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24/01/25
REVERIE + PUT PÚRANA + DAGERMAN
SOS FORNACE, VIA RISORGIMENTO 18 - RHO
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( 12866 letture )
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Col secondo album in studio i The Doors iniziano a porre saldamente le basi di un successo che negli anni a venire li porterà ai vertici della fama mondiale, come una delle band più discusse (nel bene e nel male) dell’intera storia del rock. Divenuti globalmente famosi più che altro per la presenza del carismatico singer Jim Morrison, i cinque californiani si contraddistinguono per un forte apporto nella loro musica della psichedelia, caratteristica principale e tra le più importanti del sound The Doors. All’epoca, le band che perseguivano il maggior successo erano perlopiù legate al movimento hippy, che sarebbe sfociato due anni più tardi in quello che ancora oggi è ricordato come il festival musicale per antonomasia, ovvero il festival di Woodstock, tre giorni di pace e musica. Dallo stile hippy i The Doors cercarono di distinguersi tramite l’uso di sonorità del tutto particolari ed originali e soprattutto testi a sfondo spirituale inerenti il sesso, le droghe e la morte, non di certo vicini a quanto professato dalla cultura degli anni sessanta. A Morrison va il merito di aver scritto delle liriche dalle significative venature poetiche, che diedero quel tocco in più alla fortuna del gruppo. Lo stile venutosi a creare si rivelò interessante fin dal primo istante e i risultati non tardarono ad arrivare: già The Doors, l’esordio sulle scene, raggiunse la seconda posizione nella classifica di Billboard, dietro solo a Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band degli inglesi Beatles, mentre Strange Days gli fu di poco inferiore arrivando a posizionarsi comunque al terzo posto.
Sulla scia del primo importante passo compiuto nel disco d’esordio, Strange Days evidenzia temi come l’alienazione dell’individuo in una società a lui estranea, e quindi la sua conseguente solitudine e desolazione quotidiana. Ma questa tragicità, così ben espressa dal cantato di Morrison, rivela un fondo di tranquillità, di pace. E’ qui che emerge l’importanza di una sezione strumentale che supporti delle liriche tanto profonde e significative, quasi simboliche. La dolcezza con cui la chitarra di Robby Krieger si fa strada nei meandri della nostra mente, sorretta a sua volta da un basso perfettamente equilibrato ed armonizzante, è esemplare. Le ritmiche impongono una lettura il più delle volte in chiave blues, ma che non disdegna chiari influssi ora dal jazz e ora dal rock, sempre senza mai marcare troppo i toni. Lo stesso artwork è una chiara dimostrazione di cosa rappresenti quest’album: al centro di essa non vi è più il volto di Jim Morrison -da lui stesso odiato, in quanto metteva in secondo piano la proposta musicale della band-, bensì personaggi circensi in un contesto quotidiano, sul marciapiede di una strada di città, con l’unico riferimento al nome del gruppo posto sullo sfondo, tramite un cartellone pubblicitario appeso ad un muro sul quale era raffigurata la band. Questa scelta figurativa dava un tono ancor più surreale al disco, e rappresenta forse il principale apice artistico nella carriera dei The Doors.
L’intero disco è un vero e proprio cult, e non c’è una sola canzone che possa essere tralasciata. L’opener Strange Days, con la sua aria sognante, ci trasporta nel bel mezzo dello stato di alienazione così ben descritto da Morrison, ma ancor più dall’intera sezione strumentale. Fin da subito si nota come il basso, più di tutti gli altri strumenti, abbia una funzione nettamente predominante, e grandi meriti vanno dunque attribuiti a Lubahn e Manzarek. Emozionante è invece la parola giusta per descrivere la successiva You’re Lost Little Girl, delicata e conturbante, ma anche sicura di sé e musicalmente sopraffina. Forse l’episodio più quotato al jazz dell’intero platter. Ancora l’amore è posto al centro dell’attenzione nella terza traccia,Love Me Two Times, ma questa volta il tema viene affrontato con un atteggiamento più rock, che si riflette nel cantato potente e nell’assolo centrale di tastiera. Si entra così nella parte più “strana” dell’album, con le brevissime Unhappy Girl ed Horse Latitudes. La prima trasmette soprattutto malinconia, ma lo fa in un modo particolarmente vivace, con gli strumenti che sembrano quasi divertirsi come nel bel mezzo di una festa; la seconda è interamente incentrata sul parlato di Morrison. Egli narra, con una grandiosa carica espressiva, la vicenda di una nave che, costretta a disfarsi del proprio carico in mare aperto, getta i cavalli che erano a bordo. Anche questo fa parte del surrealismo dei The Doors. La prima metà di Strange Days si conclude con lo stupendo blues rock di Moonlight Drive, in cui Robby Krieger si destreggia in tutta la sua tecnica per tirare fuori dal cappello una delle melodie più accattivanti qui presenti. Interessante è la storia di questo brano, il primo uscito dalla geniale mente di Jim Morrison. Va infatti, in un certo senso, a Moonlight Drive il merito della nascita della band, dato che Jim disse all’amico Ray Manzarek