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DONNE ROCCIOSE - # 22 - Jinx Dawson
22/03/2015 (5787 letture)
Poche donne risultano importanti e forse non troppo ben valutate per il mondo del rock come Jinx Dawson. La sua parabola con i Coven infatti, non si esaurisce ad un mero discorso musicale peraltro non troppo lungo, ma sconfina nell’iconografia che ne è conseguita e costituisce un punto di riferimento notevole per chi volesse delineare un quadro comprendente un “come” ed un “quando” certe tematiche legate all’occulto sono state introdotte in musica

TATE HAITIANE E FIRME COL SANGUE
Il nome di Jinx Dawson sale alla ribalta quando, insieme al bassista Oz Osbourne (è stato detto mille volte, ma vale la pena di ripetere che nonostante le tematiche occulte ed il periodo sovrapponibile, non vi è alcuna relazione tra lui ed Ozzy, a dispetto dell’incredibile coincidenza della presenza di un pezzo intitolato Black Sabbath nel loro album del 69) fonda i Coven. La famiglia nucleare di Jinx è piuttosto particolare, visto che la ragazza dichiara di essere nata da una lunga stirpe di praticanti delle arti occulte, di padre massone del 33° grado del rito scozzese e di nonno sommo sacerdote della Royal Arch Masons, di essere imparentata con membri dei Rosacroce e degli Illuminati, di essere discendente diretta di John Howland, membro dell’equipaggio del Mayflower e poi attivo nello scrivere i primi capitoli della storia americana. Sola superstite di un difficile parto gemellare (da qui il nome) la nostra cresce cibandosi dell’humus esoterico di cui sopra, alimentato anche da una tata di Haiti, i cui insegnamenti verranno fuori ad esempio in White Witch of Rose Hall. Di tutto questo background Jinx investe la band in cui si viene a trovare come co-fondatrice e dopo dei tour di supporto a Vanilla Fudge e Yardbirds, i Coven incidono il fondamentale Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls dopo essere stati scoperti da Bill Traut, proprietario della Dunwich Records, col quale poi firmeranno un contratto col sangue, non in senso figurato. Il disco si fa notare per le tematiche espressamente sataniste e Jinx Dawson desta molto scalpore anche per il contenuto visuale del vinile, dato che appare nuda -era ed è tutt’ora una gran bella donna- su un poster contenuto al suo interno mentre recita (?) la parte della vittima sacrificale di un rito blasfemo, con annessi e connessi coreografici. È qui che la presenza della donna si segnala per meriti storici, se così si può dire, dato che l’immagine in questione veicola per la prima volta al grande pubblico sia tutto l’armamentario scenico a base di croci capovolte e teschi che maggior fortuna avrà a partire dalla prima parte degli anni 80, sia il gesto delle corna che, contrariamente a quanto sostenuto da molti, riceve qui il primo “via libera” nel mondo del rock. Oltre a ciò, il disco si chiude con la recitazione di una autentica messa nera (Satanic Mass) organizzata dalla band, ma altre parti recitate dell’LP riguardano i sette demoni della mitologia babilonese, tanto per gradire. È il 1969 e nel 1970 il magazine Esquire pubblica un’inchiesta sul mondo dell’occulto e sulle violenze ad esso collegate in cui si accostano in maniera arbitraria i Coven e la loro cantante a quanto fatto da Charles Manson (lo spunto fu una foto che ritraeva Manson con una copia del disco dei Coven), fatto che creerà problemi enormi al gruppo e grande pubblicità in particolare alla ragazza, pur negativa. Anzi, molto negativa, dato che il disco viene addirittura ritirato dal mercato da parte della casa discografica che prima aveva spinto per forzare la mano sul satanismo, spaventata dalla piega che stavano prendendo gli eventi. Ne uscirà una versione CD nel 2003. In precedenza era anche saltata la loro partecipazione al Satanist’s Woodstock di LaVey per lo scalpore provocato dalla reazione di alcune organizzazioni cattoliche ed un tour in proprio per gli stessi motivi. Jinx Dawson in particolare viene segnalata come pericolosa sacerdotessa del male e “attenzionata” addirittura dall’F.B.I.

