IN EVIDENZA
Album

Helloween
Live at Budokan
Autoprodotti

Colonnelli
Gli Implacabili
CERCA
RICERCA RECENSIONI
PER GENERE
PER ANNO
PER FASCIA DI VOTO
ULTIMI COMMENTI
FORUM
ARTICOLI
RECENSIONI
NOTIZIE
DISCHI IN USCITA

27/12/24
DOMINUM
The Dead Don`t Die

27/12/24
CMPT
Na Utrini

27/12/24
RAUHBEIN
Adrenalin

03/01/25
PATRIARKH
Prophet Ilja

03/01/25
PATRIARKH
ПРОРОК ИЛИЯ

10/01/25
EX DEO
Year of the Four Emperors [EP]

10/01/25
BERIEDIR
Liminal Spaces

10/01/25
TREMONTI
The End Will Show Us How

10/01/25
WYATT E.
Zamāru ultu qereb ziqquratu, Part 1

10/01/25
MALIA
One Grass Skirt to London

CONCERTI

21/12/24
LITTLE ALBERT + VADVA
CENTRALE 66, VIA NICOLÒ DELL’ABATE N.66 - MODENA

21/12/24
SLIFT
CIRCOLO MAGNOLIA, VIA CIRCONVALLAZIONE IDROSCALO 41 - SEGRATE

21/12/24
NATALLO VOL. III
ALCHEMICA MUSIC CLUB, VIA DEI LAPIDARI 8B - BOLOGNA

21/12/24
FRANKIE AND THE STUDS + LIZI AND THE KIDS
MUSIC FACTORY LIVE, VIA DIRITTA 9 -CREMONA

21/12/24
THE MOLOTOVS
ALTROQUANDO, VIA CORNIANI 32 - ZERO BRANCO (TV)

21/12/24
I HATE MY VILLAGE
TEATRO VERDI - GENOVA

21/12/24
GORY BLISTER + AYDRA
RCCB INIT, VIA DOMENICO CUCCHIARI 28 - ROMA

21/12/24
𝗧𝗛𝗘 𝗠𝗔𝗡𝗚𝗘𝗦 + 𝗗𝗘𝗘𝗖𝗥𝗔𝗖𝗞𝗦
BLOOM, VIA EUGENIO CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)

21/12/24
CADAVERIC CREMATORIUM
REVEL UNPLUGGED CHIARI, VIA LATTONIERI 12 - CHIARI (BS)

