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10/01/25
DIAFRAMMA
DRUSO, VIA ANTONIO LOCATELLI 17 - RANICA (BG)
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ALMOST FAMOUS - # 3 - Malice
13/06/2013 (3873 letture)
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Si conferma per il terzo mese consecutivo, grazie al vostro interesse nei suoi confronti, la rubrica Almost Famous riguardante gruppi che sono stati ad un passo dall'imporsi a livello mondiale, ma per vari motivi non sono mai riusciti a spiccare definitivamente il volo verso l'Olimpo del metal. Talvolta per colpa di manager sprovveduti od in malafede, talaltra per le solite tensioni interne scaturenti da rapporti personali difficili, altre ancora per questioni di droga o di semplici casualità che fanno perdere quell'unico treno verso il successo che il fato provvede a far fermare alla tua stazione. Questa volta ci occuperemo di una band che oltre a comporre due album di assoluto rilievo nel solco della tradizione priestiana, poteva vantare una produzione ed un conseguente sound di valore assoluto, con pochi termini di paragone negli anni '80: i Malice. Interessante sarà poi notare come, oltre ad una causa principale che dovrebbe indurre a profonde riflessioni, furono anche i Megadeth ad avere un ruolo nella loro storia.
UN "MASSACRE" CON I METTALLICA Nati a Los Angeles nel 1980 furono da subito considerati, non a torto, come la più credibile risposta statunitense allo strapotere dei Judas Priest nel settore "heavy puro che più puro non si può". Il paragone non era affatto fuori luogo, dato che fatta salva un'impronta generale più statunitense, i Malice potevano vantare un vocalist -peraltro buddista- come James Neal ed un chitarrista come Jay Reynolds che in determinati momenti della carriera degli inglesi avrebbero fatto loro decisamente comodo. Nonostante la band fosse stata formata dal bassista Mark Behn, fu in realtà proprio Jay Reynolds a mettere di fatto insieme il nucleo che avviò l'attività dei Malice. Questo infatti, di ritorno dalle Hawaii e dopo l'esperienza con The Ravers, mise insieme la prima line-up effettiva del gruppo che annoverava tra gli altri, il batterista Deen Castronovo dei Wild Dogs ed un ragazzino sedicenne di nome Kip Doran alla chitarra. Erano tempi molto diversi da quelli che viviamo attualmente ed a questo mondo esistevano posti in cui potevi far fortuna quasi da un giorno all'altro anche suonando metal. L'Italia non era e non sarebbe mai stata tra questi, ma gli Stati Uniti sì. I Malice non si erano ancora costituiti ufficialmente come band, che già apparivano -unici a farlo- con ben due brani su Metal Massacre Vol. 1, la celebre compilation della Metal Blade. Forse ora la cosa può dire poco ai più giovani, ma la serie Metal Massacre fu decisiva nel lanciare alcuni nomi poi venuti fuori prepotentemente, ed in quel Vol. 1 erano presenti, oltre ai Malice, anche Steeler, Bitch, Ratt, Cirith Ungol ed alcuni altri, ma anche dei più che giovani Mettallica, poi meglio noti come Metallica. Ebbene, tra tutti solo i Malice vennero ritenuti degni di avere due pezzi sul disco, sia in prima che in seconda stampa.