SANGUE SULLA NEVE
Nel 1971 Jinx Dawson avvia, pur con la presenza (solo in via ufficiale) degli altri compagni dei Coven, una carriera semi-parallela da cantante, incidendo un brano per la colonna sonora di un film -One Tin Soldier, contenuto in Billy Jack di Tom Laughlin e fatto uscire prima dai canadesi The Original Castle- che ottiene un ottimo riscontro commerciale. È proprio sulla scia del successo di quel pezzo, che il gruppo incide Coven, includendo il brano in scaletta in versione meno pomposa. Da notare che, pur essendo stato offerto alla sola Jinx Dawson, fu la ragazza a voler coinvolgere i Coven nell’operazione e ad insistere perché fossero accreditati come band, nonostante la presenza dell’orchestra che incise la colonna sonora a supportarla nell’incisione. Il disco, però, segna già un parziale distacco da certe tematiche anche a livello grafico, probabilmente per non incappare nei problemi riscontrati con il lavoro d’esordio. Problemi diversi nacquero comunque, dato che proprio la presenza di One Tin Soldier generò una controversia legale sui diritti tra label e regista del film. Interessante anche la cover di Jailhouse Rock con la voce della Dawson. Nel 1974, è il turno di Blood on the Snow, con tanto di videoclip ufficiale della titletrack a base di effetti speciali che all’epoca facevano un certo effetto; una bella canzone molto made in Coven, ma già dai suoni molto anni 70. Si tratta però del canto del cigno. La gran parte del pubblico ormai identifica i Coven con Jinx e lo stesso video su YouTube reca la scritta “Jinx Dawson - Blood on the Snow”. La sua carriera ormai avviata di modella ed attrice le lascia sempre meno tempo per la band, che lentamente si spegne fino allo split ufficiale. Della Dawson insieme ad un membro dei Coven si risentirà parlare nel 1990, quando il batterista Steve Ross parteciperà con lei alla stesura della colonna sonora del film Heaven Can Help, che la vede recitare una parte, e soprattutto nel 2008, quando, dopo il relativo annuncio dell’anno prima, uscirà Metal Goth Queen - Out of the Vault, raccolta di rarità accreditata dei Coven, più materiale suonato con dei grandi quali Tommy Bolin, Michael Monarch e Glenn Cornick. Un’uscita denominata Jinx risale al 2013.

DALLA CROCE, MANO NELLA MANO
Personaggio in anticipo sui tempi per molti versi e per altri prodotto tipicamente anni 60, Jinx Dawson viene oggi ricordata più che altro per le tematiche affrontate e per un fisico tutt’altro che disprezzabile che ben si sposava col ruolo che si era ritagliata. Tuttavia, oltre agli eccessi, al sincero interesse per l’occulto, all’aver esplicitamente imboccato il “left hand path”, all’imprimatur sul gesto delle corna e su una certa iconografia, Jinx Dawson è anche una buonissima cantante, dal timbro volutamente stentoreo e solenne -anche questo tipico degli anni 60- che lei modula benissimo. A testimonianza delle sue doti, ad esempio, vi è anche il giudizio lusinghiero rilasciato a suo tempo sul suo conto dal personale docente della Butler University School of Music di Indianapolis che frequentava quando era poco più che una bambina studiando anche l’opera, che le pronosticava una carriera importante nel mondo della musica, come poi effettivamente fu. Che negli anni più recenti sia un po’ barcamenata tra recitazione, attività da modella, musica ed ultimamente anche commercio di cimeli targati Coven recanti la sua firma ed ammennicoli vari, per la serie “si deve pur mangiare”, è altro paio di maniche. Quest’ultimo sviluppo ridimensiona forse la sua figura da sacerdotessa