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11/01/25
SMOKING FIELDS + EN.MA + LIFE IN BETWEEN
CENTRALE 66, VIA NICOLÒ DELL’ABATE N.66 - MODENA
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Metal Church - A Light in the Dark
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( 5250 letture )
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Avevano una comprensibile fretta di riabilitarsi agli occhi degli amanti dell’heavy metal, i Metal Church, dato che dopo l’uscita nel 2004 dell’autentico flop di The Weight of the World, la necessità di produrre qualcosa di più all’altezza della loro fama era quasi pressante. Così, a due anni di distanza, la metal band americana, tra le più apprezzate in ambito heavy agli inizi degli anni 80 ed oltre, si riaffaccia sul mercato discografico con quest’ultima release intitolata A Light in the Dark. A dire il vero, i Metal Church avevano imboccato da tempo una strada tutta in salita, resa ancor più ripida dalla fuoriuscita dal gruppo dell’ottimo cantante David Wayne e, soprattutto, da un evidente e conclamato calo ispirativo che trapelava chiaramente dalla scrittura non più all’altezza della loro fama. Ad ogni modo, il chitarrista Kurdt Vanderhoof, unico membro a far parte di quel gruppo favoloso che esordì nel 1986, è stato capace di reclutare intorno a sé una schiera di buoni musicisti, tra cui Jeff Plate già batterista dei notissimi Savatage e Jay Reynolds, un tempo attivo con i mitici Malice, inducendo a sperare in qualcosa di buono.
Passando all’ascolto del disco, la title track apre il platter in maniera aggressiva e quasi rabbiosa, evidenziando una sezione ritmica possente e l’ottima esecuzione, in particolare di Plate. Anche le successive Beyond All Reason e Mirror of Lies sono canzoni molto riuscite, con dei ritornelli e delle parti strumentali che riconciliano con l’heavy tradizionale. Da segnalare ancora la lunga ballad Temples of the Sea, caratterizzata da buone parti di chitarra acustica e sorretta da una linea melodica fascinosa, Son of the Son, brano più rock oriented che un po’ spiazza nel contesto dell’album, ma che risulta comunque piacevole e Watch the Children Pray 2006, ripresa da The Dark del 1986 e dedicata al compianto e già citato cantante David Wayne, scomparso nel 2005 per le conseguenze dei traumi di un incidente stradale. Buona, comunque, la prova di tutti i componenti della band, con un plauso particolare per il cantante Ronny Munroe. Peccato, però, che gli altri brani siano semplicemente trascurabili, potendosi apprezzare solo alcuni assoli e le parti con gli inserimenti della chitarra acustica, buoni a confermare il gusto di Vanderhoof, ma niente di più. Se ne deduce, quindi, che questo dato produce un abbassamento sensibile della qualità generale dell’album.
Ciò che più dispiace è constatare che i Metal Church non riescono a mantenere nel loro songwriting la costanza necessaria a fare di quest’album un lavoro che possa raggiungere gli stessi livelli degli esordi (tutt’altro), ma è pur sempre un lavoro heavy di tutto rispetto, duro e coerente, che, come detto, alterna però buoni momenti a brani piuttosto anonimi. I Metal Church dei tempi d’oro, ossia quelli che toccarono proprio con la qui riproposta Watch the Children Pray vette di oscuro lirismo con pochi termini di paragone, non torneranno mai più, questo è certo. Tuttavia, qualcosa di buono sono ancora in grado di farlo, a patto di non pensare più agli anni 80 quando li si ascolta.
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5
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Ho avuto le tue stesse,identiche sensazioni sin dalla prima volta che lo ascoltai. Una cosa soltanto:l'esordio dei Metal Church è del 1984 con l'omonimo album😉 |
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4
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L'ho ritenuto un piacevole ascolto sin dalla prima volta, un album compatto, con cinque-sei pezzi veramente validi, la buona riproposizione del classico "Watch The Children Pray" e una gran prestazione di Munroe dietro al microfono. Potevano fare di più? Forse sì, ma a esempio fra questo e l'ultimo, io preferisco decisamente questo. Voto 77. |
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2
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I Church mi hanno autografato il libretto, e già per questo per me è unico; per quanto riguarda l' aspetto musicale, non è sicuramente un capolavoro, ma pur sempre un lavoro gradevole senza percche particolari e con di versi spunti interessanti |
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1
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Signori, almeno una parola per Jay Reynolds , ex dei leggendari Malice. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. A Light in the Dark 2. Beyond All Reason 3. Mirror of Lies 4. Disappear 5. The Believer 6. Temples of the Sea 7. Pill for the Kill 8. Son of the Son 9. More Than Your Master 10. Blinded by Life 11. Watch the Children Pray 2006
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Line Up
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Ronny Munroe (Voce) Kurdt Vanderhoof (Chitarra) Jay Reynolds (Chitarra) Steve Unger (Basso) Jeff Plate (Batteria)
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