|
28/11/24
𝗠𝗢𝗢𝗢𝗡 + THE BACKDOOR SOCIETY + THE BRIGHTEST ROOM
ARCI BELLEZZA, VIA GIOVANNI BELLEZZA, 16/A - MILANO
|
|
IRON MAIDEN + STRATOVARIUS + EPICA + BLIND CHANNEL + THE RAVEN AGE - The Return of the Gods Festival DAY 2 - Ippodromo SNAI San Siro, Milano, 15/07/2023
22/07/2023 (2541 letture)
|
Quando si chiede un esborso importante (parliamo, nello specifico, di oltre € 100 per il posto unico fino a superare i 130 per il gold), le aspettative e legittime pretese vanno ben oltre l’ordinario. Appare pertanto imprescindibile una previa disamina sul lato organizzativo. Le generali criticità dell’Ippodromo sono state già poste varie volte sotto il riflettore dei lettori ed addetti ai lavori. Notiamo, finalmente, una prima miglioria, col personale che passa in mezzo al pit vendendo le bevande. I prezzi, purtuttavia, continuano a risultare dissennati senza contare che da una certa ora in poi veniva distribuita soltanto la birra (guarda caso l’articolo più costoso). 8 euro per una Tuborg e altrettanti per una Carlsberg da 0.33 si commentano da soli. Son stati introdotti i token, ma incredibilmente potevi comprare soltanto dei quantitativi prestabiliti, faccio un esempio, se avessi voluto prendere tre birre, quindi 12 token, non sarebbe stato possibile, se non con l’avanzo di tre token che, come specificato, non erano rimborsabili. A lato della colonna del cablaggio, in mezzo al prato, si erano formati dei rigagnoli e fanghiccio che, vista la natura dell’evento rappresentavano un concreto pericolo di rovinosi ruzzoloni, sarebbe stato necessario coprirli con apposito materiale. In piena estate, considerando la premessa sui costi, sarebbe stato civile optare per quella che sta diventando una consuetudine in diversi festival, l’acqua gratuita. Torniamo ora sul versante musicale. L’evento viene presentato nel format di festival, con la pretenziosa attribuzione di “The Return of the Gods”. Con un headliner del calibro di quello odierno e, ripetiamolo assiduamente, coi costi pretesi, era lecito aspettarsi almeno altre due band di elevato livello. Senza fraintese, gli Stratovarius sono una band ineccepibile e gli Epica una consolidata realtà, eppure, la sensazione generale è che sia mancato almeno un altro nome “di grido”, senza contare che almeno due tra i partecipanti potevano ben essere sostituiti con una delle tante ottime formazioni nostrane in circolazione. Altra pecca, per tutti i gruppi di supporto scalette troppo corte ed attese eccessive tra una performance e l’altra, senza peraltro alcuna udibile musica di sottofondo. Altro elemento da migliorare è l’acustica in posizione centrale, assolutamente carente ed impastata. Le difficoltà non son mancate neppure a termine, con un deflusso disastrosamente rallentato, col formarsi di pericolosissimi restringimenti in prossimità del banchetto del merch ed un’unica e inadeguata, per dimensioni, uscita. Bisogna insomma affidarsi alla benevolenza del fato ed augurarsi non accada alcunché in quanto è la classica situazione nella quale si potrebbe correre il rischio di rimanere schiacciati dalla folla. Si tratta nulla di meno che le basi nel gestire la sicurezza negli eventi a vasta partecipazione.
THE RAVEN AGE Giovane quintetto inglese formatosi nel 2009 e con all’attivo tre prove discografiche estremamente valide nonché svariati singoli. Ovviamente, il principale motivo d’interesse era la presenza del figlio di Steve Harris, George, alla chitarra. Quasi tutti i brani sono estratti dal recente Blood Omen del 2023 (ascolto raccomandato ndr) e manifestano un convincente groove con tratti power e parti di maggior respiro debitorie, manco a dirlo, agli Iron dell’ultima produzione. Sul palco si muovono con disinvoltura, empatia e padronanza degli strumenti, supportati da un ottimo audio hanno aperto in maniera più che appropriata, un plauso al buon Steve che ha tirato su un buon pargolo! Come hanno ricordato più volte, torneranno a ottobre in Italia.
BLIND CHANNEL Ed ecco, tra lo stupore dei presenti, soprattutto quelli maggiormente attempati, giungere un gruppo che non merita particolare attenzione. Propinano una sorta di blando e plastificato nu metal, due voci, atteggiamenti da improbabili rock star, ogni dieci secondi -pensa l’originalità- vociano “jump” finanche, a metà concerto, incitare al circle pit… provvidenzialmente l’invito non è stato raccolto da alcuno. Fa specie il fatto, e spiace ripetersi sul punto, che dalle nostre parti non mancano affatto realtà di ben altro spessore, altri punti in meno...
