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27/12/24
EDOARDO BENNATO
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE, SALA SANTA CECILIA - ROMA
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OLTRE IL MITO - # 3 - Il Class
26/06/2012 (8266 letture)
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Questo è il terzo articolo, di una serie di quattro, col proposito di riscoprire, dalla polvere e dal tempo, alcune band che hanno fatto parte del carrozzone della musica tanto gradita a tutti noi. Voglio subito specificare che: 1) non si tratta di un vademecum completo e cronologico, sarebbe impossibile evidenziare e sottolineare tutte le band che hanno esordito e pubblicato in quel periodo 2) i generi enucleati sono il glam, lo street, il class metal e l’Aor. Non si parlerà mai di Hair Metal, termine che aborro e che venne creato dall’industria per inscatolare un genere o vari generi e renderlo vendibile. Non esiste un genere rock che sia mai nato spontaneamente con questa tipologia di nome. Quindi sappiate che il termine ha in se connotati negativi e privi di veridicità storica 3) vengono prese in considerazione band, non di serie B, ma certamente poco famose o comunque non di primissimo piano, che non hanno mai beneficiato di successi internazionalmente noti e di vendite spropositate, che hanno lasciato un segno importante e ancora oggi risultano godibili e meritevoli d’attenzione 4) il campo del cimento si rifà a gruppi dai natali americani, europei e in casi sporadici provenienti da altre zone del pianeta 5) in accordo con i super capi di Metallized alcuni dei dischi citati in questi articoli potranno poi venir recensiti sul sito prossimamente. Impossibile analizzarli tutti, men che meno in questa sede.
USA Dopo questa doverosa specifica, sono certo che i nostri attenti lettori avranno altri monicker da proporre e suggerire, ripartiamo a saetta da questo terzo capitolo: il Class Metal! Il genere sfocia a delta con un insieme di rigagnoli, o per meglio dire, sottoinsiemi, caratterizzato fortemente da chitarre taglienti, riff compatti e uso della melodia in maniera finalizzata, con un look classicamente hard, fatto di elementi lungocriniti, jeans, pelle e quant’altro fa parte dell’iconografia che ben conosciamo. Mai come in questa branca è impossibile classificare le miriadi di band che hanno “infestato” il mare magnum della scena: con ensemble nati sulla scia, riconvertiti o idonei a mixare chitarre distorte con generi vetusti come la stratosfera, funky e blues su tutti, abilmente ripescati e riconfezionati con una nuova accattivante veste. Partiamo dai padri putativi, una band di valore assoluto come i Dokken, veri e propri iniziatori, con all’attivo album mitologici tipo Under Lock and Key e Back for the Attack, manifesti integerrimi ed inarrivabili, seguiti di lì a poco dal “Leone Bianco” del duo Bratta-Tramp e dai fenomenali Mr. Big, all star band incredibilmente virtuosa ma capace di scrivere super-hit. Non scomoderemo i succitati signori del class, come è d’uopo in questa serie di articoli, ma andiamo a scorgere da vicino tutto il movimento che ne è nato di conseguenza. Scattiamo dai blocchi di partenza accendendo i riflettori su un combo nato da una costola dei cosiddetti inventori: i Lynch Mob vedono la primogenitura per merito del chitarrista George Lynch dopo l'uscita dai Dokken nel 1989, una sorta di nobile discendenza che accoglie anche il drummer Mick Brown, già compagno di Lynch nella band madre. Il bellissimo debut, Wicked Sensation, pubblicato nell'ottobre 1990 e co-prodotto da Neil Kernon e Max Norman, riesce a vendere qualcosa come mezzo milione di copie, un vero e proprio botto. Dopo il tour di supporto al fianco dei Queensrÿche in Europa, il singer Oni Logan abbandona il progetto, dando vita ad un ciclo ombroso fatto di scioglimenti, carriere soliste, reunion dei Dokken e riavvio del progetto appena citato. La band è ancora in vita ma non ha mai più raggiunto le vette dell’esordio. I Baton Rouge, originari della Lousiana, si ricollocano a Los Angeles nell’anno successivo alla loro formazione, e dopo rinnovamenti vari, vengono capeggiati da Kelly Keeling (voce-chitarra), coadiuvato nel songwriting da due personaggi che contavano parecchio sulla scena Usa, gli ex membri dei Surgine, Jack Ponti e Vic Pepe. Il quintetto, contrattualizzato dalla major Atlantic Records, pressa due platter come Shake Your Soul (‘90) e Lights Out on the Playground l’anno successivo, senza ottenere grande successo: in ogni caso due lavori zeppi di chitarre, feeling e buone canzoni anche se non spiccano certo per originalità. Una delle tante realtà persasi per strada. Anche i Trixter, freschi di un nuova scheggia in questo 2012, nonostante discreti contenuti, non spiccarono il volo all’epoca benché Mtv li spingesse a manetta e avessero avuto la chance di suonare come guest per Stryper, Don Dokken e Kiss. Rimangono, dell’epoca aurea, due album non certo formidabili come l’eponimo Trixter e il secondo Hear!, insomma nulla di trascendentale oltre ai video in rotazione che regalarono loro un briciolo di popolarità. Gli Stryper, invece, con la loro astuta mescolanza di guitar al fulmicotone, melodie inneggianti al cristianesimo, cori sublimi e look originale giallonero sfiorante il paraculismo, riuscirono a divenire una cult-band di primissimo piano con i fratelli Sweet (Michael chitarra e voce pazzesca, Robert pestapelli) a dare input importanti per i rimanenti membri. Il poker di musicisti californiani di Orange County si impose con i primi tre album contenenti perle indiscusse del class, a prescindere dai gusti soggettivi: Soldiers Under Command ('85), To Hell With the Devil editato l’anno seguente e In God We Trust del '88, debordanti di grandi pezzi e ottimi singoli che li fecero conoscere un po’ovunque. Calling On You, Always There For You e lentoni strappa-bibbia come Together as One e First Love su tutti. Due curiosità a riguardo delle “vespe”, il guitar-man C.C. DeVille, all'epoca operoso a Los Angeles con le band Screaming Mimi, St. James e Lace Slip, venne, per un breve periodo, coinvolto nel progetto prima di fare strada con i Poison, mentre i riformati christian-rockers, dopo lo split, hanno pubblicato un ottimo tribute album a gennaio 2011, titolato The Covering, già recensito su queste pagine elettroniche.
I Contraband, invece, sono un prodotto palesemente costruito a tavolino del music-biz, che pensò di mettere insieme una masnada di celebrità e di spopolare le classifiche, badando poco alla qualità musicale. Quindi vennero assoldati Bobby Blotzer dei Ratt, Michael Schenker, Share Pedersen delle Vixen, a cui si aggiunsero Richard Black degli Shark Island e Tracii Guns degli L.A. Guns, firmando un contratto per la Impact Records. Ne uscì una miscela scialba, ascoltatevi il singolo spompato di Loud Guitars, Fast Cars, and Wild, Wild Livin', che punì giustamente l’operazione infima, nonostante le eminenze musicali presenti; forse la cosa più bella di tutto il progetto rimane la copertina. I Company Of Wolves di New York, viceversa, si rivelarono un gruppo interessante capace di mischiare alcuni atomi diversi atti a modellare un buon disco come l’eponimo del ‘90, proposta però che non riscosse molto airplay, relegando l’act ad uno status di categoria inferiore. Ci sapevano fare ma si percepiva il loro atteggiamento da outsider, non male risentirli ancor oggi. Io amo svisceratamente alcune band di quel periodo che hanno sfornato capolavori imperiali da suonare very loud ancora oggi. I nomi? Eccoli. I Roxy Blue sono magnifici, non ci sono altri aggettivi. A Los Angeles, in uno shop di dischi usati a prezzi stracciati, mi capitò tra i polpastrelli il loro debutto Want Some?, lo agguantai, attirato dalla copertina con lo Zio Sam in compagnia di una bella fighetta. Quando lo ascoltai, rimasi impietrito. Un lotto di canzoni con le contropalle, musicisti incredibili e un tiro mi-ci-dia-le! Patrocinati niente meno che dalla Geffen, pura elevazione nel panorama dell’epoca, vennero lasciati trapassare senza promozionarli più di tanto, un peccato mortale! Voce velenosa, chitarre smembranti, sezione ritmica pallavolistica, perle come Main Attraction, Sister Sister, Too Hot To Handle, Rock-A-Bye Baby sono imperdibili come tutto l’album d’altronde. Mi batterò per recensirlo al più presto su questo accogliente magazine, super-capi permettendo… voilà (inchino per ingraziarmi chi decide il calendario delle uscite!). Se dico Hardline, che pensate? A me viene da piangere, sinceramente. Una delle band più strepitose di questo genere, li amo ancora oggi come il primo giorno. Farei follie per vederli dal vivo almeno una volta nella formazione originale, cosa tra l’altro non più possibile. Double Eclipse è semplicemente un portento, un disco ideale, perfetto, di class moderno pur essendo stato stampato nel '92. La voce fenomenale di Johnny Gioeli, singer pazzesco, le licks chitarristiche di una leggenda come Neil Schon, le pestate di un batterista come Deen Castronovo rimangono scolpite nel basalto per dodici pezzi sbalorditivi: questo è un cd da avere assolutamente! Il combo è ancora in vita e ha pubblicato buonissime operazioni discografiche negli anni, l’ultima, appena uscita, vede in line-up l’unico superstite dietro il microfono. Ma Double Eclipse è e rimarrà una pietra miliare, credetemi. Altra materialità da adorare sono i Damn Yankees, progetto che vedeva tutti insieme l'ex-chitarrista degli Styx, Tommy Shaw, l'ex-bassista dei Night Ranger Jack Blades ed il chitarrista Ted Nugent (ex-Amboy Dukes), mentre come batterista venne scelto Michael Cartellone. Il long playing autointitolato, zampillato nel ‘92, contiene una tonnellata di chitarre di classe sopraffina e grandi tracce melodiche che fruttò loro un doppio platino, mentre il seguente Don't Tread, vero epitaffio del supergruppo, perse di freschezza ed immediatezza, ponendo fine alla loro carriera. Ma una song come High Enough si trattiene nel cuore, e nella memoria, per sempre. I Dirty White Boy verranno ricordati per un solo passo vinilico all’attivo, l’unico della loro breve esistenza. Bad Reputation, del ‘90, prodotto dal quotatissimo Beau Hill, venne composto da grandi interpreti della scena come David Glen Eisley -voce, tastiere ex Giuffria, Earl Slick– chitarra e già collaboratore di John Lennon e Keni Richards batterista dei glamster Autograph. Una release passata in sordina ma che un ascolto lo merita non fosse altro per alcune sfumature presenti tra i solchi. Di ben altro spessore i Firehouse, capaci di stupire tutti con i primi due lavori da studio, uno più bello dell’altro. Con la prima eponima incisione ottennero un grande successo radiofonico grazie a singoli potenti e melodicamente importanti come Shake & Tumble, Don't Treat Me Bad, Love Of A Lifetime, aggiudicandosi il doppio disco di platino negli Stati Uniti ed un disco d'oro in Canada, Giappone e Singapore. In quello stesso anno, al 19° American Music Awards, soffiarono il primo posto a Nirvana e Alice in Chains nella sezione nuovi artisti heavy metal: un vero miracolo. Il secondo, Hold Your Fire, edito nel 1992, scalò le classifiche statunitensi fino a raggiungere la sesta posizione nella Billboard Top 100, diventando uno dei best seller del quartetto capellone; anche per questo lavoro arrivarono altri due dischi d'oro e oltre un milione di vendite in tutto il mondo, anche grazie a brillanti live. Poi, nonostante l’uscita di altre opere, il fenomeno si sgonfiò e i quattro del North Carolina sparirono dalla circolazione. I Giant sono un’altra protuberanza del class fatto con palle e cervello, cuore e stomaco possente e melodie vigorose in punta di nota. Guidati dai fratelli Huff, Dann e David, rispettivamente voce/chitarra, e batteria, annoveravano tra le proprie fila il virtuoso tastierista Alan Pasqua ed il bassista Mike Brignardello. Il manipolo gettò sul mercato due eccellenti lavori che attirarono stampa e fans: lo spettacolare Last of the Runaways e il valente Time to Burn, fatti uscire nel giro di tre anni nel periodo ‘89-‘92, un buon sistema per mostrare che anche a Nashville la ricetta sferzante era stata recepita nel migliore dei modi. Adoro il primo capitolo, presto lo troverete nella sezione Rispolverati, e rispetto profondamente il secondo, due lp da ascoltare senza nessun preconcetto, facendosi accompagnare da grandi song, soluzioni e arrangiamenti di spessore unico e dalla voce potente e pulita di Dann Huff. Se vogliamo aprire la parentesi del class contaminato come non partire dai grandi Great White. Saranno proprio loro a mostrare una nuova via che tanti percorreranno, quella del melting pot: ritmiche possenti, radici energicamente hard rock, emulsionate perfettamente con il blues. La voce cartavetrosa, ispirata e soavemente alcolica di Jack Russell, legava alla grande gli spartiti sfolgoranti creati da grandi musicisti come Mark Kendall e Michael Lardie, coadiuvati da una precisa ed attenta sezione ritmica. Lavori da studio pregiatamente di valore e poi il grande salto di qualità e notorietà dovuto a masterpiece come Once Bitten... e... Twice Shy che li proiettarono verso il grande pubblico. Ogni volta che risento Rock Me, Lady Red Light, The Angel Song piuttosto che House of Broken Love, i brividi mi colgono. Enorme combo ma solo con il cantante originario. Il saper mischiare le carte, quindi, diventò una sorta di mantra per diverse band, tanto che venne inaugurato un nuovo genere che faceva riferimento al funky, frettolosamente denominato funky metal, ma che aveva in se tutte le caratteristiche del genere che stiamo trattando, con divagazioni varie. Un mondo nuovo incarnato benissimo, soprattutto da band europee che avranno ottimi riscontri negli States e che tratteremo nella sezione sottostante.