UN POTENTE ATTACCO AEREO Consolidata la formazione il gruppo si spostò da Portland a Los Angeles, dove si esibì al mitico Trobadour con Metallica e Pandemonium, altra band della Metal Blade. La doppia apparizione sulla compilation li impose subito come fenomeno metal del momento anche in Europa, con Aardschok che dedicò loro la copertina quando la band aveva ufficialmente solo quei due pezzi all'attivo. La line-up continuò ad assestarsi con l'entrata del batterista Cliff Carruthers ed incise un demo sotto la guida di Michael Wagener, notissimo produttore metal. E' a questo punto che la febbre Malice aumenta esponenzialmente, con alcune etichette che se li contendono senza esclusione di colpi al fine di mettere il loro marchio sull'album d'esordio. Alla fine la spunta la Atlantic e sotto la sua egida esce nel 1985 l'esplosivo In The Beginning. Sospinto da una serie di hit quali Rockin' With You ed Into The Ground, ma soprattutto da almeno tre pezzi di qualità superiore come Air Attack (micidiale heavy d'assalto), Stellar Master (mid quadratissimo e di grandissima classe) e dalla più che priestiana Hellrider, il disco si impone anche per un suono cristallino e potentissimo, che solo i Judas potevano sperare di ottenere al tempo, con la mano del produttore Ashley Howe ad agire sapientemente dietro le quinte, dato che la tracklist è per metà quella del demo e per l'altra metà costituita da pezzi scritti e prodotti per l'occasione. L'attenzione sui Malice si fa sempre più importante e non bastano i tanti concerti dal vivo per placarla. L'attesa per il secondo album è spasmodica. Anche se nessuno poteva saperlo, però, quel secondo album pur essendo ancora migliore del primo, avrebbe indirettamente prodotto un irrimediabile stop alla loro fin lì luminosa carriera.
CONTRO L'IMPERO Quando nel 1987 esce License To Kill, quasi non sembra vero. Suono ancora una volta semplicemente pazzesco ed un lotto di pezzi ancora più compatto e qualitativamente incredibile. La carica e la raffinatezza impareggiabile di Sinister Double, la maggior fruibilità della title-track, la carica epica inarrestabile di Against The Empire, la straripante Chain Gang Woman, uno dei brani che ricordo con maggior piacere dell'intera decade di appartenenza, erano solo le punte di diamante di un album favoloso. Anche quando i Malice decidevano di allentare la pressione sull'acceleratore, infatti, non producevano un filler da classifica, ma un pezzo come Breathin' Down Your Neck in grado di dare la paga alla grande maggioranza della concorrenza; molti gruppi avrebbero dovuto prendere ripetizioni di scrittura ed esecuzione da questi ragazzi. Allora? Se fino a quel momento era stata solo una progressione degna del miglior velocista davanti al traguardo di tappa, se il nuovo album era ancora migliore del primo, cos'è che andò storto? Come spesso accade in questi casi, furono situazioni al di fuori del controllo del gruppo a determinare gli accadimenti che fecero precipitare la situazione. Su License To Kill apparivano degli ospiti. Precisamente Dave Mustaine e Dave Ellefson dei Megadeth e, direttamente dai Black 'n' Blue, Tommy Thayer e Jaime St. James. Alcune di queste presenze avranno una parte negli sviluppi che vedremo in seguito. Comincia un tour con i W.A.S.P. e poi lo sbarco in Europa con gli Slayer; decisione fatale.
UCCISI DAL PREGIUDIZIO Come ho scritto in apertura, talvolta a decidere le sorti di una band -anche dotatissima come questa- sono fattori che esulano completamente dal controllo della stessa e che spero inducano molti lettori a riflettere sul modo di comportarsi di certi cosidetti metallari, in alcuni casi talmente chiusi mentalmente da commettere veri e propri omicidi musicali. Vittime di uno di questi crimini artistici furono proprio i Malice. Giunti in Europa a fianco degli Slayer con le migliori intenzioni e soprattutto convinti di essere salutati trionfalmente dopo i feedback fin lì ottenuti dal vecchio continente, furono immediatamente assaliti dalla furia iconoclasta dei fans degli Slayer, che non sopportavano l'accostamento dei Malice con la loro band preferita. La band venne ritenuta troppo moscia e non estrema, quindi indegna di supportare Araya & C. I malcapitati Malice furono quindi accolti fin dalla prima data da sputi, insulti e lanci di oggetti, senza nemmeno avere la possibilità di far sentire bene la propria musica, rendendo il tour un calvario che presto fu interrotto per manifesta impossibilità di esibirsi. Anche la data italiana pertanto, subì un cambiamento, con gli Extrema chiamati a sostituirli. L'enorme differenza tra le aspettative del gruppo e l'amarissima realtà dei fatti, peraltro senza alcuna spiegazione logica, avrà un impatto devastante sulla band e sulla sua stabilità interna, tanto che di fatto non riuscirà più a rialzare la testa. Nel 1988 appare in una scena del film Viceversa, Due Vite Scambiate, ma nell'89 l'EP Crazy in the Night (con il pezzo del film) vede già la defezione del vocalist James Neal, sostituito in studio da ben due colleghi: Mark Weitz degli L.A. Rocks e Paul Sabu, autore e cantante di ambito A.O.R. L'EP però, non produce risultati se non quello non certo auspicato alla vigilia della fuoriuscita di Jay Reynolds, ammaliato dalla sirena dei Megadeth che lo presero in sostituzione di Chris Poland, troppo preso dalle droghe. Anche lì, però, nessuna fortuna per lui ed il suo rimpiazzo arriverà dopo brevissimo tempo con Jeff Young. Zane, Carruthers e Behn tentarono in tutti i modi di tenere in vita i Malice, ma quel famoso treno ormai era passato, nessuna etichetta diede loro credito ed uno dei migliori gruppi degli anni '80 finì la sua corsa nel 1990, ucciso dai metallari paraocchiuti, una categoria di ascoltatori della quale faremmo volentieri a meno.
