ci mancherebbe, anche a me piace, ma gli altri gli sono superiori secondo me, tranne the astonishing.
Feffa la cagna
Lunedì 29 Agosto 2016, 16.27.21
154
Ma è piaciuto solo a me questo cd?
Argo
Martedì 14 Giugno 2016, 20.40.24
153
Sono riuscito a piazzare questo cd su ebay, sto facendo una cernita tra tutti i miei amati cd, e questo di sicuro era cestinabile.
Gianluca7
Giovedì 3 Marzo 2016, 9.04.19
152
Undertow, I walk beside se la batte con Wither.... Non so quali delle 2 sia + brutta... Di questo album stravedo solo per Roots
Undertow
Lunedì 8 Febbraio 2016, 22.52.08
151
Uno dei Grandiosi Flop del periodo post-ScenesFromAMemory. Se la batte con Systematic Chaos e A Dramatic Turn of Events per la cintura di Album più inutile. I Walk Beside You vince invece la coppa Peggior pezzo mai scritto dai DT (odio gli U2). La suite è a malapena carina e soprattutto non regge 30 minuti. Per tutto il resto fate prima a mettere su Absolution e Origin of Symmetry, ché i Muse dei bei tempi andati sanno fare i Muse molto meglio dei Dream Theater. Sintesi: brutto brutto brutto.
Rob Fleming
Giovedì 21 Gennaio 2016, 11.45.00
150
Bello, soprattutto in The root of all evil, I walk beside you, Never enough (che paga pegno ai Muse che - è bene precisarlo - sono un gruppo straordinario) e con Ocatarium riescono nell'impresa di infilarci dentro ogni genere musicale con coerenza e senza mai stancare. VOTO 75
Blacksoul
Giovedì 23 Luglio 2015, 14.59.15
149
Octavarium per me è l'album della rinascita dopo molte, troppe mezze delusioni. Si comincia con le tre peggiori dell'album (oltre a Sacrificed Sons, salvata da un intermezzo stellare), poi ecco la parte centrale che sforna I Walk Beside You, pezzo quasi pop-rock fatto benissimo, Panic Attack e Never Enough che in pratica sono i Muse in salsa prog (e va benissimo, anche se LaBrie non è Bellamy). La suite finale è (spero) un tributo al prog in generale, dico spero perchè per prima cosa è totalmente derivativa, seconda cosa è scandalosa la somiglianza tra l'intro di questa e Shine On You Crazy Diamond dei Pink floyd (che lungo tutta la durata comunque straccia quella dei DT). Nonostante questo, ottima chiusura per un buon album che segna il ritorno a musica di qualità da parte del quintetto. voto 75.
DarkSide
Lunedì 11 Agosto 2014, 8.13.41
148
A quando la RECENSIONE di ToT? It's missing, guys.
Upload
Venerdì 8 Agosto 2014, 13.47.17
147
é beh,ma images and words non l'ho scritto io quello è un altro discorso...
Steelminded
Lunedì 4 Agosto 2014, 19.23.33
146
Anche nella maggior parte dei gruppi prog metal posteriori ci sono riferimenti ai dt, nel thrash agli slayer, nel power agli helloween ma non per questo sono delle copie...
UpLoad
Lunedì 4 Agosto 2014, 18.05.02
145
No no....forse ho esagerato sui gethro tull, ma genesis e rush ci sono tutti, l'inizio è un trubuto che più che succherino è una fabbrica di dolciumi a shine on you crazy diamond....
Steelminded
Lunedì 4 Agosto 2014, 17.47.29
144
"sepr mega medley dei più grandi gruppo progressive degli anni 70.... pink floyd, genesis, jetro tull, rusch ci sono tutti!" Madddddaiiiiiiii.... Maddddoveeeee, qualche Pinkfloydiata al massimo, ma proprio uno zuccherino di tributo, se lo si può chiamare così...
UpLoad
Lunedì 4 Agosto 2014, 17.38.46
143
Senza voto, mi rifiuto anche io, è il più grande album di cover non dichiaratemai scritto, la suite è fantastica ci credo è un sepr mega medley dei più grandi gruppo progressive degli anni 70....pink floyd, genesis, jetro tull, rusch ci sono tutti! Ma il risultato è ottimo in più ci hanno dimostrato che sanno suonare come i muse forse volendo sminuire il megasuccesso mondiale dell'album absolution...ok perfetto siete dei super musicisti...lo sapevamo.
D.Mephistopheles
Domenica 29 Settembre 2013, 21.09.09
142
stupenda la suite! anche panic attack e root of all evil non sono da meno!
MDMA
Venerdì 27 Settembre 2013, 19.50.46
141
@Steelminded: puoi riscrevere questo post "E dani, comprensibile cio che dici, pero che pezzo e octavarium? Hai detto bene tu..." in italiano?
Steelminded
Venerdì 27 Settembre 2013, 19.12.48
140
E dani, comprensibile cio che dici, pero che pezzo e octavarium? Hai detto bene tu...
Danimanzo
Venerdì 27 Settembre 2013, 18.00.08
139
Tralasciando la stupenda suite "Octavarium", vero e proprio atto di Amore dei Dream Theater verso un intero genere, il progressive rock, il resto del disco è, a mio modesto avviso, pessimo. Mike Portnoy, da più di dieci anni leader e factotum della band, spinge al limite la direzione musicale della band verso sonorità moderne, ambiziose e distanti dal sound che li rese importanti e celebri negli anni '90. Una parziale ripresa tornerà solo con "Black Clouds And Silver Linings".
Killerz
Lunedì 16 Settembre 2013, 14.39.08
138
Titletrack di indescrivibile bellezza.. Per me apice dei Dream Theater e della musica moderna in generale.. Il disco va comprato solo per Lei.
matteo37
Mercoledì 17 Luglio 2013, 19.00.43
137
conosco a memoria tutta la discografia degli u2 e ancora non son riuscito a capire dove i walk bedide you li ricordi. grosse invece le influenze dei floyd ( come sempre) non parliamo dei genesis.per me resta il loro punto piu basso (meglio solo dell'orrendo systematic) però l'ho rivalutao molto, escludendo le terribili tracce 2 e 6 è un bel disco con un paio di perle rare come panic attack e sacrificed sons. la title track ha bisogno di decine di ascolti per essere "assimilata" ed essendo completamente a se stante non serve paragonarla ad altre suite del passato molto piu "tecnica pura" qui c' è più intimismo.alle corte gli do 80.
Killerz
Mercoledì 10 Luglio 2013, 1.16.27
136
Se a questo disco togliamo due/tre canzoni è un assoluto capolavoro da 100. Cosí al completo invece è un 82.
dreamtheaterlove
Martedì 14 Maggio 2013, 23.28.53
135
di questo album è meglio non dire niente perfetto ovunque magnifico ci sono troppi aggettivi paragonabili
dario
Mercoledì 17 Aprile 2013, 21.45.25
134
Meraviglioso, dalla prima all'ultima nota. Ritmo, soli, groove, voce...insomma tutto fantastico. Voto 100 come per pochi album
Lorenzo "Palas" Ciampiconi
Domenica 9 Dicembre 2012, 19.21.07
133
Forse il più brutto...per me meglio dell'ultimo...ma comunque un album sopra la media, aparte forse qualche canzone "non da dream theater"...per il resto buono...storia aparte la titletrack, immensa.
Gara
Venerdì 10 Agosto 2012, 16.29.14
132
Octavarium è l'apice della bellezza! Voto: 98
Joker
Lunedì 9 Luglio 2012, 11.46.30
131
Disco apprezzabile, con alti e bassi che possono un pò storcerci il naso, ma comunque un ottimo lavoro, dove il susseguirsi del concept cambia e si evolve di canzone in canzone, fino a raggiungere l'apice nel finale. Ho trovato particolarmente bella la descrizione di Octavarium, che culmina in uno dei miei soli preferiti di Petrucci (quella nota finale sembra proprio la nota di DIO ragazzi!!!). Voto: 85
maremma berva
Lunedì 25 Giugno 2012, 21.55.08
130
bell'album. non mi sembra così esagerato come è stato detto. non mi convincono molto alcune canzoni , ma altre si invece. Comunque sono dell'idea che sia uno dei peggiori album dei Dream Theater, ma non vuol dire che non sia un gran lavoro. voto: 75
luke
Sabato 31 Marzo 2012, 16.50.31
129
inutile parlare della suite Octavarium che è un capolavoro, mai ascoltata in tutta la mia vita una canzone così piena d'emozione (nonostante svariate citazioni ad altri gruppi prog). 99 alla suite, 65/70 all'album (the answer lies within e sacrificed sons sono stupende). Una media intorno agli 80, ma l'album non è omogeneo purtroppo: non si può basare il voto di un album su un'unica canzone (nonostante sia di 24 minuti XD)
steelminded
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 20.21.58
128
Un altro post a supporto di questo album eccezionale. Non capisco i detrattori dei DT, per cui tutto quello che viene dopo Scenes from a Memory è segno del decino della band. A mio parere, questo album, e i tre successivi sono meglio di Awake, Falling into Infinity, che pur considero grandi album, e Six Degrees, che giudico l'unico passo falso dei DT finora. Sull'ultimo devo sospendere il giudizio purtroppo... Viva i DT (con Portnoy).
Simone
Mercoledì 25 Gennaio 2012, 19.38.06
127
Non posso smettere di ascoltare questo capolavoro. La melodia e la tecnica di sacrificed sons e di octavarium mi lasciano senza respiro.
markko
Mercoledì 4 Gennaio 2012, 10.14.15
126
Secondo il mio modestissimo parere questo è uno dei loro migliori album.Per me il voto è molto alto
D.R.I.
Venerdì 23 Dicembre 2011, 22.54.45
125
questo lavoro è meraviglioso, denso di groove e melodia, un ottimo esempio di come dovrebbe essere il progressive metal. Tutto equilibrato alla perfezione, che volete di più una Lucana?
