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07/12/24
JUSTIN ADAMS & MAURO DURANTE
EX CINEMA SANT\'ANTONIO, PIAZZA SANT\'ANTONIO – TERMOLI (CB)
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( 6561 letture )
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Sono tornati in attività nel terzo millennio, ma gli Hirax, thrashers californiani, avevano già dato molto negli anni '80 alla nostra musica, regalandoci due perle di thrash/speed con fortissime componenti punk; oggi ci occuperemo della prima delle due, ossia del sorprendente disco di debutto Raging Violence.
Rilasciato nel 1985, dopo un demo e uno split album, Raging Violence rappresenta il lato del thrash più aderente ai canoni speed e punk, con ben quindici brani a formare un totale di running time di poco superiore alla mezz'ora; le canzoni che troviamo sono infatti corte, frenetiche, irruenti.
La voce di Katon W. De Pena, sempre troppo sottovalutato singer, è una lama tagliente e affilata, che non conosce cali di intensità o carica, ma è sempre proiettata verso acuti folgoranti, a velocità molto elevate su strofe di semplice costruzione, in cui coprotagonista è la quadrata e martellante batteria di John Tabares, messa in grosso risalto dalla produzione; essa costruisce una ritmica serrata, priva di qualsiasi frivolezza tecnica ma che si acconenta di pochi, semplici, fulminanti ritmi, allo stesso modo in cui la chitarra di Scott Owen -pur basando il suo lavoro su un numero abbastanza limitato di elementari riff- riesce a catalizzare l'attenzione dell'ascoltatore nella spirale delle strofe, le quali culminano spesso in un refrain che di poco si discosta da queste ultime nella sua irruenza, ma che ha il pregio di fissare il punto focale attorno a cui viene costruito il brano. Esemplari, a tal senso, Blitzkrieg Air Attack, la splendida Bombs Of Death, ai limiti del punk e con un ritornello indimenticabile, o il capolavoro Call Of The Gods davvero un imperdibile anthem, che ci regala un De Pena in grande spolvero su timbri incredibilmente coinvolgenti e un ritornello che è storia; impossibile rimanere impassibili quel Call of the gods, evil ones; Burn in Hell, you will rot!. Il lato più punk della band viene esaltato particolarmente nei brani brevi: indimenticabile il minuto di Destroy, al 90% dominato dalla linea vocale e da una batteria furibonda, mentre una chitarra che si tiene in disparte per gran parte si esalta solo nel brevissimo, velocissimo assolo.
Altrettanto encomiabile è la parte solista: avete presente quegli assoli veloci, confusionari, che si assomigliano tutti tra di loro? Bene, Raging Violence ne presenta tantissimi, e non si preoccupa di mascherarlo; essi corrispondono al classico assolo speed/thrash, e per nessun motivo gli Hirax avrebbero rinunciato ad essi per risultare più vari e meno ripetitivi: l'assolo deve essere così, punto. Se non vi va bene, forse questo disco non fa per voi.
Raging Violence è uno di quei dischi da ascoltare tutto d'un fiato, trascinati dalle sfuriate della sezione ritmica e dalla devastante voce di De Pena: è infatti impossibile esagerare nel misero track by track e nel prendere le canzoni come parti divisibili del tutto; questo brano è di quelli compatti, coerenti e senza mezzi termini: esso porta in sé tutto un modo di intendere e suonare il thrash metal tra i più ortodossi e radicati nella cultura degli anni '80. Un messaggio che col tempo è andato scomparendo e che ormai solo in pochi ricordano con un misto di affetto e nostalgia. Gli Hirax sono tra questi, alfieri da sempre fedeli al loro pubblico e al loro sound; senza pseudo-evoluzioni e altrettanto pseudo-"back to the roots", essi sono sempre stati coerenti e costanti nel portare avanti la loro missione.
E questo è un merito di cui non molte band possono vantarsi.
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13
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Altro disco al fulmicotone, da avere, figlio di un'epoca, gli anni 80, dove l Heavy e dunque anche il Thrash era scevro da puttanate estremamente 'pulite' e dove un eccessivo formalismo dell era digitale era ancora fortunatamente lontano. Per questo gli Hirax suonano veri ancora oggi, 80 |
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12
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Aggiungo che nel 1985 Internet non esisteva, e se non avevi la possibilità di ascoltare 'qualcosa' dal dischivendolo (non sempre si abita vicino 😉, ci si deve per forza affidare alle review sui magazine (dell'epoca ovviamente), che di 'cantonate' ne hanno prese parecchie. Per fortuna questo album è sempre stato ristampato, quindi il problema della sua reperibilità non si è mai posta. Non aggiungo altro. Il post #11 dice già tutto 😉 |
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11
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Grande album. Questa è musica concepita, suonata e prodotta con dedizione e sputando sangue. Il resto conta poco.
Peccato che le major abbiano da prima fatto contratti miliardari, costretto ad omologare tutto e, di li a poco (a giocattolo ancora funzionante) abbiano gettato tutto in discarica. Ed oggi esaltiamo album di così grande valore e bellezza che non verranno mai più concepiti. |
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10
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Nel marasma thrash degli anni 80 questo gruppo l'ho perso. C'erano si le review dei loro dischi ma erano alquanto discordanti e non sempre ne parlavano bene. Con il tempo e con più calma ho avuto modo di ascoltare quanto di buono hanno fatto e continuano a fare gli hirax. Riff velocissimi, ritmiche frenetiche e la voce del buon katon w a erigersi nel wall of sound. Come si dice in questi casi : meglio tardi che mai. |
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9
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Ma perchè i voti dei lettori sono sempre bassi? Comunque album fantastico, thrash nudo e crudo, senza compromessi. Per quanto mi riguarda è il thrash che preferisco. |
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8
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RISPETTO dico solo questo questi hanno palle groose come boccie da bowling missionari del thrash ottantiano |
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7
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Quegli anni sulla scena c'era di tutto Personalmente ritengo comunque gli Hirax degni di essere citati, anche se altri erano superiori |
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6
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buon thrash,ma in quegli anni nella scena c'era mooooooolto di meglio degli hirax. |
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5
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sottovalutatissimi... i loro album sono concentrati ristretti di riff micidiali !!!! |
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4
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disco mitico (possiedo il vinile comprato nuovo all’epoca!) i nostri sono ancora in giro! Katon De Pena è sempre allucinato! Thrash for ever! |
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3
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Micidiale disco Thrash. 90 |
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2
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È stato ristampato insieme al successivo Hate, Fear And Power; quello dovresti trovarlo più facilmente |
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1
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mi manca, penso non sia facile da trovare |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Demons - Evil Forces 2. Blitzkrieg Air Attack 3. Guardian Protector 4. Bombs of Death 5. Defeat of Amalek 6. Raging Violence 7. Call of the Gods 8. Warlords Command 9. Suicide 10. Executed 11. The Gauntlet 12. Destruction and Terror 13. Destroy 01:07 14. Bloodbath 01:55
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Line Up
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Vocals: Katon W. DePena Guitars: Scott Owen Bass: Gary Monardo Drums: John Tabares
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