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28/11/24
𝗠𝗢𝗢𝗢𝗡 + THE BACKDOOR SOCIETY + THE BRIGHTEST ROOM
ARCI BELLEZZA, VIA GIOVANNI BELLEZZA, 16/A - MILANO
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RAMMSTEIN + DEATHSTARS - Olimpijskij Stadion, Mosca, 10/02/2012
16/02/2012 (5177 letture)
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Dopo la pubblicazione di raccolta celebrativa non poteva che seguire un tour celebrativo, dove l’inarrestabile macchina da guerra dei Rammstein potesse imperversare in giro per l’Europa con una serie di concerti volti a ripercorrere la storia del gruppo.
Mi avvicino all’Olmpijskij di Mosca, in una serata più mite del solito (appena 15 sotto zero), e tranquilla: intorno a me solo bagarini, e poca fila davanti all’ingresso. Intuisco che il grosso della gente è già entrato, e mi affretto a infilarmi sotto i metal detector. L’Olimpjskij è uno stadio coperto, ormai adibito perlopiù a concerti e dalla capienza mostruosa: si prospetta un concerto epico. All’interno mi aspetta il consueto ambiente ex sovietico, corridoi luridi, gente che beve tè dappertutto e la security con le facce più spaventose al mondo, roba che al confronto i buttafuori dell’Alcatraz sembrano ballerine di tango.
DEATHSTARS
Dall’interno dello stadio si sentono già arrivare i ritmi danzerecci del gruppo d’apertura, i Dethstars, e subito corro al mio posto. Arrivo in tempo per sentire metà di Cyanide, e subito il frontman ricorda al gruppo che “we are here for a reason, and one reason only. And it’s called Rammstein”, suscitando lo scontato entusiasmo popolare. Gli svedesi seguitano a ripercorrere le loro hit (non dimentichiamo che anche loro sono freschi di un Best Of), con una performance che convince per metà: la voce del cantante si trasforma dal vivo in un singhiozzare sincopato sicuramente meno efficace del tono sensuale e profondo adottato in studio, e non mi fa apprezzare in pieno l’opening act, che però riesce in ogni caso a riscaldare il pubblico.
Apro una parentesi, lo stadio non è gremito come mi aspettavo, forse perché i tedeschi terranno un’altra data nella stessa location. Ciò mi rincuora, perlomeno eviterò di venir schiacciato dalla di solito indisciplinatissima folla russa.
RAMMSTEIN
Segue un cambio palco di almeno mezz’ora, prima che le luci si spengano, scatenando il delirio.
Ed eccoli comparire, a tradimento, in mezzo alle scalinate dietro al parterre, aria solenne e fiaccole in mano. Dal soffitto dello stadio si abbassa in mezzo a scintille ed esplosioni un enorme ponte di metallo, che si appoggia infine a terra andando ad unire il palco principale ad una struttura minuscola in mezzo al parterre, di cui più tardi scoprirò la funzione. La processione attraversa il ponte, e i Rammstein raggiungono il posto che più gli si addice, il palco. Il ponte si rialza.
Due bracieri ai lati del palco vengono accesi, gli strumenti imbracciati, e il consenso della folla non può aumentare alle prime note di Sonne, eseguita magistralmente. Fin da subito sono presenti tutte le trovate sceniche a cui siamo stati abituati, fiammate di dimensioni spaventose da sotto il palco e maschere lanciafiamme (nonostante fossi lontano dal palco, ne sentivo distintamente il calore sulla pelle), colonne di vapore ed esplosioni che riescono ogni volta a strappare un sussulto.
Vengono così snocciolati tutti i classici della band, tra cui vale la pena di citare una Mutter con un urlo finale spaccacuore. Till è protagonista assoluto dello show: il frontman sfoggia tutta la sua attitudine istrionica e diabolica, sovrastando gli altri strumenti con i suoi toni stentorei, ammiccando al pubblico, mostrando con espliciti movimenti pelvici che ha “keine lust zu onaniren”, oppure martoriandosi i genitali cavalcando i getti di vapore che arrivano dal palco. Secondo protagonista non può che essere il tastierista: Flake, unico del gruppo che disdegna il nero dei vestiti per una tutina aderente e piena di lustrini, ci delizia con passi di disco dance sul suo tapis roulant, piange amare lacrime mentre Till lo cucina in pentola con il lanciafiamme, per poi correre per il palco perdendo scintille dal deretano, e infine regalarsi alla folla nell’usuale giro in gommone sulle note di Haifisch (insieme a Pussy, unica canzone estratta dall’ultimo album, strana scelta detto tra noi).
