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27/12/24
EDOARDO BENNATO
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE, SALA SANTA CECILIA - ROMA
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( 10786 letture )
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Mettiamo subito le cose in chiaro: questo disco è un capolavoro!
Dopo tale esordio, mi ricompongo e dico che la perennemente in crisi scena power italiana sfodera un gruppo incredibile, che se fosse nato in Germania o in Finlandia (ogni riferimento è voluto) tutti si affetterebbero ad incensare.
Invece gli Elvenking sono italiani e devono avere a che fare con un ambito non confacente al loro grande talento (discorso che vale anche per altre band italiane); sì, perché fa rabbia sentire un disco d’esordio di tale livello, con tonnellate di personalità e classe destinato ad essere soppiantato da mestieranti di altra nazionalità senza arte né parte.
Dopo un’introduzione folkeggiante (con tanto di chitarre acustiche, viola e flauto), parte la maestosa Pagan Purity, dove in un sol botto ci troviamo di fronte ad un suono colorato ed estremamente vario, ma allo stesso tempo immediato e trascinante: su un tessuto prog si innestano intermezzi folk sognanti e un ritornello solare e trascinante! La successiva Dweller of Rhymes non è da meno, e aggiunge alle influenze citate un flavour maideniano che flirta con strutture alla Fates Warning e accompagnamenti classicheggianti. Disorientati? Ancora è nulla, perché Regality Dance si apre con introduzione dal sapore medievale (e voce femminile) che sboccia in un ritornello death melodico alla In Flames. White Willow è un brano prog folk incantevole, dove saranno necessari diversi ascolti per godere appieno delle mille sfumature che la band riesce a donare ad una musica senza tempo. C’è appena il tempo per rilassarsi e sognare sulle ali della stupenda ballata Skywards, un piccolo capolavoro basato su chitarre acustiche e voce (sia maschile che femminile), ma che alla fine si apre ad un finale tipicamente swedish (In Flames & Dark Tranquillity). Oakenshield dopo una rutilante introduzione di basso e batteria (la sezione ritmica in questo disco fa faville!) si trasforma in un fantastico brano power/prog con assoli ficcanti e fantasiosi ed un ritornello impossibile da non ricordare. Hobs and Feathers è una speed-folk song che ricorda i Rush e che è accompagnata da un commovente violino. Ma dopo tanto ben di dio gli Elvenking non si fermano e sparano un capolavoro assoluto come Conjuring the 14th, un brano dove troverete di tutto: speed, power, gothic, folk e prog. Un pezzo incredibile con un intermezzo voce-chitarra acustica da brividi! La goduria continua con A Dreadful Strain, altro gioiello di power-prog che si caratterizza per un enfasi classicheggiante direi “epica” e che vi farà zompare per la stanza seguendone le innumerevoli contorsioni ritmiche! Il finale è per uno dei brani più belli che in anni di militanza metallica ho mai ascoltato: Seasonspeech è una composione favolosa, dove tra controcanti di voci femminili e maschili (pulite e growl) segue un ritornello che vi farà brandire la spada per far giustizia dei miscredenti. Non basta perché dopo l’immancabile serie di assoli stupendi, il brano si ferma con un break voce, chitarra acustica e flauto assolutamente divino e con un feeling notturno da brividi. La canzone si conclude con la reprise del ritornello che sfuma in un tripudio di cori e controcanti trascendentale.
Ormai lo avrete capito, questo cd lo dovete avere! Parlare di power metal è riduttivo, questo è un disco che ogni amante del metal ben suonato e composto con intelligenza dovrebbe avere ed amare. Complimenti a tutta la band: al versatile ed ispirato singer Damnagoras, ai geniali chitarristi Aydan e Jarpen, ed alla sezione ritmica formata da Gorlan e Zender. L’unico difetto di questo cd è una produzione non boombastica, che impedisce di apprezzare appieno i raffinati arrangiamenti e le finezze in esso contenute, ma per il resto l’ordine è uno solo: da avere!!!
