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18/11/24
SUN KIL MOON
MONK , VIA GIUSEPPE MIRRI 35 - ROMA
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17/11/2024
( 383 letture )
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Up è il settimo lavoro da solista frutto del genio di Peter Gabriel, il tredicesimo considerando i vari progetti e colonne sonore intessute dal maestro del progressive rock dopo l’uscita dai Genesis nella seconda metà degli anni Settanta, dopo aver tracciato le fasi iniziali della storia del genere e aver poi proseguito con integrità, ricerca e sofisticatezza la propria proposta a cavallo tra rock intimista e progressive. Up è un ritorno atteso da oltre dieci anni dal precedente Us, successo planetario segnato anche da un tour mondiale immortalato dall’iconico doppio album Secret World Live del 1994, che condensa il lavoro di stesura e registrazione di una serie di brani unici per intensità emozionale a cavallo tra elementi di rock, musica elettronica e world music. Up colpisce per assoluta classe e raffinatezza, elementi uniti ad energia e ricerca dell’innovazione, una musica suonata e prodotta con grande eleganza, arricchita da uno stuolo di arrangiamenti e strumenti non convenzionali, il tutto guidata da una voce di Peter Gabriel che vibra come non mai, combinando potenza e costante emozione portando a un’esperienza di ascolto del tutto immersiva e arricchita da testi poetici e di assoluta e profonda riflessione. Il disco prosegue l’evoluzione sonora costante intrapresa da ciascuno dei precedenti sei capitoli della carriera solista di Gabriel, riducendone la componente rock più immediata e spingendo tra gli estremi di una maggiore elettronica da un lato e su un innalzamento della componente emozionale e introspettiva dall’altro, con una serie di brani tutti ancorati attorno ai sette minuti di durata. L’inizio è stellare, con tre brani densi che ben rappresentano i vertici della musica di Peter Gabriel, a partire dall’opener Darkness, rollercoaster di potenza, elettricità, momenti elettronici e soffuse melodie che riportano ai Genesis di inizio carriera, con testi incentrati sul superamento delle proprie paure e fobie.
>When I allow it to be There's no control over me I have my fears But they do not have me Walking through the undergrowth, to the house in the woods The deeper I go, the darker it gets I peer through the window Knock at the door And the monster I was So afraid of Lies curled up on the floor Is curled up on the floor just like a baby boy I cry until I laugh
Growing Up è il resoconto di una vita fatta di progressiva crescita ed esperienza, ancorata su sinistre orchestrazioni e pulsanti elementi di world music e geniale elettronica. Sky Blue è un brano che ha richiesto quasi vent’anni di stesura e che riprende i tratti più intimisti da So e Up, riportati in un contesto sonoro e atmosferico maggiormente contemporaneo, guidato da una interpretazione vocale da brividi di Gabriel. No Way Out e I Grieve sono due brani intimisti, delicati e riflessivi contenenti considerazioni profonde sul tema della morte e fortemente incentrati su tastiere e orchestrazioni, mentre un cambio radicale di atmosfere si registra nella ritmata The Barry Williams Show, in cui la sezione ritmica pulsante sezione ritmica pulsante composta dagli affiatati compagni Manu Katche e Tony Levin ci porta in qualche modo a pezzi più mainstream come Kiss the Frog, dal potenziale maggiormente easy listening; non a caso il brano fu proprio scelto come primo singolo dell’album, in una partentesi più elettrica peraltro riscontrata anche nel secondo singolo More Than This. Si ritorna a atmosfere toccanti e intimiste con My Head Sounds Like That, che esalta il connubio tra piano, orchestrazioni e linee vocali a tratti toccanti e sofferte, con la sperimentazione che tocca forse il punto più estremo nella quasi industrial Signal to Noise, prima della delicata chiusura in cui la vocalità delicata e sognante di Gabriel, è solamente accompagnata dal pianoforte Bösendorfer.
Up non è un lavoro di immediata assimilazione ma rappresenta un capitolo essenziale nella carriera di Peter Gabriel, il disco che forse combina meglio quanto proposto fino a quel momento dalla lunga carriera del genio britannico, senza peraltro giocare facile o riproporre canovacci dai precedenti album, rimescolando invece le carte in una proposta di qualità assoluta, con grande gusto melodico e introspettivo, unito a ricercata elettronica e tratti più energici, in un cocktail meraviglioso che ne fanno vero capolavoro del progressive rock da rispolverare e centellinare.
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3
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Disco fenomenale, anche a mio avviso il piú geniale di Gabriel. |
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2
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Per me questo è il migliore di Gabriel, il più profondo |
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1
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Bel disco ma considerando anche i dieci anni intercorsi da Us non condivido il voto. Trovo So e Us nettamente superiori |
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INFORMAZIONI |
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Geffen / Real World Records
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Tracklist
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1. Darkness 2. Growing Up 3. Sky Blue 4. No Way Out 5. I Grieve 6. The Barry Williams Show 7. My Head Sounds Like That 8. More Than This 9. Signal to Noise 10. The Drop
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Line Up
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Peter Gabriel (Voce, Tastiera, Piano, Organo, Programmazioni, Orchestrazioni) David Rhodes (Chitarra) Richard Evans (Chitarra) Tony Levin (Basso) Manu Katchè (Batteria, Percussioni) Ged Lynch (Batteria, Percussioni)
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RECENSIONI |
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