La sorpresa arriva a metà show, quando, mentre il gruppo scompare dietro le quinte, il ponte di metallo si riabbassa, e subito i tedeschi ricompaiono: Christoph “Doom” Schneider, vestito di pelliccia e frustino in mano, spinge i suoi compagni di gruppo al guinzaglio senza risparmiarsi ogni genere di umiliazione sui poveretti e conducendoli fino all’altra parte del ponte, dove li aspetta un palco in miniatura, completo di batteria e chitarre ad aspettare i tedeschi, che liberatisi dei guinzagli riprendono a suonare.
Questa trovata scenica, nella sua semplicità, è forse perfino più efficace di ogni esplosione e fiammata: vedere i Rammstein suonare in mezzo alla folla, così vicino l’uno all’altro, è un emozione indicibile, e ci ricorda che abbiamo a che fare con un gruppo vero, non solo un attrazione da baraccone. Conclude questa digressione la sempre commovente Ohne Dich, e il gruppo scompare di nuovo, per poi ritornare sul palco principale e concludere il concerto. Till ritorna in scena con le sue ali lanciafiamme per Engel, e in seguito anche Flake imbraccia una chitarra per suonare Pussy, da me considerata sempre una canzone minore, ma dotata di buon tiro in sede live, e non solo grazie al pisellone spruzza schiuma con il quale Till inonda il pubblico!
A questo punto finisce la scaletta solitamente eseguita durante questo tour, ma i Rammstein ci donano l’ultima sorpresa, che a dire il vero un po’ ci aspettavamo. Till, in un ottimo russo, chiede se vogliamo ancora una canzone, e a risposta affermativa parte Moskau, in cui Flake torna in scena con una fisarmonica, e il pubblico controcanta le parti in russo con grande partecipazione. Ottima conclusione, il gruppo si inchina ed esce di scena. Il circo degli orrori dei sei tedeschi resta in città, ma noi torniamo a casa e riflettiamo un po’ su quello che abbiamo appena visto.
Devo dire che, nonostante la perfezione formale di tutto il concerto, a tratti ho avvertito una certa freddezza, come se fossi davanti ad un numero da circo eseguito un'infinità di volte, e non a una canzone suonata dal vivo. Per questo l’idea del secondo palco mi ha colpito, spero che sia un segno che la band voglia essere ricordata come un gruppo di veri musicisti, e non solo come degli attori.
Forse non serve ripeterlo, ma il cocktail tedesco di headbanging e spettacolo continua ad essere un'esperienza unica, che spero un giorno potremo goderci anche in Italia, ingiustamente ignorata da questo tour.
