|
Frozen Crown - Call of the North
|
05/04/2023
( 2286 letture )
|
Il quarto lavoro in studio dei power metallers italiani Frozen Crown si intitola Call of the North e viene pubblicato dopo due anni esatti dal precedente Winterbane. Se quest’ultimo è a tutti gli effetti l’album della consacrazione a band fra le più importanti del panorama nazionale, Call of the North può essere considerato quello della maturità e della consapevolezza dei propri mezzi e valori. La formazione è ormai consolidata, con la validissima coppia di chitarristi costituita dal mastermind Federico Mondelli e Fabiola “Sheena” Bellomo a dettare le linee melodiche perfezionate dalla consolidata vocalità di Giada “Jade” Etro. Il tutto scandito da una base ritmica rocciosa e sempre sul pezzo costituita da Francesco “Ikki” Zof al basso e Niso Tomasini alla batteria.
Se in Winterbane i Frozen Crown avevano esplorato anche territori diversi dal canonico power metal per mezzo di alcuni gustosi inserti di prog e death, Call of the North riporta i Nostri su binari decisamente più prevedibili. Puro power con momenti di heavy classico e speed metal, suonato e arrangiato con eccellente tecnica e maestria da dei musicisti in gran forma e sempre più affiatati, espresso tramite cavalcate e inni potenti, a tratti esaltanti, conditi da inserti acustici e folk pressoché mai inopportuni. I quattro brani che aprono il disco si collocano fra le cose migliori realizzate dalla band. Si tratta di una potentissima sequenza nella quale spiccano particolarmente Fire in the Sky e la più che notevole Black Heart, canzone questa caratterizzata da indovinati echi alla Symphony X e da un ritornello corale davvero azzeccato. Cori che persistono degnamente anche in altri brani del disco e nei quali prevale perlopiù la voce di Federico Mondelli, che nell’occasione abbandona il growl per passare ad un cantato pulito che nel complesso non guasta affatto. Il prosieguo del disco non è molto da meno della parte iniziale, con una tracklist sostanzialmente priva di riempitivi e che alterna piacevolmente pezzi più elaborati (In a Moment, Legion, Far Away) a momenti folk (Until the End, One for All) e a veri e propri anthem come Now or Never, pezzo quest’ultimo da manuale del power metal.
Se proprio si vuole trovare un difetto a Call of the North, esso consiste probabilmente nel fatto che la band si sia un po’ troppo mossa nella propria comfort zone, evitando contaminazioni che avevano fatto di Winterbane un album più completo. Al di là di tutto comunque non si può di certo negare come i Frozen Crown abbiano nuovamente fatto centro e si siano confermati fra le punte di diamante del metal italiano. Tutto ciò grazie a un disco altamente godibile e che nei suoi cinquantaquattro minuti scorre via senza particolari cali di tensione o di qualità e soprattutto ben lontano dall’annoiare l’ascoltatore. Cosa non facile in un genere iper-battuto, quasi usurato, come il power metal.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
28
|
...davvero un bel disco.....dall Italia ancora tanta ....bella roba.... |
|
|
|
|
|
|
27
|
Gruppo che apprezzo tantissimo. Strumentalmente molto bravi, Giada canta bene ed e’ ben inserita nel comparto sonoro. Soero di gustarmeli dal vivo quanto prima |
|
|
|
|
|
|
26
|
Non ai livelli di winterbane, comunque si fa ascoltare. Far away ha un tiro pazzesco!
Non me ne voglia Giada, ma l’unico “difetto” di questa band è la voce. È capace di cantare per carità, ma IMHO qui non ci sta. Poi magari sentendola live cambio idea. |
|
|
|
|
|
|
25
|
Bomba di album, In A Moment è pazzesca. I commenti sulla voce di Giada mi ricordano quelli su Tony Kakko ai tempi... le voci iconiche e uniche fanno questo effetto ai profani |
|
|
|
|
|
|
24
|
Lasciamo perdere gli Skylark, almeno Giada sa cantare |
|
|
|
|
|
|
23
|
Ho comprato il disco senza pensarci due volte,dopo le ottime impressioni avute con le canzoni precedute all\'uscita. Per quello che mi riguarda \"Call of the North\" è il loro miglior album, un bel power potente che non ha nulla da invidiare agli esponenti del genere con una Giada che con la sua voce fa più che egregiamente il suo lavoro, alla faccia di chi la critica. |
|
|
|
|
|
|
22
|
Degli Skylark ho solo Dragon\'s Secrets, comprato all\'uscita e mi era piaciuto molto.. Poi ho ascoltato qualcosa qua e là.. Cover di Moonlight Shadow imbarazzante.. |
|
|
|
|
|
|
21
|
Ma tutta la vita gli Skylark |
|
|
|
|
|
|
20
|
Mi unisco a chi ritiene questo Lavoro, un Album onesto che non inventa nulla, ma si lascia ascoltare senza troppe pretese.. Capitolo Voce: alla lunga, secondo Me perde di incisività e profondità, però anche il Genere proposto (che al Sottoscritto piace) si è da un po\' di anni laocoonticizzato, quindi facciamocela andare bene.. |
|
|
|
|
|
|
19
|
Vabbé, per avere nostalgia degli Skylark bisogna essere messo proprio male XDXDXD |
|
|
|
|
|
|
18
|
Al confronto i simpatici Skylark, i Projecto, i Wonderland sono, rispettivamente, i Conception, i Watchtower e gli Psychotic Waltz... |
|
|
|
|
|
|
17
|
#13: in questo commento stai facendo una generalizzazione sbagliata. Ci sono molti gruppi che fanno Power tirato e potente con voce femminile perfetta nel loro sound (e ottima in generale). Ti faccio gli esempi di Unleash the Archer e Lutharo.
