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SLAUGHTER CLUB - PADERNO DUGNANO (MI)

Abigor - Verwüstung / Invoke the Dark Age
12/10/2024
( 774 letture )
L’oscurità pervade nel profondo, un dolore latente lentamente consuma; le tenebre si fanno troppo fitte e gli occhi sono ormai troppo stanchi per cercare di intravedere uno spiraglio di luce.
Una sensazione spaventosa che ci è persino difficile immaginare, ma che deve aver tristemente e a lungo accompagnato Peter Kubik, o P. K., una delle due menti dietro il progetto Abigor, che il mese scorso “ha varcato i cancelli di propria mano, per suo stesso volere”; un evento tragico, improvviso, che ha lasciato un vuoto nel cuore degli appassionati dello storico combo austriaco. Per un attimo il corso del tempo sembra essersi arrestato, come se non fossero passati ormai trent’anni da quando quello stesso ragazzo, all’epoca nemmeno ventenne, incanalava l’oscurità che già albergava nella sua anima nell’arte musicale oscura per eccellenza, dando vita insieme all’amico Thomas Tannenberger, T. T., a uno degli act black metal più affascinanti nati lontano dalle terre del nord.

Era il 1994 infatti quando gli Abigor pubblicavano, dopo qualche demo tape, il debutto Verwüstung / Invoke the Dark Age: un disco che, fedele al suo titolo, mirava ad addentrarsi nei meandri più bui dell’umanità, della spiritualità e della storia.
Le soluzioni sono ancora da sgrezzare, ma le idee del trio formato da P. K., T. T. e Silenius sono già chiarissime: quello dei Nostri è un black feroce, al cardiopalma, reso ancor più ostile da una produzione spartana, in cui le chitarre graffiano e ronzano, le percussioni martellano senza riguardo, mentre uno screaming acuto e malevolo si insinua tra gli strumenti.
Sebbene in alcuni passaggi siano evidenti alcune influenze della scuola norvegese (Satyricon ed Emperor in primis), gli Abigor riescono nel forgiare un sound originale, in cui vengono esaltati layer di chitarra che si sovrappongono ed intrecciano e melodie sature, esasperate. Delle tastiere compaiono di tanto in tanto, come a voler tratteggiare quelle atmosfere medievaleggianti che verranno raffinate e rese in maniera ancor più organica in Orkblut – The Retaliation e soprattutto in Nachthymnen (From the Twilight Kingdom). Atmosfere che si dispiegano in maniera evidente nelle due brevi strumentali per synth scritte da Rune, che in precedenza aveva cantato per la band durante la fase delle demo tape, ma anche in brani come Eye to Eye at Armageddon, in cui dei fiati dal tono trionfale subito rimandano la mente all’immaginario medievale. Non sono solo i synth però ad arricchire il sound e l’immaginario della band: i passaggi acustici di In Sin e My Soft Vision in Blood, i timpani che introducono il disco e che si ripresentano spesso durante svariati brani, il pianoforte di Weeping Midwinter Tears (che pure sembra partire come un brano heavy metal) e persino la clip estrapolata da “Il Settimo Sigillo” di Ingmar Bergman in apertura di Kingdom of Darkness, sono tutti elementi che contribuiscono a creare un’ambientazione arcana che ben si integra con la potenza distruttiva delle parti più classicamente black.
E se è vero che in futuro, in particolare su Nachthymnen, la band avrà la possibilità di elaborare questo stile limando la maggior parte delle imperfezioni ancora presenti su questo debutto, in Verwüstung / Invoke the Dark Age il talento di P. K. e compagni si è potuto esprimere in una veste più istintiva, primigenia. Come dimenticare il riffing assassino che introduce l’opener o l’andamento inesorabile di Kingdom of Darkness, in cui tra riff malvagi e cambi di tempo la tensione rimane sempre altissima. Nonostante i Nostri sembrino particolarmente a loro agio con bpm altissimi e velocità quasi proibitive, dimostrano di cavarsela anche con i mid-tempos (In Sin) e tempi lenti (My Soft Vision In Blood), salvo affidare, prima dell’outro A Spell of Dark and Evil, un’ultima sfuriata degna di nota a Diabolic Unity.

