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23/11/24
VALLE CAUDINA METAL FEST IV
UDITORIUM PRESSO SCUOLA PRIMARIA - BELTIGLIO DI CEPPALONI (BN)
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IRON MAIDEN - Bruce Dickinson, la biografia
06/10/2011 (13278 letture)
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Chiudere gli occhi e tuffarsi nel passato è d’obbligo per vivere dei brividi che video e live shows possono tramandarci solo in parte: le mastodontiche scenografie, le luci, i colori, il pubblico festante, letteralmente impazzito, le chitarre gemelle di Adrian Smith e Dave Murray, il carisma innato di Steve Harris ed, in mezzo, lui, come un principe dell’Acciaio, capelli lunghi al vento, il microfono in mano, il braccio alto per immedesimarsi nel pezzo cantato quasi fosse un orgasmo nel quale coinvolgere tutta la platea. Bruce Dickinson, rivestito di borchie e corazzato col chiodo d’ordinanza, splendidamente lucente nella sua foggia da defender, un narratore pazzesco per una band mostruosa: e la sua voce che ti prende, ti avvolge e scatena il putiferio, nel cuore, nell’anima, nella pancia, scuotendo sensazioni da pelle d’oca e galoppando sulla melodia con potenza e maestosità. Una corsa a perdifiato su tutti gli angoli del palco, quasi a sembrare onnipresente: scalette, rampe, amplificatori saltati come ostacoli, un’energia trasudata oltre ogni limite. La voglia è quella di saltare con lui: impossibile stare fermi, mentre una marziale Hallowed Be Thy Name o una tiratissima Aces High cancellano inesorabilmente tutto quello che sta intorno, la vita di ogni giorno, i problemi e i pensieri, inghiottendoci nell’universo di Eddie the Head. Dickinson si dimena, atletico e profetico nei suoi spandex elastici, e gonfia a dismisura la sua immagine, per farsi vedere fin dall’ultimo spettatore laggiù, nell’ultima fila; al resto pensa la sua voce giganteggiante, potente: Air Siren vola con le sue corde vocali dove osano solo le aquile, vive i pezzi interpretandoli in maniera viscerale, e come pochi agguanta il pubblico e lo fa suo, lo lascia cadere ai suoi piedi e lo sconquassa con un semplice Scream for me…, lo fa muovere e cantare con una semplice occhiata, statuario tra fasci di luce e penombre misteriose. Ed è ancor più affascinante ammirarlo conoscendo la persona, la sua intelligenza, la sua cultura e la sua ecletticità: un campione a tutto tondo, che saprà affermarsi e farsi valere nei campi e nei settori più disparati, in ambito musicale ma anche in altri contesti. Paul Bruce Dickinson nasce a Worksop (Inghilterra) nel 1958, figlio di Bruce (che fa il meccanico nell’esercito) e Sonia che lavora part-time in un negozio di scarpe; nella sua infanzia e prima adolescenza è costretto a seguire la famiglia di città in città, e deve pertanto frequentare parecchie scuole -da molte delle quali viene anche espulso- ricevendo un’istruzione poco organizzata ma credendo sempre fermamente in sé stesso: infatti, nonostante avesse una sorella minore, Helen, ha spesso cercato di isolarsi da lei. Attraverso la scuola si avvicina al teatro e, da qui, alla musica dei Deep Purple (scoperti con In Rock) e dei Van Der Graaf Generator, band progressive rock britannica che pubblicò otto album tra 1969 e 1977; è proprio ad un loro concerto che il ragazzo entra in contatto reale con il mondo di cui farà parte di lì a poco: inizia suonando i bonghi in una prima squinternata band collegiale, si ispira a Peter Hammell dei Van Der Graaf Generator ed Arthur Brown per le sue prime prove canore ma, almeno inizialmente, sembra preferire la batteria al microfono: non avendo la possibilità di acquistarne una, però, intraprende la direzione di vocalist entrando nei Paradox, ragazzini ai quali suggerisce con immediato carisma di cambiare nome in Styx. Dopo un periodo nell’esercito, Bruce si trasferisce a Londra per frequentare l’università al College Queen Mary, e qui incontra Noddy White, un ragazzo che suona diversi strumenti e gli dà lezioni di chitarra: da qui a formare una band, gli Speed, il passo è breve, e lo step successivo è l’incisione di alcuni brani su vinile. La carriera del giovane è in ascesa verticale: tramite un annuncio sul Melody Maker entra a far parte degli Shots, coi quali registra l’inedito Dracula e si esibisce nei primi concerti; ed è in uno di questi che la sua vita prende una svolta decisiva: sotto il palco lo attendono Paul Samson ed il suo batterista Thunderstick (che aveva un passato nei celebri Iron Maiden, glorie della NWOBHM), i quali gli offrono il ruolo di singer, appunto, nei Samson, una delle band di seconda fascia più in voga all’interno del fervente movimento rivoluzionario heavy rock britannico. Ancora una volta, Bruce Dickinson si dimostra ponderato e autorevole: accetta, ma solo a patto di terminare prima gli esami per il suo corso di laurea in storia. Due settimane dopo era nei Samson, coi quali inciderà Head On e Shock Tactics. Gli viene affibbiato il soprannome Bruce Bruce (da uno sketch TV) in una formazione nella quale si abusava di alcool e droghe; ma il cantante dichiarerà di non averne mai fatto uso. La band vive un momento di vera gloria quando deve supportare gli Iron Maiden nel tour europeo di supporto a Killers: pur non potendosi definire un vero e proprio fans della Vergine di Ferro, a Dickinson piaceva la musica energica della truppa di Steve Harris, e proprio in quei giorni gli balenò più volte in testa l’idea di cantare nei Maiden, anche in relazione allo stato di salute di Paul Di’Anno, che gli appariva 'devastato fisicamente': li guardava con le braccia conserte e pensava di poter far certamente meglio rispetto al riccioluto ribelle Di'Anno.
Lungimiranza e autostima che vennero presto premiate in quel di Reading, cittadina nel quale Harris va a seguire uno shows dei Samson per chiedere al singer di entrare negli Iron Maiden. Su due piedi, la risposta fu negatva ma immediatamente rettificata: l’indomani mattina, Bruce Dickinson provò alcuni pezzi con la band, nel pomeriggio fu audizionato a Londra -strepitose le sue performances in Prowler, Sanctuary, Running Free, Remember Tomorrow e Murders in the Rue Morgue- e la sera andarono tutti a festeggiare ubriacandosi in un pub. Era appena divenuto il nuovo frontman degli Iron Maiden. Rispetto al suo predecessore, accantonava lo stile punk rock ed incarnava un timbro vocale più epico e maestoso, che permise alla band di spostare le sue coordinate stilistiche in direzione più marcatamente power, anche in funzione delle sue due lauree -storia e letteratura- che garantivano testi di ispirazione letteraria, storica e cinematografica ancor più marcata e profonda di quanto sparutamente proposto in passato. L’imperiale estensione vocale di Dickinson trasforma la Vergine di Ferro e apre orizzonti stratosferici: il primo trittico di dischi sarà assolutamente inimitabile e segna il periodo forse più magniloquente per il quintetto inglese. Il debutto del singer che incrinava i lampadari e cantava a cappella quando saltava l’impianto audio avviene a Bologna, nell’ottobre 1981: iniziano anche i battibecchi con Steve Harris, a causa di due personalità troppo forti ma che ambivano unitamente alla grandeur della propria band. Dickinson interpreta il ruolo di singer in maniera assai più scenica rispetto a Di’Anno, prendendosi la totalità della scena e catalizzando su sé stesso l’attenzione generale. Il primo disco, The Number of the Beast, mette d’accordo tutti per la folgorante brillantezza melodica, l’acquisito spessore strutturale e l’imponente epica che impregna le elaborate composizioni, mettendo alle spalle l’attitudine punk metal dei primi due dischi; in prima linea, la voce del singer si staglia potente, tonante ed espressiva in pezzi dinamici e cristallini che riscrivono la storia e scandalizzano i buonisti, per lo più attraverso un innocuo 666 ripetuto nella ‘scabrosa’ titletrack. In Piece of Mind vengono esplorati nuovi sentieri melodici, mentre il cattedratico Powerslave (1984) sigilla la completa maturazione dell’act albionico, alle prese con architetture sempre più labirintiche, dimostrazioni di tecnica crescenti e galoppate melodiche da delirio. La