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27/12/24
FAST ANIMALS AND SLOW KIDS
CASA DELLA MUSICA – NAPOLI
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FESTA BIKERS - Day 3, Cologno al Serio (BG), 31/08/2013
04/09/2013 (2328 letture)
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La location non potrebbe essere più indicata. La band, beh, quella si commenta da sola: è Storia. La Festa Bikers di Cologno al Serio ospita la Leggenda dell’Acciaio italiano, e la Strana Officina ripaga l’inesauribile affetto dei tanti presenti con una prestazione di incredibile sostanza, energia, intensità. Giungere a concerto iniziato non è mai il massimo, ma quando si arriva al cospetto della band livornese non c’è opener-act che tenga perché, con tutto il rispetto per chi li ha preceduti, il piatto forte sono loro e soltanto loro. Tra tante Harley rombanti, il Comune lombardo ha messo a disposizione delle band un palco degno di questo nome ed un’acustica più che accettabile, al resto ci pensano loro, il massiccio Bud Ancillotti, lo spettacolare Dario Cappanera, il solido Enzo Mascolo ed il tellurico Rolando Cappanera, degni rappresentanti del moniker che portano. Le stesse assi sono state calcate due sere prima dai Bulldozer, a conferma della bontà di questo festival. La carne al fuoco è stata parecchia, in questi giorni, e per fortuna la risposta degli appassionati non si è fatta attendere.
L’estate è agli sgoccioli, ma il clima mite rende la serata piacevole; la platea è calda e scatenata fin dalle prime note, inneggia all’Officina e segue Bud movimento dopo movimento, parola dopo parola: emozionarsi è inevitabile di fronte a brani immortali come The Ritual, che apre la setlist, Viaggio in Inghilterra, Luna Nera o Piccolo Uccello Bianco, estratti dal lontanissimo primo EP del combo tricolore. Il climax assoluto, però, lo si raggiunge con la commovente Autostrada dei Sogni, un tuffo al cuore dedicato ai Cappanera scomparsi e resa con feeling straordinario: un’esecuzione perfetta che scatena forti brividi lungo la schiena, col pubblico a cantarla all’unisono, come un mantra religioso. Il grande Bud è un autentico trascinatore, catalizza su di sè tutti gli sguardi ed è autore di una prestazione davvero ottima, tanto viscerale e ruvido quanto efficace dal punto di vista tecnico; i suoi compagni lo assistono con altrettanta encomiabilità, a cominciare dai Cappanera rimasti: le pose autoritarie e le schegge affilate di Dario scatenano il delirio, il drumming di Rolando fa tremare il suolo e innesta ondate di pogo gioioso, come è giusto che sia. Pezzi esplosivi come Metal Brigade o King Troll sono autentiche frustate di metal roccioso ed incandescente, e la loro potenza infiamma indelebilmente la notte bergamasca; notevole partecipazione riscuote anche l’arcaica Non Sei Normale (pescata da un antico demo e rivisitata negli anni recenti). Dall’ultimo album, datato 2010, vengono invece estratte Boogeyman, Pyramid e Beat the Hammer, ma naturalmente la mente viaggia libera in suggestivi viaggi temporali soprattutto quando la band esegue la remota Sole Mare Cuore. Spetta all’autoreferenziale Officina (inedito tratto dalla compilation The Faith, come Profumo di Puttana, anche quest’ultima scritta nella notte dei tempi) il compito di chiudere le danze, con la formazione livornese acclamata dal pubblico in festa.
