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11/01/25
DEATH SS
VIPER THEATRE, VIA PISTOIESE 309 - FIRENZE
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DoomSword - Let Battle Commence
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( 4538 letture )
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Quando una saetta si scaglia al suolo provoca il tremore della terra e scatena un boato spaventoso. Ciò riflette il carattere intriso di metallo epico dei DoomSword, band italiana capitanata da Deathmaster, natia di Gallarate.
L'avventura dei nostri prende il via nel 1997 con l’uscita del promo Sacred Metal, ma per il vero battesimo di fuoco si dovrà aspettare il 1999 che segna la pubblicazione del primo full-lenght che porta stampato il nome della band. A questo seguirà, tre anni dopo, il massiccio Resound the Horn con il quale i lombardi si impongono definitivamente, e in grande stile, sulla scena. Il 2003 porta grandi soddisfazioni e riconoscimenti ai gallaratesi. Nel corso del suddetto anno vede la luce Let Battle Commence: album di puro spirito battagliero, ricco di pathos, incisivo nel sound e spaventosamente epico. L’album della consacrazione. E lo riconoscono non solo i fan ma anche gli addetti ai lavori che si stropicciano gli occhi.
Let Battle Commence è un disco possente che comunica con le emozioni attraverso suoni grezzi, ritmi cadenzati quasi sospirati, e un quadro lirico costruito su sanguinose visioni di assedi e campi di battaglia ardenti. Il massimo per gli amanti del genere.
Adesso cercherò di dipingere, fin come mi è possibile senza l’utilizzo della tela, il barbaro mondo di questo album. Innanzitutto bisogna partire dall’idea che l'album non è buttato lì dal lato concettuale. Alla base del progetto c’è la ricostruzione storica della cruenta invasione effettuata dall'esercito danese, sotto l’egida di Ivar “Il Senza Ossa”, a danno del popolo e della terra inglese. Per quanto riguarda i brani c’è da riconoscere un egregio lavoro tecnico supportato dall’evocativa voce di Deathmaster, ispirato ed equilibrato più che mai. I ritmi avvolgenti non spiccano di certo per velocità o dinamismo. I tempi lenti, scanditi da un graffiante riffing, sprigionano energia ed epicità da tutti i pori, il tutto a favore delle tematiche esposte. A tratti, suggestionati da un rombo di tuono o storditi dal forte richiamo di un corno, veniamo proiettati su un arido terreno, al fianco dei signori della guerra, pronti al sacrificio ultimo. Immagini di morte e gloria si rincorrono in maniera affascinante scorrendo nitide per tutta la durata del platter.
Non vi sarà di certo difficile percepire lungo queste vibrazioni un sentito tributo al fiero animo vichingo, tanto caro al gruppo, che scorre come un fiume in piena attraversando tutte le valli del disco. A partire dall'agghiacciante opener Heaten Assault, passando per l'austera e pagana Woden’s Reign, fino alla gloriosa chiusura con My Name Will Live On.
Un album che sondato da tutti i lati non mostra crepe o segni di cedimento. Un disco maturo, granitico, perfetto nell’esecuzione. Non una nota storta non un calo di tensione. Il pathos colma gli spartiti e zampilla dal pentagramma avvolgendo l'ascoltatore.
Il richiamo del corno vibra possente nell'aria e, come un martello sull’incudine, si stampa sullo scacchiere dove severi attendono gli eserciti… che la battaglia abbia inizio!
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7
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Usciva oggi, gran album di epic italico, segno di come si possa fare bene anche nei disgraziati 2.0 |
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6
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Ma come 51.88??????
Che cazzo dite? |
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5
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Altro capolavoro di musica epica "pesante". Di loro ne conto almeno quattro...cioe' i primi 4. |
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4
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vetta massima dell'epic metal degli ultimi 15/20 anni... epico , e dannatamente oscuro..... sono orgoglioso che una band italiana faccia il culo in ambito metal a le merde discografiche che stanno uscendo ormai da 15 anni in tutto il mondo |
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3
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Non capisco come mai la gente metta voti cosi bassi ai dischi di questo grandissimo gruppo...se non vi piace il genere vi prego di non mettere almeno voti perche ingannerebbe le persone a cui potrebbe piacere il disco. Comunque, devo dire che anche questo e` un capolavoro dei Doomsword. A ogni ascolto mi piace sempre di piu. Sono bravissimi nel loro genere. Oscurita` e Epicita` che si fondono creando momenti solenni e altri potenti e veloci. Da paura!! E da avere!!! Voto 94 |
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2
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Potenza e oscura epicità |
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1
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Eccellente album. Ho letto l'intervista a Deathmaster su "Power Zone", del 2004 (Allegato a "MetalHammer"), numero speciale dedicato al ruolo di Robert E. Howard sull'ispirarzione dell'epic metal dagli anni '80 a oggi. Mi è piaciuto il metodo documentaristico che porta tali band a sfornare i loro capolavori che mischiano avventura, storia antica e tradizioni europee. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Heathen Assault 2. In The Battlefield 3. Woden's Reign 4. Deathbringer 5. The Siege 6. Blood Eagle 7. My Name Will Live On
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Line Up
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Deathmaster: voce The Forger: chitarra Guardian Angel II: chitarra Dark Omen: basso WrathLord: batteria
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RECENSIONI |
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