Master Killer
Giovedì 24 Novembre 2011, 19.42.41
124
Cosa ha che non va questo disco? perchè avete messo ad un bellissimo disco Senza Voto? e meglio ascoltarselo un sacco di volte questo disco e concordo con Marietti "Ascolto questo album ormai da molti anni e mi caschi la dentiera se questo non è un capolavoro! È denso di pathos, è violento, è drammatico, in alcuni momenti è colmo di disperazione e di rabbia ed è pieno di melodie che si attaccano al cuore e non lo mollano più" si può sapere perchè non si da un voto a questo disco da 80 fino a 90? infondo merita questo disco ad avere un buon voto, e secondo me il mio voto per questo disco va su 90
Marietti
Venerdì 23 Settembre 2011, 22.53.56
123
Ascolto questo album ormai da molti anni e mi caschi la dentiera se questo non è un capolavoro! È denso di pathos, è violento, è drammatico, in alcuni momenti è colmo di disperazione e di rabbia ed è pieno di melodie che si attaccano al cuore e non lo mollano più. Ho impiegato un po' a capirlo, ma del resto ho impiegato mesi o anni a capire i DT. Certo che poi non mi hanno più lasciato. I walk beside you è il grimaldello che hanno usato per mostrarsi al pubblico (che non sia solo quello di nicchia) e Octavarium è qualcosa che non immagineresti mai. E ora, dopo anni di ascolto trovo che sia densa di GRANDE MUSICA, tutto maiuscolo!!! il finale della canzone è un invito ad alzare il volume oltre il limite consentito così come il basso iniziale di Panic attak così come il riff di Never enough. E la drammaticità di Sacrificed sons è pazzesca (fantastico quando suonano stoppando le note al minuto 8).... che dire.... io lo trovo davvero un lavoro superbo e credo che reggerà benissimo il passare gli anni e reputo l'album un classico assoluto. Perciò... voto 92
Nicola Durd7is
Domenica 4 Settembre 2011, 15.00.48
122
Un bellissimo disco, uno dei migliori dei DT post-Kevin Moore. Superato forse solo da Train of Thought (nel post-Kevin Moore al solito). Orecchiabile? Sì, abbastanza, c'è qualcosa di commerciale, ma quando il commerciale si può apprezzare, si apprezza. Noioso? Forse, ma molti dei miei amici che non ascoltano i DT dicono "Ho sbadigliato fino all'ultima canzone, poi l'album è cambiato.". Poco innovativo e scopiazzato da Muse e Queen? Le influenze di Muse e Queen ci sono, ma il fatto che non sia innovativo non vuol dire che non sia bello! Bestiaccia, non lo capisce mai nessuno. 90
Sono il vostro Dio
Sabato 18 Giugno 2011, 3.01.15
121
L'album mi piace e ritengo sia un grande lavoro, anche perchè per comporlo con quell'impostazione è incredibile, ma sopratutto è incredibile Octavarium. è secondo me la canzone più riuscita di tutte (non è innovativa, ma mettono lì dentro tutta la loro esperienza). L'assolo è il più bello che abbia mai sentito (anche se in pratica si basa sugli arpeggi iniziali, ma per me questo è ininfluente).
BFS
Mercoledì 11 Maggio 2011, 21.50.09
120
Non riesco a capire come fanno gli altri a dire che è un disco inutile o brutto. Per me è un disco fenomenale, e la title track ha un che di magico. Voto: 90
Macbeth
Sabato 30 Aprile 2011, 18.33.32
119
Uno dei tanti, inutili e prolissi dischi dei Dream Theater senza più uno straccio di idea...
Argo
Martedì 22 Marzo 2011, 11.49.30
118
Questo disco assieme a Six Degrees non sono mai riuscito ad ascoltarlo tutto senza interromperlo. E dopo anni dall'uscita non so nemmeno che canzoni ci siano all'interno.
Electric Warrior
Martedì 22 Marzo 2011, 10.57.59
117
Alcuni lo catalogano come capolavoro dei Dream Theater, altri come capolavoro del progressive metal. Per me è solo un disco inutile, con canzoni pallosissime, piatte, noiose, lamentose. Già dalla prima track mi veniva voglia di interrompere l'ascolto. Un disco orribile, sopravvalutato come la band, oramai MORTA.
Rathiel
Martedì 18 Gennaio 2011, 19.13.14
116
Album imbarazzante come i due seguenti per un gruppo finito nello scorso millennio. Voto 30.
Franky1117
Domenica 12 Settembre 2010, 21.08.11
115
le prime 7 canzoni sono oscene,alcune quasi comiche dagli scopiazzamenti evidenti,però la title-track,apparte qualche lungggine di troppo e qualche plagio qua e là è davvero una composizione notevole e ispirata
toni
Lunedì 23 Agosto 2010, 11.44.27
114
in questo album i DT hanno fatto una scelta chiara e precisa, cercando di "suonare" il meno prog possibile nella prima parte e di fare un omaggio al prog anni 70. In octavarium l'intro è una citazione dei Pink Floyd, e la 12 corde è un chiaro riferimento ai primi Genesis (supper's ready è il primo pezzo che mi viene in mente); Octavarium è una canzone bellissima in cui la durata non pesa assolutamente sull'ascoltatore. Infine l'assolo finale di Petrucci è davvero da brividi, probabilmente il suo più bell'assolo di sempre considerando il contesto in cui è inserito. Gli altri pezzi sono molto belli e più semplici ed avvicinabili rispetto a ciò che i DT hanno scritto ni quel periodo. Trovo "I walk beside you" sublime, un pezzo che avrebbe raccolto maggior successo se i DT non fossere etichettati come metal. L'unica pecca del disco è la solita pecca dei DT ovvero quello di ammiccare, a livello di produzione alle mode del momento (cose evidenti soprattutto in awake e six degrees). E trovo evidenti i paragoni con alcune produzioni di Muse o Radiohead, cosa che noto sembra evidente a tutti coloro che hanno ascoltato questo cd. Rimane comunque il fatto che Octavarium è un album molto bello ed accessibile, impreziosito dalla title track. Voto 85
Ste 90
Venerdì 20 Agosto 2010, 0.16.20
113
non capisco come fa certa gente a dire che questo album è brutto.. certo non sarà al livello di images o awake, ma la sola title-trak per me vale il prezzo del cd, per non parlare poi di panic attak, sacrified sons, these walls, the root of all evil. Forse l'unica che ho trovato un pò sottotono è I walk beside you, la trovo un po banale . Voto: 84
Gemini
Martedì 10 Agosto 2010, 19.21.15
112
Con questo "Octavarium" i DT si risollevano un po'... finalmente torna la forma-canzone, senza quelle interminabili jam-session che appesantivano ogni traccia dei 2 lavori precedenti. Certo, le influenze esterne sono decisamente troppe e mal si addicono a questa band, però dei loro lavori degli anni 2000, questo è ancora quello che preferisco, voto 80
Screamforme77
Sabato 13 Marzo 2010, 17.20.42
111
A mio parere,Octavarium non rappresenta certo uno dei loro lavori migliori.Anche se premetto che ogni loro album griffato DT mi piace ed anche in quelli meno brillanti,trovo sempre quei 2 o 3 pezzi da ricordare.Il platter inizia bene con la straripanteThe Root...,spendido il suo riff.Poi iniziano le parti dolenti.The Answer...è una ballad carina,ma in tema di ballad essi hanno già dimostrato che possono fare molto meglio.Poi comincia la fase delle note imitazioni:These...-Linkin Park(anche se mi piace molto nonostante un sound eccessivamente tecnologico).I Walk....U2/Coldplay(per me la loro opera peggiore).Never...-Muse.Per fortuna che poi ci pensano Panic...,Sacrificed...e la Trak-song(le ultime 2 capolavori assoluti)a metterci delle grosse pezze e a renderlo un album tutto siommato più che buono anche se non certo tra il meglio che hanno saputo fare.Con Systematic Chaos si riprenderanno alla grande.
silvereagle
Domenica 15 Novembre 2009, 18.04.05
110
sto disco a mio modesto parere e' godibile,da 80....poi questi sn artisti estrosi,sn molto creativi...normale possano variare qualkosa negli anni.....poi nn e' assolutamente un disco commerciale,cm nn lo e' la loro proposta musikale,visto ke parliamo di prog metal,quindi a prescindere nn lo e'....infine,in italia credo ke ce spesso la concezione di "commerciale" un po distorta...ovvero,cio ke e' commerciale e' m....NN e' sempre cosi,questo in qualsiasi genere musikale,un disko puo anke nn essere commerciale,risultando na vera c..........a.Commerciale x me e' un prodotto(in italia nn metal)ke e' appetibile almeno a 90 persone su 100 stop,quindi cn percentuale di vendita altissima,quindi remunerativo al max...ecco tutto ^_^
Master
Venerdì 23 Ottobre 2009, 15.03.21
109
Album di difficile valutazione,siamo d'accordo,ma nel complesso più che godibile,a mio parere contenente delle piccole perle e qualche parte evitabile..La tilte track raccoglie ogni aspetto dei dream theater degli ultimi 10 anni(ascoltare con attenzione e senza pregiudizi per credere),ed è un capolavoro assoluto e imprescindibile.Panic attack non ha bisogno di presentazioni,e canzoni come These Walls e Sacrified Sons condiscono a puntino un album da studiare,capire,accompagnare e da cui farsi accompagnre. Voglio fare un piccolo appunto a "emanuele"...perchè giocarsi la faccia,visto che per quanto ne so potresti essere un individuo degno di rispetto,con un commento così cretino? esprimi la tua opinione,ma fallo con cognizione di causa,non è casa tua,ma un luogo di scambio di idee...
