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14/03/25
ALESSANDRA NOVAGA + SILVIA CIGNOLI
TEATRO DELLA CONTRADDIZIONE, VIA DELLA BRAIDA 6 - MILANO
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Vintersorg - Till fjälls, del II
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25/06/2017
( 3787 letture )
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Per ogni fan del viking metal, soprattutto per coloro che apprezzano lavori più ricercati ed elaborati, ogni uscita dei Vintersorg è capace di scatenare un certo interesse. Questo cresce ancora di più quando, alla vista del titolo, l’album in questione appare una sorta di continuazione del debutto della band, andando quindi ad interrompere quella saga sugli elementi iniziata nel 2011 con Jordpuls. Negli anni il mastermind Vintersorg è stato in grado di creare album sempre diversi ed allo stesso tempo ispirati, dimostrandosi un artista molto capace e pieno di idee, era quindi perfettamente lecito avere delle aspettative molto alte. Dando per scontata la conoscenza della storia del frontman e dei suoi gruppi, iniziamo subito a parlare di questo decimo capitolo della discografia del combo svedese, che non presenta apparenti cambi di line-up e vede la luce sempre sotto la Napalm Records.
Jökelväktaren apre le danze di questo full-length in medias res e presenta chitarre distorte quanto basta che seguono l’emozionante e trascinante voce del singer, che alterna sempre il suo corposo e personale clean con un potente scream che riesce a mettere d’accordo un po’ tutti. La successiva En väldig isvidds karga dräkt, nonostante un inizio dalle sfumature battagliere, scorre un po’ più pacata ma sempre piacevole e mai noiosa. Poi troviamo -non in ordine di tracklist- Lavin e Tusenåriga stråk, presentate assieme in quanto entrambe abbastanza variegate: la prima più rallentata e con un bell’assolo heavy-oriented mentre la seconda più tirata ed estrema. In Fjällets mäktiga mur, brano più lungo di tutto il lotto, troviamo il basso che riesce ad emergere con prepotenza e a dire la sua. Dopo la meno immediata Obygdens pionjär segue Vinterstorm, più “marcata” -solo in un primo momento- e caratterizzata da un ritornello un po’ sempliciotto. Un po’ faticosa da mandare giù, salvo per un gran lavoro alle sei corde verso la fine, è invece Allt mellan himmel och jord che precede Vårflod dove troviamo un'ospite ai cori come Cia Hedmark, caposaldo degli Otyg e presente pure nel debutto. In questo album troviamo inoltre un secondo cd, con altre quattro tracce che, a dirla tutta, risultano sottotono rispetto a tutto il resto ed annoiano un po’, anche perché non aggiungono nulla in più rispetto a quanto non sia già stato detto nei cinquanta minuti di durata dell’album. Quest'ultimo -in alcuni frangenti- risulta anche un po' più faticoso da reggere per orecchie abituate a composizioni più immediate a causa di una complessità intrinseca piuttosto marcata.
Come spiegare il motivo di una presentazione così semplice al lettore? Semplice: chi ha da sempre apprezzato i lavori targati Vintersorg non mancherà di far suo anche questo ultimo arrivato, in caso contrario non sarà di certo questo album a farvi appassionare a questa band che, al di là dei gusti personali di ognuno di noi, riesce ancora a quasi vent’anni di carriera a sfornare album capaci, nel loro complesso, di stupire.
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4
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Album emozionante e in perfetto stile Vintersorg (che non delude mai). Anche il secondo disco è degno di lode. La recensione mi sembra un po\' frettolosa. P.S.: secondo me \"una complessità intrinseca piuttosto marcata\" non è un difetto, anzi! |
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3
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Album stratosferico nella musica come nell\'emozioni |
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2
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dai, ha scritto anche che il disco presenta chitarre distorte, chi l'avrebbe mai detto nel metal?? la prima anteprima non era male, cercherò di ascoltare il resto... |
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1
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Una delle recensioni più inutili che abbia mai letto. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Disco 1 1. Jökelväktaren 2. En väldig isvidds karga dräkt 3. Lavin 4. Fjällets mäktiga mur 5. Obygdens pionjär 6. Vinterstorm 7. Tusenåriga stråk 8. Allt mellan himmel och jord 9. Vårflod
Disco 2 1. Tillbaka till källorna 2. Köldens borg 3. Portalen 4. Svart måne
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Line Up
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Vintersorg (Voce, chitarre, basso, tastiere e programmazione) Mattias Marklund (Chitarre, voce) Simon Lundström (Basso, voce)
Musicisti Ospiti Cia Hedmark (Voce in traccia 9)
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