dell’occulto e introduce almeno in parte quella di donna capace di trarre quanto più possibile da una certa situazione sotto forma di commercio, inducendo a pensare che ci abbia marciato un po’ fin dall’inizio, come probabilmente fanno quasi tutti, vista la teatralità insita in questo tipo di atteggiamento. A prescindere da questo, però, Jinx Dawson resta una figura di spicco per gli appassionati di rock ed occulto, capace di veicolare un’immagine molto tipica del periodo storico in cui si è imposta e di precedere molti che poi avranno sorte più benigna, come gli stessi Sabs, inizialmente definiti dal critico Lester Bangs come “la risposta britannica ai Coven”, tanto per darvi un’idea della situazione iniziale. Ma forse, per capire meglio che atmosfera si respirasse sul palco dei Coven durante i riti satanico-musicali officiati dalla Dawson, servono meglio di tutto le parole di Rick Durrett, tastierista unitosi alla band durante il tour del primo album:

Il nostro palcoscenico era illuminato dalla luce delle candele, l’organo era drappeggiato come un altare sul quale stavano un teschio, delle candele e una coppa. Eravamo vestiti di nero, viola e rosso; alcuni di noi indossavano anche delle cappe. Un nostro tecnico veniva appeso ad una croce dietro di noi e non si muoveva. Alla fine dello spettacolo, Jinx gli doveva dare la benedizione della messa nera e lui doveva scendere. La croce era su di un perno, così l’avrebbero capovolta e sarebbero scesi dal palco mano nella mano.

Non sarebbe uno spettacolo abbastanza impressionante anche oggi?



Fabio
Mercoledì 2 Maggio 2018, 13.16.00
29
Salve a tutti, spero che molti dei commenti siano stati fatti da utenti che non conoscono bene i Blaack Sabbath...musicalmente parlando, i Sabbath non hanno nulla a che vedere con i Coven, sono due generi completamente diversi. Inoltre, l'occulto e l'esoterismo ereano di moda all'epoca, quindi come ne furono influenzati i Coven, lo stesso avvenne per i Sabbath. Voglio ricordarvi che nel 1963 usci il film di Mario Bava: " I tre volti della paura", che all'estero fu tradotto con il titolo "Black Sabbath". Fonte da cui i Sabbath, come da loro stessi ammesso, presero spunto. Probabile che anche i Coven abbiano preso spunto dalla pellicola cinematografica. Un'ultima cosa: perché i Sabbath avrebbero dovuto prendere tutta una iconografia da un gruppo emergente e sconosciuto? Voglio ricordare che per quanto riguarda l'iconografia dell'epoca, erano soprattuto le case discografiche a decidere cosa fare.
Shadowplay72
Sabato 2 Dicembre 2017, 2.33.01
28
La sacerdotessa Jinx.la prima rock band a parlare di tematiche sataniche.seminali!
steph
Venerdì 10 Giugno 2016, 17.22.54
27
talentuosa..senza i coven non sarebbero nati i mercyful fate
holy diver
Domenica 18 Ottobre 2015, 7.59.02
26
i coven hanno fatto un grandissimo debutto, poi piu' nulla. Lei cmq era brava e gnocca
Sambalzalzal
Venerdì 17 Aprile 2015, 9.50.40
25
Lele@ su quello da una parte hai ragione però secondo me non si tratta tanto di revisionismo quanto di andare alla riscoperta di realtà che per una serie di motivi non sono riuscite a farsi notare come meritavano e come invece sono riuscite a fare altre. Poi vabè i Sabbath sappiamo tutti credo quello che hanno significato per la musica assolutamente non voglio mettere in dubbio la questione ma, sempre a mio parere, è bene che si parli dei Coven a distanza di così tanti anni. Facevo il discorso dei The Devil's Blood proprio per il fatto che quando uscirono ci fu chi gridò al miracolo, ecco, in questo senso proprio miracolo non fu...
