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20/04/25
ELEINE + TBA
LEGEND CLUB - MILANO
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( 7745 letture )
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Mi sento in dovere di fare una precisazione - presa in prestito da un collega in una sua recensione vecchia di qualche anno - che credo bisogni sempre tenere da conto prima di apprestarsi a leggere uno scritto altrui, e in quanto tale, soggetto ai propri gusti personali.
La varietà di opinioni è ciò che garantisce lo scambio ed il confronto dialettico fra le persone, e chi scrive ritiene un bene che le idee ed i gusti possano variare da soggetto a soggetto.
Tale incipit esclusivamente per anticiparvi che, a mio avviso, Necropolis è un disco totalmente insufficiente. Vedrò di dimostrare la mia tesi.
Inizierei con il dire che già dall'orrenda copertina le mie aspettative per questo ennesimo lavoro in studio targato Vader non erano delle migliori; purtroppo dopo ripetuti e, aggiungerei, "forzati" ascolti le inquietudini della vigilia non hanno fatto altro che concretizzarsi. Forti di una pluriennale carriera alle spalle, in verità costellata da alti e bassi, e una perenne presenza sui palchi di tutto il mondo, ritroviamo i polacchi dopo tre anni dalla pubblicazione di Impressions In Blood, anche in questa occasione con una lineup completamente stravolta. Difatti, ricordiamo che l'inossidabile Peter, vero e unico mastermind del progetto, ha pensato bene di rimescolare nuovamente le carte in tavola con l'innesto di tre nuovi boys in formazione. Sarà il cambio di etichetta, in favore della potente Nuclear Blast, sarà la sopra citata rivoluzione della squadra, sarà che oramai dopo quasi venticinque anni non si ha più molto da dire e le idee cominciano a scarseggiare, fatto sta che ci troviamo dinnanzi ad un lavoro piatto, monocorde, poco vibrante e noioso fino all'osso, dove, per dirla tutta, il sottoscritto ha trovato non poche difficoltà ad arrivare sino alla fine dell'ascolto sin dalla prima riproduzione.
Non manca qualcosa di buoni, ragion per cui in alcune traccia possiamo imbatterci in riffs un po' più interessanti e in qualche soluzione e cambio di tempo meritevole di minima attenzione; ma sfortunatamente questi sono episodi sporadici e quindi sostanzialmente insufficienti, per una band dall'indubbio valore come i Vader, dai quali è sacrosanto aspettarsi qualcosa in più. Definirei Necropolis semplicemente, e tristemente, un prodotto stanco, dove è proprio il lavoro compositivo di Peter ad assurgere ad andicap: il risultato non è che uno scialbo death metal con evidenti richiami al thrash estremo, falcidiato da una totale prevedibilità di fondo, cosicché durante l'ascolto è facile prevedere dove andrà a parare l'ensemble. Da un punto di vista squisitamente esecutivo, i nuovi innesti fanno il loro compitino, senza infamia e senza particolar lode, così da mettere in pratica le direttive del sempre più offuscato Peter.
Inutile sottolineare ancora una volta quanto sia arduo individuare delle tracce che mi abbiano convinto in toto: se costretto, perché con un fucile puntata alla tempia, citerei su tutte When The Sun Drowns In Dark, nella quale forse la band individua qualche differente soluzione, fermo restando che anche in questo episodio i nostri "eroi" non si allontanano più di tanto dall'impervio sentiero. La restante tracking-list è impietosamente slavata, uguale a se stessa, e quindi, per chi scrive, non degna di nota. Non basta una buona produzione, impreziosita da suoni potenti e puliti, e due cover ottimamente suonate, ovvero Black Metal dei Venom e Fight Fire With Fire dei Metallica (tra l'altro presenti solamente nell'edizione limitata) a dare la sufficienza al tutto.
Dispiace dover parlare in questi termini, soprattutto nei riguardi di una band dall'imprescindibile rilevanza storica, capofila di una scena, quella Polacca, divenuta una delle più importanti e prolifiche dell'intero panorama metal. Che sia giunta l'ora di appendere gli strumenti al chiodo? Non voglio sbilanciarmi fino a questo punto, ma senza ombra di dubbio è il caso che Piotr Wiwczarek si conceda una lunga e costruttiva pausa di riflessione, tanto da scrollarsi di dosso questa fase di evidente stanca creativa. Oramai quello che ci propinano i Vader non è assolutamente sufficiente, soprattutto se commisurato con una cornice metal, magari non sempre originale, ma comunque viva e ricca di uscite discografiche decisamente più interessanti.
Per chi soffre di insonnia.