stefy
Martedì 8 Settembre 2009, 22.09.25
108
ho letto buona parte dei commenti e credo che avete ragione in parte tt...1 è inutile fare il confronto col passato anche xkè i DT cambiano sempre faccia...2 è anche vero che si sono messi a scopiazzare atre band cm muse....3 dire che questo disco è commerciale è una cavolata bella è grossa dato che ingloba parecchi stili (dalle pesanti panik attack e la prima alle melodiche i walk beside u e soci) e cm dice alepain al comm 72 "lo sapete cosa è la merda commerciale????" .........4 i DT mi sembrano gli unici che se ne fottono di critiche e opinioni assortite...portnoy e soci scrivono quel cazzo che ne hanno voglia e credo che ciò vada a rafforzare il punto 3 e credo che molte band dovrebbero fare cm loro invece di ricopiare i loro bestseller solo xkè sennò li crocefiggono a suon di critiche.....5 le canzoni belle ci sono ma dovete ammettere che i fasti di I&W (per quanto credo che in questo caso i paragoni nn debbano essere fatti) restano un altra cosa....con questo disco sono leggermente scesi.....6 a change of season nn è minimamente paragonabile a octavarium nn per bellezza ma per il semplice fatto che acos è una canzone mentre oct ha un intro di 5 min (+o-) e prima che la canzone cominci ci vogliono minuti per nn parlare degli assoli chilometrici....fine. detto questo dò un voto "neutrale" al disco xkè è un disco che si posiziona esattamente al centro.....50% di punti negativi e 50% di punti positivi....tt qua
Jimi the ghost
Sabato 8 Agosto 2009, 19.37.25
107
Splendidi arrangiamenti. Evocazioni famose, omaggi subliminali infatuazioni storiche riemerse e riacutizzate. E non lo hanno mai neanche nascosto (bootleg "The Dark Side of the Dream"). Buona la struttura compositiva, lontani dai DT di alcuni album fa e che tutti i gli assatanati di power e trash odieranno, ma i DT dimostrano con saggezza la forte capacità di cambiare rotta musicale, senza forzare, emozianado senza falsi indugi e poetiche sdolcinate. Sanno costruire ritmi e tempi come nessun altro imponendo la migliore delle tecniche compositve e raccontando ancora una volta la musica nella sua pienezza stoica ma reiteratamente poetica. Free your Mind. Jimi TG
metal4ever90
Venerdì 10 Luglio 2009, 18.13.16
106
Se nn ci fossero canzoni come I walk beside you e Never enough, l'album sarebbe stato più bello, anche perchè tutto il resto è di ottima fattura
AL
Giovedì 14 Maggio 2009, 9.34.23
105
preferivo il precedente però anche questo non è male... soprattutto These Walls e Panic Attack... I DT sono in quella situazione dove "devono" fare materiale più metal per restare nel giro "duro" e altre sperimentazioni in quanto hanno talento e si capisce che vorrebbero fare molto altro.. cmq questo album non è male... niente a che vedere con i primi ovviamente..
Van
Giovedì 20 Marzo 2008, 12.05.30
104
Io sono un fan accanito di Train Of Thoughts, un album semplicemente fantastico e ineccepibile sotto qualsiasi punto di vista checchè ne pensiate voi tutti, ma devo dire che anche mOctavarium è un grande album. Presi i pezzi singolarmente ci sono cose che mi farebbero venir voglia di perndere a sberle Petrucci e soci, come ad esempio The Answer Lies Within, These Walls e I Walk Beside You, ma nell'insieme è un album dalle atmosfere uniche che suona veramente molto bene, forte soprattutto di brani come Panic Attack, Octavarium e Sacrificed Sons. Se poi molti di voi non hanno l'orecchio abbastanza fino da cogliere tutto ciò mi spiace profondamente, peggio per voi. Gran bel disco. 84/100
emanuele
Venerdì 30 Novembre 2007, 17.38.33
103
Ehm...si, diciamo educatamente che fa schifo
Metallaro
Giovedì 29 Novembre 2007, 23.17.32
102
belle canzoni in qst album! però petrucci nn fa dei bei pezzi di assoli di kitarra... perciò voto:74
Lorenzo
Mercoledì 4 Aprile 2007, 13.04.40
101
sinceramente condivido il fatto che si possa cambiare rotta anche xke è difficile emulare dischi cm images awake e scenes ed è poi necessario emularli, ripetersi o fare qualcosa sempre nel genere?credo di no..chi dice che i dream dovevano riproporre un certo prog è anche colui che, una volta ascoltato il nuovo album dei dream, lo avrebbe confrontato cn images e si sarebbe incazzato xke non è allo stesso livello...almeno adesso che i dream propongono qualcosa di nuovo li si può giudicare da altri punti di vista, della versatilità e su altri piani, su altri generi...octavarium non l ho ascoltato troppo xke non mi ha preso..ci sono pezzi belli cm sacrificed sons, the root of all evil,panic attack e a tratti octavarium ma gli altri fanno ridere i polli sopratt these walls...ho visto il live a bologna di supporto al disco ed è stata un'altra cosa: sicuramente mi ha preso di più anche se la soddisfazione vera devo ammettere ce l'ho quando sento i brani vecchi..io preferisco i dischi vecch
LittleItalianVirtuoso
Domenica 21 Gennaio 2007, 2.27.26
100
Gran bel disco.C'è molta melodia,il che non è certo un difetto.Il gruppo ha ritrovato PARTE della sua vena compositiva,persa in ToT(gran disco metal,pessimo disco progressive,anzi direi nullo perchè di prog c'è ne era poco....).Apprezzo le varie riprese di temi precedenti (this Dyng Soul),o le varie cartatteristiche ricercate (la prima nota di pianoforte del disco è la stessa del finale di "in the Name of God" e la stessa della fine di Octavarium).Sottolineerei la suite titletrack,bellissimo pezzo (anche se la melodia somiglia vagamente al tema di "The lamb Lies Down on Broadway" dei genesis).Comunque,alla luce di tutto questo,mi sembra che non abbiano smentito il loro genio inestimato....grandi dream
Zio
Sabato 6 Gennaio 2007, 14.21.38
99
io ho apprezzato molto questo disco, ancora una volta i dream hanno dimostrato di essere un band che cambia PROGgressivamente.... l'unica mia paura è che si montino la testa, facendo la fine di quel che sono ora i metallica...
P3PP0
Mercoledì 6 Dicembre 2006, 0.01.46
98
è inutile criticare i DT...hanno voglia di cambiare e lo si è già visto da un bel po' ,ma ,come qualche altro gruppo che viene considerato un capisaldo del metallo,sono sempre attenti a dare un colpo al cerchio e uno alla botte...quindi canzoni in stile molto heavy tipo ToT ,rock orecchiabile e ritorno alle origini prog rock...per me vale la pena di tenere in considerazione solo dell'ultima traccia
Alessio
Giovedì 9 Novembre 2006, 11.33.38
97
Basta criticare i DT! Ne ho piene le palle! Octavarium è un disco che va ascoltato fino in fondo e apprezzato tale e quale agli altri. Chi è che scrive che è un disco mediocre? Lo strozzerei ma mi contengo! Trovatemi un'altra band che ti fa un album intonato tutto su un ottava con una struttura più che perfetta e rappresenta alla perfezione i semitoni con degli intermezzi da manuale del prog? Chi ti suona un altro brano come octavarium? Dopo che l'avete sentita non vi resta più nulla da ascoltare! È vero che si tratta di un album meno complesso dal punto di vista strumentale e forse anche più commerciale ma è un album vario e piacevole. uno dei capolavori cui sono abituati a farci sentire. Secondo me i dischi dei dream sono TUTTI dei grandi capolavori da collezione (forse un po' meno il primo, va be' erano agli inizi)! potranno provarci in tutti i modi a fare un disco brutto ma non ci riusciranno MAI! Anzi è la band che è di per sé un capolavoro non i dischi!
Mike
Martedì 12 Settembre 2006, 18.41.07
96
Sinceramente mi infastidisce quando si tende a criticare un disco o un'opera limitandosi a dire "è una merda" o "che cagata" oppure anche più candidamente "non mi piace". I gusti sono gusti, ma anch'essi devono essere sorretti da una base giustificativa altrimenti si rischia di alzare solo polvere e basta. Octavarium è un disco che ha bisogno di tempo per cuocere e con questo non voglio dire che me lo sono fatto piacere per sfinimento, solo che rappresenta una ennesima svolta dei cinque. E' un disco "denso", di spunti, di perle, di finezze e ricchezze tecniche per la prima volta dopo tanto tempo non finalizzate al solito esercizio tecnico ma ben amalgamate a suoni ben prodotti e lavori a tratti ispirati. Certo, a tratti... perchè non è un disco esente da difetti e non siamo nemmeno davanti al loro capolavoro. Forse per poterlo apprezzare dovreste mettere in fila Six Degrees, ToT e questo Octavarium per apprezzare il loro istrionico mutare pur mantenendo saldo e costante
Gianlux89
Domenica 9 Luglio 2006, 16.21.52
95
Per capire la grandezza di questo disco e di tutti i dischi dei DT bisogna saper apprezzare ogni piccola cosa, tutte le tecniche compositive, i cambi di tempo, l'effettistica, la strumentazione... Trovo ridicolo come alcuni possano dire che questo disco fa schifo, e ne ho lette di cose del genere durante il mio girovagare... Secondo me molta gente non ha le conoscenze necessarie a capire un capolavoro, confronta ogni singola nota con lavori di altri gruppi e a volte ste cose non hanno senso... Intro simila a questo gruppo, canto simile a quello... Non vogliono dire niente ste cose. ognuno compone quello che gli dice l'anima poi se viene simile al vecchio gruppo scrauso anni senssanta ( dico cosi tanto per dire la mia non vuole essere un'offesa)... Poi è cosi pieno di segreti questo album ( e tutti gli altri ) che ancora adesso ne trovo di nuovi... Beh non vi piace questo disco? Andate in discoteca che il nuovo remix di Coccoluto è una figata....
Kalyth
Giovedì 27 Aprile 2006, 15.20.02
94
A me personalmente è piaciuto di più il solo album di LaBrie uscito nello stesso periodo...
yourmajest90
Lunedì 6 Marzo 2006, 17.16.09
93
Mi sono sbagliato ragazzi, quest' album e' una stra-figata pazzesca! Ricordatevi una cosa: mai sottovalutare i Dream Theater
dave
Venerdì 2 Dicembre 2005, 17.06.35
92
Descrivere un album così complesso, non è cosa facile, in questo caso un voto sintetizza al meglio. Se ai precedenti ultimi due lavori avrei dato 50, "Octavarium" un 90 lo merita, se non altro perchè i cinque progsters son tornati a scrivere Songs, e che songs!! non sperimentazioni musicali. Grandi!!
dario
Domenica 30 Ottobre 2005, 2.54.13
91
sono un amante dei DT e devo dire che questo disco sulle prime mi è piaciuto, poi l'ho trovato troppo banale, e dopo ho apprezzato diverse sfumature... Senza paragonare le musiche tra un cd e l'altro, devo dire che questi DT non sono a livello di quelli di un tempo, ciò non toglie che questo disco sia piacevole! un album che a mio parere è la loro macchia nera rimane Train of toughts....una schifezza di album! Secondo me il motivo scatenante che ha fatto "peggiorare" i DT è l'arrivo di Jordan Rudess, Secondo me quando è arrivato lui in Scene from a memory, le musiche erano già state scritte, ma con six degrees dove avrà partecipato alla composizione ha notevolmente peggiorato le cose!...sempre secondo me!
