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I Rotting Christ compongono da più di vent'anni – sono in attività dal 1987 – sontuosi, a loro modo eleganti, dischi di contaminato black metal che farebbero invidia alla maggior parte dei gruppi della scena, black e non. Non sono dei musicisti “impegnati”, non seguono le mode, non tracciano nuove rotte: “semplicemente” i greci nel corso della loro storia hanno saputo infondere grande dignità, rispetto e sempre nuova linfa vitale ad un genere, il black, fanalino di coda per antonomasia in termini di innovazione e spinta evolutiva. Grazie alla loro spiccata spiritualità intimamente legata alla loro terra, i Rotting Christ, un po' come i primi Moonspell, hanno dato vita ad un black così ricco di spessore e di personalità che molti gruppi dello zoccolo duro norvegese possono solo pensare di sfiorare. Ad ogni modo i Rotting Christ negli ultimi anni hanno mosso le proprie coordinate verso un black/thrash metal di ampio respiro epico, gettando nell'impasto sonoro una gran quantità di strumenti tradizionali e folkloristici. Questa strada è culminata con quella perla del 2007 rispondente al nome di Theogonia.
A questo giro i greci sembrano convinti di poter volare ancora più in alto sulla stessa rotta, ma si sa che un aereo, una volta raggiunto il culmine, se spinto ancora più in alto cade inevitabilmente nella trappola dello stallo per poi puntare pericolosamente verso il basso. Ed è proprio ciò che succede con questo Aealo: i Rotting sembrano voler portare ad estremo compimento la strada già brillantemente intrapresa con Theogonia, spingendo con rinnovato vigore sul pedale dell'epicità. Un'epicità così forzatamente esagerata da risultare fuori luogo quando non addirittura pacchiana. Prendete i cori, in Aealo ce n'è per tutti i gusti: ci sono i cori femminili, ci sono i cori maschili, tutti elementi compositivi, per carità!, accattivanti, ma che nel caso di Aealo si insinuano senza alcuna spiegazione, in casi del tutto inopinati. Invasivi insomma, e stancanti. Anche in virtù del fatto che la produzione, che rasenta i canoni del power, li mette in risalto mortificando il riffing delle chitarre. Già, le chitarre, il problema maggiore di questo album: anche soprassedendo sul suono, troppo “piccolo” e sgonfio anche quando raddoppiate, non c'è un riff veramente memorabile o ficcante e l'abuso del tremolo picking rende il tutto veramente povero di idee (per non parlare dei fastidiosi richiami “core”...). Le soluzioni ritmiche da par loro affidandosi a schemi (per essere i Rotting Christ) ritriti non riescono a trovare il bandolo della matassa di una noia che inizia a serpeggiare già dopo un quarto d'ora d'ascolto. Ciò che rimane di alto livello sono le urla di Sakis: il suo screaming “pitchato” sui medio alti, molto gutturale, dona più profondità alla voce rispetto al tradizionale screming black; in taluni pezzi il frontman si lancia addirittura in vocalizzi a metà strada tra latrati e growl. La sola voce non basta comunque a rialzare le sorti di un disco che brilla sì in alcuni momenti (la cover conclusiva con Diamanda Galas, ad esempio, è da brividi) ma che manca di passione, manca di cattiveria (e stiamo parlando pur sempre di black!). La sensazione è quella di un'epicità ridondante e troppo fine a se stessa che finisce per far scivolare tutto l'album in un vortice di stanchezza compositiva e di ispirazione.
Aealo è solo un numero in più nell'albo dei Rotting Christ. Un disco dalle fondamenta abbastanza esili che agli estimatori potrebbe risultare godibile; un disco a cui non chiedere nulla di più che l'autosufficienza della sua, comunque nobilissima, imperfezione. Ecco, se i Rotting Christ vorranno recuperare il livello a suo tempo raggiunto, devono turarsi le orecchie – come Ulisse nel mare delle sirene – di fronte agli elogi facili e sconsiderati di critici troppo benevoli e dannosi e restituire a loro stessi il piacere della ricerca musicale, dell'apparente levità all'interno della quale ci sono le esplorazioni dell'animo umano. A patto che sia il proprio, mica quello di un qualche guerriero di duemila e passa anni fa...
