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Scorpions - Lovedrive
( 13812 letture )
Ecco un monumento effettivo dell’heavy. Una testimonianza della grandezza di questa band teutonica che per il metal è stata la navicella di contatto e trasmissione di un genere sputazzato e deriso dai media. Negli anni settanta succedeva anche questo, soprattutto nel nostro Paese, dove imperavano canzonette e personaggi patetici da superclassifica show. Gli Scorpions hanno dovuto sobbarcarsi un bel po’ di tonnellate di gavetta per emergere, dalla loro i numeri e la capacità innata nello scrivere pagine storiche sul pentagramma. Il qui presente è il sesto lavoro della saga, editato nel febbraio del 1979, richiamò un briciolo di attenzione per il ritorno parziale, in formazione, di Michael Schenker, fratello minore di Rudolf Schenker, che aveva raggiunto una discreta notorietà con gli UFO. Ma il battage pubblicitario e le critiche asprigne e cattive vennero riservate alla finta bacchettoneria per la copertina, in cui si apprezza una donna con un seno nudo e un bubblegum appiccicato alla mano di un signore con intenzioni bellicosamente trombatorie. Inizialmente il disco venne venduto incartato per camuffare lo scatto peccaminoso, successivamente l’inner sleeve venne sostituita con un disegno davvero sgraziato di uno scorpione blu su uno sfondo nero. Qui a fianco le potete osservare entrambe. Lovedrive costituisce l’approccio e il debutto per Matthias Jabs, nuovo chitarrista solista del gruppo, presentato come sostituto di Uli Roth. Curiosa la sua storia: prima di intraprendere l'avventura con gli Scorps, Jabs faceva parte di un gruppo di Hannover, i Lady, che a metà del 1978 fu invitato da Klaus Meine e soci ad una piccola session improvvisata, senza far trapelare che la band era già alla ricerca di un nuovo guitar player. Da questo momento si costituirà una line-up stabile, divenuta poi quella classica (Meine/Schenker/Jabs/Buchholz/Rarebell) che pubblicherà sei album di enorme successo e che durerà fino agli inizi dei novanta. Dicevamo formazione granitica, nonostante il come-back e il nuovo allontanamento di Michael Schenker, che in questo vinile si diletta a costruire gli assoli per tre song importanti come Another Piece Of Meat, Coast to Coast e Lovedrive.

Otto stecche di metallo che si incastrano ancor'oggi nella spina dorsale e dettano movimenti frenetici e scomposti. Personalmente valuto questo disco solo un punto e un gradino più in basso rispetto al super capolavoro Blackout, vero apice assoluto dell’intera carriera dei tedesconi. L'approccio hard rock che aveva fatto la fortuna degli Scorpions fino a quel momento viene avvicendato da un nuovo “wall of sound” che genera cascate di brandelli epici, senza tralasciare melodie e lenti supremi. L’opener Loving You Sunday Morning, grande pezzo tra l’altro, ha ancora nelle sue corde un hard canonico, anche se il bridge che precede il solo guitar, farcito di cori, è da brividi, poi Antoher Piece Of Meat mostra profonde ferite sino all’osso tanta è la ferocia della stilettata metallica che fornisce. In your face, if you want it or not… Chiaro il concetto? Per chi avesse ancora dubbi, eccovi serviti. Always Somewhere e Holiday inaugurano la preziosa epoca delle ballad auree che faranno la fortuna indubbia dei cinque germanici, due frammenti con un trademark già stagliato. Commoventi, uniche, composte e suonate con quattro palle a testa da ogni membro in line-up. Holiday diviene un intramontabile segmento che farà strage di cuori, compilation soft, avvicinando al metallo eserciti di persone ignare. Coast to Coast, strumentale con la novità del singer Meine nelle vesti di chitarrista ritmico, ha la stessa attitudine di Another Piece... sound diretto e scansioni che lasciano la mano sul volume alto; impossibile fare diversamente.