IL RITORNO Fine della storia? Non proprio. Nel '95 il duo Behn/Zane ritentò la fortuna con i Monster e l'album Through The Eyes of the World insieme con l'ex Black 'n' Blue, Pete Holmes (già compagno di Behn ai tempi dei Kharma a fine anni '70 e poi di Zane nell'81 nei DMZ), un buon album hard rock, mentre Reynolds si rifarà vivo addirittura con i Metal Church. Nel 2006 la reunion dei Malice con Holmes alla batteria e Brian Allen alla voce, poi sostituito dal grande James Rivera degli Helstar in New Breed of Godz, il disco del ritorno. Da notare che Allen si è nel frattempo accasato con un'altra band storica della scena a stelle e strisce: i Vicious Rumors. Nel 2008 è uscita anche una compilation intitolata The Rare And Unreleased sotto Retrospected Records contenente ben 18 pezzi.
MENTE APERTA; SEMPRE Una storia che, per quanto ancora suscettibile di sviluppi, trovo assolutamente triste e deprimente. Un gruppo semplicemente di qualità superiore, con doti di scrittura ed esecuzione immense, baciato dalla fortuna di poterle esprimere compiutamente mediante un suono incredibile, stroncata dalla stoltezza, dalla miopia, dalla chiusura mentale di una platea (europea, lo ricordo) che non ha nemmeno voluto ascoltarli, presa dalla follia del volersi chiudere a tutto ciò che non era in linea con un certo suono ed una certa iconografia, privandosi e privandoci della possibilità di ascoltare altri loro dischi. Una situazione che dovrebbe far pensare, perché al di là dei proclami e dell'assodata qualità intellettuale dei lettori di Metallized, il seme della discriminazione e dell'ottusità è sempre riuscito a germogliare ed a prosperare, in musica come in tutti gli altri ambiti della nostra esistenza. Guardia sempre alta e mente sempre aperta gli unici modi di difendersi, perché anche dando modo agli altri di esprimersi si costruisce un mondo che i nostri figli altrimenti rischierebbero di non vedere.