EPICA Si sale di livello col sestetto olandese capitanato dalla deliziosa Simone Simons, sempre più capace ed affascinante. Gli Epica, come rimarcato in apertura, rappresentano una solida e competente realtà, hanno suonato in ogni dove, facendo la reale gavetta ed hanno prodotto, a riprova del loro valore on stage, diversi album dal vivo. Essendo una scaletta fin troppo stringata, attingono da quasi tutta la discografia, con focus ovviamente sull’ultimo Omega dal quale sono tratte l’opening Abyss of Time – Countdown to Singularity e The Skeleton Key. Prima dell’apparizione dei musicisti abbiamo una chicca del pubblico, che acclama “Esselunga, Esselunga!” in quanto durante l’allestimento del set, innanzi la batteria era posta una scatola del citato supermercato. Ed a proposito di batteria, finalmente compare la doppia cassa nonché la postazione mobile del goliardico tastierista Coen Janssen. Ensemble molto piacevole da assistere, sia per la perizia tecnica di ogni singolo componente, sia per l’affiatamento ed alcune trovate d’impatto, quali il reggi tastiera mobile che permette a Janssen di trascinare lo strumento lungo la pedana e rotearlo incessantemente a 360°. I tratti caratterizzanti la formazione sono tutt’ora presenti ed in bella mostra, un symphonic che nel tempo si è evoluto incorporando elementi power/thrash fino a risicate parti in blast beat, su tutto la voce ammaliante di Simone che scherza con gli astanti sul fatto che il suo nome in Italia sarebbe di genere maschile, invitando pertanto la platea a chiamarla Simona. Come prevedibile, di lì a poco i “Simona” si sono susseguiti senza soluzione di continuità. Unica manchevolezza i volumi, troppo bassi.
SETLIST EPICA 1. Abyss of Time – Countdown to Singularity 2. Victims of Contingency 3. Unleashed 4. The Final Lullaby 5. The Skeleton Key 6. Beyond the Matrix 7. Consign to Oblivion
STRATOVARIUS Un eccessivo ritardo, allestimento della batteria e prolungamento del soundcheck aveva fin dall’inizio fatto temere vi fossero dei problemi, e così purtroppo si è rivelato. Gli Stratovarius, sorridenti e professionali come pochi, tra svariati problemi tecnici, con tastiera e voce che prolungatamente non si odono per niente, salgono sulla pedana in ritardo rispetto alla tabella di marcia e ciò comporta, scusandosi a più riprese, che suoneranno soltanto due pezzi, Black Diamond, con la voce ancora assente, e Hunting High and Low. A termine della breve prova, lo staff informa che l’inconveniente è dipeso da reiterate cancellazione dei voli. Apprezziamo comunque che piuttosto che estinguere in toto l’esibizione si sia optato per una, seppur fugace, apparizione. Speriamo di rivederli in azione in condizioni ottimali.
IRON MAIDEN Finalmente si arriva al main event, ciò per cui abbiamo atteso, sudato e rischiato un colpo di sole, ma quando si parla di Iron Maiden tutto ciò vale ampiamente la pena e verrà, come vedremo, ripagato. Primo elemento di stupore, un tizio a nostro fianco che fino a poco prima s’era eretto a professore del metal, utilizza semi nascondendosi Shazam per la consueta canzone d’apertura, Doctor Doctor degli evidentemente a lui sconosciuti UFO! Sale per primo un cortese e gioioso Nicko McBrain che prende possesso del suo sfavillante set di pelli. Come noto, il tour avrebbe omaggiato l’album Somewhere in Time del 1986 ed infatti lo show inizia con Caught Somewhere in Time. A conti fatti, saranno cinque i pezzi tratti dal citato album, su tutte svetta Alexander the Great, per la prima volta riprodotta dal vivo. La resa del pezzo, già di per sé magnifico su vinile, è stata a dir poco ottimale, tanto da far sorgere il legittimo interrogativo sul perché non l’avessero mai presa in considerazione in precedenza. Grande curiosità v’era anche riguardo le canzoni provenienti da Senjutsu, cinque anche in questo caso. La maggior perplessità riguardava la durata, che all’ascolto su disco era a più riprese parsa eccessiva. Ebbene, nell’occorso, la dimensione concertistica e lo charme di uno dei più grandi gruppi metal in circolazione ha fatto letteralmente volare il tempo soprassedendo la metrica e rendendo interessanti e godibili le composizioni, su tutte Death of the Celts e Hell on Earth. In tutto, un’ora e tre quarti per una scaletta forse troppo ammiccante le sonorità più d’atmosfera, ciò nondimeno con elementi di sorpresa ed estremo interesse. D’altronde, quando hai il peso di una discografia così imponente e importante, è pressoché impossibile accontentare tutti, da par nostro avremmo fatto una scelta diversa per l'estrattto da Seventh Son of a Seventh Son (Can I Play With Madness già ai tempi fu divisiva tra critica e fans ndr), per il resto si è assistito ad una prestazione con risibili pecche. Bruce Dickinson, considerando età e intonazione, resta fuori parametro, Steve Harris, uno dei più grandi bassisti metal della storia, reduce dalla data del giorno prima al Legend di Milano coi suoi British Lion è la consueta belva da palco, Dave Murray sciorina assoli e legati con disarmante disinvoltura, Adrian Smith con la sua apparente flemma e continui cambi di chitarre, McBrain scalzo e imprevedibile nei fill come prassi, Janick Gers la cui presenza è inutile ma alla quale ci siamo oramai abituati. Insomma, sostanzialmente poco sembra essere cambiato, per buona sorte la vergine di ferro è invecchiata bene e se i nostri continuano su questi livelli avremo ancora diversi anni di concerti da incorniciare. Up The Irons!
