Recensione Kiss - Animalize - Metallized.it
     
 
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    Kiss - Animalize
    ( 10781 letture )
    Animalize è il dodicesimo album dei Kiss, pubblicato il 13 settembre del 1984 per l'etichetta discografica Mercury Records, prodotto da Paul Stanley e registrato negli studi Right Track Studios di New York da Chris Minto e Timothy Crich, tra maggio e luglio ‘84. Fin qui tutto regolare, non fosse che, al termine del tour di Lick it up, Vinnie Vincent lasciò la band a causa di forti incrinature con Simmons e Stanley. In seguito, Simmons dichiarerà che venne cacciato per il suo comportamento immorale. In realtà Vincent chiuse l’esperienza per questioni puramente economiche, ma ne riparleremo in seguito. Urgeva un chitarrista quindi… ma Gene, troppo impegnato su altri fronti, lasciò, come sempre, l’incarico a Paul di togliere la zuppa dal fuoco nonostante il puzzo di bruciato si sentisse sin da Long Island. Intanto il bassista dei Kiss si dedicò alla produzione dell’album solista WOW di Wendy O. Williams dei Plasmatici, comparendo anche nelle vesti di co-autore e musicista, in incognito, sotto lo pseudonimo di Reginald Van Helsing. Ne nacque una sorta di scambio, il bassista Jean Beauvoir, dalla lunga cresta bionda e ottimo songwriter, sostituì il Demon in studio su diverse tracce. Grover Jackson, noto costruttore di chitarre, consegnò a Stanley un elenco di 10 chitarristi tra cui un certo Mark Norton, californiano, tecnicamente molto dotato. Quando Paul sentì la sua registrazione seppe d’aver trovato l’uomo giusto per la band e lo ribattezzò Mark St. John. Ultimo elemento che si aggiunse nei credit fu Alan Schwartzberg, a cui furono affidati alcuni giri di batteria da integrare all’operato del potente Eric Carr. Durante le prove del Animalize world tour Mark St. John fu costretto ad abbandonare momentaneamente il gruppo a causa di gravissimi problemi di salute, avendo contratto la Sindrome di Reiter che gli faceva gonfiare le mani come un palloncino, e gli impediva di esercitare le sue funzioni. Voci di corridoio mormorarono che il problema di Mark si acutizzò a causa delle forti pressioni subite in studio, soprattutto da parte di Simmons che lo odiò sin dai primi momenti. In verità Mark è stato, senza ombra di dubbio, uno dei migliori, se non il migliore, dei chitarristi di nuova generazione che hanno ricoperto il ruolo di lead guitar nella band. Nonostante i continui cambiamenti della line-up, i Kiss, durante questo periodo ritrovarono il successo, almeno negli Stati Uniti. Animalize arrivò rapidamente alla diciannovesima posizione negli States e l’undicesima nel Regno Unito, con una permanenza di ben 37 settimane nelle charts e ben due dischi di platino. La cover. Certamente qualcuno l’avrà trovata eccessiva, un po’ troppo kitsch magari. Beh, a me piace e anche molto, trovo sia tra le migliori del poker mascherato degli anni ‘80. Quelle pelli di varie fogge e vari colori introducono perfettamente al nuovo discorso portato avanti dai quattro cavalieri animalizzati. Anche il retro è molto suggestivo. Scatto eseguito da un fotografo tedesco in una cava di pietre del New Jersey con fiume di lava infuocato che scorre tra le gambe dei nostri eroi.

    Il disco non potrebbe partire meglio. I've had enough into the fire rivela subito il drumming potente di Carr che richiama l’attenzione; il fraseggio iniziale di Mark sfuma fondendosi letteralmente con le corde vocali di Paul in un riff sinuoso, un cantato fantastico e ventisei secondi di assolo emozionante e ancora un’impennata prima del finale. La canzone scritta da Paul e Desmond Child, è una gemma cruda da gustarsi con lingua zuccherina. Lo stesso duo firma il capolavoro dell’intero platter: Heaven's On Fire. Paul suona il basso in una canzone che ha tutti i crismi del singolo di successo: ritmo, chitarre giuste, batteria spezzata, vocalità allusive e cori roboanti. Ovviamente fu anche il primo singolo estratto e unico video della band dove appare Mark St. John. Il clip, diretto da David Lewis, divenne immediatamente popolare su MTV, tanto che Jon Bon Jovi colpito dal lavoro si mise in contatto con Child per co-scrivere con lui Slippery When Wet e sempre secondo Child, Heaven’s On Fire piacque al punto di copiarla col loro In And Out Of Love senza mai negare il furto.
