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21/12/24
GORY BLISTER + AYDRA
RCCB INIT, VIA DOMENICO CUCCHIARI 28 - ROMA
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Dark Tranquillity - Atoma
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12/11/2016
( 10734 letture )
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Credo che una compagine ben rodata come quella dei Dark Tranquillity non abbia bisogno di presentazioni: su di loro basti sapere che, per chi non li conoscesse (eresia!), sono tra i nomi di punta del death melodico di scuola svedese, assieme a gruppi come i primi In Flames, gli Arch Enemy e i seminali At The Gates. Tra i loro migliori lavori ricordiamo soprattutto The Gallery, seguito da The Minds’s I e Character, ma anche dischi che hanno messo in luce una certa mancanza idee come We Are The Void e il non proprio riuscitissimo Haven. In altre parole una carriera costellata da capolavori e ad annunciate morti artistiche seguite da altrettante smentite testimoniate attraverso una frenetica ed inarrestabile attività live e un continuo lavoro sulle canzoni, facendo in modo che la musica parlasse sempre per loro. Già, la musica. Musica che a detta delle dichiarazioni per la stampa rilasciate la scorsa estate avrebbe preso una piega differente e che sarebbe stata piuttosto diversa rispetto a quanto fatto in passato. Capite dunque, o voi lettori, che dopo una dichiarazione simile che le aspettative, soprattutto quando si è un nome così importante come i Dark Tranquillity, salgono alle stelle.
Atoma presenta un’importante novità, soprattutto per quanto concerne il songwriting, che ormai orfano di Martin Henriksson alla chitarra, lascia molto più spazio in fase compositiva a nuovi elementi, come l’utilizzo delle tastiere, degli arpeggi sia in pulito sia distorti e soprattutto ad una evidente alternanza tra le clean vocals (mai così presenti nell’economia delle tracce) e il caratteristico growl di Mikael Stanne. I pezzi, tutti quanti dal minutaggio contenuto, sono tuttavia densi di sfumature stratificate, che emergono lentamente, ascolto dopo ascolto e mostrano dei Dark Tranquillity ispirati e maturi, capaci di sperimentare con nuove influenze, a volte più dure, mentre in altri episodi più tendenti a certe sonorità alla Paradise Lost (anche se alla lontana), riuscendo ad amalgamarle alla perfezione con gli elementi tipici del death metal made in Goteborg. Questi nuovi tratti stilistici fanno di Atoma un lavoro variegato, ma allo stesso tempo coerente ed omogeneo nella proposta, con una tracklist che, per come è strutturata, risulta un ideale mix tra queste novità. Nella prima metà del disco i momenti migliori sono pezzi come l’iniziale Encircled, tiratissima e che strizza maggiormente gli occhi alle vecchie sonorità, mentre la titletrack, Atoma fin da subito è portavoce del nuovo cambio stilistico, con una fresca alternanza tra cantato pulito e growl, tastiere decadenti e chitarre tanto graffianti quanto depresse. Si prosegue a rotta di collo con la più canonica Neutrality, che però picchia duro senza troppi fronzoli e preamboli, facendo così da aperto contrasto alla diametralmente opposta Forward Momentum, connotata dall’andatura gelida e graziata da un ottimo refrain. Le successive Force of Hand e Faithless by Deafault, sono episodi molto intensi per lirismo ed impatto emotivo strumentale e, a detta di chi scrive, questi saranno due brani che dal vivo non sfigureranno col repertorio più datato della band proprio grazie alla loro capacità di toccare sin da subito l’animo dell’ascoltatore. La seconda parte del platter vanta un paio di canzoni di spessore, poste una dietro l’altra, come il primo singolo The Pitiless e Our Proof of Life, che sapientemente alternano le diverse influenze precedentemente evidenziate, confermando quanto buona sia la salute compositiva dei Dark Tranquillity. Chiude infine il disco la tripletta finale composta dalla tritaossa When the World Screams, che come l’opener si poggia sulle classiche progressioni e riff di scuola svedese, dalla gelida e malinconica, dal sapore goticheggiante Merciless Fate e la catchy Caves and Embers, una canzone particolare aperta da un riff quasi rockeggiante e dal refrain azzeccato, adattissimo per i live. Infine, come ciliegina sulla torta, sono presenti due bonus track: The Absolute e Time Out of Place. Queste canzoni sono due chicche che mettono in luce una band capace ancora una volta di cambiare pelle, dal momento che entrambe si discostano stilisticamente parecchio dal resto del disco con un mood e sonorità quasi new wave, citando addirittura in certi passaggi i Depeche Mode, ovviamente rivisitando queste influenze con lo stile e la classe che da sempre distingue il gruppo svedese.