Francesco
Lunedì 22 Agosto 2005, 15.11.40
90
Io mi siedo e gli ascolto. 1a Traccia:Inizio uguale a Thid Dying soul,salto(perche mi voglio fare una panoramica generale dell'album). 2a Traccia:Mielosa,non fa per me! (Io voglio una canzone dura ma allo stesso tempo dolce,che ti apre il cuore e te lo stravolge tutto ma questa e' troppo mielosa!) Adesso non me lo ricordo tanto bene l'album ma mi son trovato un po' spiazzato,passandomi come del resto le mani tra i capelli.Io sono un fan dei Dream Theater e ho tutti gli album,ma questo non riesco a descriverlo,non come complimento e nemmeno come disprezzo.Bisognerebbe fare un voto generale dell'album.Se qualcuno vuole farmi i suoi complimenti o mandarmi a 'f*****o o dirmi la sua, scrivetemi.
Ciborio
Sabato 6 Agosto 2005, 19.33.57
89
...a parte che Six Degrees è un album magistrale, almeno per quanto riguarda le composizioni dei brani farcite di perle eccelse, dico che dopo giorni e giorni di ascolto questo Octavarium merita una revisione nelle opinioni dei piu'. Concordo con la tesi che sia assurdo doversi paragonare con i lavori precedenti... questo è piu' bello di quello che era piu' bello di quell'altro ecc.ecc... Si sa che i Dream sono seguiti per lo piu' da da gente che "suona" e tenta di emulare i maestri con esiti alterni e forse questo ci consente di apprezzare ancor piu' lo sforzo che i dream hanno profuso in quest'ultimo lavoro. I Dream Theater rimarranno nella storia come compositori delle musiche piu' alte che gli ultimi vent'anni hanno saputo produrre. Strumentisti eccelsi e raffinati. Octavarium è un gran disco. Saluti a tutti M.
maximum
Venerdì 5 Agosto 2005, 10.06.28
88
disco alquanto mediocre questo octavarium, solo un paio di pezzi salvabili, imparagonabile assolutamente a metropolis pt2, è superiore addirittura 6 degrees di questo...poveri dream...
Paiura
Martedì 2 Agosto 2005, 10.19.23
87
Gente che parla di progressive metal. Ma scusate se i Dt avessero continuato a fare Awake o altri album sarebbero oggi ancora Progressive metal. E' ridicolo paragonare ogni album dei DT con i precedenti. Ogni album è una perla che ha una sua linea e un suo fascino. In particolare questo album a me piace parecchio. Ma è chiaro che chi compra tutti i cd dei DT e spera di ascoltare sempre gli stessi album come facevano i Metallica allora e meglio che comprate i cd di Reitano e abbituatevi con quella musica.
TheTrooper
Mercoledì 27 Luglio 2005, 12.27.08
86
Ragazzi, andatevi a sentire gli Shadow Gallery, sono uno di quei gruppi che ancora oggi continua a regalarmi emozioni. Ascoltatevi RoomV, è un capolavoro. I vecchi Dream rimarranno sempre nel mio cuore, ma nn quelli di adesso.
TheTrooper
Mercoledì 27 Luglio 2005, 12.23.00
85
Disco imbarazzante... E ve lo dice un grande fan dei DT.
scracca
Lunedì 4 Luglio 2005, 16.03.26
84
Scusa Sbranf, ho scritto male il tuo nome per 2 volte ma ti assicuro che non era mia intenzione storpiartelo.
scracca
Lunedì 4 Luglio 2005, 15.56.59
83
Ah dimenticavo... Non sono d'accordo quasi su niente sulla recensione di Sbanf, ma questo è il bello della musica, o no? Però Sbanf, vorrei sapere perché per elogiare octavarium hai affossato i 3 precedenti album con quella considerazione nel finale e vorrei chiederti perché Tot sarebbe una "prova di forza", 6Degrees "autocelebrativo" e soprattutto Metropolis2 "un MERO sfruttamento di una formula di successo", anche perché, a mio modestissimo parere questi dischi sono di qualche spanna superiori in tutto ad octavarium che non mi pare così esaltante. Comunque nulla di personale, è solo una mia opinione e rispetto la tua, anche se gradirei una risposta.
scracca
Lunedì 4 Luglio 2005, 15.37.37
82
Sono d'accordo con maiden88 sugli Angra: leggendo vari commenti qua sotto ci si appella ad aperture mentali, al non catalogare un gruppo ad un genere preciso e di goderselo come è e poi si storce il naso sugli Angra che sono un gruppo power anche se di gran livello e al limite del prog, ma evidentemente troppa doppia cassa infastidisce qualche theateriano un po' integralista.
maiden88
Domenica 3 Luglio 2005, 17.34.24
81
Pietro c'ero ank'io a vedere i dt a stra e devo kiederti 1 cosa: KE CAZZO HAI DA DIRE SE C'ERANO GLI ANGRA?????????? SONO 1 GRANDE GRUPPO HANNO SUONATO BENE E SICURAMENTE IL LORO ULTIMO LAVORO é MOLTO MA MOLTO MEGLIO DI OCTAVARIUM KE é ! OTTIMO ALBUM...GLI ANGRA SONO CMQ IN PARTE PROG....E NON DOVRESTI PERMETTERTI DOPOI ALBUM COME ANGEL'S CRY E HOLY LAND KE SONO SICURAMENTE PROG E SONO MIGLIORI DI OGNI COSA FATTA DAI DT IN QUESTI ULTIMI ANNI AD ECCEZION FATTA FORSE PER SCENES FROM A MEMORY... I DT SONO LO STESSO GRANDI
michele
Domenica 3 Luglio 2005, 11.39.01
80
ragazzi che concerto!!!!! a VILLA PISANI i DT sono stati a dir poco strepitosi!hanno puntato su una scaletta super aggressiva e coinvolgente!portnoy ha suonato più di metà concerto in piedi trascinando il pubblico,che personaggio! labrie in gran forma ha dato una prova vocale che non si sentiva da tempo!petrucci ha suonato come un ossessao in alcuni momenti assumeva dei tratti luciferini aveva due occhi...e pure il solitamenta compassato myung ha tirarto fuori una carica notevole!!il posto era stupendo e sentire una folla cantare a squaracia gola praticamente tutte le canzoni è stato stupendo! un gruppo che sa reinventarsi dal vivo cosi lo so trova solo con il lanternino...immensi
gianni
Martedì 28 Giugno 2005, 9.02.55
79
BRAVI DREAM!..........ottimo disco!
Pietro
Lunedì 27 Giugno 2005, 15.15.46
78
Signori miei, ho avuto l'immenso piacere di vedere i DT dal vivo per la terza volta a STRA con lo special guest di Angra e Labirinth (per inciso, ma che cazzo ci stanno a fare gli Angra vicino a gente come i DT??? I Labirinth per quanto meno famosi e i taliani hanno fatto invece una splendida figura soprattutto per un cantante ai livelli del grande Gillian, davvero sbalorditivo). Ma per tornare a noi, ho una sola parola per definire il concerto di giovedì sera: SONTUOSO!!! Non ho mai visto i drean così carichi e perfetti, hanno fatto cantare per tutto il tempo le migliaia di persone strette intorno a loro. E udite udite, ho sentito finalmente il vero Labrie, a livelli strepitosi. Hanno suonato veramente di tutto, da FTI al bellissimo Octavarium. C'é stato spazio anche per assoli e duetti inttesi, come quello fra Petrucci e Rudess interamente acustico... ritmi serrati, grande passione e voglia di divertirsi e far divertire, di fa commuovere e far tremare le gambe sui ritmi pazzeschi
AlePian
Domenica 26 Giugno 2005, 21.56.56
77
1) Gionnibbello, forse a Fucecchio erano stanchi (mi spiace per te, hai avuto sfiga), ma a Padova erano grandi! E alla fine, tutti in coro: PE-TRUC-CI! PE-TRUC-CI! PE-TRUC-CI!!! 2) I DT sono SEMPRE stati manieristici, anche in tempi non sospetti. Io li adoro, ma ammetto che non hanno MAI inventato nulla di spiccio... Loro immergono cose già fatte nel loro sound mastodontico 3) I&W era molto più commerciale di quest'album! 4) Continuiamo tutti ad aspettare un nuovo SFAM, che non ci sarà: è ineguagliabile, inutile sognare. Ma lo sapete che, come molti capolavori, è nato per caso?
Ulderico
Domenica 26 Giugno 2005, 18.40.58
76
Octavarium non sarebbe prog?!? Sacrificed Sons? Ma, soprattutto, ci sono canzoni BELLISSIME, grandi riff, melodie e un grande LaBrie, e tanto mi basta, chissenefotte delle etichette.
GIONNIBBELLO
Domenica 26 Giugno 2005, 15.06.00
75
Sono stato al concerto dei DT a Fucecchio... Poca grinta!!! E niente di stravolgente (mi capisce chi è stato al loro concerto l'anno scorso al FilaForum di Milano... 3 ore ininterrotte con mega assoli e Labrie in piena forma!). Octavarium??? Non mi piace, troppo scontato, nessuna innovazione... A parte lo scopiazzare i Pink Floyd, U2, Muse, Nickelback... Dov'è il PROG in questo album?!
AlePian
Domenica 26 Giugno 2005, 12.38.51
74
Scusate, domanda #2: PERCHE' CERTI ARTISTI POSSONO CITARNE ALTRI NEI LORO LAVORI INEDITI, E AD ALTRI NON E' CONCESSO? Insomma, anche i leggendari Led Zeppelin cospargevano gli album di blues anni '50, gli Smashing Pumpkins citavano a loro volta Zep e Black Sabbath, degli Oasis non parliamo, come di Eric Clapton e i Guns N'Roses... e sono tutti artisti universalmente noti per aver cambiato la faccia del rock del loro periodo! I Dream Theater cosa dovrebbero fare, solo A Change of Seasons pt.2 o Metropolis pt.3?!? Cioè: ridursi a fare quello che fa tutto il tempo Yngwie Malmsteen (con mio grande disappunto)?
