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17/01/25
SRL + LOCULO + VOX INFERI + NECROFILI
CLUB HOUSE FREEDOM, VIA DI BRAVA 132 - ROMA
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God Dethroned - Bloody Blasphemy
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( 4392 letture )
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Gli olandesi God Dethroned sono una delle tantissime formazioni nate all'inizio degli anni '90 conseguentemente all'esplosione del death metal. Il loro esordio su full-length risale al 1992: l'innocuo The Christhunt, però, non è nient'altro che un lavoro in linea con l'evoluzione del genere in quel periodo e quasi mai neanche minimamente personale (oltre che abbastanza prolisso, dati i 50 minuti di durata). Un anno dopo la pubblicazione, la band si scioglie improvvisamente, per poi riformarsi tre anni dopo per mano del cantante e chitarrista (e leader) Henri Sattler. Nel 1997, con una line-up totalmente modificata (i tre musicisti che avevano affiancato Sattler in The Christhunt vengono infatti sostituiti da Jens van der Valk alla seconda chitarra, Beef al basso e Roel Sanders alla batteria), i God Dethroned danno alla luce il secondo album in studio: The Grand Grimoire, il quale, pur essendo seppur assolutamente non indimenticabile, è di certo più convincente del precedente, grazie anche all'influenza del black metal (un esempio è il cantato di Sattler, che abbandona il growl gutturale delle origini in favore di uno stile vocale più orientato verso quello esibito da act come Darkthrone o Immortal).
Nel 1999, infine, viene rilasciato Bloody Blasphemy, con gli stessi musicisti che avevano affiancato Sattler in The Grand Grimoire e con la stessa label (la Metal Blade Records). Purtroppo, la band conferma allo stesso modo anche il modus operandi del capitolo antecedente, mantenendo in bilico l'album tra death metal (ispirandosi, in particolare, a capostipiti del genere come Morbid Angel ed Entombed) e black metal (in alcuni riff in tremolo e nel modo di cantare di Sattler, anche qui black-oriented) e concedendo anche momenti più melodici, citando a volte gli In Flames, a volte i Dissection, ma ricalcando troppo spesso gli stilemi classici sia del death che del black di inizio/metà anni '90, senza mai imprimere nel tutto qualcosa di veramente personale ed evitare di dare la tipica sensazione di già sentito. Il disco è aperto dal velocissimo blast beat di Sanders in Serpent King, che presenta, oltre alle solite sfuriate di chitarra e incursioni di doppio pedale, delle sezioni in clean vocal e delle parti di tastiera che enfatizzano il tutto. In Nocturnal si avverte di più l'influenza del black metal (la frangia più melodica di esso, in particolare), nonostante i God Dethroned prediligano un modus operandi più tipicamente brutale e derivato dal death metal rispetto ai paesaggi evocativi ed onirici tipici del ramo più atmosferico del black. The Execution Protocol è introdotta da una breve parte ambientale di tastiera e dall'interplay chitarristico tra Sattler e van der Valk, interrotti, dopo quasi un minuto, da un riff tagliente e, poi, dalla solita tempesta di distorsore e blast beat. Il melodico solo finale, seguito da un'outro di pianoforte, chiude quella che probabilmente è la traccia più riuscita del lotto. I restanti brani si mantengono su questi standard, senza presentare momenti insoliti o, meno che mai, memorabili.
Bloody Blasphemy riesce senz'altro ad ottenere l'effetto desiderato (ovvero accontentare gli amanti sia del death metal che del black metal, melodici o meno) ma non aggiunge nulla alla già affermata scena estrema di quegli anni, risultando semplicemente un lavoro per appassionati.