scenografia egizia che spettacolarizza il sontuoso tour di supporto al disco resta impressa nella memoria e nella storia, e vede un Bruce Dickinson galattico correre tra geroglifici, piramidi ed un enorme Eddie mummificato: le sue performances strepitose toccano apici qualitativi sorprendenti e vengono registrate in Live After Death. Tecnicamente, siamo di fronte ad una delle voci più belle e mostruose del panorama rock mondiale, di ogni epoca: tutto un altro passo rispetto alla timbrica più grezza di Di’Anno. Composizioni come Run to the Hills, l’imponente Hallowed Be Thy Name, Aces High, Where Eagles Dare, The Trooper e svariate altre, oltre a rappresentare autentici gioielli di valore inestimabile (non solo per i fans della band, ma per tutti i metalheads definibili tali) rappresentano la valida prova dell’elevatissimo tasso qualitativo di questo cantante prodigioso, capace di evoluzioni vocali impressionanti. Sfiancata dall’interminabile tour di supporto a Powerslave, la band si ricarica con sei mesi di pausa, nei quali l’eroico cantante inizia a dedicarsi al passatempo della scherma, che lo porterà a praticare questo sport a livello internazionale, piazzandosi addirittura al settimo posto nella graduatoria della Gran Bretagna e fondando una società, The Duellist, per la produzione e la vendita di attrezzature da scherma. Bruce Dickinson ha sempre coltivato molteplici interessi, primo tra tutti quello dell’aviazione: negli anni ’90 prende il brevetto da pilota, e tutt’ora è pilota di linea in Inghilterra, capitano dei Boeing 757 per la compagnia Astraeus Airlines, di cui è anche direttore commerciale. Storici restano alcuni voli compiuti dal capitano Bruce: quello con cui riportò a casa duecento inglesi dal Libano appena segnato dai disordini civili (2006), o quello con cui rimpatriò un gruppo di piloti dall’Afghanistan, ma anche (in tono ovviamente minore) quelli effettuati per condurre le squadre calcistiche dei Rangers Glasgow e del Liverpool in Israele e a Napoli per alcune trasferte in orbita UEFA (2010). Su se stesso, una volta ha dichiarato: 'Non mi piace essere riconosciuto, non mi interessa per nulla essere famoso, faccio solo quello che faccio. Se potessi essere il capitano Kirk e materializzarmi e smaterializzarmi in un attimo, lo farei! Qualche volta sono tropo creativo: se dovessi fare solo una cosa, sceglierei di cantare. Puoi insegnare a volare alla gente. Ma ci deve essere qualcosa in quello che faccio che è speciale per un mucchio di persone, e uno deve scegliere la cosa più speciale di tutte'. Pressoché impossibile dargli torto.
Al ritorno in studio per la stesura di Somewhere in Time, riprendono gli attriti tra Dickinson (che non apprezza l’introduzione dei sintetizzatori nel sound della band) ed Harris, che non prende in considerazione i suoi suggerimenti che prevedevano l’approccio più intimistico, o acustico, di alcuni nuovi pezzi: Bruce mandò giù il boccone, e il lavoro del quintetto proseguì senza sosta fino al più progressivo Seventh Son of a Seventh Son (1988) -caratterizzato da un taglio vocale a tratti più aspro- prima di una nuova pausa, nella quale il cantante si dedicò ad una canzone, Bring Your Doughter to the Slaughter, commissionatagli per il film A Nightmare on Elm Street: gli attriti con Harris furono in parte sanati dall’entusiasmo generato, in Dickinson, per il gradimento riscosso dal bassista in relazione a questa composizione, fortemente voluta nel nuovo full length No Prayer for the Dying, che sanciva un taglio con le sonorità maestose al fine di ricongiungersi con il sound street rock degli esordi. Tuttavia, in quei giorni, maturava l’idea di assemblare un proprio disco solista e, congiuntamente, crescevano frustrazioni ed insoddisfazioni, dovute alla routine album-tour: curioso, sempre voglioso di nuove esperienze e assolutamente lontano dalle schematizzazioni, Dickinson si era di fatto stancato di essere “soltanto” il cantante degli Iron Maiden e -dopo il buon Fear of the Dark, ritorno quasi totale alle celebri galoppate melodiche- va incontro ad uno split inesorabile, dopo un tour di supporto affrontato privo del necessario entusiasmo. Il 2 marzo 1993 viene annunciata la sua volontà di abbandonare la Vergine di Ferro: da solista, con più tempo libero (ma anche con una distribuzione più limitata), abbraccerà varie sonorità, ora melodiche (Balls to Picasso) ora più moderne (Skunkworks), pubblicando cinque dischi fino al 1998 e ricongiungendosi al metal (e ad Adrian Smith) negli ultimi due: ormai era però nell’aria il ritorno alla casa madre, sia perché con il povero (e sottovalutato) Blaze Bayley l’iconica band inglese stentava a raggiungere i suoi apici, sia perché lo stesso Dickinson aveva lasciato trasparire una certa nostalgia in più di un’intervista. La reunion in pompa magna, il sontuoso Brave New World e i grandiosi gig di supporto incisero a caratteri cubitali nelle enciclopedie i nuovi, avvincenti capitoli della saga Dickinson-Maiden, che proseguirà nel primo decennio del nuovo millennio con altri tre dischi ottimi e dalla qualità elevatissima ed uno comunque discreto nonostante le copiose critiche ricevute dalla gente: episodi come Ghost of Navigator e Brave New World raggiungono immediatamente i cavalli di battaglia storici tra i classicissimi di questi higlander dei quali non ci stancheremo proprio mai. L’ultimo album solista arriverà nel 2005 (Tyranny of Souls), dopodiché il prode eclettico di Worksop presterà la sua voce ai progetti di Ayreon, Halford e Tribuzy, per dedicarsi solo ed esclusivamente alla Vergine di Ferro. Ma Bruce Dickinson, che ormai da un pezzo ha tagliato i capelli e appeso nell’armadio spandex, chiodo e borchie giovanili, è un vero contenitore di sorprese infinite: dal 2002 al 2010 ha presentato il Friday Rock Show alla radio della BBC, conducendo anche programmi sulla storia del rock e sull’aviazione, mentre nei primi anni ‘90 ha scritto due libri, The Adventures of Lord Iffy Boatrace e il suo sequel The Missionary Position (tomi drammatico-ironici a contenuto sessuale, costruiti attorno al tema di un travestito inglese); nel 2008 ha infine scritto la sceneggiatura per il film Chemical Wedding, senza dimenticare alcune sue brevi apparizioni cinematografiche. Di lui parla il drummer storico Nicko McBrain: Ho incontrato Bruce per la prima volta nel 1979, quando stava provando con i Samson a Kilburn. Conoscendolo, mi sono reso conto che è una persona molto intelligente e profonda. Quando sono entrato nei Maiden, invece, ho trovato una persona molto estroversa, ma allo stesso tempo solitaria. A volte sembra in un altro mondo, altre è completamente concentrato su un’idea. E’ un genio. Ma anche un lunatico. Molti anni fa era anche un po’ egoista, come si conviene ad un frontman, ma dentro di lui c’è un cuore d’oro. Ero molto arrabbiato con lui quando se ne è andato dalla band, ma oggi vedo in lui grande determinazione e voglia di partecipazione. Dickinson parla correttamente francese, si è sposato due volte (la prima, nel 1983, con Jane, e la seconda nel 1990 con Paddy Bouden), ha tre figli -dei quali il maggiore, Austin (1990) canta in un gruppo metalcore, i Rise to Remains- e non ha mai voluto restare “incastrato” nel ruolo di “personaggio stereotipo”: da qui la scelta di abbandonare i Maiden ed il look fatto di cuoio borchiato nel momento in cui non sentiva più sue queste realtà. E’ lui stesso a rivelare di aver smesso di frequentare delle groupies quando si accorse che nella vita ciò che conta sono le relazioni profonde e durature, non quelle da una singola notte. Di lui, Paul Di’Anno ha detto che è il miglior singer che i Maiden potessero trovare, un cantante gigantesco, anche se non avrebbe mai pensato che qualcuno lo avrebbe potuto sostituire degnamente nel 1981, ed effettivamente non ama molto il modo che Dickinson ha di interpretare le canzoni dei primi due dischi. Il buon Blaze Bayley, invece, ha ricordato il bel gesto di Dickinson in occasione del suo primo show maideniano: l’ex vocalist gli fece recapitare in camerino un pacco con birre pregiate ed un bigliettino di auguri sinceri, segnale inequivocabile di eleganza, umiltà e signorilità.