di aver scritto una canzone, ma di non avere le capacità per metterla in pratica. Da lì a formare un gruppo c’è voluto poco. Nei successivi due minuti verrete deliziati da People Are Strange (uno dei due singoli insieme a Love Me Two Times), canzone tanto semplice ed immediata quanto efficace: impossibile resisterle. Continua la scia del corto minutaggio My Eyes Have Seen You, che vede un ripetersi del ritornello per la maggior parte del tempo, intervallato solamente da un ottimo assolo di chitarra a firma Robby Krieger, mentre con I Can’t See Your Face in My Mind fanno ritorno le atmosfere soft, e l’ascoltatore è portato ad incentrarsi sulla solita voce suadente di Morrison. Un discorso a parte merita la lunga suite finale (undici minuti) intitolata When The Music’s Over, che si presenta in un modo nettamente più frizzante con giri blues di chitarra e di tastiera ed una sezione ritmica che sa tanto di gruppo jazz da locali serali, quelli piccoli (accoglienti) e avvolti da una scia ininterrotta di fumo. L’atmosfera ideale per la musica dei The Doors.
Non poteva concludersi meglio di così il secondo capitolo della band californiana, autrice di successi che hanno fatto la storia della nostra musica, capace di allontanarsi con la propria forza d’animo dagli avvoltoi del music business, dalle luci della ribalta, prediligendo l’aspetto più intimo e meno commerciale della propria musica. I The Doors provano a farci uscire da un mondo che non sentiamo nostro, ma che ad ogni modo ci appartiene. E allora gridiamo, cercando di farci ascoltare, il mondo ci è estraneo, ma noi non siamo soli, la musica non ci abbandonerà mai. La musica è la tua unica amica. Fino alla fine, Fino alla fine, Fino alla fine!
Well the music is your special friend Dance on fire as it intends Music is your only friend Until the end Until the end Until the end!
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VOTO LETTORI
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84.49 su 114 voti [
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Strane days viene dopo the doors. Si vede che non capite un cazzo |
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Il debutto resta il mio preferito ma questo viene subito dopo...la sola When The Music\'s Over vale l\'acquisto.Se sono leggenda un motivo ci sarà. Voto 98! |
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People are strange, la canzone più bella del rock |
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Questo album un pilastro fondamentale della storia del rock voto 100 |
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Se dovessi salvare 1 canzone dei DOORS, salverei When The Music's Over, xchè dentro riassume tutto quello che aveva da dire e da dare la Band di Venice. Studio o Live non importa. Da notare anche il messaggio attuale di ecologia e di amore x la terra, contenuto nella parte centrale della song, sicuramente ispirato dalla passione di JIM x gli Indiani d'America, popolo che già + di 150 anni fa, ammoniva che solo quando avremo pescato l'ultimo pesce, ucciso l'ultimo bisonte, avvelenato l'ultimo fiume, tagliato l'ultimo albero, allora e solo allora ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare. Personalmente credo che fosse il Popolo che + di tutti aveva compreso il concetto di Dio, ma in fondo chi sono io x dirlo. Peccato che tutto ciò non abbia salvato JIM dall'autodistruzione. Forse il prezzo da pagare x avere regalato all'umanità tutti questi capolavori senza tempo. |
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20
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Quest'album è di una cupezza che inquieta davvero..bellissime canzoni ma molto piu' cupe e oscure rispetto al primo album;strange days(dal testo sublime e depresso),you'r lost little girls ha delle strofe davvero inquietanti,people are strange è una delle piu' belle canzoni che abbia mai ascoltato! |
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19
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non ai livelli del primo ma album dal livello alto.... hanno creato un loro stile diverso da tutto e tutti.... i più originali insieme ai pink nel mondo del rock |
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Dopo aver ascoltato questo ennesimo capolavoro,il cuore urla "Rivogliamo Jim Morrison" e sa già che due dischi come i primi due dei Doors,nella storia,non nasceranno mai più |
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Emozionante capolavoro, esprime appieno l' alienazione e lo smarrimento esistenziale di quel periodo; Album cupo, canzoni tristi, una pietra miliare! Gruppo impressionante... infiniti... |
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Emozionante capolavoro, esprime appieno l' alienazione e lo smarrimento esistenziale di quel periodo; Album cupo, canzoni tristi, una pietra miliare! Gruppo impressionante... infiniti... |
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Uno dei dieci dischi da isola deserta. per me voto 10 |
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Concordo in pieno col voto, questo è il secondo e, per me, ultimo capolavoro dei Doors, che non eguaglia l'immenso esordio, ma è lo stesso un grande album dall'inizio alla fine, ogni canzone è una perla. |
