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07/02/25
𝗪𝗘 𝗙𝗨𝗖𝗞𝗜𝗡\' 𝗚𝗥𝗔𝗩𝗘 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗬 (day 1)
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JETHRO TULL - Teatro Romano, Ostia Antica, 14/07/2010
24/07/2010 (3693 letture)
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In un’incantevole location sita a Ostia Antica nei pressi della Capitale, completamente immersa nel verde e circondata da numerosi resti risalenti all’epoca romana, si è svolto lo scorso 14 luglio il concerto degli inglesi Jethro Tull. L’inossidabile gruppo, di certo, non ha bisogno di presentazioni, visti i loro numerosi successi discografici ed una carriera longeva che dura ormai da 42 anni. In questo sito troverete altri due live report della band relativamente recenti che testimoniano quanto i Jethro Tull trovino amabile suonare nel nostro Paese (clicca qui e clicca qui). Lo spettacolo si è svolto al Teatro Romano ed il palco era posto davanti a delle colonne sovente illuminate con giochi di luci con un effetto davvero molto suggestivo. L’acustica è stata a dir poco perfetta e, ci tengo a sottolinearlo, ottima si è rivelata l’organizzazione della manifestazione: per fortuna una volta tanto non ci sono critiche da muovere!
All’inizio del concerto il Teatro era completamente pieno (oltre 2.000 spettatori): c’erano persone anziane, intere famiglie, ragazzi giovani e anche qualche metallaro a conferma del carisma di Ian Anderson e compagni. La formazione ha sciorinato uno show superbo, altamente professionale, proponendo moltissimi classici fortemente acclamati dal pubblico. Non potevano mancare ovviamente la lunga Thick As A Brick, la classica Bouree, la trascinante Cross-Eyed Mary, My God, l’immortale Aqualung e, proposta come bis, la storica Locomotive Breathe con tutto il pubblico a battere ritmicamente le mani. Veramente bella, da me apprezzata in particolar modo, la melodiosa Life Is A Long Song, una delle perle tratte dall’album Living In The Past. Molto gradita è stata anche Pastime With Good Company (King Henry's Madrigal), una canzone popolare inglese risalente al XVI° secolo. Si è trattato di un magnifico evento nel quale ogni elemento è stato accuratamente valutato nel dettaglio (Anderson ha confabulato a lungo con gli addetti per migliorare ulteriormente l’acustica e non era soddisfatto dell’accordatura della sua piccola chitarra): si è ricercata la perfezione e direi che il risultato finale è stato apprezzato da tutti gli astanti. La band, quantunque non pubblichi un disco dal 2003 (The Jethro Tull Christmas Album), continua a girovagare per il mondo proponendo con successo l'immortale e variegata musica targata anni ‘70 (progressive, jazz, folk, rock, blues) grazie ad un Anderson che suona il flauto e la chitarra acustica in modo fantastico (la voce comincia a mostrare qualche crepa di troppo) e il fido Barre che sciorina riff e assoli precisi e puliti. Convincente anche il resto della band, formata dal batterista statunitense Doane Perry, il bassista David Goodier ed il tastierista/fisarmonicista John O'Hara. Se ne avete la possibilità, ragazzi, non perdetevi l’occasione ed andate ad ascoltarvi un pezzo importante della storia del rock.
SETLIST
- Nothing is Easy
- Beggar's Farm
- New Day Yesterday
- Pastime With Good Company (King Henry's Madrigal)
- Life Is A Long Song
- Thick as a Brick
- Songs From The Wood
- Bouree
- The hare in a wine cap
- A Change Of Horses
- Cross-Eyed Mary
- Farm on the Freeway
- My God
- Aqualung
- Locomotive Breath
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12
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sono una leggenda vivente... immensi e magici nonostante la voce di ian non sia più quella dei tempi migliori. felicissimo di essere salito da Napoli con la mia ragazza per vederli ancora una volta |
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sarà,ma da una band che ha fatto la storia del rock io mi aspetto un repertorio che vada ben oltre i primi 4 album,quindi preferisco di gran lunga i tour di "Bursting out", "Broadsword" o quello che li portò la prima volta a Vigevano quando presentarono "Dot com" (disco per niente brutto). |
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10
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@ last tull: interessante commento che da una versione molto plausibile circa l'esclusione nelle esibizioni dal vivo dei pezzi dal 1978 in poi; effettivamente la scelta soft della band potrebbe essere giustificata dalle difficoltà di Andreson alla voce fatto che avevo evidenziato come elemento negativo nel mio live report.. Complimenti. |
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9
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i J.T che preferisco sono quelli dal 78 all'82, purtroppo i pezzi migliori non li fanno più a causa che Anderson non ce la fa più a cantarli e di questo ne risente anche la band che ha un playng molto più soft nei concerti da circa dieci anni a qs. parte. la dipartita di Dave Pegg poi ha peggiorato le cose comunque un concerto sempre di livello. ho nostalgia dei tull di fine anni 80 li ho visti 12 volte ma i concerti migliori sono stati 88 89 91 93 poi un lento ammorbidimento dei suoni e delle performamce. |
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8
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Speriamo nei prossimi live dai non disperiamo! |
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7
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si,ma pezzi come "THe clasp","Hunting girl" ,"Black sunday", "Beside myself","Orion","Elegy" ,"BUngle in the jungle",per non citarne molti altri,dal vivo renderebbero alla grande,e invece pescano quasi sempre i soliti brani. |
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6
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Beh in effetti le loro setlist prevedono usualmente i pezzi storici e mi rendo conto che vedendoli più di una volta si preferirebbe ascoltare alte cose tipo Dharma For One, One Brown Mouse, Sweet Dream, Too Old To Rock And Roll e via continuando. |
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5
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a me quello che non piace più di loro è che nei live si ostinano a proporre troppo meteriale "datato",come se dalla metà degli anni 70 in poi non avessero più fatto niente di buono.MI piacerebbe ascoltare qualcosa da "A","Roots to branches","Broadsword", e invece pescano solo da "Stand up" o "Benefit",cosi' ogni volta che parte un tour mi informo sulla scaletta e vedo se è il caso di andare o no.L'ultima volta che li ho visti è nel 2003 a Torino, spettacolo,una "Budapest"da brivido |
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4
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Finalmente un concerto ben organizzato e con un'ottima acustica! Non so com'è stato quello di due anni fa, ma a me è piaciuto molto. |
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3
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@ P2K!: E' stata la prima vollta che ho visto i JT dal vivo per me sono stati fantatici. Peccato però non sia venuto al concerto di due anni fa! |
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2
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Condivido in buona parte quanto scritto dal recensore fuorché la parte relativa alla prestazione della band, si professionale e di carattere ma alla fine l'ho trovata un pò meno spinta, meno convinta, più moscia di quanto proposto 2 anni prima. Per il resto tutto molto bello... |
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