I Tangier pur essendo di Filadelfia, si rifacevano a matrici sudiste con slide-guitar e porzioni di blues. Non ebbero mai grossi riscontri e nessuna delle loro tre pubblicazioni otterrà estesi consensi, nonostante una miscela sonora valida ma non certo di prima fascia. I Bonham, invece, pur spinti dal business che tentò di spacciare al meglio la creatura del batterista Jason Bonham, figlio dell’indimenticata leggenda dei Led Zeppelin, John Bonham, non godranno mai dei miei favori. Nel 1989 registrarono The Disregard of Timekeeping, con cui ottennero il disco d’oro grazie ai singoli Wait For You e Guilty, piazzandosi al n° 38 della classifica di Billboard. Le copie vendute furono circa 750.000, poi nel ‘92 arrivò il seguito, intitolato Mad Hatter, ma ritengo entrambi i lavori abbastanza mosci e senza quel sacro fuoco capace di portare in alto la proposta musicale, in tutta franchezza un accumulo di non grande levatura nonostante le indubbie qualità batteristiche del leader. Anche i losangeleni XYZ rientrano nel campo delle delusioni, nonostante il loro debutto fosse stato prodotto da Don Dokken in persona. Non li ho mai ritenuti in grado di riuscire a salire le scale dorate dell’empireo, a causa di una vena compositiva limitata e di un cantante buono, ma non certo eccellente. E il pubblico non premiò, più di tanto, il loro repertorio. Comprimari insomma. Chi ricorda il baffuto Carmine Appice? Il leggendario drummer, titolare del sellino in Vanilla Fudge e Beck Bogert & Apice, poi collaboratore di Pink Floyd (A Momentary Lapse of Reason, 1987), Stanley Clarke, Ozzy Osbourne, Ted Nugent, John Entwistle e Rod Stewart, in quegli anni venne coinvolto in ben due progetti degni di nota, King Kobra e Blue Murder; questi ultimi vennero sagomati dal platinato guitar-man John Sikes, coautore del fantastico 1987 dei Whitesnake, che convocò a se il bassista Tony Franklin e appunto l’italo-americano Carmine per dare alle stampe un grande album eponimo, incarnato da tante schitarrate ed atmosfere epiche che non lasciò graffi, sia nelle classifiche che nelle orecchie dei fruitori; uscirà, con una formazione diversa che vedrà il solo Sikes come leader carismatico, un secondo parto a nome Nothin' but Trouble, anch’esso privo di successo. Un power trio valido e avvincente, per alcuni versi, ma senza responsi di vendita, tutto finisce. I King Kobra, invece, si svelarono come l’ennesima pianificazione a tavolino da parte delle potenti label americane, che cercavano l’ennesimo “gallo dalle uova d’oro”; perché dico "gallo"? Perché le uova d’oro, giustamente, non arrivarono; quattro ragazzi platinati più Carmine alla batteria, look quasi glam, atmosfere class, pezzi che sfioravano l’AOR, un’insalatissima mista, confusa, e di basso profilo musicale, tre cd promulgati nel periodo aureo finiti nel dimenticatoio, aggiungo legittimamente. E dire che hanno fatto parte della line-up, interpreti di tutto rispetto come Mark Free, Mick Sweda, Johnny Rod. Unica testimonianza dell’attività dei Katmandu, il cd autointitolato divulgato nel ‘91, periodo pieno del grunge, prodotto da John Purdell e Duane Baron, mentre i Tyketto avevano tutte le potenzialità per fare sfracelli e dalla loro potevano contare su avvenenza fisica, miscela hard potente con un singolo come Forever Young molto gettonato. Non tutto andò per il verso giusto e il singer ex Waysted, Danny Vaughn, dopo il secondo album abbandonò la formazione per stare accanto alla moglie malata, mentre gli atteggiamenti nichilisti stampati su camicie smanicate di flanella, provenienti da Seattle, uccidevano il mercato e costringevano le label a tagliare i fondi a tante band nel genere. E i Badlands? Parliamone, ne vale la pena. Super-ensemble messo all’inpiedi nel ‘88 nella Città degli Angeli, composta dal grande Jake E. Lee, ex Ozzy, lo zeppeliniano Ray Gillen alla voce ormai passato a miglior vita, l’immenso batterista Eric Singer e l'ex bassista di Steeler e Keel, Greg Chaisson. I primi due album li posero sugli scudi della critica per le loro atmosfere molto Led Zep-oriented, per capacità indubbia, per saper mischiare influenze diverse, ma il successo commerciale fu davvero limitato: in definitiva una buonissima band, al di fuori del trend imperante, rischia di pagare lo scotto, e proprio così avvenne. A proposito di Jimmy Page e soci, è doveroso citare i cloni più compiuti che si siano mai visti sul mercato, i Kingdome Come. Creatura del frontman di origini tedesche, Lenny Wolf, la band scandalizzò il mercato con i primi due episodi editi, a causa del “plagio” evidente, tutto era Led Zeppelin: voce, costruzioni dei pezzi, impuntature, attitudine. Insomma, bravi non c’è che dire, ma per certe cose esistono le band-tribute. Michael Schenker non ha bisogno di presentazioni, ma la sua avventura con il cantante Robin McAuley, diede vita al McAuley Schenker Group che rimase in piedi solo per tre schegge da studio, con Perfect Timing del ‘87 a dare lustro alla band per via di tanti concerti negli Usa e un singolo, come Gimme Your Love, capiente nel racimolare popolarità, anche se le performance vocali, in sede di concerto, non furono sempre buone; ascoltare per credere sul tubo.
Un altro progetto mordi e fuggi fu quello degli Shadow King capitanati dal singer Lou Gramm (Foreigner) affiancato da nomi importanti come Vivian Campbell, Bruce Turgon al basso, e Kevin Valentine, uno dei più quotati batteristi negli States ancor oggi: un egregio disco di gran classe nel ‘91, con atmosfere più leggere anche grazie a tante tastiere immesse, e poi l’inevitabile “the end”. Finale con il botto, via si parte. I Silent Rage avrebbero dovuto spaccare il mondo, invece nulla accadde. Il loro primo Shattered Hearts conteneva dei gioiellini grezzi e una produzione carente, bisognosa di brillantezza. Tutti puntavano su di loro in America e li ritenevano prossimi all’esplosione, e la deflagrazione arrivò ma non quella prettamente positiva. Dalla sconosciuta Chameleon Rec. passarono alla neoetichetta del vate linguacciuto, la Simmons Records, con Paul Sabu a produrre e arrangiare nomi come Kulick e lo stesso Gene Simmons a rifinire le song, ma il risultato finale fu a dir poco inferiore all'attesa, regalando sì un’ottima resa sonora ma non il capolavoro previsto. Consiglio decisamente il primo cd anche se più rozzo e velato. Gli Shark Island sono una di quelle ingiustizie tipiche della storia: un gruppo originale con un cantante ragguardevole come Richard Black, atmosfere difformi dal trend, che non otterrà mai successo. Consiglio senza dubbio Law of the Order, uscito il 20 settembre 1989 per la Epic Rec., e contenente la cover dei Fleetwood Mac, The Chain, con collaborazioni importanti come quella del chitarrista degli Skid Row, Dave Sabo e altre tre tracce co-scritte da Jack Ponti (assistente dei Bon Jovi e Baton Rouge), mentre gli Steelheart sono sempre stati Michael Matijevic, screamer dalle corde vocali al titanio e principale compositore. Esordiscono nel ‘90 con Steelheart e bissano, un biennio dopo, con Tangled in Reins, una miscela satura di chitarre feroci, ritmiche guerresche e la voce sovraumana del singer che cantò anche parti importanti nella colonna sonora di un film stupendo come Rockstar, interpretato da Mark Wahlberg. I Tesla di Sacramento, invece, hanno rappresentato una porzione importante nella classificazione, unendo dinamismo, abilità tecnica e diversi frammenti poi aggregati per rendere la loro combinazione finale decisamente completa. Jeff Keith – voce, Frank Hannon - chitarra, piano, organo, Tommy Skeoch chitarre, Brian Wheat - basso, piano e Troy Luccketta – batteria, costituiscono la dicitura storica, capace di sfornare monili ad alto wattaggio come Mechanical Resonance, The Great Radio Controversy, Psychotic Supper e quel Five Man Acoustuical Jam che lanciò una vera e propria moda contagiosa nel rock-biz. Quella dei live acustici. In una sola parola, una grande band versatile e sopraffina, con attributi tetragoni. I Warrant tratteggiano, invece, una storia imperniata sul classico fuoco di paglia molto in voga a quei tempi, crescita-acme vertiginoso-fine in pochissimi anni, nonostante siano attivi ancor oggi con un cantante diverso dopo la scomparsa di Jani Lane. Un primo episodio sopravvalutato e iperincensato dalla critica come Dirty Rotten Filthy Stinking Rich, poi il capolavoro Cherry Pie con track immortali che consentirono ai cinque di arrampicarsi sulla Top Ten grazie a singoli come I Saw Red e la title-song, guadagnando i primi posti nelle classifiche yankee e tanti dollaroni, salvo poi capitombolare con Dog Eat Dog che segnò l’inizio del declino. Chitarre, videoclip e anthem, ecco la ricetta dei Warrant. E chiudiamo con i Winger, band suprema, tecnica e capace di creare melodie e paradigmi bellici in musica. Nacquero da un'idea del bassista/cantante/compositore Kip Winger, già con Alice Cooper, e del tastierista/chitarrista Paul Taylor, ai quali si aggregò il talentuoso guitar-hero Reb Beach, infine venne arruolato il pestatamburi Rod Morgenstein, ex Dixie Dregs già con Steve Morse. Messi sotto contratto dalla major Atlantic, pubblicano i primi due album, prodotti da Beau Hill (ancora lui): l’omonimo nel ‘88 e In the Heart of the Young nel ‘90, due entità con hit clamorose e sostanza class da vendere, qualcuno si è dimenticato di Madalaine, Hungry, Seventeen oppure Can't Get Enuff o la bomba melodicamente serrata di Loosen Up? Il terzo capitolo giungerà in piena epoca grunge, quindi Pull passerà un po’ sotto silenzio ma risulterà il migliore, un 10-tracks a dir poco incendiario e fiammeggiante a livelli siderali. Dopo rimpasti e scioglimenti, i Winger sono tornati insieme più forti che mai e nel 2009 hanno scaraventato sul mercato Karma, quinto paragrafo da studio, a parer mio, fenomenale per scrittura e incandescente per durezza, arrangiamenti e classe cristallina. Chiudiamo davvero con una female-singer, signorina mora, molto carina che non se la cavava male, Saraya. Una coppia di lavori editati in bilico tra il genere puro con sei corde a manetta e rinfrescate di keys, con alcuni accenni gradevoli, e la partecipazione alla colonna sonora della pellicola Shocker, di Wes Craven, in compagnia di mega rockstar, con il brano Timeless Love, una gemma slow emozionante.
EUROPA In Europa la prescrizione class aveva già parecchi seguaci, l’ondata, quindi, scaturì una scia di nomi e lavori eccellenti, alcuni davvero straordinari come i norvegesi TNT. Dopo un primo episodio cantato in lingua madre, arriva lo statunitense Tony Harnell, singer a dir poco eccezionale con voce erculea, che si lega perfettamente all’inventiva e all’originalità chitarristica di Ronnie Le Tekro, un vero genio, marchiando con lava in ebollizione, un terzetto di album grandiosi come il crudo Knights of the New Thunder, l’impareggiabile Tell No Tales e l’evoluzionismo di Intuition. I TNT hanno incarnato l’emblema class, capace di melodie sciantose e cristalline, e una chitarra eclettica, puramente criminal-letale: il quartetto è ancora oggi attivo con il vocalist Tony Mills (ex Shy) anch’egli molto dotato, e continua a pubblicare buonissime composizioni. Personalmente adoro questi ragazzi e la loro musica. I britannici Magnum, invece nascono nel lontano ‘72, ottenendo i riscontri più evidenti con l’esplosione di potenza del genere. Capeggiati da Bob Catley al microfono e Tony Clarkin, barbutissimo chitarrista, salgono alla ribalta grazie ad un manipolo di ellepì collocati nel periodo metà eighties-inizio anni novanta, sfoderando buone song, chitarre a stecca, keyboards a legare il suono, e alcuni indovinati video in rotation su Mtv. Sono uno dei pochi gruppi a non aver mai interrotto la produzione, continuando nel loro credo a sette note. Sempre dalla terra albionica provenivano i Little Angels, che si accaparrarono riscontri con un singolo celebre come She’s A Little Angel, e conteggiano in carniere cinque dischi, di cui uno live. Nulla di trascendentale come proposta. I Waysted spuntano nel ‘82 per volontà dello storico bassista degli U.F.O., Pete Way, e il loro momento di maggior spolvero corrisponde all’uscita di Save Your Prayers del 1986, percorso da melodie accattivanti, perizia tecnico-esecutivo modellata attorno alla carismatica voce di Danny Vaughn, successivamente cantante dei Tyketto, con un singolo potente e molto gustoso come Heaven Tonight. Poi molto poco. I ruggenti Bonfire, invece, provengono dalla terra delle patate e della birra, e continuano nel solco dell’invasione tedesca all’interno del panorama hard/metal dei primi ottanta. Comandati da un singer non eccezionale ma molto riconoscibile e ben strutturato vocalmente, come Claus Lessmann, e da una serie agguerrita di chitarristi, uno su tutti Hans Ziller, riescono a centrare due ottimi album come Fireworks e Point Blank, il primo prodotto dal nume tutelare Michael Wagener, il secondo bagnato nel class metal puro, episodio questo che fornì loro l’occasione di partecipare alla colonna sonora del film di Wes Craven, Shocker, con la canzone Sword and Stone, scritta a quattro mani da Desmond Child e Paul Stanley. Continuano ancor oggi a suonare e ad incidere e mantengono un buon standard di qualità. I China avevano origine in Svizzera, altra terra foriera di ottimi act; chitarre a palla smussate ogni tanto da generose tastiere, Sign in the Sky il loro tempo di maggior auge con un tour di spalla a Malmsteen e proprio in quel frangente ebbi modo di osservarli live: discreta band, nulla di più, mentre i Gotthard sono la realtà di più grande successo fuoriuscita dalle alpi rossocrociate. Nati solo nel ‘92, hanno sfornato, però, lavori davvero notevoli e di grande goduria per gli appassionati, mi piace ricordare il loro esordio vigoroso, il seguente e bellissimo Dial Hard, ma tutta la loro produzione merita grandissimo rispetto. Poi la tragica scomparsa di un singer evocativo come Steve Lee, la pausa, il ritorno con un nuovo frontman proprio in queste settimane. Grandi Gotthard! Nella sezione precedente parlavamo di accoppiamento di insiemi diversi, con un nuovo genere che faceva riferimento al funky, ebbene eccoci. Curioso che proprio due band europee avessero fatto loro il dettame e soprattutto ottenessero lodi e considerazione sui mercati d’oltreoceano. Gli Electric Boys, quartetto svedese, fece il pieno con il primo capitolo Funk-O-Metal Carpet Ride, ottimo spaccato della commistione di atmosfere duramente class e hard con infiltrazioni chiare ed evidenti del funky, un buonissimo disco ancora valido, con il singolo Electrified che scuote e tempesta il mio stereo tuttora, mentre i Sons Og Angels, anch’essi scandinavi provenienti dalla Norvegia, assestarono un colpo da k.o con il loro unisco disco, vario e molto orecchiabile, surrogati da un single-clip devastante come Cow Girl. Curioso come il genere lasciasse abbastanza esitanti i kids del vecchio continente facendo furore negli U.S.A. che lo adottarono senza esitazioni. Ultimo, ma non meno meritevole di citazione, il primo passo solista di un virtuoso dello strumento come John Norum, fuoriuscito dagli Europe, che rilasciò un platter, nel ‘87, come Total Control, incidendo da solo voci, cori e chitarre, avvalendosi, per alcuni pezzi, dei servigi del vocalist Goran Edman; vennero incluse due cover come Back On The Streets dei Vinnie Vincent Invasion, e Wild One dei Thin Lizzy. Grande lavoro lucidato dall’apporto scrittorio di Marcel Jacob ex bassista di Yngwie J. Malmsteen.
Ragazzi, una cavalcata lunghissima ed esaltante nei meandri del class metal, l’appuntamento rimane invariato, ci si ritrova sempre qui sulle pagine del vostro portale metal preferito, per terminare, il prossimo mese, la saga lunghissima di band misconosciute, da riscoprire e riascoltare dando potenza agli speaker. L’ultimo frammento verrà dedicato ad un genere troppo sottovalutato da molti, l’AOR. Stay tuned Metallized people!