Le luci scintillanti e i suoni ben distinguibili hanno accentuato la grande prova dei mitici toscani; reggere il palco con tanta energia, alla loro età, è di per sè una clamorosa vittoria. Assistere ad un concerto della Strana Officina è sempre una garanzia, come affermato dai tanti presenti che hanno perso il conto delle volte in cui questo è capitato; al tempo stesso, chi li ha visti per la prima volta (o chi si è avvicinato ad essi con colpevole ritardo) non può che esserne rimasto impressionato. Tutta l’organizzazione del festival, va detto, è stata inappuntabile: ben due palchi su cui suonare, cibo a volontà e con tempestività, l’ingresso assolutamente gratuito per chi arrivava senza moto e tanta, tanta passione. Effettivamente può sembrare paradossale il fatto che molti locali facciano pagare qualche euro di ingresso per assistere a concerti di tribute-band, mentre festival come questo ci permette di assistere gratuitamente ad uno show di una simile icona. È lo specchio dello stato di ingiustizia e decadenza nella quale versiamo, una situazione deplorevole che dimostra come l’Italietta sia particolarmente abile nell’innalzare gli pseudo-artisti da quattro soldi senza accorgersi dei succulenti tesori cresciuti all’ombra del Tricolore. In molti si accontentano dei cloni: non a caso, la serata è stata chiusa dall’esibizione dei Motörhell, musicalmente ineccepibili ma assai deprimenti nel loro scimmiottamento pedissequo a Mr. Kilmister. Una band come la Strana è più che degna del proscenio internazionale e stasera lo ha dimostrato una volta di più. Altro che piccole sagre comunali, ma questa è la triste realtà su cui dobbiamo riflettere.
SETLIST STRANA OFFICINA
1. The Ritual 2. King Troll 3. Profumo di Puttana 4. Sole Mare Cuore 5. Boogeyman 6. Pyramid 7. Beat the Hammer 8. Non Sei Normale 9. Luna nera / Piccolo Uccello Bianco 10. Metal Brigade ---ENCORE--- 11. Autostrada dei Sogni 12. Viaggio in Inghilterra 13. Officina
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La NOSTRA storia!Grandissima Strana! |
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Certo, certo l'album è godibilissimo.. ma non aggiunge un'oncia alla leggenda della Strana. |
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@Rino: ok. ho capito perfettamente il tuo pensiero. Lo condivido se penso a loro come band storica, effettivamente. aggiungo che almeno han prodotto un buon album per noi fan! |
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9
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@AL: l'ultimo album non è male, è potente, ben suonato, al passo coi tempi... però inevitabilmente non sempre ci colgo quella 'magia' che invece traspira dai pezzi più vecchi, non lo trovo così caratteristico per quanto sia valido! |
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@Rino: a questo punto mi aspetto la recensione dei loro lavori.. tra l'altro da me già chiesta nel topic apposito... sono curioso anche di sapere il tuo parere sul loro ultimo album.. |
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Bisogna fare un distinguo con le band 'vecchie' che sembrano 'mediocri' live OGGI dopo una lunga carriera (e all'inizio non lo erano) e quelle che ivnece dovrebbero essere nel pieno della loro carriera ma suonano, appunto, mediocri... queste ultime, ovviamente, sono il caso peggiore... |
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è diverso tempo che ho notato quello che scrive Dario. ci sono diverse band italiane veramente in gamba e professionali al massimo ma che poi sono costretti a mettersi dietro il banchetto e cercare di vendere le proprie magliette.. poi ci sono band mondiali che sono mediocri e che se la tirano pure... |
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Grande Dario! grazie! è vero, immagino... molte band grandiose su disco poi talvolta si rivelano deludenti live, dove invece c'è la fatidica prova del nove! Era la prima volta che vedevo la Strana dal vivo, ammetto che non mi sarei mai aspettato una prestazione così potente e convincente! grandiosi! |
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Bravo Rino! Ottimo report!!! Sono contento che tu abbia apprezzato una delle migliori band italiane. Ma dopo prestazioni del genere, non ci si scappa! Di concerti ne ho visti a migliaia, e posso dire con sicurezza che parecchie bands che godono di visibilità internazionale, in sede live fanno ridere a confronto con l' Officina italiana. BATTI IL MARTELLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
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A saperlo! ho deciso di andarci il pomeriggio stesso, per cui non avevo pianificato nulla! gran bella esibizione , comunque! |
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anche io c'ero!!! quanto spaccano questi!!! bella festa e bella serata. Quindi il mitico Rino a Cologno! A saperlo ci si beccava |
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E posso dire IO C'ERO! (assieme al mio amico ) L'Officina ha spaccato quella sera. L'old skul insegna Ma soprattutto è stato bello vedere così tante persone - un po' meno la fila per le salamelle. |
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