Ulderico
Domenica 26 Giugno 2005, 1.06.47
73
mi trovo in sintonia con la seconda, ottima recensione, anche se per me i dt non sono assolutamente mai stati in crisi. penso che il problema stia nell'ascoltatore,che si aspetta sempre la stessa pappa o che magari a volte non è proprio di vedute apertissime,diciamocelo, ed è pronto a stroncare un intero disco se si utilizza la voce filtrata simile ai Muse o se Labrie rappeggia per 10 secondi in un altro pezzo. penso che tra un po' di anni tutti questi splendidi dischi che stanno facendo verranno rivalutati, com'è successo per Awake(anche quello quando è uscito faceva cagare...)
AlePian
Sabato 25 Giugno 2005, 18.35.20
72
Scusate, ragazzi, volevo solo chiedere... a tutti quelli che in varie forme hanno espresso l'opinione "'sto album è una merda perchè commerciale"... beh, insomma... MA CE L'AVETE PRESENTE COS'E' LA MERDA COMMERCIALE?!?... E sì che la potete vedere ogni giorno in TV o alla Radio! Dài, non potete dire che, visto che in Octavarium ci sono delle melodie pop, è da relegare in compagnia degli zombi Backstreet Boys, il pagliaccio 50Cent, gli inutili Blue o il resto! Mariah Carey, lei sì si ha gettato la sua voce tecnica alle ortiche del pop vergognoso. Non esagerate, insomma: "IT'S ONLY PROG-ROCK, BUT I LIKE IT..." PS: Li ho visti giovedì dal vivo, adesso sì che spaccano e fanno saltare proprio tutti!!!
Sbranf
Venerdì 24 Giugno 2005, 11.34.55
71
Se parli della mia rece..... beh, grazie! Se parli di quella di Sasha...... beh, grazie da parte sua! E, come sempre, siano più che ben accette le critiche, se mosse con cognizione, argomentate e mai offensive. Viva il libero pensiero!
Six,Seven
Domenica 19 Giugno 2005, 19.52.11
70
Train Of Thoughts pagava un grosso tributo ai Metallica di Master. Stream Of Counsciosness = Orion Honor Thy Father = Leper Messiah. Le contaminazioni ( O Scopiazzature ) sono un'abitudine del combo negli ultimi 3 Lavori. Misunderstood = King Crimson The Great Debate = Porcupine Tree !! Anche per Lo Octavarium non è che si possa gridare al miracolo,trattasi di musicisti intelligenti ( vi ricordate i Thanks to FZ nelle note di Awake? ), e idubbiamente strumentisti balle quadre. Perchè non fanno la cover di Discipline dei KC ? Secondo me non ne sono capaci. Non vorrei creare zizzania, ma magari uno spunto di riflessione, questa è, e resta solo, la mia opinione. Ciao a Tutti.
omegazero
Domenica 19 Giugno 2005, 16.17.22
69
la piu bella recensione di tutti i tempi grazie mentre la leggevo quasi avevo i brividi... complimenti
M!/=%(/
Sabato 18 Giugno 2005, 11.31.48
68
Giusto!!! D'altronde quella dei DT è la maledizione di chi crea dei capolavori che rimangono nella storia. Ma cmq continuerò ad ascoltarli anche se non so se comprerò tutti i cd d'ora in avanti. Spero che si rialzino...loro per capacità tecniche individuali ed esperienza possono farlo
alessio
Sabato 18 Giugno 2005, 11.28.19
67
mi trovo daccordo con te..quasi nella totalità..penso che sia tutto un discorso soggettivo..in parte hai ragione ,non dico che con questo ultimo lavoro riescono a trasmettere le stesse emozioni di images e altri.come tutti i gruppi della storia ovviamente c'è un momento in cui quello che dovevi dire in parte lo hai già fatto;per quanto rguarda i dream lo hanno fatto e anche abbastanza.se avessero pubblicato solo images sarebbero cmq entrati nella storia..cmq mi sto dilungando troppo,concludo dicendo che la musica è fin troppo soggettiva come dicevi tu,e piace ciò che piace..senza paura di quello che dicono gli altri
M!/=%(/
Venerdì 17 Giugno 2005, 22.20.01
66
Alessio, molto probabilmente hai ragione. Sì è vero che un gruppo soprattutto di virtuosi e di sperimentatori come i DT non andrebbero ricollegati sempre e ottusamente a un genere. Ma vorrei rispondere a proposito della prima parte del tuo messaggio: vedi tu dice che musica è una miscela di emozioni. Mi trovo d'accordo tranne che su un fatto cioè che i DT sono come svuotati, privi di quelle capacità emotive che li hanno resi famosi, ed è per questo che il paragone con I&W, SFAM ACOS viene spontaneo...Io penso che per tagliare la testa al toro bisogni fare il discorso della sogettività. é bello ciò che piace e i DT sono di quelli che provocano sempre polemiche per cui ecco il sorgere di continue opinioni contrastanti ciao
alessio
Venerdì 17 Giugno 2005, 21.46.56
65
CONTINUA.....i dream come nessun altro gruppo riescono a trasmettermi delle sensazioni che nessun altro gruppo sul mercato riesce a fare..parlo ad esempio della fantastica the answer lies within,delle 4 note dell'assolo di these walls;sfido a trovarmi pezzi come ad esempio gli ultimo 5 min.circa di sacrificed sons.ripeto sono gusti personali che vanno al di la della corrente musicale,del prog del pop o di qualsiasi altro cazzo di genere..non bisogna credo stare a vedere a che genere si può ricollegare un lavoro e non aver paura di essere per forza con la mente squadrata e quindi se un disco non è prog al 100% allora non sono più i dream.ripeto secondo me sono discorsi solo da bar.
alessio
Venerdì 17 Giugno 2005, 21.42.25
64
queste discussioni sono in gran parte discorsi da bar credo;e cerco brevemente anche se non è semplice di spiegare il perchè.la musica credo innanzitutto non sia bravura,bellezza,simpatia e chi più ne ha ne metta.deve essere un insieme di tutto;sensazioni,emozioni,melodia...e per carità bravura soprattutto per gruppi che suonano metal e a maggior ragione prog.tornando al discorso dei dream,innanzitutto ribadisco cosa probabilmente portata alla nausea,la loro indubbia bravura in quanto musicisti,e se mi permettete vorrei aggiungerci anche il titolo di "virtuosi".Detto questo parlo di octavarium che reputo un disco splendido,che ad ogni nuovo ascolto rivela qualcosa di nuovo e non banale,un disco che per certi versi piace al primo ascolto a diferenza di altri capolavori dei dream.Ritornado al discorso espresso prima,scusatemi il termine,me ne fotto se sono commerciali o meno e se non hanno fatto un disco sullo stampo di images ad words;i dream come nessun altro gruppo
M!/=%(/
Venerdì 17 Giugno 2005, 11.00.54
63
Corvo lo so ma ho precisato che VISTO QUANTO SCRITTO NELLE RECENSIONI soprastanti octavarium DOVREBBE essere una delle poche canzoni salvabili. Ma per me non è detto.Ciao
Windom Earle
Venerdì 17 Giugno 2005, 1.05.53
62
E andiamo...Parla uno che li segue dall'89, che li ama e certe volte li odia.Comunque,scusate..ma chi sono tutti sti "gruppetti" che nominate?suppongo gente degna di nota per aver inventato qualcosa..mah..Cioè,se quel cretino fomentato di Jordan Rudess ha smesso di farsi le pippette sui tasti (parla un pianista qui) vuol dire che qualcosa di buono c'è nel mondo.Cavolo, non fa piu le svirgolate che fanno applaudire la gente!Per la prima volta mi piace.Cmq,il disco...stupendo eccetto la traccia 1 che è stupida.E se dobbiamo ancora e ancora parlare di Images&Words, ascoltate Octavarium,subito dopo i cromatismi, la chitarra acustica e poi i pezzi all'unisono..regà..siate seri è stupenda.PS-il flauto in fade out alla fine fa piangere.
Giuseppe
Giovedì 16 Giugno 2005, 23.17.09
61
non sarà un capolavoro assoluto, ma fregandomene di generi musicali e di somiglianza varie, a me questo disco è piaciuto, e pure tanto. Non hanno inventato niente di nuovo, ma gli ultimi 2 erano in gran parte freddi e piatti.
Corvo
Giovedì 16 Giugno 2005, 13.28.32
60
Scusa M!/=%(/ eh ma non puoi dire che del CD hai ascoltato solo la prima canzone e poi riferire che Octavarium è l'unica traccia che merita... Non è una contraddizione da poco! ^_^
Zeddy
Giovedì 16 Giugno 2005, 13.28.00
59
Scaricato, ascoltato, cancellato. C'è gente meno famosa che fa dischi migliori. Addio Dream
M!/=%(/
Giovedì 16 Giugno 2005, 12.52.16
58
un male (Led Zeppelin I sembra una cover-cd di tutto il miglior blues anni 50-60) e per questo che penso(da quanto letto) che l'unica canzone degna di nota sia proprio la title track. Ciao
M!/=%(/
Giovedì 16 Giugno 2005, 12.48.31
57
Vorrei se posso senza offndere nessuno esprimere alcune mie opinioni. Io del cd ho ascoltato solo la prima canzone e ho rifiutato di proseguire perchè non posso accettare l'idea che un gruppo che mi ha emozionato talmente con I&W Scenes from a memory a change of, possa produrre da qualche anno a questa parte simili schifezze commerciali. Inutile dire che questo può essere visto anche come una trasformazione ma io la reputo in negativo. Poi volevo dire che prog non vuol dire solo edonismo, cambi di tempi e di temi, track lunghe 24 minuti, riproposizione di melodie antiche alla PFM, Jethro Tull, Pink Folyd, ecc. Queste sono le conseguenze del prog. Il prog ha come fine l'unica elevazione del rock ad un livello artistico eccelso, aulico, tale da divenire al di là dei gesti dei comportamenti una forma di comunicazione (ricordate Fripp?...) I DT hanno fatto prog. Ora fanno di tutto tranne questo. Infine ancora vorrei dire che talvolta "scopiazzare", come qualcuno ha detto, non è sempre
strong84
Mercoledì 15 Giugno 2005, 15.59.24
56
Non dite che è commerciale dato che avendolo fatto ascoltare a 2 fan del pop mi hanno risposto che fa cagare.....e poi basta a fare paragoni con gli altri dischi dei Dream...ognuno fa storia a sè
maiden88
Mercoledì 15 Giugno 2005, 14.57.11
55
grande disco voto 88
Jon Lord
Mercoledì 15 Giugno 2005, 1.12.37
54
Pardon... Renaz
Jon Lord
Mercoledì 15 Giugno 2005, 1.11.41
53
Renz hai perfettamente ragione ma vedrai che anche gli Shadow Gallery (che tra l'altro amo tantissimo) e i Treshold, per dirne due, non potranno rimanere a lungo sulle loro posizioni, alrimenti il loro prog diventerebbe una nenia...