SETLIST IRON MAIDEN 1. Caught Somewhere in Time 2. Stranger in a Strange Land 3. The Writing on the Wall 4. Days of Future Past 5. The Time Machine 6. The Prisoner 7. Death of the Celts 8. Can I Play With Madness 9. Heaven Can Wait 10. Alexander the Great 11. Fear of the Dark 12. Iron Maiden ---Encore--- 13. Hell on Earth 14. The Trooper 15. Wasted Years
foto a cura di Massimo Patrucco ’’Matocc’’
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
65
|
Eh... nelle rockoteche anni 80/90 si pogava anche su Edipo e il suo complesso... |
|
|
|
|
|
|
64
|
e cmq io ho visto gente pogare con i Cure!! che ci crediate o no... |
|
|
|
|
|
|
63
|
Confermo il commento di Diego qui sotto. |
|
|
|
|
|
|
62
|
Ricordo il Clash of the Titans 1990... già coi Suicidal Tendencies è cominciato il massacro arrivare agli Slayer è stata un\'impresa... |
|
|
|
|
|
|
61
|
Escludi bene @Rob, allo Slego non ti scaraventavano fuori ma sui divanetti, e la cosa era voluta per poi rientrare nella bolgia dopo una pacca sulla spalla reciproca con il buttafuori che ti aveva appena fatto volare per aria. |
|
|
|
|
|
|
60
|
@No Fun, escludo fosse lo Slego (vedi mio post qua sotto) |
|
|
|
|
|
|
59
|
@Galilee: di sicuro c\'è stato un momento in cui il pogo più scatenato era dedicato alla cover di Mrs Robinson dei Lemonheads. Eravamo lì tra Mean Machine degli Sugar Ray, i Ministry di Jesus built...ovviamente Killing in the name of e Smell like...e senza soluzione di continuità ti ritrovavi in un gorgo con Evan Dando che faceva il Paul Simon. Gran decennio i \'90 |
|
|
|
|
|
|
58
|
#56 beh sì, chiaro, anch\'io da giovane una volta mi ero messo a pogare con un amico in un locale di Rimini dove facevano balli di gruppo e dopo due minuti ovviamente ci hanno scaraventato fuori. |
|
|
|
|
|
|
57
|
Con gli iron solitamente gli accenni di pogo che durano poco e nulla sono quando parte la parte veloce di fear of the dark o the trooper, comunque quelli più tosti ai bei tempi erano con gli Slayer e i Metallica. |
|
|
|
|
|
|
56
|
Si poga sempre e dovunque. Quando ero Giovine pogavo anche alla sagra del lampredotto con gli Europe in sottofondo. |
|
|
|
|
|
|
55
|
Io pogavo sempre da ubriaco, ho pogato anche al concerto dei guns a Torino nel…? Non mi ricordo nemmeno il concerto. |
|
|
|
|
|
|
54
|
#44 in realtà credo che il pogo abbia più a che fare con il punk che con il metal. Lo trovi alla stragrande nel thrash perché sono quelli che hanno portato il punk nel metal e poi da lì in altri sottogeneri veloci del metal (death) ma ad esempio nel doom col cavolo che si poga, ovviamente e anche nel black è raro (se non \"proibito\" no fun no mosh etc. ) a parte nel black più caciarone e punkeggiante. E anche per questo lo trovavi nel grunge che è in parte imparentato al punk, o in gruppi sludge più hardcore, tipo gli Eyehategod. Poi per altri sottogeneri non ne ho idea. Nel power si poga? Boh. |
|
|
|
|
|
|
53
|
Come la corazzata Potëmkin ?? ? |
|
|
|
|
|
|
52
|
Che cagata pazzesca, il pogo. |
|
|
|
|
|
|
51
|
Quando ci sono accenni di pogo in concerti normali come iron mi limito a rimanere immobile ben piantato a terra e se mi arriva qualcuno a tiro lo spintono generosamente in avanti non partecipando. Mai avuto grossi problemi, con i concerti più a rischio, thrash e similari me ne sto lontano dalle zone a rischio. L\'ultima volta, una decina d\'anni fa con i nuclear assault a Poviglio avevo conquistato un posto in seconda fila, mi è arrivata un anfibiata in faccia e me ne sono tornato nelle retrovie. L\'ultima vera portata penso con i motorhead nel 2006 al gods, divertente se hai meno di quarant\'anni...a 53 suonati ma anche prima quegli sforzi a freddo sono troppo pericolosi per la salute, meglio evitare, anche perché rompersi qualcosa per un concerto rock ma anche no. |