Can't Get Enough è cantilenante e dura come un marciapiede che si spiaccica sul muso, con tante chitarre selvagge e scatenate, Is There Anybody There? è reggae-metal spettacolare con intonazioni che danno rotondità al tutto, mentre Lovedrive taglieggia atmosfera cupe, innalzando corde vocali infiammate con un ritornello brumoso e da incorniciare. Se cercate chitarre a lametta e track di alto lignaggio questo Lovedrive vi soddisferà pienamente, tenendo bene a mente le puntate melodiche immancabili nel roster degli Scorpions. Prodotto dal mago dei cursori al mixer Dieter Dierks, questo lavoro da studio si accaparrò quattro dischi d'oro negli Stati Uniti e nella terra natia, e fu il primo album degli Scorpions a raggiungere un notevole successo mondiale. Venne registrato in soli tre mesi e mezzo: tra settembre e dicembre 1978, mentre oggi ci sono band che impiegano anni e anni per forgiare un nuovo lp; inutile sprecare parafrasi, lasciamo perdere. Lovedrive io lo amo davvero tanto: semplicemente immancabile.



VOTO RECENSORE
94
VOTO LETTORI
88.78 su 157 voti [ VOTA]
Rob Fleming
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 14.01.42
54
@Painkiller e @Rik HM, non dimenticatevi i Judas Priest dopo Rocka Rolla...spero che si capisse che stavo scherzando (io sono tra coloro che restano di sasso quando leggo certe richieste per cambi stilistici e ogni volta rispondo che allora dovremmo invocarlo anche per i Fleetwood Mac, i Pink Floyd e Gary Moore che sarebbe dovuto andare all\'anagrafe ogni cinque anni). Per @Fabio, mettiamoci anche Robin Trower e abbiamo il trio perfetto di adepti. Lovedrive lo sto ascoltando proprio ora. È stupendo. Quando i dischi duravano 40 min al massimo ed erano perfetti
Painkiller
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 13.49.02
53
@Rob: tutto vero quello che dici ma varrebbe per tante altre bands. Così avvalori la tesi che i Maiden dovevano cambiare nome dopo Killers 😅
Fabio
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 13.44.15
52
Logico Rob infatti Tokyo Tapes chiude dal vivo la prima fase come era prassi per le grandi band ( a proposito di hard rock psichedelico/hendrixiano, prima o poi arriva Frank Marino? ) e questo ne apre un\'altra che è più class e con Blackout troverà l\'esplosione definitiva, ed in effetti come dice Rik Don Dokken prende ispirazione da Meine, infatti come ho scritto canta i cori sul monumentale Blackout
Tino
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 13.38.08
51
Per me inferiore solo a love at First Sting che ritengo il punto massimo, blackout subito sotto. Album da 95
Rik HM
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 13.35.34
50
Ciao @ Rob, per quanto mi riguarda, nei miei commenti, ho preso in esame solo la parte di carriera degli scorpions che va da lovedrive a tutti gli eighties. Cambiare nome alla band? @Rob è un tasto molto pericoloso 😂 rischi di creare uno tsunami di flames 😂
Rob Fleming
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 13.26.27
49
Sono completamente d\'accordo a metà con voi. Sono d\'accordo nel dire che Lovedrive sia il più bel disco degli Scorpions (con Blackout) a patto che si precisi \"della seconda parte della carriera\". Gli Scorpions sono stati due gruppi ben distinti e diversi tra loro (a proposito: ma allora...DOVEVANO CAMBIARE NOME!!!). Nel senso: quelli con Roth sono un gruppo, quelli con Jabs un altro. Hard rock psichedelico/hendrixiano uno, metal l\'altro. Insomma, Virgin Killer, il mio preferito, (e Taken By Force) per il primo periodo, Lovedrive, il mio preferito, (e Blackout) del secondo. 4 album e 4 capolavori. Poco ma sicuro
Rik HM
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 13.20.32
48
@Fabio, infatti don dokken a inizio carriera, ha preso molta ispirazione a livello canoro da meine. Gli scorpions sono stati molto influenti nella formazione sonora dei primi dokken. Come giustamente da te scritto, il primo breaking the chains è un grande album, pubblicato quando il mercato discografico non era ancora pronto per questo tipo di proposta musicale. Ma i dokken si rifaranno alla grande da lì a poco 🤟🎸
Fabio
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 12.27.59
47
Rik e Painkiller avete messo a fuoco bene la questione, infatti questo è un disco che ha i germogli del class metal. Non è un caso che i Dokken per Breaking The Chains ( forse il primo vero album di class metal e sottovalutatissimo secondo me ) volarono in Germania sotto la regia di Dieter Dierks. Tra l\'altro proprio Dierks fa cantare i cori a Dokken in Blackout
Painkiller
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 0.12.31
46
Non ci avevo fatto nemmeno caso al voto lettori. Scandaloso…d’accordo con gli ultimi due commenti. Forse il miglior album degli Scorps, suono da paura per l’epoca e composizioni che crearono i fondamenti del class metal. Per me un disco leggendario.
