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17/01/25
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L‘ARCHIVIO DELLA ‘ZINE - # 2 - Balrog, Death Mechanism, Hatred, Fozzy, Living Death e molto altro...
30/04/2011 (5431 letture)
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UN PATRIMONIO APERTO Un database ricco di recensioni è di fondamentale importanza per una webzine. Ne costituisce, in una certa misura, il patrimonio. Un patrimonio che viene rinfoltito giornalmente grazie al duro lavoro delle redazioni che, tra gioie e dolori, si prodigano affinché tutte i dischi in uscita trovino il loro posto e la loro posizione all’interno del nostro archivio. Un gran lavoro di rincorsa che però non esaurisce il problema fondamentale: se anche riuscissimo a tener dietro a tutte le uscite mondiali della nostra amata musica, comunque rimarrebbe il problema della massa enorme di dischi già usciti. E’ per questo che nella nostra home page trovate una sezione dedicata ai “dischi rispolverati” che si affianca alle nuove uscite. Quello dei rispolverati è un appuntamento fisso, che ogni sabato ripropone dischi importanti, che in qualche modo, nel loro ambito o in senso universale, hanno rappresentato e rappresentano un punto fondamentale della Storia dell’Hard’n’Heavy. Ma questo non sarebbe sufficiente: molti dischi non possono essere recensiti al momento dell’uscita e molti altri non posseggono i requisiti per essere considerati “fondamentali”, fermo restando il carattere soggettivo e parziale di una simile definizione. E’ per questo che, con un paziente ed oscuro lavoro, molti dischi vengono aggiunti direttamente al database di Metallized senza avere l’onore di passare dalla home page. Non si tratta ovviamente di dischi meno “importanti” o “sfigati”, ma spesso e volentieri di dischi che, per un motivo o per un altro, sono sfuggiti ad una recensione immediata o di cui da tempo ci ripromettiamo di parlare o, ancora, dischi che la buona volontà del singole redattore cerca di trarre dal buio dell’indeterminatezza; data la programmazione mensile di lungo periodo cui i “rispolverati” devono essere necessariamente sottoposti, molto spesso decidiamo quindi di affidare alle amorevoli cure dei nostri redattori, un certo numero di dischi che non possono proprio attendere oltre la pubblicazione, oppure, che vanno a completare discografie già iniziate o quasi terminate.
LO SCAMBIO, PRIMA DI TUTTO Il patrimonio del nostro database non è però un omologo dei forzieri pirateschi che tanta letteratura e tanto cinema ci hanno fatto agognare: non esiste alcuna mappa impossibile del tesoro, né alcuna prova speciale da superare o parola magica da ricordare. Quello che cercate è lì, a libera disposizione. Questa l’importanza fondamentale del database: la possibilità per ciascuno di avere un riferimento, una piccola luce che orienti nella scelta dell’acquisto, che crei un piccolo ordine storico, per quanto frammentato e parziale; o ancora, un archivio che consenta a chi già conosce la band in questione di confrontarsi con l’opinione del recensore, di trovare conferma alle proprie idee o, al contrario, materia di dibattimento. Insomma, per tutti noi, scrivere una recensione non può essere solo uno sfoggio di cultura, né tantomeno un processo chiuso e fine a se stesso: sarà sempre e comunque l’inizio di qualcosa. In primo luogo, l’inizio del confronto con il lettore, l’inizio di uno scambio che si spera profondo e interessante, al termine del quale, nelle migliori occasioni, uscire arricchiti noi per primi.
L'ARCHIVIO DELLA 'ZINE Ecco la ragione fondamentale di questo articolo: L’Archivio Della ‘Zine si propone di gettare luce sul lavoro dei recensori per permettere a voi di visionare in un’unica occasione, tutte le recensioni che sono state aggiunte in silenzio, al fine di suscitare la curiosità verso questi dischi e verso uno scambio positivo con noi.
Cominciamo questa carrellata da alcuni gruppi italiani: gioie e dolori, come vedrete, piccoli e grandi eroi del nostro Paese. Un’ottima occasione per conoscere il nostro underground e per riconsiderare, tra l’altro, il contributo della nostra webzine alla scena italiana. Ecco qua:
Feline Melinda – The Feline Awaits You
Anguish Force – Cry, Gaia Cry
Balrog – A Dark Passage
Witchunter – Crystal Demons
Axevyper – Axevyper
Per tutti gli amanti del Thrash Metal e specialmente per i giovanissimi che stanno scoprendo oggi uno dei generi più veloci e feroci dell’intero panorama Metal, offriamo una vasta panoramica su di un underground foltissimo e ricco di violentissime band:
Death Mechanism – Mass Slavery
Hammerlord – Wolves At War’s End
Ground Control – Dragged
Fueled By Fire – Plunging Into Darkness
Slaughter – Strappado
Hatred – Destruction Manual
Razor – Shotgun Justice
Living Death – Vengeance of Hell
Dopo tanta classica violenza Metal, spostiamoci verso lidi più moderni o per meglio dire, meno inquadrabili all’interno di un filone univoco; quell’area che, a partire dagli anni ’90, è divenuta addirittura mainstream, relegando il metal classico ad un onorevole seconda linea. Spazio ai nuovi eroi?
Fozzy – All That Remains
Hoobastank – Every Man For Himself
Scars On Broadway – Scars On Broadway
Eyes of Eden - Faith
Ma chi l’ha detto che la vecchia guardia sta a guardare? Tanta acqua –metallica- è passata sotto i ponti da quando questi dischi ruggivano sui piatti di giovani adolescenti febbricitanti per la novità, ma non per questo il loro valore risulta intaccato dal tempo. Stimoli nuovi da vecchie vibrazioni: uno dei più noti ritornelli nel mondo della musica. D’altra parte, cosa sarebbe della musica, se perdesse il ricordo di se stessa, di ciò che i grandi gruppi hanno lasciato in eredità ai giovani musicisti che intendano ripercorrere la lunga strada verso la cima? Ci congediamo quindi, per il momento, con tanti dischi da riprendere dallo scaffale o da qualche fortunata bancarella dell’usato, per la gioia delle nostre ancora non esauste orecchie!
Satan – Court In The Act
Budgie – Budgie
Budgie – Squawk
Triumph – Thunder Seven
Q5 – Steel The Light
Dakota – Runaway
Sperando di essere riusciti a stimolare un po’ la vostra curiosità per questo nostro e vostro patrimonio, noi continuiamo con il nostro silente lavoro di rifinitura, certi che a tanto impegno corrisponda spesso un silenzioso tributo da parte vostra a questa passione mai doma. Per il momento L’archivio della ‘zine vi saluta. Torneremo presto per parlarvi dei piccoli e grandi eroi della nostra musica preferita. Ci salutiamo ma, restate sintonizzati, le novità arriveranno presto.
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eh bè poveretti dischi, anche loro hanno bisogno di visibilità |
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Certo che alcuni artwork sono orribili... |
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