Verwüstung / Invoke the Dark Age non è dunque il disco migliore o più maturo degli Abigor, ma conserva comunque un valore artistico e storico innegabile: il debutto degli austriaci ha infatti gettato le basi per lo stile che li renderà famosi tra gli appassionati e contribuito insieme a realtà come i conterranei Summoning o ai Satyricon a settare uno standard per chiunque abbia tentato la via di un black a tinte medievali. Riascoltando questo disco nelle ultime settimane, il pensiero si rivolge però, inevitabilmente, ancora una volta, a P. K.. Quell’oscurità che un tempo aveva ispirato in lui lavori pregevoli come Verwüstung, quel gelo nell’animo era diventato ormai insostenibile e, alla fine, ha preso il sopravvento. Ora sta a chi ne ha apprezzato l’opera continuare a riportarla alla luce, di modo che Peter, nelle menti dei più affezionati, rimanga sempre quel ragazzino di diciannove anni, che, chitarra e tastiera alla mano, invocando l’Età Oscura, volle mettere a ferro e fuoco il mondo del black metal dominato dagli scandinavi. Un’invocazione ambiziosa ma che colse perfettamente nel segno.



VOTO RECENSORE
82
VOTO LETTORI
90.25 su 4 voti [ VOTA]
Spirit Of The Forest
Lunedì 14 Ottobre 2024, 13.53.12
17
Disco storico.Molto piacevoli le tematiche e atmosfere, musicalmente non mi facevano impazzire,ma l\'insieme resta positivo. 70
Aceshigh
Lunedì 14 Ottobre 2024, 10.32.44
16
Bel debut ! Chiaramente le influenze nordiche (quando di un gruppo, quando di un altro) saltano fuori dai solchi di questo album, ma già qui gli Abigor secondo me mostrano di avere un loro stile particolare, soprattutto nel riffing. Il sound è pulito ma crudo allo stesso tempo, perfetto per le sfuriate a tutta velocità, ma senza che ciò penalizzi i non rari momenti in cui le chitarre aprono verso la melodia. L’uso - seppur abbastanza sporadico - di tastiere e percussioni (in tutt’altro senso rispetto al symphonic) aiuta a rendere il tutto ancora più peculiare. Penso anch’io che nelle prove successive daranno il loro meglio, soprattutto in Nachthymnen, secondo me il loro apice. Ma anche gli ultimi due album erano bellissimi, seppur lontani dallo stile dei primi anni. Voto 83
Transcendence
Domenica 13 Ottobre 2024, 0.33.30
15
@Rain aka Area: Grazie, ma mi sono disintossicato da D&D da 7 anni, quindi non mi interessa nulla a riguardo.
Rain aka Area
Sabato 12 Ottobre 2024, 19.38.35
14
@Transcendence, Suvvia erano interessati all\'Alto medioevo oltre che al Satanismo certo e ovviamente anche a Tolkien, tematica poi completamente abbracciata dai Summoning. Ah comunque hai riportato delle cose vere su Record of Lodoss te lo consiglio caldamente, soprattutto la versione animata e... beh diciamo che é L\'OPERA fantasy all\'Europea Giapponese insieme a The Slayers che però é meno ispirato a D&D
Transcendence
Sabato 12 Ottobre 2024, 18.50.18
13
Beh, età oscura potrebbe anche riferirsi al satanismo, visto che gli inni all\'occulto e simili sono la tematica principale degli Abigor da sempre. O alla profezia della fine del mondo futura, altro cliché tipico del satanismo. Il fantasy di Tolkien è ispirato al Medioevo (di elfi, gnomi, halfing e orchi se ne parlava già ai tempi dell\'Old English, ossia con la caduta dell\'Impero Romano occidentale), ma non è esattamente Medioevo, Lord of the Rings non è esattamente la stessa cosa del mito di Beowulf. C\'era un po\' di ricerca storica agli inizi dello sviluppo del genere, ma adesso con fantasy si intende qualcosa di molto diverso, un po\' come il fantascientifico (da leggersi come \"Science Fiction\") come era a fine Ottocento e come è diventato ai tempi di oggi. Non conosco Record of Lodoss War, ma credo che vada già oltre il mero fantasy, perché era originariamente concepito come una storia/campagna per le edizioni Dungeons & Dragons in Giappone, anche se prima vennero in formato cartaceo e poi in formato \"giocattolo\".
Rain aka Area
Sabato 12 Ottobre 2024, 18.27.45
12
Ah comunque Lord of the Rings o il Signore degli Anelli che dir si voglia é assolutamente Medievale, di stampo fantasy ma tant\'è... un po come Record of Lodoss War se qualcuno di voi é pratico degli Anime Giapponesi.
Rain aka Area
Sabato 12 Ottobre 2024, 18.25.34
11
Transcendence... guarda lo sappiamo tutto che con Dark Age si intendono i secoli bui o l\'alto medioevo... cioé vedi tu... Quello che hanno fatto qui e su Orkblut verrà poi perfezionato in Nachtymnen dove secondo me tireranno fuori il loro grande capolavoro e con delle melodie ancora più fantastiche e il contributo vocale femminile di Elisabeth Toriser.