Rik HM
Martedì 3 Ottobre 2023, 21.38.47
45
@Fabio, il voto lettori ha sempre creato malumori, per usare un eufemismo, tra i writers del sito. L album invece, come ebbi già modo di scrivere, è La base su cui gli scorpions costruiranno le fortune dei dischi a venire. Forse tra i primi album di class metal 🤟🎸
Fabio
Martedì 3 Ottobre 2023, 20.20.31
44
Incredibilmente basso il voto dei lettori, questo per me con Taken By Force è il migliore degli Scorpions, un vero classico e con un suono molto avanti per l\'epoca, potrebbe benissimo essere degli eighties inoltrati, e notare che all\'epoca la musica heavy cambiava molto più in fretta di oggi
N�esis
Sabato 21 Gennaio 2023, 19.45.10
43
qua invece semplicemente si rasenta la perfezione.
Fabio Rasta
Martedì 16 Giugno 2020, 10.06.32
42
Con i dischi precedenti, gli SCORPIONS, avevano già maturato il loro stile, lasciandoci pezzi memorabili (tipo Pictured Life), e ballate recanti il loro marchio di fabbrica (In Trance una su tutte). Tuttavia, credo che il loro modo di comporre fosse pesantemente influenzato dal fatto di dover sempre (giustamente) valorizzare le enormi doti tecniche un po' di MICHAEL, un po' di ULRICH ROTH, a discapito magari della canzone nella sua linearità, complice l'andazzo dei seventies. Non che con questo dica che JABS sia scarso, beninteso. Probabilmente dirò una bestemmia, ma, finalmente libero, RUDOLF SCHENKER assume il ruolo di MALCOLM YOUNG della situazione, ed il risultato iniziale è questo Lovedrive, di cui recensione e commenti ne descrivono bene il valore. Giusto infine parlare già di Heavy Metal, anche grazie ad un sound + moderno ed alla già citata tecnica di scrittura + diretta, ma definirlo comunque sempre Hard Rock, in quanto pezzi duri duri alla fine ce n'è un paio soltanto. Che eppure bastano. Gli SCORPIONS, nei primi '80, saranno indiscussi alfieri dell'esercito metallico che invaderà le strade, nonché i riproduttori musicali in giro x il pianeta.
Luka2112
Mercoledì 6 Maggio 2020, 0.46.46
41
Quasi impossibile affiancare questi Scorpions anche soltanto a quelli del disco precedente, Io personalmente propendo per il suono e le atmosfere incredibili di Roth , ma qui va segnalata una rinnovata attitudine che anticipa addirittura il sound prossimo a venire degli anni 80”. Un disco che suona incredibilmente fresco e vario ancora oggi, Grandissima ed irripetibile band.
Philosopher3185
Lunedì 22 Aprile 2019, 19.31.39
40
I prodromi del nascente heavy metal! la cosa sorprendente era il sound estremamente esplosivo e duro,sia chitarre che batteria ma questa band era capace anche di scrivere delle ballad incredibili,forse le piu' belle in assoluto..almeno in campo Hard Rock.