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80.86 su 132 voti [
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Non avete ancora CORRETTO questo voto ( e recensione) ignobile ?? |
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Non è Theogonia, ma addirittura 56... non scherziamo... allora ai Cradle of Filth di Thornography che mettiamo? Temperatura Siberiana... |
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77
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Appena approdato su questo sito per la news dello streaming completo di The Heretics dei cari amati Rotting Christ. Durante l'ascolto mi diletto a vedere un po il sito, tra news info e recensioni. Vedo questa bella scaletta di voti e rimango sorpreso del mediocre 56 dato ad un album della caratura di Aealo. Mo io dico.....ognuno ha i suoi gusti....sicuramente l'album stesso non rappresenta appieno quelli che erano i Rotting di 20anni prima....ma sant'iddio chi fa una recensione di un album deve pur saper staccarsi da quelli che possono essere discorsi contaminanti in relazione alla storia di una band o fattori esterni che ancor meno c'azzeccano con quello che la band poi incide.
Leggo poi, quasi rincuorato, che il voto dei lettori é di 77.75, ben piú vicino a quello che é il vero valore dell'LP.
La domanda dunque sorge spontanea....ma non sarebbe piú corretto lasciare i voti ai tanti fan che seguono la band e questo bel sito ?
Non é un attacco a chi ha fatto la recensione, perché pur non condividendone il voto sono sicuro che questa persona sia brava e competente, ma forse dovrebbe approcciare ad una rece in maniera diversa, piú distaccata e imparziale. Pensiero mio. Mettiamo i voti della gente, che spesso risulta una cosa molto piú equilibrata e veritiera ??
Grazie e Hail to All.
JR |
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75
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leta solo ora. RECENSIONE DA ARRESTO. 56 a sto disco ....cazzo si deve dare a The Heretics? 20? |
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74
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non sono sicuro che giudicare insufficiente un grande album come "Aealo" sia addirittura CRIMINALE...io mi associo al commento n.1 che dice tutto un 1 linea di testo...
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73
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Dare 56 a questo disco è a dir poco CRIMINALE... |
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56 a questa perla? No dai.. |
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71
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56 a quest'album non si può vedere.... |
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70
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Un po' troppo severa la bocciatura a questo disco: è vero che non siamo ai livelli strepitosi di Theogonia, che il disco calca tanto su un'epicità che alla fine diventa un po' fine a se stessa, ma ci sono un sacco di belle canzoni e da una gran bella carica! E personalmente le chitarre di quest'album le adoro! |
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A distanza di qualche anno sia dall'uscita che dal mio primo commento...posso dire che per me anche questo e' un gran bell'album..come al solito oserei dire. Per me da Sanctus, passando x Theogonia, appunto questo e Kata ton, hanno fatto un gran poker. Voto 7,5 abbondante pure a questo. |
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68
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Per me il disco è da 70, come minimo. Autumn mi è sembrato veramente troppo severo. Aealo sembra essere concepito come la colonna sonora di un film, ogni pezzo sembra mantenere la linea melodica del precedente, creando un'unico lungo componimento che cambia nella velocità e nella struttura ma mantiene lo stesso tono e la stessa atmosfera. Non è una novità, soprattutto in campo metal, però quello che mi sembra evidente è che sia una cosa voluta. Poi è vero che alcune tracce funzionano meno di altre, ma nel complesso il disco mi sembra riuscito. Meriterebbe 70 solo per la splendida canzone finale, veramente da pelle d'oca. |
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...Stesso discorso...Album anche questo molto bello...al pari del precedente e del successivo....Ovvio che i primi Rotting sono quelli che amo di più....Ma anche gli altri non mi dispiacciono affatto...con un impennata assurda negli ultimi anni. Grande band |
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Ci mancherebbe altro Enry.Un'opinione rimane un'opinione condivisibilo meno.Comunque A dead poem e Sleep of the angels a me erano piciuti.Si posso considerare i Grand Declaration of war dei Mayhem.Dischi davvero molto complessi che non tutti riuscirono ad apprezzare. |
