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11/01/25
SMOKING FIELDS + EN.MA + LIFE IN BETWEEN
CENTRALE 66, VIA NICOLÒ DELL’ABATE N.66 - MODENA
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( 5162 letture )
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In linea di massima ritengo che il 2010, sotto il segno dell'extreme-metal di qualità, sia iniziato nel miglior modo possibile. Gli In Mourning non fanno altro che consolidare la mia tesi confluendo in questo trend positivo, a conferma di come sia plausibile coniugare estremismi con musicalità ricercate e introspettive. Parto dall'assioma che la maggior parte di voi quantomeno rammentino l'ottimo debut degli svedesi, altrimenti detto Shrouded Divine: diversamente vi invito a leggere la magistrale narrazione dell'amico Giasse, naturalmente suggerendovi caldamente l'ascolto del disco in questione.
Siamo quindi al cospetto di una realtà estremamente interessante -tale da guadagnarsi la palma di migliore rivelazione, o giù di li, del settore nel 2008- contraddistinta da un prog/death dalle tinte oscure, parente stretto di quanto esibito da Akerfeldt e compagni . Le ascendenze non sono circoscritte alle gesta degli Opeth; il combo infatti appare particolarmente sensibile anche agli insegnamenti delle seminali compagini del gothic/doom più virtuoso, come i nostrani Novembre, oppure agli osannati Paradise Lost e Amarophis, senza ovviamente dimenticare My Dying Bride, Katatonia e Anathema dei bei tempi che furono. Nomi tanto altisonanti quanto scomodi: il pericolo di scadere in una sterile imitazione dei suddetti è sempre dietro l'angolo. Fortunatamente gli scandinavi, pur senza esecrare le tangibili influenze, esattamente come era stato nel precedente episodio, allestiscono un platter di maniera, convincete sotto ogni punto di vista perché autoritario. Monolith si snocciola in otto lunghi brani, tutti sapientemente congeniati in un continuo ma equilibrato alternarsi di suoni, tra cambi di umori e atmosfere. Si passa così da un clima plumbeo a decadenti melodie, procedendo per delicati e introspettivi momenti acustici, a loro volta piegati da adrenalinici attacchi frontali. Tale scenario è reso possibile da musicisti dotati di grande perizia e, più di ogni altra cosa, capacità compositive di prim'ordine: i riflettori difatti non sono esclusivamente puntati sulle abilità tecniche di quest'ultimi, ma piuttosto su maestrie regolarmente al servizio della indovinata forma-canzone. Spesso infatti al quintetto bastano poche note per mettere in piedi un motivo carico di groove o un'aria eufonica, quale incipit per qualcosa di ben più articolato e complesso. Songwriting appunto costruito da sfavillanti combinazioni sorrette da chitarre armoniche e circolari, tanto delicate e rarefatte in fase solista quanto piene e serrate in sede di accompagnamento, e da una ritmica polimorfa, magnetica nel dettare i tempi grevi ma deflagrante nelle persistenti ripartenze. Tobias Netzel, perfettamente a suo agio in un quadro così variopinto, riprova essere un singer di razza, fautore di una performance estremamente convincente tanto negli sproloqui, dove sfoggia un growl potentissimo, quanto nelle parti più intime, forte di una timbrica calda e a tratti struggente. Sin dalla opener For You To Know si ha la percezione di quanto gli In Mourning siano maturati, esibendo maggiore consapevolezza e cura per il particolare, non da meno, una produzione ancora non perfetta ma quantomeno all'altezza della situazione. Provare per credere le ottime Debris, Smoke, With You Came Silence e Pale Eye Revelation, episodi cangianti, caleidoscopici, carichi di quel drammatico patos divenuto peculiare.
Eppure, fermo restando quanto disquisito, resta l'impressione che i nostri possano fare ancora molto meglio in termini di soggettività e originalità in senso stretto, perché se da un lato la loro prova è formalmente ineccepibile, distinta da classe e gusto, d'altro canto lo spettro dei sopracitati resta ancora fin troppo palpabile. Inoltre in alcuni frangenti occorrerebbe una maggiore sintesi a tal punto da eludere riverberi ed espressioni oltremisura prolisse.
Poco male. In buona sostanza Monolith, per quanto derivato, figura come un prodotto ampiamente sopra la media, perché a conti fatti mai stereotipato, tutto sommato interpretato in modo personale ed assolutistico. Gli In Mourning confermano così lo status di grande promessa vicina al decisivo salto, ma in tal senso forse perdono la prima importante chance di autentica affermazione.
Monolitici!
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12
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Buon disco, molto melodico e con un buon songwriting. Un paio di fillerini quì e là ma tutto sommato la qualità per me è alta e le canzoni molto belle: concordo con il voto. |
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11
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Con gli ascolti l'ho trovato crescente e si è lasciato apprezzare, anche se sarebbe ora di giocare quella carta in grado di far fare un salto di qualità serio alla band. Ad ogni modo solo il terzo disco potrà sancire se vale la pena di riservare loro un posto nell'Olimpo, anche se tuttora sono superiori a molti dei nomi in circolazione. |
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10
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Ascoltandolo adesso a distanza di tempo mi rendo conto di come ci sia stato un calo netto, decisamente distanti dal debutto sia per intensità che atmosfere, le linee di voce sono poco convincenti e alcuni episodi quasi dei filler, occasione sprecata. |
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9
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lo sto ascoltando da pochi giorni e l'album mi sembra abbastanza valido anche se a volte è noioso... |
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8
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Ottima realtà, capace di alternare tirati assalti sonori a brani più atmosferici ed evocativi mantenendo un songwriting ispirato e una tecnica considerevole. Ma credo che la marcia in più di questi svedesi sia la prova vocale di Tobias Natzell, capace di passare dal growl allo scream al canto pulito con una naturalezza invidiabile. Credo che sia saggio tenere d'occhio questi ragazzi, hanno un potenziale molto elevato. 80/100 |
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7
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Un quoto vbergrande a Flv! Concordo al 100% |
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6
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sono rimansto un po' deluso da questo disco , il precedente mi aveva colpito molto un po' sembrandomi piu' dinamico ed affascinante .In questo disco la band gioca bene le sue carte ma il risultato finale mi sembra un filo meno sentito e un po piu' noioso , cmq questa rimane una band di valore che fara' parlare di se nel prossimo futuro. Un saluto a tutti ! F. |
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5
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Bellissmo disco! Speriamo che col prossimo facciano il salto di qualità definitivo! Da comprare! |
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4
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Disco piu' che buono.Con l'ultima frase,Arakness,rende perfettamente l'idea di quello che si trovera' nell'ascolto di questa band. |
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3
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GRANDIOSA BAND...ASCOLTARE X CREDERE!! |
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2
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Già inseritp nella lista dei prossimi acquisti! |
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1
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Deluso, totalmente deluso. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1) For You To Know 2) Debris 3) The Poet And The Painter Of Souls 4) The Smoke 5) A Shade Of Plague 6) With You Came Silence 7) Pale Eye Revelation 8) The Final Solution (entering The Black Lodge)
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