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Pentagram - Pentagram
( 7411 letture )
La storia del rock da sempre ha avuto a che fare con incredibili successi, delusioni cocenti, anni e anni di sudore e fatica raccogliendo poco o nulla, dedizione e parabole al limite della logica. Ci sono state band che dopo poco tempo dalla nascita pubblicavano un disco che le portava ad un successo planetario, altre che pur pubblicando ottimi platter nel corso degli anni rimanevano di nicchia, altre ancora che il contratto discografico l'hanno dovuto sudare per anni: questo è il caso dei Pentagram.

Tra il 1970 e il 1971, Bobby Liebling entrò a far parte degli Space Meat, ma dopo pochissimo tempo la band cambiò nome in Pentagram; la formazione era soggetta a continui cambi di formazione, senza poter trovare un equilibrio. Nonostante ciò, i nostri nel 1972 pubblicarono il primo singolo Be Forwarned/Lazy Lady sotto il moniker Macabre. Dopo un repentino ritorno al non-definitivo Pentagram, la band continuò a suonare senza abbandonare la propria croce nel corso degli anni, con una formazione assai instabile, fino a quando nel 1978 Liebling incontra il batterista Joe Hasselvander, con il quale insieme ad altri musicisti pubblica un nuovo singolo nel 1979. Ma la storia dei Pentagram è lungi dal trovare una stabilità, infatti bisognerà aspettare ancora due anni per avere finalmente il nucleo stabile della band, la quale poi pubblicherà finalmente il primo album. Sarà nelle persone di Victor Griffin alla chitarra insieme al bassista Martin Swaney ed al ritrovato Joe Hasselvander che il gruppo riuscirà a trovare l'equilibrio: Liebling entra nei Death Row, la band dei tre, e nel 1982 i nostri registrano il loro primo album, che verrà pubblicato come demo tape col titolo All Your Sins. Liebling nel frattempo convince i compagni a recuperare il glorioso monicker Pentagram e a registrare nuovamente il disco, con qualche cambiamento nelle parti vocali e in quelle della chitarra. Finalmente nel 1985 viene pubblicato Pentagram.

La prima edizione del disco uscì sotto Pentagram Records (solo omonimia) e sarà poi ristampata con il titolo Relentless nel 1993 ad opera della Peaceville Records, la quale recupera in realtà il demo del 1982, che diverrà la base anche delle successive ristampe. Una particolarità che rende la stampa del 1985 una vera rarità e un unicum discografico, dal mix differente rispetto alle altre versioni.
L'album si apre con Death Row, un brano basato sui riff di Griffin e con la voce di Liebling che introduce da subito il sound e lo stile dei Pentagram: la teatralità del cantato è il marchio di fabbrica e anche se è inevitabile il paragone con i Black Sabbath dell'epoca di Ozzy, nonostante le similitudini siano molte, la personalità di Liebling trasuda in ogni solco del disco. Il brano è lineare, con la base ritmica ridotta all'osso mentre l'assolo ispirato di Griffin regala un po' di respiro dall'atmosfera lugubre e malsana del brano. I Pentagram, insieme ovviamente ai Black Sabbath, ai Saint Vitus e ai Trouble, sono i padri del doom, con le atmosfere opprimenti, i tempi rallentati, le chitarre intrise di zolfo. Ce lo dimostra la seguente All Your Sins: ecco i Pentagram in tutta la loro oscurità, il riff pesantissimo di Victor Griffin trasporta l'ascoltatore nel disturbante mondo delle tenebre, lento e cadenzato è l'incedere, mentre Liebling avvolge con il suo mantello nero tutto quello che lo circonda; un viaggio claustrofobico ai limiti della follia. Questi sono i Pentagram, pesanti e maligni, brani come The Goul e Sinister rimarcano il loro modo di interpretare l'oscuro mondo del male, i riff granitici di Griffin sono l'essenza del doom, senza alcuna divagazione tecnica bensì una linearità da incubo, oppressiva ed ossessiva; sono inevitabili i rimandi ai Black Sabbath degli anni '70, essendo nati nello stesso periodo, avendo di fatto le stesse influenze, con la differenza però che la band statunitense arrivò a pubblicare Pentagram dopo ben quindici anni di attività, quando ormai il Sabba Nero aveva preso altre direzioni e cambiato una manciata di cantanti. L'esempio lampante è il brano Relentless, il quale avrebbe ben figurato in un qualsiasi album di Tony Iommi e soci; la voce di Bobby Liebling continua a scandire il tempo in un teatro da Grand Guignol mentre Victor Griffin dispensa riff tetri ricchi di pathos. Ci sono però anche episodi più veloci come The Deist e Dying World, diretti e lineari ma ugualmente intensi, con gli inserti melodici negli assoli che danno una sensazione di liberazione da uno stato di costante oppressione mentale.