21/12/24
O + GHOSTHEART NEBULA + INDREN
HYDRO, VIA GIOVANNI BATTISTA SERRALUNGA 25 - BIELLA

Blood Incantation - Absolute Elsewhere
19/12/2024
( 946 letture )
Tra i nomi più recenti in grado di catturare l’interesse della scena death metal troviamo sicuramente quello dei Blood Incantation. Quando nel 2019 uscì il loro secondo album dal titolo Hidden History of the Human Race furono in molti ad accorgersi del valore dei musicisti che, seppur senza inventare di fatto nulla di nuovo, hanno saputo miscelare tra loro tanti elementi diversi capaci di rendere la loro proposta accattivante e interessante. Cosa non facile visto che il death metal, come il resto della musica estrema a eccezione di pochissime band, sembra essere da anni in una fase stagnante dove la maggior parte delle nuove leve finisce per affogare nell’anonimato per via di scelte stilistiche che non fanno altro che seguire i luoghi comuni del genere senza riuscire per questo a crearsi una propria identità. Considerando che il gruppo americano debuttò con il disco d’esordio in studio Starspawn solamente nel 2016 il fatto che appena tre anni dopo in occasione dell’uscita di Hidden History of the Human Race e nuovamente nel 2024 con Absolute Elsewhere si parli tanto di loro dimostra come la loro proposta se non altro sia capace per davvero di rendere la band identificabile e rilevante nella scena attuale.
Come accennato prima volendo approfondire la loro musica con occhio indagatore si può notare che i semi della loro proposta si trovano sparsi un po’ dappertutto nei capostipiti del death per i loro tratti più violenti, con richiami ai Morbid Angel dei tempi d’oro nelle parti più aggressive e con parti tecniche che invece fanno pensare al technical death metal dei Gorguts e in generale anche al progressive death metal con uno spettro più ampio legato alle strutture delle canzoni, alle tematiche e i concept di fondo e alla gestione della tracklist. Ma non finisce qui, perché se i Blood Incantation hanno saputo far parlare della loro musica è anche perché sono stati in grado di trascendere il death metal in sé e arrivare alle radici del prog, come i più perspicaci avevano intuito da tracce come Inner Paths (to Outer Space) contenuta in Hidden History of the Human Race e dalla lunghissima traccia conclusiva di quel lavoro intitolata Awakening From the Dream of Existence to the Multidimensional Nature of Our Reality (Mirror of the Soul), c’è anche un’influenza che proviene da nomi come i Pink Floyd e ciò si è visto proprio con il disco trattato in questa recensione, cioè Absolute Elsewhere, dove queste “radici” sonore hanno trovato il modo di raggiungere la superficie. E c’è ancora dell’altro, si accennava anche alla gestione della tracklist che in Hidden History of the Human Race e anche in Absolute Elsewhere ricorda i vecchi classici del prog rock come 2112 dei Rush per fare un esempio, con un lato interamente occupato da una singola traccia nel caso del disco del 2019. La grossa differenza tra Hidden History of the Human Race e Absolute Elsewhere tuttavia non è solo nel modo in cui vengono gestite le influenze prog rock che nel quarto disco della band entrano prepotentemente in scena accompagnate anche da clean vocals oltre che da un maggiore uso dei sintetizzatori, ma è dovuta anche dal fatto che la band nel mezzo dei due lavori ha rilasciato lo sperimentale Timewave Zero nel 2022 dove il metal viene completamente abbandonato in favore di un atmosferico ambient; evocativo e a modo suo legato per le sensazioni che intende suscitare alle tematiche “cosmiche” della band. Perché c’è anche quest’altro punto che va approfondito, lo spazio e il cosmo con l’influenza dei temi astrali di scrittori come H. P. Lovecraft e proprio per questo una definizione recente e che sembra essere nata apposta per la band identifica i Blood Incantation come “cosmic death metal”.