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Beh, se guardi i commenti vedrai che praticamente nessuno è d'accordo con la recensione, a me sembra che la critica in generale non li tratti così male, anzi...Poi una rece è una opinione (legittima) di una persona, del resto dischi che mettono d'accordo tutti ne esistono pochissimi, sempre che esistano. Io ho iniziato a seguirli nel 94-95 e ribadisco che a parte un paio di album mi sono sempre piaciuti. |
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Enry si ma secondo te e giusto che una band come questa che è di gran lunga superiore al 99%della scena scandinava venga trattata in questo modo? |
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Necrotic, sottovalutati non credo...Nella prima metà degli anni '90 erano fra i pochi gruppi black extra Norvegia-Svezia che avevano un buon riscontro insieme a CoF, Absu, primi Moonspell, in misura minore Necromantia e Judas Iscariot e pochissimi altri. Comunque sì, a parte la sbandata gothic di fine anni '90 mi sono sempre piaciuti, soprattutto i primi lavori. |
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Ho già commentato poco fa la recensione di Kata Ton Daimona Eaytoy e ripeto:Gruppone!Uno tra i migliori di sempre ma anche tra i più sottovalutati di sempre!Riguardo ad Aealo,mi piace molto e secondo me un 7.5/10 ci sta tutto.Altro che 5.6. |
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A distanza di 2 anni e mezzo mi sono preso la "briga" di riascoltarlo con orecchio critico. Beh, nulla a che vedere ad esempio con Sanctus Diavolos! Certo, è ben prodotto e ben suonato, ma gli manca davvero qualcosa... |
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Ribadisco che è un buon album Consigliato! |
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il vichingo@ no aspetta, io non intendevo dire che questo sia meglio però mi sembra strano che di una band che sta in giro da 25 anni, di tutta una carriera venga preso un solo album e stroncato con poche parole.Solitamente quando si fa così ci sono dei preconcetti dietro. Rispetto alle bands greche penso in verità ce ne siano veramente altrimenti come si spiega che anche l'altra band storica (Nightfall) sia presente con una sola recensione e pure quella molto stretta. A me questo album piace e tutte queste pecche non le sento, non credo sia "peggio" rispetto a quanto fatto in passato (anche perchè poi i RC come i Nightfall sono di quei gruppi che non ha mai avuto paura di sperimentare, se vediamo A Dead Poem per esempio) secondo me è solo diverso. |
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56
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Grande !!! Stefano , se un disco non merità più di tanto va detto , ottima pure la recensione , me ne starò bene alla larga |
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A scanso di equivoci: "neanche lontanamente paragonabili tra loro" nel senso che, a livello di qualità, Non Serviam è su un altro pianeta rispetto ad Aealo (stesso discorso per i dischi dei Dimmu). |
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Beh... piano: Aealo, in confronto a Non Serviam, è come Abrahadabra di fronte a For All tid, tanto per rendere l'idea che si tratta di dischi neanche lontanamente paragonabili tra loro. Resta il fatto che non sono assolutamente d'accordo con la recensione. Aealo è un disco piuttosto interessante, che presenta canzoni fresche e accativanti. Le atmosfere che creano pezzi come la titletrack, Eon Aenaos e Pir Threontai sono decisamente evocative ed è da evidenziare l'ottima prestazione di Sakis Tolis. Voto 83/100. |
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Se li dovete stroncare così non li recensite più! Vedere trattati male albums come Non Serviam o Passage to Arcturo sarebbe un bel calcio alle palle! |
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Non sto qui a tirare fuori il discorso di oggettività e soggettività che ha fatto accumulare commenti per più di un anno girando sempre intorno agli stessi due concetti. Dico due cose: buon dischetto, ovviamente inferiore a Theogonia. La seconda: fate altre recensioni! |
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Sinceramente ho sentito parlare benessimo un pò da tutti di questo album...è strano questo 56!! |
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@Autumn Se ne hai la possibilità e il tempo mi farebbe piacere (e suppongo anche alla gran parte dei fans della band) leggere una tua recensione di Theogonia che definisci "perla", giudizio che condivido pienamente. Un gruppo di questo calibro ritengo meriti più visibilità su questo sito e di essere recensito anche per i suoi migliori lavori. Aealo, come mesi fa ho commentato, lo ritengo complessivamente un lavoro discreto. |
