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10/01/25
DIAFRAMMA
DRUSO, VIA ANTONIO LOCATELLI 17 - RANICA (BG)
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Gogmagog - I Will Be There
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( 4153 letture )
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Lo so, probabilmente non se li ricorda più nessuno, anzi, probabilmente pochi li hanno sentiti nominare, eppure i Gogmagog sono una band che merita di essere consegnata ai posteri, il tutto nonostante il fatto che abbia prodotto semplicemente un Ep e si sia poi dissolta dopo l’insuccesso del medesimo.
Perché vale la pena di ricordarli? I motivi sono molti, ma quello essenziale è uno solo, ma per arrivarci dobbiamo fare una premessa.
Immaginate di essere un Direttore Sportivo, ex calciatore di buon livello, con tantissimi anni di esperienza e di trovarvi improvvisamente senza squadra dopo aver contribuito a costruire alcune delle formazioni più vincenti degli ultimi anni, ecco, questa è la stessa situazione in cui si venne trovare Jonathan King, classe 1944 e manager attivo e di successo prima come cantante e showman -un singolo al n. 4 delle charts UK e fama internazionale negli anni 60- il quale, dopo aver appeso l’ugola al chiodo, (in realtà continuò sotto vari pseudonimi), dopo aver prodotto From Genesis to Revelation dei Genesis, (ed averci rimesso un sacco di soldi), dopo essere stato tra i finanziatori dell’allestimento londinese del Rocky Horror Show, dopo aver fondato la UK Records, dopo essersi spostato negli Usa ottenendo successo televisivo e nella carta stampata e molto altro, nel 1985 ebbe un’ idea balzana, rastrellare il meglio che il mercato degli svincolati offriva e mettere su una super squadra, ovvero una superband.
Si guardò intorno e si accorse che i campioni disponibili erano parecchi , li contattò, li mise sotto contratto e la squadra/line-up che ne venne fuori era così composta:
Alla voce: Paul DiAnno.
Alla chitarra: Janick Gers.
Ancora alla chitarra: Pete Willis.
Alla batteria: Clive Burr.
Al basso: Neil Murray. Niente male sulla carta, davvero niente male.
Ma analizziamo meglio la formazione: DiAnno era ancora il cantante che contribuì a rendere grandi gli Iron Maiden e non aveva ancora bruciato le sue corde vocali tra eccessi vari; Janick Gers era già un ex White Spirit e della band di Jan Gillan ed ovviamente non c’è bisogno che vi dica dove sia oggi; Pete Willis aveva ottenuto succeso planetario con i Def Leppard prima di farsi buttare fuori; Clive Burr…..c’è bisogno che vi dica qualcosa sul batterista di The Number of the Beast? Infine Neil Murray era un ex Colosseum, National Heath, Whitesnake e Badlands, ed in seguito farà parte, tra le altre band, anche dei Black Sabbath, c’era di che leccarsi o baffi, eh? Roba da vincere il campionato a mani basse.
Ed invece, come accade spesso nel calcio, unire tanti campioni non garantisce affatto il raggiungimento del risultato. L’ep di presentazione della nuova super realtà metallica si componeva di tre pezzi molto piacevoli, improntati ad un Hard’n’Heavy tradizionale e schietto di sapore Maideniano ante litteram, di buona presa e con testi tagliati su misura per DiAnno.
A questo proposito basti citare –dopo l’opener e title-track I Will Be There, una specie di B-Side di un potenziale singolo della Vergine di Ferro- la più cazzuta Living in a Fucking Time Warp e soprattutto la dichiarazione di intenti di It’s Illegal, It’s Immoral, It’s Unhealthy, But It’s Fun, il cui titolo dice tutto sull’attitudine del pezzo e su quanto DiAnno fosse adatto a cantarlo.
Tutti gli altri musicisti svolgono il proprio ruolo con professionalità, ma senza che il songwriting offra loro spunti per mettersi particolarmente in mostra, anche se per me è sempre un tuffo al cuore risentire Clive Burr dietro le pelli.
I Will be There doveva fare da apripista ad un album completo, ma lo scarso successo ottenuto, e soprattutto la storia dei troppi galli nel pollaio provocò uno split quasi immediato e la storia della super promessa Gogmagog terminò poco dopo il suo inizio.
Dei musicisti impegnati nel progetto immagino sappiate tutto e comunque è facilissimo reperire loro notizie in rete, mentre il disco è piuttosto raro nella sua edizione originale su vinile.