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@klostridiumtetani, sì Steve è un gentleman, non risponde alle provocazioni, ma diverse volte è stato molto chiaro su Paul, senza tanti mezzi termini, tipo dire che con lui non sarebbero andati da nessuna parte. Hanno dovuto cancellare varie date perchè era strafatto, e questo mi conferma ciò che dice lui, non voleva sottostare a quelle regole e gli altri non volevano i suoi eccessi. E anche Clive (RIP grandissimo e mai dimenticato) aveva difficoltà a stare al passo x via degli eccessi. Cmq ci sono tante interviste in cui Paul è un fiume in piena e dice chiaramente che ha fatto cose di cui si vergogna, alcune le ha anche scritte nel suo libro (che non ho voluto leggere, il mito è giá crollato abbastanza 😅...). Menomale cmq che questo split è avvenuto dopo IM e Killers, non oso pensare quei due album senza la sua fantastica voce e il suo modo di cantare speciale 😊 |
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@Silvia, STeve nonostante sia il padre padrone del progetto Maiden, resta un vero "english gentleman" e non si sbilancia mai più del dovuto . Se ti guardi le interviste in alcuni dvd ufficiali dei maiden, ti renderai conto che le cose stanno esattamente come ho detto io (senza presunzione, ma è un dato di fatto). Quando dici che Steve ha confermato che la decisione era reciproca, si riferisce ad una riunione che hanno avuto con tutti i Maiden e tutto il management presenti, in cui lui (Paul) era l'imputato che doveva rispondere del suo scarso rendimento e del suo atteggiamento menefreghista nei confronti del programma preventivato (hanno dovuto ridurre le date, non perché era influenzato o afono, ma perché era strafatto!!!). Allorché lui rispose :"OK! Me ne vado!". Se questo vuol dire che la decisione è stata reciproca, allora va bene ! Poi sinceramente non ho mai sentito Paul fare autocritica... Anzi! |
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A proposito, [così torno IT ] memorabile anche la performance di Bruce in Revelation a Dortmund 83 che si vede su Youtube. (Mulo il tuo suggerimento sui vecchi tour ha dato buoni frutti 😅lol) |
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@Silvia , non ho detto che i tour con Paul erano "all'acqua fresca", ho solo detto che ha mollato il colpo per l'impegno ulteriore che la band richiedeva e pretendeva! E in fondo lo hai confermato anche tu citando:"ha detto che quella vita fatta di riunioni, tabelle di marcia e soprattutto non poter fare i party x dover dormire otto ore di sonno rigenerante non era la vita da rockstar che lui voleva...". Poi ti dirò che quando Paul adduce tra i motivi il fatto che la direzione "stilistica" non era quella che lui voleva... credimi che sono solo cazzate che ha sempre sparato per "mascherare" il fatto che in realtà è stato letteralmente fatto fuori dalla band intera, e cercare di far credere che in realtà la scelta è stata sua... ma sono balle colossali di un "fancazzone" come Paul (con tutta la stima che ho per Di'Anno). Paul (come hai detto) voleva la vita da ROCKSTAR fatta di figa droga e alcool, gli altri IRONS volevano fare Musica al meglio delle loro capacità e farsi ricordare e amare per quello. E' ovvio che sono due filosofie che fanno un po' a cazzotti! Peace and love |
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Beast over hammersmith doveva uscire a fine di quel tour ma non se ne fece nulla a causa di un imperfezione tecnica (un fischio di fondo),risolta con le attuali tecnologie (è stato pubblicato con il box Eddie's archive)... Comunque Di Anno aveva anche gusti musicali diversi dagli altri Maidei,a lui sabbath e priest nn piacevano... Insomma troppo diverso dagli altri x dirare. |
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Sì @Mulo me lo sono chiesta anch'io ma credo fosse tutto pianificato come dice klostridiumtetani... però perchè x LAD non hanno preso il beast on the road, da brividi... |
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@klostridiumtetani, i tour con Paul non erano acqua fresca perchè sono durati ugualmente mesi con circa 120 date ognuno in diversi continenti ma Paul non ha mollato perchè non si sentiva all'altezza bensì perchè (è scritto nella biografia autorizzata dei Maiden Run to the Hills quindi non ne dubito) ha detto che quella vita fatta di riunioni, tabelle di marcia e soprattutto non poter fare i party x dover dormire otto ore di sonno rigenerante (lol ) non era la vita da rockstar che lui voleva. Inoltre si stava stufando dell'indirizzo musicale intrapreso dalla band. Poi che Bruce abbia una grande personalità e sia un professionista non ci piove, è sotto gli occhi di tutti e fanno di lui un personaggio da imitare. Il resto sono gusti e che io preferisca Paul e fosse il mio "idolo" (?!) da ragazzina non toglie niente alla bravura di Bruce. Io poi credo che molte volte Bruce dimostri dei limiti live, ma se leggi i miei post non ho mai fatto in realtà i paragoni x dire chi fosse il migliore (a parte gli spandex di cuoio a pelle ) perchè non credo abbia molto senso, sono totalmente diversi. A proposito a quale live ti riferisci (così lo ascolto)? |
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@Mulo , semplicemente perché le date da registrare erano già state pianificate prima della partenza del tour, e fare un live alla Long beach Arena, in cui fecero il tutto esaurito per quattro date consecutive (e qui ricordo che è ancora un record imbattuto che nemmeno Michael Jackson e Madonna riuscirono a surclassare), piuttosto che a Ottawa o Birmingham, era tutta un'altra storia a livello mediatico. Loro il marketing lo facevano con i live, e di sicuro non con i passaggi radiofonici! |
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Concordo Bruce è uno con i controcoglioni,farsi tutte quelle date x 10 anni di fila è roba x pochi... Mi sono sempre chiesto xche'x il live after death hanno scelto le date di long beach dove erano a fine tour..... X esempio nei pezzi presi all'hammersmith Bruce canta meglio. |
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@Mulo ha centrato il punto. Io ad esempio ho un bootleg del world slavery tour registrato a Manchester (in cassetta), dove la sua prestazione è ai livelli del Beast on tour e surclassa notevolmente quella del live ufficiale. E' normale che fare sempre quasi 200 date live in un periodo compreso tra gli otto e i dieci mesi di tour, con tutta la fisicità che ci mettono in ogni data , l' impegno tecnico che comportano la maggior parte delle canzoni dei Maiden, e lo stress degli spostamenti e condizioni ambientali, non è che può venir fuori ogni sera lo show perfetto per melomani! Non è un allestimento operistico o lirico, dove provano per giorni e giorni nella stessa location e si esibiscono nella stessa per almeno un mese di fila! Di' Anno non doveva prendere le note di Bruce, non si muoveva sul palco come Bruce, e non si è mai sottoposto a tour de force estenuanti come Bruce. Anzi ha mollato proprio perché gli veniva richiesto molto di più, e lui non si sentiva all'altezza della situazione. E a me Paul piace un casino nei primi due album, e credo che siano perfetti con lui e non lo sarebbero stati altrettanto con Bruce, ma la "pasta" dimostrata col trascorrere del tempo credo sia inequivocabilmente a favore di quest' ultimo. |
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Sì infatti purtroppo sono stati costretti ad annullare alcune date x bronchite. Sì anche il successivo era molto bello. Può anche darsi che Bruce, in quanto sostituto, si sia sentito in dovere di dimostrare ancora di più le sue capacità. |
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Già ,nel'82 all'hammersmith canta in maniera impeccabile,ma anche nel tour di peace ofmind è mostruoso.Poi a furia di far date s'è un pò "inceppato" ricordo che x il tour di number of the beast ne fecero 184 in soli 10 mesi!!! A questi ritmi è impossibile cantare bene tutte sere,anche perchè non è che suoni dietro casa tua,i viaggi sono intercontinentali e malanni tipo,raucedini,gola infiammata,influenza possono essere all'ordine del giorno..Cmq UP THE IRONS! |
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@Mulo, si' hai perfettamente ragione al 65, ho sentito diversi live dell'82 e veramente canta come su disco, con grande passione oltretutto. Superba l'interpretazione di Hallowed be Thy Name all'Hammersmith! @ObscureSolstice, non si tratta di timbro o di gusti, quelli sono sempre soggettivi. Io ho risposto alle tue imprecisioni su Paul anche come persona, bastava dire che non lo sopporti e che x te Bruce gli fa 10 a 0 in tutto. Opinione rispettabilissima, come qualunque altra . e francamente siamo gia' andati in OT abbastanza . Grazie Raven e klostridiumtetani |