cowboy big 80
Domenica 21 Aprile 2019, 21.38.26
39
Per chi ha il rock anni 70/80 nel sangue questo e' un vero e proprio classico, ha una varieta' di stili, ma sempre griffato dal monicker, che altri non possono permettersi. is there prende un po' dai Police, ma rimane comunque un diversivo all'interno di un album curato nei minimi dettagli. State comentando i Rammstein? bene, sono professionisti pure loro e che chi viene dal rock , anche metal, classico, trova scorie alla Krafwerk nella loro musica, musica meccanica che ha piu' a che fare con roba appunto da dj set, infatti a Berlino c'e' la love parade dove i fattoni si ritrovano, blah! che la cover sia anche a favore di tette naturali, probabile il rock quasi sempre non perdona
Diego75
Martedì 2 Aprile 2019, 20.33.07
38
Belllo dall’ inizio alla fine....con questo hanno chiuso gli anni70 alla grande ...praticamente un classico dietro l’altro....voto 100
Aceshigh
Venerdì 13 Ottobre 2017, 14.17.48
37
Album strepitoso! Uno dei capolavori della loro amplissima discografia. Col cambio di line-up gli scorpioni virano verso un sound più "radiofonico", precorrendo a livello di songwriting molto di ciò che l'hard rock proporrà nel decennio successivo (e qui siamo ancora nel '78/'79), il tutto mantenendo dei livelli altissimi malgrado l'enorme varietà di stili che si alternano in questi 40 minuti scarsi. Dall'hard rock più melodico (Loving you Sunday Morning) a quello più scatenato (Can't get enough), dalle ballad al riffone quasi priestiano della title-track fino alle atmosfere caraibiche di Is there Anybody There. Se gli Scorpions occupano un posto d'onore nella storia del rock lo devono anche a questo album, che non può mancare nella collezione di chiunque ami il rock !!!
Maurizio
Lunedì 9 Ottobre 2017, 8.06.06
36
Boom! Esce Uli e guarda caso arriva un suono leggermente più accessibile e un concentrato di classiconi. Era evidente che qualcuno voleva questa svolta...da avere senza remore, ma se volete sentire qualcosa di veramente fantastico con Uli andateVi a sentire In Trance...
Andrew Lloyd
Lunedì 16 Gennaio 2017, 23.17.04
35
Memorabile. Nient'altro a aggiungere.
venom
Mercoledì 21 Dicembre 2016, 1.46.47
34
album stupendo il primo della nuova fase.concordo con max sia scorpions che judas nei 70 erano traordinari con due live memorabili.pero lovedrive rimane un capolavoro assoluto
rik bay area thrash
Martedì 6 Dicembre 2016, 12.29.13
33
Uno tra i primissimi gruppi che ascoltai (era il 1978). Inizia la nuova fase degli scorpions decisamente al passo con i tempi, come è già stato scritto su altri post. Tutto molto bello e con una buona produzione. Qui la compantezza della band si fa sentire decisamente. Qui inizia la scalata alle classifiche ma è stata intrapresa con gusto, grande classe e merito. (Imho).
Max
Martedì 6 Dicembre 2016, 9.26.53
32
Scorpions e Judas hanno quasi fatto la stessa strada e scelte: prima fase per entrambe le band magnifica ( e che io preferisco alla grande rispetto a ciò che è venuto dopo) poi suggellata con live imperdibili , anche se Tokyo Tapes dei tedeschi ha una produzione originale allucinante (poi ampiamente corretta con le successive rimasterizzazioni). Love drive - peraltro molto bello - è il disco di passaggio che ha posto le basi per la discografia successiva ! (che bella che è Coast to Coast!!!)
Rob Fleming
Lunedì 8 Febbraio 2016, 10.54.44
31
Con quest'album nascono gli Scorpions del successo planetario. Tutto molto bello, ma assolutamente differente dal periodo Roth. Ma d'altra parte gli idoli della chitarra sono cambiati. Non più Hendrix, ma Van Halen. Quindi fuori Roth dentro Jabs. Risultato? Ottimo. Loving you sunday morning è puro pop metal nel senso più nobile del termine; Is there anybody there? addirittura esplora territori reggae; Always somewhere e Holiday sono le "solite" magnifiche ballate. Sul fronte duro, Another piece of meat e Can't get enough non deludono l'ascoltatore
robby
Sabato 12 Dicembre 2015, 13.46.28
30
lo sto ascoltando adesso in vinile. grezzo sporco rude ... fottutamente rock'n'roll ! grande album !
Domy66
Lunedì 16 Novembre 2015, 23.08.58
29
Ma come si fa a definire" Is there anybody there" uno schifo???Una merda??Ma scherziamo? Asso ,forse ti piacciono i Korn e cazzabubù cacofonia metalschifida,gusti radicali da "metallico "con paraocchi! tutto il disco è grandioso ,compreso il pezzo in questione!
Peppe
Mercoledì 30 Settembre 2015, 17.59.35
28
Sempre amato e adorato questo album, comprato a pochi anni dalla sua uscita. ..cmnq, giusto per fare il pignoletto, nessuno mi toglierà mai dalla testa, che l inizio di always somewhere, è praticamente "SIMPLE MAN".