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@Arekusu: mmm nell'esempio che mi hai proposto la gente non aveva nessun mezzo o conoscenza per stabilire se la terra fosse al centro dell'universo o meno. Esisteva solo l'ignoranza della chiesa che imperava. Nel nostro caso abbiamo le orecchie che ci permettono di ascoltare e dare dei giudizi ... per carità capisco il tuo messaggio, non è detto che il giudizio obiettivo stia nel pensiero comune. Purtroppo mio nonno non ha mai ascoltato metal ... Non sa cosa si è perso! |
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@Mirco: qualche tempo fa, la maggior parte della gente contestava il fatto che la terra potesse essere rotonda, o anche non al centro dell'universo. Giusto per dire che a volte anche i saggi nonni possono dire cazzate. |
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Mio nonno quando era ancora vivo mi diceva a volte ... "Se nel dare la tua opinione incontri una persona che te la contesta, bene può starci, è facile che tu possa comunque avere ragione. Se le persone che contestano cominciano ad essere più di tre comincia a considerare di avere sbagliato qualcosa ..." Recensore, i gusti sono gusti. La tua opinione rimanga coerentemente quella ... ma comincia forse a metterti in discussione ... è un buon atteggiamento per iniziare a capire che forse stavolta ... hai toppato alla grande!!! |
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56!!!!!!! Non scherziamo!!!!! non è come theogonia o sanctus diavolus (che superano abbondantemente il 90) ma questo è cmq un album stupendo. ci sono 3-4 canzoni fenomenali (noctis era, demonon vrosis su tutte) direi 88! |
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Finalmente una recensione di un disco dei Rotting Christ su questo splendido sito! Aealo non sarà ai livelli di Theogonia o di Genesis ma riesce comunque a emozionare, a dare energia. Ci sono vari momenti da brivido e purtroppo anche qualcosa che non quadra: come ha scritto Autumn alcuni cori sembrano un po' forzati. La forte componente epica nel complesso non è male. |
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Ad ogni modo, per chiudere la questione su oggettività/soggettività dico solo che io la pagina 21 dell'introduzione del professore emerito Jonathan Evans Prichard l'ho già strappata da un bel pezzo... |
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Disco dell'anno. Splendido! |
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questo cd e' un capolavoro! Per il sottoscritto miglior disco dell'anno in corso e non solo nel suo genere. Recensione non condivisibile. Ragazzi ascoltatemi: un grandissimo cd punto e basta |
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vorrei rivolgermi direttamente ad autumn, perché mi sento tirato in ballo quando dice: " Di contro coloro che hanno più o meno concordato con me hanno esposto e portato alla luce diverse ragioni su cui discutere, cosa molto più oggettiva (giusto per toccare un altro tema che vi sta a cuore) che non un semplice "a me è piaciuto, quindi 56 è una bestemmia"." infatti, sono uno di quelli a cui il disco è "piaciuto". posto che una recensione obiettiva non può esistere in questo campo, i gusti sono gusti e non si discutono, posto che i recensori che presentano il loro scritto come verità assoluta non li amo molto, ed è per questo che non compro più riviste in edicola, se un disco piace non sempre è necessario o possibile spiegare perché o cosa colpisce particolarmente. semplicemente, a me piace perché mi restituisce "belle sensazioni" durante l'ascolto, diciamo così. io penso, molto semplicemente, questo. non mi interessa discutere sulla tecnica, se fine a se stessa, ne argomentare in altro modo. io ascolto la musica e se mi piace non c'è altro da dire dal mio punto di vista. ma se vuoi però possiamo discutere, possiamo dire che l'epicità che a te non è piaciuta a me invece mi sembra azzeccata, che i cori che per te si "insinuano senza alcuna spiegazione" per me sono messi al punto giusto e danno una marcia in più all'album, e così via discorrendo. ma, appunto, siamo nel campo del soggettivo e andiamo a parare in una discussione senza fine. ecco perché alla fine è meglio dire: a te non è piaciuto e a me si. semplice ma efficace. |
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Mi sembra un voto ingeneroso. Un onesto disco che almeno una sufficienza la strappa. |
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Essere obiettivi in una recensione musicale (come di una qualunque altra forma di arte) è una cosa impossibile. Si può essere obiettivi sulla tecnica di un gruppo, sulla qualità della registrazione, ma non certamente sul giudizio di qualità sul quale interviene per forza di cose il sentire personale. Anche per questo motivo trovo insensato dare voti numerici ai dischi. Detto questo ribadisco che Aealo è un disco meraviglioso probabilmente il migliore dai tempi di Thy mighty contract. |