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Silvia, sarebbe bastato che dicessi che ti piace di più il timbro vocale di Paul, perchè di questo si tratta, invece è oggettivo per quanto riguarda Bruce..una delle voci più belle dell'heavy metal insieme a Ronnie James Dio, Halford, non si discutono. |
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Fango, abbi rispetto per gli altri per favore. Questo spazio è per discutere di musica, anche animatamente, ma senza superare certi limiti. |
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@Silvia, sono con te, ma certi commenti meritano solo indifferenza. Se gli dai corda hanno vinto loro. |
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Fango non meriti neppure risposta, il tuo post si commenta da sé... E sicuramente il nick ti rappresenta perfettamente, LOL 😂 |
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@Silvia: ma cosa parli,ma cosa parli...invece di parlare di musica vai a stirare che sicuramente ti riesce meglio... |
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Fango, non sto affatto discutendo chi sia meglio o peggio, è assolutamente soggettivo (ho specificato che mi piacciono entrambi fra l'altro). Ho fatto delle considerazioni di ben altro tipo. Se non le cogli forse il 15enne sei tu . Piuttosto questo articolo è su Bruce e nel precedente post sono andata OT, scusate |
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@Silvia,@ObscureSolstice,ma quanti anni avete?14-15?Tremila commenti se e' meglio Paul o Bruce...mamma mia...mi sembrano le battaglie di quando avevo 15 anni,tipo l'eterna lotta tra glamster e trasher degli anni '80 ... Per me il migliore e Blaze Bayley |
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@ObscureSolstice, non capisco cosa ti abbia fatto Paul, riporti un sacco di inesattezze... Quando avrebbe sputato nel piatto in cui mangiava? E quando avrebbe fatto il falso? Ragazzo di strada (e aggressivo) lo era sicuramente (anche se non vedo cosa c'entri), ma conosci la sua biografia al di la' della musica? Punk lo era ed e' risaputo, prima dei Maiden cantava in un gruppo hc/punk e le sue principali influenze erano PISTOLS, CLASH, DAMNED, RAMONES, U.K. SUBS, e si sente, e lui ha sempre detto che all'epoca non c'entrava niente col metal... Un conto e' dire che non ti piace, ok, ma non x questo devi sminuirne il ruolo nei Maiden... non si limitava ad urlare x essere sporco o punk, come vuoi far credere tu, all'epoca aveva uno stile splendido, un timbro fantastico, caldo ma ruvido al tempo stesso, x me era la voce piu' bella che ci fosse, lo preferivo a tutti. Non x niente ancora oggi si parla del suo stile unico, e di quanto quei due album siano delle pietre miliari, cui anche lui ha contribuito. Se poi la sua fama e' durata due album, se poi ha suonato altri generi, ma cosa c'entra? A me piacciono un sacco gli Angelwitch che sono stati una meteora, e quindi? Poi se tu vedi solo Bruce, continua ad adorarlo, lol . Che poi, x inciso, la voce di Bruce non e' affatto meglio, e' soggettivo, a me piacciono entrambi ma preferisco Paul, non so se si era capito [ops, ho scritto un papiro...............] |
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@Silvia: Voglio sfatare l'apparenza di DiAnno che si è costruito da tutti questi anni non mettendo niente di suo, sputando nel piatto dove ha mangiato senza riconoscienza, è stato dietro a un chiodo al momento giusto nel posto giusto, dove poi se l'è tolto subito per un fatto non di passione ma di paraculismo quel che è. Sento sempre: ragazzo di strada, punk...ma perchè..solo per l'apparenza e quel che faceva credere col modo di fare.. Ma se canto urlando io con grinta dietro a una registrazione fatta alla buona e con una pessima registrazione dei strumenti vuoi vedere che fa lo stesso effetto? Effetto sporco, effetto punk e non lo sono, ma però ben suonato. Guardati i live di Bruce Dickinson quando era da solo nella sua band omonima negli anni '90, come saliva sul palco, solitamente normalissimo, t-shirt e jeans. Seguito da grandi musicisti, Adrian Smith, Roy Z, Janick Gers, Casillas. Come mai quando è rimasto da solo nessuna casa discografica ha fatto a botte per avere il mito di Paul DiAnno? Beh la voce sinceramente è meglio quella di Dickinson seppur molto diversa, ne ha dato la prova per oltre trentacinque anni e andando avanti è riuscito a modularla, si sentono più sfumature e colori diversi di profondità di bassi e maturità che da ragazzino la usava più per i toni alti, tanti ascoltatori di vecchia data non lo pensano che sia migliorato, dando importanza solo ai primi dischi. Tu hai detto che non ti piace molto, che in alcuni bootleg l'hai sentita strozzata la sua voce, reputando migliore quella di Paul. Facendo centinaia di date in tutto il mondo può capitare, cosa che non può capitare a Paul. Ma la voce di DiAnno al giorno d'oggi com'è? lol |
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@Obscure, non capisco di cosa stiamo parlando 😅. Paul fuori dal palco veste da 60enne ora e da 20enne aveva il chiodo e la maglietta, semplicissimo.... comunque sì Bruce è un grande, l'ho scritto al 64. Riprendevo il confronto con Paul fatto nella recensione perché non lo condivido, ma questo non significa che Bruce non mi piaccia, anzi, lo stimo anche molto e Revelations è uno dei pezzi più belli dei Maiden, musica e testo, l'ho già scritto 😅. L'appunto fatto alle sue esibizioni live voleva solo essere una constatazione che non scalfisce la sua grandezza. |
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@Silvia: sul palco coi Maiden certo il vestiario deve essere di grande effetto, basta vedere le foto qua di fianco, ma io intendevo dire altro non mi hai capito, fuori dal palco normalissimo nel suo abitudinario modo di essere. Vai su yuotube e cerca il concerto di Bruce con Ian Anderson al Canterbury Cathedral del dicembre 2011, devoluti i soldi per il rifacimento dell'antica cattedrale inglese, si è presentato nel suo modo normalissimo di essere. Solo pochi possono affiancarsi al maestro Ian. Ascoltati una Jerusalem o una Revelations..grande, voce da brividi e interpretazione come pochi sanno fare quella di Dickinson. Anche questo significa essere metallaro: jeans, maglietta e tanto cuore. |
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Ah no? Ma da quanto segui i Maiden x dire che Bruce si veste normalissimo?@.@ Non ti ricordi il suo gusto fantozziano con gli spandex di cuoio portati a pelle con petto e pancia iper-villosi (1986) ... O i capelli sparati col gel da adolescente sul viso di un over 50 ? Non mi pare invece che un cappello da rapper esuli dal buon gusto cmq... E tutto si puo' dire a Paul tranne che non avesse un bell'aspetto da giovane, e l'abbigliamento anzi era da perfetto metallaro! |
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@89: dovresti vedere come sta bene quando si veste da rapper Paul DiAnno, col cappellino storto, una vera bellezza ahah Le tendenze le ha provate tutte, fino alla disco. Un Bruce Dickinson non si è mai conciato in questo modo, piuttosto sempre in modo normalissimo, umile, altrimenti non sarebbe durato |
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Mulo!!!! Non si dicono certe eresie!!!! Il look di Paul era totalmente diverso da quello dei Motley Crue, sia nell'apparenza che nel concetto!!! |
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Bè però con il look dei Crue periodo 87/88 (pelle nera a profusione e harley a manetta)non ci sarebbe stato poi tanto male il vecchio Paul |
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Minchia Mulo, l'avevo capita, ma l'accoppiamento era talmente sballato che non ho potuto fare a meno di puntualizzarlo. Pensare a DI'ANNO truccato e sui tacchi.... orrore... è stato + forte di me! Salutoni!!! P.S. Il sonisphere di cui sotto era nel 2011. Sono proprio bollito!!! |
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Amico era una battuta quella si Di Anno e i Crüe. Era x dire che doveva trovarsi una band du sballoni come lui |
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Non x drammatizzare nuovamente! Ma attenzione ad accostare DI'ANNO ai MÖTLEY .... Paul non si sarebbe mai vestito da checca ne x dinero, ne x fama. La sua storia parla da se e lo conferma. Sul paragone con BRUCE credo siano stati spesi interi fiumi di parole. Ma il succo è sempre quello: l'uno reincarnava l'anima stradaiola e ribelle, e l'altro la professionalità ed il pathos. Io preferivo il primo ma a detta dello stesso PAUL (e io la penso come lui) gli IRON non sarebbero mai arrivati dove sono oggi se non avessero operato quella scelta. Ad ogni modo li vidi al Sonisphere mi pare nel 2007, e BRUCE saltava come un ragazzino e cantava alla grande; davvero in forma fisica strepitosa; pensai davvero di avere di fronte un grande professionista, ed ero lì x i MOTÖRHEAD! Saluti!!!! |
