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27/12/24
EDOARDO BENNATO
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE, SALA SANTA CECILIA - ROMA
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Accuser - The Forlorn Divide
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30/03/2016
( 2212 letture )
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Costanza e forza di volontà sono caratteristiche principali per rimanere a galla nella vita di tutti i giorni, e ovviamente questo principio è ancor più valido se applicato al mondo musicale metal nello specifico, dove ormai, amaramente, sono quasi più il numero di band che il quantitativo di spettatori agli eventi live. Gli Accu§er, storica band tedesca di thrash metal senza compromessi che solo negli ultimi anni ha palesemente aperto il proprio sound verso influenze death, groove ed heavy classiche, sono un esempio calzante del principio precedentemente espresso: un monicker sul mercato dal lontano 1986, trent’anni di thrash metal sempre fedele a se stesso, con poche varianti sul tema ma sempre attento a colpire il bersaglio, anche se non sempre nel centro. The Forlorn Divide è l’undicesimo album ufficiale della band guidata dal mastermind Frank Thoms, vera e propria icona metal tedesca dal 1983, un genuino esempio da seguire per tutti coloro che vogliono mollare perchè non vedono alcun futuro per la propria band. Mr. Thoms ha cambiato parecchi membri all’interno del progetto Accu§er ma ha incredibilmente avuto sempre ragione, visti sopratutto i risultati delle ultime produzioni, incluso l’ultimo lavoro pubblicato da Metal Blade Records.
Dopo una breve e inquietante intro intitolata Predawn la band di Siegen scatena l’inferno sonoro che li ha sempre contraddistinti attraverso l’esplicita Lust For Vengeance: ritmiche serrate e velocissime anche e soprattutto negli assoli, “tupa tupa” martellante e incessante che spingerebbe pure un chierichetto a pogare in sacrestia, basso corposo carico di groove fino a scoppiare e voce rabbiosa e costantemente incazzata col mondo intero. Non le mandano certo a dire gli Accu§er, anzi ci godono parecchio nel ribadire che non è necessario far parte della triade (o quartetto, fate voi) del thrash metal teutonico per saper spaccare a dovere, su disco e live, da tutta una vita, e con Unreal Perception sfoderano una prestazione magistrale, un treno in corsa che fa pochissime fermate attraverso rallentamenti azzeccati e strategici solo nei ritornelli e che quando riprende la marcia e schiaccia sull’acceleratore non ha proprio nulla da imparare dai vari e blasonati Kreator, Sodom, Destruction e Tankard, anzi forse meriterebbe di togliere il posto a qualcuno di loro viste alcune ultime performance incolore e ripetitive dei suddetti “Big 4”. Arbitrary Law non fa eccezione alcuna al discorso appena affrontato, anzi strizza l’occhio al thrash d’oltreoceano e ci sbatte in faccia partiture groove alla Lamb Of God e finezze alla Toxik che, soprattutto nella seppur breve fase solistica, lasciano davvero il segno. Se Impending Doom ci porta su lidi nettamente groove e melodici ovviamente non facendo mai dimenticare all’ascoltatore che gli Accu§er sanno pestare a dovere (nello specifico con una parte finale da attacco alla giugulare), la successiva Tribulation, introdotta da un giro di basso malefico, riesce a far smuovere teste a ripetizione, non solo grazie alla sezione ritmica ormai rodata rappresentata dal sempre preciso Frank Kimpel al basso e da un mastodontico Olli Fechner alla batteria ma anche dalla new entry Dennis Rybakowski alla chitarra solista, vero e proprio funambolo della chitarra che tanto ricorda nel gusto musicale Craig Locicero dei mai troppo citati Forbidden. Alla guida di questa armata spicca la voce sempre più incazzata di Thoms, che nel mid tempo a tratti accelerato di Perish By Oblivion oltre a non perdere un’oncia di cattiveria nel cantato macina riff su riff di caratura ottantiana d’alto livello (lui c’era a quei tempi quindi se lo può permettere eccome). L’album procede senza cedimenti o momenti di stanca, anzi ci regala forse il miglior brano del lotto, una Fifth Column letteralmente devastante, una rasoiata implacabile che fa letteralmente impallidire i presunti fenomeni dell’hardcore thrash moderno e che in più sfoggia un’assolo di chitarra talmente aperto e melodico che si incastra alla perfezione nella tracotante violenza del brano. La successiva Sulfur Rain procede sulle precedenti coordinate, quindi un mix di groove e thrash che in questo caso però non lascia il segno sperato risultando un po’ forzato in alcuni punti, mentre la conclusiva Flow Of Dying, che nel breve ritornello richiama un po’ la voce del James Hetfield più moderno, non fa altro che ribadire quanto l’amore per il thrash e l’heavy metal ottantiano sia estremamente radicato nel combo della Westfalia, grazie a una performance strumentale letteralmente stellare e senza sbavatura alcuna.