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Se vi riferite a Cycle of the moon dei Prophet del 1988 mi metto in coda per definirlo un discone. Tomorrow never comes , che pezzo ! |
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Ma è chiaro che la scena è incestuosa, ed infatti ai giorni nostri si usa hair metal e ci si butta dentro di tutto, per me ripeto per l\'ennesima volta,sbagliando. È un po\' come se domani venisse fuori un\'etichetta che raggruppa hardcore,thrash e death, sarebbe giusto? Articoli come questo a mio avviso sono molto complicati, ad esempio appaiono i Giant, che Frankiss definisce protuberanza del class, ma per me di metal non hanno nulla, sono hard rock con qualche accento aor, Beppe Riva descrisse Last Of The Runaways come grande hard di frontiera alla sua uscita su Metal Shock, ma allo stesso tempo non è del tutto sbagliato accostarli al class ( basta ascoltare Hold Back The Night, tanto per dire ). Rob dice che Quireboys e Dogs D\'Amour sono più Stones che street, e sono d\'accordo, però poi esce il libro dei 100 dischi del glam e te li trovi con i Whitesnake di 1987, che di glam nel sound per me non hanno nulla. Ripeto, sono operazioni difficili è sempre meglio per me scandagliare disco per disco. Ah! Prophet di Cycle grandissimi, loro inseriti nei 100 dischi aor; ma appunto sono aor puro? Per me no sono una versione più elaborata dei Bon Jovi prima maniera, e Bon Jovi per me è sempre stato un problema come definirlo, sempre Riva su Rockerilla usava chic rock |
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Ciao @Andy (sei lo stesso utente che in altri articoli reclamava a gran voce i Prophet di Cycle? In ogni caso concordo, album strepitoso) questo genere di articoli a me, personalmente, fa impazzire. Perché a prescindere dalla collocazione dei gruppi mi consente di riascoltare dischi che giacciono da tempo o scoprirne altri. Tornando alla tua considerazione non so cosa risponderti. Nell\'articolo sullo street vengono menzionati i Quireboys e i Dogs d\'Amour. Francamente ci vedo gran poche similitudini con Guns, LA Guns e Love/Hate. A mio avviso sono puro Stones (toh! al massimo Faces di Stewart) che di metallico non hanno niente. Gli WASP dell\'esordio cosa sono? Sono più vicini ai Crue, ai Poison o ai...?Poi, vedo anch\'io le differenze tra Bret Michaels e Vince Neil (uno sa cantare, comporre e suonare l\'altro no) però alla fine fanno parte di un\'unica scena: il rock USA che ha dominato le classifiche per 7 anni. \"Cazzo, i Guns’n’Roses, i Crue, quelli erano dei gruppi!” “Sì, e anche i Def Leppard” “Poi è arrivato quel frocio di Kurt Cobain e ha rovinato tutto” “E noi volevamo solo divertirci…”. (fermo restando che a me, quel che è venuto negli anni 90, è piaciuto un sacco, ma in questo contesto andava fatta la citazione) |
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...anch\'io ho vissuto in quegli anni di grande rock music...ogni artista aveva un perche\'...il termine hair metal e\' uscito dopo i 2000 ed era a mio avviso pure offensivo...Rob fleming...scusa eh ma c\'era molta differenza tra glam e street ad esempio....ma anche class metal o l\' AOR erano impostati diversamente...grande periodo che ancora ha lasciato il segno fino ad oggi! |
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Grazie della considerazione Rob, ma diciamo che glam metal è stato usato di più nella prima metà degli anni \'80, i Wasp dell\'esordio per me sono puro glam metal, meno Shout dei Motley che ha molte influenze nwobhm, secondo me bisogna sempre entrare nel merito dei dischi singoli, li se conosci non ti sbagli. Poi l\'86 è stato il massimo per i suoni levigati nel l\'heavy metal, non sono un caso nemmeno gli Iron di Somewhere e i Judas di Turbo, poi con l\'esplosione dei Guns è arrivato lo street, è chiaro dopo la punta di edonismo l\'hard & heavy mostra la faccia dura e più \'real rock\' |
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@Fabio, avendo appurato che dopo il nome c\'è una Z, per me sei stato una delle mie guide (senza di te sicuramente sarei più ricco) nei miei anni di formazione e quindi ancora oggi dico che tu hai ragione. Io ragionavo per macroinsiemi. Crescendo vedo anch\'io le differenze tra Ratt e i Motley Crue, ma alla fine sempre di hard rock parliamo. Che differenza dal punto di vista strettamente musicale c\'è tra il glam metal e lo street? Un filo di durezza in più? Poi arrivano i Dokken che poco hanno a che fare con i Poison, ma avevo 16-18 anni e per me erano solo meraviglie sonore che distinguevo dal metal dei Maiden e da One dei Metallica. Ma il ponte agli anni \'70 lo trovavo evidente. Ti scrivo come se fossi il 17enne e non il 50enne di oggi. All\'epoca io vedevo i Guns come i figli più duri degli Aerosmith a partire dalle bandane ai microfoni e il cilindro di Slash (gli Zeppelin non si toccano). Oggi vedo tante altre influenze (ho scritto Nazareth?). Io ricordo che certi autori (tu? sicuramente Della Cioppa) usavano il termine pop metal per descrivere il class indicando Bon Jovi e Ratt come i pesi massimi. Come scrivi: il class è la parte più edulcorata. Mentre scrivo sto ascoltando After Hours dei Bad Habit? Loro? Class? AOR? |
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fasanez anch\'io ero/sono un fruitore seriale di heavy metal, ma vedi molte volte le etichette, meglio dire sotto etichette, servono per spiegare e indirizzare, ma non sempre tengono conto di diversi fattori,voglio dire, shot in The Dark di Ozzy o rock n roll children di Dio, sono più heavy di Dokken o Ratt? Non credo, e di esempi così se ne potrebbero fare a bizzeffe, si tratta sempre di metallo di classe per me. L\'hard rock invece per me è più una cosa anni \'70, ma anche qui il discorso sarebbe lungo. Hard rock puro ad esempio sono gli Aerosmith seventies, ma hanno influenzato pesantemente lo street anni 80 |
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C\'ero anch\'io ai tempi, e da friutore seriale di heavy metal, roba più pesante, per me era tutto \"hard rock\" voce con la quale il metallaro medio indicava la roba più soft, ma facente sempre parte dell\'ascoltabile .
Poi i generi li ho imparati col tempo. comunque hair non c\'era proprio.
Scusate l\'OT personale.
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Davvero Rob tu che all\'epoca c\'eri tendi a vedere la scena come qualcosa di unico? Per me invece per glam intendo gli Hanoi Rocks e gruppi simili, cioè gente che viene dal sixties sound alla Stones, lo street è molto più duro, Love/Hate tanto per dire, e secondo il mio parere molte band avevano influenze di gruppi come gli MC 5, mentre per class intendo proprio heavy metal, ma ovviamente americano, ad esempio una delle più belle canzoni class per me è Rockin\' With You dei Malice che, come sai , erano una band di heavy puro sulla scia dei Judas, e ce ne sono molte altre di canzoni class all\'interno di pure heavy band. Così come Dokken e Ratt hanno una forte impronta heavy metal, ovviamente come è stato codificato negli \'80. In sintesi il class è appunto la parte più edulcorata per così dire del metal, glam e street a mio modo di vedere hanno influenze più rock classico dei 60/70 |
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No, @Mos. Mai sentito prima degli 2000. Si diceva glam metal, street metal, class metal che, poi, alle mie orecchie non vedevo differenze, ma vabbé…hair metal poi è un termine di una bruttezza da premio Nobel |
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io chiaramente non c\'ero e non me ne intendo di class e simili ma... veramente negli anni 80 non si diceva hair? |
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Ecco meno male che c\'è Frankiss che fa chiarezza e vede il glam, lo street, il class e l\'aor come generi divisi tra loro e senza l\'inutile collante dell\'hair metal ( nato negli anni 2000, prima mai letto denominazione simile ). Per il class puro aggiungo che, personalmente, ritengo che sia un genere difficile da interpretare e che non ci siano state poi così tante band. Ovviamente Dokken e Ratt, poi gli Hurricane di Over The Edge, i King Kobra di Ready To Strike, i Kick Axe di Welcome To The Club, gli XYZ dell\'omonimo esordio ( prodotti da Don Dokken...ovviamente ), i Rough Cutt, i Winger dell\'esordio, i Silent Rage più altri esempi citati nell\'articolo. Ma ripeto trovare la giusta amalgama tra durezza dei riff e refrain melodici, ma\'muscolari\' non è mai stato così semplice e le band di puro class sono poche |
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Su questo ultimo punto dico la mia. Secondo me quando si e` piu` giovano si ha piu` possibilita` di ascoltare musica, io da studente passavo interi pomeriggi e serate ad ascoltare musica. Poi una volta iniziato a lavorare avevo meno tempo ma abbastanza, soprattutto nei fine settimana per farlo; poi cambiai lavoro, che mi impegnava dieci e piu` ore al giorno e mi sono sposato, e qui anch`io dedicavo piu` tempo in macchina ad ascoltare che altro. Poi tre anni fa ho perso quel lavoro ed ora ne ho un`altro, momentaneo, dove posso ascoltare musica quanto mi pare, e poi facendo i turni, anche a casa faccio lo stesso; difatti negli ultimi tre anni ho riscoperto un sacco d gruppi che in precedenza non avevo mai ascoltato. Tutto questo per dire come dipende da come uno viva, per poter ascoltare musica; quando ero piu` giovane anch`io ero uno che comprava compulsivamente, ma ascoltavo tutto e bene, poi ho smesso ed ora lo posso rifare, ma di certo non mi mettero` mai a comprare dischi che non sentiro` mai o solo una volta, e` una stupidaggine e non serve a niente. Certo ci sono dischi che magari non sento da una vita, ma basta una nota per ricordarmeli bene. Pensoche l`importante sia quello, non il collezzionismo fine a se stesso |
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Ma infatti non ne dubito, infatti io compro e ascolto dai primi anni 80 ma non ho mai raggiunto i migliaia di titoli che molti vantano anche perché quando ero più giovane tendevo a consumare un album e non avevo la frenesia di passare di palo in frasca come faccio ad esempio ora, quindi non ho accumulato tantissimo. Poi c’è da dire che quando uscivano questi titoli e questi gruppi io ascoltavo tutto tranne questi, dai grandi classici al thrash, da king diamond al grunge. Ho cominciato ad appassionarmi a sonorità più “easy” e “americane” nei primi anni 90 complici le amicizie giuste con le quali si condividevano ascolti e alcuni album che hanno aperto la strada alla melodia (hysteria, empire, a show of hands,…) anche se diverse cose tipo ratt, crue, dokken, le ascoltavo già nei primi anni 80. Poi c’era tutto quell’immaginario legato al look da guzzatori, che avevamo adottato nei sabati sera in discoteca a caccia di topa, che per gente poco più che ventenni aveva più “tiro” che non quella da thrasher di quando ero teenager. Se ci penso sorrido, ho ancora certe camicie sgargianti e diversi paia di stivali ma ormai rappresentano un passato ormai sepolto. Da lì poi ho adorato molte delle band citate, i lion, i tyketto, gli hardline, i talisman, gli stryper di against the law, i tnt di realized fantasies, gli slaughter, gli europe di out of this world…Però la mia vera passione era certo aor tipo dare, diving for pearls, strangeways, touch, drive she said, insomma concordo che a pensarci c’è un mare di musica che non si riuscirà mai a recuperare neanche volendo. Aggiungo che un mio caro amico dell’epoca apprezzava da matti questa musica e un paio di volte in vacanza in scandinavia nei primi anni 90 ci siamo fermati nel negozio di michael denner a copenhagen che vendeva quasi solo roba come quella, una vera e propria miniera per gli appassionati di rock americano (come lo chiamavamo ignorantemente noi) |
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I miei interventi precedenti credo dimostrino come il mio intento non sia mai stato quello di accumulare tonnellate di roba in maniera acritica. C'e' un discreto spessore dietro, che lo vogliate cogliere o meno. Per il resto, che dire? Magari avessi un'ora al giorno per la musica! E' che dopo piu' di 25 anni che compro dischi, e' naturale averne un bel po'... |
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Tino hai sollevato una bella questione. Ti dico la mia esperienza: io penso di essere un tipo ossessivo, nel senso che è proprio come di tu, tendo a recuperare qualsiasi band (purché mi piaccia, ovvio), di qualsiasi genere in ambito hard & heavy, tanto che mi è partito un patrimonio e ho collezionato migliaia e migliaia di cd, di cui una buona fetta è roba abbastanza rara e di nicchia. Però, ultimamente mi sono reso conto che ho accumulato troppa roba a cui ho dato pochi ascolti e ascolti superficiali. Da un paio di mesi, invece, ho deciso di comprare magari di meno e più a lungo termine al posto di prendere tutto insieme (magari anche 10 dischi in una botta come facevo prima), in mondo tale da concentrarmi maggiormente sui cd reperiti. Lo faccio un po' per i soldi (non navigo nell'oro purtroppo) e un po' proprio per ritornare alla modalità di ascolto di quando ero ragazzino e che fondevo gli album a forza di sentirli. Intanto annoto tutto sulla mia lista dei desideri, poi recupererò gli album mancanti piano piano, non mi corre dietro nessuno.... anche se la tentazione di acquistare tutto insieme resta alta |
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Anche per me è una passione, ma per me trovare un ora al giorno (di media) per ascoltare bene un album è un lusso che non riesco a permettermi. Dipende molto anche da che lavoro fa una persona, se può permettersi di ascoltare musica durante quest’attività è tutto di riguadagnato altrimenti sono cazzi. Io ad esempio sono fuori casa dalle 8 del mattino fino alle cinque e mezzo per il lavoro dove non posso ascoltare musica, poi ho un po’ di palestra dove al max puoi ascoltare qualcosa con le cuffiette ma non sempre ne ho voglia e siamo già alle 7.30, poi ci sono le attività extra lavorative, morale ti rimane al max quell’oretta ogni tanto che non hai più se vuoi guardare un film, uscire o fare un videogioco ad esempio, poi c’è il tempo che devi dedicare agli affetti e alle varie attività sociali a meno che uno non sia l’eremita di ihsahniana memoria. Poi c’è la macchina che aiuta e vuole dire nel mio caso circa 15.000 km di ascolti. Infatti la maggior parte della mia “cultura” musicale, infinitamente più scadente a quella dei vari raven, daddo, sambalzai, mario, marchese ed altri amici del sito, si è formata tra i primi anni 80 e i primi anni 2000 quando la memoria e l’attenzione erano molto più acute e il tempo libero maggiore. Comunque nell’elenco di mario quasi tutti i gruppi li ho sentiti nominare, un buon 30 per cento li ho anche sentiti. |
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@tino ebe: quoto il tuo post #237. Sai poi dipende da come uno è fatto. Mi spiego : la musica, l ' heavy metal in particolare, può essere un passatempo, un hobby, uno svago oppure una passione. Anche per me è una passione, ma se questa passione si trasforma in una ossessione ( o quasi) del tipo : devo avere tutto, beh allora è meglio che rinunci perché in ambito heavy metal (tutto) è pura follia pensare di recuperare tutto anche solo di un genere (thrash, glam, epic, doom, ecc che sia). Ricordo che su una rivista made in england venivano venduti da tape-trader di tutto il mondo decine e decine di nastri dai gruppi conosciuti a quelli underground. Veramente neanche a mettersi a pensare a una cosa simile. Se poi c'è qualcuno che tenta l' impresa di riuscire a recuperare tuto, beh gli faccio gli auguri più sinceri che riesca nel suo intento ... |
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Scusate se mi intrometto ma dubito che l’accumulo compulsivo di materiale audio si traduca in reale conoscenza e apprezzamento di ciò che si accumula. Se comunque ci riuscite, o meglio ci siete riusciti, beati voi. Io ho un amico che ha accumulato migliaia di cd che manco ha mai ascoltato o forse avrà ascoltato una volta sola eppure continua imperterrito. È anche una semplice questione matematica, 365 album nuovi (o vecchi) vorrebbe dire un album al giorno per un anno, ammettendo di avere a disposione sempre tempo, voglia e attenzione necessaria e guai ripetere gli ascolti altrimenti gli anni triplicano . Mi sembra più una situazione da sepolti in casa di real time |
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Confermo: tutti nomi semplici! Voi non avete idea di che roba sia uscita in quegli anni. Avete mai sentito i CRY di 'Don't tell me lies' o i NITEFIRE? I bonjoviani TOKYO ROSE di 'she cries', i DESPERATE ANGEL dell'omonima canzone, i MACH 1 di 'angel of the night' e i RUNNER di 'say goodbye? Roba assurda! Per non parlare dei migliaia di gruppi usciti solo su tape: THE SYNDICATE, REBEL, NITEVIGIL, GARRISON...!!! Io sono impaccato di Lp, EP, Cd e Tape ultrarari, mavi assicuro che avro' al masimo un ventesimo di cio' che ai tempi venne fuori. C'e' gente in america che ha quasi tutto!!!! Ripeto: non avete minimamente idea di che razza di roba vi stia parlando!!! Ma forse e' meglio cosi', soprattutto per i vostri portafogli... |
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Confermo che molte delle band citate da Jonny, tra l'altro anche molto differenti per genere tra loro) sono reperibili, io li conosco tutti e ne ho un buon 85% in versione cd. Altri invece non credo siano mai stati ristampati e perciò sono rarissimi |
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@Rikbay: penso (e spero) che il commento di Daddo fosse ironico, e comunque non ti preoccupare non me l prendo per cosi` poco, gli `anta anni a qualcosa servono! |
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PS poi come memoria storica del periodo io tutti questi termini legati a questi gruppi manco li ho mai sentiti, anche perché è un genere che ho ascoltato postumo circa a metà anni 90...in quegli anni ascoltavo prevalentemente thrash e nel giro delle mie amicizie veniva semplicemente etichettato come rock americano da non confondere con il glam. |