|
|
|
|
|
|
50
|
@Rob ribadisco perchè pur essendo una band metal, il tipo di musica suonata non induce a scatenare poghi o altri casini. Invece, di contro, devo dire che i poghi e i circle-pit più devastanti li ho visti negli anni con gli Slayer e con i Kreator, per non parlare dei Sick Of It All prima di suonare \"Scratch the Surface\". Li adoro... |
|
|
|
|
|
|
49
|
Confesso che io di gente che poga con i Maiden non ho proprio memoria. Nemmeno quando avevo 20 anni e non me ne perdevo uno. Gran scapocciate; corna alte; canzoni cantate a memoria da tutti; questo sì. Ma le \"svettole\" le ho fatte in altri concerti |
|
|
|
|
|
|
48
|
Sulla grandezza dei Maiden non c\'è discussione, così come è giusto che per l\'età che hai, ti vivi i concerti volendo pogare e fare casino. Io che ho più del doppio dei tuoi anni, e che ho già dato quando avevo la tua età, gli Iron (e in generale i concerti) me li guardo nelle cosiddette retrovie, lasciando davanti chi vuole fare bordello. |
|
|
|
|
|
|
47
|
@Berse e Ellius, Alla data di Dublino durante The Trooper e Wasted Years dei mini pit ci sono stati, ovviamente senza dare fastidio a chi stava attorno, sono rimasto stupito visto che le due volte che li avevo visti in italia non era mai successo, ma mi ci sono buttato in mezzo senza esitazione. |
|
|
|
|
|
|
46
|
per me i maiden il \"materiale\" per farlo ne hanno fornito a tonnellate (negli album più vecchi ovviamente), io ho 23 anni e sono nell\'ottica di vivere i concerti così, sta di fatto che l\'età media era molto più alta e non c\'era margine. Situazione tranquilla ma comunque godibilissima, l\'importante era essere testimoni della grandezza degli iron
|
|
|
|
|
|
|
45
|
Nessun problema, ma metal e pogo non sono un binomio inscindibile, ci sono band in cui semplicemente non ha senso, vuoi per l\'età delle band stesse, vuoi per il tipo di pubblico che le va a vedere, che non gliene frega niente di farlo e vogliono vedersi il concerto in pace... anni fa vidi gente che pogava con i Def Leppard, dimmi te che senso ha... Se vuoi pogare ci sono almeno un migliaio di altre band thrash, death, punk, hardcore ecc. |
|
|
|
|
|
|
44
|
dal momento che sono un gruppo metal e non un gruppo pop non vedo il problema |
|
|
|
|
|
|
43
|
Pogare al concerto degli Iron... ma per piacere... |
|
|
|
|
|
|
42
|
peccato che non si sia pogato quasi per nulla con i maiden, appena sfiori qualcuno la gente si inizia a lamentare sui token e gli stand stendiamo un velo pietoso |
|
|
|
|
|
|
41
|
peccato per gli stratovarius, avevano tutte le carte in regola per fare uno spettacolo vero, il pubblico si stava infiammando. Sui Maiden niente da dire, Bruce ha ancora voce, molta più di quanta mi aspettassi, musicisti fuori scala, da brividi. Leggende viventi |
|
|
|
|
|
|
40
|
@Aletona Beh, per quanto mi riguarda, specialmente negli ultimi album e negli ultimi live, mi sembra che gli abbiano \"stretto le p+--e in una morsa\", risulta, in alcune situazioni, stridulo e sforzato (purtroppo). |
|
|
|
|
|
|
39
|
Ma.... premettendo che parliamo della band per eccellenza,del più grande frontman del metal sia come capacità canore che di intrattenimento.....ma.... nessuno trova che la voce di Dickinson dal vivo da 10-15 anni sia forzata e strozzata sugli acuti in una maniera fastidiosa?(sulle altre tonalità ancora ottima)
Son cresciuto con loro,sono tra i critici che sostengono che dai 90 sono un po\' bolliti,ma li ho sempre reputati immensi,ma ora dal vivo con quella voce, addirittura mi infastidiscono un po\'....
