IN EVIDENZA
Album

Blood Incantation
Absolute Elsewhere
Autoprodotti

Colonnelli
Gli Implacabili
CERCA
RICERCA RECENSIONI
PER GENERE
PER ANNO
PER FASCIA DI VOTO
ULTIMI COMMENTI
FORUM
ARTICOLI
RECENSIONI
NOTIZIE
DISCHI IN USCITA

03/01/25
PATRIARKH
ПРОРОК ИЛИЯ

03/01/25
BLOODBARK
Sacred Sound of Solitude

03/01/25
PATRIARKH
Prophet Ilja

10/01/25
WYATT E.
Zamāru ultu qereb ziqquratu, Part 1

10/01/25
EX DEO
Year of the Four Emperors [EP]

10/01/25
MALIA
One Grass Skirt to London

10/01/25
BERIEDIR
Liminal Spaces

10/01/25
STICK TO YOUR GUNS
Keep Planting Flowers

10/01/25
THE HALO EFFECT
March of the Undead

10/01/25
TREMONTI
The End Will Show Us How

CONCERTI

03/01/25
SFREGIO + TOXIC YOUTH + KIMERA + EXARCHY
ROCK\'N\'ROLL, VIA GIUSEPPE BRUSCHETTI 11 - MILANO

04/01/25
I HATE MY VILLAGE
EREMO CLUB, S.P. MOLFETTA, VIA GIOVINAZZO, KM 779 - MOLFETTA (BA)

04/01/25
RUNOVER + MHELA + DEATH OF THE VILLAINS
BORDERLINE PISA, VIA GIOVANNI CARMIGNANI 10 - PISA

04/01/25
SPLEEN
HEADBANGERS PUB, VIA TITO LIVIO 33A - MILANO

04/01/25
GRACE DARKLING
MUSIC FACTORY LIVE, VIA DIRITTA 9 -CREMONA

04/01/25
THE UOZARD
ARAN ISLAND, VIA BARBERINESE 79/81 - CAMPI BISENZIO (FI)

05/01/25
I HATE MY VILLAGE
LIZARD CLUB, SS7, 12 - CASERTA

05/01/25
GRACE DARKLING
HEADBANGERS PUB, VIA TITO LIVIO 33A - MILANO

05/01/25
NOAGE + KARON + guest
LET IT BEER, PIAZZA DELLE CROCIATE 26/28 - ROMA

05/01/25
ISAAK + THE MAGOGAS + LATE!
BLOOM, VIA EUGENIO CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)

Pentagram - Last Rites
( 6303 letture )
Che effetto vi farebbe vedere Fonzie di Happy Days senza il suo mitico giubotto di pelle, ma con indosso una sobria giacca e una cravatta? Certamente ne rimarreste come minimo confusi.

Lo stesso effetto destabilizzante può essere provocato dal vedere una leggenda dell’ underground come i Pentagram firmare per la Metal Blade Records e lanciare sul mercato questo Last Rites. Il fatto in sé, tuttavia, potrebbe essere interpretato come un giusto riconoscimento per una band che, nel corso di quarant’anni di onorata carriera, ha spesso faticato a trovare una giusta distribuzione per le proprie opere in studio, nonostante il suo innegabile ruolo guida per almeno due generazioni di musicisti e per il doom in generale. Ciò che realmente lascia spiazzati all’ascolto di questo Last Rites è la scelta dei suoni; la produzione di questo disco è infatti sfacciatamente stoner, con le annesse chitarre roboanti fino ad un suono di basso profondo e pulsante, che poco si adatta a quanto la band di Bobby Liebling ci ha abituati ad ascoltare.
Il discorso, in parole povere, è questo: un gruppo che è nato negli anni ’70 e ha vissuto in pieno la nascita e lo sviluppo dell’heavy metal americano, come può suonare così sfacciatamente stoner? Devo ammettere che in prima battuta ho pensato di bocciare questo Last Rites, perché non riuscivo a considerarlo conforme al Pentagam-style. Fortunatamente ho resistito a questo primo impluso.