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Tutti i dischi citati ai post #214 e #215 sono tutti noti e reperibili ? E vabbé sono io quello sbagliato ...@Metal Shock : non prendertela. Con alcuni è tempo sprecato .... |
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Confermo il mio non era un commento legato al class e le band nuove non le scelgo in base al genere. Poi in questa discussione sono un semplice spettatore |
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@Daddo: perche` i dischi nuovi non vanno bene? Poi di cosa ti stupisci anche tu, quando si commenta qua tante volte si parte per la tangente e vengono fuori discorsi out thread a iosa. Certo che sei in bel bischero! |
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E poi di cosa vi stupite? I gruppi citati da Jonny, anche se non c'entrano una sega con il Class Metal (diciamo nell'80% dei casi almeno) sono tutti quanti noti e reperibilissimi. Roba semplice, insomma... |
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Stanno uscendo fuori una miriade di nomi, tutti fatti a casaccio, con l'1% al massimo che dovrebbero essere menzionati qua dentro. Il tutto senza un briciolo di logica. E ora spuntano fuori anche quelli che comprano i dischi nuovi! Se un son grulli un si vogliono... |
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@ Metal Shock : si. Ogni riferimento alla rivista tua omonima era voluto. Alla prossima. 'Til death do us part. |
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@Terzo: grand bella band i Blues Pills, la cantante sembra una Janis Joplin de giorni nostri ed il loro primo album mi e` piaciuto molto. Sono curioso di sentire quello nuovo, anche se devo dire che la prima canzone estratta e qui ascoltata non mi ha esaltato tanto, ma e` solo un brano, spero che l`album sia migliore, vedremo. |
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Sei un grande metal shock, in effetti cerchiamo di tenere viva la fiamma della passione. Comunque tornando al soggetto dell'articolo e' interessamento leggere tutta questa caterva di nomi ma purtroppo a moltissimi non potrò degnare neanche un minuto letteralmente sepolto da novità da ascoltare e tempo sempre meno. Non per niente già da tempo difficilmente faccio operazione di rispolvero e preferisco concentrarmi sulle novità. Ora per esempio ho scoperto i blues pills, band fenomenale |
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@Rikbay: ricambio l`ammirazione nei tuoi confronti, ma anche in Terzo Menati, Doomale e tanti altri che qui commentano e fanno trasudare la loro passione per questa musica. E anche nei confronti di Jonny: magari a volte fa dei commenti "esuberanti", ma traspare tutta la sua passione per l`heavy metal; inoltre, non c`e` che dire, se conosce ed ha tutti gli album citati, chapeau! Tra l`altro cito` in un`altro commento gli Alleycat Scratch che non conoscevo, e dopo aver ascoltato il loro disco lo devo ringraziare perche` e` veramente bello! Sempre per Rikbay: se nel tuo commento i !??!!! su metal shock erano riferiti al sottoscritto hai centrato il bersaglio: il mio vuole essere un tributo al magazine che piu` degli altri all`epoca lessi e mi "formo" sull`heavy metal!! |
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La mia ammirazione e' reciproca. |
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Anche la mia era una battuta. Non mi permetterei mai di dire cosa scrivere e cosa non scrivere a chiunque esso sia. Ci sono utenti intelligenti e con una cultura musicale notevole, tipo @Doomale, @terzo menati, @Metal Shock che espongono e argomentano con cognizione di causa il proprio pensiero in modo tranquillo e senza troppa enfasi o presunzione. Vi ammiro ...tutto li. |
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Ma figuriamoci. Scherzo ovviamente |
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Ragazzi state tranquilli .. avete tutte le ragioni, ma state tranquilli. (@Metal Shock e @terzo menati) non alimentiamo inutili diaspore. Sia chi sia (o mario o jonny o chiunque altro) ... a parte questo, nel mio piccolo, ho recuperato alcuni vecchi flash, metal shock (!!??!!) e hm e i gruppi citati nel post #214 e #215 hanno effettivamente pubblicato quei dischi citati. Molti di questi dischi erano già all' epoca di difficile reperibilità (fonte il mio dischivendolo di fiducia). Se li ha fisicamente (gli album) ha una piccola fortuna ... che li abbia ascoltati tutti beh meglio per lui ... io che sono ehm vecchio ho ancora circa un migliaio di dischi di thrash metal old school anni 80 da recuperare ....Lo so, sono quasi tutti fuori catalogo e vabbé ..... la caccia continua eheh .... |
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Metal allora e' veramente lui...mi sembrava |
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Tante band citate da Jonny (aka Mario) io manco le conosco. Onore a lui se le conosce tutte, avrà ascoltato musica più di me! |
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E tu sicuramente li hai ascoltati tutti...cos'hai ottant'anni? |
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Altre bands, Jett Black,Witch Cross,, Malice,Americade e chissa' quante altre cadute in dimenticanza o obliate. |
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Amcora si potrebbero citareemon _Breack Out 1987,Dagger_Not Fraid of The Night 1985, Da Vinci_Da Vinci 1987,Coney Hatch_Long Cold Winter1986, Bon Jovy_7800 farenight 1985 e Slippery When Wet 1986,Blue Blud_The Big Noise 1989,Black Foot_Siogo 1983,Black'N Blue_Without Love 1985,Bad Company_Holy Water 1990, Axxis_Kingdome of The Night 1989, Axel Rudy Pell_Nasy Reputation 1990,Agentz_Stick to Yiur Guns 1987, 1STAvenue_Tears and Triumph 1992. |
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Altri dischi da cui traspare gran bellezza e altrettanta maestria, non so se gia' citati, per me sono: Grand Prix_Samurai 1983, Hawk_Hawk 1986, Melidian_Lost in The Wind 1989,Le Mans_Le Mans 1985,Odin_Fight for Your Life 1988,Rankelson_ The Bastards of Rock'N'Roll 1987, Mad Max-Stormchild 1985, Masi_Downton Dreames 1988,,Molly Hatchet-Lightning Strikes Twice 1989, MSG_Save Yourself 1989 e Perfect Timing 2987,Niagara_Now or Newer 1988,,Only Child_Only Child 1988,Y & T BlCk Tiger, anderberg_Alibi 2985, Triumph_Surveillance 1987,Tour De Force_World On Fire,Tobruk_Wild on The Run 1985,Talisman_Talisman 1989, Streets_Crimes in Mind 1985,Scagarack_Sgagarack 1986 e Hungry for a Game 1988,Shout_In Your Face 1989,Shy_Execess All Areas 1987, Shogun_31 Days 1988, Pretty Maids_Future World 1987 e Jump The Gun 1990,Legs Diamond_Out in Bail 1984,Levithicus_Nights of Heaven 1989, Keel_Kell 1987, Joshua_Intense Defense 1988,Heavens Hedge_Heavens Hedge 1990,Icon Nighth of The Crimes 1985, House of Lords_House ofords 1988,Glory_ Danger in Thius Game 1989,Gary Moore_ Afther The War 1988, Fate A Matter Of Attitude 1986, Fair Warning_Fair Warning 1992. |
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ROBA CHE AVREI VOLUTO SCRIVERE IO (fonte: AorArchivia): "Queste nuove bands non s’accontentavano di scolpire nella roccia riff assassini, piuttosto si compiacevano di cesellarci dentro arabeschi procedendo con grazia felina... Non era un ammorbidirsi, un cedere alle lusinghe della melodia, piuttosto un pianificare e mettere in opera altre strategie d’attacco, meno ovvie, più insinuanti, più sofisticate". |
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Altra roba top, la canzone "Feeling Lonely" dei VICE e "She Want's Vengeance" dei JOKER. VI dico le singole canzoni, almeno andate sul sicuro. |
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ICON ovviamente, magari in parte nel Class Metal, anche se io adoro più il secondo. Molti lo definiscono AOR, ma per me l'AOR è ben altra cosa. Roba dal Giappone? Volete due bombe dal Giappone? HURRY SQUARY e BAD LOSER (mi pare con lo stesso chitarrista clamoroso. Ascoltatevi "1945" dei Bad Loser!!! |
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Santers, Surgin, Coney Hatch.... |
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Visto che si parla di heavy rock e hard & heavy del Sol levante vi consiglio pure i Loudness con il virtuosamente magico Akira Takasaki alla chitarra. |
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L'album dei Kuni ce l'ho. Daddo che ne dici dei mitici Icon? Aor band incredibile, ma il primo omonimo album, molto più potente del resto della discografia, si potrebbe inserire nel class? |
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Pero' state parlando di tutto tranne che di class metal! Sentitevi il secondo album dei KUNI, con il chitarrista replicante di Jake E. Lee; oppure, parlando di una band a livello di demo tape, i NITEVIGIL con il loro Class metal d'assalto... |
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gli Angels australiani, come no, ho un loro album di fine anni 70 |
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Ma qualcuno conosce i The Throbs, autori di un solo e meraviglioso album? E i The Toll? Due album soprattutto il secondo una bomba. I Firehouse, buoni come i Valentine, i The Eyes mi sembra di ricordarli di nome ma non so E i Birdhouse? I Rock city Angels? I Rattlebone? I T-bone? Ma soprattutto qualcuno conosc i The Angels, australiani? Se no per favore procuratevi Live Line, uno dei dischi dal vivo piu` belli che abbia sentito. |
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Metal Shock mi riferivo proprio a loro, ai Writchchild glam inglesi, erano molto punk, molto sporchi, mi hanno sempre divertito un mondo. Invece gli Heavy Bones? Eran formati da membri di Quiet Riot, Hellion e Cats in the boots, hanno pubblicato solo un disco, ma era una meraviglia |
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Potrei sbagliarmi, mi vengono in mente i firehouse, i valentine, the eyes tra gli altri, se non già citati da altri utenti. |
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I Sea Hags gran grupp sfigato: grandioso album e poi finiti nel dimenticatoio con vari problemi di droga, mi sembra che qualcuno ci h lasciato la pelle. Gli Everybody`s Noghtmare discreti, per me, mentre i Wratchild, se dici la glam band britannica grandi! |
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Concordo con Daddo sui Tesla, e ringrazio Daddo per i Leathereolf li avevo completamente scordati, poi non so se sono stati citati, mi pare ottimo il gruppo dei Candy Harlots fautori di un ottimo sleaze metal, hard rock. |
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I Silent Rage o gli svedesi Treat, altre ,due ottime band , almeno per i miei gusti |
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Shock, TUTTI alla fine erano gruppi Hard Rock! I Tesla, quelli dei primi due dischi erano nello specifico una grandissima band di Hard Rock... |
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Jonny : purtroppo non ho più quelle riviste e non ti posso dare gli estremi per la verifica. Come dici tu, la classe si trova in ogni settore e non solo nella musica. Però qui stiamo parlando e scrivendo di musica. Oh almeno ci provo. Poi magari si usa propriamente o impropriamente a seconda delle proprie esperienze musicali in ambito heavy metal dei termini, in questo caso class metal, che ovviamente può essere condiviso o anche no, giustamente. Se poi si vuole sindacare e mettere anche i puntini sulle ' i ', beh in ambito heavy metal con tutti i generi, sotto generi e sottogenere del sottogenere, beh io a questo punto mi ascolto il disco e basta e se mi piace non mi interesso dell' etichetta di definizione. Siamo di tante idee e opinioni e guarda che casino è venuto fuori per un articolo a nome : il class. Rimarremo di opinioni divergenti ma questo è normale ..... in fondo it's only rock 'n' roll !!!! |
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Ragazzi veli ricordate invece gli Heavy Bones, gli XT, i Sea Hags, gli Everybody's nightmare, gli Happl e i mitici Wratchchild (non quelli heavy)? Se ve li ricordate siete dei miti assoluti |
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Vabbè stemperiamo un po' i toni... grandissmo Daddo che hai citato i Leatherwolf, li ho adorati, hanno fatto tre dischi stupendi |
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@Rikbay: Beast ftom the east e` stato il mio primo album dei Dokken, un "po`" ritoccato in studio, ma che live!!! @Daddo: per me i Tesla sono e resteranno sempre un band hard rock, poi se uno vuole vederci altro non so, tu citi due canzoni, ma io ho tutti i loro album e secondo me di class metal non ve n`e`. Poi ognuno ragiona con la sua testa ovvio. |
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Quanto agli Accept, ci sarebbe da fare un discorso lunghetto...magari domani! |
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X ma sei sicuro di Metal Force?.No perche' la rivista magazine do cui ho alcuni nimeri, l'aggettivo class lo usava pure per band heavy, thrash , hard rock, e non di certo ad etichetta di genere, e comunque i Dokken sono degli USA e li quel termine non si e' mai isato che.io sappia , e sia in Gran Bretagna , che in Canada o Australia e paesi di lingua inglese tale termine nei dischi, siti, enciclopedue ufficiali non compare, nell'indicare il genere di una band, ne la band in questione a che mi risulta si e' mai definita tale, anche perche' la classe la si trova dovunque, e non solo in musica. |
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Shock, sui Tesla ci sarebbe da discutere: Changes e Modern Cowboy secondo me rientrano nel filone! Altra band che ho dimenticato, i Leatherwolf di di Calling!!!! |
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@ Metal Shock : ti ringrazio per la tua condivisione. Dei dokken c'è un bellissimo live dal titolo beast from the east. Probabilmente già lo conosci .....se non è class metal questo .... |
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Ora nevica!! Qualcuno sostiene quello che sostengo io!! P.s. non volevo insultare nessuno!!! Si fa tanto per chiacchierare (jonny cristiano lo sa bene). Tornando ai discorsi 'seri': Rik, sei sicuro che il termine sia comparso sulle riviste inglesi di quegli anni? Sarebbe clamoroso a dir poco! Io ho una vasta collezione di kerrang, eenfer e altre riviste europee, nelle quali pero' non viene mai fatta menzione intal senso.... |
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@Rikbay: totalmente d`accordo con cosa hai detto. Io non saro` un esperto del class metal, ma con quel termine il gruppo che mi viene in mente sono proprio i Dokken. Nell`articolo sono citate tante band che per me non entrano in tale definizione, tipo Warrant, Winger, Tesla (???), e nei commenti sotto sono anche citati dischi di band che non so` dove siano class metal, tipo gli Accept. Penso che il termine alla fin fine finisca per ingurgitare dischi con certe caratteristiche anche fatte da band non class, ma a questo punto, mi chiedo cosa c`e` di simile tra Dokken e Accept. Un disco, contro un`intera discografia? Boh!!! Quasi quasi mi vado a risentire Back for the attack. |
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io non capirò un piffero del calderone chiamato Heavy Metal, ma il class metal con il glam e lo street non c'entra assolutamente niente. Sulla rivistra britannica metal force il termine class metal nel 1986 era usato per definire un gruppo di nome 'dokken' che se non è class metal non so cosa che sia. Non voglio difendere il lavoro svolto da beppe riva sulla rivista rockerilla, perché la sua competenza in ambito hard & heavy non si discute essendo staro fra l'altro il primo giornalista in Italia a diffondere l'heavy metal in modo sincero e da appassionato e non come pseudo giornalisti di altre testate italiane (anni 70) dove il loro compito era distruggere il movimento hard rock. Che non sia citato all' estero (riva) come esperto non dice assolutamente niente. Poi ognuno è libero di intendere quello che vuole ovviamente e di esprimere il suo pensiero ..... io c'ero già in quei anni e il class metal non era una invenzione giornalista. Era (è) musica sopraffina e di classe ..... |
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p.s. ridicolo sarai tu e le tue inutili filippiche sul "class" metal |
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certo, io sono un lecchino di uno che manco conosco, è logico il ragionamento. Dai tuoi discorsi pensavo fossi un tipo intelligente anche se prolisso, purtroppo mi sbagliavo |
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Non ho mai avuto lecchini intorno, il Daddo e' dratto, ahah ridicolo. |
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@Daddo: scusa, cancella il mio ultimo commento, pensavo c`e` l`avessi con me. Umili scuse!!! |
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@Daddo: ecco a proposito di esagerare, il saccente class che insulta gli altri, ma va a ciape` i rat! Citazione milanese! |
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Non mi riferivo a te!!! |
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Scusa Daddo ma lecchino dillo a qualcun`altro, io ho espresso una mia opinione su una band qui` citata, che a te fara` schifo perche` non e` class, io commento con chiunque, anche con Mario, basta non esagerare con le parole!!!! |
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mai letti i "siti" io. Che hai pure l'esercito di lecchini Jonny? Allora mi sa che sei proprio chi penso io |
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cit. Flavio Tranquillo |
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Grande jonny condivido il tuo pensiero, qui si sta discutendo sul nulla mischiato col niente |
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@Jonny: i Cats`n`boots qui non centrano, ma nell`articolo sleaze alla grande, Kicked & klawed e` un album pauroso, l`attacco di Shotgun Sally e` stratosferico. Leggi quell`articolo. |