Passando quindi dalla furia piena di tecnicismi di Starspawn, alla ricercatezza di Hidden History of the Human Race e dagli sperimentalismi di Timewave Zero i nostri riescono con Absolute Elsewhere ad affinare le influenze psichedeliche e prog rock accennate nel loro secondo album e a riprendere in qualche modo le atmosfere ambient del loro precedente excursus musicale dove hanno avuto modo di prendere maggiore confidenza con l’uso dei synth. Il lavoro si apre con la traccia The Stargate, canzone della durata di venti minuti, divisa in tre parti chiamate “Tablet”. L’apertura è magistrale, lascia subito intravedere una ricercatezza sonora dovuta alle parti di batteria che sorreggono il tempo sulle pelli mentre le chitarre e il basso in un crescendo passano da una melodia a un’atmosfera sempre più sinistra e a quel punto l’evolversi del pezzo porta la batteria a spostarsi sui piatti fino a lanciarsi su un violento blast beat. Dopodiché si rallenta di nuovo per poi riprendere ancora in velocità con l’inizio della strofa. Ma ecco che la quiete prende il sopravvento e le atmosfere prog e psichedeliche si prendono il loro posto in scena e procedendo su questa linea a un certo punto sembra di ritrovarsi di fronte a una canzone dei Pink Floyd, ma la violenza torna inaspettatamente in scena chiudendo questo primo “paragrafo” del disco con la tipica energia del death metal. Di tutte le parti di The Stargate quella che rimanda di più al prog rock è il secondo Tablet, dove non ci si ritrova soltanto immersi nel mondo psichedelico degli anni ’70, ma compare anche in qualche modo l’influenza della musica elettronica per via del contributo ai sintetizzatori di Thorsten Quaeschning, leader dei Tangerine Dream in cui entrò nel 2005. Il crescendo sonoro di questo segmento sfocia nella potenza con cui si apre la terza parte di questa prima traccia che poi si evolve in una struttura che lascia ancora spazio alla sperimentazione, con l’utilizzo seppur minimo di clean vocals e di parti strumentali dal sapore esotico.
Il primo Tablet di The Message si apre con un’atmosfera molto introspettiva e melodica, per poi lasciare spazio all’oscurità con atmosfere aggressive che però si diradano per una ripresa dello stile evocativo con cui è iniziato il pezzo. Un’ambiguità sonora che risulta efficacie per ciò a cui mirano i Blood Incantation con questo lavoro, cioè qualcosa che riesca a essere al tempo stesso sinistro e profondo, capace di passare dal death metal più violento alla finezza musicale del prog. E dopo una conclusione che pende verso il lato più potente, ecco che il Tablet II di The Message si apre spiazzando l’ascoltatore con dei suoni lontani dal death metal, per poi esplodere nuovamente nella dicotomia a cui ci ha abituato il lavoro. Se non che fermandosi improvvisamente e creando un’atmosfera quanto mai “Floydiana” ci troviamo ad ascoltare delle clean vocals che non si limitano a qualche parola come nel caso di The Stargate, ma si prendono il possesso della musica prima di un ennesimo stravolgimento che riporta vita alle fiamme del death metal che scoppiano in un autentico incendio sonoro con l’ultimo Tablet del disco; la sesta e ultima parte del lavoro. Questo segmento conclusivo si apre in modo energico per continuare a sperimentare dando spazio a passaggi molto atmosferici prima di chiudersi con un lungo ed epico fade sonoro che lascia poi spazio all’ambient negli ultimi minuti del lavoro.
Accolto dalla critica specializzata come uno dei dischi dell’anno se non addirittura il migliore tra tutti i lavori del 2024, Absolute Elsewhere e sicuramente un lavoro su cui c’è tanto da dire e su cui tutte le parole spese finora non possono dire abbastanza perché a ogni ascolto si nota qualcosa di nuovo; una sfumatura particolare o un passaggio con un elemento sfuggito a un precedente ascolto. Un connubio perfetto tra death metal e prog rock che nasce già dal nome del lavoro con l’intenzione di omaggiare gli anni ’70 prendendo il titolo dal moniker di un gruppo britannico dedito agli sperimentalismi musicali. Si può dire che questa quarta fatica è una summa di quanto fatto dai Blood Incantation finora, che riesce nel difficile compito di portare un nome relativamente nuovo a farsi strada nella scena del metal estremo e che sicuramente riesce a ritagliarsi un posto anche tra i migliori album usciti non solo in questo 2024, ma negli ultimi anni in generale.



