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27/12/24
EDOARDO BENNATO
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE, SALA SANTA CECILIA - ROMA
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HELL IN THE CLUB - Rock Town, Cordenons (PN), 07/10/2017
09/10/2017 (1478 letture)
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Ad una manciata di settimane dall'uscita di See You on the Dark Side avvenuta tramite l’etichetta nostrana Frontiers Records, gli alessandrini Hell In The Club hanno pensato di dedicare al loro quarto disco non uno ma ben due release party: per il primo si è ricorsi alle Officine Sonore di Vercelli il 30 settembre, mentre il secondo ha avuto luogo il sabato successivo, 7 ottobre, a Cordenons, nel pordenonese. La scelta delle due location non è casuale: se da una parte il riferimento territoriale tra sala concerti e band è piuttosto chiaro, dall'altra non bisogna tralasciare l’appartenenza di Dave, frontman del gruppo, alla cittadina friulana. Ecco quindi le due zone di origine del quartetto hard’n’heavy tricolore fare da sfondo a due eventi con il medesimo obiettivo, ovvero quello di presentare a due pubblici molto cari il disco appena dato alle stampe. L’atto numero due del release party si svolge quindi al Rock Town, locale in continua ascesa per quanto riguarda la frequente proposta rock e metal di musica dal vivo: il palco del pub, infatti, è solito ospitare eventi di un certo calibro, andando incontro a molteplici gusti, dal rock al thrash, con la peculiarità di calare il tutto in un clima confidenziale, professionale e piacevole. Arrivo quindi al locale (dove ormai sono di casa) con la giusta cerchia di amici già intorno all'ora di cena, in modo da dare il via al sabato sera con buone dosi di cibo e birra. Tra una chiacchierata e l’altra il tempo scorre in fretta, il locale fortunatamente inizia ad essere più popolato e l’ora del concerto si avvicina. Come da locandina, la serata musicale non prevede gruppi spalla, puntando quindi tutta l’attenzione sulla band in questione e sui suoi nuovi brani. Seguendo il consueto copione del locale, verso le 22:00 le luci iniziano a spegnersi per fare spazio a quelle sul set, e i tavolini posti di fronte al palco vengono rimossi per rendere la zona simile a quella di una platea. È tutto pronto: possiamo incominciare.
HELL IN THE CLUB Di fronte ad un pubblico purtroppo non esageratamente cospicuo, e mentre ancora in molti sono intenti a cenare ai tavolini posti in un’area un po’ appartata rispetto al palco, sulla loro intro fanno ingresso in scena i protagonisti della serata, tranne Dave, che arriva scatenato dalle retrovie in tempo per il primo pezzo della scaletta, I Wanna Swing Like Peter Parker. Il brano, estratto proprio dal disco oggetto dell’evento, delinea perfettamente i tratti di See You on the Dark Side, riassumendolo come un album che segue lo stile dei precedenti demarcando però caratteristiche orientate verso l’hard rock più moderno e più vicino all'heavy metal, senza comunque essere da meno rispetto al resto della discografia. Contrariamente a quanto mi aspettassi visti gli altri release party a cui ho partecipato in passato, la setlist della serata non propone unicamente i brani del nuovo disco, tantomeno li riproduce nell'ordine con cui sono stati inseriti nel CD: ecco infatti che come secondo pezzo compare Proud, estratto da Devil on my Shoulder, secondo album della discografia. Il gruppo appare coeso e grintoso nonostante il seguito non sia dei più scatenati, dimostrando continuamente di essere contento di esibirsi ed interagendo coi presenti durante più occasioni. Dopo il bell'assolo di Picco sul finale del brano, il frontman Dave incita il pubblico a raggiungere i più “coraggiosi” dei presenti davanti al palco, abbandonando così la postazione al tavolo per godersi appieno la serata; abbastanza soddisfatto del risultato, chiede a gran voce di dimostrare che la sua città natale sia più chiassosa e rock’n’roll di Alessandria, avviando così una sfida in termini di partecipazione dei fan rispetto all'atto primo del release party. Durante il concerto vengono ad alternarsi brani estratti da tutti i dischi pubblicati dalla band dal 2011 ad oggi, pescando qua e là tra le canzoni più risolute senza seguire alcuna cronologia. I suoni appaiono sempre ottimamente bilanciati, tant'è che la voce e la chitarra risultano sempre nitide e mai sovrastate dalla sessione ritmica. Nonostante le dimensioni ridotte del palco, i nostri non limitano la grinta, primo su tutti lo stesso Dave, molto movimentato; pur essendo dietro le pelli, Lancs non appare assolutamente in secondo piano, sia per le sue parti di batteria sempre ben riuscite, sia per l’espressività, davvero coinvolgente. I cori di Andy e Picco risultano portanti in brani come Bite of the Tongue e Shadow of the Monster, supportando appieno le linee vocali principali. Tra gli otto brani estratti dal disco più recente, quello più riuscito è Houston, We’ve Got No Money, già rimasto impresso nella mia mente dal primo ascolto su Youtube: oltre all’impeccabile riuscita vocale e strumentale del pezzo, ad arricchire la dimensione live è la presenza di una comparsa travestita da astronauta, che accompagna in maniera attiva e del tutto scherzosa l’esibizione del gruppo, imbracciando tra l’altro una chitarra (senza suonarla realmente) e improvvisando assoli sincronizzati con la vera sei corde della band. Un’altra canzone la cui resa è ottimale è We Are on Fire, ulteriore estratto da See You on the Dark Side, un brano pienamente in stile hard rock e catchy quanto basta. A brani più movimentati come The Phantom Punch e Devil on my Shoulder si alternano mid tempo come Withered in Venice e On the Road, chiamando in causa il lato meno grintoso del quartetto. Durante brani come Bare Hands, la rockeggiante The Misfit e la carica Rock Down This Place, la coesione del gruppo viene messa in risalto da momenti divertenti sul palco: la coppia Dave-Andy spesso scherza chiamando in causa anche il virtuoso Picco, e il cantante passa al volo il microfono a Lancs per intonare parte dei ritornelli. All’irriverente invito del frontman di alzare i medi al cielo per dedicarli ai cosiddetti rompicazzo segue No Appreciation, altro chiaro esempio di pezzo hard’n’heavy di carattere, con un buon lavoro di basso e batteria. Alla conclusiva Le Cirque des Horreurs, estratta da Shadow of the Monster, spetta il compito di congedare i presenti, calando quindi il sipario su una serata divertente e piacevole che, pur avendo risaltato e presentato a dovere i brani nuovi, ha chiamato abilmente in causa le canzoni più conosciute del gruppo, dando il giusto peso ad entrambi.
SETLIST HELL IN THE CLUB 1. Intro 2. I Wanna Swing Like Peter Parker 3. Proud 4. Bite of the Tongue 5. Shadow of the Monster 6. We Are on Fire 7. Bare Hands 8. Little Toy Soldier 9. Withered in Venice 10. The Phantom Punch 11. Houston, We’Ve Got No Money 12. On the Road 13. The Misfit 14. Devil on my Shoulder 15. Rock Down This Place 16. No Appreciation
---ENCORE --- 17. Le Cirque Des Horreurs
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Bella serata, peccato che effettivamente c'era poca gente rispetto ai precedenti release party... Comunque anche a me è parso che alla fine il gruppo fosse comunque soddisfatto e ci siamo divertiti tutti. Ho già voglia di un altro loro concerto!! |
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