No Fun
Sabato 12 Ottobre 2024, 15.24.46
10
Bella rispolverata, perché di loro conosco solo alcuni dei lavori più recenti che ho trovato non male ma un po\' ostici. Questo e Nachthymnen li avevo ascoltati tempo fa, ci torno sopra.
Transcendence
Sabato 12 Ottobre 2024, 15.03.54
9
C\'è una dedica dietro l\'artwork del disco che riporta: \"\"Storming Onwards on Pagan Paths\" is the story of a warrior who remembers his pagan origins which inflame his heart. It shows his life from the day he rises, his feelings and his last battle, until his death and the severance of flesh and spirit. We all could be his glorious tribe if we would unite and combine our satanic, occult, pagan or mythological (teutonic/viking/celtic...) philosophy to become a strong union based on culture and belief.\'\'. Aggiungi quindi l\'immaginario Lord of the Rings (ancora più forte nei Summoning), lo scontro cristiani vs. pagani, il pezzo \"Medieval Echoes\", gli interludi, le altre tracce, l\'unione tra culture (che poi si sarebbe tradotta con il side project Kreuzweg Ost e compagnia destroide) e... insomma, è il classico mezzo concept venuto fuori un pastrocchio, del resto da ventenni come erano i membri ai tempi non è che si possa pretendere un rapporto di sociologia particolarmente profondo.
Typhon
Sabato 12 Ottobre 2024, 14.41.11
8
Certo, così come gli intermezzi neofolk in Dark medieval times sono più \"interpretazione del medievale\" che non musica medievale vera e propria, infatti ho parlato di immaginario medievale e non di rivisitazione di forme musicali medievali. Insomma non è i Sol invictus, neanche i Dead can dance di Aion, ma il feeling che vuole richiamare è chiaramente quello. Infine Orkblut ha letteralmente un pezzo che si chiama Medieval echoes e il concept del disco parla di un guerriero che riscopre le sue origini pagane e combatte la sua ultima battaglia, ovviamente non è una ricostruzione storica accurata o chissà che, ma si rifà più ad un immaginario medievale che non al fantasy, che c\'è n\'è ben poco a mio avviso, visto che si parla di origini teutoniche et similia.
Transcendence
Sabato 12 Ottobre 2024, 14.07.01
7
Orkblut - The Retaliation (devo ancora capire con che criterio si può definire \"full length\" un album da 24 minuti) ha più riferimenti al fantasy da The Lord of the Rings che medievali veri e propri, visto che l\'artwork altro non è che un\'illustrazione per uno di quei libri . Pure gli interludi neofolk (flauti, chitarre classiche e quant\'altro) sanno più di \"interpretazione del medievale\" tipo Sol Invictus che dela musica medievale vera e propria (canti gregoriani, trovatori, ecc.), e anche lì i testi sono vaghi e non includono riferimenti al Medioevo (se ci si basa solo su quelli).
Typhon
Sabato 12 Ottobre 2024, 12.50.38
6
@Transcendence: Dark medieval times è forse uno dei miei dischi preferiti di sempre e lo ricordo anch\'io praticamente a memoria, qui l\'accostamento non è tanto a livello di armonie (come detto in recensione e come da te sottolineato il riffing degli Abigor era abbastanza peculiare), quanto di approccio. In sostanza il modo di usare timpani, tastiere ma non in senso prettamente symphonic, fiati, sezioni acustiche e di alternarli tanto a sfuriate quanto a mid tempos (che poco potevano derivare da Pure Holocaust e simili) a me ha sempre ricordato i primi Satyricon. Certo, i Satyricon erano anche più melodici, il riffing era più di scuola norvegese e c\'erano anche tanti power chords e scale minori (Taakeslottet), però io l\'accostamento concettuale ce l\'ho sempre visto, in parte anche con The Shadowthrone che però era praticamente contemporaneo. Se a livello di armonie gli esempi da te portati possono essere azzeccati (ma non molto più dei Satyricon a mio parere) a livello di atmosfera per me rimangono molto più vicini ai primi Satyricon che non agli Immortal, per dire, per non parlare dei Mayhem che ce li sento molto meno. Per quanto riguarda l\'immaginario medievale, è vero qui non c\'è nei testi ma di sonorità secondo me si (Eye to eye at Armageddon su tutte) e ti ricordo che il successivo (da alcuni considerato un EP da altri come LP) Orkblut ha chiarissimi riferimenti medievali sia nella musica che nel concept.