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Guarda, stiamo andando verso questioni di lana caprina . Up the Irons comunque! |
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Ha fatto storia gli Iron Maiden o Paul DiAnno? Pensaci bene.. |
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@ObscureSolstice, infatti io non ho mai commentato le loro vite, che ne so io? Ammiro Bruce x il suo essere poliedrico, ma non lo conosco personalmente. Io parlavo di Paul come artista in quel periodo, si' sono solo due anni ma hanno fatto la storia, non dico piu' o meno di Bruce, non li ho mai paragonati in quel senso, ho detto a me Paul piace di piu' come voce e mi piaceva anche come frontman. I bootleg (alcuni solo solo audio purtroppo) li trovi su Youtube, io li ho scovati seguendo i commenti fatti ad alcuni altri video. |
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@Silvia @72: Tu invece sai quello che ha passato Dickinson? I suoi problemi familiari e non? I problemi, le difficolta'? Hai la preferenza di voler capire solo chi vuoi da una parte. Non si fa cosi'..lol. Caduto in disgrazia e' una battuta al soggetto, non bisogna impietosire quando uno si va a prendere i suoi guai. E' stato causa del suo male. Ognuno fa quel che crede, rimane il fatto che anche Bruce si spaccava e ha avuto i suoi alti e bassi ed e' riuscito ad andare avanti anche da solo, dove c'e' chi l'ha seguito perche' grande artista da prendere esempio e leader di tutto un genere. Paul ha esagerato di piu' perché la prendeva alla leggera, divertirsi e basta senza responsabilità della band, tanto c'era Steve che ci pensava, e deve tutto a lui per quel che è stato nei Maiden. Dopo l'uscita cosa ha fatto? Dove sono i bootleg? La qualità longeva di un artista si vede quando rimani da solo..per cui non si può considerarlo meglio di Dickinson: due anni contro i trentacinque di storia nei Maiden |
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Ah ah! Vero! Non ci avevo pensato! |
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@Mulo, no no. Io intendevo che probabilmente un' overdose o un coma etilico se lo sarebbe portato via molto presto! Sai, a stare con i Motley invece che con gli Iron.... |
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@Mulo, hahaha, vero, Paul mi ha fatto ridere quando ha detto "riunioni, tabelle di marcia, ma che e'?! la vita da rockstar che volevo io era ben altro!" Comunque pensate, sono passati piu' di 30 anni e si parla ancora di questo cambio! Solo le grandi band hanno questo potere |
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Rob Fleming hai ragione ah ah! Klostri,quelli si son tenuti Neil dopo quel putiferio scaturito dall'incidente dove mori'Razzle,vuoi che nn si tenessero uno come Di Anno? |
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@Mulo, secondo me se fosse finito nei Motley non sarebbe arrivato alla pubblicazione del terzo album neanche li... e per motivi ben diversi e ben più "gravi" |
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@Mulo: ed altrettanto per sdrammatizzare i Crue avrebbero avuto un vero cantante (e non mi riferisco all'immenso Corabi) |
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X sdrammatizzare un po'dico che Paul Di Anno è capitato in una band che nn tollerava gli eccessi,fosse finito nei Mötley Crüe non l'avrebbero mai cacciato ah ah! |
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@klostridiumtetani, grazie, sono i bootleg di cui parlavo io . No ma ci mancherebbe, non gliene faccio mica una colpa, anche se facesse schifo live gli album restano cmq stupendi, io parlavo di quello che sentono le mie orecchie, lol @ObscureSolstice, "arranchi" riferito a Bruce |
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ObscureSolstice, io riprendevo il discorso di Rino Gissi dell'articolo, che fa il pargaone con Paul, ma non ci vedo nulla di strano. Non si puo' essere cmq cosi' duri con una persona caduta in disgrazia che non conosci nemmeno! Che ne sai di quello che ha passato? Del suo background familiare? Ha avuto anche seri problemi di salute! Non voglio fare la fangirl, quando ho letto della condanna x violenza domestica mi e' crollato un mito, ma saranno pure affari suoi? A parte che i bootleg di cui parlo io sono quelli non autorizzati, inoltre, non sono un paio, ce ne sono tanti su Youtube, dal Donington al Ruskin Arm ai live veri di certe apparizioni tv Paul si e' sempre dimostrato grandissimo sul palco, poi se vomitava off stage macchisefrega alla fine? E comunque, naturalmente, il fatto che arranchi e' una mia impressione, magari a te quella specie di afonia e strozzamento sembra l'apice della tecnica e ti piace sentirlo, alla fine la musica e' soggettiva. E x me non c'e' nessuna antipatia, anzi |
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Ovviamente quando fai 200 date in un anno in giro x il mondo (tra fuso orario,possimili malanni etc)è normale che capitino serate no. Resta un grandissimo lo stesso ( Maiden England è stupendo). |
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@Silvia, si ed in effetti la prima parte del live "regge il colpo " abbastanza bene ma se ascolti bene il quarto lato che è la parte finale dello show registrato in un'unica serata all'"Hammersmith Odeon, sentirai di come non ce la più e come sforza di brutto. Considerando come ho già detto che una Hallowed non è che sia una canzone che può cantare chiunque... io non gliene faccio assolutamente una colpa.Nessuno avrebbe retto meglio però le "pecche" ci sono. Per quanto riguarda i Bootleg è da una vita che non ne prendo più. Li ho presi tutti a cavallo tra la fine dei 70 e quasi fino alla fine dei 90 dove nei negozi specializzati c' era sempre un angolino (di solito nascosto in fondo a destra ) che era dedicato solo ai live "pirata" |
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Ma io non capisco perchè si debba sempre paragonare un asso e idolo come Bruce Dickinson a uno spompato finito in disgrazia come DiAnno. Non ci dovrebbe essere neanche il confronto. E' chiara l'antipatia per un Bruce Dickinson che è la storia degli Iron Maiden e tutto quello che ha fatto e che sa fare, ma a tutto c'è un limite.... "..Non che sia scadente, ci mancherebbe, rimane uno dei migliori frontman di sempre -con paraculismo- però..secondo me è meglio Paul Di Anno" ...lol, uno scassone? Quindi, @lisablack: se Dickinson è uno dei migliori frontman di sempre...come Dio, Halford..puoi ben capire che sta sopra a Di Anno e c'è un largo divario. @Silvia: i bootleg se fatti di solito sono quelli usciti meglio altrimenti non li facevano uscire, se sei entusiasta di un paio di bootleg di Di Anno del suo periodo di massimo splendore, riprendi gli innumerevoli bootleg di Dickinson, già agli oltre molti dischi live ufficiali, oppure nei Samson quando aveva 22anni. Lui e Paul sono dello stesso anno, 1958. Per quanto mi riguarda Bruce non ha mai arrancato nonostante tutti i salti che faccia, correndo, non stando mai fermo un attimo ancora oggi alla vecchiaia; è incredibile l'energia che possiede, oltre alla simpatia a comunicare col pubblico, si è visto per estenuanti tour mondiali...dove lo vorreste mettere Di Anno scusate? Quei pochi bootleg che citi dove aveva 20 anni..Eh beh.. Adesso invece.... |
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@klostridiumtetani ma non credi che su Live ad abbiano preso le serate migliori? A proposito di bootleg, dove si possono comprare? "Ai miei tempi" si potevano comprare nei negozi di dischi regolari o su ordinazione, ma oggi ho visto che li hanno solo i traders che fanno i preziosi e li scambiano solo con altri bootleg della band! |
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@Mulo hai citato LIve A D, in cui dovette sottoporsi a tour de force estenuanti (5 / 6 serate a settimana). ma io ho molti bootleg di vari tour e ci sono performance incredibili alternate ad altre quasi penose, ma per come la penso fa parte del gioco. Tenendo inoltre presente che cantare una canzone degli Iron è quasi sempre qualcosa di molto più impegnativo rispetto alla media, beh ...le serate storte ci stanno . Il fatto è che lui anche quando non è in serata riesce a compensare con teatralità e presenza |
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Si' lo faro' senz'altro! Sono proprio curiosa, ora che ci penso tutti i live che ho sentito sono post Powerslave... Siiiiii mamma mia Live after Death.... Comunque negli ultimissimi anni e' molto piu' piacevole ascoltarlo live, probabilmente con l'eta' il timbro si e' "arrotondato", come x Hansi Kürsch e Peavy, fantastici anche loro |
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Secondo me il calo di Bruce iniziò durante il tour di Powerslave (Live after death nn lo posso proprio sentire)...Xrò senti il"Beast on the road",canta come su disco. |