Asso
Sabato 16 Maggio 2015, 22.37.22
27
Peccato per quello schifo di pezzo raggae, Is There Anybody There, che è una merda...il resto è da promuovere, bravi
Philosopher3185
Sabato 28 Febbraio 2015, 12.30.34
26
Da qui' gli Scorpions,hanno iniziato a farmi impazzire..ripeto,anche gli album precedenti erano davvero ottimi,ma da qui' in poi,viene fuori tutta la loro carica Hard Rock,senza troppe sperimentazioni,o influenze di altre band..solo Hard Rock,che ha un lato sperimentale e grandi arrangiamenti,un ottima alternativa agli AC|Dc,che sebbene siano per me la band simbolo del genere,sono un po' troppo statici,e poco creativi.
Philosopher3185
Sabato 28 Febbraio 2015, 12.30.32
25
Da qui' gli Scorpions,hanno iniziato a farmi impazzire..ripeto,anche gli album precedenti erano davvero ottimi,ma da qui' in poi,viene fuori tutta la loro carica Hard Rock,senza troppe sperimentazioni,o influenze di altre band..solo Hard Rock,che ha un lato sperimentale e grandi arrangiamenti,un ottima alternativa agli AC|Dc,che sebbene siano per me la band simbolo del genere,sono un po' troppo statici,e poco creativi.
metallo
Giovedì 19 Febbraio 2015, 20.51.17
24
Album potentemente emozionale, hard & heavy magistrale, 3 chitarre da favola con 2 shenker in forma strepitosa e una batteria perfetta, brani vibratamente espressivi.Album che ha fatto storia, bellissimo e intenso. voto 95.
Mulo
Domenica 4 Gennaio 2015, 11.47.14
23
Hard rock potentissimo con pezzi da urlo!!! Chitarre terribilmente heavy x il periodo...In più c'è Michael Schenker...Più di così
Sabbracadabra
Lunedì 24 Marzo 2014, 15.38.59
22
Se devo scegliere un disco degli Scorpions scelgo questo, killer song e le ballad + belle e meno ruffiane.
Stefano
Mercoledì 18 Gennaio 2012, 22.39.13
21
Always Somewhere e Holiday, coast to coast....Cristo che disco, che canzoni !!!!! Immortali oggi, ieri e domani e così per l'eternità. Che Dio abbia in gloria gli Scorpions!!!!!!!!!!!!!
Radamanthis
Giovedì 29 Settembre 2011, 20.08.39
20
Si si si Billo, fidès!!! Acquisto a scatola chiusa e non ne rimarrai deluso!
BILLOROCK fci
Martedì 27 Settembre 2011, 17.24.40
19
Da parte mia invece, devo fare un salto al negozio tattico, per recuperare questo cd, vivamente consigliato da Radamanthis e Frankiss, si si si.. l acquisto è d obbligo !!
N.I.B.
Martedì 27 Settembre 2011, 15.37.02
18
Come hai detto tu... SEMPLICEMENTE IMMANCABILE... \,,/ ...!!
dantes
Martedì 27 Settembre 2011, 11.05.01
17
... che bella recensione ... e che bell'allbum. Band sempre troppo sottovalutata, maestri nel combinare con efficacia sound hard e tagliente con la melodia. Maestri indiscussi delle ballads. Quando Wind of Change, non ne rimasi così impressionato. Poi tutti sappiamo come è andata, ma aldilà del risvolto "sociale" di quegli anni, quella canzone per me resterà sempre indietro anni luce da perle come Holiday, Always Somewhere, When the Smoke is ... e Still Loving You. Comunque Lovedrive è un disco mitico, meraviglioso, dal peso specifico impressionante, alla "vecchia maniera" pre-CD: 8/9 canzoni tutte valide, tutte con la propria personalità, riconoscibili dalle prime note e dai relativi attacchi come impronte digitali ... 8/9 canzoni e NO filler:così erano i grandi album. In generale, credo che difficilmente fra 30/40 anni si parlerà di album attuali considerati decenti (di capolavori non ne ho proprio sentiti, scusate) come ancora ora, ai giorni nostri , si parla e si tratta di certe opere dei 70/80 ... sempre superiori senza necessariamente dover essere per forza un fenomeno di massa o di fama mondiale per essere ricordato o considerato. Un saluto a tutti, grazie Metallized.