Detto ciò non trovo la voce della cantante poi così male. Non è certo tra le migliori nel genere, ma fa il suo e nel sound che propongono a mio avviso ci sta bene. Anzi l\'impostazione classicamente melodica italiana la preferisco ad esempio nel genere proposto ad una cantante con uno stile più lirico (che per come la vedo io è più adatto a sound di tipo diverso) |
|
|
|
|
|
|
16
|
Anche il tour in europa sta andando molto bene vedo! Grandi! |
|
|
|
|
|
|
15
|
Dò pienamente ragione a McBrain, attualmente i Frozen Crown sono quelli che vendono meglio, possono non piacere, lecito ma sono tra i migliori in questo momento i rosiconi che suonano le cover al bar di zio Nino se ne facciano una ragione |
|
|
|
|
|
|
14
|
Infatti nightwish e Temptation non sono gruppi Power |
|
|
|
|
|
|
13
|
Io lo seguo da primo album. La musica e\' potente: un Power fresco e suonato molto bene. La voce ci sta, soprattutto nei primi lavori ma più vanno avanti più fatica a reggere il passo. C\'è poco da dire, a mio parere, il Power tirato lascia poco spazio al cantato femminile. E parlo da super fan di nightwish e within Temptation.
Ho comunque ascoltato circa 3 pezzi di questo nuovo album perciò la mia e\' una considerazione generale. |
|
|
|
|
|
|
12
|
Li trovo una grande band. Riff rocciosi contro una voce delicata e sognante. Bravi! |
|
|
|
|
|
|
11
|
Obs... ci mancherebbe Monsieur McCervello. Se fanno o no un EP con un\'altra cantante, non me ne può importare di meno... Potrebbe essere più interessante per loro. La ragazza è certamente carina (ce ne sono comunque tante in giro, provi a farsi vedere con un Lamborghini Urus...) ma molti hanno sottolineato come sia il punto debole della band... Au revoir. |
|
|
|
|
|
|
10
|
Quelli che buttano merda così x fare e da dietro una tastiera rimangono sempre pagliacci sfigati... Purtroppo pare che il mondo ne sia pieno. |
|
|
|
|
|
|
9
|
Da tempo non sentivo merda simile a questa cosa qui! |
|
|
|
|
|
|
8
|
Certo, ora vedrai che fanno un EP apposta per far contento te |
|
|
|
|
|
|
7
|
Come ho già menzionato su post dei dischi precedenti, mi piacciono gli intrecci di chitarre e il sound non è male. Trovo sempre fastidiosa, urlata e monocorde la voce della cantante... Magari provassero a fare un EP con un\'altra cantante per vedere come riesce.... Quanto ai social, togliete le due girl e vediamo cosa succede... Au revoir. |
|
|
|
|
|
|
6
|
A me sembra che l\'influenza death si senta tantissimo in questo disco, a differenza di Winterbane che era un po\' più heavy metal speed. Mancano le vocals estreme ma il riffing è chiaramente di matrice melodeath svedese. E le influenze prog, se non le sentite in In A Moment e Far Away probabilmente avete sbagliato disco |
|
|
|
|
|
|
5
|
Questi riempiono esattamente gli stessi locali dei Rhapsody di Staropoli e dei Vision Divine, mentre sui numeri online stravincono su tutti i fronti. Quali sarebbero i big italiani di serie A rispetto ai Frozen?
Band come i Wind Rose e i Frozen Crown sono la nuova serie A, fatevene una ragione. |
|
|
|
|
|
|
4
|
Concordo con la recensione, un buon album, suonato molto bene e ben composto, mancano però quelle contaminazioni del disco precedente che l\'avevano reso a mio avviso ad oggi il miglior album della loro carriera e che secondo me dovevano semmai coltivare ed ampliare. Qui sono tornati a fare un Power un po\' troppo standard x i miei gusti, ma è comunque un ascolto più che godibile. |
|
|
|
|
|
|
3
|
Grande successo sui social media e parecchio conosciuti all\'estero. Tutti album ben suonati e prodotti, ma come scritto nella recensione, dovrebbero provare ad osare maggiormente perché il potenziale c\'è. |
|
|
|
|
|
|
2
|
Band di serie B rispetto ai big italiani. |
|
|
|
|
|
|
1
|
visti qualche settimana fa di supporto ai nanowar of steel non mi hanno fatto una grande impressione,proverò a dare n ascolto al nuovo lavoro |
|
|