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aealo (insieme ad aio dei metsatoll) è per me l'album dell'anno, mi piace tantissimo e continuo ad ascoltarlo ancora spesso nonostante sia uscito da diversi mesi. Voto: 88 |
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Non entremo in merito al disco dal momento che non l'ho sentito, ma in veste di collega di Autumn, mi sento in dovere di dire la mia su questa storia dell'oggettività. Il recensore ha si il dovere di essere obiettivo nel giudicare un disco, questo però si può fare solo a livello di descrizione di un brano (e non sempre), ma è ovvio che in fase di giudizio entra in gioco un sentire personale, che deriva da svariate cose. Per questo più che vedere il voto di un recensore, ci sarebbe da dare più peso a quanto scritto in fase di recensione per farsi un idea del disco . Inoltre, parlando da collega, ricordo che siamo solo scribacchini e non veggenti, se io ascolto un disco, non ho il potere di prevedere le reazioni degli altri, e ne mi interessa vedere se su altre zine è stato trattato bene o no, ascolto e mi faccio un ideo...ed il bello di metallized è il fatto che il lettore può dire la sua sia con il commento che con il voto al lato del voto "ufficiale", direi che ci sono abbastanza possibilità per far sentire la propria "voce" in capitolo...il bello è sempre nella pluralità delle idee...chiudo dicendo che la discussione venuto fuori è decisamente interessante... |
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@Autumn, il fatto che sia piaciuto a tanti e no a pochi non vuol dire che la maggioranza abbia ragione, però credo si avvicini più al reale valore dell'album. Se "Kill'em all" o "Master of puppets" piacciono alla stragrande maggioranza dei metallari direi che è perchè sono due ottimi album e non perchè da bravi pecoroni lo hanno letto su una recensione, l'hanno sentito dire da un amico od altro. Noi siamo fan, non recensori, non ti vogliamo rubare il lavoro, quindi possiamo cavarcela con "a me è piaciuto e lo ritengo da 80". Ovviamente ognuno avrà le sue buone ragioni per ritenerlo o meno un buon album, ma se tutti si mettono a scrivere qui una recensione lunga e particolareggiata come la tua per avvalorare il loro voto non ci salviamo più! Tu sei un recensore e quindi il tuo lavoro sta proprio nel spiegare che album è, pregi, difetti e dargli una valutazione. Noi non siamo tenuti a farlo e se lo facessimo sarebbe di una noia mortale! Se noti, nei miei post non ho mai dato un valore all'abum, proprio perchè non voglio mettere la mia valutazione in contrapposizione alla tua. Quello che mi premeva sottolineare è che la tua valutazione molto bassa, anche se spiegata con diverse ragioni , sembra dettata più dai tuoi gusti personali pur se in ambito metal. O forse da quello che ti aspettavi da quest'album ed invece non hai trovato. Se non ti piacciono epicità, cori e coretti mi sembra inutile farti recensire un album dei Manowar, non trovi? Guardando il tuo curriculum, i tuoi gruppi preferiti e le tue precedenti recensioni si evince benissimo che genere prediligi, un genere che anche io e molti altri amiamo. Album come quelli dei Type 0 Negativve, Tiamat, Katatonia, Sopor Aeternus o Paradise Lost per me, per te e per molti altri han fatto la storia di questo genere e hanno segnato la nostra vita, ma molti di noi possono apprezzare anche l'epicità pacchiana dei Manowar piuttosto che il sound marcio di alcuni gruppi black o la furia grind. So benissimo che i miei post e il voto dei lettori non ti faranno cambiare idea e tanto meno rivalutare l'album, ci mancherebbe, la tua opinione la rispettiamo, semplicemente non mi sei sembrata la persona più adatta a fare questa recensione. Come ho già scritto la valutazione e le ragioni che ha esposto Arakness mi sono parse più oggettive delle tue. Condivisibili, criticabili o meno, ma più oggettive. Poi la verità assoluta, come citava Mastica, non ce l'ha Arakness, nè tu e neanche io. |
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Da quello che leggo state basando il mio presunto abbaglio (che ci può stare, ci mancherebbe) solo su una mera questione di percentuali: vi è piaciuto, mi fa piacere per voi, ma non potete attaccarmi dicendomi che è bello perchè è piaciuto a quasi tutti. Fatemi capire, la ragione starebbe sempre e comunque dalla parte della maggioranza? Di contro coloro che hanno più o meno concordato con me hanno esposto e portato alla luce diverse ragioni su cui discutere, cosa molto più oggettiva (giusto per toccare un altro tema che vi sta a cuore) che non un semplice "a me è piaciuto, quindi 56 è una bestemmia". |