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23
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Ma chi fa' queste recensioni per carità di dio... Ma l'hanno ascoltato l'album? Mi chiedo |
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22
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@ d.r.i. Esattamente! Tre album meravigliosi, comprati appena usciti e fu subito amore! Scoprii dopo che il leader, Henry Sattler, era il chitarrista dei Ministry of Terror, di cui avevo una musicassetta (fall of life)🤣
Beh che dire, ci sono rimasto male leggendo questa recensione, ok che la musica è una cosa soggettiva ma minchiaaaa in questo album c’è tutto, a distanza di piu di 20 anni lo ascolto sempre
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21
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Più che riascoltare meglio questo disco forse riascoltare questo è i due precedenti |
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20
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Mai letta una recensione peggiore di questa! Disco bellissimo, forse bisognava ascoltarlo qualche altra volta in più e non superficialmente! |
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19
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Ma perché commentare ancora dopo 5 anni dal primo commento? :')
Comunque io dovrò pure bere il latte, ma se definisci i God Dethroned un gruppo "davvero unico" secondo me non hai ascoltato troppa musica. Buona serata |
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18
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Recensione fatta da un ragazzino, fatela rifare da chi si intende di questo genere, God Dethroned gruppo davvero unico, te Matteo, recensore, bevi il latte, non è un'offesa, è un consiglio... |
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17
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Matteo ci sei andato un pó pesante. Niente di originale per carità, ma alcuni brani presentano luccichii taglienti, dal forte sapore thrash metal...unita ad una vena melodica a volte assai ispirata che mica è facile da coniugare! Il risultato è un death black thrash intrigante... Insomma non male. Io qua ci vedo - a voler fare il "veterano" severo - un 75 buono. Mé, 78, dai... Ma non 62 ca**o... |
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16
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Voto troppo basso per me, 80 ci sta tutto. Miglior album dei God Dethroned, anche se a me piacciono tutti più o meno, compreso l'ultimo uscito questa primavera. |
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15
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Uno dei gruppi olandesi migliori e piu sottovalutati. Ho questo che mi piace parecchio, l'ultimo che forse è il mio preferito e Ravenous comprato da poco in cd ma che conosco da parecchio. 3 Killer album, ma con una dose di melodia che spezza il massacro. la loro discografia secondo me è sempre variata tra il 7 e l'8,5. Quindi ottima. |
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14
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io invece sono, in linea di massima d'accordo con Matteo. ok che probabilmente un 7 glielo avrei anche dato, ma a mio avviso i God hanno fatto di molto meglio, anche se ci sono tracce buonissime qui (io adoro Under the golden wings of death e boiling blood). Diciamo che per me, il talento si sente tutto, però secondo me non è che si siano sforzati più di tanto in questo album, ecco questioni di opinioni e gusti immagino |
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13
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Questo Spacca di brutto. |
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12
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Questo disco è una cannonata da 90-92 altro che 62..... |
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11
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Anche secondo me è un voto troppo basso per l'album in questione (per non parlare di "The Christhunt"), almeno dal mio punto di vista. |
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10
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album ottimo , The seprent king e' il perfetto biglietto da visita |
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9
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Per me disco spettacolare, altro che un misero 62... Non scherziamo. |
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7
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Leggendo bene la recensione e leggendo "innocuo The Christhunt" e "assolutamente non indimenticabile The Grad Grimoire" e vedendo il resto con il voto finale credo di non essere mai stato così in disaccordo con una recensione. Sembra quasi che i God Dethroned che conosco e di cui posseggo ogni cd non siano quelli recensiti. Qui facciamo a pari con il 50 ai d.a.m. Diciamo che non fruiamo la musica alla stessa maniera, salterò le recensioni. |
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6
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Concordo anche io con i commenti sottostanti, davvero un bel disco, contiene canzoni veramente di gran bella fattura,Serpent King, Nocturnal, A view Ages, e Firebreath sono di una bellezza sfavillante, cio' poi che mi e' piaciuto e che hanno saputo predere la giusta ispirazione ad es. da band come i Morbid Angel, Entombed, Enslaved,Marduk, per creare una musica che riesce ad incastrare magicamente eleganza e ferocia,rabbia e mistica potente, velocita' e melodia travolgente, e il carismatico ruggito cavernoso di Satteler la ciliegina sulla torta, poi non capisco perche' non citare nella disanima Soul Captor 1562, una delle canzoni piu' complete, in cui come un magico crogiolo alchemico si fondono buona psrte dei generi metal come heavy, thrash, death parti lente e con linea doomeggiante e black ne fanno un dei pezzi e tra i piu' coinvolgenti.Riff meravigliosi, batteria che non perdona, voce azzecattissima.Senza dubbio un album che dimostra valore, per me siamo sicuramente tra 88-90. |
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5
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Mi allineo ai commenti precedenti. |
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4
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Assolutamente non d'accordo con il recensore; la tripletta Grand Grimoire, Bloody Blasphemy e Ravenous è da far accapponare la pelle... per me, 3 centri completi. |
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3
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Anch'io non concordo per nulla con la rece, disco buono anche se inferiore (anche qui contrariamente a quel che pensa il recensore) al fantastico The Grand Grimoire...dopo il bel Ravenous (il mio preferito insieme a TGG) non mi sono più piaciuti, ma questa tripletta è notevole!! |
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2
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In linea con Lambru, magari non da 90 ma disco più che buono per una band abbastanza sottovalutata. |
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1
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Per niente d'accordo col voto, questo disco l'ho comprato appena uscito, non mi stanca mai, possso sentirlo dall'inizio alla fine, perfetto nei suoni e con tantissime idee, loro hanno 1 stile personale e riconoscibile fin da subito, 90 secco, per me. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Serpent King 2. Nocturnal 3. The Execution Protocol 4. Boiling Blood 5. A View of Ages 6. Soul Capture 1562 7. Under the Golden Wings of Death 8. Firebreath 9. Bloody Blasphemy
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Line Up
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Henri Sattler (Voce, Chitarra) Jens van der Valk (Chitarra) Beef (Basso) Roel Sanders (Batteria)
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RECENSIONI |
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