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28/12/24
FAST ANIMALS AND SLOW KIDS
EREMO CLUB - MOLFETTA (BA)
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Sodom - In War And Pieces
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( 8768 letture )
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Attesi anche loro a misurarsi con le uscite di buon livello che negli ultimi anni hanno riempito il mercato thrash metal, ecco tornare i Sodom, a ben 4 anni dall'ultimo disco omonimo. Una prova del nove per il trio teutonico, chiamato a dimostrare che i "vecchi" hanno ancora qualcosa da dire in un mercato che nell'ultimo periodo si è ritrovato saturo di cloni; la dimostrazione della band si chiama In War And Pieces, e consta di 47 minuti di un thrash metal che riunisce tutti gli aspetti che hanno reso storici i Sodom, non ultima quella oscurità tipica dei primissimi lavori.
Attenzione però, non ci troviamo di fronte ad un semplice disco di mestiere, un "revival" dei Sodom che furono; In War And Pieces è un lavoro che ha davvero qualcosa da dire, e che lo fa in maniera impeccabile. La title-track, che apre le danze con un inaspettato arpeggio, ci consegna subito dopo una band ancora incredibilmente cattiva e quadrata: come Angelripper inizia a cantare, il tempo si ferma e il cuore torna agli anni '80, ai tempi dei capolavori indiscussi della band, ma con un occhio anche ai lavori post-2000, in particolare l'ottimo M-16. L'atmosfera si scalda con la breve e tiratissima Hellfire, un misto di origini punk, vocalism al 100% thrash e un refrain di una semplicità (nient'altro che l'urlo ripetuto del titolo) ed efficacia incredibile; sensazionale lo stacco di metà canzone, in cui troviamo uno splendido e più misurato susseguirsi di riff da antologia ad introdurre una sorta di mid-tempo quasi groovegiante che cede a sua volta il posto all'assolo.
Ma è con la successiva Through Toxic Veins che i livelli si alzano a ricordare che stiamo parlando di una band dalla ventennale attività: il bellissimo riff melodico iniziale, adagiato su di un mid-tempo sorretto da una batteria molto semplice -troppo, a mio parere, ma su questo torneremo- introduce un brano in crescendo, che aumenta in cattiveria e potenza -soprattutto, ancora una volta, grazie ad uno stratosferico Angelripper- fino alle orgasmiche strofe della seconda metà, interrotte unicamente da un solo anch'esso magnifico, che ricorda i lunghi e contorti intrecci dei bei tempi di Agent Orange; da ascoltare e riascoltare lo stacco melodico che parte a 3:40.
Ora che le linee guida del disco sono tracciate, proviamo ad astrarci dai singoli momenti e ad analizzarlo nella sua interezza: ciò che spicca è una ritrovata cattiveria da parte dei thrashers teutonici, che sembrano mediare in maniera eccellente le caratteristiche degli albori con una maturità artistica (peraltro già notevole ai tempi) in continua crescita; Tom Angelripper, lo sottolineo ancora, è autore di una prestazione vocale davvero sorprendente, il tempo per lui sembra essere passato molto meno che per molti colleghi (Mustaine, Hetfield, il pur buon Petrozza) e l'uso di un tono molto oscuro unito a sporadiche tonalità particolarmente alte ed impegnative (Nothing Counts More Than Blood) conferisce al sound del disco un misto di teatralità (che raggiunge l'apice nel mid-tempo Feigned Death Throes) e potenza. Il lavoro di riffing è, come anticipato, uno dei punti di forza del disco in questione: sempre molto ispirato, pare trarre linfa vitale dall'uso di riffs di natura melodica calati nei numerosi mid-tempos, una scelta rischiosa ma che paga totalmente.