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Mulo, premetto che Bruce e' un mito, ha un timbro inconfondibile, e' un grande personaggio, un grande frontman, un artista poliedrico, un grande compositore (Revelations e' una delle piu' belle canzoni dei Maiden x me, musica e testo) pero' dai bootleg che ho sentito, e anche dai live uffciali, mi pare che a volte si strozzi un po', a cominciare da Run to the Hills e finendo ai pezzi di Paul. Proprio ieri ascoltavo una versione di The Tropper live del 1986 e ho smesso perche' mi irrita. Ovviamente e' la mia opinione, e guarda, quasi lo preferisco oggi perche' il timbro e' piu' "corposo" dal vivo. Spero di poter vedere un loro concerto, anche se non ho mai considerato la cosa perche' nelle grandi arene forse si perde un po' di magia. Sulla professionalita' concordo! |
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Be dai Bruce Dickinson nei tour di The number of the beast e Peace of Mind canta alla grandissima (e anche in Maiden England mi è piaciuto un sacco).Certa Paul Di Anno nei primi anni '80 cantava alla grande (aveva anche 22 anni) ma c'è da dire che se ti distruggi di alcool e droga duri poco...A certi livelli conta quasi più la professionalità che il talento... |
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x me Paul come cantante non si discute pero'... la sua voce era fantastica, esecuzioni live (vere, bootleg) perfette con grande grinta, passione, carattere. Bruce live l'ho sempre visto un po' affannato con la voce (difficile spiegare) e non all'altezza delle registrazioni. Non mi sento di giudicare Paul come persona perche' dopotutto non lo conosco personalmente. Certo e' stato uno shock leggere del suo carattere violento x me che lo adoravo da ragazzina, ma comunque il suo contributo nei primi due album e' stato incredibile. Non so se i Maiden sarebbero stati una leggenda senza quell'inizio folgorante grazie anche a lui e lo stesso Steve ha affermato che l'ha dovuto rimpiazzare a malincuore e solo perche' non era affidabile e spesso fatto. Poi la professionalita' di Bruce certo, e' immensa. |
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I Maiden sono l'unica band ad essere composta da persone "a basso profilo" e potrebbero tirarsela alla grande visto che sono leggende... L'unica mela marcia era Paul ed è stato messo fuori. In quanto al paragone tra i due, non c'è gara, nè come compositori, nè come persone, nè come voce. Paul ha la stessa età di Bruce, ma ha la voce di Lemmy ormai. Fisicamente sfatto e artisticamente fallito. Bruce sabato scorso cantava scream for me Antwerp, con tutta l'energia che può avere nel 2017 (ed è uno che due anni fa stava in chemioterapia...). Per me la miglior band di sempre sotto ogni punto di vista. IMMORTALI. |
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grande persona, oltre che artista. Ha pagato lo stipendio a un centinaio di dipendenti della sua compagnia aerea rimasti scoperti per un motivo non precisato. Notevole comportamento anche fuori dal palco |
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Come voce secondo me è meglio Paul Di Anno, non che Bruce sia scadente, ci mancherebbe..rimane uno dei migliori frontman di sempre. |
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Che personalita' strepitosa e poliedrica, lo ammiro tantissimo, anche nelle interviste recenti e' un grande! Ti trascina e ha una presenza scenica che pochi hanno... Pero' non condivido il paragone con Paul Di'Anno: Bruce ha un timbro inconfondibile sicuramente ma nei bootleg "veri" Paul era grandioso, con una grinta unica e un cuore pazzesco (oltretutto non sbagliava mezza nota) mentre spesso Bruce da' l'impressione di arrancare anche nei live ufficiali (sara' che sono di parte perche' Paul era il mio mito da ragazzina ) |
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Grande articolo! Complimenti a @Rino, e grande Bruce! |
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Auguri al Grandissimo BRUCE,Buon Compleanno!!!!! 7 agosto 1958/7 agosto 2015 |
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Bruce guarisci. Anche se tu non dovessi mai più cantare rimarresti per sempre il mio mito |
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Penso di aver visto in azione il miglior Bruce di sempre: il secondo concerto in assoluto dei Maiden (Roma 1981). Il massimo di forma della sua voce e la miglior setlist possibile (i primi albums)! |
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a Bologna ha dato il bianco. Come sempre . |
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Aggiungo che vederlo in Avantasia, accanto ai vari Sammet, Matos (che peraltro sono suoi ammiratori), Kiske, Hartmann, Turner eccetera eccetera equivarrebbe alla line-up DEFINITIVA |
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Mostruoso nel primo periodo Maiden, nella fine degli anni '90 da solista (The Chemical Wedding dovrebbe stare in OGNI discografia metallara seria) e nei primi due della reunion, poi (specie live, come già capitato nel secolo scorso) è un po' calato, complice anche l'età. Comunque una delle migliori voci di sempre, senza dubbio |
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è il migliore,nelle canzoni dei primi 2 album preferisc di'anno,ma poi bruce diventa imbattibile |
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non posso che condiviidere !!! Bruce è un grande !!! sia come artista che come persona! CHE UOMO !!!! |
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... Ho sempre preferito i primi Iron Maiden con Paul Di'Anno, e così sarà per sempre,ma è solo una questioni di gusti ... Dall'82 all'86 c'è stata poi un'evoluzione incredibile :un album più bello dell'altro ... poi secondo me una discesa che più o meno tutte le grandi band hanno avuto dopo 5 o 6 anni alla grande ... fabioII@ la differenza tra Somewhere in Time e le sue "innovazioni", in confronto alle produzioni post ed attuali è che, poteva avere anche coretti e sintetizzatori, ma aveva 8 canzoni fantastiche, ognuna con il suo carattere e la sua atmosfera ... (ci sono almeno 20 canzoni postume che iniziano con i soliti tre accordi arpeggiati cavolo!! ... nei primi 6 anni le canzoni le riconosci e le diffrenzi in ciascun attacco!!) e quando le canzoni sono belle in quanto tali, vanno sempre oltre gli "orpelli" ... quando gli orpelli diventano stereotipi per costruire un'opera accade spesso il contrario. Una Ferrari o una Lambo, sono belle rosse e gialle ... ma credo che piacciano sempre anche bianche o nere ... de gustibus. Il mio catorcio posso farlo del colore alla moda che mi pare ma sempre tale rimane. |
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cmq bruce ai tempi dei samson si faceva cannoni grossi come tronchi di quercia |
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@Painkiller grande aneddoto! Da agganciare immediatamente alla polemica sulla cattiva organizzazione dei concerti in Italia! Epico Bruce!!!!!!!! |
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anche perché poi c'è anche qualcosa che riguarda il periodo samson, che è stato breve e non particolarmente ricco di aneddoti.. cos'altro avrei rimosso di quel periodo? le recensioni dei dischi? è stato detto delle passioni alcooliche dei samson, del tour con i maiden, è stato citato l'episodio dell'ingresso nella band con harris a visionarlo e la relativa audizione... non mi sembra il caso di dare a due anni cronologici più peso specifico dei successivi VENTITRE' con gli iron maiden |
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@ MIthra: è chiaro che un articolo di poche pagine non può che riassumera la vita di Bruce Dickinson. Mica siamo wikipedia qui... |
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@ Khaine: penso che sarebbe stata una biografia completa, così com'è non lo è di certo. |
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In un articolo sarebbe stato eccessivo, non trovi? |
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Bella biografia, ma incompleta si poteva approfindire la sua produzione da solista ed il periodo con i Samson |
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Spesso ragiono come se tutti coloro che scrivono qui i loro commenti abbiano condiviso le mie stesse esperienze musicali, soprattutto live, poi ricordo che non può essere così perchè scrivono persone da tutta Italia. E' una bella sensazione però, dopo ormai un paio di anni che scrivo qui, è un po' come esser in famiglia. E così, per chi non c'era, credo sia bello ricordare chi sia Bruce Dickinson attraverso un aneddoto avvenuto in quel del Palacquatica di Milano, nel tour di supporto ad Accident of birth. Per chi non conosce la location, si tratta di un tendone da circo all'interno del parco acquatico (quello con gli scivoli), quindi un luogo con una pessima acustica (ad un concerto di malmsteen son dovuto uscire per il mal d'orecchi). Ebbene, dopo appena una ventina di minuti salta la corrente all'amplificazione. Una manciata di minuti e il concerto ricomincia...per falr breve, la storia si ripete tre quattro volte finchè dickinson prende la parola e dice: "vi chiedo perdono, non è una cosa dipendente da noi perchè l'impianto è fornito dal promoter" e poi ne dice quattro a chi ha creato il disguido. Ci invita poi a chiedere il rimborso del biglietto e con tutta la band suona un paio di pezzi unplugged. Poi è tornata definitivamente la corrente... |