Broken
Martedì 14 Giugno 2005, 23.50.58
52
La scelta di rendersi più appetibili alla più vasta fetta di pubblico possibile a mio modo di vedere fà intuire il fine ultimo della band. Anche i Genesis l'hanno fatto e alla fine il giocattolo si è rotto ,vediamo questo quanto dura! Il mio giudizio del disco? Da ascoltatore poco attento alle uscite musicali darei un 60 ,da vecchio appassionato del gruppo non posso che dare 30 o giù di lì! Per me d'ora in poi possono fare tutte le sperimentazioni che vogliono,copiare quanto e come vogliono.E cmq se avranno intenzione di ritornare sui loro passi (ma dubito che lo faranno) una piccola porta è sempre aperta!
Renaz
Martedì 14 Giugno 2005, 22.56.49
51
Ho capito perfettamente che la maggior parte d voi non ha mai ascoltato il resto del prog. E non parlo dei grandi nomi: intendo Threshold, Lemur Voice, Psychotic Waltz, Shadow Gallery. E non lo dico per denigrare nessuno...è un CONSIGLIO: cercate di ascoltare tanti gruppi, non fossilizzatevi...e vedrete che questo album non vi sembrerà più tanto geniale o interessante...garantito!
Jon Lord
Martedì 14 Giugno 2005, 22.39.21
50
Non credo di essere nella posizione di giudicare alcun album di quelli che sono e che restano dei MAESTRI. Come si può essere prog se si fanno tutti dischi uguali...? Se gli ultimi tre dischi fossero stati cloni dei grandi I&W, Awake, aCofS, Metr.2, penso che anche il mio cane avrebbe cominciato ad ascoltare i MAESTRI... E allora i criticoni sarebbero stati mooooolti di più di quelli che sono ora. Bisogna sforzarsi di pensare che le persone cambiano, i tempi cambiano e come cambiano i tempi cambia anche la percezione dei nuovi stili musicali e cambiano anche le proprie aspirazioni. I&W è un grande album e mi piace veramente molto, ma onestamente non avrei mai messo la firma per ascoltarlo in versione clonata in tutti i dischi che i MAESTRI hanno fatto fino ad ora. Io la penso così, ma questo non significa che tutti i loro lavori che hanno fatto mi siano piaciuti (compreso l'ultimo... )
Corvo
Martedì 14 Giugno 2005, 14.18.20
49
Innanzitutto complimenti a Sasha e a Sbranf: scrivete davvero molto bene! In particolare, la recensione di Sbranf è la migliore che io abbia mai letto di qualsiasi album. Finiti i "lecchinaggi" di rito ora dico la mia. Octavarium è esattamente ciò che mi aspettavo e allo stesso tempo qualcosa di più. Mi aspettavo un ritorno alle origini con sonorità innovative e sono rimasto soddisfatto; mi aspettavo almeno una canzone melodica e malinconica come "Disappear" e anche qui sono rimasto soddisfatto. Mi aspettavo una lunga, bellissima digressione prog con finale solenne alla pari di Six Degrees e con Octavarium il miracolo si è ripetuto. Quello che davvero non mi aspettavo è che dopo aver ascoltato decine di volte quest'album, ora comincio anche ad apprezzare ToT, album che considero tuttora il peggiore dei DT ma che, se fino ad un mese fa non riuscivo a digerire, ora posso dire di vederlo con occhi nuovi. Che Octavarium sia dunque la Stele di Rosetta per capire l'album precedente?
Pietro
Martedì 14 Giugno 2005, 10.44.41
48
Ordunque signori, ho ascoltato a fondo questo disco dopo averlo comprato per la passione che mi lega ai DT. L'ho proprio sviscerato per bene e la realtà dei fatti é incontrovertibile: é diverso, é di enorme interesse, é bellissimo. Tutte le latre parole (é prog, é pop, é commerciale...) sono tutte, passatemi il termine, pippe mentali. I DT ancora una volta ci sorprendono, ci intrigano e poi ci catturano con un disco bello, pieno, melodicamente ben strutturato come solo loro sanno fare, potente e leggero allo stesso tempo, recupera quell'umanità perduta in Train of Thought. Davvero uno dei loro migliori lavori!!!
RedSector
Lunedì 13 Giugno 2005, 22.25.52
47
Leggo e continuo a leggere queste parole "commerciale...non raggiunge i livelli I&W...questo non è progressive". Chi fa queste affermazioni è gia egli stesso un prodotto di questo mondo commerciale, che si chiude dentro certi canoni senza accettare qualcosa di diverso...con i suoi gusti dettati dalla TV e dalla radio magari. Ho fatto ascoltare Actavarium a specialisti del commerciale...i loro commenti?Fa schifo...quindi se questo album non piace ai loro fan (non tutti) e a chi ascolta musica commerciale, perchè fare un disco del genere? Semplice perchè i dream sono Artisti che fanno tutto in base alle loro emozioni senza curarsi delle mie parole e di quelle sopra...quindi è inutili scrivere altro...preferisco ascoltare!
wino
Lunedì 13 Giugno 2005, 21.33.32
46
Dite di tutto ma non che Octavarium è la degna erede di A Cange of Season...vi prego....dalle stelle alle stalle...
scracca
Lunedì 13 Giugno 2005, 20.30.55
45
Sperimentare non credo che significhi fare il verso agli u2 o i muse,ma provare qualcosa di nuovo senza scopiazzare i suddetti o altri gruppi(che piacciano o meno) semmai la sperimentazione la vedo e in maniera funzionale in 6 degrees. Inoltre una canzone orecchiabile non è necessariamente bella (anche britney spears et similia fanno canzoni orecchiabili...scusate per il paragone ingeneroso):i DT ne hanno fatte ma onestamente penso che la 2 e la 4 di octavarium(e non è un reato se a qualcuno piacciano)non sono proprio all'altezza di afterlife,wait for sleep,another day, surrounded, the silent man,hell's kitchen, the spirit carries on,through her eyes o disappear,per citarne alcune,sia a livello compositivo,sia come melodie e pathos.Per il resto,a ognuno octavarium può piacere o meno,ma in questo disco non ci vedo molto coraggio o sperimentazioni.
strong84
Lunedì 13 Giugno 2005, 17.13.36
44
La prima recensione è un po' superficiale,la seconda dà il giusto tributo ad una band meravigliosamente assortita e capace di stupire.Rispetto agli altri 2 precedenti lavori questo è comunque di piu' semplice ascolto e infatti al primo ascolto è stato amore a prima vista.Si puo' fare un paragone cinematografico:è come Kill Bill nel senso che è una citazione al sound di altri gruppi(Metallica,Muse,U2,Pink Floyd e altri..)ma alla fine il loro tocco c'è sempre
Cìarls
Lunedì 13 Giugno 2005, 15.41.19
43
L'ho acoltato bene solamente ieri: secondo me è bellissimo!!! E' inutile che aspettiate ancora album come I&W. Per fortuna la gente cambia e cambiano i loro suoni. A me piacciono gli album che sanno emozionarmi e questo lo fa!! Ma sopratutto la cosa che mi dà più fastidio (non offendetevi) è tutta sta questione "Io gli ascolto da tot anni...": ma dai! Io gli ascolto da 8 ma non significa che ne sappia più di uno che gli ascolta da 3! Inoltre (e concludo) sabato ho visto gli Iron al Gods of Metal e vi posso assicurare che mangiano i risi in testa a tutti!!!! E che mi piace il loro sound "fossilizzato" checchè ne pensiate
Ignodreamers
Lunedì 13 Giugno 2005, 12.58.55
42
Maestoso!...Sono riusciti a stupirmi ancora una volta...chi se l'aspettava un disco così imprevedibile??...Non credo di poter reggere il colpo se il 21 mi suonano octavarium dal vivo...a proposito..penso che la title track erediti appieno il ruolo di A change Of Season...
blackmore
Lunedì 13 Giugno 2005, 11.30.39
41
Leggende le recensioni sono più o meno d'accordo su tutto!Certo questo disco non è un vero capolavoro ma comunque è molto molto bello, nel quale i magnifici 5 si sono presi la briga di sperimetnare altre sonorità seguedo il loro istinto e fragandosene di ciò che diono tutti recensori compresi e sinceramente come cosa mi fa molto piacere!Comunque volendo dare un voto meno di sette non merita questo disco, certamente neanche un 9 però....Ciaooo
The Reve
Lunedì 13 Giugno 2005, 11.27.47
40
A mio parere una buona prova di forza....è inutile criticare una svolta artistica evidente...se oggi i DT scrivessero ancora album come I&W e Awake sarebbero criticati per la loro staticità e ripetitività...sono maturati, hanno fatto esperienze diverse e hanno avuto il coraggio di osare...dove molti altri hanno fallito loro sono risultati vincenti....
Mike
Domenica 12 Giugno 2005, 14.41.43
39
Fantastico. Se il 23 mi fanno la suite credo sverro'...
Morris
Domenica 12 Giugno 2005, 12.58.15
38
E' UN CAPOLAVORO...PUNTO & BASTA!
Abbasso i DREAM MUSE! W i DREAM THEATER!