Comunque sempre grandi maiden |
|
|
|
|
|
|
38
|
nell\'87 è stato distribuito in sud america e ristampato in europa |
|
|
|
|
|
|
37
|
E\' stato pubblicato da Emi nell\'86 fenomeno |
|
|
|
|
|
|
|
|
35
|
somewhere in time e´ del 1986......non ´87... |
|
|
|
|
|
|
34
|
Abbiamo capito ma quel poco che c\'è c\'è |
|
|
|
|
|
|
33
|
basta non confondere voce principale (Simone è una cantante lirica) coi cori gli Epica NON sono un gruppo growl |
|
|
|
|
|
|
32
|
Negli epica il growl c\'è eccome, e jansen lo fa da schifo |
|
|
|
|
|
|
31
|
Non l\'ho scritto io...Ma, affianco all’eccellente prova della Simons e delle coriste che l’accompagnano (tra cui la magica Marcela Bovio), si inseriscono quei cazzo di grunts di Jansen che ci stanno come i cavoli a merenda. L\'album non mi ricordo come si chiama ma l\'impressione è la stessa. Da una recensione scritta altrove |
|
|
|
|
|
|
30
|
Veramente negli Epica il growl non c\'è mai stato |
|
|
|
|
|
|
29
|
PS epica mai riuscito ad ascoltarli, mi piacciono quei gruppi lì con le cantanti tipo delain, Phantom elite, theatre of tragedy ma il growl negli epica lo trovo insopportabile. |
|
|
|
|
|
|
28
|
Ma figurati devo decidermi a cambiare Nick ormai questo mi ha stufato |
|
|
|
|
|
|
|
|
26
|
Non sono io... è tito, cambia una consonante. Sono fan Stratovarius dalla metà degli anni 90. Li ho pure visti a Oleggio di supporto ai rage nel tour di visions |
|
|
|
|
|
|
25
|
@tino epica e stratovarius sono band molto seguite e professionali, possono non piacere ma definire mediocri non è proprio il caso |
|
|
|
|
|
|
24
|
@diego verissimo ciò che dici, concordo con te e @tino, purtroppo nell\'88 avevo 9 anni e mi sono perso quel Tour (ma sono giustificato, )
Giusta l\'osservazione sui Cellulari, davvero imbarazzanti e rompi scatole, per dirla bene...
Per le stesse ragioni di @tino avevo anche pensato di farmi alcuni concerti da solo, ma, alla lunga, diventa bella pesante.
Ho preferito Bologna a Milano, decisamente e, corretto, a Milano con gli Helloween non c\'erano le stramaledetta zanzare (anno 2022). |
|
|
|
|
|
|
23
|
@diego verissimo ciò che dici, concordo con te e @tino, purtroppo nell\'88 avevo 9 anni e mi sono perso quel Tour (ma sono giustificato, )
Giusta l\'osservazione sui Cellulari, davvero imbarazzanti e rompi scatole, per dirla bene...
Per le stesse ragioni di @tino avevo anche pensato di farmi alcuni concerti da solo, ma, alla lunga, diventa bella pesante.
Ho preferito Bologna a Milano, decisamente e, corretto, a Milano con gli Helloween non c\'erano le stramaledetta zanzare (anno 2022). |
|
|
|
|
|
|
22
|
prezzi vergognosi per una bill a parte i maiden mediocre |
|
|
|
|
|
|
21
|
prezzi vergognosi per una bill a parte i maiden mediocre |
|
|
|
|
|
|
20
|
Evidentemente qualcosa è andato storto. Capita ma ho mollato anche perché ultimamente mi ero ridotto ad andare quasi sempre solo causa disgregazione della vecchia compagnia. Se uno ha ancora un giro valido allora la motivazione si può trovare ma sennò arrivi che ti rompi. È come se si volesse rimanere attaccati a una parte di te stesso che non c\'è più, per un po\' funziona poi ci pensi e dici ma chi me lo fa fare. Ho visto il mio primo concerto a Bologna con i twisted sister e i motorhead, sono passati quasi 40 anni, e ne ho visti veramente tanti, mi sarebbe piaciuto veramente chiudere in bellezza con il mio gruppo preferito ma evidentemente Bologna non era nei loro piani quindi me ne sono fatto una ragione |
|
|
|
|
|
|
19
|
@Tino siamo coetanei e concordo, Bologna tutta la vita e se Unipol Arena ancora meglio
Anch\'io, vista l\'età, eviterei volentieri il suffering sotto palco, ma me lo concedo per Steve e soci 🤘🏻
Mi dispiace che non hai ricevuto il rimborso per l\'anno scorso, come mai? A me Ticketone lo ha fatto quasi subito.