Dopo cinquanta minuti di musica possiamo dire che i Dark Tranquillity sono ritornati con un disco convincente, che non vuole essere solo un mero riassunto di quanto fatto di buono in questi anni, ma anche gettare le basi per un nuovo percorso artistico, lavorando sempre con grande umiltà e coerenza sulla musica e le canzoni, senza scadere in mossette commerciali e musica vanesia (qualcuno ha detto In Flames?). Procuratevi appena potete Atoma e immergetevi ancora una volta nel mondo dei Dark Tranquillity, non ve ne pentirete.
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VOTO LETTORI
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82.45 su 216 voti [
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40
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buon album, di sicuro più ispirato dei suoi 2 predecessori, prima parte dell'album isperata, la seconda meno, ma nel complesso è godibile, se devo trovare due cose che non mi piacciono sono l'eccesivo uso delle tastiere e dell'elettronica e se avessero picchiato un pò di più non mi sarebbe dispiaciuto, mi mancano le chitarre gelide e graffianti dei primi album, bello comunque voto 72 |
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39
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Un disco molto solido e apprezzabile, anche se non sono del tutto convinto dalla produzione
La title track è un pezzo magico |
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Ottimo ritorno dei Dark Tranquillity, dopo due album poco convincenti (a dire il vero io non impazzisco neanche per Fiction e Chatacter). L'ispirazione sembra esser finalmente tornata, poche cadute in questo album che ha il suo punto di forza nella varietà stilistica. Spero continuino così! Voto 85 |
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Lo sto ascoltando per la prima volta e devo dire che e' molto buono questo disco.Atoma risulta convincente, ispirato.Ci vediamo ad aprile al concerto.Voto 80 |
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Completamente d’accordo con il recensore che ha fotografato alla perfezione l’album in questione. Encircled, Merciless Fate e When the world screams sono le mie preferite. Purtroppo non ho le bonus track ma a quanto pare dovrò procurarmele. Secondo me ottimo lavoro soprattutto rispetto agli ultimi due album che mia avevano abbastanza deluso. Non pensavo che sarebbero riusciti a riproporre un album di qualità ma per fortuna mi hanno smentito. Voto 80 |
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True Progressive Death Metal....Immensi....voto 85. |
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Il miglior dico dai tempi del bellissimo Damage Done. Grossi cambiamenti non ce ne sono, al massimo una summa dei DT che abbiamo imparato a conoscere. Vecchie idee ottimamente reinterpretate. Una piacevolissima uscita del genere, dopo un non esaltante Construct, proprio non me l'aspettavo. Si confermano la band in miglior forma del death melodico scandinavo (anche se, considerata la "concorrenza", non è che ci voglia poi troppo!). Voto del recensore appropriato, ma dato che sono affezionato a Stanne e soci voto 85. |
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33
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Erano anni che non ascoltavo piu' i D.T. ,ero pero' molto curioso di ascoltare questo disco,visto che alla fine degli anni 2000 li ho ascoltati e apprezzati tantissimo,e devo dire che mi ha sorpreso in maniera molto positiva, e' molto ma molto bello e cresce anche con gli ascolti,bravi veramente |
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Non mi piacciono come suonano i Dark tranquillity oggi e quindi neanche questo nuovo lavoro che ho comunque ascoltato come sempre. A parte rare eccezioni (Fiction) non ho condiviso nulla da dopo The Gallery. Un po' come gli In Flames per me si sono spenti, nonostante il grandissimo potenziale. |
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Tra le mia mani da 15 giorni, il disco migliora ascolto dopo ascolto e dopo ascolto.... grande lavoro 90 |