Più interessante forse sapere che King continuò la sua carriera di produttore nel settore musicale “normale” ed in quello dell’editoria e della televisione, ottenendo nel 97 un riconoscimento dall’allora primo ministro Tony Blair nel corso del BPI Man Of The Year Award, per poi finire però invischiato in una bruttissima storia di sesso omosessuale con minori risalente ai primi anni 70 ed altre proprio al periodo dei Gogmagog, cosa che gli fruttò un soggiorno presso le galere della Regina.
Nel 2008 ha rilasciato un film in cui compare ripetutamente nudo assieme ad altri…attori e nel 2009 una sua biografia, ma questo non ha alcuna relazione con la band oggetto di questo scritto.
Peccato che siano finiti così presto, perché i Gogmagog promettevano di essere una “Big Thing” con pochi precedenti, invece furono una bolla di sapone che oggi viene ricordata solo dai cultori di un periodo irripetibile.
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@Legalisedrugsandmurder: Sì, fu rifatta e messa su Raging Silence, nel 1989. Che tra l\'altro contene altre due cover (Cold Chisel - When the War Is Over e LeRoux - Lifeline). |
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Hold your head up fu rifatta dagli Uriah Heep? O solo lo stesso titolo? Non ricordo... |
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@Fabio: Giusto, Argent intendevo dire (oltre che la sua carriera solista). Comunque Di\'Anno non era anche membro di Battlezone e dei Killers? |
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Transcendence Russ Ballad ex Argent, ottima band che si divideva tra materiale più progressivo e cose più commerciali come la famosa Hold Your Head Up |
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Piacevole, a me interesserebbe sentire il parere di Raven sul l\'esordio solista di DiAnno visto che di fatto svoltò subito verso sonorità aor americane, ed il gruppo si chiamava Lonewolf, un trio che divenne un sestetto con l\'ingresso dei membri di un\'altra band londinese, i Minas Tirith. Quindi il cambio di nome in DiAnno e nell\' 84 il debutto su FM Records, che precedette negli intenti questo I Will Be There che, originariamente, doveva comprendere anche Entwistle degli Who e Cozy Powell |
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Forse anche il monicker non proprio usuale ha contribuito... |
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@Mos Maiorum: Sì, la prima traccia scritta da Russ Ballard degli Angel, la terza da Jonathan King (prevalentemente produttore, anche se ebbe una hit da solista nel 1965, non questa). |
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no aspettate, mi vorreste dire che 2/3 dell\'ep sono cover? |
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ascoltato oggi, devo dire che si fa sentire con molto piacere |
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Ascoltato oggi, li conoscevo solo di nome. Davvero un buon assaggio di qualcosa che poteva diventare poi un ottimo album |
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Davvero un peccato che questa megaband abbia rilasciato solo questo Ep. Da ciò che si sente qui avrebbero potuto davvero diventare una risposta europea ai gruppi Hard'n'Heavy americani. ma, naturalmente avrebbero dovuto evitare di fare i galli nel pollaio e svincolarsi da Jonathan King come fecero i Genesis. Il potenziale era davvero enorme e si sente un casino che sono europei, perché non possiedono la spensieratezza degli americani. Peccato, perché visti i nomi... Avrebbe dovuto essere un successone a prescindere. Evidentemente all'epoca non era come oggi. |
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L'ho scritto: poco successo commerciale dell'EP e troppi galli nello stesso pollaio. |
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Raven,come mai il progetto naufragò?Questo ep non è nulla di che visto l'anno in cui è uscito,decisamente surclassato da altre uscite. |
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A me questo EP piace molto, secondo me è un piccolo gioiellino NWOBHM...peccato non ci sia stato un seguito, secondo me sarebbe stato molto interessante. |
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si si i gogmagog li conosco da una vita peccato che so durati veramente poco |
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Ma il disco lo conoscevi da prima? |
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minchia questa è una chicca veramente ottima,grande paul il mio cantante preferito che forza nulla di che è ,però e fichissimo sto ep e qua paul ancora cantava su livelli ottimi |
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Niente di incredibile, ma era solo un assaggio, una presentazione, probabilmente avrebbero fatto ottime cose se avessero continuato. |
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Purtroppo non sono mai riuscito (o forse non ho mai voluto?) ad ascoltare qualcosa di questo gruppo che conosco solo di nome... |
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Forse addirittura ai preliminari.... |
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Un pò il real madrid dell'heavy metal...uscito agli ottavi con una squadra di stelle! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1 I Will Be There 2 Living in a Fucking Time Warp 3 It's Illegal, It's Immoral, It's Unhealthy, but It's Fun
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Line Up
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Paul Di'Anno - Voce Pete Willis - Chitarra Janick Gers - Chitarra Neil Murray - Basso Clive Burr - Batteria
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