IMMAGINI
Clicca per ingrandire
Locandina dell'evento
Clicca per ingrandire
A Night In Texas
Clicca per ingrandire
A Night In Texas
Clicca per ingrandire
Carnifex
Clicca per ingrandire
Carnifex
Clicca per ingrandire
Carnifex
CERCA
ULTIMI COMMENTI
FORUM
ARTICOLI
RECENSIONI
NOTIZIE
DISCHI IN USCITA

25/04/25
BARK
The Time Has Come

25/04/25
PHANTOM
Tyrants of Wrath

25/04/25
AEONYZHAR
The Profane Era

25/04/25
COSMIC CATHEDRAL
Deep Water

25/04/25
VENATOR
Psychodrome

25/04/25
HAREM SCAREM
Chasing Euphoria

25/04/25
CHANGELING
Changeling

25/04/25
SIJJIN
Helljjin Combat

25/04/25
FELGRAVE
Otherlike Darkness

25/04/25
EYES
Spinner

CONCERTI

20/04/25
ELEINE
LEGEND CLUB, VIALE ENRICO FERMI 98 - MILANO

20/04/25
ELEINE + TBA
LEGEND CLUB - MILANO

21/04/25
TOMMY EMMANUEL
DRUSO - RANICA (BG)

21/04/25
AND SO I WATCH YOU FROM AFAR + SCALER + ROBOCOBRA QUARTET
COVO CLUB, VIALE ZAGABRIA 1 - BOLOGNA

21/04/25
MAXIMUM FESTIVAL 2025
ALTROQUANDO, VIA CORNIANI 32 - ZERO BRANCO (TV)

23/04/25
DELTA SLEEP
BLOOM, VIA EUGENIO CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)

23/04/25
PIERO PELÙ
HALL , VIA NONA STRADA 11 B - PADOVA

24/04/25
DELTA SLEEP
FREAKOUT CLUB, VIA EMILIO ZAGO 7C - BOLOGNA

25/04/25
SWALLOW THE SUN
LEGEND CLUB, VIALE ENRICO FERMI 98 - MILANO

25/04/25
FRONTIERS ROCK FESTIVAL
LIVE CLUB - TREZZO SULL\'ADDA (MI)

WE ARE DEATHCORE 2018 – DAY 2: CARNIFEX + A NIGHT IN TEXAS + DROWN IN SULPHUR + GUEST - Circolo Svolta, Rozzano (MI) - 06/08/2018
13/08/2018 (1126 letture)
È una torrida serata di agosto in quel di Rozzano, nell’hinterland di Milano: la location la conosciamo oramai bene –il Circolo Svolta- e non sarà la folta vegetazione circostante a risparmiarci dal caldo pressante dell’estate milanese. Ciò nonostante, al mio arrivo il posto è pieno dei molti avventori del We Are Deathcore fest 2018, una due giorni dedicata interamente al lato più estremo del metal moderno. I fautori dell’evento sono i ragazzi dell’organizzazione anch’essa chiamata We Are Deathcore, attiva dal 2008 nel portare in Italia band ed eventi del genere- con la collaborazione di Versus Music Project.

Per questioni logistiche giungo sul posto a metà serata e non riesco a seguire le performance di Awake The Secret, Dominance, Denhial e The Big Jazz Duo, ma l’atmosfera e gli animi sono più che infuocati al mio arrivo (e non mi riferisco solo al caldo incredibile all’interno del Circolo Svolta). I moshers hanno già gli occhi spiritati e nell’aria si percepisce quel fomento che solo certi generi musicali possono ispirare.

DROWN IN SULPHUR
Non è la prima volta che vedo suonare questi ragazzi, dunque ho già idea di cosa mi aspetta: i nostri propongono un deathcore oscuro e penetrante con forti momenti downtempo. Accordature basse, screaming e growl caustici e perfidi di un sempre più biondo frontman Mattia Maffioli, breakdown di quelli lenti e matematici che mandano in loop il cervello così come in visibilio i presenti sotto al palco. Poco importa del caldo sempre più pressante, il mosh si fa significativo tanto quanto la presenza scenica dei ragazzi che on stage assumono pose crabcore a tempo con gli stacchi alternati a momenti tiratissimi. I piccoli problemi tecnici iniziali, nonché la sostituzione di uno dei chitarristi con un turnista, non hanno di certo compromesso la performance. A un certo punto, sul palco sale un ragazzino con tanto di maglia della band e semplicemente ruba uno dei microfoni per cantare una parte: nessuno ha idea di chi sia, però questa scenetta dona quel qualcosa in più a questo set, perfetto per prepararsi ai piatti forti della serata. Ben fatto ragazzi!