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Grandissimi dark tranquillity!! Ottimo disco come non ne sentivo da anni! Avevo una gran paura dopo la dipartita di henriksson e invece guarda un po' te che gioiellino han tirato fuori! Jivarp e brandstrom hanno donato una veste fresca alle composizioni mettendo in primo piano le melodie delle tastiera così come era successo in haven al quale più si avvicina. Il livello qualitativo è alto in quasi tutte le tracce e come già detto si spazia dal lentone al midtempo alle sfuriate death con una facilità disarmante. Forse effettivamente le chitarre non sono indimenticabili ma nell'economia dei brani va bene così! Per me è un otto e mezzo. Sono orgoglioso di poter dire che da più di vent'anni siete tra le mie band preferite! Grazie DT |
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Scusate se vi spacco ancora i marroni piu' si ascolta piu' piace voto in aumento 90 |
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Complimenti a questi ragazzi. Passano gli anni, ma riescono sempre a mantenere un sound fresco e interessante. |
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Non riuscitissimo Haven?.....cos'avevi fumato Papi?....uno dei capolavori della band! |
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Musicalmente li ho sempre apprezzati ma alla lunga il cantato di Stanne (che quando usa le clean vocals lo trovo eccezionale) mi stanca. Ok, sono io che non amo il cantato growl....sorry. Appunto al recensore: sei sicuro quando dici "le clean vocals (mai così presenti nell’economia delle tracce)"? Projector ti dice niente? |
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Torno a commentare dopo una vita ... Ho ascoltato attentamente il disco e l'ho trovato decisamente buono, una sorta di compendio di ciò che erano e sono i Dark Tranquillity, nessuna novità, nessuna deviazione stilistica, insomma è la band che conosco e amo da sempre, li seguo dall'uscita di "The Gallery". Però, e il però c'è, io questo discone da 80 non lo sento, o meglio, è sicuramente un pelo e più interessante di "We Are The Void" che a molti a fatto storcere il naso — ma se uno ha adorato "Projector" e "Haven" non è che ne veda gran motivi — e "Construct" del quale non ho apprezzato il risvolto alle volte eccessivamente dolciastro, tuttavia non comprendo dove sia la novità? Il fatt che citino quasi Depeche Mode? "Damage Done", che fra le altre cose è ottanta o novanta volte superiore a "Character" e "Fiction", entrambi dischi praticamente fotocopia di quello, è pieno di richiami tastieristici che riportano ai Depeche, stesso discorso vale per i dischi antecedenti... Personalmente più di 75 non gli do, così come per i due precedenti non andrei oltre il 70. |
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Album della madonna secondo me con tutti gli ingredienti giusti; vuoi un pizzico di elettronica c'e', vuoi un po' di melodia c'e', vuoi pezzi un po' piu'tirati ci sono e infine vuoi un pizzico piccolo di dark alla depeche mode(secondo me) lo trovi anche. Concordo in con Papi ma un 85 lo avrei dato |
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Comprato, sentito ieri per la settima volta i tre giorni. Da loro ci si aspetta questo, niente di nuovissimo per carità, ma sempre e solo buona musica. Piccola nota, da Projector compreso a fiction parliamo solo di grandissimi album........... |
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Bello...un po' piu ispirato degli ultimi 2, voto 80 ci sta. Voto 20 a che recensi' haven e projector......rifatele quelle recensioni, voto assurdi!....2cds pazzeschi |
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saranno 30 anni che le versioni dei cd per il mercato giapponese hanno almeno un pezzo in aggiunta,da molto prima che inventassero le limited edition o le deluxe |
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@ Salvo: un tempo quasi tutti i gruppi mettevano una bonus nella versione jap perchè là i cd costano di più. al giorno d'oggi fare 10 versioni diverse dello stesso cd non ha più senso anche perchè ogni tanto i gruppi buttano fuori un bel cd che raccoglie tutte le vari bonus cover e b side... io dei DT mi ero preso un cd che aveva tutti i bonus qualche anno fa... |
