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17/01/25
SRL + LOCULO + VOX INFERI + NECROFILI
CLUB HOUSE FREEDOM, VIA DI BRAVA 132 - ROMA
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Klee Project - Living in Confusion
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08/02/2019
( 1555 letture )
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Secondo album in casa Klee Project, gruppo messo su dal cantante/chitarrista Roberto Sterpetti, il quale si avvale della collaborazione di ottimi musicisti della scena pop italiana. Oltre al bassista Lorenzo Poli (già presente sul primo disco del 2016 The Long Way) troviamo in formazione il chitarrista Chicco Gussoni ed il batterista Daniele Iacono, andati a sostituire rispettivamente Marco Sfogli e Antonio Aronne. Living in Confusion si distacca e non poco dal primo LP, sul quale avevamo apprezzato la buona amalgama fra rock/metal moderno e spunti elettronici sinfonici. Questi ultimi infatti vengono totalmente meno lasciando spazio ad un imprinting southern rock, ad arrangiamenti ridotti all'osso e a potenziali hits da classifica, le quali si avvicinano pericolosamente al sound di band come i Nickelback. L'ascolto si tramuta in un easy listening abbastanza piacevole ma fine a se stesso, con brani alquanto simili fra loro, lasciando ben poco al termine delle undici tracce.
Il disco si fa notare per l'immediatezza ed il minutaggio limitato delle canzoni. Piazza immediatamente I'll Break it Down, uno dei pezzi più pesanti del lotto, con spunti hard rock molto U.S.A. oriented e la voce graffiante del frontman a farla da padrone. Non male il riffettino ad introdurre il ritornello. Segue I Believe in You, spiccatamente southern e dal chorus riuscito, il quale non stonerebbe in album di gruppi americani noti. Still Waiting è una ballad insipida che i Klee Project potevano risparmiarci, mentre What Can I Do, pur essendo abbastanza telefonata, è una canzone che diverte grazie alle strofe fatte di stoppate di chitarra piacevoli e linee melodiche orecchiabili. On My Side è l'ultima traccia degna di nota, se non la migliore: i ritmi sono lenti, mettono in risalto l'ottimo lavoro in studio del producer ed il ritornello è una bomba. Un brano che potrebbe tranquillamente entrare nella Billboard americana. Di qui in poi sa tutto di già sentito e l'album tende a ripetersi pur ascoltando del rock suonato bene, senza fronzoli, ma la voglia di skippare è sempre dietro l'angolo. Purtroppo la band dà l'impressione di voler realizzare singoli da classifica a tutti i costi, costruendo composizioni talmente radiofoniche da dare quasi fastidio (ascoltarsi Over the Crowd a tal proposito). La titletrack è la chiusura del cerchio: veramente scadente, con poche idee e tanto copiaticcio da gruppi hard rock di svariate epoche.
Probabilmente Living in Confusion potrebbe essere valutato positivamente se non si tenesse conto del concetto di musica espresso. Le tracks di per sé non sono male, con alcuni episodi di spicco. Il grosso problema è che si ha la sensazione per tutta la durata del platter che al leader interessi solamente realizzare brani da classifica, per un ascolto poco impegnato. Per carità, non c'è nulla di male nel volerlo fare ma sicuramente non mette in mostra tutte le abilità dei musicisti coinvolti. Un passo indietro rispetto al precedente The Long Way.
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2
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Non sono d'accordo sulla recensione (voto troppo basso). Come hai detto tu l'album ha delle bellissime canzoni "...potenziali hits da classifica..." e non è noioso. |
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1
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hai ragione troppo piatto ,ripetitivo e noiso . non ci siamo il primo 1000 volte meglio
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. I'll Break it Down 2. I Believe in You 3. Still Waiting 4. What Can I Do 5. On My Side 6. I Save You 7. A Moment to Taste the World 8. Over the Crowd 9. 390 10. Living in Confusion 11. My Safety
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Line Up
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Roberto Sterpetti (Voce, Chitarra) Chicco Gussoni (Chitarra) Lorenzo Poli (Basso) Daniele Iacono (Batteria)
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RECENSIONI |
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