Transcendence
Sabato 12 Ottobre 2024, 12.30.09
5
Dipende cosa si intende con \"sulfureo\" (la produzione qui è chiarissima, abrasiva ma priva delle basse frequenze di dischi più vecchi o dei Mayhem del debutto) e cosa si intende con \"immaginario medievale\" (non c\'è la minima traccia di riferimenti al Medioevo nei testi né qui né nel seguente). Dark Medieval Times me lo ricordo quasi a memoria, ma non sono mai riuscito a considerarlo un\'influenza così determinante, è ricco di seste minori care al depressive e di arpeggi a corda aperta abbastanza lontani dagli Abigor e più vicini ad un certo post-punk anni 70/80, ha una sezione ritmica molto più lenta e moscia causa inferiore tecnica dei musicisti (non che sia un demerito), tastiere con cori che qui sono molto meno presenti, arrangiamenti molto più semplici e asciutti (infatti, a differenza degli Abigor, si ascolta facilmente per intero in un sitting). Dovessi citare i dischi più influenti per questo disco direi The Somberlain dei Dissection e Pure Holocaust degli Immortal, De Mysteriis era appena uscito (ed era stato già suonato in buona parte dal vivo), The Shadowthrone pure, For All Tid invece c\'entra come i cavoli a merenda perché uscì nel 1995...
Typhon
Sabato 12 Ottobre 2024, 12.07.27
4
@Transcendence vero il riffing di parziale derivazione death e concordo che For all tid avesse un approccio abbastanza diverso, ma personalmente le influenze di Dark medieval times ce le ho sempre sentite invece, è il disco che stilisticamente più gli si avvicina secondo me, soprattutto di quelli che lo precedono cronologicamente e che quindi possono avere avuto un\'influenza. Poi gli elementi che rimandano a un immaginario medievale sono evidenti tanto a livello sonoro che concettuale, anche se ancora non ben strutturati come in Nachthymnen.
Rain aka Area
Sabato 12 Ottobre 2024, 11.53.34
3
@Transcendence, cambio spesso il nome ma spesso perché mi sbaglio eh non ti credere... ad ogni modo non ho scritto che il disco é lento ma che é sulfureo e con delle melodie che li contraddistinguevano. Ho detto che é medievale per via del titolo, le tematiche e perché no anche le foto (anche interne) del booklet...
Transcendence
Sabato 12 Ottobre 2024, 11.48.28
2
@Rain aka (non era ex?) Area: Medievale? Dark Medieval Times? For All Tid? Mi sa che non abbiamo ascoltato lo stesso disco, ai tempi gli Abigor suonavano abbastanza unici per la scelta di doppie chitarre con fraseggi senza schemi melodici precisi di derivazione parzialmente death, lo stile è influenzato chiaramente da tutto quello che era uscito in precedenza e in contemporanea tranne proprio i due dischi citati. Non è un disco lento (anzi) e nemmeno minimale, a tratti ha derivazioni death (vedi il riff di apertura di \"Universe of Black Divine\"). Il problema è che un songwriting così non-sequenziale (per l\'appunto di derivazione death) con melodie non sempre chiare ne penalizza l\'accessibilità a lungo andare, ma i due dischi citati mi sembrano quelli più distanti a livello stilistico da questo gruppo, avessi citato The Shadowthrone (che però uscì dopo), un mese e mezzo prima di questo.
Rain aka Area
Sabato 12 Ottobre 2024, 11.26.39
1
Molto bello! Un Black Metal di stampo medievale! Qui erano ancora belli sulfurei ma già capaci di alcune melodie che li contraddistingueranno in seguito. Pezzi lunghi e con una buona resa sonora! Come detto in recensione il parallelo migliore a livello di stile e tematiche é sicuramente Dark medieval times dei Satyricon soprattutto ma mi permetto di dire anche For All Tid dei Dimmu Borgir. Credo poi che gli Emperor siano stati un importante influenza per loro. Un disco e un band le cui prime tre uscite possono soddisfare sia l\'amante del True Black Metal che di quello sinfonico. Io avevo la versione con la copertina a colori quindi si trattava della seconda stampa su CD e assolutamente autentica. Avevo anche Orkblut e Nachtymnen che era il mio preferito!
INFORMAZIONI
1994
Napalm Records
Black
Tracklist
1. Universe of Black Divine
2. Kingdom of Darkness
3. Beneath a Steel Sky
4. Eye to Eye at Armageddon
5. In Sin
6. My Soft Vision in Blood
7. Weeping Midwinter Tears
8. Diabolic Unity
9. A Spell of Dark and Evil
Line Up
Silenius (Voce)
P. K. (Chitarra, Tastiera)
T. T. (Chitarra, Tastiera, Basso, Batteria)

Musicisti Ospiti
Rune (Tastiera) (Tracce 3, 9)
 
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