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14/03/25
STORMLORD + MADVICE + MAULED + IN AEVUM AGERE + DOWNBURST
HYPE LIVE CLUB - CASTEL VOLTURNO (CE)
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Blut Aus Nord - Disharmonium - Undreamable Abysses
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03/02/2023
( 1187 letture )
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Uno degli aspetti più affascinanti e oltremodo inimitabili della musica è quello di trasmettere picchi di sensazioni emotive plasmando stati d’animo nei più profondi strati. I Blut Aus Nord da molti anni hanno dimostrato di esser maestri in questa raffinata arte e, l’aperta ispirazione dei francesi verso gli scritti di H.P. Lovecraft non fa che accentuar ancor più l’attenzione verso il loro nuovo Disharmonium – Undreamable Abysses. Sperimentatori da sempre, nonché musicisti proiettati costantemente in dimensioni parallele, ultraterrene anzi, i francesi giungono al quattordicesimo studio album, edito da Debemur Morti Productions e composto da sette tracce, per poco più di quarantacinque minuti di musica.
Disharmonium – Undreamable Abysses è un disco che fa dell’ambient, delle atmosfere e delle sensazioni ricreate il proprio fulcro vitale, pertanto la produzione è decisamente azzeccata: batteria e voci vengono messe quasi in secondo piano rispetto ad un quasi unitario, distorto, distopico ed opprimente muro di chitarre e tastiere. Una scelta coraggiosa e desueta perfettamente funzionale però ad evocare immagini e percezioni all’ascoltatore, scelta però di controparte di difficile assorbimento per chi non è avvezzo a determinate sonorità piuttosto mono-tono.
Seppur analizzabile track by track il disco pare muoversi come un monolitico ed annichilente essere, nello specifico i brani ricalcano soluzioni e strutture già utilizzate dai Blut Aus Nord in passato, dalle sperimentazioni metafisiche ai tratti più marcatamente industriali. Fin dalla opener Chants of the Deep Ones la sensazione di oppressione si scatena, non per velocità di esecuzione anzi, basti sentire e risentire un grande brano come Into the Woods per entrare in contatto con riff distopici, dissonanze, stratificazioni strumentali vertiginose e un senso di folle inquietudine. Una massiccia ed inestricabile densità sonora viene disegnata poi in That Cannot Be Dreamed, che porta negli indescrivibili abissi concettuali del gruppo l’ascolto, che col procedere dei brani si fa sempre più tetro ed articolato in questa seconda parte del disco, cha va a concludersi con una turbinosa e mozzafiato The Apotheosis of the Unnamable.
Un’opera estremamente difficile, quasi indecifrabile, ecco come si deve accogliere questa nuova uscita dei transalpini. Senza dubbio il disco offre un approccio più “snello” (contestualizzato al passato della band) per chi ancora non conoscesse e si volesse affacciare al mondo dei Blut Aus Nord. D’altro canto però il disco non è annoverabile tra i capolavori o tra i momenti di massimo apice creativo dei nostri (come ampiamente dimostrato in passato) ma, come spesso succede con i Blut Aus Nord, non c'è spazio per le vie di mezzo: prendere o lasciare, discostarsi oppure lasciarsi ingoiare dal pragmatico, indecifrabile e tetro mondo di Disharmonium – Undreamable Abysses.
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Ho dimenticato di commentare questo angosciante album.. Magistrali come sempre i geni transalpini. Un disco che é un viaggio nell\'abisso senza fine. 85. |
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INFORMAZIONI |
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Debemur Morti Productions
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Tracklist
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1. Chants of the Deep Ones 2. Tales of the Old Dreamer 3. Into the Woods 4. Neptune’s Eye 5. That Cannot Be Dreamed 6. Keziah Mason 7. The Apotheosis of the Unnamable
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Line Up
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Vindsval (Voce, Chitarra) Ghost (Basso) W.D. Feld (Batteria, Elettronica, Tastiere)
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RECENSIONI |
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