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bellissimo, title-track, LM2T e PAS da antologia, ma le altre non sono certo riempitivi. ICSYFIMM è ipnotica e ti trasporta in un' altra dimensione e la chiusura con WTMO è da applausi |
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..ecco si, non erano nel cast, ma quello che colpì Manzarek fu che gli ricordavano il film di Fellini, il luogo scelto fu Sniffen Court, sulla East 36th Street, tra la Third Avenue e la Lexington Avenue a New York. |
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@Hellion....ottima osservazione, La verità tutta pare che sia la seguente: «Odiavo la copertina del nostro primo album», confessò Jim Morrison al Los Angeles Free Press nel 1968, «non volevo che la mia faccia apparisse di nuovo. Così dissi a Bill Harvey, boss e art director della Elektra Records, di illustrare Strange Days con una pianta, una ragazza o un disegno, ma non con la mia faccia». Harvey e la band pensarono così a una scena surreale, ispirata a La Strada di Fellini, e trasformarono un vicolo di New York nel set di un film italiano. Un circo, gente assurda, figure misteriose: niente di più lontano dall’immagine offerta dai gruppi californiani dell’epoca. é un disco che continua ad andare oltre il suono...tra musica, cultura post moderna e surrealismo. Jimi TG |
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10
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...grande album e grande recensione, se non sbaglio i personaggi di copertina erano nel cast di un film di Fellini. |
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9
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Grande album del celebre gruppo rock e del suo carismatico front man . |
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Grazie, il tuo complimento mi rende davvero orgoglioso di quanto fatto! Sai, nell'ascoltare giornalmente Strange Days me ne sono innamorato...per me è stata una grandissima riscoperta! |
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7
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Una delle recensioni più belle e ispirate che abbia mai lette in questo sito.SD dopo il deebut album è un altra perla.Strange Days,Love Me 2 Times e When The Music Is Over Semplicemente favolose !!! |
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6
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Metto questo album al secondo posto dopo LAWoman. Ma questo disco è stupendo, bellissimo, Strange Days è una canzone magnifica, da suonare col volume al massimo, mi mette sempre i brividi, così come l'ultima canzone del cd. Tutto il resto scorre liscio come l'olio, ed è una meraviglia. Per chi non lo ha: fatevi un favore e compratelo. |
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5
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Gran disco, People are Strange è una delle canzoni più belle che abbia mai sentito |
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4
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Il mio album loro preferito! E in più condivido in toto il commento di Jimi, 1967:anno fondamentale. |
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3
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1967: la chiave di volta nella storia della musica.I Beatles rilasciano il capolavoro della musica psichedelica "Sgt. Pepper’s Lonely Heart’s Club Band", Frank Zappa pubblica "Absolutely Free" ricordata per essere la prima opera rock, i Pink Floyd escono con "The Piper At The Gates Of Dawn" ed i The Doors pubblicano a distanza di 10 mesi la seconda opera "Strange Days". E' un album di rottura, voce di Morrison potente, parti strumentali "mature", sofisticate e oscure, a tratti inquietante. Contiene la mia preferita: "People Are Strange".....ed i Doors avevano spietatamente ragione. Grazie Arturo. Jimi TG |
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2
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senza offesa per nessuno, ma ecco quello che penso : Zzz.. zzz.. zzz.. ronf...zzz. zzz ronf.... ps: per rispetto, non voto !! |
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Disco fantastico, fondamentale al pari del primo. Come giustamente rilevato nella recensione, ancora più spinto sul fronte della psichedelia e del surrealismo. L'assolo di "You're Lost Little Girl" sembra suonato da Santana, non fosse che nel 1967 Santana era un promettente giovane chitarrista senza contratto a San Francisco!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Strange Days 2. You’re Lost Little Girl 3. Love Me Two Times 4. Unhappy Girl 5. Horse Latitudes 6. Moonlight Drive 7. People Are Strange 8. My Eyes Have Seen You 9. I Can’t See Your Face in My Mind 10. When the Music’s Over
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Line Up
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Jim Morrison (Voce) Robby Krieger (Chitarra) Ray Manzarek (Tastiere, Basso nelle tracce 4 e 10, Marimba) Douglas Lubahn (Basso nelle tracce 1, 2, 3, 6, 7, 8, 9) John Densmore (Batteria)
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RECENSIONI |
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