|
|
|
|
|
|
|
18
|
Tutto vero quello che scrive Diego, è anche vero che nell\'88 eravamo, chi come me c\'era, tutti giovani o poco più e a quell\'età ti va bene tutto. Adesso chi c\'è a questi concerti? Un buon 70 per cento over 40. Io sinceramente a 53 anni rischiare di farmi male ma anche no. Poi chi si sente ancora giovane faccia pure, conosco i miei limiti e infatti ho detto stop. Per quel che riguarda l\'ippodromo mille volte meglio Bologna non tanto perché è a 40 km da casa mia (beh un po\' molto sì) ma perché comunque anche a distanza, ai piedi della collinetta si vede bene. Però purtroppo tranne rare eccezioni adesso va sempre di moda Milano quindi amen |
|
|
|
|
|
|
17
|
Mah, mi sembra di leggere commenti di gente che ne ha visti pochi di concerti... Per cominciare, 30 euro per stare nel pit li pago volentieri, sei comunque più vicino (e anche all\'ombra del palco nel caso in questione...). Io sono entrato nel pit appena gli Epica sono saliti sul palco. Si, c\'era troppa gente, ma non impacchettata... sono uscito per mangiare (qui è stato il vero dramma e spero che arrivino alle orecchie degli organizzatori tutte le critiche su prezzi e token), sono rientrato per gli Statovarius (vabbè, per i loro 10 minuti) e sono rimasto in attesa del momento topico. Tutti sanno cosa succede appena parte Doctor Doctor, si comincia ad avanzare, poi appena attaccano... 20 metri in avanti e ancora non c\'era la \"calca\". Dove eravate nel 88 a Modena? e ai Monsters successivi? Altro che aree ristoro, ombra e pit a pagamento, si arrivava ore prima, si lottava per ogni centimetro di spazio e si beveva da bottiglie dove avevano bevuto altri 50. E se eri fortunato di aggrapparti alla transenna sentivi la pressione dei migliaia dietro... A quell\'epoca i cellulari sarebbero volati via e quelli che giravano con le bibite sarebbero usciti in mutande coi vestiti stracciati... Adesso si pretende di stare davanti, larghi e comodi e devi stare attento di non far male a donne e bambini. Se capitavi al concerto giusto da dietro arrivavano pure le catapulte e ti arrivavano gli anfibi in testa...
Ritornando alla location, indubbiamente non il massimo a metà luglio, ma l\'organizzazione potrebbe renderla migliore. L\'anno scorso con gli Helloween, fine agosto, è stata tutta un\'altra esperienza ( e pure senza zanzare).
Ah, dimenticavo, Iron Maiden grandissimi, vere leggende. |
|
|
|
|
|
|
16
|
Comunque veramente la cosa degli smartphone alzati ormai è fuori controllo. Sono cambiati i tempi ma non ne vale più la pena, già nel 2018 con i Maiden nel pit avevo uno davanti sempre con il cellulare tutto il concerto. Mai più |
|
|
|
|
|
|
15
|
Grandi Maiden, ogni loro concerto è sempre un Gran bell\'evento e difficilmente sbagliano qualcosa.
Mi dovevo ancora riprendere dalla sospensione di Bologna dell\'anno scorso e sinceramente non vedevo l\'ora di essere a Milano a godermeli. E così è stato.
L\'Ippodromo Snai, con altro concerto all\'altro Ippodromo nella stessa sera (Artic Monkeys) e conseguente casino, si conferma una location con evidenti limiti:
Suoni: volume basso, suoni delle chitarre impastati tipo \"mappone in sottofondo\", con la sola chitarra di Smith udibile e Murray solo sui soli, mentre Gers non pervenuto, sembrava in gita e perennemente in fase di stretching sugli ampli.
Zanzare: giù il sole e arrivo di frotte di zanzare assassine contro tutto e contro tutti.
Temperatura: alta, ma lì ci si poteva far ben poco, accalcamento (appena fuori dal Pit) decisamente elevato.
Pit: decisamente eccessivo; dietro, prima delle sbarre, vedere 15-20 metri vuoti fa girare abbastanza le scatole, mentre ce ne si sta belli accalcati.
Acqua: viste girare 20 bottigliette, mai arrivata.
Festival: preferisco sempre due o massimo tre gruppi, gustandomi al massimo e per più tempo gli Headliner e, anche in questo caso, non sono stato smentito, peccato perchè gli Stratovarius mi sono sempre piaciuti e anche qualcosa degli Epica non mi dispiace.
