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Darkthrone - Astral Fortress
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07/11/2022
( 4458 letture )
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Fenriz e Nocturno Culto sono la definizione di coerenza (e qui ci torneremo) se mai ci fosse un dizionario di musica metal. Coerenti a se stessi da sempre e probabilmente per sempre, fregandosene di tutto e tutti procedono dritto per dritto sulla propria strada e, a un anno di distanza dal loro ultimo lavoro se ne escono con il nuovo Astral Fortress, sette brani per quaranta minuti di nuova musica. Prima ancora di parlare di musica non si può però non aprire una disamina riguardo alla copertina di questo nuovo album: ideologicamente folle, tanto folle quanto geniale, tanto geniale quanto di totale impatto. Dai molteplici significati probabilmente, o senza significato alcuno forse, ma, al di là di qualsivoglia pensiero i Darkthrone che si autocitano sbattendo l’artwork di un loro lavoro passato dentro al nuovo è qualcosa di tanto unico quanto raro quanto impressivo e questo ne va dato atto.
Dritto al punto ora (come fanno loro d’altronde) Astral Fortress suona molto simile al suo predecessore Eternal Hails…, con una produzione sporca e volutamente grezza, dove la batteria resta cupa e ovattata, le chitarre sono leggermente più in presenza, lavorate sulle medio-alte frequenze ed escono maggiormente dallo spettro sonoro, la voce prevalente di Nocturno Culto altrettanto sporca e roca trova un buon tappeto sonoro su cui innestarsi. Un suono generale restio alla pulizia digitale che evoca le produzioni degli albori del genere negli anni ottanta, si può tranquillamente affermare che sia la giusta produzione per la direzione stilistica musicale intrapresa dai Darkthrone in questi ultimi otto anni / quattro album.
Niente autocelebrazioni quindi ma un auto-ispirarsi al proprio passato per scrivere nel presente, questa è la filosofia musicale espressa da Fenriz e Nocturno Culto anche nelle sette tracce di Astral Fortress, che si apre con il singolo Caravan of Broken Ghosts, dalle atmosfere cupe e dall’incedere pachidermico e ossessivo. Impeccable Caverns of Satan porta alla mente immediatamente tutto ciò che musicalmente ha reso celebre gli albori del black metal nel bel mezzo degli anni ottanta, dalle atmosfere che permeano il brano alle dinamiche dei riff che lo sorreggono, riff che si rifanno poi oscuri e doom in Stalagmite Necklace, brano caratterizzato da un astrale innesto di synth e mellotron nella sua parte centrale. Il giro di boa lo si compie con la suite The Sea Beneath the Seas of the Sea brano dai toni quasi stoner, senza dubbio la composizione più ispirata di questo disco assieme alla cocnlusiva Eon 2. A riportare il mood a sonorità più heavy ci pensa Kevorkian Times che con i suoi cambi di tempo e un riffing più ardito risulta esser il brano con più aggressività messo in campo dal duo che stupisce poi con la conclusiva e già sopracitata Eon 2, un concentrato di riff marcatamente heavy e molto old-school inframezzato da momenti in acustico, una sperimentazione momentanea o forse un piano futuro…
Astral Fortress suona proprio come il naturale successore di Eternal Hails… e proprio come il suo predecessore cresce davvero ad ogni ascolto. Non è un capolavoro e va detto, non è un album miseramente discreto ma, ed è un grosso ma, va altresì detto che è un disco che crea magnetismo, che invoglia successivi ascolti e che contiene idee musicali che funzionano, senza dubbio. Ora, inevitabilmente i Darkthrone dividono e sempre divideranno chi ostinatamente li vorrebbe sempre come agli albori e chi ama e apprezza la loro naturale evoluzione nel corso degli anni. A onor di cronaca di questo dualismo ai Nostri due artisti non frega niente, loro vanno sempre dritti per la propria strada dal millenovecentoottantasei. Ecco perché Fenriz e Nocturno Culto sono la definizione di coerenza.