A NIGHT IN TEXAS
Una fugace boccata d’aria è più che necessaria viste le altissime temperature raggiunte all’interno del Circolo Svolta: la mia preoccupazione, ma anche ammirazione e solidarietà, va tutta nei confronti dei musicisti che questa sera si avvicendano sul palco e devono garantire una buona performance nonostante il caldo decerebrante, così come verso organizzatori e staff.
Il cambio palco è breve ed è il turno degli australiani A Night In Texas, che fin dalla prima esplosiva canzone dimostreranno la loro classe e la loro preparazione: il loro è un deathcore evidentemente collaudato, con un muro di suono spesso e impenetrabile e suoni di una precisione strabiliante. Malefiche e implacabili le linee vocali del singer Ethan Lucas mentre le chitarre dai riff acidi e squisitamente dissonanti abbracciano un drumming senza tregua. La posizione di pre-headliner è più che guadagnata grazie a un set tecnico, devastante e mozzafiato coadiuvato dall’ennesimo show di braccia e mani dei moshers sempre più coreografici. Anche sul palco la presenza scenica è prestante, per una resa generale davvero d’impatto. Questi ragazzi sono da vedere! Intanto la scritta Carnifex si profila vanitosa e pungente sul banner dietro il palco e noi siamo finalmente pronti per il momento clou della serata.

CARNIFEX

"Hell chose us"

Ma non sarà solo il caldo torrido dell’agosto milanese ormai tutto concentrato dentro il Circolo Svolta a farci credere che l’inferno si sia davvero palesato in terra: basteranno le luci sanguigne calate sul palco e l’intro tratto dall’ultimo album Slow Death per catapultarci dritti negli inferi.
I Carnifex sono qui per ricordarci che la nuova scuola non è nient’altro che figlia della vecchia, quindi imprescindibile da essa: saranno lo pseudo facepainting del frontman Scott Lewis e il suo gilet di pelle borchiato (in stile Manowar!?), saranno le sonorità e l’attitudine dal retrogusto death metal classico -e persino gothic se consideriamo i pezzi dell’ultimo lavoro con le basi e inserti di piano-, ma quel che è certo è che i nostri con il loro deathcore fanno l’inchino alla vecchia scuola. Dopo l’intensa intro si parte a muso duro con Drow Me in Blood durante la quale alcuni problemi di volume vengono immediatamente risolti dal fonico, proseguendo poi con Slow Death: la carneficina è servita perché i Carnifex sono macchine da guerra. Sotto il palco si scatena il putiferio anche se la gente non sa se moshare o semplicemente contemplare i propri idoli on stage.
“Ci troviamo senza dubbio all’inferno, Gesù Cristo!” proferisce a un certo punto il cantante Scott riferendosi al caldo pressante e provocando l’ilarità di tutti i presenti: ciò nonostante la loro performance non sarà compromessa, anche se la sensazione all’interno del Circolo Svolta è davvero che ci siano dei diavoletti a punzecchiarci col forcone. Il frontman richiede continuamente i circle pits che non tardano ad arrivare, ipnotici e esaltanti come sempre, così come i salti sulle parti più groove e cadenzate, alternate a quelle più tirate, proseguendo su pezzi tratti dall’ultimo album come la title track Slow Death e Pale Ghost, con apice sulla tenebrosa e teatrale Dark Heart Ceremony. Grazie alle sonorità simil-gotiche accuratamente selezionate nel nuovo lavoro i nostri sono teatralmente melodrammatici, quasi nobili signori del deathcore, mentre i soli di chitarra riportano a un gusto heavy classico.
Ma è in arrivo il vero momento segnante della serata, quello che tutti stavamo aspettando: il pezzo storico della band Hell Chose Me, con culmine sul verso che cita le stesse parole urlate a gran voce da tutti i presenti quando la musica si ferma. Una sola parola rende l’idea: "epicità". I tempi d’oro della band vengono nuovamente onorati con il classico Die Without Hope che manda ancora una volta in visibilio la folla, mentre la conclusione del set è affidata a Lie to My Face: con questo caldo nessuno ha il coraggio di chiedere l’encore, ma siamo tutti più che soddisfatti da una performance d’azione e precisione nonché da una setlist davvero ricca che fa facilmente comprendere la posizione d’onore dei Carnifex fra le band più blasonate del deathcore. Per una volta stare all’Inferno non è così male!



IMMAGINI
Clicca per ingrandire
Carnifex
Clicca per ingrandire
Carnifex
Clicca per ingrandire
Circle Pit
Clicca per ingrandire
Drown In Sulphur
Clicca per ingrandire
Drown In Sulphur
Clicca per ingrandire
Moshpit Carnifex
ARTICOLI
13/08/2018
Live Report
WE ARE DEATHCORE 2018 – DAY 2: CARNIFEX + A NIGHT IN TEXAS + DROWN IN SULPHUR + GUEST
Circolo Svolta, Rozzano (MI) - 06/08/2018
 
 
[RSS Valido] Creative Commons License [CSS Valido]