Pentagram è un disco pazzesco, non c'è un brano migliore dell'altro, piuttosto un lungo cammino nell'oltretomba accompagnato da dei signori che dell'oscurità e della teatralità hanno fatto il proprio simbolo, il proprio pentacolo. La sfortuna costante dei Pentagram è confermata anche dall'anno di pubblicazione dell'album, nel 1985, quando ormai l'heavy metal stava prendendo ben altre direzioni e la nascita del thrash che all'epoca stava acquisendo nuovi adepti rendendo di fatto sorpassate le atmosfere settantiane del gruppo; poi la ristampa del 1993, periodo nel quale la brutalità del death stava prendendo piede, spostando ulteriormente l’asse dell’oscurità.
In ogni caso Pentagram resta un disco di alto livello, sia sotto l'aspetto compositivo che storico: i Pentagram sono una di quelle band da avere in vinile nella propria collezione, indipendentemente dal genere preferito. Forse ne avranno passate tante, ma l'oscurità della loro musica e le tenebre che ne avvolgono le atmosfere fanno parte del loro codice genetico.



VOTO RECENSORE
89
VOTO LETTORI
88.5 su 14 voti [ VOTA]
LucaNekrowizard88
Venerdì 16 Febbraio 2024, 12.23.46
22
Lavoro monumentale, puro heavy metal \"doomeggiante\" con forti basi di riff sabbathiani. L\'atmosfera oscura e macabra che si respira in questo primo loro lavoro è magnifica, e l\'intero album (che praticamente non è altro che ll demo \"All Your Sins\" dei Death Row, come detto in rece) è una raccolta di classici assoluti del genere. Riff spiritici e dannatamente heavy, e la tipica voce sepolcrale e malata di Liebling fanno della loro musica un qualcosa di tenebrosamente magico. Ed il bello è che, a parer mio, faranno pure meglio con i due successivi. Da avere per ogni fanatico di metal e delle atmosfere orrorifiche, i Pentagram sono una garanzia di assoluta qualità!
Pantano 92
Domenica 25 Settembre 2022, 15.11.27
21
Buona rece, con la quale concordo pressoché su tutto. Il livello medio delle canzoni è altissimo, forse anche superiore al 90 per me, ma purtroppo non mi è mai andata troppo giù la produzione, che a lungo andare non mi fa godere i pezzi come potrei (e vorrei), costringendomi dunque a preferire il disco successivo. Complessivamente comunque un voto tra 85 e 89 ci sta tutto. Non so se vado controcorrente, ma per me i Pentagram si mangiano i Black Sabbath: Liebling è praticamente un cantastorie laddove invece Ozzy canta sempre alla stessa maniera, mentre sul piano musicale trovo questi americani molto più dinamici e roboanti rispetto al quartetto di Birmingham.
Mauroe20
Domenica 14 Giugno 2020, 21.28.47
20
Ho rimesso nel lettore questo dischetto dopo un bel po’di tempo ed è sempre un piacere .Dovro’ approfondire anche con gli altri lavori
Mauroe20
Domenica 14 Giugno 2020, 21.28.47
19
Ho rimesso nel lettore questo dischetto dopo un bel po’di tempo ed è sempre un piacere .Dovro’ approfondire anche con gli altri lavori
Legalizedrugsandmurder
Giovedì 23 Aprile 2020, 18.51.23
18
Grandissimo debutto. Ma i Pentagram non hanno mai sbagliato un album.
Kiodo 74
Giovedì 23 Aprile 2020, 18.49.46
17
Un pezzo di cuore! Questo insieme a Epicus, Born Too Late, The Obsessed, Psalm 9, The Ethereal Mirror e Into The Depths Of Sorrow sono da portarmi nella tomba...... Voto 99! Ossequi.
The Sinner
Giovedì 23 Aprile 2020, 18.17.55
16
Viene da pensare che questo "brillante" esordio dei Pentagram sia talmente "brillante" da sembrare un Greatest Hits vista la tracklist non certo avara di classici ormai entrati a far parte nel Gotha del Dark-doom...Un album che vale una carriera...senza ombra di dubbio !!!
Ale McBrain
Sabato 29 Febbraio 2020, 17.23.53
15
Che disco ragazzi..intriso di zolfo allo stato puro..questo e Day of Reckoning due capolavori-
Replica Van Pelt
Giovedì 2 Maggio 2019, 17.57.00
14
Da paura,questo è doom e così dovrebbe suonare oggi domani e fra cent'anni,altro che surrogati spacciati per cosa non sono.Sporco potente malsano e sopratutto vero (anche troppo,povero Liebling),di paragonabile c'è solo a Born too late dei Saint Vitus,99 a entrambi e non un brano migliore di un altro.
ObscureSolstice
Sabato 16 Dicembre 2017, 12.55.42
13