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Ottimo articolo complimenti a The Thrasher , Bruce è forse il cantante più importante del Metal e il suo stile è stato copiato da diversi altri cantanti . |
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Grande Bruce! Un artista poliedrico, di grande intelligenza. Sarebbe stato uno spreco se fosse stato "solo" il cantante dei Maiden. |
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C'è poco da aggiungere.Si tratta di un grande artista.Una curiosità:quella storia delle grupies ispirò il testo di "Wasting Love".Concordo con l'autore che la fase dell'ultimo decennio nonostante le critiche è tutt'altro che scadente.Io amo molto anche il periodo DiAnno,sono state fatte ottime cose.Ma il suo ingresso e le sue doti sia tecniche che creative è stata una vera svolta per il combo inglese,perchè ha ampliato la loro stilistica rendendola molto piu versatile,credo non fosse stato per lui a quest'ora non starebbero ancora in giro a questi livelli dopo tutti questi anni. |
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ovvio Anthony, ma ciò non togli che potrebbero aver fatto qualcosa di molto valido anche in seguito. certe biografie possono stufare chi ne ha già lette molte di simili, ma non è costretto a leggersele tutte, se le ritiene ormai noiose può anche e vitarle e lòasciarle a chi invece non ne ha ancora lette o le trova ancora interessanti, non è obbligatorio che se stufano te debbano x forza stufare 'eccome' tutti..... |
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A differenza di jek (n. 24) io penso che certe biografie (o articoli) possano stufare eccome! Sul fatto che facciano sempre bene ho i miei dubbi… dipende tutto dalle modalità con cui vengono pensate e realizzate... Ad ogni modo, Dickinson come cantante non si discute, è un grande; il paragone con Di Anno l’ho sempre trovato inutile ed improrio, troppo diversi i due per fare un confronto (e che a pro, mi verrebbe da dire?). Per quanto concerne, invece, la questione relativa al modo in cui vengono percepiti e valutati i lavori dei Maiden trovo che sia un falso problema; difatti, penso che abbiano prodotto le cose migliori negli anni ’80. Punto. E se dovessi dare un consiglio a chi si avvicina per la prima volta a questa band gli direi appunto di concentrarsi sulla produzione ottantiana. |
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@Rino: il mio riferimento era al "sontuoso" Brave New World . Ma no problem, il mio post era comunque legato ad una discussione già emersa su alcune recensioni ma è normale avere opinioni differenti |
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sulla discussione sull'opinabilità dei giudizi: sia lizard che painkiller dicono cose giuste, ma semplicemente io non ho scritto che fear of the dark è un capolavoro, ma solo un buon disco che recupera in parte certe cose smarrite su no prayer.. tutto qui: non mi sembra che la maggioranza lo consideri una merda ma, appunto, un buon disco |
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Ho letto l'articolo ed è buono; alcuni aneddoti che non conoscevo e una tua visione del lavoro svolto da bruce. Premetto che anch'io amo di più i Maiden con Paul DiAnno, ma Bruce è tecnicamente più dotato, e vedo i primi tre lp irraggiungibili dal resto della produzione. Dietro metto a pari merito 'Piece' e 'Powerslave'; dischi in cui si sviluppa l'anima progressiva del combo. 'Seventh' è l'ultimo ottimo platter prima di un evidente scadimento di forma; cosa che per altro accomuna tutti i grandi gruppi. Ma non sentirai mai dire, ad esempio, che i Motorhead è da 20 anni che fanno lo stesso disco e dopo due canzoni magari apprezzabili per il solito irriducibile piglio, detto francamente, finiscono anche per rompere le palle a qualcuno. Così giù improperi vari all'ultimo 'The Final Frontiers', che non sarà di certo un capolavoro, ma non lo vedo nemmeno così disonorevole. Anzi, se nell'86 produssero 'Somewhere in Time' con coretti da stadio e chitarre sintetizzate, l'ultimo ci sta eccome! Ehi Rino, No Rage! |
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Mmmh...sono convinto a metà... |
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Anche questo è un discorso vero a metà: guarda quanta gente è legata ai "primi" Iron Maiden rispetto a quelli di Bruce. Guarda quanti ritengono "Somewhere In Time" un flop assoluto -tra cui lo stesso Bruce!-, guarda le recensioni di "Seventh Son of a..." dell'epoca, in quanti furono disgustati dalle chitarre synth e roba del genere... Oggi la visione è diversa? Forse, ma dire il "99%" non corrisponde alla verità, nemmeno per gli Iron Maiden. Figuriamoci se dovessimo rapportare questo discorso a tutti i gruppi ed usarlo come metro assoluto! Infine non dimentiamoci che "spostare" la discussione è sempre una scelta personale. Non credo che l'articolista possa prevedere questo fenomeno, né che lo gradisca in generale, figuriamoci se vuole provocarlo (anche se poi a volte vengono fuori anche discussioni molto interessanti) |
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@Lizard, capisco anche io il tuo punto di vista e concordo sul fatto che i giudizi siano opinabili però è anche vero che mentre per il 99% dei fans e dei giornalisti specializzati i primi sette dischi degli Iron sono più o meno dei capolavori, non è così per gli altri, mi pare abbastanza assodato. Quindi, a meno che io non stia recensendo un album e quindi giustamente dica la mia con tutte le spiegazioni del caso, mi pare più corretto, se l'oggetto dell'articolo non è l'album in questione ma altro, citarlo senza porre il mio giudizio, per non spostare ( come sta avvenendo ora ) la discussione ad un argomento diverso dall'originale. |
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@Painkiller: non vedo questa distinzione tra recensione ed articolo. Capisco il senso di quello che dici ma non lo condivido. D'altronde parlare di "opinione generale" significa tutto e niente, dato che nessuno possiede dei sondaggi estesi a livello mondiale che possano testimoniare il gradimento di un album, se non il dato discutibile delle vendite. D'altronde basta leggere libri e biografie ufficiali per trovare dei giudizi assolutamente incredibili sui dischi o sulle canzoni ad opera di giornalisti professionisti. |
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Rino, spero non ti sia offeso, e comunque io faccio parte di quelli che commentano molti dei vostri articoli, non solo quelli sui maiden, cercando di essere il più moderato possibile. Senza offesa ma continuo a non essere d'accordo con te su un punto: ok il gusto personale in fase di recensione di un disco nuovo, ci mancherebbe. Ma quando in un articolo si cita un album del passato credo sia giusto "etichettarlo" per il giudizio generale che la maggior parte tra fans e addetti ai lavori ha dato. Mi spiego: quando si scrive "il capolavoro The number of the beast" questa frase è legata al fatto che la maggior parte dei metal fans lo ritengono tale, mentre se si parla di fear of the dark il giudizio generale non è questo. Mi riferisco sempre e comunque a dischi passati, ascoltati ormai da generazioni e che hanno raggiunto un certo "livello" consolidato nella classifica delle preferenze. Se un recensore NON sta recensendo un album ma ne parla, lo cita, in un articolo, dovrebbe farlo evitando il giudizio personale. Questo è il mio, opinabile, pensiero al riguardo. |
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@jek grazie dei complimenti e della comune visione dei fatti circa il parlare dei Grandissimi della nostra musica! anche xk poi la gente critica tanto però poi quando si parla di personaggi appena meno celebri come scott ian o nick menza non si raggiungono i 20 commenti messi assieme... sembra che facciamo articoli solo sui maiden, invece ne facciamo un pò su tutto, solo che la gente preferisce criticare e commentare solo quelli dei maiden invece di accorgersi che parliamo anche d'altro... |
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Bell'articolo Rino, parlare della vita di certi personaggi fa sempre bene e non stufa mai. Per motivi sentimentali e anagrafici rimango (è stato il primo concerto visto in vita mia) sempre legato ai maiden di Di Anno anche se devo ammettere che con Bruce hanno raggiunto livelli leggendari poi lui sul palco e pazzesco. |