Domenica 12 Giugno 2005, 12.31.25
37
Sinceramente; questo OCTAVARIUM mi ha lasciato molto perplesso.... non so se continuare ad ascoltare Petrucci & CO. oppure ripudiare tutti i loro album futuri a partire da questo, pensando malinconicamente ai fasti passati, come ho già fatto per altre band (Paradise lost, MetallicA, MegadetH e così via...) A me sembra che Octavarium sia un album che non solo è stato realizzato frettolosamente e fatto con gli scarti di ToT, ma che plagia spudoratamente in diversi punti il suond di gruppi ben noti, come i Muse... ma l'elenco potrebbe essere lunghissimo. Secondo me, questo album è un patetico tentativo di commercializzazione in cui si è cercato di ottenere un sound che fosse un ibrido tra prog, pop e metal; in modo da non scontentare i fan di sempre e da richiamare il maggior numero possibile di nuovi adepti alla causa: "PIU' FAN = PIU' SOLDI" Allora; a quando il passaggio in TV ed in radio, accanto a gente come... lasciamo stare!
666
Sabato 11 Giugno 2005, 14.16.51
36
CIAO A TUTTI!.BE',DICIAMO UNA COSAI POTEVA FARE DI PIU'!.MI ASPETTAVO DI PIU',MA MOLTO MOLTO DI PIU'.PIU' AGGRESSIVITA',PIU' ENERGIA,PIU' POTENZA,MA PURTROPPO LA REALTA' NON E' STATA COSI'. MI DISPIACE MOLTO,CI SONO RIMASTO UN PO' MALE. E' UN RITORNO AL CLASSICO DEI DREAM THEATER(IMAGES & WORDS,AWAKE,FALLING INTO INFINITY,SCENES FROM A MEMORY,MA ANCHE SIX DEGREES OF INNER TURBULENCE E TRAIN OF THOUGHT).NON ASCOLTO I VERI DREAM THEATER MA QUESTA VOLTA ASCOLTO GLI U2,I MUSE,GLI OASIS E QUALCHE ALTRO....SEMBRA TUTTO COMMERCIALIZZATO!OK COMUNQUE CIAO A TUTTI!
wino
Venerdì 10 Giugno 2005, 22.42.48
35
Il punto è ke i DT possono sperimentare quanto vogliono...e a me da fans la cosa piace....ma tirare fuori roba gia ascoltata...mi sembra solo uno spreco di tempo...non cè alcuna originalità...a me tutto sembra questo cd tranne che una sorpresa...non è piu un cd loro...ke si distingue...è un cd normalissimo come tanti altri...anche i pain of salvation hanno provato una sperimentazione...e hanno tirato fuori be uno dei cd piu belli di sempre un opera...ke nn ha euguali...i dream con octavarium hanno solo ricopiato un qualcosa ke cè gia...
Renaz
Venerdì 10 Giugno 2005, 18.11.14
34
Il discorso per me è questo: non è questione di dire "questa canzone assomiglia agli u2, quindi fa schifo". Gli u2 hanno scritto un sacco di belle canzoni. Ma Dio ha donato ai Dream un'attitudine ben diversa...se sono nati come prog metal puro un motivo c'era...che quella era la loro attitudine. Le nuove canzoni, che si vogliano definire sperimentali, o copiate, o fatte per vendere, non avranno mai la stessa bellezza dei generi di riferimento (pop, rock, ecc). I Dream sono stati il caposaldo del prog metal...e non lo saranno mai del prog-pop.
Alex "event" Baffondi
Venerdì 10 Giugno 2005, 17.06.40
33
bisogna porsi 2 domande e le rivolgo a tutti: 1- "quale altro genere musicale vi piace oltre al metal?" 2- "Avreste mai le palle di inserire delle tipiche sfumature melodiche o ritmiche di questi altri generi x fonderle insieme al metal x vedere cosa succede, provando a creare qualcosa di personale e unico, rischiando tantissimo.. tenendo conto che avete "il peso" di suonare in una band leader nel settore che x vivere deve vendere i suoi dischi?
Azrael
Venerdì 10 Giugno 2005, 16.42.47
32
il più bel disco dei Dream è Scenes from a memory.....è una bestemmia non riconoscerlo.Kmq,anche questo non è male.....
Domenico
Venerdì 10 Giugno 2005, 12.08.37
31
Complimenti ai DT che dopo tanti anni hanno ancora il coraggio di sorprenderci e di sperimentare perchè questo è il prog...sperimentazione, fluidità, evoluzione...chi ha criticato tanto questo album non ha ancora assimilato il genere nelle varie sfumature!chi non l'ha ancora ascoltato non si lasci influenzare dai commenti negativi,questo album merita davvero!
Neal
Venerdì 10 Giugno 2005, 11.47.23
30
mi ricordo una recensione in una rivista su toxicity dei SOAD...mi aveva colpito1frase:chiunque ama la musica non può non amare questo cd.x me stesso discorso vale x questo cd.poi apritevi mentalmentee un cd piace xk non ascoltarlo solo xk è di un genere che non si ascolta abitualmente??mah.ps:ho comprato octa 15 min fa
Valerio
Venerdì 10 Giugno 2005, 11.05.21
29
scusate se mi permetto di scrivere ancora, ma ho letto altre recensioni su altri siti (addirittura uno ammetteva di averla fatta sugli mp3 scaricati da internet!!! grrr che rabbia!!!). quello che mi fa impazzire è la puzza sotto il naso di chi commenta. li paragona ad altra musica e ad altri gruppi (u2, muse, ecc...) come se fosse brutta musica. ma dio santo! ma cosa vi succede? o prog o merda? ma che palle, ma lasciatemi emozionare con la bella musica, non mi interessa che nome gli date. grazie.
Valerio
Venerdì 10 Giugno 2005, 10.50.00
28
vorrei dire la mia: chiunque si definisca amante della buona musica dovrebbe apprezzare questo album, qualunque etichetta di genere gli si voglia dare. prog? metal? pop? che ca**o me ne frega? è bello e basta. i dream hanno anche una certa età, magari si sono stufati di parti strumentali estreme! è così bello comprare un cd loro: non sai mai che aspettarti, tranne che sarai contento di aver speso i soldi. e se non soddisfano più la vostra sete fate come me: ascoltate i pain of salvation e gli evergrey
Renaz
Venerdì 10 Giugno 2005, 10.02.04
27
Ma fare canzoni uguali a Threshold e U2 è davvero sperimentazione? Boh!
Neal
Giovedì 9 Giugno 2005, 23.00.37
26
abbiate pazienza mi vedrete qua finchè non vedo recensioni in italiano sui siti che frequento solitamente cmq il fossilizzarsi di cui ho parlato degli iron è proprio il genere musicale che non mi va giu...per questo amo l'imprevedibilità dei dream...questa loro vena quasi folle di girar pagina anche dopo il successo!è facile fare dischi tutti uguali dopo che uno ha avuto successo!certo squadra che vince non si cambia ma alla lunga..sai che palle...mamma mia...viva i dream che hanno il coraggio di sperimentare!senza per questo scadersi come certe superband...e sapevo che la quarta traccia avrebbe sconvolto non pochi -_-' bye bye
Alex "EVENT" Baffondi
Giovedì 9 Giugno 2005, 16.05.00
25
Premessa: Non l'ho ancora ascoltato tutto....ma il livello compositivo mi sembra comunque discreto. Loro tecnicamente non si discutono.. tutto sommato sono una delle poche bands dalla quale (spesso) non si sa cosa aspettarsi, e questo è un grandissimo pregio!!è ovvio che però questa imprevedibilità può far si che i "passi falsi" venga maggiormente notati. Preferisco comunque una band "arrivata" che nonostante tutto, prova a far qualcosa di diverso, piuttosto che tutte quelle bands fotocopia che non si distinguono l'una dall'altra.
wino
Giovedì 9 Giugno 2005, 15.58.48
24
Ho ascoltato per ben 5 volte di fila Octavarium e nn mi scende proprio...lo aspettavo con molta impazienza e sono rimasto deluso...un cd piatto senza alcuno spunto 8 canzoni ke si accartocciano tutte su se stesse senza lasciarti niente...ki dice ke dopo I&W è il miglior cd casca proprio in basso...siamo lontani dai vedi DT...non so se hanno voluto dimostrare qualcosa...sfornando un lavoro diverso...ma sicuramente hanno perso tutto il loro fascino...appena ho potuto ascoltare la canzone numero 4 di cui non voglio ricordare il titolo una grande amarezza mi è scesa addosso...hanno toccato davvero il fondo...immedesimandosi in uno stile non loro...il resto delle song sono tutte patetike senza niente vuote...forse sono stato duro...ma come grande fans dei DT avrei aspettato qualcosa fatta con un po piu di classe...non una cosa cosi commerciale....dove sembra di ascoltare altri gruppi invece ke loro...nn si riconoscono..
hypno
Giovedì 9 Giugno 2005, 14.01.55
23
Allora ragazzi io capisco molti di voi che parlate male di quest'album... ripeto anch'io che non voglio offendere nessuno... io non sono un'irriducibile dei DT nel senso che non li ascolto da 10 anni o cose del genere ma da solo da 2 anni ... la differenza è che xò li ascolto 6 o 7 ore al giorno in macchina e 6 7 ore nn per dire eh..? io l'ho scaricato molto in anticipo xkè stavo scoppiando... e cmq quando l'ho ascoltato tutto... l'ho riascoltato ancora x tante volte... io vorrei sottolineare una cosa che ha detto il boghe... ha parlato di persone con orecchie troppo conservative o statiche... questo vuol dire che nn si deve x forza mettere in mezzo I&W Awake etc... quelli erano altri tempi ... eravamo nel 93.. 94 etc ora siamo nel 2005 le cosa cambiano in un anno... figuriamoci in 10!!! NN FATE SEMPRE TROPPI PARAGONI ... conosco un sacco di fan dei DT che nn fanno altro che fare questo... io apprezzo tantissimo questo album ! TUTTO! X me ha una ver
Pietro
Giovedì 9 Giugno 2005, 12.59.35
22
Ciao a tutti, mi sono letto un pò tutte le recensioni possibili su Octavarium, e premettendo che non ho ancora ascoltato il disco, tuttavia la mia curiosià é davvero grande. Io sono un grande fan dei DT e dal basso della mia ignoranza per ora mi sento dire una sola cosa: io faccio il designer e so per esperienza che un vero artista, progettista o creativo é colui che conosce ogni stile e da questa sua conoscenza e abilità di padroneggiarli sviluppa continuamente soluzioni nuove ed eclettiche. Questi sono i DT nella musica, e il fatto che non si possa quasi definire in modo preciso il genere della loro musica, resta la cosa più bella che hanno. E per inciso, é anche la più rara che si trova in giro. W la sperimentazione!!!!
dreamJoey
Giovedì 9 Giugno 2005, 12.09.10
21
Il mio parere. Octavarium è il miglior disco dei Dream Theater. Al secondo posto Images and Words
Gofro
Giovedì 9 Giugno 2005, 1.37.22
20
spero di non offendere nessuno, ma i Dream Theater facevano prog, e che prog, sono morti con falling into infinity e hanno rialzato un pò la testa con Scenes From a Memory, ma adesso non sono niente in confronto ai Pain of Salvation o ai King Crimson a livello prog. Ehhhh Robert Fripp dove sei?