Esordio memorabile. I Pentagram sono i Sabbath americani del doom metal come termine di costituzione per certe sonorità maligne e classiche..Monumento dell'hard rock/heavy metal oscuro, decadente, e più nero che mai, proprio come i Sabbath allo stato originario, precursori e fondatori tra i padri del doom insieme agli inglesi. Una storia "meno idolatrata" degli inglesi a cavallo dello stesso periodo fine '60 inizio '70 ma di indubbio valore e fondamento dalle ceneri del rock progressivo e psichedelico tra tematiche occulte ed esoteriche; Pionieri tra i più importanti del genere a chi gli piacciono certe sonorità controverse e malsane è il benvenuto. Bobby Liebling mito vivente, frontman strano folle e controverso, Victor Griffin fedele chitarrista dove imperviono le melodie decadenti di alto spessore. Su questi dischi si che si può dire: Capolavoro...IL DOOM METAL
Demanufattura
Mercoledì 1 Novembre 2017, 18.53.11
12
Di loro ho solo Turn to Stone, una compilation del 2002 dove sono presenti molti brani da questo disco. Devo dire che non sono male.
rik bay area thrash
Sabato 15 Aprile 2017, 16.37.22
11
Quando all' epoca della pubblicazione del suddetto album lessi la review rimasi sorpreso e non in modo positivo. Praticamente li distruggevano descrivendoli come una bruttissima copia dei black sabbath. Quando ebbi modo di ascoltare pentagram, il disco, rimasi piacevolmente sorpreso. Anche se non sono un esperto di queste sonorità, posso dire che è un gran album. Molto vario, ben suonato, con riff degni di nota e con un singer non meno stralunato di un certo ozzy. Anche certi witchfinder general li distrussero al loro esordio, salvo poi cantarne le lodi quando ormai erano riusciti a dissolvere il gruppo. E proprio vero, la storia non insegna nulla.
Zess
Giovedì 26 Maggio 2016, 1.31.24
10
Disco fondamentale. Non c'è altro da aggiungere.
Rob Fleming
Mercoledì 3 Febbraio 2016, 16.32.25
9
I veri unici eredi dei Balck Sabbath (almeno sino all'arrivo degli Orchid). Sinister, così inquietante, è forse il loro pezzo migliore. A ruota, 20 buck spin, The ghoul, Sign of the wolf e Relentless
The Nightcomer
Venerdì 15 Gennaio 2016, 0.32.39
8
Invece a me quella sensazione spiacevole venne ascoltando Lady Killer di Joe Hasselvander, preso a scatola chiusa dopo aver scoperto, acquistato ed apprezzato il debutto dei Pentagram. Definire Lady Killer grezzo, approssimativo e dozzinale equivale a fargli un complimento, ma per fortuna non ha granché a che fare con l'album sopra recensito, a parte la presenza del drummer. Per me questo disco è tra i migliori nel suo genere e, vista l'epoca di uscita, non mancherei di citarlo tra i fondamentali assieme ai primi due di Trouble e Candlemass, giusto per citare due gruppi più o meno contemporanei. Per chi ama il doom questo album dovrebbe essere una garanzia, fermo restando che non si può sempre essere tutti d'accordo. Trovo buono anche il secondo album, sebbene non a livello di questo. Parere personale.
klostridiumtetani
Sabato 18 Aprile 2015, 19.27.27
7
Vado controcorrente, ma non ho mai capito la "grandezza" di questa band. Non mi sono mai piaciuti. Uno di quei rari casi in cui dopo aver ascoltato l'album mi sono detto:"Vabbè, mi hanno fottuto 16.000 lire!"
iron
Sabato 18 Aprile 2015, 14.12.34
6
Capolavoro. Voto: S.V. ... un'opera simile non può essere valutata.
black brains
Venerdì 13 Febbraio 2015, 22.18.10
5
masterpiece....
brainfucker
Lunedì 14 Luglio 2014, 19.55.51
4
scaletta stra piena di classici e la coppia griffin-bobby è semplicemente da paura..peccato per i tanti problemi con etichette e line-up che hanno spezzato le gambe al successo della band
Galilee
Lunedì 14 Luglio 2014, 18.24.24
3
Gran bel disco. Ai tempi presi la versione ristampata col nome Relentless in vinile.
Blackout
Domenica 13 Luglio 2014, 0.04.01
2
Capolavoro eterno, lo metto spesso in macchina. Una mix assurdo di agonia e fomento.
Lizard
Sabato 12 Luglio 2014, 14.02.07
1
Semplicemente perfetto, malvagio, opprimente, esaltante. Nel gotha del doom, secondi a nessuno.
INFORMAZIONI
1985
Pentagram Records
Doom
Tracklist
1. Death Row
2. All Your Sins
3. Sign of the Wolf (Pentagram)
4. The Ghoul
5. Relentless
6. Run My Course
7. Sinister
8. The Deist
9. You're Lost I'm Free
10. Dying World
11. 20 Buck Spin
Line Up
Bobby Liebling (Voce)
Victor Griffin (Chitarra)
Martin Swaney (Basso)
Joe Hasselvander (Batteria)
 
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