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VOTO LETTORI
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63.48 su 156 voti [
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25
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li seguo dall'inizio. li ho visti dal vivo prima che uscisse il loro primo disco e nonostante qualche imprecisione di damnagoras sono rimasto a bocca aperta. colpo di fulmine. persino la mia morosa di allora, ora mia moglie, che ascolta laura pausini ha saltato galvanizzata tutto il tempo. secondo me sono il miglior gruppo metal di sempre. e questo disco è un capolavoro, secondo solo a the pagan manifesto. La cosa perticolare è che, secondo me, tutti i loro album sono dei capolavori, non ne hanno sbagliato uno, seppure siano molto diversi tra loro. Questo album ha solo la pecca di essere mixato male, probabilmente per via del basso budget come album d'esordio. in particolare le chitarre sono venute malissimo. però le canzoni sono tutte bellissime. non c'è una che sia brutta. per me 95 solo per il mixaggio, altrimenti sarebbe da 100. |
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24
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80 almeno, inoltre i debutti se ben fatti io sono per premiarli e non stare di manica stretta Comunque su Wyrd mi trovo in disaccordo con qualcuno, per me resta il peggiore... tra l'altro è l'unico registrato senza il Damna. Durante un concerto l'aveva anche detto scherzando che potrebbero registrarlo nuovamente con lui alla voce, che non sarebbe una brutta idea in effetti! |
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23
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Seasonspeech top assoluto! È il cd che mi ha aperto i cancelli del folk, quindi ha un valore affettivo particolare per me. Però come cd in sé ritengo superiore il mitico The Winter Wake. Grandi elvenking ! |
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22
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Riascoltando quest'album... Sicuramente davvero apprezzabile, vengono subito a galla le tante idee della band che verranno poi amalgamate alla grande nei lavori successivi (Colgo l'occasione per chiedere di nuovo le mancanti recensioni del gruppo, mancano 4 album, probabilmente i loro migliori 4). La produzione è quella che è ma gli spunti sono ottimi, incomprensibile invece il "senza voto", perché parliamoci chiaro, un capolavoro non lo è di certo. Già il successivo Wyrd è due spanne sopra ed è un album a cui darei un voto attorno all' 85. Heathenreel per quanto fresco ed interessante credo che dovrebbe aggirarsi su un 75. Parlo da Fan. |
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21
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peccato che poi dal vivo il cantante non becca una nota..per fortuna si è rifatto con gli Hell in the club, molto piu adatto come genere al suo timbro di voce!!! |
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20
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ancora SV..cosa .... vuol dire??? Se è un capolavoro dategli un voto da capolavoro.. Le chitarre son registrate malissimo c'è da dire...terrificanti |
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19
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Io non cago ne il voto recensione e tantomeno quello dei lettori. Band semplicemente coi controcazzi! Sempre grandi "Elve" |
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18
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cioè quasi tutti i commenti sono positivi, non riesco a capire il voto dei lettori bassissimo... :/ |
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17
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cd stupendo! superiore a intere discografie del genere |
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16
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Molto bello, voto almeno 80! |
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15
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perchè sto SV?? e sto 51,14 dei lettori? siete tutti matti? |
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14
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Davvero un bell'album... Peccato per la produzione davvero immeritata per questo lavoro... Voto 78 |
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13
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le chitarre sono registrate malissimo, e anche la conclusiva Seasonspeach appare confusa, ma sto album è davvero di rara bellezza |
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11
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Disco favoloso! Peccato per la recensione (non è che è scritta male,però tutti quei + se li poteva risparmiare ) Vabbè,fa niente |
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10
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Io darei soltanto un 95 a questo fantastico riepilogo di musica power per il semplice fatto che lo ritengo inferiore solo al successivo The Winter Wake |
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9
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sinceramente ascoltando l'ultimo lavoro, the scythe, nn mi ritrovo con quento esposto nella rece. visto che ho solo questo magari m'è capitato l'unico passo falso del gruppo, che passo falso comunque nn è, come del resto nn è un capolavoro. |
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8
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Bello, ma Wyrd resta il migliore. |
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7
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Boh...a mio parere il peggiore della loro discografia. Voto:45 |
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3
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Gli ho iniziati ad ascoltare circa un anno fa partendo proprio da questo album e devo dire che è fantanstico. I successivi a mio avviso sono andati migliorando e l'ultimo, "The Scythe" forse è il più completo di tutti. Per precisare sono originari di PORDENONE, come il sottoscritto |
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2
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incredibilmente originale e imprevedibile, voci e strumenti di tutti i generi si inseguono per tutta la durata del cd. Uno degli album che amo di + in assoluto. Unica pecca la registrazione un po' troppo stridula in alcuni frangenti. |
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1
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Sono indubbiamente un gruppo promettente.Spero che riescano a migliorarsi ancora visto il talento che dimostrano. Fantastica 'seasonspeech'. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. To Oak Woods Bestowed 2. Pagan Purity 3. The Dweller of Rhymes 4. The Regality Dance 5. White Willow 6. Skywards 7. Oakenshield 8. Hobs and Feathers 9. Conjuring of the 14th 10. A Dreadful Strain 11. Seasonspeech
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Line Up
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Damnagoras: voce Aydan: chitarra Jarpen: chitarra Gorlan: basso Zender: batteria
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