Gruppi di supporto: sono d\'accordo, mi sarebbe piaciuto notevolmente di più sentirmi qualche gruppo nostrano piuttosto che i primi presenti a questo \"festival\".
Token: piuttosto che lasciare soldi a questi qui, mi faccio portare via in ambulanza, disidrato e affamato.
Maglietta: anche a questo giro 45€, troppi, ma ottima fattura e tessuto.
|
|
|
|
|
|
|
14
|
Maiden spaziali, non ho mai visto Smith così in palla. peccato la location e l\'organizzazione che sono da dimenticare... i volumi davvero troppo bassi e la modalità di acquisto e utilizzo dei token studiati per fregare la gente, una vergogna. i prezzi\"alti per prodotti scadenti e la mancanza di acqua gratis (e del bicchiere con cauzione) denunciano un menefreghismo totale verso i fan del metal, che comunque spendono e tengono in vita questi eventi. Gestita malissimo la situazione Stratovarius. dire due parole dopo la loro esibizione in modo tra l\'altro così arrogante da parte dell\'organizzazione se lo potevano anche risparmiare. la storia dei braccialetti del pit non è nuova.... il pit è una cagata, va abolito e basta ma purtroppo non succederà mai. |
|
|
|
|
|
|
13
|
Guardate che l\'ippodromo non c\'entra nulla la colpa è di quei farabutti degli organizzatori, sono loro che scelgono e affittano il locale |
|
|
|
|
|
|
12
|
I furbetti del Braccialetto potevano essere evitati se avrebbero fissato meglio il pass…. Al metalitalia il braccialetto era di stoffa, e fissato con un morsetto di plastica, che una volta aperto o tagliato , non potevi piu\' metterlo! Indipendentemente dalla modalita\' di fissaggio braccialetto, la colpa e\' di chi l\'ha ceduti ad amici….. Ha reso lo show invivibile a livelli di spazi per chi era dentro il. Pit, e\' ha reso molto difficile la visuale a chi stava dietro il pit…. Almeno per me , e\' il Primo concerto che non vedo benissimo! Il palco era piccolo e molto basso…. Poi ripeto quasi tutti quelli davanti numerosissimi, ogni Canzone alzavano le due mani in alto per filmare tutti i brani, rendendo quasi impossibile la visuale.
Per chi ha pagato 100 euro per vedere gli iron a spizzichi saltando o spostandosi continuamente, non e\' il massimo.
Pit a mio avviso esageratamente enorme, io ero laterale destra vicino il limite , a un metro, e se non era per i.piccoli schermi non avrei visto nulla!
Recentemente avevo visto all\'ippodromo i metallica, grande prova ,pit molto piu\' piccolo, e palco straenorme e alto, nonostante fossi lontano dal pit, non avevo tanto distante la band! Li ho visti molto meglio, e anche gli schermi erano enormi.
Peccato che la pioggia ha dato un po di disagio, e l\'audio non era a volumi adeguati, come nei maiden…. Lo stereo di casa vi assicuro che suona molto piu\' forte….
Con i pit e l\'ippodromio io ho chiuso….
Avrei voluto rivederli meglio gli iron, visto che non li rivedevo da circa 25 anni…. Pero\' mi accontento di quello che ho sentito e parzialmente visto! Una prova maiuscola, della mia band preferita! |
|
|
|
|
|
|
11
|
In effetti paragonare i Raven con i Maiden...se mi piacciono i Maiden cazzo mene dei Raven, comunque toni sbagliati |
|
|
|
|
|
|
10
|
Il recensore @Rasta Back omette di dire che dopo Doctor Doctor, è partita la musica introduttiva allo show, che altro non era che i titoli di coda di Blade Runner, originariamente scritta e composta da Vangelis (ma il pezzo sentito non era l\'originale), elemento fondamentale per calarsi dentro le atmosfere di \"Caught somewhere...\" e del resto dello show.
Serata fantastica comunque! Sono entrato all\'Ippodromo mentre gli Stratovarius stavano suonando Hunting High and Low, poi ho assistito distrattamente a tutta la questione di loro che sono andati via, qualcuno che ha fischiato, e qualcuno dal palco ha spiegato la situazione che si era verificata ecc.