SETLIST DEATHSTARS
1. Blitzkrieg
2. Semi-Automatic
3. Motherzone
4. Cyanide
5. Tongues
6. Metal
7. The Mark of the Gun
8. Blood Stains Blondes
9. Death Dies Hard
SETLIST RAMMSTEIN
1. Sonne
2. Wollt Ihr das Bett in Flammen sehen?
3. Keine Lust
4. Sehnsucht
5. Asche zu Asche
6. Feuer frei!
7. Mutter
8. Mein Teil
9. Du riechst so gut
10. Links 2-3-4
11. Du hast
12. Haifisch
13. Bück dich
14. Mann gegen Mann
15. Ohne dich
Encore
16. Mein Herz brennt
17. Amerika
18. Ich will
Encore
19. Engel
20. Pussy
21. Moskau
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In rete gira il titolo del " possibile nuovo album dei rammstein, Verlorene Liebe " possibile ?? mi sa di fake !! |
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Ehehe Billo.... il mio commento n. 13 è stato a dir poco profetico |
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Alex ve : ok ma cè un limite all indecenza; perchè sono un pò cresciuto di testa (forse) sennò dovrei andare ad appiano gentle a tirare pomodori marci...... |
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BILLOROCK Fci.: ....con gente come Ranocchia (è un anno che dico che è sopravvalutato), Pazzini (stesso giudizio)), megapippa Forlan e Lucio che è un ex grande giocatore....cosa si può pretendere!?!? -___________________-' PochoLoco |
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sob sig sig... pensa te se devo vedere rovinarsi così la più forte inter di sempre nonchè colei del grande Triplete che ha battuto il grande barca !! sob riusciamo a resuscitare anche i morti dannazione....... Tornando alla music, grazie ragazzi delle info difatti posseggo l edizione base e non riuscivo a trovare la canzone (grazie NueRath) grazie anche a te Radamanthis, e che la forza sia con noi..... |
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@Billo: precisazione giusta di NeuRath, io ho l'edizione limitata quindi non avevo pensato di precisarlo...Per l'inter beh, che dire...se parlando di musica io penso che i "dinosauri" del rock / metal quali Deep Purple, Sabbath, Maiden & c. danno tanta merda, ma tanta merda ai gruppi giovani, così penso che se Moratti mettesse sotto contratto i vari Matthaus, Brehme, Klinsmann e gente varia certe figure da cioccolatai le eviteremmo...Comunque i Rammstein sono davvero una macchina da guerra e live rendono ancora di più che su disco: gruppo IMMENSO! |
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Grande gruppo e sicuramente grande live grandi rammstein |
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@Billo: Fuhre Mich è compresa fra le bonus dell'edizione limitata di LIFAD, per cui se hai quella normale non c'è... |
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Bella setlist non c'è che dire...Certo che come band di supporto potevano scegliere di meglio... |
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Secondo me il Bologna vi fa la sorpresina ehehe |
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Rdamanthis.eccome... cazz...!! grazie per le info!! Bene dai vediamo sta partita, spero non mi facciano incaz.... dai dai Forlan facci sto goll........ ciao gentaglia !! |
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@Billorock: hola amigo, todo bien? Fuhre mich è inclusa nell'ultimo disco dei Rammstein Liebe ist für alle da del 2009, precisamente #12! Se non l'hai ancora ascoltato te lo consiglio vivamente! Ora corro a vedere l'Interrrrr....(Parentesi calcistica che Billo apprezzerà...) Ci vorrebbe un pò della Germania alla Rammstein nell'Inter di oggi vero caro? Ricordi i vari Rummenigge, Brehme, Matthaus e Klinsmann? Eh...averli ancora... |
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girando sul Tubo, ho scoperto una canzone mai sentita dei Rammstein " Fuhre mich" con un sound tipico dei loro inizi, la mie domande sono due; qualcuno do voi l ha mai sentita?? e due come mai non si trova in giro nei vecchi album o quant altro ?? Cmq merita molto, un 75 ci stà tutto !! |
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Beh sono stati anche furbi con canzoni acchiappa Fans, come la stupenda America, la ironica Te quiero puta, e Moskau !! Piacerebbe anche me vederli live e addirittura sarei felice se componessero una canzone in italiano e tedesco !! we all living in america..... coca cola... wundebar..we all living in america coca cola, sometime wars.... we are living in america..... america.... this is not a love song, i don t sing in my mother tongue.... nooo.... this is not a love song....we all living in america..... |
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Grandi Rammstein. Probabilmente sono più apprezzati nella Mitteleuropa e nell'est rispetto che da noi. Mi ricordo che la scorsa estate Budapest era letteralmente tappezzata dei volantini del loro concerto in terra magiara. Prima o poi vorrei vedermeli dal vivo.... |
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Mi unisco al gruppo "Invidia-abbestia" - che concerto.... |
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Che spettacolo!!! Un concerto dei Rammstein è da vedere anche se non si apprezza la loro musica. |
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wuaauuuuu cazzo cazzo,,,,, scaletta da paura e show come sempre sopra le righe, anche io fatico a digerire Pussy 8decesamente commerciale) e a pelle odio anche keine lust (tradott vuoldire ; nessuna voglia /interesse) la trovo patetica. Ma per il resto penso di invidiarti un pò, non mi dispiacerebbe partecipare ad un live dei RAMMSTEIN.... Du hast.... du hast... du hast mich... |
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mamma che concerto!!! scaletta mostruosa, altro che quella fatta a verona!! cmq nel leggere il report mi sono tornate in mente tutte le emozioni che ho provato quando li ho visti e ancora una volta sono convinto che un concerto dei rammstein (dal punto di vista scenico) è unico nel suo genere |
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Azz Zoro, che culo aver assistito a questo show: scaletta spettacolare e immagino (dalle tue parole) show favoloso! Grandi Rammstein e grandi Deathstars (una band che apprezzo molto) Bel report |
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Mi accodo all'invidia del Trucido... fra laltro la freddezza formale è una cosa che ho avuto modo di notare personalmente nella loro ultima calata italica... |
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Minchia che scaletta (e che invidia). Lo sapevo che facevano Moskau! |
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