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Ho letto molto, preferisco siti madrelingua, e il nome di Riva non figura da nessuna parte, nei paesi anglosassoni, qualcuno qui continui pure crogilarsi facendo il ganzino lui, a me non interessano le sue elucubrazioni, sempre in quei paesi se gli parli di class, ti ridono dietro. |
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Jonny, Jonny... i tuoi discorsi strampalati mi paiono un tantinello simili a quelli che ho sentito fare a un altro personaggio con cui, forse, condividi l'identità... |
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Cats in Boots, ottima band, 2 album al bacio.Underrated. |
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I Lion sono uno dei miei gruppi preferiti, soprattutto il terzo disco (Dokkeneqeue in maniera incredibile). Ma ancor prima di esaltarmi con loro, a suo tempo mi esaltavo con i TYTAN!!! |
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*Dangerous Attraction, ho confuso yeah |
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Lion grandissimi, Trouble in Angel City e Dangerous toys fenomenali, che poi loro avevano inciso la mitica sigla del cartone Transformers |
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strano che non ricordassi i lion, trouble in the angel city ho ancora la cassetta originale comprato nei cestoni di un grande magazzino di terza categoria in finlandia nel 1996. Gran gruppo veramente |
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ma quali enciclopedie Jonny. Qui si parla di aver letto gli articoli ai tempi! A posteriori sono buoni tutti a fare i ganzini... p.s. quoto sull'assurdità di questi discorsi...ma il ganzo è proprio lì! p.p.s. i gruppi che avete nominato, paragonati alla roba che da qualche anno a questa parte sta spuntando fuori da chissà quali collezioni, sono in realtà BIG BAND!!! Andate su youtube e ascoltate: THE SYNDICATE "Caught In The Act"; ROX SEDAN "Better Of Dead"; STI "I Can say Goodbye"; ARSON "Ez Street"; DORIAN GRAY "Dangerous" (o qualcosa del genere); MONA LISA (non ricordo il titolo della canzone). E chissà quanti altri.... |
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Cazzo i LION eccome. CLASS METAL...e del migliore, aggiungerei! |
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Sono cresciuto deliziandomi ascoltando musica, le mie orecchie mi hanno sempre guidato, poi non mi risultano articoli di un certo Beppe Riva su enciclopedie rock e metal anglosassoni, o su Kerrang, Rolling Stone ecc. , ne ovviamente il class...gia' , brutto affare. |
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@Invictusteele: leggi il mio commento nella parte di questi articoli dedicata allo street e vedrai. |
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Quoto Invictusteele, ed aggiungo che i Guns non suonavano alla Poison ma alla Hanoi si`. |
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Ecco ora che ci penso i Lion facevano Class |
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ahahah comunque ragazzi stiamo facendo discorsi assurdi, da veri nerd! comunque mi fa tantissimo piacere che abbiamo nominato delle cult band assolute, ho letto nomi di Melidian, Dirty Rythm, Wild Side, Fisc, Axton, Danger Zone e molti altri che in pochi ricordano... significa che ne mastichiamo abbastanza di metallo, alla faccia di ch iascolta le solite cinique band. Io aggiungere anche i Force e i Lion, i Y&T, gli Sleeze Beets, I Dangerous Toys, Enuff z Nuff, Beau Nasty, Junkyard, Jetboy, ve li ricordate? Ma quanti ce ne sono? Milioni |
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Via, sono generi diversi. I Guns non suonavano "alla Poison". I pretty Boy Floyd sì! Entrambi Hard Rock, sia chiaro, ma di matrice differente: glam nel primo caso, Street nel secondo. Per quell'altro che continua a negare l'esistenza del CLASS METAL, posso soltanto dispiacermi per lui in quanto, evidentemente, non deve essere cresciuto deliziandosi con le letture degli articoli di Beppe Riva. Brutto affare... |
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Ma sia chiara una cosa, lo Street è glam metal a tutti gli effetti, è solo un po' più sporco, più stradaiolo e con testi magari più cinici e acidi. Se questo tipo di hard rock esisteva già nei primi anni 80, con Hanoi Rocks e Motley Crue in prima fila, esisteva anche lo Street, che poi è stato definito come genere a sé nel 1987 grazie all'esplosione dei Guns n Roses, ma i germi già si trovavano prima... è un po' come la nascita dell' heavy metal, quando è nato? Lo si fa nascere in Inghilterra con la n.w.o.b.h.m. nel 1979/80 ma i germi del cambiamento erano già avvertibili prima, tanto che molti considerano (non io) il primo disco heavy Sad Wings of destiny dei Judas Priest. |
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Per nulla d'accordo, il class non e' mai esistito, e' per me niente altro che hard & heavy. |
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le origini ok, perché cmq gli Hanoy Rocks (che cmq mi fanno cacare) risalgono a quei tempi. Ma lo Street Metal nasce con la triade Guns n Roses, LA GUns, Faster...non prima. |
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E comunque si` l`origine dello sleaze e` inizio anni 80`, fai una ricerca. |
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Se una cosa esiste, esiste a prescindere che sia stata etichettata o meno. E il CLASS METAL, come stile a sé, distinguibile da altre forme di Hard 'n' Heavy più o meno simili ad esso, è esistito eccome. E' stato semplicemente individuato da un italiano, che ha avuto l'inconsapevole merito di far sì che una lunga serie di musicisti iniziassero a suonarlo in Italia (leggere il mio intervento precedente). |
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E comunque seghe o non seghe sulle etchette e su il class( Il qualcuno che non trova scritto class, e quindi che tale non esiste, si chiama mondo intero, tranne l'Italia, che pero' guarda caso non ha inventato ne il rock ne hard rock ne metal, strano) , godetevi questa bella musica, senza troppi problemi. |
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E cmq a me un me ne frega una sega delle etichette(seghe mentali sul Class Metal a parte che, a differenza di quello che qualcuno continua a sostenere qua dentro, ESISTEVA ECCOME): HARD 'N' HEAVY e basta, purché sia circoscritto tra il 1983 e il 1993 circa, salvo rarissimi casi! p.s. non sono una "new entry": 15/10 anni fa postavo col nome ROnnieJamesDaddo ahahah |
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Forse tu ti riferisci al Glam Metal, ma lo Street è ben altra cosa (anche se i punti di contatto non mancavano): cambiavano il look, l'attitudine, le intenzioni, i suoni ecc. |
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Invictus, non è vero. Leggiti i Rockeriulla del 1984/85 e già lì Beppe Riva utilizzava l'etichetta CLASS METAL. Lo Street Metal nasce nel 196/87 (Guns, L.A. Guns, Faster: ed è quello che in America chiaamvano, appunto "Sleaze"): primi anni 80???? |
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è quello che cercavo di dimostrare con l'elenco che ho fatto...disco o band? |
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Comunque credo siamo tutti d'accordo sulla bellezza e sulla vastità del mondo metal, decine e decine di sottogeneri, centinaia di sfumature, cosa che non esiste in nessun altro genere di musica. La cosa divertente, e anche un amara, è che la gente comune pensa che l'hard rock sia tutto uguale, generalizzando alla grande, e ignora che dietro si nascondono generi, sottogeneri, categorie, scene, attitudini, look, diversi e variegati. Noi che ascoltiamo questa musica siamo davvero fortunati, abbiamo un mondo infinito da scoprire, partendo dall'AOR per arrivare allo Sludge. |
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@Daddo: vorrei capire una cosa. Tu sei sicuramente piu` esperto di me sul class metal, o come lo volete chiamare, ma citi album di band che magari hanno fatto un disco in quella direzione e basta, tipo Accept o Fifth Angel, quindi per te e` class metal il gruppo o il disco, perche` in questo caso ci sono centinaia di dischi class anche di band che non c`entrano un tubo col termine. E poi com ha scritto Invitcusteele lo sleaze era gia` nato nei primi anni 80`, ma solo nella seconda decade degli anni 80` ha avuto maggior riscontro (un buon esempio sono gli Hanoi Rocks, che hanno influenzato e non poco lo sleaze losangelino, non venite a dirmi che sono glam!) |
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Secondo me lo street sleaze sa di ruvido, di sporco, di bassifondi, di avanzi di galera, di alcool e droga a basso costo, insomma è cattivo, alla primi motley insomma. |
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Suarez, non c'e' niente da capire infatti, proprio perche' il class metal mon esiste e' una terminologia italiana, che altrove non esiste, aggiunga alla mia lista non settorializzata, anche i Melidian, i Bad Hod di Vai con Refugee, i 220 Volt svedesi,gli holy Soldier, i Wildside, i Dirty Rythm, altri che ricodero' li mettero' non apena mi vengano a mente, l'importante e' innamorarsi di questa musica ascoltandol, il resto non conta. |
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e comunque la prima volta che si utilizza il termine class è nel 1986, in contemporanea allo Street... ma di che parliamo su!!! |
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Daddo che lo sleaze (che non è solo Street ma anche glam e cioè sono due sfumature molto simili ma lievemente diverse) nasce nell87 è una cazzata, ha raggiunto il maggior successo nell'87 trainato dai Guns n Roses ma esiste dai primi anni 80, guarda un po', in contemporanea con il class... Se poi per te i Dokken che sono maggiori esponenti del Class non sono anche in parte Sleaze/Glam o i Ratt o i Flame o quello che ti pare è un altro conto, ma lo sono, mi spiace deluderti |
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comunque la new entry daddo è un vero mito...il trono di raven vacilla |
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adesso, capisco tutto, però l'erudizione sulle definizioni di class metal non l'avevo mai visto prima d'ora. Non vi piace ascoltarla la musica a voi? |
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Invictus: lo sleze (in Italia "Street Metal" nasce nel 1986-87). Il CLass Metal, oltre a non incastrarci una fava, era in auge già da molto prima. Andiamo... |
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Per concludere il mio ragionamento, vorrei farvi riflettere su un'idea che da molto tempo mi "fronzola" in testa (da prendere, ovviamente, per quello che è: una mera intuizione e nulla più!). Da fanatico del Class Metal quale sono sempre stato, da molti anni ho intrapreso una ricerca finalizzata a scovare tutte le bands del pianeta che a suo tempo, più o meno consapevolmente, si dedicarono a queste sonorità così particolari. E, a tal proposito, sapete quale fu il paese che, U.S.A. a parte, annoverò il maggior numero di gruppi dediti al cosiddetto "Metallo di classe"? L'Italia dei vari Danger Zone, Gow, Midway, Axton, Hydra, Heaven's Touch, Foxy Lady, Wind ecc!!!! E da cosa fareste dipendere, se non dalla paese influenza che gli scritti di Beppe Riva e dei suoi adepti - prima su Rockerilla, poi su Metal Shock - esercitarono nei confronti dei sopracitati gruppi, questa fiammeggiante voglia di "metallo cromato a stelle e strisce" che dilagò nel nostro paese, fino a divenire una mania vera e propria nell'ala del nord est? Trovatemi un altro paese europeo in cui certe sonorità fecero breccia in maniera così irruenta e cambierò idea! Ma, a parte i Fisc in Francia, i Vandamne in Olanda (a proposito: erano sul serio olandesi???) e i Lady Luck in Inghilterra, devo dire che nelle restanti nazioni europee l'Hard n' Heavy fu incanalato all'interno di ben altri binari compositivi (Germania? Ma per favore!!!!). |
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Inoltre confermo quanto ho asserito, il Class strizza l'occhio allo sleaze... anche i Flame di Ball & chains eheh |
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Tino Tebe infatti hai fatto gli esempi giusti, molti degli album da te citati sono class metal, non tutti però |
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Invictus: i tuoi esempi centrano abbastanza il bersaglio, salvo poi quando dici "...strizzava l'occhio allo sleaze". Per quelli dei commenti successivi: lasciate perdere, tanto mi pare non capiate. Ascoltate piuttosto "Ball & Chain" dei FLAME...il Class Metal, quello vero, il solo, sta tutto lì. |
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Beh se il class metal è heavy metal, duro ma melodico, levigato e tecnico, allora secondo me lo sono anche album come turbo, rage for order, 1987, slip of the tongue, savage amusement, crazy world, sahara, 1984, against the law, innocence is no excuse, a meno che le precedenti etichette date agli altri lavori precludano le uscite postume e viceversa. I tyketto poi non li vedo assolutamente glam ma più che altro un aor metallizzato e potenziato. |
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Daddo ma perché io che ho detto?! il Class metal è heavy metal cromato, ultramelodico, è solo una piccola sfumatura dell'hard n heavy |
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Le equazioni assolute o generiche che sisno lasciano tutte il tempo che trovano, Beh nel cosidetto class metal di Riva c'e' In magna pars anche e soprattutto hard rock, senza contare che il metal-heavy metal e' derivato dal rock/hard rock, dunque che facciamo lo chiamiamo class rock/hard rock/metal? Ahah suvvia , poi segatevi e sbizzarritevi come vi pare, chiamarlo hard & heavy, sarebbe ottimale, meglio di cosi'. |
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E, per darvi ragione, vi dico anche che secondo me sarebbe sempre e comunque più corretto parlare di HARD N' HEAVY a livello generico. E' solo che ogni tanto qualche sfumatura concettuale, soprattutto se derivante da un'intuizione geniale come quella che Beppe Riva ebbe a suo tempo, credo meriterebbe di essere presa in considerazione al di là di qualsiasi sega mentale... |
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Ragazzi, continuate a non capire!!!!! CLASS METAL = HEAVY METAL roccioso ma al tempo stesso "di classe", curato nei minimi dettagli grazie ad arrangiamenti "edonistici" ma al tempo stesso "di non facile presa" (come accade per tutte le altre bands del carrozzone HAIR METAL, di cui le Class Metal bands - che erano pochissimie - facevano parte). In altri termini, HEAVY METAL RAFFINATO: era un qualcosa che non "strizzava gli cchi" (cito una frase riportata qui sotto) a un bel niente e che solamente in pochi potevano permettersi di saper proporre. |
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Jonny, io sono uno che è attento a ogni sfumatura ed essere preciso, ma credo che tu abbia pienamente ragione; alla fine che ci frega, rientra tutto nel calderone hard n heavy. |
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Il problema e' che ogni band citata dall'articolo , o citate da me o nei commenti difficilnente rimane statica, le sonorita' dei gruppi voglio dire evolvono passeggiando tra di diversi stili nella loro carriera, per non parlare del contenuto interno di ogni singolo album, generalizzare mon serve e questo succede anche in band considerate prettamente heavy, addirittura tra le antesignane del genere metal/heavy metal, e allora figuriamoci in queste, tra influenze e influssi musicali tra i piu' mobili e vari.Rinchiuderle settorialmente non ha senso secondo me, ecvo forse il termini hard & heavy o hard'n'heavy, accconterebbero in po tutti. |
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Class metal sarebbe l'heavy metal ultra melodico e che strizza l'occhio all'hard rock/sleaze. Diciamo una via di mezzo. Per semplificare il compito sarebbe meglio dire Hard n heavy. Le definizioni di genere poi lasciano il tempo che trovano però noto una grande confusione a riguardo, qui si confonde AOR (Magnum, Giant, Silent Rage, Def Leppard, Europe, Damn Yenkees, China, Survivor, Journey, Danger Danger) con il glam e lo Street (Guns n roses, Tyketto, L.A. Guns, Cinderella, Hardline, Poison, Electric Boys, Nitro, Tesla, Warrant, Steelheart, Shark Island, Masquerade, King Kobra) con l'hard rock di Gotthard, Scorpions, Twisted Sister, Great White, Kingdom Come e i TNT dal terzo disco in poi) e con il Class di Dokken, primi TNT, Fifth Angel, Ratt, Stryper, Lilian Axe ecc... |
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Mi sembra quella di Riva una affermazione azzardata e troppo generalista, cosi' come del resto la sua nominalistica generica etichetattura del tutto personale, nel resto del mondo non ha nessun riscontro il termine class, inoltre dosi di melodia con dei potenti riffs heavy, le trovi praticamente nel vasto e variegato mondo del metal.Sarebbe piu' semplice chiamarlo hard rock, Glam heavy rock, o glam metal e basta senza complicarsi troppo la vita. |
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Si parla, in altri termini, di un Heavy Metal puro e duro dall'andamento incalzante, anche se sapientemente levigato a livello di arrangiamenti e, talvolta, di refrain. Un sound abbastanza distinguibile dal filone delle classiche Hard Rock bands contemporanee U.S.A. (fossero esse "Glam", "Street", "Hard Rock melodico" o addirittura "simil A.O.R."). |
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Vi elenco alcune canzoni di puro CLASS METAL: FIFTH ANGEL "Time Will Tell" HEAVENS EDGE "Bad Reputaion" RHETT FORRESTER "Even The Score" HAWK "Tell THE Truth" DOKKEN "Standin In The Shadow" LILLIAN AXE "Misery Loves Company" HURRICANE "Hurricane" ACCEPT "X.T.C." (sì, avete letto bene!) STREET TOYZ "She's Alone" KIDD BLUE "Crystal Tears" Capito? "Class Metal" significava, a detta di Beppe Riva "iniettare sapienti dosi di melodia nelle fibre muscolose dei potenti Heavy riffs" (o una roba del genere!!!). Come avrebbe scritto qualcuno in seguito (AorArchivia), "si trattava di band che riuscivano a far cresce rose su un muro di cemento". |
