|
21/12/24
GORY BLISTER + AYDRA
RCCB INIT, VIA DOMENICO CUCCHIARI 28 - ROMA
|
|
The Black Dahlia Murder - Deflorate
|
( 7885 letture )
|
I cloni sono già prevedibili in partenza, figuriamoci col passare degli anni.
I The Black Dahlia Murder con questo Deflorate tagliano il cospicuo traguardo del quarto album. La storia della band è relativamente breve. Nati nel 2003 con un discreto esordio, Unhallowed, i giovincelli di Detroit hanno continuato a riproporre lo stesso sound, disco dopo disco, fino al nuovo lavoro.
Anche in Deflorate quindi, troviamo quanto espresso negli anni precedenti, medesimi stacchi, stessi break e ripartenze iper veloci. Per i pochi che non avessero mai sentito parlare della band, va chiarito che i cinque statunitensi esprimono un concetto su tutti: la trasposizione sonora di quanto già fatto in terra Scandinava una decade prima. Quello che difatti per molti viene pomposamente promosso a sound tipicamente americano non è altro che il frutto del lavoro svolto anni orsono da gruppi che sì, a loro tempo, hanno innovato. Questi nomi grossi, celebri quanto fondamentali, Dark Tranquillity, In Flames, Naglfar, tanto per citarne alcuni, col tempo hanno cambiato i propri orientamenti stilistici, ma il sound ormai inflazionato nel vecchio continente è sopravvissuto, trasferendo nazionalità, armi e bagagli nei prolifici USA. Sotto l'egida della potente Metal Blade Records i The Black Dahlia Murder hanno trovato la gallina dalle uova d'oro, ovvero una formula solo apparentemente misteriosa per avere un sicuro successo ed una rendita garantita col minimo sforzo. Massimizzare i profitti si direbbe in altri campi, ed è questo che il gruppo di Detroit ha realizzato. I fatti sembrano dare ragione all'ensemble americano: la popolarità è ben salda, e con essa, gli incassi di concerti e vendite. Dato che però un disco va sempre valutato per quel che esprime nel contenuto più che per i risultati materiali prodotti, è bene addentrarci in questo Deflorate, e verificare se oltre la brillante iniziativa imprenditoriale, i The Black Dahlia Murder abbiano anche altro. C'è sicuramente la tecnica, del resto, senza, sarebbe problematico suonare swedish death. C'è anche la lezione didattica, imparata a memoria dai nomi tutelari del genere, e riproposta nel platter.
Cos'altro? Poco, anzi niente. Ci fosse stato altro avrei volentieri parlato maggiormente dell'album e meno della trasposizione in salsa USA di un sound abbondantemente usurato in Europa. Sarei stato felice di farlo, ma purtroppo così non è. Il fastidio in casi come questo è insito nel fatto che davvero non si sa cosa scrivere, perché sembra di fare una recensione con almeno dieci anni di ritardo rispetto a quando lo swedish death esplose in tutta la sua creatività. Non si sa cosa aggiungere in parole a quanto già espresso anni prima, perché la band per prima non sa con cosa arricchire un sound trito e ritrito. Di certo il gruppo è l'ultimo a preoccuparsi di aggiungere qualche tocco di personalità ad un mood che va forte e vende bene negli Stati Uniti, e quindi, come ho detto sopra, dal punto di vista commerciale la band ha tutte le ragioni del caso per rimanere nel suo immobilismo creativo. Se però questo è sufficiente ad avere fama e successo in terra a stelle e strisce a me comunque non basta, e soprattutto annoia.
Se proprio sentiamo il bisogno di ascoltare un po' di swedish death fatto bene, io mi domando, non faremmo prima a prendere un album a caso dei nomi tutelari di questo genere, invece che infilarci in questo tipo di uscite? Io opterei per la prima ipotesi, perché per me Deflorate è l'ennesima prova di come anche nella musica le furbate spesso paghino in termini di profitto. Non da meno, già sono stanco di questo andazzo generale che investe molti campi culturali, figuriamoci quanto poco riesca a tollerarlo in ambito musicale. Per questo, malgrado la popolarità della band, malgrado la pubblicità di cui gode ed una veste esteriore apparentemente soddisfacente, per me il contenuto di Deflorate vale poco, ed è bene riferirlo senza sconti quando se ne è convinti.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
23
|
album molto valido, dinamico e divertente. voto 87 |
|
|
|
|
|
|
22
|
Mammamia quanta pochezza in questa recensione. OK BOOMER |
|
|
|
|
|
|
21
|
No, non ci pagano. In compenso, nom credo tu abbia pagato qualcosa per leggerla. Quindi, se vuoi argomentare la tua posizione sull'album sei benvenuto. Altrimenti, simili sparate sono piuttosto superflue. Ah... C'e' un bando aperto: se vuoi dimostrare quanto ne capisci e sai scrivere di meglio, è la tua occasione. |
|
|
|
|
|
|
20
|
Spero non vi paghino per fare ste recensioni. Sarebbero proprio soldi buttati ai maiali. |
|
|
|
|
|
|
19
|
Gruppo che ultimamente sto ascoltando con piacere, belli potenti e tecnici, voto recensione impietoso ,per questo disco. Per me è almeno da 70. |
|
|
|
|
|
|
18
|