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VOTO LETTORI
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76.34 su 126 voti [
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31
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Discreto ma i tre precedenti li preferisco di molto |
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Me lo sono riascoltato dopo un po\' di tempo e devo dire che è un disco che veramente cresce con gli ascolti... Alcuni brani sono veramente belli... La produzione grezza sebbene sia ovviamente voluta come da loro trademark in questo caso se avesse avuto un pochino più di pulizia e potenza (giusto un tantino sia chiaro) penso avrebbe giovato a dare un qualcosa in più a questa nuova incarnazione del sound dei due compari. |
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Gli unici ,diciamo così, punti deboli nella discografia del trono oscuro sono Goatlord 1996 e forse qualcosa in Sardonic wrath ma resta il fatto che sono una garanzia dall\' anno 1992 se non sbaglio.
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Ascoltato dopo vari ascolti a intermittenza, tutto di fila....e fila che è un piacere. io gli do 79/100.
Sono stati in grado di stupirmi anche con questo lavoro, quasi più di eternal hails!!!!
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Ma infatti è qualche giorno che quando si usa l\'Apostrofo o le Virgolette, esce una Barra obliqua quando poi viene pubblicato il Commento.. Boh! C\'è una spiegazione? |
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Riccardo bel messaggio ..colgo l l\'occasione per augurare
buon Natale a tutti 🥳 |
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@ Riccardo: un padre 59 enne che riceve l\'ultimo dei Darkthrone in regalo dal figlio per Natale mi ha fatto venire la pelle d\'oca e mi rimarrà per una settimana.
Capisco benissimo come ti senti. Tanti auguri di buone feste a te e a tuo figlio per questo periodo dell\'anno che, da qualunque parte lo si voglia guardare, è e rimarrà sempre magico.
Da un papà con un 20 anni di meno. Siate felici. |
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...come siano comparse tutte queste \\ nel mio messaggio, lo ignoro... |
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Regalo di Natale di mio figlio (se volete vi descrivo la goduria di un padre 59enne che riceve per Natale un disco dei Darkthrone dal figlio... 🤩, ho ultimato adesso il secondo ascolto. Secondo me è un buon disco. Per ora ritengo \"The sea beneath...\" un gran pezzo. Ma anche \"Caravan...\" e \"Kervokian...\" ti invitano al riascolto. E credo che buona parte del resto arriverà con il tempo e gli ascolti.
Ho letto alcune recensioni legittimamente scettiche, a parte le inutili noiose provocazioni che arrivano puntualmente ogni volta che si pubblica una recensione al lavoro di un gruppo \"famoso\", ma io sono molto soddisfatto di ciò che ho ascoltato.
Il nostro problema principale è che dagli anni \'70 mangiamo tutti, tutti i giorni, ad un ristorante heavy metal stellato, ed è diventato difficile appassionarsi per una sana aglio, olio e peperoncino al dente. Non ci possiamo fare nulla, è assolutamente fisiologico. Ma oggi 7 è comunque un ottimo giudizio. E per me è anche 7,5... |
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Bisogna averne di tempo da perdere per stare ancora dietro alle monate di sti due |
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Rivedo completamente il mio giudizio iniziale frettoloso e prevenuto, non so cosa si sia fumato fenriz ma questo disco è un fottuto capolavoro, è una prova di maturità micidiale ed efficace, atmosfere, Pezzi, groove, tutto funziona a meraviglia e con gli ascolti il lavoro ti si ammalia in maniera inaspettata. Può sembrare all'apparenza banale ma così non è, è un gran disco, le influenze sono varie ed utilizzate con sapienza e saggezza, era dai tempi di hate them che non mi appassionavano così. Leggende. Voto 85 per me |
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19
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Secondo me questi ultimi due dischi sono più o meno della stessa qualità, tra 70/75 se vogliamo utilizzare il metodo del voto. L'uscita ravvicinata credo sia perché sostanzialmente si tratta di un disco diviso in due parti, c'è una sostanziale continuità di sound e stile tra le due uscite.