Avevamo i bracciali per stare nel pit (regolarmente ritirati alle casse) ed effettivamente lì davanti era bello pieno, guardando fino in fondo c\'era davvero una marea di gente, forse di più di quando hanno suonato per il Maiden England Tour. Il concerto è stato come sempre al top, onestamente tutte le volte che ho visto gli Iron non ricordo nessun concerto in cui mi abbiano deluso. Dickinson sempre in gran forma, salta, balla, corre e non perde il fiato per cantare, Harris grattuggia le corde che è un piacere e i tre chitarristi hanno una sintonia perfetta. E\' stato un altro show da incorniciare, mi è spiaciuto un pò per gli Stratovarius, che avrei visto, pur non essendo un loro fan, però il mancato show è responsabilità solo loro. Sulla location non ho molto da dire, a me non piace, ma tanto ci sono stato poco (circa tre ore), e ho bellamente evitato di prendere da mangiare e da bere a quei prezzi ridicoli. Dopo siamo andati in un locale e ci siamo rifatti di tutto. |
|
|
|
|
|
|
9
|
fatti uana risata! si vede che la scemenza naviga dalle tue parti. |
|
|
|
|
|
|
8
|
Vengono in Italia praticamente ogni anno, massimo ogni due… se non è stavolta sarà la prossima che ti fanno le canzoni che vuoi tu, dai… se guardi, a parte gli estratti dall’ultimo, hanno fatto solo pezzi da Fear of the Dark in giù |
|
|
|
|
|
|
7
|
cazzo c\'entra paragonare i raven con gli iron? la scemenza non ha mai fine |
|
|
|
|
|
|
6
|
La lista dei pezzi mi pare deficitaria, in quantità e qualità. Solo per aver messo can i play whit madness!!! Non ci sarei andato. Mentre l’altra sera ho visto i Raven….volete mettere!! |
|
|
|
|
|
|
5
|
In realtà la trovata del pit è una fregatura a firenze rocks a vedere gli iron partiva quasi da metà prato...il pit dovrebbe essere una nicchia sotto il palco ma pur di spillare quattrini, già i prezzi sono veramente alti a cose normali. Per la scaletta di Milano un gruppo come loro con la storia che si ritrova non dovrebbe fare 5 dico 5 dall\' ultimo album togliendo così spazio da megaclassici brani che qualsiasi fan si aspetta e si sogna dal vivo, aces high two minutes run to the hills.... |
|
|
|
|
|
|
4
|
Confermo che è stato un ottimo concerto ma ormai i prezzi sono arrivati alle stelle anche per comprare cibo e birre di qualità di merda che ti vendono. Il pit era pieno stipato e mi girano altamente i coglioni leggendo che questo caos invivibile si è verificato perché c\'è stata gente che passava i braccialetti agli amici per farli entrare, se avessi visto io di persona qualcuno che faceva una mossa simile li avrei sbattuti entrambi fuori dal pit a calci nel culo. Poi magari secondo la loro mentalità da farabutti il coglione sarei io che pago 30€ in più e perdo tempo tenendomi pronto ad acquistarli sul sito appena aprono le prevendite. Dipendesse da me questi figli di puttana andrebbero banditi da ogni concerto. |
|
|
|
|
|
|
3
|
Marco@ adesso ho capito perché il pit era strapieno e tutti erano stretti come sarde e com i cellulari alzati che impedivano a quelli dietro di vedere bene il concerto! La location non ha avuto una buona organizzazione, prezzi altissimi delle birre, acqua, e maglie del concerto a prezzi troppo alti. Altra pecca che non c’era un area relax o con dei ripari dal sole! Detto questo complimenti si maiden, grande prestazione,ottima la scaletta......al posto di fear of the dark avrebbero potuto fare phantom of opera, tra i piu’ bei brani degli iron o infinite dream.....Contento di aver assistito agli iron ma deluso per la location..... Mai più all’ippodromo!Il palco era troppo piccolo e basso, con un pit così grande e tutta quella gente avrebbero potuto fare dei rialzi o tribune per permettere a tutti di vedere!Poi anche gli schermi erano veramente piccoli. |
|
|
|
|
|
|
2
|
Grandi Iron Maiden ma non c\'erano dubbi...
Location con i soliti difetti ma questo passa il convento e piuttosto che niente. Ho visto gente passarsi il braccialetto per fare entrare gli amici nel pit... quindi non ci meritiamo niente siamo i soliti italiani... Up the Irons! |
|
|
|
|
|
|
1
|
Sono contento per chi è andato, io l\'anno scorso me li sono persi a Bologna causa maltempo e non sono nemmeno stato rimborsato nonostante la procedura corretta. Li ho visti nel 2018 all\'ippodromo, bellissimo concerto ma troppo scomodo quindi ho detto basta, tra l\'altro ormai il giro di amici dei concerti si è dissolto quindi stop. Bella la scaletta ma non ho capito il senso di celebrare somewhere nel quarantennale di piece of mind, misteri di casa Maiden. Ho sentito che finalmente hanno inserito Alexander, brano che non mi ha mai fatto impazzire a differenza di to tame a Land che per me è la suite harrisiana più bella di sempre assieme a Phantom of the opera |
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|
|
|