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@Arakness La tua recensione in 8 righe mi sembra più ponderata e oggettiva di quella di Stefano. Tra un 70 dato da insoddisfatto e un 56 dato per i coretti maschili/femminili/epici e la ritmica ripetitiva ce ne passa. Intendevo questo con recensione più oggettiva. I lettori, che possono avere più o meno esperienza dei recensori, gli stanno tributando un 80 circa. Qui sì si può dire che i gusti sono gusti, tra un 70 e un 80 ci può stare, ma tra un 56 e un 80 direi di no. @Master444 I giovani metallari se leggono una stroncatura su myspace non ci vanno neanche, fidati, troppo faticoso. Non sono certo dei vecchi come me o altri che per ascoltare un cd (o un LP) andavano tutte le settimane nel negozio di fiducia e passavano le giornate ad fare richieste di ascolto. Oppure sintonizzavano la radio su qualche emittente radio scalcinata che trasmetteva metal per ascoltare le ultime novità in ambito thrash/death/black. Ora che c'è myspace per noi è una pacchia, ma non tutti l' apprezzano. Tra l'altro un disco che piace i giovincelli non lo comprano neanche, lo scaricano gratis col mulo o altro. @Mastica Se il nuovo disco di Eros è stato ben recensito non vuol dire che ti deve piacere, ovvio. Ma se sei un fan di musica leggera italiana sicuramente ti interesserà, lo ascolterai e se ti piacerà lo comprerai. Ovvio che a chi come me e te, che abbiamo tutta la collezione degli Impaled Nazarene (spero tu ce l'abbia, parlando di Osmose) non ci sfiorerà nemmeno l'idea di ascoltarlo e tanto meno di comprarlo! La verità assoluta non ce l'ha nessuno, fortunatamente! Nè noi nè chi ascolta Eros. |
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Se vai in una scuola d'arte ti insegnano gli strumenti per valutare un'opera, non la verità assoluta. Tanto è vero che spesso, con il TEMPO, si rivalutano opere prima considerate merda. Quando uscì Seventh son degli Iron Maiden fu stroncato ovunque, per poi, anni dopo, essere rivalutato come uno dei loro dischi migliori. Cos'è l'oggettività nell'arte? È ovvio che uno della produzione, della tecnica, e di queste cose ne tiene conto, ma comunque resta di base il 'soggettivo'. Per me i Dream Theater fanno veramente schifo mentre mi gaso a bestia con un qualsiasi disco Osmose, grezzo, suonato malissimo e registrato coi piedi. Il discorso: 'se tu stronchi un disco allora il ragazzino non se lo ascolta' non significa nulla. Perchè a questo punto l'ultimo disco di Eros Ramazzotti è stato ESALTATO da tutta la stampa mondiale allora ti DEVE piacere. A te il disco dei RC è piaciuto? Bene, al recensore no. La verità assoluta non ce l'ha nessuno. |
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Mi colloco nel mezzo. A mio avviso Aealo è un album discreto, che purtroppo non regge ripetuti ascolti. In prima istanza mi era parso di egregia fattura, come molti hanno scritto epico e magniloquente, ma con il tempo effettivamente ha perso parte dello smalto e possanza, evidenziando -seppur non in modo drammatico- diverse pecche enunciate dallo stesso Stefano. Effettivamente sia la sessione ritmica che il guitarwork a lunga andare lasciano l'impressione che siano incompiute, o meglio che poteva (doveva) essere fatto qualcosa in più. E dispiace constatare questo perchè a conti fatti nel platter sono presenti episodi notevoli ed intuizioni che potevano godere di maggiore profondità. In conclusione un 70 che però lascia l'amaro in bocca quale occasione perduta per confermarsi a livelli ottimi, se non addirittura alre ulteriormente l'asticella! |
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@ Hab666: Chi è giovane, ha pochi soldi e non conosce una ciofeca di metal può farsi cultura su myspace o siti di archiviazione band che chiaramente non citerò. Per il resto c'è Autumn e Metallized che hanno un raggio di visione musicale ben + ampio degli altri. |
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No problem Amon73. Compresa l'ironia... |
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eheheheh...su su ragazzi calma, risparmiate le vs energie nervose per cose più importanti...ovvio che il mio commento era scherzoso! non credo che nessun linguista classificherebbe "prosciutto" fra i peggiori insulti della lingua italiana |
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Intervengo solo per 2 cose: 1-per salutare molti nick nuovi a cui do il benvenuto; 2-per sottolineare che l'oggettività di Autumn non credo debba essere discussa: possiamo dire di non essere concordi con il suo giudizio, peraltro abbondantemente argomentato, ma non tacciarlo di "personalizzazione della recensione". Perchè? In primis perchè il background culturale (musicalmente parlando, intendo) di Stefano va oltre il semplice rilo di recensore in Metallized (ma questo ovviamente non potete saperlo); in seconda battuta perchè la recensione dello stesso è frutto di una vision condivisa con il sottoscritto, come peraltro sempre accade all'interno della redazione che conduco. Ciò ovviamente non ci esenta dagli errori, tuttavia abbassa (e di molto) il rischio di cantonate colossali. Il giudizio su Aelo è penalizzante anche perché dai RC ci si aspettava di più, molto di più. In my opinion ("our" opinion)... ps: concordo con Hab666 sulla necessità di rivisitare i capolavori passati della band. Ci impegneremo per fare anche questo, assieme ai molti altri titoli che -come vedete- cerchiamo di recuperare, data la nostra relativa giovinezza editoriale. Un saluto a tutti e complimenti anche per l'educazione con cui ognuno sta esprimendo il suo concetto: sono queste discussioni che fanno grande il popolo metal!!! |
