A margine dell’intervista a Udo è stato possibile anche sentire gli Shakra, ecco l’intervista.
Francesco – La prima mia impressione di “Infected” è che si tratti di un buon lavoro, con un buon “tiro”, ben prodotto, insomma… un buon disco.
Shakra – Ne siamo contenti. Non dovremmo dirlo, anche perché di norma siano molto critici nei confronti del nostro lavoro. In ogni album si cerca di fare il meglio che si può, ma forse non sempre ci si riesce. Questa volta tutto sembra al suo posto e si… forse è il migliore.
Francesco – Quale è la canzone che secondo voi identifica maggiormente l’album?
Shakra – Chiaramente è molto difficile per noi dirlo così a caldo, forse in questo momento si potrebbe dire “Higher Love”, perché contiene tutti gli elementi identificativi della nostra musica, è catchy ed aggressiva al punto giusto, ed è quella che sentiamo di più in questi giorni, ma è un’idea che cambiamo in continuazione.
Francesco – Come tutti sanno la band Svizzera più rappresentativa sono i Gotthard. Credo che la vostra musica sia complessivamente un po’ meno “facile” della loro.
Shakra – Certamente… i Gotthard hanno un certo seguito anche fuori dal mondo heavy, hai ascoltato il loro nuovo album?
Francesco – Si, anzi…la recensione sul nostro sito è mia, devo dire che dal punto di vista dell’aggressività il vostro “Infected” mi è piaciuto di più.
Shakra – oh, grazie… ne siamo contenti.
Francesco – Fra un po’ suonerete all’Angel Day Festival, presso la Greuthalle , all’interno di una manifestazione a favore di un ricovero per bambini malati terminali. Puoi dirmi qualcosa circa questa manifestazione che vi fa molto onore?
Shakra – Siamo stati contattati dai ragazzi che si occupano di loro, e siamo stati davvero felicissimi di poter accettare perché ci sembra una grande iniziativa, qualcosa veramente da fare. Suoneremo per raccogliere fondi per loro, e qualsiasi cosa si faccia non sarà mai abbastanza. Saremo là non per incassare noi dei soldi , ma per dar loro dei soldi. Siamo convinti di doverlo fare e ne siamo molto fieri.
Francesco – Quali sono le maggiori influenze nel vostro modo di fare musica?
Shakra – Fondamentalmente tutto quello che viene dagli 80’s…
Francesco – Mmmmmmmm, non avresti potuto dirlo meglio.
Shakra – Eh eh eh, roba come Motley Crue, ma anche Saxon, Accept…
Francesco – Questa l’avete detta solo perché temete rappresaglie da Udo, vero?
Shakra – No no, eh eh eh, è qui intorno, ma non è per quello, è proprio la verità, ad ogni modo (se ci stesse sentendo di nascosto), è proprio un bravo ragazzo.
Francesco – Capisco, Del resto io stesso ho cominciato ad ascoltare Udo con “Restless and Wild”, ci sono diventato vecchio ed ora lo ascolta mio figlio, quindi…
Shakra – Davvero? Allora sei proprio Cool…
Francesco – Si, certo… Ritorniamo seri ragazzi… Siete in tour con lui adesso, una grande esperienza suppongo.
Shakra – Certo, perché lui è veramente un ragazzo (ragazzo? –NdR-) a posto, eper noi è la seconda volta. D’altro canto “Infected” e “Mastercutor” escono praticamente assieme e per la stessa casa discografica, quindi….inoltre è veramente divertente; non sei mai da solo, non ti annoi viaggiando, puoi fare molte cose con lui, parlare del business, sentire le sue storie….ci si diverte davvero parecchio.
Francesco – Normalmente quando si pensa alla Svizzera si pensa a mucche, formaggio, banche e Gotthard, - e vi va meglio di me che parlo dalla Sicilia, che viene associata solo alla mafia - , non vi da fastidio?
Shakra – Eh eh eh, non pensiamo che sia un problema, perché ci abbiamo lavorato molto. I Gotthard hanno un po’ aperto la strada, per anni ci sono stati solo loro ed i Krokus, ma ora siamo abbastanza conosciuti. Loro ed i Krokus hanno acceso la miccia dell’Hard Rock in Svizzera ed ora c’è un buon pubblico per tutti. Ma è così dappertutto, in ogni paese c’è già stato qualcuno che ha aperto la strada prima di te, quindi ognuno ha qualcun altro a cui venire paragonato.
Francesco – Quando in Italia?
Shakra – Suoneremo in un Festival del quale adesso non ricordo la location, ma sicuramente nel Nord, (Non dirò niente, giuro - NdR-), sarà un bikers-festival, forse con i Krokus. Poi cercheremo di inserirci nel circuito dei Festivals in tutta Europa, ma c’è anche da dire che avremmo uno spazio limitato, ed a noi piace mostrare a tutti cosa siamo veramente in grado di fare on-stage, quindi forse preferiremo eventi più piccoli dove potremo presentarci magari da headliners, ma non sappiamo ancora niente di certo.
Francesco – Meglio ora o qualche anno fa per il movimento Heavy?
Shakra – Sicuramente meglio ora che nei 90’s quando non c’era niente. In ogni caso questa musica non può essere uccisa.
Francesco – Certo, visto che la maggior parte dei musicisti non suona per soldi.
Shakra – Esatto, proprio così, bravo.
Francesco – Bene , passiamo ai saluti.
Shakra – Ok , l’ultima volta che siamo stati in Italia è stato grande, speriamo di tornare presto e di vedervi tutti on-stage. Ciao a tutta la crew ed ai lettori di Metallized.
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