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tra parentesi, vedo che i commenti continuano ad andare nelle direzioni più disparate (tutte quante errate; i Tyketto? ahahah) senza centrare minimamente il bersaglio. |
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Io non voglio affatto attirare l'attenzione. Casomai invitare la gente a scrivere articoli con cognizione di causa. Nessuno mette in dubbio che il ragazzo che ha scritto queste cose sia un appassionato vero, per di più navigato e con molta esperienza alle spalle (da quel che ho capito, anche con concerti d'epoca negli States ). Dico solo che sarebbe il caso di far maggior chiarezza su certi concetti... |
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I Ratt casomai, i Tyketto li considero Glam metal puro |
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Beh anche i tyketto a dire il vero |
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In effetti nel Class ci rientrano ben poche band di quelle citate (praticamente solo Dokken, Stryper, i primi due album dei TNT) e ne mancano invece altre (come Fifth Angel e Lialian Axe). Si mischiano Hard Street glam class AOR... ma va bene, tutte rientrano nell'hard rock. Comunque il termine Class si usa sono in Italia, non credo che all'estero sia utilizzato. |
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*scusate errore * Killer Dwarf, Jackil, Alleycat Scratch, Odin, Roxc Gang, Saigon Kik. |
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Faccio una lista di nomi, io li chiamerei tutti rock/hard rock, alcuni anche solo metal, na etichettarne il genere lo.lascio a voi, ma nei paesi anglosasssoni vengono etichettati, come glam, hair o semplicemente hatd rock e a volte metal, fate voi, non so se siano gia' stato citati, regolatevi un.po voi e coi vostri gusti: Smashed Gladys, D'Molls, Kix, Nitro, Pretty Boy Floyd, Lilian Axe, Shark Iland, Jetboy, Vinnie Vincent Invasion, Damn Yankys, Y & T, Great White, White Lion, Firehouse,Hurricane,House of Lourds, Damn Yankees, London, Trixter, Vain, Tuff, TNT, Babylon Ad, Bang Tango, Black n Blue, Keel, Vixen, Helix,Danger Danger,Autograph, Tora Tora, Blue Murder,Koller Dwarf, Danger Toys, Junkyard,Bonham,Asphalt Ballet,killer Dwarfs, Sleeze Beez,Diamond Rexx,Rox Gang, Rock City Angels, Sea Hags, Kick Tracee,Arcade, Hardline, Alleycat Sratch, Enuff Z Nuff,London, Jackol, Spread Heagle, Kingdome Come, Sweet FA,Southgang,Bonfiee, Bangaloire Choir, Saigon Kick, Blue Tears,Treat, Nelson, Jonny Ctash,Icon, Baton Rouce ecc. ecc. |
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L`articolo contiene purtroppo un bel po` di errori, sono messi nello stesso calderone band con un background completamente diverso (Great White, Warrant, Gotthard, Little Angels, Giant, Winger, Tesla ecc.). Anche se poi nella descrizione di ogni band e` indicato cosa suonavano, a questo punto invece di class metal era meglio dire hard rock e basta. Chissa` quanti d questi gruppi sono conosciuti ai piu`??? |
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Daddo, hai già ottenuto il tuo scopo: attirare l'attenzione. Ora puoi smetterla. |
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altra cazzata colossale: leggo che, secondo qualcuno, Beppe Riva avrebbe coniato il termine a posteriori. Ci terrei a ricordare che "CLASS METAL" era un termine che il giornalista in questione utilizzava già dai tempi di Rockerilla (ben prima del 1987). Fate festa. |
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L'impegno può essere apprezzato. Ma se si riportano informazioni non esatte, tanto più a gente che di per sé non sa nulla (o poco), si finisce solo per creare casino ulteriore. Se si sa, che si scriva pure; viceversa, che si stia zitti... |
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Vogliamo poi parlare dei commenti? I Giant "Class Metal"??? ahhaha. |
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Cavolo ho riletto un articolo che avevo già letto e commentato. Ops.. |
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Che sbatta Frankiss. Un sacco di questi gruppi vengono inseriti in altri filoni, e altri in altri ancora. Ma alla fine è tutto rock n roll! Per la mia esperienza, CLASSificazione superflua. Ma si apprezza l'impegno. |
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Ero sicuro di aver commentato a suo tempo questo articolo (ma dopo una rapida occhiats non ho trovato niente). Cmq CLASS METAL = DOKKEN, early HURRICANE, early LILLIAN AXE, HEAVENS EDGE + una lunga serie di nomi sconosciuti tra i quali mi vengono in mente i KIDD BLUE, RUNNER ecc. Molti dei nomi che appaiono nell'articolo non c'entrano un bel niente Detto questo, sarebbe stato doveroso citare quantomeno Beppe Riva, che a suo tempo coniò il neologismo in questione, peraltro riconosciuto "ufficialmente" soltanto dai recensori italiani dell'epoca (all'estero il termine CLASS METAL non è mai stato utilizzato). |
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Gli ultimi due commenti evidenziano la conoscenza della materia e il livello degli interventi...mi sembra di avere ancora 15 quando discutevo con i compagni delle medie |
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A parte gli scherzi secondo me sti gruppi sono poco classificabili perchè come foglie al vento al primo acquazzone (leggi Grunge) engli anni 90 cambiarono genere passando al grunge/alternative...coerenza zero. Dopotutto non c'era da aspettarsi di meglio da gente che pur di vendere negli anni ottanta si vestiva da trans o come una prostituta... Gente troppo abituata al soldino facile..che si vende al miglior offerente. |
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Di quanta class hanno non c'interessa nè se vivono sulla street e se hanno o non hanno gli hair. A moi importa come son messi"sotto"...I Giant di diritto vanno messi nel genere cock-rock, così gli Harem scarem. Bon jovi e europe, fighetti di turno ma tutto fumo e niente arrosto "lì sotto" li metterei nel glam tutto fascino e niente sostanza, i motley poison e tutti quelli che si truccano da donnicciole vanno solo e nient'altro nel PUSSY ROCK! |
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...e i survivor di stalloniana memoria |
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Ovviamente mi sono scordato i più grandi di tutti...foreigner e soprattutto i journey che sono i signori assoluti grazie soprattutto ad un capolavoro come Escape |
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Visto che siamo in tema di etichette e di similitudini giuffria e tutto l'hard rock pompato con le tastiere era chiamato volgarmente pomp rock...la tastiera é importante nel genere ma come gli altri strumenti non e' mai preponderante. Comunque dalla discussione mi sembra di capire che pochi su queste pagine abbiano ascoltato veramente album delle band da me citate prima, che sono vere e proprie perle del genere, anche perché prima dell'avvento di internet era roba molto difficile da trovare sul mercato. Molti di questi dischi li comprò un mio vecchio amico nei primi anni 90 nel negozio di dischi di Michael denner a Copenaghen...lui era un vero estimatore |
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Ma si, alla fine sono solo etichette. Comunque Springsteen fu il vero padre artistico di Bon Jovi, e con il passare del tempo fu sempre piu chiara la matrice. Se nei primi due/tre era preponderante lo stampo Hard Rock (molto accessibile) con New Jersey (titolo ruffianissimo), divenne palese la sua vera influenza, e infatti da li iniziò (a parer mio) a far cagare. di base, o almeno per come lo intendevo io in base a quello che leggevo all' epoca, l' AOR era legato indissolubilmente alle tastiere, gente come Greg Giuffria per intenderci, tanto che qualcuno paventò l'idea d'inserire i Maiden di Somewhere in Time nel filone,o i Def leppard di Hysteria, mi ricordo ci furono anche questo tipo di discussioni. Diciamo che sono punti di vista senza possibilità d'incontro. Bisognerebbe inventare un genere diverso per ogni band |
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Bon Jovi io non lo considero aor anche se alcuni elementi Dell sua musica possono farlo pensare. Bon Jovi ha unito l'hard rock degli esordi con aspetti del rock più generico da grandi masse come Springsteen. Gli Europe invece, dopo gli inizi in stile thin lizzy, hanno molti aspetti che invece si avvicinano al genere, specie in out of this world che almeno per me è uno dei più bei dischi di rock di tutti i tempi |
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Beh, comunque è vero che i Bon Jovi furono inseriti nel carrozzone AOR, addirittura gli Europe, ma in effetti era lo stesso sistema che si utilizza adesso (forse ora ancora di piu ,visto il traffico) per pensare di mettere ordine. Da questo punto di vista diciamo che è un' abitudine che prosegue da tempo. |
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Non e' questione di fare i professorini...evitiamo per un secondo le polemiche. Google non e' l'oracolo...io cerco di parlare di cose che conosco. Se tu mi citi bon Jovi in merito all aor con tanto di qualunquismo tipo roba da fighetti mi sembri un po' come quei tipi che come gli nomini il metal ti tirano fuori gli ac/dc o i Guns (i nomi più famosi per la gente ignorante) e magari ti dicono che è rumore per drogati. |
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Bon jovi ce l'ho messo ad intuito nell'aor......poi ora per curiosità digito le magiche paroline su google e mi appare a valanga che bon jovi è aor......allora ci sono tanti bischeri come me che la pensano così......ma smettiamola di fare i professorini dei bollini, basta, aria fritta. |
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@Samba, pienamente d'accordo. |
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é vero HJ@ sia per quanto riguarda wikipedia sia per alcune band citate. Devo dire che, almeno in Italia, questo genere non aveva vie di mezzo, piu che altro per come si conciavano alcune band. il look era un importante (e fuorviante) biglietto da visita per alcuni che nemmeno prendevano in considerazione un solo ascolto, Vedi i Nelson, o i dignitosissimi Warrant, fatti a pezzi dall' audience del Monsters '92. Devo dire che i miei preferiti erano i Tesla, una top band. |
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Attenzione perché Wikipedia essendo scritta da utenti e' volutamente dispersiva in quanto ogni singolo partecipante alla stesura tende a volerci mettere del suo andando appunto a creare situazioni fuorvianti come ad esempio mettere aor, che lo ripeto e' un genere ben definito, accanto al nome dei guns o come ha detto vitadat a bon Jovi. Se avete mai partecipato alla stesura di una di queste pagine sapete benissimo che si vengono a creare delle vere e proprie battaglie per queste questioni assurde. I toto anche se per motivi commerciali sono annoverate semplicemente come rock band sono a tutti gli effetti una grande band di aor...saranno anche fighetti ma gente come strangeways, diving for pearls, dare, touch, magnum, Nelson, signal, Mark free, Petra, harem scarem, drive she said, hanno scritto pagine immense di questa musica. Chi segue il genere sa di cosa sto parlando |
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esatto Spiderman@ io sono sempre stato contro le categorizzazioni, in linea di massima possono dare un'indicazione a chi non ha mai ascoltato certe bands. Che ne so "band A suona tipo" ecc ma quando dal suona tipo si passa al volere ad ogni costo schiaffarla in un angolo privandola di ogni tipo di personalità ed attribuirgli un contesto che non è il suo, allora è il momento che inizia a diventare troppo. Il termine class ha preso a circolare in Italia totalmente postumo riguardo alla maggior parte delle bands che ci sono finite dentro. Tutte queste bands quando hanno iniziato a circolare negli US o in Europa non nacquero con quell'etichetta e nemmeno tentarono di saltarci dentro per seguire una moda come magari avvenne per quanto riguarda la musica di matrice scandinava. Oh, poi è ovvio, se le persone si sentono più "sicure" nel dover per forza inquadrare certi gruppi in certi contesti per sentirsi meglio è sacrosanto ma a me pare che sia una vera e propria distorsione di vedute. |
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Ovviamente "affidabilisdima" in senso ironico. |
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@Klostry,leggiti l'affidabilissima Wikipedia italiana, figura anche AOR nelle etichetattature, persino i Guns n' Roses, figura la parolina AOR. Oltre a una sfilza di altri termini, anche Toto Place Vendome, vi fidate , sitete d'accordo, per questo quoto te, @Samba e @hj, basta con queste proliferazioni e esagerazioni, almeno per come la penso io, se ne fa troppo uso e abuso, mia poinione strettamente personale. |
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Secondo me la catalogazione in generi DEVE esistere per dare un'indicazione approssimativa a colui che deve usufruire l'ascolto, per sapere più o meno dove va a parare, ma tutte ste storie sulla "precisione" assoluta nel voler etichettare per forza, mi sembra assurda! Ad esempio non ho mai sentito Bon Jovi essere definito AOR qui in Italia! Negli USA forse si, ma sono stron..te |
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Beh hj@ però è anche vero che molto spesso la musica "di merda" arriva proprio quando ci sono bands che tentano di cavalcare un certo filone (creato ad arte da chi di dovere) per campare di rendita grazie alla moda corrente. In questo senso di musica di merda negli anni d'oro del glam o dell'AOR, ma come del resto nei 90' con il black metal ce ne è stata a palate in giro. Molte bands hanno campato di rendita o comunque sono state pompate proprio perché sono saltate in corsa a cavalcare l'onda già in moto di un certo movimento. Secondo me quelle elencate nell'articolo sono tutte bands validissime ma tra di loro non hanno molto a che fare nell'ottica di volerle buttare a forza in un genere, se proprio uno vuole per forza trovarne uno. |
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Bah io penso che macro generi esistano , quello che trovo esagerato sono i sottogeneri stile scatole cinesi come ci ha abituato Wikipedia. Musica di merda musica buona é un'affermazione che non condivido. |
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HJ anche la classificazione in generi puo essere soggettiva e come puoi vedere la discussione che è nata ne è l esempio! |
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Bon jovi non e' aor. Poi la definizione fighetti...no comment |
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Per AOR io intendo bon Jovi e fighetti vari........ovvero tanto Love con una schitarrata da duro ogni tanto. |
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Per AOR io intendo bon Jovi e fighetti vari........ovvero tanto Love con una schitarrata da duro ogni tanto. |
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Beh spider, ovviamente siamo qua per parlare non per troncare la discussione...l aor e' un genere invece nen definito, difficile e spesso ostico per il fan del metal perché estremamente melodico, ai confini con la musica leggera, con una predisposizione lirica verso l'amore. Penso sia la corrente più sottovalutata del rock |
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sono d'accordo Spiderman@ a volte sembra che tanta gente si senta persa se non riesce a schiaffare una certa band in un certo filone. personalmente non mi sono mai posto il problema, esiste la band e la musica che fa, le etichette servono per chi non conosce né l'una e né l'altra e proprio per questo sono fuorvianti. |
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Anche l'aor e' un pentolone dove spessoparlo in generale) ci si infila spesso di tutto,e in questo calderone poi si mescola e rimescola, dipende dai vari mestoli), io semplifico personalmente al massimo, e nella mia testa esistono solo pochi termini per quanto riguarda questo tipo di band, rock, metal, hard rock/heavy, e pace a tutti.Se volete etichettare fatelo pure, divertitevi. |
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Comunque per rimanere in tema per me class metal é un termine che calza a pennello con band che uniscono un look ricercato e raffinato di sapore americano ad una mistura di musica inconfondibilmente metal ma con forti contaminazioni melodiche, grande perizia tecnica, e cura dei dettagli. Diciamo che band come dokken, winger, house of lords, tyketto, hardline, tnt, Europe, recenti whitesnake, talisman, def leppard, scorpions rendono bene l'idea. |
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I generi esistono eccome...musica di merda e musica buona e' soggettivo. Per me i carcass o King Diamond possono essere considerati musica buona...per un'altra persona spazzatura o rumore. Detto questo sono d'accordo con giant...ci sono differenze importanti fra le band citate che difficilmente riesco ad accostare. L aor poi e' un mondo a se a parte aspetti estetici comuni |
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Anche secondo me la categorizzazione conta fino ad un certo punto, anzi, spesso è fuorviante come detto tante volte ed alimenta polemiche inutili. Class metal, war metal, celtic metal e via discorrendo. Che ricordi io la definizione class venne tirata fuori proprio in Italia se non erro. Quando usciva HM ed altre riviste pure straniere tante delle bands elencate passavano per AOR, Glam o proprio l'odiato hair, sicuramente non erano etichettate come class, tipo i Fire House o Kip Winger, per esempio. |
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nella musica ci sono solo due generi...la Musica con la M maiuscola e la musica di merda...tutta questa suddivisione in generi non conta un cazzo! |