    Burn Bitch Burn, sbreccia il cd con un riff cattivo seguito da una batteria in tre quarti, voce incazzata e il chorus che recita brucia troia brucia!. Il solo è degno di applauso con tanto di tremolo in bella vista e note fulminanti, sound alla Lick it Up. E arriviamo al quarto pezzo, Get All You Can Take, scritto da Paul Stanley e Mitch Weissman è un altro momento di altissima qualità. Lo stesso Paul, pare abbia dichiarato, che sia il suo pezzo preferito di Animalize, secondo lui contiene un chorus line che la maggior parte delle persone non sente. Paul suonò parte del guitar solo perché Mark non riusciva a cogliere il giusto feeling, mentre Jean Beauvoir si dedicò al basso. Una song che emoziona ancor oggi con quella rullata incredibile di Eric che spezza in due la batteria… e poi cori epici e la voce di Stanley che elettrizza tutto l’insieme e un solo dell’ascia veloce e che grida dolore. Grandissimi Kiss.
    Un' altra traccia scorre nel lettore e materializza Lonley is the hunter. Voce strozzata di Gene con un ritornello che ha la màlia del blues e sornione strizza l’occhio alle gonnelle. Stacchi e controstacchi poi parte la locomotiva dei cambi di ritmi alla Kiss e ci si inchina alla genialità. Secondo Gene, Mark St. John non era in grado di offrire un assolo appropriato al pezzo e fece quindi entrare Bruce Kulick che sciorina un solo acuto e carino ma che ha nulla a che vedere con la tecnica e la velocità di Mark.

    Ad un certo punto tra la nebbia si intravede un bagliore “de fuego”, il tris: Stanley, Carr e Child danno alla luce Under The Gun un’altra canzone degna del nome Kiss! Lo starchild da il meglio di sè in questa song e lo si capisce da come usa la sua voce: acuti ben piazzati e mai una sbavatura, chitarre fulminanti, sezione ritmica indiavolata con Eric Carr sugli scudi nelle cavalcate in doppia cassa! Anche su questa traccia troviamo al basso Jean Beauvoir e i virtuosismi di Mark; bella davvero e quegli urli Fire! chiudono il cerchio. La gloria continua perchè Thrills In The Night, secondo singolo estratto, é meravigliosa: tutto calibrato alla perfezione, le chitarre si fanno sentire, Paul sfodera una prestazione vocale ancora grandiosa. Ma purtroppo le cose belle non durano in eterno. Siamo alla penultima traccia e visto il risultato qualche fatica si poteva risparmiare; il tutto sa di riempimento coatto. L’accoppiata Simmons Weissman ci regala While The City Sleeps, cantata discretamente, dove solo la chitarra si salva con riff ed evoluzioni, il resto è fuffa da traccia numero otto. Simmons e Weissman ci riprovano, della serie attenti a quei due, con Murder In High-Heels nono e ultimo pezzo nella tracklist. E qui si sfiora la parolaccia. Gene si riscatta nel riff ossessivo e ripetuto all’infinito e nel cantato ispirato, la chitarra pompa il giusto ma il bridge e il ritornello sono da censura. Solo nuovamente di Bruce Kulick che mette fine a questo scempio. Insomma, a parte le ultime due ciofeche, questo è veramente un bel disco di hard tipico degli anni ottanta con almeno un pezzo divenuto un vero e proprio classico nella storia quasi quarantennale del Bacio. Certo che l’impegno di Simmons per la band, a quei tempi, era da offendere i fans. Troppo impegnato a Hollywood e nella sua nuova carriera di attore. Alla fine del 1984 i quattro intrapresero un tour mondiale, e una data di questo colossale giro per il mondo divenne il primo concerto trasmesso e curato integralmente da MTV. Animalize: Kiss Live Uncensored è il video che propone la band in piena forma con Gene con tanto di parrucca dai capelli corvini e lisci; aveva appena girato il suo primo film per il quale gli era stato fatto lo scalpo. Pubblicato il 1 aprile del 1985 sarà certificato dalla Riaa disco di platino il 1 ottobre 1987. Al tour non partecipò il povero Mark St. John, appiedato dalla malattia e il suo ruolo venne affidato, solo temporaneamente, a Bruce Kulick. Mark suonerà solo quattro date negli States e solo per qualche canzone, la prima volta che i Kiss appariranno in cinque sullo stage, poi verrà licenziato e il suo posto offerto allo stesso Kulick. L’Animalize tour toccò l’Europa ma non l’Italia, a quei tempi era così. Io li vidi in un fantastico concerto a Losanna, in Svizzera, su di un palco agghindato con Marshall interamente leopardati, pavimentazione zebrata e al posto delle pelli delle gran casse due teste di pantera nera con occhi rossi luminescenti. Animalize rimane un album di classe e grande sostanza e ancor oggi gode di grande ammirazione da parte dei fans, Mark St John invece, dopo i Kiss metterà su i White Tiger senza ottenere grandi traguardi. Morirà la notte del 5 aprile 2007 a causa di un'emorragia cerebrale, non certo una vita fortunatissima la sua, anche a livello artistico. Rest in peace.



