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Evergrey - The Inner Circle
( 7197 letture )
Attendevo con molta impazienza l’uscita del quinto studio album degli svedesi Evergrey e ho voluto ascoltare più volte The Inner Circle prima di recensirlo. Gli Evergrey sono uno dei pochi gruppi negli ultimi tempi che mi hanno davvero entusiasmato con la loro proposta di heavy/prog melodico dalle forti tinte oscure.
Questa volta il tema concepito dal mastermind Tom Englund riguarda la religione e l’universo delle sette e in particolare narra la storia di un uomo che abbandona tutto per dedicarsi a un culto religioso. La prima impressione avuta dopo l’ascolto del cd è che ci troviamo di fronte a un prodotto decisamente migliore del troppo anonimo Recreation Day: pur non avendo abbandonato completamente certe soluzioni del precedente album, quello che fa piacere è riscontrare che il gruppo ha recuperato le sonorità di quei capolavori che furono In Search of Truth e Solitude Dominance Tragedy. Infatti con questo album riprende vigore e forza la componente emotiva, cupa e oscura: impressionante in questi termini è ancora una volta la stupenda voce di Englund, per come riesce a passare con una facilità quasi imbarazzante dai toni aggressivi di canzoni come Ambassador e Where All Good Sleep a quelli malinconici e toccanti di Waking Up Blind e Faith Restored. La drammaticità in questo album non è una costante, bensì un continuo crescendo che aumenta traccia dopo traccia fino ad esplodere nella conclusiva When the Walls Go Down tanto sconvolgente e angosciante quanto affascinante: una canzone completa, che racchiude in sé le diverse influenze degli Evergrey, dal prog alla componente oscura ed emotiva, per un finale da brividi.
Un album solido, convincente, decisamente… perfetto! Gli Evergrey con questo The Inner Circle sono stati in grado di prendere le distanze dai Symphony X, gruppo la cui ombra aleggiava troppo spesso tra i solchi del precedente album; certo, le parti più metalliche, i cambi di tempo e certi intricatissimi passaggi strumentali sono figli del prog metal più puro, ma questa volta possiamo tranquillamente dire che gli Evergrey sono riusciti a crearsi una loro propria identità e speriamo che in futuro continuino a stupirci.

P.S. L’edizione limitata è uscita in un elegante confezione cartonata a libretto contenente tre bonus acustiche registrate dal vivo in Francia.



VOTO RECENSORE
s.v.
VOTO LETTORI
45.35 su 54 voti [ VOTA]
Vincenzo
Sabato 11 Maggio 2019, 18.44.35
4
Fantastico cd band da urlo VOCE stellare GRANDE TOM io voto90
Diego
Giovedì 19 Giugno 2014, 9.36.25
3
Superiore a Recreation Day (80). 85 almeno...
9Fede9
Sabato 24 Maggio 2014, 12.21.53
2
A me sinceramente non piace. Scarsissima ispirazione, canzoni che non prendono e non restano nemmeno dopo numerosi ascolti. Secondo il mio parere forse il loro peggiore. Voto 55
Giacomo Froio
Martedì 29 Marzo 2011, 18.35.39
1
concordo con tutto ciò che hai detto ! Inoltre tutte e dico tutte le parti di tastiera sono geniali e dosate eccellentemente nei brani !
INFORMAZIONI
2004
InsideOut
Heavy/Prog
Tracklist
1. A touch of blessing
2. Ambassador
3. In the wake of weary
4. Harmless wishes
5. Waking up blind
6. More than ever
7. The essence of conviction
8. Where all good sleep
9. Faith restored
10. When the walls go down
Line Up
Rikard Zander (Keyboards)
Henrik Danhage (Guitars)
Tom S. Englund (Vocals/Guitars)
Michael Hakansson (Bass)
Jonas Ekdahl (Drums)
 
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