DISCOGRAFIA MALICE 1. Metal Massacre Vol. 1 - 1983 (Compilation VV.AA.) 2. In the Beginning... - 1985 3. License to Kill - 1987 4. Crazy in the Night - 1989 5. The Rare And Unreleased - 2008 (Compilation) 6. New Breed of Godz - 2012
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In Italia non ci arrivarono nemmeno, il loro tour terminò prima. |
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c'è da dire che i fans degli slayer come anche quelli dei manowar sono oltranzisti (e un tantino chiusi mentalmente generalmente) quindi un po c'è anche da aspettarselo.. Poi siamo in italia, paese non proprio civilissimo per quanto riguarda bottigliamenti........ |
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Hi hi hi sai come amo Motley |
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quello anch'io è ciò che intendevo con "criterio" nelle scelte, quello non ne dimostra per nulla. I Motley con i Maiden invece me li godetti per bene, così come con gli AC/DC. |
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Diego ha fatto un'ottimo intervento infatti ora da "diversamente giovane" sono molto più tollerante ma da dicassettenne i Motley Crue in tour con i Maiden li vedevo come un verme nella minestra. Comunque un po' di cognizione sulla scelta dei supporter ci vorrebbe perchè con tutta la mia tolleranza vedere le vibrazione gruppo spalla degli ACDC mi provoca decisamente l'orticaria. |
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Magari ci fossero i vecchi festival! 1988, MoR, Iron, Kiss, Anthrax, Helloween... |
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Ero presente a quel concerto degli Slayer,ma i Malice diedero forfait,penso per tutto il Tour Europeo,si dice per la cattiva nomea/satanica degli Slayer,ma io temo in motivazione ben diverse......Totalmente d'accordo per concerti misti,tutta la vita! |
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I migliori concerti che ricordo sono stati quelli "misti". Certo, ci vuole un minimo di criterio, nel 1986 se mi avessero proposto una band AOR con gli Slayer mi sarei imbufalito (senza certo arrivare ad intemperanze) ma l'accoppiata Malice/Slayer mi avrebbe esaltato. |
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Raven, per rispondere al tuo commento 14, ti dico che chi non apprezza le due realtà diverse è quella parte di pubblico composta per la maggior parte di giovanissimi, che, tendenzialmente, sono settoriali ed integralisti. Chi si avvicina al metal sviluppa all'inizio delle preferenze marcate. Se ti appassioni al black/death/thrash, non riesci a digerire i Motley o gli Aerosmith e viceversa. La maturità musicale avviene col tempo, poi le preferenze rimangono, ma i paraocchi lentamente spariscono e ti parlo anche per esperienze personali. Senza tirare in ballo i defenders, i thrashers o i glamsters, di ottantiana memoria, bisogna anche aggiungere che sono l'inciviltà e il poco rispetto a creare problemi e, purtroppo, sono propri di certe fasce d'età. Non ho mai visto gente "navigata" lanciare bottiglie ed oggetti contro le band. Vi assicuro che sono rimasto schifato quando i Lacuna Coil sono stati bersagliati al Gods solo perché dopo c'erano gli Slayer e i Maiden. Posso immaginarmi tranquillamente quello che è successo ai Malice con gli Slayer. |
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Ottima band!Ricordo che presi License To Kill e mi piaque,una sorta di Priest americani,però pur essendo ottimi ed avere ottimi musicisti all'interno gli è sempre mancato qualcosa per esplodere,e quel qualcosa sono le canzoni,gli mancavano fondamentalmente dei gran pezzi!Come sempre complimenti a te Raven per gli ottimi articoli,un suggerimento per una band da trattare in futuro sono gli Shok Paris,band americana che io ritengo molto valida,mi è sempre piaciuta un sacco e nel 1987 fecero quel "Steel and Starlight"album strepitoso che io reputo come uno dei più bei dischi HM degli anni '80!Grazie,a presto! |
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E ne vogliamo parlare in un articolo non dedicato a loro? Er Trucido ha già specificato che le nostre non sono rubriche-yougurt, la data di scadenza non è specificata, quindi la serie proseguirà senza dubbio. A questo proposito siamo ovviamente aperti ed interessati ai vostri suggerimenti, specialmente se cotruttivi, ma vi invito anche a restare IT, grazie. |
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Beh la rubrica non ha scadenza, basta avere delle storie da raccontare e altre ne arriveranno |
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Ok, buona band che meritava qualcosa in più, ma vogliamo parlare dei Crimson Glory per piacere? O dei tedeschi Grinder, senza scomodare Onslaught, Coroner...Altro che Malice! |