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Goodgiant: le critiche sono benvenute e accettarle per instaurare un proficuo confronto è cosa importante. Gli articoli ovviamente possono piacere o meno e per fortuna non siamo fautori di un "pensiero unico". Confido che nel nostro DB ci siano articoli che incontrano maggiormente il tuo gusto. |
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Scrivo anch'io un'ultima cosa sull'argomento, visto che la polemica pare sia iniziata da un mio post. Non capisco perchè la redazione alla prima critica fatta,reagisca in questo modo . Perchè se un lettore scrive "che figata di articolo" va bene e nessuno dice nulla, mentre porre una critica crea ste reazioni? Se esiste uno spazio per il lettore per scrivere le proprie idee, non ha senso poi attaccarlo perchè in contrasto con le idee di un redatore. Sia che sia per una cazzata sia per una cosa importante. Guardate che se rileggete il mio post, non c'era solamente un discorso sui nomi dei generi, ma anche di come le band venivano suddivise al loro interno. Porre nello stesso sottogenere Giant e Warrant, per citare solo un esempio, lo trovo davvero assurdo. Sarebbe come dire, per far capire a chi magari le band in questione non le conosce, mettere nello stesso sottogenere Europe e Poison..(paragone non calzante al 100% ma è per rendere l'idea). Nei libri editi di recente dalla Tsunami non a caso i Giant sono nel libro riguardante i 100 dischi migliori dell'AOR, i Warrant nei 100 dischi di glam. Quoto Galilee del post 43. L'articolo non mi è piaciuto, cosa volete che vi dica? Per utilizzare la conoscenza di qualcuno in maniera costruttiva, bisogna partire da delle basi in comune, almeno per quanto mi riguarda. |
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Per me puoi averne anche 150 di anni ed essere il più grande esperto mondiale di hard rock e derivati. Fatto sta che invece di parlare della cosa più importante, che è la musica, cosa per cui vengono scritti articoli come questo, preferisci far polemica sterile su un particolare del tutto relativo.per dimostrare cosa? Che ne sai più di noi? Che hai ragione e noi torto? Woo. .. questo sì che è interessante! Perché invece non mettere a frutto la tua infinita conoscenza per qualcosa di più? 1 |
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detto ciò,per vostra gioia, ho deciso di cambiare sito dove andare a leggere le recensioni ,per trovare qualcosa (PER ME)di più interessante. |
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e meno supponenza da parte vostra che senza sapere chi c'è dall'altra parte a scrivere (non potrei essere un collezionista di musica 50 enne?) , dite che è un interenettaro che non conosce nemmeno metà di sti gruppi..che quegli anni non li ha vissuti(detto con sufficienza) ..che questo gruppo è di loser, che questa o quella terminologia per un genere non esiste, ecc. Se i commenti negativi dei lettori su qualcosa ci sono, ci sarà un perchè.. |
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Ma quale crociata Paolo... ma prendiamoci meno sul serio. Franco ha scritto che non utilizza questo termine e ha scritto perché. Se non lo avesse fatto, altri si sarebbero chiesti perché e magari lamentati. Meno supponenza da parte di tutti darebbe bene. |
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guarda che io li conosco tutti e anche molto di piu se lo vuoi sapere avendo non centinaia ma migliaia di dischi a casa. E non lo dico per fare il figo o cosa, ma solo perchè dici che sti gruppi non li conosco quando sono l'abc per uno che ascolta sti generi. Forse tu non li conosci. Le categorizzazioni e la crociata anti hair non è di certo partita da me. |
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Mado... che palle però, quanto vi divertite a pretendere una superiorità intellettuale da internettari... metteste la stessa passione nel conoscere la metà dei gruppi citati in questi articoli, avreste altro su cui concentrare la vostra attenzione, che su particolari ovviamente sempre relativi come i generi e le categorizzazioni. |
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ovviamente stavo scherzando.....Amen? Sia fatta la tua volontà Frankiss! Tu tieniti le tue catalogazioni e suddivisioni minuziose dei vari gruppi, io tengo le mie, ma non venirle a spacciare per oro colato quanto meno.....Adios |
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anche negli altri Paesi stranieri hanno ste etichette..Strasse rock in Germania, Calle rock in Spagna perlo street, e Charme Rock in Francia per il class..buhahahaha |
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ao lambru primo ora mi paghi i diritti per aver usufruito senza permesso del mio nick che è copyright mio e visionato anche dal mio avvocato detto WC e secondo no io ne faccio a meno molte volte e le uso poco oltre che in modo molto morigerato (le etichette intendo sopratutto quelle sceme) e campo bene cosi poi ognuno ha un suo "stile" di ascoltatore o pensiero sulla musica. io sfrutto più tempo ad ascoltarla e a capirla la musica che etichettarla che per me è una cosa non troppo importante, ma poi voi fate come credete siete liberi (tranne di usare il mio nick senza permesso sennò vi mando WC , attenti vi ho avvisato!!! hahah) |
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Adesso m'intrometto anch'io, per me le etichette servono, e stavolta non sono d'accordo col Colica, lui sostiene che non servano, invece tutto ,ma proprio tutto viene etichettato, alche il mio nick nasce da un genere (anti) musicale..... |
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@ram it down: il funzionamento di metallized è stato ampiamente spiegato negli articoli into The backdoor, il metodo è quello. |
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E se le etichette inventate da un "collega italico" (NB non italiano) fossero attendibili per i generi nei quali la presenza di musicisti/gruppi italiani fosse/sia/è largamente preponderante? |
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la guerricciola faziosa anti hair mi pare sia partita da te. Il discorso dal mio punto è che se un genere ha avuto la patria principale negli states, è ovvio che le terminologie più adatte saranno quelle del paese di origine, ti pare? Niente contro beppe riva, giornalista coi controcazzi, ci mancherebbe. So cos'è il cock rock comunque. che ne sai poi se chi scrive qui ha vissuto quei tempi? mica li hai vissuti solo tu. io in parte c'ero perchè del 73, c'è qualcuno qui sotto pure del 69. anch'io la chiudo qui. ciao |
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Chiudo con un ultima cosa che trovo davvero pessima rafforzata da certe affermazioni di qualcuno qui, che ripudio perché sanno molto di razzismo giornalistico....quindi le etichette inventate da colleghi esteri sono attendibili, l'etichettatura e la primogenitura di un collega italico è trattata alla stregua del letame rancido...e allora godetevi la vostra esterofilia estrema...contenti voi... |
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Ram It Down...discutibile la suddivisione...l'autore ha colpe supreme...bene continua a fare le tue guerricciole di quartiere tra i generi..e divertiti con le ricerche sul web e su Wikipedia....magari cerca anche cock rock? Cos'è ...beh cerca sul web...poi magari se non lo trovi ti leggi qualche libro sul fenomeno eighties negli Usa e lo scoprirai....stop..non risponderò più a certe sparate tediose e a persone che non hanno vissuto il fenomeno in quei tempi e pensano di impartire lezioni dall'alto della loro "universale Conoscenza del web". ...amen!!! |
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comunque tutta questa "diatriba" sui generi penso nasca soltanto dal fatto di come l'autore ha messo giù il discorso a inizio articolo e come ha diviso i gruppi per genere, il tutto abbastanza discutibile, penso,per qualunque appassionato che incappasse in questa pagina. |
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l'avete detto voi in un post rigurdante un'altra rece...Comunque se il termine street esistesse nel mondo non pensi che da qualche parte sarebbe citato, al di là di wikipedia? Pure glam metal lo trovi, sleaze c'è, aor c'è. Street e class come altri hanno detto qui sotto non ci sono su nessun sito straniero di nessun tipo, nè su qualche memorabila dell'epoca nè su Heavy harmones che è il sito dove scrivono migliaia di appassionati da tutto il mondo di questi generi musicali. Concordo con goodgiant sul fatto che le etichette dei generi si evolvono ed è meglio avere una visione mondiale che ristretta. Perchè dovrebbe essere valido un termine inventato da un giornalista italiano negli anni 80 (beppe riva se non ricordo male) rispetto a qualcosa di mondialmente accettato e storicamente attuale? |
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E chi ti dice che non sia controllato? Ripeto, fidatevi pure di wikipedia che di cantonate ne ha ben prese, soprattutto in una materia come la classificazione dei generi che non è delle più semplici da dimostrare. Il fatto che si sia copia-incollato passo passo quello dice e non la fonte da cui è tratto posta in calce dice anche molto di come si siano controllate certe informazioni. Detto questo, pensatela come volete, ma se ad un certo punto non vanno bene le pubblicazioni ufficiali e non va bene l'esperienza personale sul campo (presa come sboronata da qualcuno) allora tenetevi pure wikipedia, non c'è problema. |
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@Galilee: il suono di seattle pre Nevermind/Ten era definito indie rock, esempio bleach o i mother love bone, ecc. Il termine Hair è un termine che racchiude molte cose, un grande scatolone quanto può essere però allora anche il termine hard rock anni 80, o il termine"alternative" : non racchiude tante cose diverse quanto il termine Hair? @trucido: beh, forse è un po' più attendibile wikipedia che è scritta da più persone assieme e viene controllato da vari addetti che non un articolo su metallized, scritto da una sola persona non controllata da nessun supervisore, ti pare? |
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Beh, allora fidatevi di wikipedia che su queste cose è affidabilissima. |
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"..e posso testimoniare direttamente visto che un posso di estati le ho passate lì...." Della serie: io sono andato qua, io sono andato là, mio cugino mi ha detto, mio cugino ......anche nel mio gruppo di amici a Firenze, un tempo ritenevamo che gli helloween facessero thrash! Perchè tutto ciò che andava un po più veloce dell'heavy per noi era thrash! Senza stare ad andare in germania. Vero che le etichette servono più ai media che ai fan. |
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@Paolo...io saccente? No solo fedele alla realtà dei fatti e alla cronologia degli eventi....il termine Hair Metal nasce da un ristretto gruppo di giornalisti e mercanti di musica (discografici e tv musicali) esclusivamente per una motivazione commerciale: ovvero raggruppare ed etichettare le band capellone che all'epoca facevano guadagnare loro tonnellate di dollari, cercando di incrementare ancor di più il biz radunandole sotto un'egida comune....questo concetto non lo affermo come mio ma è racchiuso in alcuni libri che ripercorrono il fenomeno del hard a stelle strisce nel famoso decennio 81-91, e un libro di questi è stato anche recensito dal sottoscritto qui su Metallized....poi le etichette lasciano il tempo che trovano ma all'epoca, come oggi, sono sempre state utili solo a chi vende musica e non a chi ne usufruisce. Qualcuno dice testualmente: trovami un solo sito straniero che parli di Street....e allora ricordo a chi afferma ciò che all'epoca delle band in questione i siti internet non esistevano!!! Pare assurdo ma è proprio così...A L.A. sul finire degli anni 80 si parlava di scena Street e sleaze...e posso testimoniare direttamente visto che un posso di estati le ho passate lì....detto ciò le etichette lasciano il vuoto, è la musica che rimane! C-Ya!!! |
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Vabbe' comunque la penso come klostridium, alla fine tutti questi termini lasciano il tempo che trovano, fosse per me io chiamerei tutto semplicemente o rock o metal o hard rock/heavy, anzi sicuramente saro' preso per matto o deriso, io addirittura ancora oggi non riesco a capire quale sia la differenza tra hard rock e heavy, chi ha fatto per prima heavy, o se siano la stessa cosa, non c'e' a tuttoggi identita' di vedute tra alcuni critici,boh!. Comunque ho riletto l'articolo e che fantastiche bands che sono citate, tutte ok, ma i Tesla, Stryper, Tnt, Tyketto, Magnum , Bonfire, possiedo quasi tutto di loro, mi lascio' dei dischi mio zio e gliene saro' sempre grato, che musica stupenda. |
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Il termine grunge esisteva già all'uscita di Ten e Nervermind, non proprio dopo, direi all'inizio. Per quanto riguarda il termine hair, stilisticamente è fazioso e non racchiude nulla, poi che sia stato usato e strausato dalle riviste è un altro conto. Le caratteristiche comuni del genere però le si ripescano tutte nei due decenni prima. Il punk, il rock n roll, il glam è i chorus più pop dei primi Beatles e Rolling stones. E ovviamente il sound della NWOBHM. |
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Il termine grunge esisteva già all'uscita di Ten e Nervermind, non proprio dopo, direi all'inizio. Per quanto riguarda il termine hair, stilisticamente è fazioso e non racchiude nulla, poi che sia stato usato e strausato dalle riviste è un altro conto. Le caratteristiche comuni del genere però le si ripescano tutte nei due decenni prima. Il punk, il rock n roll, il glam è i chorus più pop dei primi Beatles e Rolling stones. E ovviamente il sound della NWOBHM. |
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io sono della corrente pro- hair, se no allora oggi dovremmo chiamare i Nirvana di Bleach indie rock , la dicitura che avevanonei tardi 80 nel periodo di bleach.......anzichè grunge termine venuto dopo........ |
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anche i giant sotto class fa storcere il naso..infatti sono nel libro" i 100 dischi di AOR "....... |
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@spiderman: certo, "hair" è un temine uscito dopo (quanto però allora giustamente segnalato da Goodgiant "alternative", all'inizio negli Usa era chiamato "indie") ma class , street rock e street metal non sono mai esistiti nel mondo. Don Dokken: My band plays class metal?? What??? ahahahaha |
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...thread davvero appassionante, sono curioso di sapere quale delle due fazioni la spunterà alla fine... io comunque faccio il tifo per "hair metal", perché un po' di pelo ci sta sempre bene... anzi perché non chiamarlo "bush metal" o "pubic metal"? Del resto di quello si parlava nella maggior parte dei pezzi, no? |
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Sarebbe interessante vedere le riviste storiche blasonate di lingua inlese che ne so , tipo Rolling Stone, Kerrang, ecc., come le definiscono o enciclopedie rock o metal anglosassoni/americane, comunque sto controllando alcuni siti madrelingua e in effetti il termine piu'usato sembra glam, altrimenti semplicemente hard rock o heavy, in effetti credo abbia ragione Galilee il termine hair metal sembra essre uscito piu' tardi. Se qualcuno ha riviste anglosassoni di quel periodo lo faccia sapere, sarebbe interessante. |
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Mamma mia che casino per definire l'esistenza o l'etimologia di un termine! Io quando avevo 13/14 anni tutto quello che era suonato da capelloni con chitarre elettriche distorte era solo Heavy Metal! I primi due dischi dei Maiden cosa sono? Metal, Punk metal, sleazy, Street, proto-thrash, o che altro? Il termine Hair da quello che ricordo nacque effettivamente negli USA, ma venne subito adottato dalle riviste italiane quasi in contemporanea ed entrò subito nel lessico degli appassionati. Poi se uno vuole per forza far rientrare qualunque cosa in un "cassettino", buon lavoro! |
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Il termine giusto comunque è glam metal, tutto il resto è nato dopo ed è servito solo a catalogare dei sottogeneri. Al massimo a metà anni 80 si usava La Metal, ma il termine hair metal è uscito un bel pò più tardi. Hair metal non mi piace perchè non è molto rappresentativo. La scena anni 80 non era composta da gruppi fotocopia di Poson e Warrant, ma era molto varia, come ho già spiegato sotto. Visto che mi citate wikipedia inglese, se andate su Motley crue, vedrete che sotto genere c'è scritto heavy metal, Glam metal, Hard rock. Che secondo me è la definizione più giusta. Probabilmente come dite voi class rock e street venivano usati solo in italia. Street lo trovo comunque una catalogazione molto azzeccata, class lascia il tempo che trova. Semplicemente c'erano dei gruppi glam che avevano sonorità più AOR. Concordo con voi che questo calderone Class rock lascia il tempo che trova. |
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I Deep purple negli anni 70 venivano considerati generisticamente heavy metal, i Van halen negli 80 pure. Guardiamo alle etichette dei generi come sono oggi nel mondo e non a com'erano in Italia un quarto di secolo fa! Se no si ha nient'altro che una visione riduttiva e retrò... |