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final frontier, sorry per il lapsus |
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@painkiller: fear of the dark è un ritorno QUASI TOTALE (=parziale9 al vecchio stile, xk ha pezzi come la titletrack, afraid to shoot strangers, Childhood's End che partono melodici e lenti e sfociano poi ijn rapide galaoppate melodiche; i pezzi che citi tu (a parte afraid) sono più rockegianti (come si puo leggere nella mia rece del disco in questione) e sicuramente inferiori, che dunque impediscono all'album di essere un 'ritorno totale'. brave new world per me è sontuoso (gusti personali9 e conosco non pochi fan sfegatati che lo equiparano ai capolavori dell'epoca classica della band: in ogni caso è un giudizio personale. @ Maurilio non ho definito ottimi gli ultimi 3 dischi, ma i tre da brave new world a 'a life of matter and death': si, sono stati discussi, ma anche in questo caso conosco molta gente che li apprezzano. ottimi non vuol dire per forza leggendari o all'altezza di the number of the beast, ma cmq dischi validi, che a me piacciono e pertanto li reputo ottimi. last frontier l'ho definito 'discreto' |
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Per me Bruce è uno dei 5 migliori singers in ambito heavy, secondo a nessun altro e al pari suo solo Kiske - Halford - Tate - RJ Dio. Di questi (oltre al buon Bruce) ultimi solo Kiske ha mantenuto la voce degli esordi (eccezion fatta per Dio che l'avrebbe ancora se fosse tra noi) quindi reputo Dickinson una vera e propria icona da amare non solo per quanto ha fatto in passato ma anche per ciò che sta facendo. I Maiden migliori, per me, sono e saranno sempre quelli con lui alla voce. |
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mmmh ci starebbe una buona pizza.... magari alle 4 stagioni con una birrozza bionda.. si si sii |
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Sono stati spesi fiumi di parole su di lui, ma resta sempre un mito! |
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Buon articolo, ma come si fa a definire gli ultimi 3 dischi dei Maiden ottimi? Perlomeno sono discutibili, visto che sono stati ampiamente criticati e al centro di feroci discussioni fra i fans.Inoltre Fear of..é davvero mediocre, altro che ritorno alle cavalcate. Ecco, l´articolo é troppo buonista, parla solo di pregi e tralascia i difetti, che dal 1988 ci sono eccome nelle produzioni della band e anche nel cantato di Bruce. Strano invece che non si sia parlato di Accidenth of birth e Chemichal Wedding come di due quasi capolavori di Bruce solista. |
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Saggio "MAIDEN ".... ma dove cavolo sei finito... ??? |
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Ok thrasher! sai per me qui sono tutti amici, vengo volentieri su Metallized perchè tratta la musica che amo di più ( la mia casa, il punto di partenza, come ho già detto ) e per 1000 cose che posso sapere, ce ne sono altre 1000 che devo imparare; mi interessa soprattutto sapere cosa pensano i giovani, cosa ascoltano e che collegamenti fanno. In fondo sono miei figli, esistono perchè i più vecchi hanno portato avanti il verbo; esattamente come i grandi dei '60, i miei papà!, in qualche modo mi hanno coinvolto. |
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Un grande cantante e personaggio, il mio preferito dopo Halford. Ne ho lette e sentite così tante su di lui negli oltre vent'anni di militanza da maiden fan che potrei scriverci un libro sopra. L'unica cosa che mi ha fatto ribaltare sono i commenti di Rino su fear of the dark (il buon Fear of the Dark, ritorno quasi totale alle celebri galoppate melodiche- il "sontuoso" Brave New World ) che non condivido per niente!!! Senza offesa, sono gusti personali ma fear of the dark secondo me non ha nulla (se non la title track) delle vecchie cavalcate (basti pensare a fear is the key, wasting love, weekend warrior, the apparition, afraid to shoot strangers) e Brave new world sarà sì un bell'album ma secondo me tutto furchè "sontuoso". Ho adorato Bruce ma vorrei che in sede live corresse un po' meno e provasse a interpretare un po di più i pezzi invece di urlare e basta, ne è ancora assolutamente capace ma se corre avanti e indietro per due ora anche lui è umano e non ce la fa a fare tutto..comunque un grande. |
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Nonostante preferisca l epoca Di Anno (gusti personali ) non nascondo che bruce ha preso per mano gli Iron e li ha elevati verso la vetta delle grandi band metal di sempre... |
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@gemini: probabilmente non lo potremo mai sapere, se è verità o leggenda: a ognuno il diritto di credere o meno al romanzato racconto di pino scotto.. anch'io fatico a credere che possa essere ver, anche considerato il grande valore che i maiden danno all'appartenenza alla patria e al simbolismo delle bandiere.. per carità potrebbe anche essere stato un gesto goliardico da prendere come tale, chissà... |
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Bell'articolo. Leggendo, soprattutto l'episodio di Blaze che non conoscevo, mi pare sempre più improbabile che Bruce si sia reso protagonista di un gesto insensato come quello di pulirsi il didietro con la bandiera italiana (ma è verità o leggenda?). Comunque un uomo istruito, artista eclettico e direi pienamente realizzato... ammirevole |
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@ Rage: c'è l'articolo sugoli spitfire che ti aspetta, ci vediamo lì! (ho preso solo i primi che mi son capitati eh) |
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Un uomo e cantante eccezionale. |
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Complimenti per l'articolo! Bruce simply the best! |
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Mah, alla fine condivido il primo commento. Magari ha ragione fabioII si poteva parlare dei periodo samson per evitare l'ennesima agiografia suigli iron |
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@fabio II: tranquillo, nel mio commento soltanto la prima frase era indirizzata a te, il resto era relativo a chi non ha niente di meglio da fare che svilire il lavoro e la passione degli altri. non ho affatto ritenuto offensivo il tuo commento, anzi, l' ho apprezzato: come tiho risposto, ho preferito conentrarmi sul periodo maiden, mentre non esiste un pezzo 'precedente' a questo e dedicato al periodo-samson, di cui esiste però la recensione di shock tactics! |
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Thrasher non voleva certo essere offensivo nei confronti tuoi o della web zine il mio commento, anzi; tutt'altro! ho sempre detto che è giusto 'educare' i più giovani e questo pezzo, che non ho ancora letto, lo farà come tutto il resto. Tutto qui! scorrendo ho visto che trattava solo del periodo Maiden; ma la mia era una domanda ( cioè se per caso esisteva in archivio - che non ho controllato - una prima parte ) |
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@fabio II: ho preferito focalizzare l'attenzione sul personaggio dickinson e sulla parentesi maideniana, lo reputavo doveroso tributo nei confronti del cantante. non capisco chi critica la pubblicazione di articoli o approfondimenti su personaggi di cui si è già ampiamente parlato: innanzitutto nessuno lo obbliga a leggere, in secondo luogo, con un pizzico di umiltà, forse, ci si dovrebbe ricordare che magari oltre a noi egocentrici sovrani incontrastati ci sono anche lettori più giovani, che magari non hanno letto e sentito tutte le cose che quegli intelligentissimi tuttologi conoscono come le proprie tasche.. infine di napolene ormai sappiamo tutto, ma le sue gesta compariranno anche sui libri dei nostri figli, e dei nostri nipoti, anche se sono 'sempre le stesse cose'. inutile bla bla forse per te, rage, ma tu non sei l'unico lettore di metallized: non ti viene in mente che forse a qualcuno potrebbe interessare ciò che tu reputi inutile? servirebbe un pò più di umiltà e giudizio, per guardare al di la del proprio naso |
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al limite il pezzo non aggiungerà niente di nuovo, tanto come il tuo commento rabb..ehm rage. Più che altro, avete già trattato il periodo Samson? 'Shock Tactics' è una pietra miliare che tutti dovrebbero conoscere: 'I'm riding with the angels' urlava Bruce come un dio pagano sulla punta di una iceberg- come direbbe billo oh yeah! |
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Ennesimo bla bla inutile sugli iron maiden vai continuate così |
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