Gli Accu§er di The Forlorn Divide, casomai ce ne fosse ancora bisogno, ribadiscono di essere una realtà estremamente granitica della scena metal teutonica in primis e mondiale poi, un nome storico che non solo non ha nessuna intenzione di andare in pensione e appendere gli strumenti al chiodo ma che piuttosto sa ancora regalare al proprio pubblico emozioni forti e album di spessore, che non fanno gridare al miracolo ne reinventano il genere ma che di sicuro impreziosiscono una discografia già di per sé leggendaria e si tolgono qualche sassolino dalla scarpa andando a prendere a sberle le coscienze di chi si è decisamente seduto sugli allori. Inossidabili.
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@Metallycra, grazie per la segnalazione! Di sicuro il remaster mi interessa e come. A dire la verità c'è parecchia robetta che mi interessa...è il cash che latita!...Però vediamo dai! |
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@Doomale "Who dominates Who" è stato ri-registrato e ri- masterizzato lo scorso anno in occasione del 25esimo anniversario del disco. Qualora ti possa interessare |
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ringrazio Doomate di avermeli fatti scoprire . |
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Quoto GHOST RIDER per quanto riguarda la produzione 2010-2011. Due dischi validissimi. Gruppo sottovalutato. Sono contento siamo usciti insieme ai Destruction perchè secondo me per aggressività e composizione li soverchiano senza problemi. Da sempre. Che poi la voce cavernosa possa non piacere sono gusti. A me garba un bel po'. |
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Per quel che ho sentito non è male ma forse un po' troppo spostato verso il Death per i miei gusti. Su una cosa sono d'accordo con @GHOST son decisamente incazzati. |
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@luca: direi che ha detto quasi tutto LAMBRUSCORE, anche se io personalmente aggiungerei anche la nuova produzione dal 2010 in avanti, o almeno Dependent Domination e Diabolic |
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Effettivamente come dice Lambruscone i primi due sono da riscoprire...anche se io di quelli ho solo The convinction..peccato per la produzione..ma meritava. Ma assolutamente non tralascerei questo che e' davvero valido. Per dirla tutta secondo me questo straccia anche l'ultimo dei Destruction che pur non essendo male non mi ha convinto. |
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@Luca, io ti consiglio The Conviction e Who dominates who?, ci può stare anche il mini Experimental errors, poi per me sei a posto... |
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questa recensione mi ha incuriosito quali sono gli altri album che mi consigli degli Accuser? |
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Anche gli accuser con un nuovo album ! Anno stellare il 2016 per il thrash. Ho il vinile di who dominates who e per me sono un gran gruppo. Certo nel marasma degli anni 80 emergere era veramente difficile, ma sono contento che ci siano ancora. Meritano veramente, almeno per me. La recensione è indicativa di un prodotto valido ... .... e aggiungo alla lista .... |
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Recensione azzeccata. L'album l'ho ordinato dopo averlo macinato per benino in preview...Come dicevo sotto la rece dell'ultimo degli Exumer quest'album e' una bella bomba pronta ad esplodere..quasi Death-Thrash..con qualche sfumatura di groove. Un gran bel ritorno a mio modo di vedere. Un buon 7,5 ci può stare. Insieme agli Exumer la metal blade ha piazzato due bei colpetti per questi veterani teutonici. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Predawn 2. Lust For Vengeance 3. Unreal Perception 4. Arbitrary Law 5. Impending Doom 6. Tribulation 7. Perish By Oblivion 8. Fifth Column 9. Sulfur Rain 10. Flow Of Dying
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Line Up
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Frank Thoms (Voce, Chitarra) Dennis Rybakowski (Chitarra) Frank Kimpel (Basso) Olli Fechner (Batteria)
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RECENSIONI |
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