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VOTO LETTORI
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77.23 su 125 voti [
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Per me il loro miglior disco |
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Ascoltato oggi per la prima volta. Comprendo i giudizi datati ma Sembra uscito ieri tanto che suona moderno. |
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Eh?Cosa significherebbe il post qui sotto?Sembra che si voglia soltanto montare una polemica del cazzo.Del cazzo proprio!! |
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Sarei curioso di sapere se a distanza di anni il recensore gli darebbe sempre quella valutazione da 50 o qualcosa è cambiato.... I primi commenti posso capire che risalgono al 2009, in un periodo problematico per i Vader con cambi di line-up e compattezza della band...ma dire che il migliore è stato Litany è come colui che dei Judas Priest sa solo nominare Painkiller, praticamente stessa identica cosa. |
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22
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Riascoltato a distanza di tempo, la mia opinione è leggermente cambiata. Disco che sto rivalutando, ci sono buone canzoni come Devilizer,Never Say my name e la cover dei metallica che è una vera bomba. voto 68 |
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21
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Per me la migliore è never say my name |
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Necropolis non mi aveva fatto impazzire!!Mentre il nuovo Welcome To The Morbid Reich è tutta un'altra storia!!Per Necropolis voto 60 |
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18
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Bellla recensione cattiva al punto giusto . |
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Come and see my sacrifice promette bene !!Se tutte le canzoni sono su questo livello davvero sarà un Return to the Morbid Reich ! |
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Comunque il nuovo - Welcome To The Morbid Reich - è veramente BELLO. |
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lontano dai bellissimi album di 10 anni fa, ma assolutamente godibile... Voto: 65 |
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Io questo gruppo fino a stasera non lo avevo mai sentinto, finchè un amico mio mi ha fatto sentire dal suo MP3 Rise of the undead che a primo impatto mi ha colpito molto....Comunque voto basso o no ho intenzione di fare un paio di ascolti di questa band che mi pare molto interessante |
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13
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Paolo, passi che il disco ti sia piaciuto, ti abbia convinto (del resto l'ottimo Andrea ha cmq tenuto a precisare che il disco ha spunti apprezabili, e che la debacle è da intendere più legata al nome che al risultato finale... per la serie "possono fare molto di più"), ma scrivere che "per me è uno dei migliori album Death Metal" ci passa un autotreno con rimorchio!!! Oggettivamente Necropolis può essere tutto, salvo un capolavoro del genere da consegnare ai posteri. |
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12
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Anche io reputo abbastanza trascurabili i Kataklism, ma anche questo album. |
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11
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questo è un album di buon e sano death metal.trovo molto più inutili e privi di senso i kataklism. |
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10
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Rispetto, pur ovviamente non condividendola, la tua opinione Paolo. E' ovvio che non possiamo pensarla tutti alla stessa maniera!!  |
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8
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Mi discosto totalmente dai vostri pareri, per me è uno dei migliori album Death Metal in assoluto e penso che con la nuova formazione i Vader ne abbiano ulteriormente giovato. Sto album rasenta la perfezione. ricordo " La varietà di opinioni è ciò che garantisce lo scambio ed il confronto dialettico fra le persone, e chi scrive ritiene un bene che le idee ed i gusti possano variare da soggetto a soggetto. " |
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6
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Da dopo "Litany" non mi dicono più niente... |
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5
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A me questo nuovo lavoro dei Vader non dispiace per niente,certo ci sono state uscite superiori ultimamente,ma il cd si lascia ascoltare tranquillamente.Per me un bel 70. |
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4
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Lo ascoltato diverse volte ma nulla da fare un album insipido!!! Peccto perche e un gruppo che mi piace. |
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3
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premetto che non l'ho ancora ascoltato. d'accordo con enry, litany anche x me è il top dei vader, l'unico che riesco ad ascoltare interamente, da li' in poi penso che abbiano avuto carenze di idee, esempio, x chi non avesse niente dei lavori degli ultimi 10 anni, sceglietene 1 a caso tra revelations, the beast o impressions in blood, anche xxv , disco di auto/covers (si puo' dire?) è sempre la stessa solfa, che 2 balle! |
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2
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Si beh, ora non passiamo da un estremo all'altro: Litany è un capolavoro. Su questo nuovo album ho parecchi dubbi anch'io, qualche buon pezzo, due cover ottime ( presenti anche nell'edizione standard ), ma anche una buona metà del disco che mi lascia indifferente. Sufficienza stiracchiata. |
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1
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Dei Vader si salva solo l'ep "The Art Of War" |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Devilized 2. Rise of the Undead 3. Never Say My Name 4. Blast 5. The Seal 6. Dark Heart 7. Impure 8. Summoning The Future 9. Anger 10. We are The Horde 11. When The Sun Drowns In Dark 12. Black Metal 13. Fight Fire With Fire
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Line Up
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Piotr “Peter” Wiwczarek – voce, chitarra Waclaw “Vogg”Kieltyka - chitarra Tomasz “Reyash” Rejek – basso Pawel “Paul” Jaroszewicz - batteria
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