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Concordo in pieno con Hab...l'oggettività esiste e come, ed esistono dei canoni che un recensore, essendo un "giudicatore" in via ufficiale di un'opera, dovrebbe rispettare...come se io che studio storia dell'arte, mi mettessi davanti ad un'opera di un artista e giudicassi l'operato di questo solamente secondo il mio gusto estetico...mi spiace ma credo che giudicare solo soggettivamente, non aiuti per niente un genere come il metal ad innalzarsi al pari di altra musica, che viene considerata dall'opinione comune, superiore (vedi il fottutissimo maestro fottutamente genio espertissimo vomitante a spruzzo)...a parte tutto, parlando del disco in questione, posso dire che mi è piaciuto molto...per me è 85. |
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Scusate non è che mi pagano i RC a rigo... @Mastica L'oggettività in musica esiste, come in qualsiasi altra arte. Proprio il tuo insegnante di solfeggio che stroncherebbe i RC come probabilmente qualsiasi altro disco metal, darebbe un giudizio negativo soggettivo. Il fatto di essere un fottuto genio espertissimo (in cosa poi? solfeggio?) non vuol dire che ha la qualifica di recensire qualsiasi album di qualsiasi genere. Se il buon vecchio Dante avesse letto una poesia in aramaico o sumero che giudizio potrebbe aver dato? Se non si capisce qualcosa meglio astenersi dal giudicare. Ovvio che la musica come qualsiasi altra arte ha sia una componente oggettiva che soggettiva, sta appunto al recensore dare una valutazione che tiene conto di entrambe. @Master444, i soldi sono nostri, ma se uno legge una recensione che stronca e vede un voto insufficiente magari quell'album non lo ascolta neanche e tanto meno penserà di comprarlo. Soprattutto chi è giovane, ha pochi soldi e non conosce vita, morte, miracoli e soprarttutto lavori precedenti di tale band. |
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non sto qua a fare le pulci al recensore ma da quello che scrive il disco non meriterebbe 56 ma molto meno.Per me pur inferiore e non di poco a Theogonia(per me un capolavoro) è sempre superiore alla quasi totalità della concorrenza.... |
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La cosa piu' interessante di questo disco e' la copertina,la stupenda maschera spartana,ma purtroppo, e qui concordo in pieno con "autumn",di spartano ci sono anche le composizioni che alla lunga rendono il disco un po' troppo ripetitivo. |
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Sinceramente preferisco che il recensore abbia il coraggio di mettere un voto basso a un gruppo di rilievo come i RC se lo crede. Poi io non son d'accordo, ma sti cazzi. Eh, gente, un'ultima cosa: l'oggettività in musica non esiste! Se facessi ascoltare questo disco al mio ex maestro di solfeggio, che è un fottuto genio espertissimo, lui avrebbe vomitato a spruzzo per tre quarti d'ora per il sempkice fatto che certa musica gli fa cagare. Così come a me fa cagare il Reggae, e apparte forse Bob Marley, qualsiasi altro disco lo stroncherei senz'appello. Apparte gli scherzi, chiedere ad un recensore di essere oggettivo, è una cazzata immane. |
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Rece che mi ha fatto notare diverse note stonate del lavoro questo è vero...e infatti mi ha portato ad abbassare il voto a 75 o anche un pò meno dal primo ascolto. Che Stefano metta 56 in definitiva non è che all'ascoltatore cambi qualcosa tanto alla fine i soldi sempre i nostri rimangono. Ps. almeno qui su Metallized si legge qualcosa di alternativo ogni tanto a differenza di altre zine frichettone |
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Stefano scrive belle recensioni e molto spesso sono d'accordo con le sue valutazioni. Questa è una di quelle poche volte che non sono d'accordo. Disco di buon livello con due brani da brividi come "Thou art lord" e la cover di "Orders...". In numeri 75/100 o giù di lì. Detto questo, a me piacevano di più i RC dei primi dischi, ma questo è un altro discorso. |