Sinceramente, la recensione fa schifo, non avete orecchio ne esperienza a riguardo, sarete quel tipo di gente che ascolta musica alla moda... è una delle poche band a cui il sound non cambia totalmente e migliora anno dopo anno |
|
|
|
|
|
|
17
|
Ho ascoltato 6-7 pezzi e mi è bastato. Secondo me la recensione è perfetta, correttissima quanto alla derivatività del sound con un'unica obiezione però: il tentativo di emulazione a mio avviso riesce solo in parte e rimane parecchio al di sotto dell'originale. Peraltro, non posso non notare il look sbarazzino e le sonorità spiccatamente death-core (senza voce pulita per fortuna) che li distinguono in negativo da i vari capostipiti nordici. Giudizio personale, per carità. |
|
|
|
|
|
|
16
|
Menomale che non sono l'unico a cui piace! xD io ho iniziato ad ascoltarli senza pensare al fatto che fossero USA, che "copiassero" ecc...e mi sono piaciuti! alex, a te questi proprio non ti vanno a genio eh? |
|
|
|
|
|
|
15
|
Inoltre approposito della copertina vorrei dire che effettivamente a prima vista non é molto bella, ma analizzandola ho trovato delle somiglianze con la copertina di "Powerslave". Tutte due le copertine hanno al centro una figura sovrana, un dio, da una parte la sfinge con la testa di Eddy, dall'altra un mostro (che non saprei identificare) seduto su di un trono. In entrambi vi é una "strada" che arriva fino al "dio". In Powerslave sulla punta della piramide si può notare un effetto luminoso, tipo elettricità. In Deflorate il "mostro" lancia un "fulmine" molto simile. |
|
|
|
|
|
|
14
|
Sono senza parole.... Non mi sarei mai aspettato una recensione ed un voto così. Questo album lo trovo un lavoro ottimo in tutto, ogni singola traccia é un concentrato di energia e rabbia allo stato puro. Il loro stile si é consolidato e ora presenta dei grandissimi riff, veloci e tecnici al punto giusto. Come ha detto "ROSSMETAL65": e' quanto di meglio oggi giorno si possa ascoltare in campo estremo Semplicemente fantastico, voto 90 |
|
|
|
|
|
|
13
|
si avete ragione, ho sbagliato esempio... cmq quest'album a me piace |
|
|
|
|
|
|
12
|
@Zerba: i dati che tu citi fanno riferimento alle vendite e come tali sono un fatto non un'analisi critica. Se ragionassimo in questo modo ogni nuovo disco degli Slayer, dei Metallica, degli Slipknot e compagnia milionaria dovrebbe meritare un voto altissimo a prescindere. |
|
|
|
|
|
|
11
|
Speta... i DATI ti danno ragione? Non la capisco.... |
|
|
|
|
|
|
10
|
personalmente la'lbum mi è piaciuto e non poco... i dati mi danno ragione: debutto al numero 43 della Billboard 200. La copertina è pietosa |
|
|
|
|
|
|
9
|
Secondo me ci sono,eccome,se ci sono..... |
|
|
|
|
|
|
8
|
Certo che se ci sono i Carcass nei Black Dahlia Murder sono nascosti davvero bene, eh!?!? eheheheh |
|
|
|
|
|
|
7
|
Non mi trovo in sintonia con tutte queste bocciature su questo nuovo lavoro dei BDM.Secondo me,anche grazie all'innesto del nuovo chitarrista,il sound del quintetto si e' ancora di piu' compattato e il loro death metal,che richiama molto Carcass e swedish death,e' quanto di meglio oggi giorno si possa ascoltare in campo estremo.Per me ottimo lavoro. |
|
|
|
|
|
|
6
|
Tutto ok per la recensione, però ai commenti leggo che questi qua facevano Black death? Ma anche no! |
|
|
|
|
|
|
5
|
Dalla recensione (e dai commenti) si capisce che la bocciatura era prevista in partenza. A me questo lavoro piace decisamente meno dei precedenti ed è evidente il calo qualitativo in termini di songwriting. Resta il fatto che nella riproposizione di certi schemi swedish sono sicuramente fra i migliori. La diversità dai lavori precedenti comunque c'è, hanno cambiato chitarra solista e l'impatto è evidente. Andatevi comunque a riascoltarvi il precedente Nocturnal, un piccolo gioiello black death, incensato da molti ma su queste pagine passato completamente inosservato. |
|
|
|
|
|
|
4
|
Beh, parlare anche della copertina sarebbe come sparare sulla Croce Rossa |
|
|
|
|
|
|
3
|
ecco...Andrea ha aggiunto l'unica cosa che mancava alla perfetta analisi di Alex: la copertina è orripilante, al pari di certi frontali di band epic e thrash fine anni 80, inizi 90, che non vi raccomando... Gruppo inutile in tutto e pertutto. |
|
|
|
|
|
|
2
|
citandoli,si sono deflorati da soli |
|
|
|
|
|
|
1
|
Band abbastanza inutile, tra l'altro, l'album, credo sia anche in lizza come peggior copertina dell'anno!!! TRASCURABILI |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Black Valor 2. Necropolis 3. A Selection Unnatural 4. Denounced, Disgraced 5. Christ Deformed 6. Death Panorama 7. Throne Of Lunacy 8. Eyes Of Thousand 9. That Which Erodes The Most Tender 10. I Will Return
|
|
Line Up
|
Trevor Strnad - voculars Brian Eschbach - strings and things Bart - big strings Ryan "Daddy" Knight - guitar and baba Shannon Lucas - percussion and four leaf clovers
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|
|