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07/02/25
𝗪𝗘 𝗙𝗨𝗖𝗞𝗜𝗡\' 𝗚𝗥𝗔𝗩𝗘 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗬 (day 1)
SLAUGHTER CLUB, VIA ANGELO TAGLIABUE 4 - PADERNO DUGNANO (MI)
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UFO - A Conspiracy of Stars
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( 4338 letture )
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Per un gruppo come gli UFO non crediamo servano presentazioni, con così tanti lavori alle spalle e così tanti musicisti che videro i loro nomi scritti nella line up della band. Nonostante questo viavai generale di grandi artisti (i cui membri più rappresentativi sono i chitarristi Michael Schenker e Vinnie Moore) alla corte del sempreverde Phil Mogg, la formazione attuale, che vede il virtuoso shredder statunitense alle sei corde, persevera da ormai dieci anni e fino ad ora non ha ancora sbagliato un colpo, sparando sul mercato con una costanza encomiabile dischi di ottima fattura, capaci di essere apprezzati sia dai fan di vecchia data sia dai nuovi entrati nella famiglia UFO. Questo A Conspiracy of Stars arriva dopo il buon Seven Deadly del 2012 e si attesta su un livello molto simile: il sound UFO è sempre quello, anche se non mancano momenti freschi e vicini ad un sound rock più “moderno”, così come la bella copertina lascia presupporre dopotutto.
L’album si apre con un potente riff di chitarra che ci introduce a Killing Kind; il timbro di Phil è sempre quello, in questo caso più rilassato e morbido del solito, mentre un assolo davvero grandioso di Moore innalza questo pezzo ad uno dei migliori di tutto il platter. Run Boy Run ha un sound piuttosto inusuale per il gruppo, in quanto molto moderno ed aggressivo, sempre comunque mantenendosi nei classici schemi tipici dell’hard rock, che persistono dalla loro fondazione; gran bel pezzo, molto trascinante. Ballad Of The Left Hand Gun è una chicca: Phil Mogg canta in maniera magnifica ed in generale il pezzo è un concentrato di virtuosismo sia tecnico sia espressivo, testimoniato dagli arpeggi assurdi che Vinnie Moore riesce a tirar fuori. La successiva Sugar Cane ha un apertura soffice affidata alle tastiere di Raymonds, dopodiché tutto si trasforma in una classica traccia di puro hard blues trascinato come sempre dalle sei corde dello statunitense, che condisce il tutto con un assolo da fuoriclasse. Altri pezzi sicuramente degni della vostra attenzione sono: Precious Times, con il suo tiro blues e l’andamento molto catchy; One And Only, altro pezzo dominato dalla chitarra di Vinnie Moore ma con un tiro più “easy” ed un Phil Mogg in forma smagliante; la conclusiva Rolling Rolling è un’altra ottima traccia, che rimanda tantissimo all’hard rock degli anni 70, ruvido, spigoloso ma con una vena melodica sempre dietro l’angolo. Vinnie Moore è senza dubbio il perno centrale attorno a cui ruotano tutti i pezzi, in quanto le sue sei corde scintillanti sono onnipresenti ma mai di troppo, anzi, ne vorremmo sempre ancora, ancora ed ancora...
Gli UFO tornano nel 2015 con un altro album ben riuscito, piuttosto prevedibile nella sua struttura ma realizzato senza dubbio in maniera encomiabile. Un ulteriore centro a dimostrare come questo gruppo si meriti un ampio spazio nella storia dell’hard rock e dell’heavy metal, molto più spazio di quanto a mio parere fino ad ora gli sia stato riconosciuto. Acquisto consigliato calorosamente.
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12
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Sicuramente è ben suonato, ma ci sono troppi pezzi alla stessa velocità : la sufficienza. |
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11
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Voto del recensore corretto, killing kind, run boy run e Rollin Rollin per me sono ottime |
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10
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Riascoltato ancora e ancora, devo correggere la mia valutazione inizialmente positiva... mi sa che c'ha ragione invictuSteele qui sotto... ahiahiahi |
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9
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Riascoltato da poco, per me è uno dei dischi piu mosci che abbia mai sentito. Non c'è nemmeno una canzone buona e col tiro giusto, solo qualche assolo sparso qua e la. Da bocciare, voto 50 |
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8
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Il peggiore degli album con Moore. |
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7
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L'ho ascoltato poco ma sembra un disco un po' scialbo, senza guizzi. La sezione ritmica non pesta. Raggiunge a stento la sufficienza. |
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6
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Lo risentito una seconda volta... Confermo il giudizio sostanziale, ma alzo leggermente il voto (74), probabilmente per la meravigliosa chitarra di Moore... Fantastico. Evviva! |
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5
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Mi sembra un album discreto, 80% del merito va alle parti di chitarra dell'ottimo Vinnie Moore. Fa piacere che gli UFO abbiano ancora da dire nel 2015, ma non siamo a livelli elevatissimi. Direi un 70, non di più. Evviva! |
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4
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La band in questione è di massimo livello, l'album un pò meno, pur sempre rimanendo un dignitoso lavoro hard rock. Insomma a me piace e li riandrei a vedere sul palco molto volentieri. |
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3
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Che dire, non ho nulla degli Ufo, tranne lo stupendo live strangers in the night, quindi direi che forse sarebbe meglio iniziare da quelli vecchi, nonostante la buona recensione. |
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2
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Per me appena ho sufficiente..... si sente la mancanza del grande Pete Way . Gli UFO di walk on water , di Obsession , no place to run e stranger in the night sono un altra cosa . Dal vivo cmq me li vedrei sempre .... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Killing Kind 2. Run Boy Run 3. Ballad Of The Left Hand Gun 4. Sugar Cane 5. Devils In The Detail 6. Precious Cargo 7. The Real Deal 8. One And Only 9. Messiah Of Love 10. Rolling Rolling
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Line Up
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Phil Mogg (Voce) Vinnie Moore (Chitarra) Paul Raymonds (Tastiere, Chitarra) Rob De Luca (Basso) Andy Parker (Batteria)
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