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Khaine, i gusti sono gusti e vanno rispettati così come le persone che li esprimono, ma mi sembra che Amon73 non sia stato nè volgare nè irriverente. Solo un po' goliardico. Piuttosto bisogna riconoscere che il recensore in quanto tale deve essere più obbiettivo e meno soggettivo, non deve essere solo un fan come noi che può esprimere giudizi senza troppe responsabilità. Una recensione che stronca un album è una mazzata per una band. Fortunatamente i RC non sono al primo lavoro, hanno alle spalle una carriera da musicisti ben più importante di quella di Stefano da recensore e non verranno troppo danneggiati dalla sua recensione. Ma un po' sì. Se poi uno non apprezza un gruppo, il suo genere, non conosce la sua storia ed evoluzione perchè recensire un suo album? Con che qualifica? Stefano mi sembra più orientato su gusti dark-goth e doom metal che altro. Comunque una seconda recensione (fatta da qualcun altro) non ci starebbe male. Basta farsi un giro per internet per vedere che la valutazione media è tra 75/80 su 100 o 3,5 su 5. "De gustibus non disputandum est", ma un recensore in quanto tale deve pensarci due, tre o quattro volte prima di rifilare una stroncatura o un 100 e lode, cosa che mi sembra capiti un po' troppo spesso nell'era di internet rispetto a prima quando c'erano solo le riviste cartacee. Ultimo appunto: possibile che una band come i RC che sono in giro dalla fine degli anni 80 e con più di 10 lavori alle spalle abbiamo un solo lavoro recensito su Metallized? Per di più stroncato? Che idea si faranno i giovani metallari di questa band? |
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anche a me è piaciuto parecchio. per me è da 80. |
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Ognuno ha i propri gusti infatti per me vale 75. Disco meno bello del precedente ma comunque interessante |
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È inutile star a criticare i gusti del recensore perchè ognuno ha i propri e vanno sempre e comunque rispettati. |
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Amon73 vediamo di abbassare i toni: Stefano non deve giustificarsi di assolutamente NULLA e, soprattutto, deve essere rispettato nel suo pensiero tanto quanto lo saresti tu, se solo ti esprimessi senza voler insultare nessuno. A proposito: |
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caro "Autumn", ma che disco hai ascoltato??? prima di scrivere la prossima recensione facci la cortesia di estrarre il prosciutto che custodisci con cura nei tuoi padiglioni auricolari....thanks |
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disco dell'anno, 56 come voto mi fa ridere |
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Disco semplicemente magnifico. |
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disco stupendo, almeno 80. |
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Mah, che dire? Concordo in pieno con la recensione...signori, qui manca del tutto la componente fondamentale per qualunque disco estremo o pseudo tale: la cattiveria!!! disco già dimenticato. |
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A me il disco è piaciuto merita abbondantemente 80! |
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Disco che è piaciuto a tutti tranne che al recensore, ergo... |
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Per quel che mi riguarda i CORAGGIOSISSIMI Rottin Christ non hanno sbagliato mai un disco, e nemmeno questo. |
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A me il disco è iaciuto davvero tanto...Le atmosfere elleniche e le clean voices sono ottime... |
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Questo nuovo capitolo del combo ellenico lascia un senso di vuoto disarmante. Tolta la molteplicità di cori che infarciscono il disco, quello che rimane è il nulla. Pochissime idee, ritmiche ripetitive che da diversi album si riciclano sottolineando la scarsità di inventiva e la mancanza di creatività del gruppo. Condivido la recensione. Forse c'è un po' troppa enfasi sulla spiegazione della produzione ma alla fine, il giudizio è condivisibile. Voto: 50/100 |
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Non scherziamo. Non è Theogonia ma il livello è assolutamente alto. |
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ma io sti sprazzi core non li ho porprio sentiti XD ed è un cd minimo da 8 °_° |
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mi dispiace ma non sono assolutamente d'accordo con la recensione,è un ottimo album per me,non un capolavoro come theogonia ma sicuramente abbondantemente sufficiente,l'ho ascoltato molte volte senza annoiarmi quindi lo reputo un album da 75 o anche qualcosina in più. |
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Non concordo neanche un po' con la recensione, cd spettacolare e degno del nome dei Rotting Christ. 80/100 |
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