A lasciarmi un po' più in dubbio è la già citata prova di Konrad "Bobby" Schottkowski dietro le pelli: nei suoi tredici anni coi Sodom il drummer tedesco ha sempre dimostrato di saper fare ottime cose, supportando con veemenza, ma senza strafare, l'attacco sonoro dei compagni; questa volta invece pare rimanere fin troppo in disparte, ed eccetto alcune buone prove (come su God Bless You, in cui accompagna perfettamente lo splendido assolo) la sua prestazione è decisamente sotto le righe, un vero peccato.
Menzione d'onore per l'ottimo pezzo in lingua madre (tedesco) che risponde al nome di Knarrenheinz: una rasoiata thrash al limite dell'hard(quasi addirittura grind)core in cui non un solo elemento è fuori posto e in cui tutta la band si mette seriamente in corsa per lo scettro del thrash metal; un brano da ascoltare e riascoltare nella sua perfezione, coronata da uno di quegli assoli sconclusionati, chiassosi, che strapperà più di un ricordo ai thrasher della vecchia guardia.
Poche righe ancora per citare la produzione, che ci rende un sound bello compatto e potente; a voler essere pignoli forse anche qua il povero Schottkowski paga qualcosa, non certo per colpa sua, ma si parla comunque di piccolezze.
In sostanza, quello dei Sodom è un ritorno di gran classe, con un disco imponente e convincente, non perfetto ma ben sopra alla media, che farà felici i thrashers di tutto il mondo.
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26
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Ma solo io mi emoziono mentre ascolto God Bless You? Comunque il questo è il mio primo album dei Sodom e ne vado fiero di averlo \m/ \m/ Io adoro i Sodom! Troppo Sottovalutati dal mondo! |
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25
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semplicemente immensi . qui li troviamo in veste più melodica che altrove ma il livello resta altissimo . probabilmente con m16 il loro migliore fin dai tempi di tapping the vein voto recensione condivisibile.non resta che attendere il 29 agosto |
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24
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ottimo disco. voto 85. la cover mi piace molto. |
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Ottimo disco, condivido recensione e voto, ma io gli do 92. Questo perché i Sodom partono sempre con 10 punti in più, a prescindere, per quello che hanno rappresentato e continuano a rappresetnare per il metal. Fiero di essere di parte: io i Sodom li amo alla follia e me ne faccio vanto! |
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22
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A me sto disco mi piace molto, un buon thrash a tratti anche molto graffiante. Bella la recensione e tutto sommato giusto il voto. |
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A differenza di quanto fatto dai Kreator con "Phantom Antichrist", l' implementazione di sprazzi melodici all' interno delle canzoni è a dir poco ottima. Discone. |
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20
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voto dei lettori 59? per questo disco? ma andate ad ascoltare lady gaga, buffoni |
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concordo alla fine è un buon disco, inferiore agli ultimi lavori (vedi M-16 e Code Red), secondo il mio parere da fan sfegatato i Sodom hanno fatto di meglio nel passato più recente, cmq Lode ai Sodom!!!!. VOTO 75 |
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18
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Parliamoci chiaro non è nè un disco da 100 come qualcuno dice, ma neanche da 60 come risulta invece nella media voto dei lettori. E' un buon disco di sano thrash metal, suonato e composto con il cuore. Lode ai Sodom che nel 2010 riescono a comporre dischi ancora così ispirati. Per me è un 80 pieno. |
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17
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per me è un 100 pieno ... mi da la carica il mattino prima del lavoro in ufficio ..... grande ANGELRIPPER |
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16
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Questo è un disco da paura... e per restare in tema, lo valuto novanta!!! |
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De gustibus. A me è piaciuto davvero tanto. Non mi scandalizzo per alcuni sprazzi melodici, se ben amalgamati nell'insieme delle singole canzoni. Il risultato rimane molto buono, senza perdere nulla dello stile made in Sodom e nella violenza. Ti ricordo che esistono numerose sfaccettature nel Thrash, tutte potenzialmente equivalenti. Se a te non è piaciuto amen, ma almeno non giudicare i gusti altrui. Per me rimane il miglior album Thrash del 2010, anche in seguito ad alcune grosse delusioni (Death Angel, F&J). |
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14