Red Rainbow
Martedì 27 Settembre 2011, 9.38.29
16
Recensione impeccabile, disco semplicemente imprescindibile.... con due chicche "hors categorie" come Coast to coast (sentito di rado nel metal un simile intreccio lead/rhytm...) e Is there anybody there ? (solo dei geni potevano sconfinare nel reggae-metal, peccato che nessuno ne abbia seguito le tracce...). Voto : 92
Radamanthis
Lunedì 26 Settembre 2011, 17.03.07
15
@Frankiss: meritatissimi!
Frankiss
Lunedì 26 Settembre 2011, 16.58.02
14
@Billo..urge averlo subito..@Rada...grazie per i complimenti!!!
BILLOROCK fci
Lunedì 26 Settembre 2011, 16.57.40
13
ottimo, grazie per la dritta !!
Radamanthis
Lunedì 26 Settembre 2011, 16.55.14
12
Eh si Billo, DEVI! A prescindere dal fatto che della discografia degli Scorpions bisognerebbe avere tutto (o quasi)!!! Consigliatissimo!
BILLOROCK fci
Lunedì 26 Settembre 2011, 16.51.38
11
azz.. non lo conosco sto disco!! dovrò rimediare !! oh yeah...
Radamanthis
Lunedì 26 Settembre 2011, 12.40.09
10
Un disco favoloso, pieno di grandi classici e senza punti deboli. Voto e recensione perfetti, bravissimo Frankiss!
LoSpaccone
Lunedì 26 Settembre 2011, 9.26.02
9
Uno dei dischi della mia adolescenza. E' un disco di transizione e fa un pò da spartiacque nella carriera degli Scorpions: il primo senza Roth (e si sente), più arioso dei lavori precedenti ma anche meno omogeneo in cui s'intravedono il tentativo della band di definire il proprio stile e un approccio compositivo più orientato alla riuscita della singola canzone. L'inizio di "Always somewhere" ricorda un pò troppo quello di "Simple man" degli Skynyrd. La titletrack è un super pezzo
Barry
Lunedì 26 Settembre 2011, 1.55.00
8
Album semplicemente magnifico
Maurilio
Domenica 25 Settembre 2011, 18.41.23
7
Grandissimo disco con degli straclassici del genere. Da avere a tutti i costi. Io ho l´LP con la copertina criticata, ma lo comprai nel 1988, si vede che lí la censura era caduta, per fortuna.
Metal3K
Sabato 24 Settembre 2011, 18.43.14
6
Uno dei miei dischi preferiti da ragazzo, uno dei miei ricordi più belli adesso... Diciamo che stiamo parlando di un classico!
lambia
Sabato 24 Settembre 2011, 17.14.15
5
strepitoso...
Frankiss
Sabato 24 Settembre 2011, 15.48.36
4
Grazie per i complimenti ragazzi!!!
ThreePieces
Sabato 24 Settembre 2011, 14.47.46
3
Disco stratosferico!!!!!! il primo album che mi trasportò nel mondo del metal!!! complimenti vivissimi al recensore, 95
Lizard
Sabato 24 Settembre 2011, 10.59.48
2
Meraviglioso, un disco immortale, inscalfibile dal tempo. E' incredibile quanto talento e quanta capacità compositiva e classe esecutiva gli Scorpions siano riusciti a condensare nei loro dischi. Lovedrive è uno di quei dischi che chiunque deve possedere.
Hellion
Sabato 24 Settembre 2011, 10.48.12
1
..grande rece...8 canzoni, 8 classici, punto.
INFORMAZIONI
1979
EMI
Hard Rock
Tracklist
1. Loving You Sunday Morning
2. Another Piece of Meat
3. Always Somewhere
4. Coast to Coast
5. Can't Get Enough
6. Is There Anybody There?
7. Lovedrive
8. Holiday
Line Up
Klaus Meine (Voce)
Rudolf Schenker (Chitarra)
Matthias Jabs (Chitarra)
Francis Buchholz (Basso)
Herman Rarebell (Batteria)
Michael Schenker (Chitarra solista su tracce 2,4 e7)
 
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