Lele 12 DiAnno
Venerdì 17 Aprile 2015, 9.15.12
24
@Raven、Samba: sì, certo che non erano un gruppo proprio da cantina. La mia voleva semplicemente essere una (mal riuscita?) ironia su certo revisionismo rock a cui ci è dato assistere nella ns epoca di sovraccarico d'informazioni.. ..
Sambalzalzal
Venerdì 17 Aprile 2015, 9.11.10
23
klostridiumtetani@ si ricordo specialmente su cartaceo lessi parecchie discussioni su chi si era ispirato a chi e soprattutto sul primato a trattare certi argomenti ed iconografie. I BS è indubbio che ebbero da loro molti inputs in questo senso. Dagli US venne la scintilla che poi fu accesa definitivamente in Europa in Inghilterra specialmente. A livello "satanico" o comunque esoterico in quegli anni la gran Bretagna era esplosiva del resto, con tutto il revival dei movimenti stregoneschi, una proposta musicale simile divenne immediatamente la bandiera di quel modo di porsi. Se non sbaglio se ne era parlato proprio qualche mese fa di tutti i casini in cui consapevolmente o meno si vennero a trovare Ozzy e company. Assolutamente non un gruppetto da cantina i Coven!!! Purtroppo sono stati ingiustamente sepolti dalla piega degli eventi musicali ma come valore e proposta non si toccano assolutamente!
raven
Venerdì 17 Aprile 2015, 7.32.55
22
Qui non parliamo di un gruppetto da cantina però. I coven godevano di ampi riscontri internazionali.
Lele 12 DiAnno
Venerdì 17 Aprile 2015, 2.34.59
21
No, perché dovete sapere che c'era un gruppo in un villaggio dell'Estremadura -gruppo mai uscito dalla sala prove, ma non è un colpa, eh- che nel gennaio 1962 ha inciso un 45 giri, che se lo senti capisci che il death metal l'hanno inventato loro! Sputato Darkness Descends: distorsioni, doppia cassa, pentacoli e croci invertite e tutto, ve lo giuro. Il death metal l'hanno inventato questi, mica Slayer e compagnia. Va sans dire che io sto 45 non l'ho mai sentito perché ne furono stampate solo 3 copie, poi perse quando l'esondazione del fiume Tigri allagò il magazzino della casa discografica. Però un mio conoscente che ha un'etichetta è riuscito a recuperare i master, e forse l'anno prossimo o fra un par d'anni lo ristampa, e allora il mondo saprà la Verità.
klostridiumtetani
Giovedì 16 Aprile 2015, 23.26.45
20
Beh, dai faccio quello che posso! Mi impegnerò di più per non essere rimandato a Settembre
raven
Giovedì 16 Aprile 2015, 23.23.43
19
Malissimo
klostridiumtetani
Giovedì 16 Aprile 2015, 23.21.43
18
@Raven, è vero, ma per quanto mi riguarda non è che sto sempre "attaccato" a Metallized.... vado a periodi e a disponibilità di tempo
raven
Giovedì 16 Aprile 2015, 23.14.38
17
Curioso anche come l'articolo sia passato inosservato per parecchie settimane
Beastman
Giovedì 16 Aprile 2015, 22.32.58
16
Secondo me, fai prima ad ascoltarli e farti un'idea.
klostridiumtetani
Giovedì 16 Aprile 2015, 22.31.47
15
Caro @metallo! La storia viene riscritta ogni secondo che passa . Ascoltali e trarrai le tue conclusioni. Io non sono il giudice di nessuno, ma come ho detto a @Master inizia con "Wtchcraft destroys minds and reaps souls", tenendo presente che è uscito un anno prima di "Black Sabbath", poi mi dirai!