    VOTO RECENSORE
    80
    VOTO LETTORI
    74.40 su 83 voti [ VOTA]
    Scoreggia Seducente
    Sabato 28 Settembre 2024, 11.31.57
    24
    un disco Hard Rock di buon livello,in linea con quanto fatto dai Kiss a partire da Lick it Up fino ad Hot in the Shade
    Legalisedrugsandmurder
    Mercoledì 28 Giugno 2023, 18.39.50
    23
    Da creatures a Revenge i kiss senza maschere hanno toppato solo su hot in the shade, che comunque non è così brutto come molti dicono. Gli altri tutti stupendi
    Dan
    Mercoledì 28 Giugno 2023, 18.37.40
    22
    A mio avviso un pochino inferiore agli altri dischi degli 80s dei nostri, appesantito dalla latitanza artistica di Simmons. 75
    LucaNekrowizard88
    Lunedì 17 Aprile 2023, 14.59.32
    21
    Insieme ad \"Asylum\", il disco più hard dei Kiss degli anni ottanta, e per questo un lavoro davvero figo e degno di nota. Magari, compositivamente, il successore sarà molto meglio, e probabilmente gli sono superiori anche i due dischi di fine ottanta (almeno per me), perchè qui non proprio tutte le canzoni sono su alti livelli (non che ce ne siano di brutte eh), ma pezzi come l\'hit \"Heaven\'s On Fire\", oppure \"Burn Bitch Burn\", \"Under The Gun\", \"Thrills In The Night\" sono fenomenali. E che riff pazzeschi che ci sono in ogni pezzo (Mark ha fatto un grandissimo lavoro in merito), davvero rocciosi e diretti al punto giusto! Non il migliore degli 80\'s ma davvero un buonissimo album di hard rock!
    Aceshigh
    Domenica 10 Ottobre 2021, 10.30.37
    20
    Non è certo uno degli album dei Kiss che ascolto più spesso, degli anni ‘80 è uno di quelli che mi piace meno, però alla fine non è niente male. È altalenante purtroppo, ci sono grandi pezzi come I’ve Had Enough o la terremotante Under The Gun alternati ad altri abbastanza insignificanti. Voto 77
    Gabry
    Lunedì 13 Aprile 2020, 12.56.07
    19
    Qui iniziava il secondo periodo peggiore dei Kiss, che sarebbe durato sei anni. Quest'album é scadente, soprattutto le canzoni di Gene. Tutte le canzoni di Paul invece sono buone, ma non grandiose.
    Area
    Venerdì 15 Novembre 2019, 12.39.37
    18
    Su questo disco (che per me é da 75) c'é la più bella canzone dei Kiss degli anni 80 ovvero Heavens on fire!! Il più venduto del periodo insieme a Lick it up (almeno penso), anche se io preferisco il precedente appunto.
    Legalizedrugsandmurder
    Martedì 12 Marzo 2019, 19.35.40
    17
    Il mio preferito degli anni 80. Un periodo x me sottovalutato dei Kiss
    Sallie
    Martedì 30 Agosto 2016, 9.56.03
    16
    Mediocre, quattro pezzi carini (ma neanche troppo) e il resto pura noia. meglio degli obbrobri successivi, peggio del sufficiente Lick It Up.
    Appg
    Mercoledì 6 Maggio 2015, 17.41.57
    15
    Secondo e peggiore album consecutivo per i veri fan s che erano abituati bene non sembra un'album dei Kiss....
    jeff96
    Sabato 13 Settembre 2014, 17.29.38
    14
    Io gli avrei dato 75,un album che a parte due-tre canzoni non riesce a tirare fuori il meglio di sé,con canzoni a ritornello tirato,e noiose. E parlo a te Gene,sì.
    Philosopher3185
    Domenica 6 Luglio 2014, 21.22.18
    13
    Altro buon album..un po' inferiore a Lick It Up,ma comunque sopra la media! per me i Kiss e gli AC\DC sono il non plus ultra per quanto riguarda coniugare Hard Rock e heavy metal classico,melodia,potenza e un po' di grezzume,perfetto.