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@Frankiss: meglio una etichetta postuma come hair ma valida a livello mondiale che un'etichetta italiana fatta da un redattore di una rivista. Che a pensarci anche quella è postuma, le prime riviste italiane sono attive dall'87/88 circa, i Dokken esordirono molto prima che il redattore forgiasse per loro questa classificazione. Così "alternative"..mica le band nate negli anni'80 sapevano che un giorno avrebbero fatto parte di quella corrente chiamata oggi "alternative"? Anche quella si può dire che è postuma. Tutte le etichette per i generi sono postume. Prima nasce un genere, poi gli viene dato un nome, non il contrario. Quindi è inutile tutto questo odio per l'etichetta HAIR...allora dovreste odiare tutte le etichette ai generi musicali essendo TUTTE postume, qualcuna più qualcuna meno. Infine è difficile catalogare le band che hai trattato sotto questi tuoi parametri, davvero aleatori. Non a caso gli Hanoi rocks di sicuro starebbero meglio sullo street che sul glam (se vogliamo usare i tuoi canoni di misura), non a caso sono una delle principali influenze dei Guns n'roses, così i Roxx gang avendo una netta vena decadente e poco glam..poi i Warrant sotto class (che erano cosiderati alla stregua dei Poison) e gli Slaugther sotto glam che all'incirca fanno lo stesso genere... i Blackeyed susan sotto glam... i Crown of thorns sono per chiunque AOR e assolutamente non glam..beh, poi i Vain sotto glam....i Great white e i Tangier nel class...Gli Ugly kid joe nello street!!!...che dire! Sono in disaccordo pressochè su tutto... |
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@galilee: provate a cercare su wikipedia inglese e vedete quali generi mettono per i Guns e gli Skid row. Hair metal c'è (seppur come dice goodgiaant lo so bene che è un'etichetta postuma), street rock non c'è (come non c'è class per i Dokken) perchè nel mondo non esistono questi termini... |
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ops...goodgiant, non gentlegiant |
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Frankiss non fare il saccente...trovami un sito straniero dove usano la parola street. Pienamente d'accordo con hairmetaller e gentlegiant. Metti su google le parole: street metal, street rock e class e vedi cosa viene fuori. Solo ed esclusvamente roba italiana............ |
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In realtà il termine usato negli anni 80 era Glam metal. Poi in questo calderone ci si sono ritrovate le più disparate sonorità, dall'hard rock blues, allo sleazy, al punk rock n roll, all'hard rock più classico per finire con lo street e il class rock. Il termine hair metal è stato coniato dopo l'esplosione del genere, quindi dopo la metà degli anni 80, ma era un termine giornalistico, che aveva ben poco a che fare con la musica, e qui da noi non veniva minimamente usato. Il termine comunque è figlio dei gruppi più estremi e kitch del genere, tipo Pretty boy floyd etc etc.. Quindi racchiude ben poco, anzi è la branchia più tamarra e satura di clichè di questa magnifica corrente musicale. leggetevi glam metal di Slam edito dalla tsunami, vi farete un idea più precisa dei termini che si usavano. cosa che poi non è cosi impoirtante. Tra l'altro questo weekend abbiamo fatto il raduno di Slam a Padova al grind house. Festa grandiosa, un sacco di bella gente e alcol a fiumi.. |
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passavo di qua e ho letto la diatriba sulla terminologia. All'epoca, da non ascoltatore del genere, ricordo che dalle mie parti lo chiamavamo ROCK AMERICANO, e ci si metteva dentro band come bon jovi, tyketto, great white, tnt, dokken, insomma tutta quella roba che non era glam (kiss, Motley, twisted, guns), non era aor, non era metal, ma aveva comunque musicisti con pettinature cotonate, stivali col tacco, camicie aperte, insomma tutto l'armamentario. Hair l'ho letto solo su wikipedia nel nuovo millennio. |
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GoodGiant.....il termine Street usato solo in Italia? mi sa che sei tu a dover prendere qualche ripetizione... |
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Good Giant.....mi prenoto subito per ripetizioni da parte tua....se tu ritieni che Hair Metal sia una definizione corretta...beh quei tempi non li hai vissuti....senza considerare che il termine Hair Metal è stato coniato in Usa e viene usato prevalentemente in quel paese e per motivi commerciali....ah già inutile spiegare cose a un Maestro come te...stame bin... |
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e se non mi credete: "Il genere gode di svariati sinonimi tra cui sleaze glam[5], glam sleaze[6], sleaze rock[7]; in alcune recensioni può essere semplicemente usato l'appellativo sleaze[3] o sleazy[8]; talvolta, SOLO ALCUNE ENCICLOPEDIE MUSICALI ITALIANE identificano questo fenomeno anche con il nome di street metal[4][9], street rock[10],.." (wikipedia) |
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e straquoto hair metaller |
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peccato che il termine STREET e CLASS non esistano se non per la stampa italiana. Il termine HAIR è accettato ormai ovunque invece, è semplicemente una classificazione postuma per indicare sotto un solo nome i vari sottogeneri hard rock degli 80s/ glam, ecc sotto una unica accezione. Quindi dal mio punto di vista è molto più calzante il termine HAIR, piuttosto che terminologie utilizzate solo in Italia come CLASS (inventata da un redattore di una rivista per i Dokken...pensate voi!!! o street). Articolo pessimo. |
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Hair Metaller...non sono offeso...ci mancherebbe....la ritengo solo una costruttiva discussione tra persone civili che esprimono pacatamente le proprie idee...Stay Metal!!! |
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Frankiss non offenderti mica, ho forse espresso una mia idea in un modo un po eccessivo... Comunque vorrei dire un'ultima cosa. Hair metal è uno scatolone per chiamare un insieme di generi musicali quanto il termine Rock alternative è uno scatolone per chiamare l'insieme di Grunge, Punk-pop, Post-grunge, Indie rock, e pure la new wave degli anni 80. Anche quello come termine non vuol dire molto..alternativo a cosa dal momento che è diventato mainstream? Però non lo vedo negativo, così non vedo negativo il termine Hair metal.. |
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P.S. e aggiungo riguardo la frase a inizio articolo: "Non esiste un genere rock che sia mai nato spontaneamente con questa tipologia di nome". Guarda che i vari nomi dei generi sono tutti nati ben dopo l'affermazione di un gruppo, che all'inizio mica si è detto: ok, adesso inventiamo questo genere. Non a caso nei primi 80 tante distinzioni fatte poi a posteriori non c'erano..e poi vogliamo parlare dei termini usati negli 80s poi caduti in disuso, come pop-metal? |
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Hair Metaller mi sa che tu quei tempi nn li hai vissuti in prima persona...Hair Metal non è mai stato un genere di har rock/heavy ma un sottoinsieme inventato dall'industria per raggruppare le band che all'epoca vendevano tonnellate di dischi...sulla ripartizione nelle varie sottocategorie del mio articolo....puoi discutere quanto vuoi....è un tuo fattore soggettivo...come lo è stato il mio nel inserire le band citate...quando esisterà l'oggettività assoluta e interplanetaria n riparleremo! |
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se vogliamo essere seri e dire come stanno le cose fino in fondo, il termine CLASS non esiste, è solo una definizione italiana quindi provincialotta. Il termine HAIR metal ha un suo senso, in quanto è stato il modo negli States e mondiale per chiamare l'insieme di street, il glam e affini con un unico termine. Cosa ci sia di male, non lo so. Secondo l'articolo (abbastanza discutibile la ripartizione in sottoclassi dei vari gruppi) HAIR sarebbe un termine per rendere il genere vendibile..ma se è uscito quando il genere ormai era ai margini della discografia!! CLASS invece non esiste, fu addirittura coniato da un giornalista italiano...termine poi molto molto usato in tutto il mondo..ahahahah |
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Bell'articolo,esauriente e trattato con passione e competenza..Unica nota stonata la sufficenza con cui vengono descritti i Magnum che per classe,songs e impatto live mettevano in riga molte di ueste band.Oltre al fatto che Catley fa mangiare polvere a parecchi singers suoi contemporanei..Ma va bene,non saranno di gradimento del recensore.."On a storytelles night","Vigilante"e"Wings of heaven"..Non so quanti hanno inanellato una simile triade di disconi.. |
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Tutti nomi prestigiosi Frank e ottima stesura del testo. Personalmente il disco che più mi ha segnato nel class metal è 'Heartbreak' di Paul Sabu, anche perchè è il trait d'union tra il Purple sound d'impostazione europea ed il miglior hard rock yankee sulla scia dei Legs Diamond. Mi è tornato in mente perchè sentivo parlare il buon Painkiller di cantato e, per me, come canta Paul in questo disco è da brivido caldo, come solo Coverdale e pochi altri hanno fatto. |
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Roby..in questi pezzi di Oltre Il Mito nn vengono citate band superfamose come i def Leppard... |
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Un'ultima cosa: I Def Leppard!!! |
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E degli album come Odissey ed Eclipse di Malmsteen non li consideriamo class?? Secondo me si..e che album |
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@Painkiller: concordo con te sulla mancata originalità del grunge, e poi anche la morte di Cobain e del leader degli Alice In Chains fece finire il genere. Ecco, i Pearl Jam si sono saputi rinnovare e da grunge sono diventati a tutti gli effetti un gruppo rock, molto piacevoli secondo me. ma parliamo di hard rock e non di tristezze grunge A Mr.Big, Dokken, White Lion, parlando di gruppi molto tecnici anche gli Extreme erano davvero forti, mischiando hard rock e strutture funk davvero notevoli, bellissimo Pornograffiti. Vabbè, anche la David Lee Roth Band con un album incredibile come Eat'em and smile e a anche Skyscraper. Oltre a ovviamente i Van Halen, per me il trittico micidiale è il primo ononimo, 1984 e FUCK. Firehouse grandissima band, anche i Winger con 3 album stellari. Anche i primi 3 Warrant per me molto validi, il primo in effetti troppo pubblicizzato. |
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Concordo al 100% con quanto scritto da Roby. L'unico mio appunto è che il grunge sia sparito perchè ad eccezione di un paio di gruppi è mancata l'originalità, quella capacità di cambiare disco dopo disco. Così sparata in tv quella musica ha finito per essere rivolta solo ad un certo target di ascoltatori, che notoriamente seguono le mode e quanto proposto dalla tv...devo anche dire che secondo il mio modesto parere, dei quattro generi esplorati in questa bella rubrica, il class abbia generato nella media i gruppi meno capaci di rinnovarsi e per questo sono quelli che sono spariti per primi o che comnunque oggi non ci sono più. Magari sbaglio, ma leggendo i nomi questa è l'impressione... |
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Secondo me è vero che a inizio anni '90 i ragazzi si sentivano più rappresentati dal grunge che dall'hard rock anni'80, ma anche c'è da dire che le case discografiche hanno propinato certi videoclip all'inverosimile..ricordo Smells like teen spirits il cui video passava a tutte le ore, così Alive dei Pearl Jam. Non è possibile che i ragazzi dell'89 erano tutti allegri e spensierati e ascoltavano hard e glam e solo 2 anni dopo son tutti depressi ad ascoltare grunge... qualcosa era cambiato nei ragazzi sicuramente ma le case discografiche vermente imposero questo genere cancellando quasi totalmente tutte le proposte hard '80, indipendentemente dalla validità del gruppo. Poi pazzesco che 5-6 anni il grunge scompare..e da metà anni '90 esplode il punk-pop, che riporta musica spensierata nelle classifiche..anche lì...i ragazzi che guardavano MTV improvvisamente son diventati allegri e spensierati?..mah... |
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Mah, io col grunge ci sono cresciuto, quindi preferisco nettamente un Cobain ad un David Lee Roth, anche se credo sia stupido infangare il nome di questi grandi artisti solo per una questione di "moda del momento". Però credo anche che sia stata la gente a scegliere chi far soccombere e chi eleggere a divinità, il grunge in quel momento era l'incarnazione di un sentimento comune a tantissimi giovani, ecco il perché di tanto successo...poi di conseguenza, le etichette ed i media vi si tuffarono per fare un bel po' di soldi. |
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esatto freedom, proprio loro. Nei primi 90 con l'esplosione grunge tutto ciò che fino a pochi anni prima prima era nelle classifiche e nei video divenne nel giro di pochissimo anacronistico e addirittura (ingiustamente) deriso come in B&B. Ricordo che anche David Lee Roth veniva deriso da quella stupida trasmissione...quando fino a pochi anni prima era l'icona del cantante sexy e dai musicisti ultratecnici (Steve Vai, ecc). Comunque sia B&B o non B&B i Winger come tutte le bands anni'80 dovevano soccombere ugualmente perchè le etichette e le mode del momento vollero così. |
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Ma i Winger non sono quelli che venivano presi per il culo in Beavis and Butthead? E anche nel video di Nothing Else Matters dei Metallica. Loro se la presero tantissimo all'epoca, la loro immagine fu gravemente rovinata. |
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AHAHHAH!! |
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Io adesso vorrei un biglietto per Troionland.... |
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Caro Roby AOR, se oggi fossimo negli eighties da me tanto amati avrei in mano un biglietto di sola andata per L.A...... |
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Quanto vorrei che oggi fossimo negli anni 80............ |
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Grande articolo, e grandi Badlands......dopo vent'anni ancora non escono dal mio lettore cd..... |
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bellissimo articolo, complimenti, anche se concordo anch'io con blackinmind e blackiesun...i gruppi li conosco tutti, che tempi ragazzi, e che capolavori!!! |
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A mio avviso sia Tesla che Badlands ricadono benissimo nel contesto del presente articolo, tuttavia l'osservazione conclusiva di blackiesan 74 racchiude una profonda verità: il confine tra un genere e l'altro è labile. |
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Ottimo pezzo, che ci riporta direttamente agli '80s... però concordo con Blackinmind quando parla dei Tesla e dei Badlands: mi ricordo perfettamente che all'epoca dell'uscita di "Psychotic Supper" ('91) si parlava dei Tesla come degli eredi più credibili dei Led Zeppelin, quindi hard-rock venato di blues... non è per far polemica, assolutamente, è solo per far notare come alla fine il confine tra i generi sia davvero labile! |
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Si certo ognuno ha le proprie idee...lo so bene che la tua non è una critica al pezzo...i Giant io li vedo molto class anche se hanno qualche keys, il genere è nato su staffilate di guitar e melodie e loro le hanno sempre avute, altrochè...Tesla e Badlands rientrano in quel genere trattato nel pezzo di contaminazioni varie ma su base class....si conosco i Lancia ma come loro ci sarebbero almeno un centinaio di altre band..come dico ad inizio del l'articolo...impossibile citarle tutte. Ciao Blackmind!!! |
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Mah, alla fine poi i generi lasciano il tempo che trovano, e io probabilmente sono rimasto legato a vecchie definizioni per questioni d'età! Ad esempio il debutto dei Giant secondo me è uno dei capolavori dell'AOR, da affiancare ai debutti dei Bad English e degli House of Lords. Sarà che io ci rivedo una grande influenza dei Foreigner, boh! I Badlands ed i Tesla poi sono grandi hard rock bands con spiccate venature blues, non li paragonerei insomma ai Dokken che del class (assieme ai Ratt) sono la massima espressione. Alla fin fine comunque sono opinioni, e qualsiasi genere sia si tratta di grande musica! Lungi da me il voler criticare il tuo articolo che è ben fatto ed è un bellissimo tributo ad alcune delle mie band preferite! Ne approfitto per segnalare un'altra band class misconosciuta ma a mio parere valida: i Lancia. Qualcosa su youtube si trova, magari partite da "You can't keep a goodman down". Attendo l'articolo sull'AOR! |
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Rispetto ogni opinione Blackmind, ci mancherebbe, ma come si fa a dire che le tre band da te citate non rientrino nel filone? I giant poi sono class al 120%..anche se hanno qualche tastiera!! |
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E' molto difficile catalogare un gruppo in un filone piuttosto che un altro, anche perchè a volte il confine è molto labile. A mio parere ad esempio i Giant, i Badlands e i Tesla c'entrano poco col class... Gran bell'articolo comunque, che mi ha fatto tornare alla mente parecchi nomi che avevo ormai dimenticato! |
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Che bello ritrovare i nostri adorati Roxy Blue nella home-page di Metallized! Ho molto apprezzato, tra gli altri, i richiami a Tyketto (Forever Young è sempre presente nella mia autoradio), Saraya (Love Has Taken Its Toll), Winger ed Electric Boys (She's Into Something Heavy e Tambourine Man, da suonare a bomba!). Ed a quei tempi adoravo anche gli Almighty (io AMO Ricky Warwick) ed i Dread Zeppelin di Tortelvis, visti due volte a Londra (Marquee e Town & Country Club). Che tempi, che tempi... |
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E' sempre bello leggere un articolo esaustivo e completo come questo. Devo dire che, a parte qualche pezzo, è proprio un genere che non mi ha mai colpito e nessuna delle band citate mi ha mai entusiasmato. Alla fine, sentita una, sentita la seconda, è un genere molto molto ripetitivo e noiosetto... |
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