metallo
Giovedì 16 Aprile 2015, 22.24.16
14
Non li conosco, ma intanto qualcuno mi spiega cosa c'entrino von i B.S? Hanno inventato il metal o l'heavy doom metal? Hanno introdotto incisivi e granitici cadenzanti riff su atmsfere cupe e ipnotiche in mim min.?hanno introdotto il modo frigio nel metal? Hanno introdotto il tritono nei loro brani? Avevano un chitarrista come Tony dei B.S? Hanno introdotto lo schema melodico- testuale di tipo ABAB?. SE si bisogna riscrivere la storia.
klostridiumtetani
Giovedì 16 Aprile 2015, 21.40.45
13
@Master, se non li conosci ascoltati prima di tutto "Wtchcraft destroys minds and reaps souls" ! Non iniziare con gli altri. Quel disco uscì un anno prima di "Black Sabbath" così puoi fare un paragone
klostridiumtetani
Giovedì 16 Aprile 2015, 21.34.23
12
@Samba, ricordo recensioni dell'epoca sul debutto dei Black Sabbath, che dicevano più o meno così: " ...buon album, considerato il fatto che non sono altro che la risposta europea ai Coven!", e considerando anche il fatto che essendo Americani sono stati "fagocitati dal "trend" del momento (perché diciamocelo, gli album seguenti, seppur di ottimo livello, a mio avviso sono rientrati su certi binari "imposti" dal mercato dell'epoca), In Europa la creatività era molto meno "vincolata" e più libera.
Master
Giovedì 16 Aprile 2015, 21.23.22
11
Interessante articolo e scoperta! Ora che ho sentito parlare dei Coven mi viene spontaneo ridimensionare (e molto) la prima uscita dei BS (che non apprezzo più di tanto musicalmente) per importanza storica. Pare abbiano preso spunto mica male!
Sambalzalzal
Giovedì 16 Aprile 2015, 21.15.33
10
No ma infatti, questi stavano un passo avanti! probabilmente mezzi penalizzati dal fatto che avevano una donna al microfono e dal fatto che erano veramente addentro a certi giri, non so, di sicuro per quei tempi erano troppo espliciti e veri. I Sabbath mi piacciono parecchio ma i Coven mi hanno sempre intrigato di più
klostridiumtetani
Giovedì 16 Aprile 2015, 20.46.26
9
Che poi la cosa curiosa è che furono fondati prima dei Black Sabbath, avevano un bassista che si chiamava Oz Osbourne e un anno dopo il loro bellissimo album d'esordio WITCHCRAFT DESTROYS MINDS & REAPS SOULS in cui compare l'opener che si intitola Black Sabbath, debuttarono i BS con l'omonimo album con omonima title track! E porrei l'accento sull'inizio dell'ultima traccia Satanic Mass, che ricorda molto l'inizio del debutto dei BS! E poi c'è chi dice: "I creatori di tutto"
raven
Giovedì 16 Aprile 2015, 20.17.38
8
All'epoca erano in molti a pensarla così.
klostridiumtetani
Giovedì 16 Aprile 2015, 20.01.29
7
Oh bell'articolo, a me i Coven piacevano più dei Black Sabbath! E non scherzo!
Sambalzalzal
Giovedì 16 Aprile 2015, 17.18.01
6
Si esatto, in quel senso la!
Galilee
Giovedì 16 Aprile 2015, 16.22.02
5
Ah, ok.
raven
Giovedì 16 Aprile 2015, 16.16.12
4
Samba fa riferimento al fatto che i tdb devono moltissimo ai coven
Galilee
Giovedì 16 Aprile 2015, 15.17.55
3
Io ho il primo dei The Devil's blood.. illuminatemi che non so nulla!!
raven
Giovedì 16 Aprile 2015, 14.24.20
2
Purtroppo a quanto pare non molti la conoscono
Sambalzalzal
Domenica 22 Marzo 2015, 8.06.25
1
Bellissimo articolo, Coven ottimi e lei con l'età possibilmente è diventata pure più bella. Tra l'altro una cosa su cui mi sono sempre soffermato in tempi recenti è il fatto che i The Devil's Blood di fatto sono/erano un remake dei Coven!
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