Analizzando in maniera tecnica e distaccata questo lavoro, devo ammettere che la qualità generale è davvero notevole, pur tralasciando la produzione e tutto ciò che inevitabilmente si trova connessa ad essa. I Pentagram del 2011 sono una band forte, in gran forma e che tra l’altro vede il ritorno dello storico chitarrista Victor Griffin, in passato impegnato anche nei Death Row, Place of Skull, nei lavori solisti di Joe Hasselvander e perfino con i Cathedral (nel ruolo di chitarrista dal vivo).
Last Rites, come da perfetta tradizione di casa Pentagram, offre brani nuovi affiancati da composizioni provenienti dal passato della band – già pubblicate o del tutto inedite – andando a formare un unicum esecutivo davvero invidiabile. Quelle chitarre che suonano sfacciatamente stoner di certo non nascondono il talento e l’ispirazione del redivivo Griffin, come nella tiratissima Call The Man o nella cathedraliana 8. La vera anima della band americana risiede comunque nella figura di Bob Liebling, sorprendentemente trascinante ed evocativo nonostante i recenti problemi di salute manifestatisi negli ultimi anni in sede live. Il buon Bob ci guida attraverso le sue liriche (come al solito oscure e profonde) all’interno di mondi esistenziali complessi quanto vividi nella loro rappresentazione, come in Into The Ground o in Windmills And Chimes, quest’ultima impreziosita da un sapiente connubio tra chitarre acustiche e solismi elettrici.
Nella seconda parte di questo Last Rites rivive maggiormente la magia di monumenti doom quali Rentless e Day Of Reckoning, attraverso brani diretti e senza fronzoli ma traboccanti passione e vigore. Tra queste ultime composizioni, una menzione particolare va a Horseman, vera dimostrazione pratica di cosa sia il doom americano della tradizione e come nessuno, meglio della band di Bob, sia in grado di interpretarlo.
Per concludere l’analisi di questo storico ritorno della band, vorrei spendere due parole sull’ottimo lavoro svolto dalla sezione ritmica, formata da Greg Turley e da Tim Tomaselli. Il primo risulta sempre puntuale in ogni singolo passaggio, aiutato anche da una produzione modernista che ne mette in risalto il groove scaturito dal suo strumento; il secondo ha all’attivo una serie di dischi con i Place Of Skull e sembra naturalmente a suo agio con i suoi nuovi compagni di avventure.

Tralasciando la sorpresa scaturita da un primo impatto con quest’opera, posso tranquillamente concludere che questo Last Rites è davvero un album pregno di idee e di ispirazione creativa e che, diversamente da gli ultimi full-length, mostra una line-up davvero solida e affiatata.
Più che di “ultimi riti” possiamo quindi parlare di energia e creatività ancora da vendere ma, per favore, ridate ai Pentagram l’abito che più si addice!



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
64.36 su 46 voti [ VOTA]
The Sinner
Venerdì 13 Gennaio 2023, 20.51.48
6
Disco controverso ma molto affascinante...certo ci va piu\' di un ascolto per entrare nel mood di questo lavoro ma Liebling - Griffin e soci hanno firmato un buonissimo album...menzione particolare per le due song capolavoro \"8\" e \"Windmills And Chimes\"...
andreastark
Martedì 29 Ottobre 2013, 9.59.40
5
Disco MERAVIGLIOSO!!!!
born_too_late
Mercoledì 18 Maggio 2011, 22.35.24
4
Hai ragione Lambio, scusate il lapsus; correggo subito
lambio
Sabato 14 Maggio 2011, 12.14.19
3
L'album è su metal blade, comunque, non su nuclear blast!
Witchcraft
Lunedì 2 Maggio 2011, 20.41.53
2
la disamina perfetta di un gran ritorno..80 pieno anche per me..
Lizard
Lunedì 2 Maggio 2011, 14.13.07
1
Disco clamoroso!!! E non poteva essere altrimenti. In effetti con il ritorno di Griffin ci si poteva attendere un ritorno anche ai suoni di Relentless, invece il gruppo ha mantenuto la stessa linea che ha intrapreso da Review Your Choices in poi... Comunque il valore di queste composizioni e l'inesausta vena creativa della band è sorprendente! Un brano come Windmills And Chimes è una vera sorpresa con atmosfere settantiane che ci aspeterebbero da tutt'altre band. Personalmente mi è piaciuto moltissimo, come tutti i loro dischi, ripeto.
INFORMAZIONI
2011
Metal Blade Records
Doom
Tracklist
1 - Treat Me Right
2 - Call The Man
3 - Into The Ground
4 - 8
5 - Everything’s Turning To Night
6 - Windmills And Chimes
7 - American Dream
8 - Walk In Blue Light
9 - Horseman
10 - Death In 1st Person
11 - Nothing Left
Line Up
Bob Liebling (vocals)
Victor Griffin (guitar)
Greg Turley (bass)
Tim Tomaselli (drums)
 
RECENSIONI
86
86
84
85
90
89
ARTICOLI
20/08/2022
Live Report
PENTAGRAM + THE ATOMIC BITCHWAX + STRAMONIUM
Magnolia Stone III, Circolo Magnolia, Milano, 03/08/2022
10/10/2016
Live Report
PENTAGRAM
Init Club, Roma, 03/10/2016
07/12/2015
Live Report
MALEVOLENT CREATION + GRAVE + PENTAGRAM (CHILE)
CIRCOLO COLONY, Brescia( BS ) 03/12/15
02/06/2013
Articolo
SEI NOTE DI PENTAGRAMMA
La recensione
21/04/2011
Live Report
PENTAGRAM + IN SOLITUDE
Bronson Club, Madonna Dell'Albero (RA),17/04/2011
 
 
[RSS Valido] Creative Commons License [CSS Valido]