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Mah secondo me vi siete dimenticati chi siano questi signori, è al limite col ridicolo questo disco, sono i Sodom non una band di melodic thrash dell'ultima ora (che poi cos'è sta porcata di definizione?). Personalmente confermo il sei di rispetto ma la delusione è pari a quando uscì quella schifezza assurda di "Masquerade In Blood" anzi forse meglio che questo infarcito di passaggi orrendi. Produzione sincera? Gruppo ispirato? La gente delira, ora capisco perché Trivium e Bullet From My Valentine trovano gente che li definice thrash...il nome un'altra volta colpisce più del risultato evvai. |
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13
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Nel suo genere, la miglior uscita del 2010, secondo me. Senza dubbio è il lavoro più melodico della carriera dei Sodom, ma si tratta di una melodia ben inserita nel contesto violento dei vari brani, creando un'amalgama estremamente ispirata. Ennesima conferma della superiorità del metal Teutonico! 88/100 |
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12
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Un gran bel ciddì,produzione sincera e gruppo ispirato.Proprio bello! |
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11
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Onestamente deluso, album troppo moderno altro che no, i passaggi melodici per come sono impostati fanno vomitare all'interno del sound Sodom, cos'è quella specie di tastierina del cazzo alla Angel Dust che si inframezza nella titletrack? Dove l'hai percepita l'anima di un album violento come "M-16" in un platter sterile come questo? La prova vocale è di alto livello nulla da dire ma quello è uno dei punti che è difficile criticare in linea generale, la spinta del drumming ndo sta? Boh non mi aspettavo una prestazione così canonica in cui l'anima dei Sodom si respira appena. Non mi attendevo nulla di eclatante dopo l'omonimo e quella trovata pubblicitaria di "The Final Sign Of Evil" ma a me son cadute le palle a terra altro che ottanta e ottanta, sei di sufficienza e a casa, sono triste e non poco. |
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10
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gli do la sufficienza, ma considerando alcuni capolavori del passato, sarà impossibile, credo, ripetersi. buona comunque la produzione, lontana da quei modernismi che odio. questo è un disco di thrash metal che suona come deve suonare e a me infine piace così, non un capolavoro, ma gradevole (oh però comincio ad usare termini che non mi si addicono, se no i miei post verrebbero cancellati, eheh...) |
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9
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bellissimo disco, penso che abbia tutto quello che si possa desiderare: melodia, energia, adrenalina, passione, assoli... voto: 85 |
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8
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l'ho ascoltato almeno un paio di volte e devo dire...FANTASTICO.. |
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7
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non penso che si potrà mai criticare il sound dei sodom,se pur molto cambiato rispetto all'omonimo cd,c'è da dire che non hanno perso per niente il feeling coi mid tempo scapoccianti... lo devo ancora sentire meglio,comunque 8.0,lo merita tutto. |
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6
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A me la cover piace! |
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5
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bel ritorno insperato.THRASH FOR LIFE! |
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4
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Beh.... letta la recensione me lo procuro di certo. Però cavolo la cover è proprio brutta! |
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3
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Se è sul livello di M-16 me lo prendo, anzi, me lo prendo a prescindere e buona lì. |
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1
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...e non solo i thrasher, mi deve ancora arrivare... però solo sentendo la titletrack l'acquisto è stato d'obbligo. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. In War And Pieces 2. Hellfire 3. Through Toxic Veins 4. Nothing Counts More Than Blood 5. Storm Raging Up 6. Feigned Death Throes 7. Soul Contraband 8. God Bless You 9. The Art Of Killing Poetry 10. Knarrenheinz 11. Styptic Parasite
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Line Up
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Tom Angelripper - basso e voce Bernd 'Bernemann' Kost - chitarra Bobby Schottkowski - batteria
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