Apprezzo questa nuova veste dei Darkthrone, li apprezzavo nei dischi più Crust-punk tipo Dark Thrones & Black Flags, ovviamente mi inchino agli album 2 e 3 in quanto pietre miliari del Black Metal. Ma devo dire che il loro disco che mi riascolto più spesso e con maggiore voglia è Ravishing Grimness. Non il loro capolavoro ovviamente, ma il loro album che in effetti mi piace di più ascoltare. |
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18
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Recensione e voto impeccabile per un album che va ascoltato più volte per essere assimilato. Semmai sono saltato dalla sedia guardando qui a destra il 65 per Eternal Hails... che per me è un 80 minimo. |
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17
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Black molto riduttivo e fuorviante come etichetta, il fantasma dei Celtic frost è sempre onnipresente, ci ho sentito le sonorità più crunch di into the pandemonium, poi i soliti riff sabbatiani con contorno di tremolo picking come da tradizione. Si lascia ascoltare ma senza lasciare il segno, come ad esempio fecero con la svolta black and roll molti anni fa. Non aggiunge e non toglie alla loro ottima carriera |
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16
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Quoto il commento 14, a me l'ultimo che mi e' piaciuto e' plaguewielder, che qua non e' neanche recensito |
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15
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Grande metaller commento 7, anche qui riesce a non capire una mazza. |
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Io mi sono annoiato a morte ascoltandolo... ma in generale devo ammettere che non sono un fan dei loro ultimi album, l'ultimo che mi è piaciuto davvero è The Underground Resistance. |
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13
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In effetti non è un brutto album, anche se si sente che sono passati ad una musica chiaramente doom e non è più il black metal dei loro primi dischi. Non coinvolge più di tanto anche se è piacevole da ascoltare. Qualcuno, da qualche altra parte, ha sottolineato che è un'uscita troppo ravvicinata alla precedente e potrebbe essere stata un po' forzata. Mi trova abbastanza d'accordo. Probabilmente non sono b-takes come dice Monsieur Punto Omega ma un po' più di tempo per perfezionare e magari dare più mordente ai brani, sarebbe stato meglio. Sempre, ovviamente, massimo rispetto ad un gruppo storico del black. Au revoir. |
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12
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Disco di b-takes riuscite male. Privo di inventiva, mordente e fantasia. Da cestinare senza pietà. |
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11
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Buon album. I Darkthrone hanno sempre qualcosa di interessante da dire. Sento spesso aleggiare - ma non è l’unica influenza - il fantasma dei Celtic Frost, come accade spesso in diversi album del duo norvegese. Nocturno Culto fa molto Tom G. Warrior in parecchi passaggi dell’album. Certo, l’ho trovato un po’ pesante, anche malgrado la durata. Eternal Hails lo era anche di più, però non nascondo che qualche accelerata in più l’avrei gradita. Come in Caravan of Broken Ghosts, gran pezzo. Voto 78 |
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10
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IO alzo il voto a 75 perchè 5 canzoni su 7 sono molto coinvolgenti, poi c' è quell' intermezzo "west of the forest" e "eon 2" che dovrò ascoltare meglio.
Comunque degli ultimi dischi il migliore forse è "OLd Star" ma in definitiva non sbagliano un colpo!!!! |
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9
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Non male, ma non ai livelli di Old Star e Arctic Thunder |
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8
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Un bell’album, inutile fare paragoni con i vari blaze transilvanian ecc.
I darkthrone li ho sempre apprezzati per il fatto che vanno sempre dritti per la loro strada fregandosene di tutto e tutti. |
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7
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loro sono 100 per 100 black metal puro 666 |
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6
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Mi era piaciuto Heternal Hails e mi piace questo. Il suono di questi attuali Darkthrone mi piace soprattutto perché è vero e senza fronzoli come lo sono stati in tutta la loro storia. Molti gruppi che rifanno all'infinito lo stesso disco dovrebbero prendere esempio di come si può cambiare senza tradire se stessi, anche facendo scelte divisive.... |
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5
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Se si ama il metal, si ama questo disco secondo me.. è da giorni che non ascolto altro |
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4
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Grandissimi Darkthrone, ennesimo gran disco coinvolgente e glaciale |
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3
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Per me un gran disco. Il migliore, insieme ad Eternal Hails, di questa svolta hard-black-doom. Belli i suoni analogici, belle le atmosfere. Rispetto al precedente si sono spinti ancora più indietro con l'opera di riattualizzazione musicale. Io ci sento anche delle influenze alla Black Widow nel loro modo di voler essere oscuri. |
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2
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Si fa ascoltare con discreto piacere ,migliore del precedente secondo me . |
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1
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Di sicuro venderanno un botto, per me disco standard che non credo passerà spesso nei miei ascolti. |
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