Neal
Martedì 7 Giugno 2005, 20.31.32
19
io ad esser sincero...moore secondo me era il miglior tastierista dei Dream...comunque tornando a prima,non sono uno che difende i DT a spada tratta solo perchè sono loro! di ToT x esempio ho apprezzato 3 songs su7!di 6 degrees metà cd...di falling idem...che ci devo far se sto cd mi piace! (forse non mi piace solo never enough)...aspetto con ansia il nuovo degli O.S.I. e dei Chroma Key...indovinate perchè
Renaz
Lunedì 6 Giugno 2005, 20.11.11
18
Uhm...nessuno si ricorda i grandi Threshold? Io ne sento l'odore in ogni canzone. O almeno quando non fanno il verso a Fall Into Infinity. La mia impressione è che in ogni album i Dream abbiano cercato di assomigliare a qualcuno, dopo Awake: dai Pink Floyd ai Genesis, passando appunto per il prog moderno. Nessuno sente la mancanza delle composizioni di Kevin Moore?
Neal
Lunedì 6 Giugno 2005, 17.08.17
17
ho detto la mia non era mia intenzione offender nessuno eh!
Daniele
Lunedì 6 Giugno 2005, 9.04.22
16
Neal..senza offendere...ma TU non hai capito nulla... Questo è un gran bel disco...il problema che sarebbe un gran bel disco per un'altra band...non per i Dream Theater....ma ti vedi la gente abituata a sentire ai concerti Metropolis o Pull me under...cantare e saltare con la morosa abbracciata su I walk beside you??? O altri ritornelli Happy???? Maddai.... Per quanto riguarda i Metallica o i Maiden beh...i Metallica sappiamo tutti purtroppo a che punto sono...e i Maiden concordo che sono fossilizzati su questo sound da vent'anni (l'ultimo Dance of death è penoso...)...ma gli stessi Maiden dicono "We play iron fuckin' metal..." Faling Into infinity però era decisamente meglio di questo disco...cio' nonostante penso di andare a comprarlo ugualmente... Paniuk attack è una forza...the root è un bel pezzo...e Octavarium incomincia a prendermi....ma è finita qui...
Fan-dei-Dream-Theater-Deluso
Domenica 5 Giugno 2005, 22.41.10
15
siamo onesti, questo cd è un aborto. per cortesia lasciamo I&W e Awake da parte, un minimo di rispetto per dei capolavori veri ci vuole.
Il Segugio
Sabato 4 Giugno 2005, 23.26.21
14
Anche ascoltandoli da tempo, non mi considero affatto un esperto di D.T. Dico la mia solo come un' umile opinione personale. Il progressive è un' altra cosa. Se gli ultimi Dream Theater sono progressive, al massimo posso accettare una definizione tipo pop-progressive. Se devo ascoltare vero progressive, mi rigenero lo spirito con In The Court Of The Crimson King, o con Focus dei Cynic....certamente non con il James Labrie di oggi, o con le banalità di T.O.T.
Neal
Sabato 4 Giugno 2005, 21.46.33
13
(cercate di capirmi è la prima volta che posto mi sfogo!)non è questione di trovar q.sa di positivo...è positivo!
Alessandro Del Po
Sabato 4 Giugno 2005, 19.39.14
12
Non riesco a capire come dopo anni ancora ci si ostini a cercare di giustificare il cambiamento di un gruppo in qualcosa che necessariamente deve essere positivo.I dream diciamocelo chiaramente NON sono piu' una band prog come volevano sembrare ai tempi di Images and Words o A change of season. Le canzoni di questo lavoro sembrano prese dagli scarti del penultimo T.O.T.Anzi a dirla tutta il bel disco precedentemente prodotto dai Newyorkesi e' di gran lunga piu' bello di quest'ultimo,privo di momenti tecnico-prog se non per i soliti 5 minutini nell'ultimo pezzo omonimo dell'album (che dura 24 minuti ma 12 sono di intro lenta e 4 di outro. . .)tornano come al solito vecchie frasi melodiche riprese dal penultimo lavoro e forse magari ascoltando altre band riusciro' a trovare altre similitudini cosi' come fu con un pezzo tratto da "burn the sun" degli ARK,praticamente girato dai Dream con un bel copia e incolla sul loro T.O.T. 2-3 dei loro pezzi sembrano presi da lavori
pasquale
Sabato 4 Giugno 2005, 19.24.35
11
Ragazzi miei, che dire: sono 11 anni che li ascolto, conosco i loro album come il mio nome e cognome, e premetto che non voglio offendere nessuno nè sembrare presuntuoso per quanto sto per scrivere, anche perchè mi manca la canzone da 24 min. da ascoltare, ma ho bisogno di sfogrami, per cui mando un anticipo di recensione da subito: album disomogeneo al massimo, una prima parte con alcuni eco di Falling into infinity, una seconda più sullo stile train of thought (dalla 5 in poi): basso e voce per me in gran forma, su petrucci nulla da dire, portnoy in forma ma neanche come al solito in alcune fasi... rudess per me è un mosytro di bravura, ma da 2 album a quets aparte è a dir poco irritante con la sua tastiera "spaziale"... il disco a tratti sembra un'accozzaglia di new metal, prog, pop commerciale e tecnica ahimè assolutamente, come nel precedente disco, troppo fine a se stessa. These walls, Panick attack, Never enough sono 3 ottime tracce, ma per il resto The root of all evil non
Neal
Sabato 4 Giugno 2005, 18.17.03
10
se per te è un gruppo finito allora cosa sono i metallica o gli iron(che non capirò mai il loro successo visto che hanno il sound fossilizzato a 20 anni fa)?ma non fatemi ridere...angel,daniele se tanto vi fanno schifo i dream che li ascoltate a fare...sciò!
angel
Sabato 4 Giugno 2005, 16.46.48
9
ah fra l'altro...è strano che in copertina ci siano lo quattro palle,io ne ho contate otto una più grossa dell'altra... chi ha orecchie per intendere...
angel
Sabato 4 Giugno 2005, 16.44.03
8
voi vi siete impazziti!ma come fate a dire che questo disco è al livello di images and words o awake??!! questo disco è una merda!i DT ormai sono un gruppo finito,svuotato,senza più idee.freddo e calcolatore come un omicida,non esprime una minima emozione. penoso!!!!
Neal
Sabato 4 Giugno 2005, 11.40.44
7
ma ci mettevo la mano sul fuoco che uscivano i metallari "duri e puri"senza la benchè minima apertura mentale..se siete cosi determinati a TUTTI I DISCHI DEVONO ESSER UGUALI, non ascoltate progressive e lasciatelo per chi se ne intende e ha l'orecchio per non solo un genere musicale.il progressive è la vera musica.
Daniele
Venerdì 3 Giugno 2005, 18.28.57
6
Dai oh....ma siamo usciti di testa??? Stiamo parlando dei Dream Theater o di Bon Jovi....o dei Backstreet Boys (traccia 2...)??? I MUSE!!!!! E' un disco per prendere per mano un fan dei Muse...o dei Linkin Park....insomma quella merde li!!!! E poi il plagio-tributo ai Queen in Octavarium.....
Neal
Venerdì 3 Giugno 2005, 18.21.43
5
Lo sto ascoltando questo octavarium da due giorni filati e anch io avevo notato in never enough un po' di hysteria ma anche di stockholm syndrome..non so perchè...già mi immagino gli accanimenti di parecchi "critici" (o presunti tali su una canzone come I Walk Beside You...sfido chiunque a comporre una canzone orecchiabile di quel livello...ricordo ai metallari più accaniti che i DT fan parte del filone prog,quindi posso assimilare ed evolversi in continuazione!con questo disco han dimostrato per l'ennesima volta che sono capaci di affrontar qualsiasi territorio senza fallire mai...un disco stupendo...finalmente dopo I&W e Awake un cd che mi ha coinvolto dal primo minuto...grandi DT!
Daniele
Venerdì 3 Giugno 2005, 18.19.18
4
Dai ragà....questo disco fa schifo...
ELASTIKO
Venerdì 3 Giugno 2005, 12.55.27
3
Bella Sbranf. Ottima recensione. Io il disco non l'ho ancora, volutamente, ascoltato...attendo l'uscita ufficiale. Ma dal quadro delineatosi nel forum, nel " nostro " forum, cominciavo a preoccuparmi. E mi rendo conto che non deve essere stato facile recensire questo disco. Ancora complimenti amigo. Ciauz.
Sbranf
Venerdì 3 Giugno 2005, 12.26.19
2
Beh, se era rivolto a me, grazie. Volevo non influenzare in nessuna maniera nessuno di voi, ma non è cosa facile.
The king
Giovedì 2 Giugno 2005, 22.04.31
1
hai ragione davvero gran cd.assolutamente ai livelli di image & words e awake ma forse con quel qualcosa in più ke lo rende fantastico. Stupendo!!!!!!
INFORMAZIONI
2005
Atlantic Records
Prog Metal
Tracklist
1. The Root Of All Evil
2. The Answer Lies Within
3. These Walls
4. I Walk Beside You
5. Panic Attack
6. Never Enough
7. Sacrificed Sons
8. Octavarium
Line Up
James LaBrie (vocals)
John Petrucci (guitar)
John Myung (bass)
Jordan Rudess (keyboards)
Mike Portnoy (drums)
 
RECENSIONI
s.v.
74
77
70
65
70
65
71
93
s.v.
82
70
83
99
72
88
97
99
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