    Argo
    Sabato 20 Luglio 2013, 20.42.32
    12
    Questo è l'unico cd dei Kiss che ho ascoltato di meno, forse 3 volte al massimo, tenendo conto che non posseggo Carnival of souls e Music from the elder. Così a pelle non mi è parso un granchè, forse dovrò riascoltarlo.
    Jeff96
    Sabato 20 Luglio 2013, 16.38.05
    11
    Sopravvalutato,il peggiore degli anni 80'. A parte Heaven's on Fire,Thrills in the Night,Under the Gun e I've had Enough,le altre sono veramente vomitevoli. Il ritornello di Murder in High heels poi... Anche se il tour fu fantastico! Trovo che Asylum gli sia di poco superiore.
    blackie
    Domenica 3 Febbraio 2013, 4.44.24
    10
    unaproduzione spettacolare ...copertina stupenda!la musica?si alterna agrandi pezzi come under thegun,thills the night(fantastica)e in to the fire a merde senza tempo come murder high heels o lonely is the hunter ancora non so che gli sia passato per la testa a gene metre scriveva queste cazzate.....nel complesso pero l album e bello e ben suonato anche se i kiss anni 70 rimangono inarrivabili!
    SS71
    Giovedì 20 Dicembre 2012, 6.32.23
    9
    I've had enough / è un pezzo disumano, purtroppo difficile da rendere live -- ci hanno anche provato ma...
    razor
    Martedì 18 Dicembre 2012, 23.28.19
    8
    Gene Simmons mi ha fatto morire dal ridere quando ha accusato Vinnie Vincent di essere immorale! Prendere lezioni di moralità da Simmons era, all'epoca, come prendere lezioni di karatè da Madre Teresa di Calcutta! P.S.: l'omonimo dei White Tiger mi è piaciuto molto (ho trovato una ristampa in cd), St John era un grande!!
    Paulie
    Giovedì 8 Marzo 2012, 7.27.21
    7
    come in Lick it Up, la svolta metal dei KISS continua ed è apprezzabile grazie a questo buonissimo album(inferiore di una spanna a Lick it Up). Diventato tra i miei preferiti già al primo ascolto. VOTO 85
    Davide
    Martedì 26 Luglio 2011, 16.41.05
    6
    Album bruttissimo e vomitevole, ma ancora non è il peggiore degli anni 80 della loro discografia, non ancora.... 40
    ace360
    Martedì 18 Gennaio 2011, 22.39.50
    5
    Il peggiore degli anni 80, scritto alla cazzo con gene che pensava solo ad hollywood e paul che povero cercava di salvare il salvabile. Si salvano i due singoli e get all you can take it e anche under the gun
    Mikoele
    Sabato 30 Ottobre 2010, 17.44.24
    4
    I've had enough spacca..potenza e melodia al massimo, penso debba essere considerato tra le canzoni fondamentali del metal degli 80's peccato non la prendano più tanto in considerazione neanche i Kiss
    Mikoele
    Sabato 30 Ottobre 2010, 17.44.21
    3
    I've had enough spacca..potenza e melodia al massimo, penso debba essere considerato tra le canzoni fondamentali del metal degli 80's peccato non la prendano più tanto in considerazione neanche i Kiss
    Frankiss
    Giovedì 29 Ottobre 2009, 2.04.04
    2
    Lick It Up ha puntate metalliche uniche...tanto per gradire basta ascoltare Fits Like A Glove...puro metal!!!
    taipan
    Martedì 27 Ottobre 2009, 21.14.32
    1
    in una intervista dell' epoca,Paul Stanley dopo una domanda che riguardava la direzione musicale intrapresa dalla band,disse: "una volta rompevamo i bicchieri,ora vorremmo polverizzarli".Effettivamente il disco,assieme a "Lick it up",vira verso sonorità più heavy rispetto al passato ed io apprezzai non poco il lavoro,pur trovandolo meno ispirato del sopracitato "Lick it up".Voto meritato.
    INFORMAZIONI
    1984
    Mercury Records
    Rock
    Tracklist
    1. I've Had Enough (Into the Fire)
    2. Heaven's on Fire
    3. Burn Bitch Burn
    4. Get All You Can Take
    5. Lonely Is the Hunter
    6. Under the Gun
    7. Thrills in the Night
    8. While the City Sleeps
    9. Murder in High Heels
    Line Up
    Gene Simmons - Bass and Voice
    Paul Stanley - Guitar and Voice
    Mark St. John - Lead Guitar
    Eric Carr - Drums and Voice
     
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