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Una cosa vorrei aggiungere, che non riguarda di per se la proposta musicale, perchè, come ho detto, per me l'album è riuscitissimo. Io ho preso la versine deluxe, per intenderci quella a doppio CD, perchè ci tenevo ad avere anche le bonus track, anche se, a dire il vero, non mi sono piaciute particolarmente. Mi è costata anche parecchio di più rispetto alla standard...e poi cosa scopro? Che hanno preparato una versione deluxe particolare, per il mercato giapponese, con una traccia in più nel secondo cd. E che cavolo, alla fine devo comunque scaricare qualcosa per avere l'album completo! Sinceramente, mi sono stancato di queste pratiche di mktg (lo stessa cosa mi era successo per l'album degli Helloween) che, secondo me, fano solo incazzare chi spende i propri soldi per acquistare i cd originali. Sarebbe ora che la finissero. Scusate lo sfogo, ma dovevo. |
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Gran bel disco. Anche se secondo me tende a perdere un po nel finale, ma sono solo al terzo ascolto. Un 80 ci sta tutto. Secondo me i DT sono un gruppo MAGISTRALE che non hanno mai sbagliato in colpo. Anzi sempre dischi dal buono in su. E grida vendetta al cospetto del Demiurgo la recensione ed il voto affibbiati a Haven su questo sito. Chiedo solennemente la revisione di quella recensione, e credo di essere in buona e nutrita compagnia. |
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17
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Raga non facciamo paragoni con certi gruppi con i dark parliamo di musica mentre con altri gruppi parliamo di ............... |
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Molto, molto bello. Ancora una volta, i Dark Tranquillity, a mio avviso, si confermano come gruppo che, anche se non ripeterà più i fasti di The Gallery e The Mind's I, mantiene un songwriting fresco e ispirato. Ovviamente è stridente il contrasto con la mezza ciofeca degli In Flames: la dove si banalizza e si va sul commerciale, qui si conferma la varietà delle composizioni e soprattutto la qualità dei pezzi. Forse un po' tanti e un po' corti. Intrigante il contrasto tra il cantato in pulito e in growl. Stanne sa cantare veramente bene. Atoma, The Pitiless e Caves and Embers tra le mie preferite. Ottima prova. Au revoir. |
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Visti più volte live, mai uscito deluso da un loro concerto. Stanne grandissima persona sia sopra che fuori dal palco. Credo che ad anno nuovo non mancherò neanche a questo giro |
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@ Luca, per quanto mi riguarda Damage Done merita un bel 90, ma solo perché c'è The Treason Wall che è il mio pezzo preferito del gruppo. Per gli altri dischi sono in linea con le votazioni presenti sul sito |
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non li ascolto da dieci anni ma quelle dei video mi piacciono parecchio, specie the pitiless. Adoro stanne quando canta in pulito più che in growl, quindi sono contento delle ritrovate meticciate con i depeche mode. Ottimo anche l'innesto di Iwers, un acquisto azzeccato |
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@Papi: tu quanto avresti dato a Damage Done,Fiction e Construct? |
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il logo è veramente brutto |
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Sulla valutazione concordo con il recensore, album ispirato e coinvolgente, hanno ritrovato la verve e l'ispirazione che negli ultimi 2 lavori erano un po' venute a mancare. Solo due appunti: 1. Non sono un fan degli In Flames e pur considerandoli oramai un corpo estraneo al death melodico in favore di soluzioni più orecchiabili, non capisco per quale motivo ogni volta si debba menzionarli in una recensione dei DT.. 2. Parere personale, Haven resta un album emozionante e sofferto, considerato che è uscito a solo un anno di distanza da quel capolavoro che è Projector ha del miracoloso abbiano trovato un eccellente equilibrio tra melodia nordica ed elettronica.. |
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80 mi sembra troppo, sono i DT e lo si capisce subito ma mi sembrano troppo cloni di loro stessi. 72 è il mio voto. |