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Ottimo articolo..!anche se abbastanza triste la storia di questa band...Ricordo anche io di averli scoperti attorno al '90 grazie al mitico HM, che riproponeva la recensione di Licenze To Kill come chicca assoluta passata presto nel dimenticatoio senza dei logici motivi. |
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io non mi rendo letteralmente conto del perchè non ci si possa gustare due proposte diverse, a patto che siano di qualità. Allora come oggi. Ed i Motley Crue in tour con i Maiden? Ed i WASP ancora con i Maiden? |
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Certo peró bisogna ammettere che metterli insieme agli Slayer era molto azzardato, dato che la loro proposta era lontanissima dai gusti del pubblico della band principale. E anche loro come hanno fatto a non rendersene conto? Purtroppo il pubblico metal non é raro che si comporti cosí. Mi ricordo la cacciata dei Kings of the sun al Monster del 1988 per esempio. |
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Nell'ambito metal tutte la band Glam, poi l'hip hop e carrozzoni vari .... dai, poi lo sai anche tu |
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no-mi...no-mi...no-mi |
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Beh avere il potere di impedire fisicamente di proporre la musica ad alcune band non mi dipiacerebbe averla |
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Aspetta Jek, l'attacco non era contro chi non li ha sostenuti in generale, ma contro chi gli ha impedito fisicamente di proporre la loro musica. Eri tra quelli? Non credo, visto che in Italia non arrivarono ad esibirsi |
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grandissimo Raven, niente di meno di un colosso del metal mondiale come i MALICE che dire uno dei miei amori assoluti di tutta la musica. License to Kill sia come album che come title track è una bomba di adrenalina, e il testo è una vera goduria, per me pura poesia!!!! |
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Incredibile, questi retroscena non li conoscevo, a testimonianza che se si parla male di una band in maniera pregiudiziale, certe voci hanno la loro influenza eccome su certa audience. Io sinceramente li ascoltai molto dopo , all'epoca trovare un disco dei Malice dalle mie parti non era semplice. ma a proposito di Nomi di band fuorvianti, qualcuno si ricorda degli "Stronzo" di Los Angeles, fine anni '80? |
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Mi cospargo il capo di cenere, faccio parte di quella schiera di "ottusi" che pensava che il metal il vero Heavy Metal (dico Heavy non thrash) potesse essere solo inglese, con qualche concessione europea, per cui faccio parte di quella schiera che non ha contribuito al loro successo. Me ne pento? No. |
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Conosco di loro "Licensed to Kill", buonissimo disco. |
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In effetti il nome può trarre in inganno, si fossero chiamati Steel Knife (per dire una roba a caso) probabilmente il pubblico degli Slayer avrebbe aspettato almeno trenta secondi prima di cacciarli dal palco. Ma questa è la sorte che è toccata a tante ottime band. Addirittura ricordo il pubblico dei Manowar che cacciava Ted Nugent dal palco...E lui era l'headliner!!!! una cosa è certa: loro sicuramente non si aspettavano un esito come questo ed è un peccato che sia toccata questa sorte. Probabilmente però c'erano anche altri problemi (se non ricordo male Neal ebbe diversi problemi di voce, tant'è che poi non ha più cantato). Sicuramente sarebbero stati in grado di realizzare altri grandissimi album, considerando già il salto che ci fu tra "In the Beginning..." e "License to Kill". Band persa troppo presto. |
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Non so, può darsi (anche se Malice traduce anche "malvagità, cattiveria"), ma questo non giustifica in nessun modo il trattamento che ricevettero e la fine che fecero. Capisco che all'epoca non c'era internet e non si poteva conoscere tutto, ma quel pubblico non ha scusanti. Tra l'altro Rockin' With You era uno dei pezzi meno aggressivi forse, generalmente erano più pesanti. |
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C'è da dire che anche la scelta del nome, credo, abbia avuto un impatto errato in Europa. Quando, all'epoca, un amico me ne parlò (era l'86) dicendomi che spaccavano, sinceramente pensavo fossero una band glam! Poi mi prestò la famosa "cassettina" e dopo aver messo su "Rockin' with You" ricordo pensai: "cazzo, i Saxon con Rob Halford alla voce!" |
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Fiero di possedere License To Kill, una mazzata di disco. Assurdo come siano stati distrutti da altri metallari, é una cosa veramente terribile. Grazie ancora una volta Raven per diffondere la conocenza di certe band e importanti avvertimenti sulle conseguenze delle nostre azioni... |
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