VOTO RECENSORE
88
VOTO LETTORI
91.76 su 13 voti [ VOTA]
Aceshigh
Sabato 21 Dicembre 2024, 11.09.18
15
Poco da dire o aggiungere oltre a quanto già detto nella recensione e nei commenti sottostanti. Per me senza nessun dubbio uno dei dischi dell’anno. Band che finora si è sempre evoluta, qui le influenze prog/ambient escono fuori in maniera evidente, allo stesso tempo le parti “estreme” sono più lineari e meno dissonanti che in passato, il risultato è un album piu diretto dei precedenti (malgrado sia composto da due lunghe suite), che può conquistare sin da subito, nonostante siano poi i successivi ascolti a rivelare i tanti particolari e la grande maestria compositiva di questi musicisti. Mi viene solo da pensare… e ora col prossimo cosa si inventeranno?!? Ma per adesso mi faccio bastare (e avanzare) Absolute Elsewhere. Voto 90
bacodaseta
Sabato 21 Dicembre 2024, 8.54.22
14
Come giustamente sottolineato dal Marquis, sempre puntuale nei suoi rilievi, l\'album è la sublimazione di quanto prodotto dalla band con le precedenti uscite: articolazioni prog death su un sostrato cosmic psych che ne distorce quasi lisergicamente la lettura, creando un sound unico e personalissimo. Condivido anche il parere di chi sostiene che si parlerà a lungo di questo album. La mia impressione, sin da Starspawn, è che i ragazzi giochino un campionato a parte. Parafrasando ancora il Marchese: disco dell\'anno? Certamente, assieme forse a Ulcerate e Glassing (segnalo anche altri tre piccoli gioielli 2024 al momento in alta rotazione tra i miei ascolti: Givre, Czernina e Kolga). Voto 90
Cristiano Elros
Venerdì 20 Dicembre 2024, 21.37.52
13
Gran bell\'album, è il primo che ascolto della band. Il finale di \"The Message\" è strepitoso! Comunque sì, commistione davvero interessante ed è un album che sembra non svelare mai del tutto le sue carte e invoglia ad ulteriori ascolti. Dovrò recuperare anche l\'album precedente.
lisablack
Venerdì 20 Dicembre 2024, 18.38.28
12
Capolavoro... Album splendido. Voto 90
Le Marquis de Fremont
Venerdì 20 Dicembre 2024, 16.13.26
11
Ecco come una contaminazione di death metal porta a risultati grandiosi. E\' uscito ad inizi ottobre e ho avuto tutto il tempo di ascoltarlo. C\'è anche una lunghissima intervista a Paul Riedl su Metalitalia (pardon, Metallized...) dove parla delle registrazioni agli Hansa Tonstudios di Berlino dove registravano i Tangerine Dream e dell\'incontro con Thorsten Quaeschning, molto singolare. Ovviamente è affascinante sentire i sound dei TD e dei Pinl Floyd (come ottimamente menzionato nella bella recensione) e questo da un must di originalità e creatività al disco che non ha mai cali qualitativi. Ho ascoltato poi (non li conoscevo) tutta la loro discografia e si vede come questo Absolute Elsewhere è la summa di quanto fatto finora. Spero continuino in questa direzione. Disco dell\'anno? Certamente, assieme forse a Iotunn e Wintersun. Chapeau! Au revoir.
Dar_Nebula
Venerdì 20 Dicembre 2024, 11.48.13
10
Mi sono avvicinato a questa band leggendo tempo fa una recensione sempre entusiasmante di questo ultimo lavoro, bè che dire... ho adorato A.E. fin da subito, trovando molto interessanti le sonorità tipiche del death, in alcuni casi in stile e dall\'atmosferra tipica dei Nile, miscelate con quelle prog rock floidyane e dei tangerine dream. In breve tempo ho recuperato tutta la loro discografia (mi deve arrivare anche il loro primo ep) e per quanto mi riguarda li trovo tra le mie migliori scoperte di quest\'anno. Ottima anche l\'edizione deluxe con blu ray dell\'album in oggetto, che in dts MA e dolby atmos rende parecchio e migliore l\'immersività nell\'ascolto.
progster78
Venerdì 20 Dicembre 2024, 10.07.39
9
Per me sono stati una grande sorpresa visto che non li conoscevo e come già detto in precedenza su un mio post il disco mi è piaciuto moltissimo.Anche per me insieme agli Opeth una delle più belle uscite degli ultimi tempi. Concordo sul voto...88!
mauri
Venerdì 20 Dicembre 2024, 8.53.27
8
questo disco con gli ultimi degli opeth e anciients abbiamo fatto bingo fine anno stupendo
Carmine
Venerdì 20 Dicembre 2024, 8.25.54
7
Oltre a fare una summa del sound che li ha caratterizzati negli anni sono riusciti ad aggiungere altre soluzioni, in maniera credibile e per niente forzata. Non c\'è una nota fuori posto. Se ne parlerà per tanto tempo di sto disco.
giuseppe
Venerdì 20 Dicembre 2024, 7.42.17
6
album bellissimo non cosi da farmi dire che e migliore del 2024 mi sono piaciuti chrome black future ultimo loro lavoro e una bomba stay metal
mauroe20
Giovedì 19 Dicembre 2024, 23.44.04
5
ho sentito pareri discordanti, a mio parere tra le migliori uscite del 2024.Per ora non mi hanno ancora deluso. Il richiamo ai Floyd calza a pennello dopo un lato A infuocato. Disco in loop
Terzadose
Giovedì 19 Dicembre 2024, 22.21.35
4
Album che purtroppo non mi ha affatto convinto e, a dirla tutta, ho trovato fastidioso. Ha però i suoi meriti, nel senso che le volte che ho provato a sentirlo mi fatto venir voglia di riascoltare Morbid Angel e Pink Floyd. Peccato, per me, visto che avevo molto gradito i primi due dischi.
Graziano
Giovedì 19 Dicembre 2024, 22.12.35
3
Miglior album 2024.
Danimanzo
Giovedì 19 Dicembre 2024, 17.20.18
2
Discone, tra i TOP dell\'anno sicuramente ma anche degli ultimi anni. Morbid Angel meets Tangerine Dream.
Epic
Giovedì 19 Dicembre 2024, 17.14.47
1
Album fenomenale, tra i top del 2024. L\'inserimento delle sezioni cosmic è stato il punto di forza.
INFORMAZIONI
2024
Century Media Records
Prog Death
Tracklist
1. The Stargate
2. The Message
Line Up
Paul Riedl (Voce, Chitarra)
Morris Kolontyrsky (Chitarra)
Jeff Barrett (Basso)
Isaac Faulk (Batteria)
Musicisti Ospiti
Thorsten Quaeschning
 
RECENSIONI
60
80
80
 
[RSS Valido] Creative Commons License [CSS Valido]