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all'inizio lascia un po' spiazzati, ma cresce con l'ascolto. Ci sono momenti più tirati e altri più atmosferici ma ugualmente intensi, come per esempio Atoma. Voto 80 |
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7
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anche per me ottimo. Come sempre , mi verrebbe da aggiungere. |
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6
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lavoro ottimo che si aggiunge ad una discografia di tutto rispetto. Aggiungo, suggerendo almeno 5/6 ascolti prima di giudicarlo, altrimenti di rischia di dare un giudizio che nn corrisponde al vero. Attendo il tour e la calata in Italia |
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5
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Album di spessore, davvero molto ispirato e devo dire che non ci speravo quasi più, visto che da Character, non è che abbiano fatto dischi brutti, ma esclusi alcuni picchi, abbastanza piatti. |
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@Salvo: Sono d'accordo con te. Risulta essere un po una summa tra le loro più importanti release..anche se, in questo senso, preferisco sia "The Gallery" che "Projector", ovviamente più definiti! Inoltre, le due bonus track hanno un sound differente anche perché son state registrate dove Jivarp ha registrato la batteria per l'album. Magari lui avrebbe voluto andare un po più in quella direzione..chi lo sa?! o.O |
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3
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Mi correggo: Mikael Stanne non è accreditato come chitarrista! |
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Sostanzialmente concordo con la recensione. L'album si attesta su livelli buoni, una sintesi riuscita tra le sonorità più datate del gruppo, alle quali io sono legato (infatti il mio album preferito è "The mind's I"), e quelle più moderne. Devo dire, però, che inizialmente, nei primi ascolti, non mi aveva preso granchè. Dopo il quarto-quinto ascolto ho iniziato a comprendere il valore di questo lavoro. Io ho preso la versione deluxe (molto curata devo dire), quindi sono presenti anche le ultime due tracce (la 13 e la 14, che, come già detto da nonchalance, sono delle bonus). Ascoltandole si comprende perchè siano andate a finire in un bonus CD, infatti hanno ben poco a che vedere con il resto del lavoro. In effetti, ascoltandole, mi era venuto il timore che in futuro volessero orientarsi verso queste sonorità (e dai, abbiamo già perso gli In Flames per strada, anche i DT no, per cortesia!), ma per fortuna in una recente intervista Stanne ha dichiarato che si tratta solo di esperimenti e che, anzi, non hanno alcuna intenzione di virare verso lidi più commerciali (ha parlato del periodo di Projector come un errore nella loro carriera, forse esagerando). In definitiva, per me un 80 ci sta tutto, pienamente meritato. |
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1
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Consiglio di aggiungere (tra parentesi) bonus-track alle ultime due della track-list..e, soprattutto, di correggere il titolo all'ultima in "Time Out of Place"! Inoltre, visto il genere, il tastierista andrebbe messo per ultimo..e, qui Mikael Stanne suona anche la chitarra! Se, poi, si vogliono aggiungere anche Annelie Johansson come voce addizionale su "Forward Momentum" e Björn Gelotte (In Flames) che fa l'assolo su "Force Of Hand".. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Encircled 2. Atoma 3. Forward Momentum 4. Neutrality 5. Force of Hand 6. Faithless by Deafault 7. The Pitiless 8. Our Proof of Life 9. Clearing Skies 10. When the World Screams 11. Merciless Fate 12. Caves and Embers 13. The Absolute 14. Time Out of Place
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Line Up
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Mikael Stanne (Voce) Niklas Sundin (Chitarra) Martin Brandstrom (Tastiera) Anders Iwers (Basso) Anders Jivarp (Batteria)
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RECENSIONI |
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