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21/04/25
MAXIMUM FESTIVAL 2025
ALTROQUANDO, VIA CORNIANI 32 - ZERO BRANCO (TV)
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Testament - Live At The Fillmore
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( 5126 letture )
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Registrato nel 1995 presso l’auditorium Fillmore di San Francisco, l’album di cui mi accingo a parlarvi è sicuramente uno dei live più importanti e apprezzati degli anni ’90, periodo non troppo felice né molto fruttuoso per il thrash metal vecchia scuola a causa (o per merito, dipende dai punti di vista) del grunge e soprattutto del thrash grooveggiante alla Pantera. I Testament, a differenza di molti loro colleghi illustri, non subirono più di tanto la crisi di quegli anni e proseguirono per la loro strada, anche se probabilmente non ebbero, né hanno tuttora, il successo e la fama che meriterebbero. Di certo non stiamo parlando di una band di nicchia né semisconosciuta, tuttavia ho la netta impressione che i nostri siano troppo spesso visti come un gruppo di seconda fascia e non come dei mostri sacri alla pari, ad esempio, di Metallica e Megadeth. Ebbene, Live At The Fillmore dimostra ancora una volta che il combo californiano ha tutto il diritto di sedere nell’olimpo del thrash metal mondiale.
L'album in questione vide la luce nel periodo di transizione dallo sperimentalismo di Low alla rinnovata furia omicida di Demonic ma è composto in larghissima parte da pezzi provenienti dai primi due straordinari album, vale a dire The Legacy e The New Order. Quando si parla di un live, le categorie di giudizio sono essenzialmente due: la scelta della scaletta e la qualità sonora delle registrazioni in presa diretta. Per quanto riguarda il primo parametro c’è ben poco di cui lamentarsi; la tracklist è infatti di livello altissimo: il trittico iniziale è da brivido, i grandi classici ci sono tutti e sono pure ben distribuiti, i primi due lavori in studio sono ampiamente (se non addirittura troppo) rappresentati ma trovano spazio anche le title-track di Practice What You Preach e Souls Of Black e brani più recenti come Low e Hail Mary. Risultano molto interessanti, inoltre, le versioni acustiche (registrate in studio) di Return To Serenity, The Legacy e Trail Of Tears. Per quanto riguarda il discorso relativo alle registrazioni, il giudizio è ancora una volta positivo, anche se alcuni pezzi mancano del “tiro” necessario: la prova più lampante è Souls Of Black, troppo “lontana” e fredda. Stupisce poi lo scarso spazio dedicato al pubblico ed alla sue reazioni durante il concerto: è giusto che sia la musica ad essere protagonista ma forse qualche urlo dei fan in più non sarebbe guastato. Ascoltate, ad esempio, le tracce live contenute in Soundtrack To The Apocalypse degli Slayer: notate la differenza?
In conclusione, Live At The Fillmore è un ottimo disco dal vivo anche se manca di alcuni dettagli per risultare totalmente irresistibile; resta tuttavia un prodotto di livello e importanza considerevoli, da possedere per tutti gli amanti del thrash, soprattutto dopo che è stato ristampato da Prosthetic Records.
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6
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Uno tra i \"live\" album più belli che possiedo e non mi stanco mai di riascoltare. Che sia stato ritoccato o meno, me n\'è fregato sempre zero. Qui mi sono innamorato definitivamente dei classici della band (anche se non tutti presenti) come sono riuscito ad apprezzare meglio i brani di \"Low\". Finale del disco spettacolare 😍 con quei tre lenti in chiave semi-acustica. |
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5
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Grande album non capisco i voti cosi bassi dei lettori mah... |
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4
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ottimo album! a me Low è piaciuto molto e in questo cd ci sono diversi pezzi di quell'album...Murphy è ottimo secondo me come anche Dette alla batteria |
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3
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Ammetto che l'ho ascoltato poco. Non ho gradito molto Demonic ed anche se James Murphy è un gran chitarrista, gli assoli di Skolnick mi mancavano. Comunque la tracklist è ottima. Può essere l'occasione per dargli una seconda chance  |
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2
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@ Lambru: operazioni di "pulizia" sono all'ordine del giorno quando si parla di live album  |
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1
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ho sentito da varie fonti che questo live sarebbe stato un po' troppo ripulito, dal sound originale, comunque non mi dispiace, anche se preferisco quasi sempre i dischi in studio. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Preacher 2. Alone in The Dark 3. Burnt Offerings 4. A Dirge 5. Eerie Inhabitants 6. The New Order 7. Low 8. Urotsukidoji 9. Into The Pit 10. Souls of Black 11. Practice What You Preach 12. Apocalyptic City 13. Hail Mary 14. Dog Faced Gods 15. Return To Serenity * 16. The Legacy * 17. Trail Of Tears *
* studio track / Semi-acoustic Version
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Line Up
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Chuck Billy (Voce) Eric Peterson (Chitarra, Backing Vocals) Greg Christian (Basso) James Murphy (Chitarra) Jon Dette (Batteria)
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